Luciano Giacomi, Prodigio, in una foto del 2008 di Andrea Carloni.
Ci sentivamo spesso con Luciano. Ancora una quindicina di giorni fa. Non mi aspettavo di dover scriver un "coccodrillo" per lui. Non così presto almeno. Luciano è scomparso, ho appreso la notizia da Farevela. ISAF lo ricorda così.
Con Luciano abbiamo vissuto regate importanti, alti e bassi dei nostri rapporti. Polemiche accese e rispetto per le competenze. Il suo grande amore per la gioventù lo ha accompagnato da sempre. Ha lavorato con i giovani a scuola e per i giovani nello sport. Per noi era la persona a cui chiedere un parere, certo, sull'interpretazione di una regola del regolamento. Abbiamo con lui scritto pagine importanti delle nostre regole; una per tutte: la doppia boa in posizione 2 per evitare i rischi di collisione nelle regate numerose. Adorava insegnare, e lo ha fatto con tutti i giudici di regata italiani. Il suo sorriso storto era sempre alla ricerca della battuta, dell'episodio da raccontare, dell'insegnamento di vita. In questo ultimo periodo ha affrontato con dignità le avversità imposte dalla malattia. Felice di una telefonata per fargli compagnia.
Contestato ed amato, talvolta esagerato a volte sornione, una figura storica. Indimenticabile.
MM