Marco Travaglio nel
2010.
Marco Travaglio (Torino, 13 ottobre 1964) è un giornalista, saggista e scrittore italiano, attualmente vicedirettore de il Fatto Quotidiano[1].
Le sue principali aree di interesse sono la cronaca giudiziaria e l'attualità politica, occupandosi di questioni che spaziano dalla lotta alla mafia ai fenomeni di corruzione.
Figlio di un ingegnere torinese,[2] suo fratello Franco Travaglio è autore, regista e librettista di musical moderno.[3] Dopo la maturità classica, conseguita al Liceo salesiano Valsalice di Torino, si è laureato in Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Torino all'età di 32 anni,[4] già dopo esser divenuto nel 1992 giornalista professionista.[5]
Ha cominciato la propria attività come giornalista free lance in piccole testate di area cattolica, come Il nostro tempo, dove collaborava all'epoca anche Mario Giordano.[6]
[modifica] La collaborazione con Montanelli a il Giornale e a La Voce
A Il nostro tempo conobbe Giovanni Arpino, che lo presentò a Indro Montanelli.[7] Questi, alla vigilia di Pasqua del 1987, lo chiamò a collaborare a il Giornale come vice-corrispondente da Torino,[4] incarico che durò fino al 1992. In quell'anno rifiutò una proposta di ingaggio a la Repubblica motivando molti anni dopo tale scelta con la confessione che, considerandosi al tempo convinto anticomunista, non apprezzava del quotidiano romano la vicinanza politica all'area di sinistra.[4] Scelse allora di rimanere con Montanelli, che così lo assunse stabilmente nella sua redazione.[4] Lavorò per il quotidiano milanese altri due anni finché nel 1994, insieme ad altri cinquanta redattori, lo lasciò per seguire Montanelli a La Voce, il nuovo quotidiano che questi costituì dopo aver abbandonato il Giornale da lui fondato venti anni prima.
Durante l'esperienza a La Voce ebbe modo di collaborare con Enzo Biagi per il programma televisivo Il Fatto, su Rai Uno. Al tempo Travaglio curava nel quotidiano di Montanelli la rubrica Una voce poco fa, in cui dava evidenza delle contraddizioni in cui incappavano uomini politici con le loro dichiarazioni, la collaborazione con Biagi nacque dalla volontà di quest'ultimo di sceneggiare tali pezzi all'interno della sua trasmissione.[8]
Con riferimento al periodo di collaborazione con il Giornale e La Voce, Montanelli, nella prefazione a un libro di Travaglio, ebbe a scrivere di lui:
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« È un Grande Inquisitore, da far impallidire Wishinsky, il bieco strumento delle purghe di Stalin. Non uccide nessuno. Col coltello. Usa un'arma molto più raffinata e non perseguibile penalmente: l'archivio. Immaginate il dossier che un simile segugio può aver compilato su Berlusconi, che a pranzo ha completamente dimenticato ciò che ha detto a colazione » |
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(Indro Montanelli, Prefazione a Il pollaio delle libertà. Detti, disdetti e contraddetti, di Marco Travaglio, Vallecchi Editore, 1995)
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[modifica] Il periodo con la Repubblica e l'Unità
Dopo la chiusura de La Voce, nel 1995, Travaglio ebbe collaborazioni come free lance con diversi quotidiani e periodici, fra cui Sette, Cuore, Il Messaggero, Il Giorno, L'Indipendente, Il Borghese, ed ancora con Il Fatto di Enzo Biagi.[5]
Nel 1997, in occasione del 25º anniversario della morte del commissario Luigi Calabresi, curò sul settimanale di destra Il Borghese la pubblicazione, in versione integrale e a puntate, delle intercettazioni telefoniche al movimento Lotta Continua (che coinvolgevano fra gli altri Gad Lerner, Giuliano Ferrara, Andrea Marcenaro e Luigi Manconi), riguardanti le telefonate avvenute il giorno seguente l'arresto di Adriano Sofri per l'accusa di essere il mandante dell'omicidio Calabresi.[9]
Nel 1998 veniva assunto a la Repubblica come redattore ordinario a Torino per la cronaca giudiziaria.[10] Nel 2001, con il quotidiano romano, concordò poi un contratto da collaboratore fisso, che proseguì fino al 2009.[5] Per la Repubblica tenne una rubrica on-line dal titolo "Carta canta", uno spazio in cui sottolineava le incoerenze dei politici italiani, dei commentatori e dei suoi colleghi, attingendo dalle fonti archivistiche giornalistiche. Sempre per il quotidiano fondato da Scalfari curò ancora, nell'edizione cartacea torinese, una rubrica di posta coi lettori intitolata Il Cittadino.
È del periodo in cui è redattore torinese a la Repubblica la sua clamorosa intervista rilasciata a Daniele Luttazzi alla trasmissione Satyricon, in onda il 14 marzo 2001 su Rai Due. Tale evento lo renderà famoso al pubblico televisivo e lo metterà al centro di aspre polemiche e dibattiti sulla libertà d'informazione e di stampa e sulla censura della satira in Italia.[11][12][13] Qui, due mesi prima delle elezioni politiche del 2001, il giornalista presenta il suo libro-inchiesta L'odore dei soldi, scritto con Elio Veltri, in cui era affrontata l'origine dell'arricchimento di Silvio Berlusconi ed erano presentati documenti su atti processuali che descrivevano possibili coinvolgimenti del Cavaliere e del suo stretto collaboratore Marcello Dell'Utri con esponenti di Cosa nostra. Dopo quell'intervista vari soggetti (Silvio Berlusconi, Forza Italia, Mediaset, Fininvest i principali) intenteranno in totale otto cause civili per danni contro gli autori e l'editore del libro, nonché contro i responsabili della trasmissione RAI; tutte le cause si concluderanno con il respingimento di tali domande.[14][15][16] Dopo quell'intervista il programma dello showman sarà rimosso dai palinsesti RAI tra mille polemiche, che rinfocoleranno ulteriormente a distanza di un anno quando il Cavaliere – ormai presidente del Consiglio – pronuncerà in conferenza stampa da Sofia il cosiddetto "editto bulgaro".
