Se otto anni fa Obama prevalse anche in virtù dell'eccellente uso della rete e dei nascenti social network come luoghi di proselitismo e propaganda, stavolta Clinton e, con buona probabilità, anche Trump - quantomai sorpreso dal proprio successo - non hanno sfruttato in modo innovativo i "prodotti secondari" di Facebook, Twitter, Snapchat
Farà Renzi la stessa fine di Hillary Clinton? Se è vero che l'assunzione del rischio Donald è stata la risposta della classe media americana impoverita alla supponente candidata di Wall Street, qualche timore per il destino del nostro Matteo dovrebbe affiorare in casa Pd. Allo stesso tempo sono quasi sicuro che le sinistre politiche formalizzate dell'Occidente non si sono interrogate abbastanza su chi sia Mark Zuckerberg. Che c'entra? C'entra tantissimo.
La cosa che mi sorprende e mi addolora di più in questo dibattito sulle riforme è la totale mancanza d'orgoglio delle generazioni presenti (giovani, adulti ed anziani), l'accettazione acritica dell'idea di una nostra antropologica inferiorità rispetto alle generazioni che hanno fatto la Costituente e che ci rende indegni persino di proporre il cambiamento
Valeria era, a suo modo, una partigiana della vita, una cittadina partecipe e presente, una persona autentica, una ragazza piena di vita e con tanta voglia di scoprire il mondo, gli altri e quello che avrebbe potuto fare per la società, anche con i suoi studi in demografia ed il suo impegno sociale e civile. Ecco perché continuiamo a ricordarla e perché ci manca
Le Latinas sono uno dei gruppi più rapidamente in crescita negli Stati Uniti, e tuttavia non ricevono l'istruzione di cui necessitano, e di certo non si può dire che prosperino nella nostra economia
Esclusiva per HuffPost: "Circa 45 milioni di persone sono vittime di una tratta umana in tutto il mondo, di queste 13 milioni sono bambini e ragazzi. La mia battaglia per sconfiggere questo crimine orribile è la mia missione umanitaria".
130 morti, 413 feriti gravi e mutilati, 4.000 sopravvissuti definiti dalla commissione d'inchiesta parlamentare "vittime ferite psicologicamente e fisicamente". Giovani, anziani, cristiani, ebrei, musulmani di 16 nazionalità diverse otre alla francese. La terza strage di civili dalla fine della seconda guerra mondiale, dopo la bomba sull'aereo della Pan-Am in Scozia (270 morti nel 1988) e alle stazioni di Madrid (191 vittime nel 2004).
Bisogna formare un movimento d'opposizione come non se ne vedevano dagli anni '60, e bisogna farlo velocemente quanto risolutamente. Dal canto mio farò il possibile per dare una mano a indirizzarlo, così come certamente tanti altri (Bernie, Elizabeth Warren, MoveOn, la comunità dell'hip-hop, la DFA, etc.). Questa la lista della spesa elettorale. Proverò a metterla in atto prima del tramonto. Domani altre commissioni...
E se il "disagio sociale", e pure quello esistenziale, c'entrassero poco, anche perché non è la politica che può risolverli? E se, fatta la tara dei positivi effetti collaterali liberali, Trump si limitasse a fare poco, anzi nulla, di quello che ha promesso, senza andare troppo per il sottile, in campagna elettorale? In una parola: e se fosse stata tutta e solamente una fiction?
Cosa ci risuona oggi in testa, mentre pensiamo che Cohen di roba brutta, o anche mediocre, non ne ha proprio mai scritta? "Hallelujah", per forza. La sua galleria femminile, per forza. Ma lasciamo che il cuore torni a batterci forte con quei piccoli, sommessi miracoli che sono "A thousand kisses deep" e "Dance me to the end of love". Lasciamoceli scorrere dentro. Le ha scritte perché, senza saperlo, ne abbiamo sempre avuto bisogno.