Nel settembre 2002, chiamato dai direttori Furio Colombo e Antonio Padellaro, Travaglio ha iniziato la sua collaborazione con l'Unità come editorialista e commentatore, fino al 2009.[5][17]
Per lo storico quotidiano Travaglio ha curato una rubrica satirica,[18] originariamente intitolata Bananas, in riferimento sia al film Il dittatore dello stato libero di Bananas di Woody Allen sia alla frase del 2001 di Gianni Agnelli sulle opinioni di alcuni giornali stranieri riguardo un'eventuale vittoria elettorale di Silvio Berlusconi: «La cosa che mi è dispiaciuta è che alcuni giornali stranieri hanno dato giudizi sul possibile Presidente del Consiglio, rivolgendosi al nostro elettorato come all'elettorato di una repubblica delle banane».[19]
Con l'avvento del governo Prodi la rubrica ha poi cambiato nome in Uliwood Party, in riferimento al film Hollywood Party e alla formazione politica di centro-sinistra L'Ulivo. Nel 2007 questa rubrica ha portato il suo autore a vincere il Premio Satira Politica di Forte dei Marmi.[20] Dopo le Elezioni politiche italiane del 2008 la sua rubrica si trasformava in Ora d'Aria, e, dall'ottobre 2008, in seguito alla riduzione di formato de l'Unità susseguente alla nomina di Concita De Gregorio come nuovo direttore, ne veniva ridotta la pubblicazione al solo lunedì. Contestualmente, per gli altri giorni della settimana, ha curato una nuova rubrica più breve, in terza pagina, dal nome Zorro, in onore del programma radiofonico di Oliviero Beha Radio Zorro.
Il 29 giugno 2009 Travaglio si congedava dai suoi lettori de l'Unità preannunciando il suo passaggio al nuovo giornale, il Fatto Quotidiano: per questa ragione la rubrica Zorro terminava il 30 giugno mentre Ora d'Aria chiudeva definitivamente a settembre.
Tra le sue battaglie di questo periodo si ricorda una decisa opposizione alla legge di indulto del 2006, approvata dal Parlamento con maggioranza trasversale, da lui considerata un indegno "colpo di spugna" a favore della parte corrotta della classe politica.[21] In una puntata della trasmissione Annozero di Michele Santoro, ha anche espresso il suo parere negativo nei confronti della legge Mastella – approvata dalla Camera nell'aprile 2007 da tutti i partiti (447 Sì, nessun No, 9 astenuti e assenti) e mai approvata al Senato per l'anticipata interruzione della XV Legislatura – da lui considerata una "legge bavaglio", poiché fortemente limitativa nell'utilizzo da parte dei giornalisti delle intercettazioni telefoniche. Nel dicembre 2007 si è anche espresso negativamente sull'ipotesi di concessione della grazia all'ex funzionario del Sisde Bruno Contrada, condannato a dieci anni per concorso esterno in associazione mafiosa.[22] A causa di questa posizione è stato duramente contestato da Giuliano Ferrara su Il Foglio.
L'8 settembre 2007 ha partecipato con un lungo intervento alla manifestazione V-Day organizzata da Beppe Grillo in Piazza Maggiore a Bologna. Il 25 aprile 2008 ha aderito al V2-Day, partecipando alla manifestazione in Piazza San Carlo a Torino.[23]
Nel 10 maggio 2008, nel corso della trasmissione condotta da Fabio Fazio sulla terza rete televisiva della RAI, Travaglio ha parlato del neo Presidente del Senato Renato Schifani, eletto nelle liste del PdL, in riferimento a rapporti societari con persone a vario titolo collegate con attività mafiose. Da questo intervento è nato un "caso" molto discusso nei media con forti prese di posizione da entrambe le parti.[24] Per queste affermazioni Schifani ha querelato Travaglio.[25]
L'8 luglio 2008 ha partecipato al No Cav Day, organizzato da Paolo Flores d'Arcais, Furio Colombo e Pancho Pardi per protesta contro le cosiddette "leggi canaglia" varate nei primi mesi del Governo Berlusconi. Oltre a lui e agli organizzatori, sul palco si sono alternati Antonio Di Pietro, Sabina Guzzanti, Rita Borsellino, Moni Ovadia e, in video conferenza, Beppe Grillo.
Nel 24 febbraio 2009 viene premiato dal DJV – Associazione dei Giornalisti Tedeschi – come miglior giornalista e scrittore per la libertà di stampa.
[modifica] TV, altri media, Web
Dal 14 settembre 2006 è stato collaboratore fisso della trasmissione di approfondimento giornalistico di Rai 2 Annozero, condotta da Michele Santoro. Qui, ogni anno, ha presentato una rubrica personale, e nel 2008 e 2009 ne ha curato la copertina. I monologhi di Travaglio all'interno del programma sono riconosciuti essere tra i momenti di maggiore apprezzamento da parte del pubblico televisivo, in cui lo share mediamente accresce di 4 o 5 punti.[4]
Oltre ad Annozero la sua collaborazione con Santoro si ripropone anche il 25 marzo 2010 con la partecipazione a Raiperunanotte, programma ideato dallo stesso conduttore televisivo e realizzato da FNSI e USIGRai,[26] trasmesso dal PalaDozza di Bologna in diretta streaming sul web e su diverse emittenti digitali e analogiche per aggirare la sospensione della messa in onda dei talk show politici della RAI. Il programma, oltre a totalizzare un ascolto paragonabile a quello delle puntate più seguite di AnnoZero[27], si è configurato come uno dei principali eventi nella storia del web italiano quanto a numero di accessi unici contemporanei.[28]
Esperienza analoga a Raiperunanotte viene riproposta da Michele Santoro il 17 giugno 2011 con l'evento Tutti in piedi, dove Marco Travaglio è nuovamente ospite. La trasmissione, realizzata in collaborazione con FIOM in occasione della festa dei suoi 110 anni, è stata realizzata anche in questo caso con il contributo volontario a partire da 2,5€ dei telespettatori, e trasmessa su multipiattaforma di emittenti locali, internet e TV satellitare. L'evento, svoltosi in diretta davanti a un pubblico di 25.000 persone nel parco di Villa Angeletti a Bologna, è stato condotto oltre che da Santoro anche da Serena Dandini e Vauro, ed ha avuto come tema centrale il lavoro.