Non è possibile scindere nella stessa persona e nella lettera il segretario del partito e il premier. Credo che dovrebbe intervenire il capo dello Stato per richiamare a un maggiore rispetto dei doveri istituzionali
È il popolo dei giovani democratici che contestano un voto democratico. È il sequel della campagna denigratoria lanciata da prestigiosi quotidiani contro The Donald. È la supremazia morale di chi crede di essere titolare del sapere assoluto, "compagnucci" e reazionari con la grana in tasca che cercano un tasso di adrenalina sufficiente a compensare la loro inettitudine sociale. È il braccio esecutivo dell'establishment
Leonard Cohen, andatosene questo novembre a Los Angeles. La sua musica era semplice, basata su articolazioni e snodi elementari, ripetuti, e che pure alla fin fine provocano sempre sorpresa e meraviglia e stupore. Il suo tappeto di accordi semplici, di giri armonici essenziali, i suoi ritmi lenti ed ipnotici, le sue melodie da accattivante ballata, da riflessione solitaria al termine di una lunga notte.
Il focus della politica di Trump non sarà l'estero e le organizzazioni internazionali, il suo obiettivo sarà l'America e gli americani prima di tutto. Certo l'Europa è un alleato, ma la freddezza e le dichiarazioni di alcuni governi e del presidente della Commissione Europea in queste ore, dopo le elezioni, non penso siano il miglior benvenuto alla presidenza Trump e agli auspici di una maggiore collaborazione.
Hurricane Trump potrebbe fare danni anche nella lotta ai cambiamenti climatici. Il presidente tutore di lobby di banchieri e palazzinari, finanzieri e speculatori, così venerato dai nostri populisti e da Beppe Grillo, proverà a cancellare la legacy lasciata alla storia da Barak Obama che ha portato gli Usa, secondo paese al mondo killer dell'atmosfera dopo la Cina, sulla prima linea di combattimento per raffreddare la febbre del pianeta.
Nel suo discorso del 5 novembre scorso, il Papa parla anche di paura. Così "la paura indurisce il cuore e si trasforma in crudeltà cieca che si rifiuta di vedere il sangue, il dolore, il volto dell'altro". "Non lasciamoci ingannare. Come avete detto voi: continuiamo a lavorare per costruire ponti tra i popoli, ponti che ci permettano di abbattere i muri dell'esclusione e dello sfruttamento".
A mente fredda, una volta metabolizzato lo shock per lo stravolgimento di un quadro falsato da sondaggi viziati da risposte mendaci, è d'obbligo un'osservazione. In molti avevano auspicato, credevano, che le elezioni presidenziali americane non fossero una seconda Brexit.
L'utopia politica di Bergoglio va a braccetto dell'impensabile amicizia con Scalfari. Papa Francesco nell'incontro di qualche giorno fa con i movimenti popolari ha detto che non vuole politiche per i poveri, ma poveri che fanno politica.
Cosa sta succedendo ai consumatori italiani? C'è chi parla di isteria generale, complottismo e disinformazione. Ma siamo sicuri che quella dell'olio di palma non sia invece una delle più belle vittorie dei cittadini consapevoli e informati contro lo strapotere delle multinazionali e di un mercato del tutto indifferente al bene del pianeta e delle persone?
Strano paese l'Italia. È strano come funzionino i suoi mezzi d'informazione. Se ci vivi dentro da sempre, alla fine ti abitui e non ci fai più caso. Ma se per fortuna o per necessità vivi in un altro paese d'Europa e continui malgrado tutto a osservare il tuo paese d'origine, seppur da lontano, magari facendo paragoni con altre culture giornalistiche, allora è tutta un'altra cosa.
Il mondo è rimasto senza fiato in questi giorni, la domanda che da anni i cittadini statunitensi ponevano alla politica senza ottenere risposte si è trasformata in milioni di voti a favore di chi, senza peli sulla lingua, ha promesso di ribaltare il tavolo a favore degli impoveriti, degli emarginati dal benessere, dei dimenticati della globalizzazione.
Ho già affrontato il tema del rapporto che lega perversamente i fenomeni di criminalità organizzata a carattere locale, internazionale e transnanzionale a quelli di insorgenza e terrorismo, evidenziando la mia convinzione dell'ineludibile necessità di approfondire quanto più possibile questo tema, oltre al seppur importante aspetto criminalistico, per dedicarmi alle ricadute sulla sicurezza nei territori che ne divengono il teatro operativo.