La collaborazione fra Travaglio e Michele Santoro si rinnova anche nella stagione televisiva 2011-2012 con la trasmissione Servizio pubblico. La trasmissione, che segue ancora una volta il modello multipiattaforma di televisioni locali, Internet ed il canale satellitare Sky TG24, nasce dalle ceneri del talk-show Annozero, dopo il divorzio consensuale tra Santoro e la RAI, ed è stata fin dall'inizio caratterizzata da accese polemiche sulla libertà d'informazione e di stampa in Italia. Anche in questo caso la trasmissione ha giovato delle sottoscrizioni volontarie a partire da 10€ dei telespettatori, raggiungendo un finanziamento totale di circa un milione di euro. Il 3 novembre 2011 la prima puntata di Servizio pubblico ottiene uno share medio televisivo del 12% configurando la multipiattaforma TV come il terzo canale più visto a livello nazionale, primo per l'informazione, ed ottiene nel Web ascolti record mai registrati in Italia con più di 300.000 utenti medi contemporanei e con 5 milioni di contatti complessivamente.
Altri media sul quale Marco Travaglio scrive sono i settimanali A (diretto da Maria Latella) e l'Espresso (dove tiene la rubrica Carta canta), ed i periodici MicroMega, Giudizio Universale e Linus[senza fonte].[5] Nel 2008, assieme a Giuseppe Carlotti, è stato tra i collaboratori della rivista La voce del ribelle diretta da Massimo Fini.[29]
Per quanto riguarda il mondo dell'informazione su Web il giornalista torinese si è da sempre prodigato in molteplici iniziative.
Nel 2007, con Peter Gomez e Pino Corrias, ha fondato il blog Voglio Scendere, che ha curato fino a dicembre 2010, trasformatosi poi da quella data nell'attuale Cado in piedi, portale d'informazione gestito dalla casa editrice Chiarelettere.
Dal 19 maggio 2008 fino al 27 settembre 2011 ha curato una videorubrica settimanale in diretta streaming sul blog di Beppe Grillo denominata Passaparola,[30][31] dove commentava generalmente fatti di attualità politica, da settembre 2010 trasmessa anche su Current TV.[32] In termini di numero di visualizzazioni su YouTube Passaparola è stata costantemente nella top 5 dei video italiani settimanali per la categoria "Notizie e politica".
[modifica] La nuova esperienza a il Fatto Quotidiano
Marco Travaglio a Perugia
Marco Travaglio è co-fondatore, editorialista e dal 15 ottobre 2010 vicedirettore de il Fatto Quotidiano,[1] il nuovo giornale uscito in edicola il 23 settembre 2009 diretto da Antonio Padellaro.
Tale quotidiano è stato annunciato dal giornalista e dagli altri co-fondatori come risposta ad una situazione editoriale italiana da molti sentita come non completamente libera, viziata dalle ingerenze dei poteri politici, finanziari e industriali che generalmente costituiscono, finanziano e influenzano la grande informazione e la stampa nazionale. Per queste ragioni il Fatto Quotidiano – di cui sono proprietari in piccola parte anche lo stesso Travaglio, il direttore Padellaro, ed altri giornalisti membri della redazione[33] – è stato fondato sulla base di scelte del tutto peculiari, come la rinuncia all'utilizzo di finanziamenti pubblici, un equilibrio economico basato principalmente sui ricavi dalle vendite e limitato nella pubblicità, nonché l'impiego di rigorose norme statutarie che prevedono il frazionamento della proprietà su piccoli soci, senza possibilità dunque di avere un azionista di controllo.[34] Per tutte queste ragioni Travaglio e gli altri co-fondatori hanno sempre rivendicato la piena libertà e indipendenza del loro giornale, che a differenza degli altri considerano «senza padroni», libero di «dare davvero le notizie», e di raccontare «quello che gli altri non dicono».[35][36]
Il 5 maggio 2010, assieme ad Antonio Padellaro, è stato ospite alla London School of Economics and Political Science, per una conferenza dal titolo The Status of Freedom of Information in Italy (Lo stato di libertà dell'informazione in Italia), nella quale il tema centrale è stato, per l'appunto, la libertà di stampa in Italia.[37]
Nel 2003 e nel 2005 Marco Travaglio compare nei film-documentari Citizen Berlusconi di Andrea Cairola e Susan Gray e Viva Zapatero! di Sabina Guzzanti.[38] Sempre nel 2005 collabora come consulente alla sceneggiatura del film Bye Bye Berlusconi!, di Jan Henrik Stahlberg.[39]
Nel 2006 compare nel film Shooting Silvio di Berardo Carboni, nel ruolo di sé stesso, ed afferma che uccidere Silvio Berlusconi non è un rimedio al berlusconismo.[38]
Nell'ottobre 2007 registra un'intervista sul Partito Democratico e le relative elezioni primarie per il film Visto dal basso di Piergiorgio Bellocchio.[40]
Nel 2009 e 2010 Marco Travaglio si è esibito in numerosi teatri italiani con lo spettacolo teatrale Promemoria - Quindici anni di storia d'Italia, un monologo del quale è stato autore e protagonista.[41]
Dall'aprile 2011 è in scena il suo nuovo spettacolo Anestesia totale, di cui è autore e protagonista, insieme all'attrice Isabella Ferrari. Ambientato in una Italia post Berlusconi nello spettacolo vengono prospettate le conseguenze dei decenni appena trascorsi di progressivo sfascio dell’informazione.[42]
[modifica] Collocazione politica
Travaglio si definisce un liberale da sempre; o meglio, come lui stesso afferma, "liberal-montanelliano".[43] Nella sua ormai celebre intervista rilasciata a Daniele Luttazzi nella trasmissione Satyricon (2001), ha dichiarato di essere un liberale (precisamente «un allievo di Montanelli») che ha trovato "asilo" nell'area di sinistra, ma che non si identifica in quest'area politica. E in interviste più recenti (2010), confermando tali dichiarazioni, ha ribadito piuttosto di avere idee molto più vicine a posizioni che, in altri paesi, normalmente considera rappresentate dalla destra.[44]
In un'intervista rilasciata nel 2008 a Claudio Sabelli Fioretti, riportata nel libro Il rompiballe[45], Travaglio dichiara: «in Francia voterei a occhi chiusi per uno Chirac, un Villepin». «In Germania voterei Merkel sicuro. Mi piacevano molto Reagan e la Thatcher». Ma conclude: «la mia destra non esiste. È immaginaria. È la destra liberale. Cavour, Einaudi, De Gasperi, Montanelli. Tutti morti».[45]
Durante la trasmissione Dodicesimo round ha dichiarato che nelle elezioni 2006 ha votato al Senato «senza turarsi il naso per la prima volta»: questo perché l'Italia dei Valori, afferma Travaglio, «mi ha fatto il regalo di candidare una persona che stimo e che mi onora della sua amicizia, Franca Rame».
Sul blog di Antonio Di Pietro, viene pubblicato il 29 marzo 2008 un articolo di Travaglio dove esprime pubblicamente il suo voto ancora a favore dell'Italia dei Valori per le elezioni politiche del 2008, aggiungendo però «in attesa di un nuovo Einaudi o un nuovo De Gasperi», confermando la sua ispirazione liberale.[46]
Sul blog Voglioscendere, il 5 giugno 2009, alla vigilia delle elezioni europee ed amministrative 2009, dichiara l'intenzione di sostenere con il voto, ancora una volta, l'Italia dei Valori, perché soddisfatto del suo modo di fare opposizione al governo Berlusconi.[47]
Intervistato da Antonello Piroso il 22 marzo 2011, nella trasmissione Niente di personale su LA7, ha ammesso di aver votato Lega Nord – anche se solo in una delle due camere[48] – alle elezioni politiche del 1996. Il voto al partito leghista è stato giustificato da Travaglio come un adempimento a una promessa che aveva fatto a se stesso subito dopo aver lasciato il Giornale nel 1994: da quel momento avrebbe votato per chiunque avesse «buttato giù» Silvio Berlusconi.[49]
[modifica] Le sue inchieste
Numerosi suoi lavori sono stati successivamente pubblicati sotto forma di libri-inchiesta: il più noto fra questi è senz'altro L'odore dei soldi (scritto con Elio Veltri, pubblicato nel 2001 e riedito nel 2009), in cui attraverso i vari atti processuali si affronta la questione delle origini delle fortune di Silvio Berlusconi.
La presentazione del libro durante l'intervista che Daniele Luttazzi fece a Travaglio nel corso della sua trasmissione Satyricon su Rai Due suscitò nel mondo della politica e nei media forti reazioni,[11][12][13] soprattutto perché con essa venivano sollevati pubblicamente alcuni dubbi sui rapporti di Berlusconi e Dell'Utri con Cosa nostra. Tali presunte relazioni erano rappresentate dal giornalista ripercorrendo vari atti processuali, in particolare quelli delle inchieste svolte dalla Procura di Caltanissetta sui mandanti delle stragi di Capaci e via d'Amelio (in cui erano indagati Berlusconi e Dell'Utri) e quelli sul processo a Palermo a carico di Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa (dove fu poi condannato in primo grado a nove anni di reclusione e a sette anni in appello[50]).
Il suo libro-inchiesta e la sua intervista a Satyricon scateneranno in totale otto citazioni a giudizio nei confronti degli autori del libro Marco Travaglio ed Elio Veltri, del suo editore Editori Riuniti, nonché dei responsabili della trasmissione Daniele Luttazzi, Ballandi Entertainment (produttore del programma), RAI e Carlo Freccero (direttore di Rai Due). Gli attori Silvio Berlusconi, Forza Italia, Mediaset e l'ex ministro delle finanze Giulio Tremonti richiederanno un risarcimento complessivo di 62 miliardi di lire, ed un ulteriore risarcimento (di importo non precisato) sarà richiesto da Fininvest. La magistratura stabilirà che per tutti gli otto casi in giudizio non vi è stata diffamazione e condannerà pertanto gli attori al pagamento delle spese processuali.[14][15][51][16]
[modifica] Riconoscimenti per la sua attività di giornalista
L'associazione nazionale dei giornalisti tedeschi (Deutscher Journalisten-Verband) gli ha conferito il "premio per la libertà di stampa" per l'anno 2009.[52] La decisione, presa dai sette membri della giuria dell'associazione, è stata accompagnata da una dichiarazione di Michael Konken, presidente dell'associazione della stampa tedesca. Konken afferma testualmente: «Onoriamo in Marco Travaglio un collega coraggioso e attento, che si impegna contro tutti gli ostacoli per difendere la libertà di stampa in Italia». Tra i vincitori che l'hanno preceduto ci sono il giornalista serbo Miroslav Filipović e la giornalista russa Ol'ga Kitova. Filipović ha ricevuto il premio per aver scoperto e denunciato pubblicamente i crimini di guerra serbi in Kosovo, Kitova è stata premiata per la sua continua battaglia contro la corruzione in Russia.[53]
Il 17 febbraio 2010 gli viene assegnato il Premiolino,[54] il più antico[55][56] e importante[57] premio giornalistico italiano assegnato annualmente a sei giornalisti della carta stampata e della televisione come premio alla carriera e per il loro contributo nel campo della libertà di stampa.
[modifica] Processi per diffamazione
Nel corso della sua carriera è stato più volte querelato o citato in giudizio per quanto da lui scritto o dichiarato, ma nessun procedimento penale si è finora concluso con una sentenza definitiva di condanna.[58] A seguito di alcune querele è stato celebrato un processo nel quale è stato assolto. In altri processi sono state pronunciate, in primo grado o in appello, sentenze di condanna. In un caso il procedimento si è concluso per remissione della querela ed in uno per prescrizione. Di seguito sono descritti alcuni dei procedimenti più significativi che lo hanno coinvolto:
[modifica] Sentenze favorevoli
- Dopo aver scritto assieme a Elio Veltri il libro L'odore dei soldi era stato citato in giudizio da Silvio Berlusconi per diffamazione; il tribunale civile ha stabilito che il libro non è diffamatorio ed ha condannato Berlusconi a pagare le spese processuali.[59]
- In seguito all'intervista rilasciata al comico Daniele Luttazzi nel programma Satyricon è stata avviata un'azione civile per danni da parte di Mediaset contro Travaglio, Luttazzi, RAI, il direttore di Rai Due Carlo Freccero ed il produttore del programma Bibi Ballandi. Nel 2005 la causa si risolve in primo grado con la respinta della domanda e con la condanna per Mediaset a rinfondere le spese processuali.[51] Nel 2011 la sentenza viene confermata in appello.[16]
- Nel 2005 Cesare Previti ha citato in giudizio Travaglio per una presunta diffamazione nei suoi confronti e nei confronti di Silvio Berlusconi nell'articolo comparso nella rubrica Bananas de l'Unità il 19 aprile 2005. Nel 2007 il tribunale civile di Roma ha rigettato la domanda di Previti e lo ha condannato a rifondere le spese processuali.[60]
- Il 6 febbraio 2009 Travaglio, Lucio Caracciolo e Paolo Flores d'Arcais ottengono dal Tribunale di Roma il risarcimento dei danni per la causa per diffamazione intentatagli dall'onorevole Cesare De Piccoli, per via di un intervento di Marco Travaglio al convegno Proposte per un arcobaleno di pulizia morale, tenutosi a Roma il 14 gennaio 2006 e anche per l'articolo I sommersi ed i salvati, pubblicato su Micromega del marzo 2006, in cui si rivelava che De Piccoli sarebbe stato in possesso di conti in Svizzera, sui quali gli sarebbe stata accreditata una somma di duecento milioni di lire da parte della FIAT.[61]
- Nel maggio 2009 la Cassazione conferma un proscioglimento sancito l'11 dicembre 2008 dal GIP di Roma, relativo ad un'indagine per presunta diffamazione ai danni di Fabrizio Del Noce, attraverso la pubblicazione di un articolo su l'Unità del 6 marzo 2007,[62][63] condannando il querelante al pagamento delle spese processuali e a 1500 euro di ammenda.[64]
- Il 9 dicembre 2009 il gip di Roma ha disposto l'archiviazione della causa per diffamazione a mezzo stampa intentata da Cesare Geronzi contro Marco Travaglio,[65] accusato di aver «fornito un'immagine del querelante come persona responsabile di molteplici reati» travalicando «ogni limite nella corretta informazione» e ponendo in essere un pesante attacco «mediante la prospettazione di notizie in parte false e in parte maliziosamente rappresentative», nel suo intervento alla trasmissione Annozero del 1º novembre 2007, nella puntata Arrivano i mostri.[66]
[modifica] Procedimenti estinti per remissione della querela
[modifica] Procedimenti prescritti
- Nel gennaio 2010 la Corte d'Appello penale di Roma lo ha condannato a 1000 euro di multa per il reato di diffamazione aggravato dall'uso del mezzo della stampa, ai danni di Cesare Previti[69]. Il reato, secondo il giudice monocratico, era stato commesso mediante l'articolo Patto scellerato tra mafia e Forza Italia pubblicato sull'Espresso il 3 ottobre 2002.[70] La sentenza d'appello riforma la condanna dell'ottobre 2008 in primo grado inflitta al giornalista ad 8 mesi di reclusione e 100 euro di multa.[71] In sede civile, a causa del predetto reato, Travaglio era stato condannato in primo grado, in solido con l'allora direttore della rivista Daniela Hamaui, al pagamento di 20.000 euro a titolo di risarcimento del danno in favore della vittima del reato, Cesare Previti.[72] Il 23 febbraio 2011 la condanna per diffamazione confermata in appello per il processo Previti cade in prescrizione.[73]
[modifica] Sentenze di condanna
- Nel 2000 è stato condannato in sede civile,[74][75] dopo essere stato citato in giudizio da Cesare Previti a causa di un articolo su L'Indipendente, al risarcimento del danno quantificato in 79 milioni di lire.[76][77]
- Il 4 giugno 2004 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile a un totale di 85.000 euro (più 31.000 euro di spese processuali) per un errore contenuto nel libro «La Repubblica delle banane» scritto assieme a Peter Gomez e pubblicato nel 2001; in esso, a pagina 537, si attribuiva erroneamente all'allora neo-parlamentare di Forza Italia Giuseppe Fallica una condanna per false fatture che aveva invece colpito un omonimo funzionario di Publitalia. L'errore era poi stato trasposto anche su L'Espresso, il Venerdì di Repubblica e La Rinascita della Sinistra, per cui la condanna in solido, oltreché la Editori Riuniti, è stata estesa anche al gruppo Editoriale L'Espresso. Nel 2009, dopo il ricorso in appello, la pena è stata ridotta a 15.000 euro.[78]
- Il 5 aprile 2005 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile, assieme all'allora direttore dell'Unità Furio Colombo, al pagamento di 12.000 euro più 4.000 di spese processuali a Fedele Confalonieri (Mediaset) dopo averne associato il nome ad alcune indagini per ricettazione e riciclaggio, reati per i quali, invece, non era risultato inquisito.[79]
- Il 20 febbraio 2008 il Tribunale di Torino in sede civile lo ha condannato a risarcire Fedele Confalonieri e Mediaset con 26 000 euro, a causa dell'articolo "Piazzale Loreto? Magari"[80] pubblicato nella rubrica Uliwood Party su l'Unità il 16 luglio 2006.[81]
- Nel giugno 2008 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile, assieme al direttore dell'Unità Antonio Padellaro e a Nuova Iniziativa Editoriale, al pagamento di 12.000 euro più 6.000 di spese processuali per aver descritto la giornalista del TG1 Susanna Petruni come personaggio servile verso il potere e parziale nei suoi resoconti politici: «La pubblicazione», si leggeva nella sentenza, «difetta del requisito della continenza espressiva e pertanto ha contenuto diffamatorio».[79]
- Il 28 aprile 2009 è stato condannato in primo grado dal Tribunale penale di Roma per il reato di diffamazione ai danni dell'allora direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, perpetrato mediante un articolo pubblicato su L'Unità dell'11 maggio 2007.[82][83]
- Il 21 ottobre 2009 è stato condannato in Cassazione (Terza sezione civile, sentenza 22190) al risarcimento di 5.000 euro nei confronti del giudice Filippo Verde che era stato definito «più volte inquisito e condannato» nel libro Il manuale del perfetto inquisito, affermazioni giudicate diffamatorie dalla Corte in quanto riferite «in maniera incompleta e sostanzialmente alterata» visto il «mancato riferimento alla sentenza di prescrizione o, comunque, la mancata puntualizzazione del carattere non definitivo della sentenza di condanna, suscitando nel lettore l'idea che la condanna fosse definitiva (se non addirittura l'idea di una pluralità di condanne)».[84]
- Il 18 giugno 2010 è stato condannato[85] dal Tribunale di Torino – VII sezione civile – a risarcire 16.000 € al Presidente del Senato Renato Schifani (che aveva chiesto un risarcimento di 1.750.000 €) per diffamazione avendo evocato la metafora del lombrico e della muffa a Che tempo che fa il 10 maggio 2008. Il Tribunale ha invece ritenuto che le richieste di chiarimenti, da parte di Travaglio, circa i rapporti di Schifani con esponenti della mafia siciliana rientrino nel diritto di cronaca, nel diritto di critica e nel diritto di satira.[86]
- L'11 ottobre 2010 Travaglio è stato condannato in sede civile per diffamazione dal Tribunale di Marsala, per aver dato del figlioccio di un boss all'assessore regionale siciliano David Costa, arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e successivamente assolto in forma definitiva. Travaglio è stato condannato a pagare 15.000€[87].
È tifoso della Juventus anche se, dopo lo scoppio di Calciopoli, non ha mai mancato di sottolineare le pesanti responsabilità del club bianconero all'interno dello scandalo calcistico del 2006.[88][89]
In circa 28 anni di attività (al 2011) Marco Travaglio ha pubblicato circa 20mila articoli, 30 libri, partecipato a 150 trasmissioni TV e duemila conferenze.[90]
Travaglio autografa un libro
- Storia del razzismo, Leumann, ElleDiCi, 1993. ISBN 88-01-01272-1.
- Stupidario del calcio e altri sport, Milano, A. Mondadori, 1993. ISBN 88-04-37172-2.
- Palle mondiali, Milano, A. Mondadori, 1994. ISBN 88-04-38552-9.
- Il pollaio delle libertà. [Detti, disdetti e contraddetti], Firenze, Vallecchi, 1995. ISBN 88-8252-046-3.
- Il processo. [Storia segreta dell'inchiesta Romiti: guerre, tangenti e fondi neri Fiat], con Paolo Griseri e Massimo Novelli, Roma, Editori Riuniti, 1997. ISBN 88-359-4304-3. Riedito come Processo alla FIAT. Mazzette ai partiti, bilanci falsi e malaffari della prima azienda italiana. Una storia lunga e censurata, da Cesare Romiti a Luca di Montezemolo, Roma, l'Unità, 2007.
- Lucky Luciano, con Ala Sinistra e Mezzala Destra, Milano, Kaos, 1998. ISBN 88-7953-077-1; 2003. ISBN 88-7953-127-1; 2006. ISBN 88-7953-164-6; Roma, l'Unità, 2007.
- Il manuale del perfetto impunito. Come delinquere e vivere felici, Milano, Garzanti, 2000. ISBN 88-11-73870-9.
- La repubblica delle banane, con Peter Gomez, Roma, Editori Riuniti, 2001. ISBN 88-359-4915-7.
- L'odore dei soldi. [Origini e misteri delle fortune di Silvio Berlusconi], con Elio Veltri, Roma, Editori Riuniti, 2001. ISBN 88-359-5007-4; 2009. ISBN 978-88-359-8008-7.
- Mani pulite. La vera storia. Da Mario Chiesa a Silvio Berlusconi, con (Gianni Barbacetto e Peter Gomez, Roma, Editori Riuniti, 2001. ISBN 88-359-5241-7.
- Bravi ragazzi. La requisitoria Boccassini, l'autodifesa di Previti & C. Tutte le carte dei processi Berlusconi-toghe sporche, con Peter Gomez, Roma, Editori Riuniti, 2003. ISBN 88-359-5374-X.
- Lo chiamavano Impunità. La vera storia del caso Sme e tutto quello che Berlusconi nasconde all'Italia e all'Europa, con Peter Gomez, Roma, Editori Riuniti, 2003. ISBN 88-359-5437-1.
- Bananas. Un anno di cronache tragicomiche dallo stato semilibero di Berlusconia, Milano, Garzanti, 2003. ISBN 88-11-60027-8.
- Montanelli e il Cavaliere. Storia di un grande e di un piccolo uomo, Milano, Garzanti, 2004. ISBN 88-11-60034-0.
- Regime. [Biagi, Santoro, Massimo Fini, Freccero, Luttazzi, Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, tg, gr e giornali: storie di censure e bugie nell'Italia di Berlusconi], con Peter Gomez, Milano, BUR, 2004. ISBN 88-17-00246-1.
- Intoccabili. [Perché la mafia è al potere. Dai processi Andreotti, Dell'Utri & C. alla normalizzazione. Le verità occultate sui complici di Cosa Nostra nella politica e nello Stato], con Saverio Lodato, Milano, BUR, 2005. ISBN 88-17-00537-1.
- L'amico degli amici. [Perché Marcello Dell'Utri è stato condannato a nove anni in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa. La requisitoria dei PM e la memoria della difesa], a cura di e con Peter Gomez, Milano, BUR, 2005. ISBN 88-17-00707-2.
- Inciucio. [Come la sinistra ha salvato Berlusconi. La grande abbuffata RAI e le nuove censure di regime, da Molière al caso Celentano. L'attacco all'Unità a l'assalto al Corriere], con Peter Gomez, Milano, BUR, 2005. ISBN 88-17-01020-0.
- Berluscomiche. Bananas 2 la vendetta: le nuove avventure del Cavalier Bellachioma dal kapò al kappaò, Milano, Garzanti, 2005. ISBN 88-11-59765-X.
- Le mille balle blu. [Detti e contraddetti, bugie e figuracce, promesse e smentite, leggi vergogna e telefonate segrete dell'uomo che da dodici anni prende in giro gli italiani: Napoleone Berlusconi], con Peter Gomez, Milano, BUR, 2006. ISBN 88-17-00943-1).
- Onorevoli Wanted. Storie, sentenze e scandali di 25 pregiudicati, 26 imputati, 19 indagati e 12 miracolati eletti dal popolo italiano, con Peter Gomez, Roma, Editori Riuniti, 2006. ISBN 88-359-5772-9.
- La scomparsa dei fatti. Si prega di abolire le notizie per non disturbare le opinioni, Milano, il Saggiatore, 2006. ISBN 88-428-1395-8.
- E continuavano a chiamarlo Impunità. Ma è proprio vero che è stato sempre assolto? Come sono finiti i processi a Berlusconi & C., con Peter Gomez, Roma, Editori Riuniti, 2007. ISBN 978-88-359-5965-6.
- Uliwood Party. Figure e figurine, figuri e figuracce del primo anno di centro-sinistra(-destra), Milano, Garzanti, 2007. ISBN 978-88-11-60065-7.
- Mani sporche. [2001-2007. Cosi destra e sinistra si sono mangiati la II Repubblica], con Gianni Barbacetto e Peter Gomez, Milano, Chiarelettere, 2007. ISBN 978-88-619-0002-8.
- Se li conosci li eviti. [Raccomandati, riciclati, condannati, imputati, ignoranti, voltagabbana, fannulloni del nuovo Parlamento], con Peter Gomez, Milano, Chiarelettere, 2008. ISBN 978-88-619-0054-7.
- Il bavaglio. [Bloccare i processi, cancellare l'informazione, difendersi con l'impunità. Ecco perché Berlusconi sta preparando il bavaglio], con Peter Gomez e Marco Lillo, Milano, Chiarelettere, 2008. ISBN 978-88-619-0062-2.
- Per chi suona la banana. Il suicidio dell'Unione Brancaleone e l'eterno ritorno di Al Tappone, Milano, Garzanti, 2008. ISBN 978-88-11-74097-1.
- Promemoria. 15 anni di storia d'Italia ai confini della realtà, con DVD, Bologna, Promo music, 2009. ISBN 978-88-902950-6-5.
- Italia Annozero, con Vauro e la partecipazione di Beatrice Borromeo, Milano, Chiarelettere, 2009. ISBN 978-88-619-0051-6.
- Papi. Uno scandalo politico, con Peter Gomez e Marco Lillo, Milano, Chiarelettere, 2009. ISBN 978-88-619-0063-9.
- Sangue e cemento. Le domande senza risposta sul terremoto in Abruzzo, con DVD, Roma, Editori Riuniti, 2009. ISBN 978-88-359-8010-0.
- Voglio scendere. Agenda 2010, con Pino Corrias e Peter Gomez, Milano, Chiarelettere, 2009. ISBN 978-88-619-0090-5.
- Ad personam. [1994-2010, così destra e sinistra hanno privatizzato la democrazia], Milano, Chiarelettere, 2010. ISBN 978-88-619-0104-9.
- Colti sul Fatto. Nani e pagliacci, muffe e lombrichi di fine regime sul «Fatto Quotidiano», Milano, Garzanti, 2010. ISBN 978-88-11-60119-7.
Travaglio presenta
Bavaglio (2008)
- Mani pulite, la vera storia-20 anni dopo. Barbacetto, Gomez, Travaglio (16/02/2012) edito da Chiarelettere ISBN 978-88-6190-053-0
[modifica] Prefazioni, introduzioni e postfazioni
- Prefazione a Mario Almerighi (a cura di), I banchieri di Dio. Il caso Calvi, Roma, Editori Riuniti, 2002. ISBN 88-359-5168-2.
- Prefazione a Ivan Cicconi, Le grandi opere del cavaliere, Roma, Koinè nuove edizioni, 2004. ISBN 88-87509-37-9.
- Prefazione a Processo alla Juventus per frode sportiva, Milano, Kaos, 2004. ISBN 978-88-7953-140-5.
- Prefazione a Mauro Barletta, Il calcio in farmacia. La Juventus e le altre squadre, le inchieste sul doping, i documenti, le testimonianze, Torino, Lindau, 2005. ISBN 88-7180-554-2.
- Introduzione a Oliviero Beha, Diario di uno spaventapasseri. L'Italia ultima, 1996-2006. Tra Berlusconi e Prodi la recita statica di un paese irreale, Milano, Tropea, 2006. ISBN 88-438-0579-7.
- Prefazione a Aldo Ricci, Brasile d'inferno, Roma, Robin, 2006. ISBN 88-7371-218-5.
- Prefazione a Nico Pillinini, Ecce gnomo, Bari, Dedalo, 2006. ISBN 88-220-6289-2.
- Prefazione a Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, L'agenda rossa di Paolo Borsellino, Milano, Chiarelettere, 2007. ISBN 978-88-619-0014-1.
- Prefazione a Bruno Tinti (a cura di), Toghe Rotte, Milano, Chiarelettere, 2007. ISBN 978-88-619-0030-1; Milano, TEA, 2010. ISBN 978-88-502-2056-4.
- Prefazione a Carlo Cornaglia, Il grande gioco dell'oca della politica italiana. Labirinto satirico in rima baciata, Roma, Robin, 2007. ISBN 978-88-7371-320-3.
- Prefazione a Gabriele Ferraresi e Mario Nero, Il testimone, Reggio Emilia, Aliberti, 2007. ISBN 978-88-7424-285-6.
- Prefazione a Luigi Furini, Volevo solo vendere la pizza. Le disavventure di un piccolo imprenditore, Milano, Garzanti, 2007. ISBN 978-88-11-60057-2.
- Prefazione a Alice Oxman, Sotto Berlusconi. Diario di un'americana a Roma. 2001-2006, Roma, Editori Riuniti, 2007. ISBN 978-88-359-5935-9; Roma, Nuova Iniziativa Editoriale, 2008.
- Prefazione a Antonio Massari, Clementina Forleo. Un giudice contro, Reggio Emilia, Aliberti, 2008. ISBN 978-88-7424-373-0.
- Prefazione a Marco Preve e Ferruccio Sansa, Il partito del cemento. Politici, imprenditori, banchieri. La nuova speculazione edilizia, Milano, Chiarelettere, 2008. ISBN 978-88-619-0011-0.
- Prefazione a Piero Ricca con Franz Baraggino, Diego Fabricio e Elia Mariano, Alza la testa! I potenti italiani contestati da un gruppo di cittadini informati, con DVD, Milano, Chiarelettere, 2008. ISBN 978-88-619-0059-2.
- Prefazione a Carlo Vulpio, Roba Nostra. Storie di soldi, politica, giustizia nel sistema del malaffare, Milano, Il Saggiatore, 2008. ISBN 978-88-428-1541-9.
- Prefazione a Edoardo Montolli, Il caso Genchi. Storia di un uomo in balia dello Stato, Roma, Aliberti, 2010. ISBN 978-88-7424-477-5.
- Prefazione a Antonio Ingroia, C'era una volta l'intercettazione. [La giustizia e le bufale della politica. Lo strumento d'indagine, la sua applicazione per i reati di mafia e i tentativi d'affossamento], Viterbo, Stampa Alternativa, 2009. ISBN 978-88-622-2092-7.
- Intervista in Antonio Padellaro, Io gioco pulito, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2009. ISBN 978-88-607-3550-8.
- Postfazione a Giancarlo Caselli, Le due guerre. Perché l'Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia, Milano, Melampo, 2009. ISBN 978-88-89533-39-0.
- Prefazione a Stefano Andreoli e Alessandro Bonino (a cura di), Spinoza. Un libro serissimo, Reggio Emilia, Aliberti, 2010. ISBN 978-88-7424-582-6.
- Prefazione a Federico Mello, Viola. L'incredibile storia del No B. Day, la manifestazione che ha beffato Silvio Berlusconi, Roma, Aliberti, 2010. ISBN 978-88-7424-589-5.
- Prefazione a Luigi de Magistris, Assalto al pm. [Storia di un cattivo magistrato], Milano, Chiarelettere, 2010. ISBN 978-88-619-0072-1.
- Prefazione a Mario Guarino, Ladri di Stato. Storie di malaffare, arricchimenti illeciti e tangenti, Bari, Dedalo, 2010. ISBN 978-88-220-6312-0.
- Prefazione a Nicola Biondo e Sigfrido Ranucci, Il Patto. [Da Ciancimino a Dell'Utri. La trattativa Stato e mafia nel racconto di un infiltrato], Milano, Chiarelettere, 2010. ISBN 978-88-619-0074-5.
- Prefazione (?) a Hari Seldon, Minzulpop, Roma, Nutrimenti, 2010. ISBN 978-88-958428-3-7.
- Prefazione a Giovanni Belfiori e Giorgio Santelli, Berlusconario. Tutte le gaffe del Presidente, Milano, Melampo, 2010. ISBN 978-88-89533-46-8.
- Prefazione a Benny Calasanzio, Sotto processo. Tutti i procedimenti in corso dei potenti d'Italia, Roma, Editori Riuniti, 2010. ISBN 978-88-359-9004-8.
- Prefazione a Giovanna Ferrero, Ci scusiamo per l'interruzione. [TV e libertà d'informazione], Milano, Melampo, 2011. ISBN 978-88-89533-54-3.
- Intervento in La Costituzione della Repubblica italiana, Firenze-Milano, Giunti, 2011. ISBN 978-88-09-75721-9.
- Prefazione a Paolo Negro, Filmgate. Come Berlusconi ha ucciso il cinema italiano, Roma, Editori Riuniti, 2011. ISBN 978-88-359-9034-5.
- Prefazione a Luigi Bruti Liberati (a cura di), Uno storico di nome Indro, Assago-Milano, Libraccio-Lampi di Stampa, 2011. ISBN 978-88-488-1257-3.
- Prefazione a Fabri Fibra, Dietrologia - I soldi non finiscono mai, Rizzoli, 2 novembre 2011. ISBN 978-88-170-5199-6.
[modifica] Interviste in volume
- Marcello Maddalena, Meno grazia più giustizia, conversazione con Marco Travaglio, Roma, Donzelli, 1997. ISBN 88-7989-317-3.
- Gloria Bardi, Giustizia e impunità. Interviste a Antonio Di Pietro e Marco Travaglio, Genova, Frilli, 2003. ISBN 88-87923-70-1.
- Claudio Sabelli Fioretti, Il rompiballe, Reggio Emilia, Aliberti, 2008. ISBN 978-88-7424-267-2.
- Claudio Sabelli Fioretti, Il rompiballe. Un anno dopo, Reggio Emilia, Aliberti, 2009. ISBN 978-88-7424-502-4.
- Passaparola Vol. 1. Ci pisciano addosso e ci dicono che piove. (2008, Casaleggio Associati, Collana Passaparola, ISBN 978-88-903084-2-0).
- Passaparola Vol. 2. Senza Stato, né legge. (2008, Casaleggio Associati, Collana Passaparola, ISBN 978-88-903084-3-7)
- Passaparola Vol. 3. Mafiocrazia. (2009, Casaleggio Associati, Collana Passaparola, ISBN 978-88-903084-4-4).
- Passaparola Vol. 4. Io so. (2009, Casaleggio Associati, Collana Passaparola, ISBN 978-88-903084-5-1).
- Passaparola Vol. 5. Gli sciacalli dell'informazione. (2009, Casaleggio Associati, Collana Passaparola).
- Promemoria. 15 anni di storia d'Italia ai confini della realtà. Con DVD. (Bologna, 2009, Promo Music - Corvino Meda Editore ISBN 978-88-902950-6-5).
- Sangue e cemento. Le domande senza risposta sul terremoto in Abruzzo. Con DVD (Marco Travaglio e Vauro Senesi, 2009, Editori Riuniti, ISBN 88-359-8010-0)
- Democrazya. Diario politico di un anno italiano. (2009, Casaleggio Associati, Collana Passaparola, ISBN 978-88-96337-01-1).
- Paolo Borsellino. L'intervista nascosta. (con presentazione di Marco Travaglio, 2009, Il Fatto Quotidiano).
- Berluscoma 2010. Il tramonto della Seconda Repubblica. (2010, Casaleggio Associati, Collana Passaparola, ISBN 978-88-96337-07-3).
- Silenzio, si ruba. Il diario politico del 2011 raccontato attraverso gli interventi settimanali a Passaparola. (2011, Chiarelettere, Collana DVD, ISBN 978-88-619-0232-9).
- ^ a b Marco Travaglio vicedirettore de il Fatto. Quo Media, 15 ottobre 2010. URL consultato in data 5 agosto 2011.
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- ^ Franco Travaglio. myspace.com. URL consultato in data 4 settembre 2011.
- ^ a b c d e Sara Faillaci. «Marco Travaglio. Indro, Ronald, gli Abba e le Veline» (pdf). Vanity Fair, 27 aprile 2011, pp. 106-114. URL consultato in data 9 agosto 2011.
- ^ a b c d e Biografia di Marco Travaglio in L'odore dei soldi. Origini e misteri. (Nuova edizione), pp. 568-569. (Elio Veltri e Marco Travaglio, 2009, Editori Riuniti, ISBN 978-88-359-8008-7).
- ^ Mario Giordano. «Due o tre cose sul mio ex amico Travaglio» (pdf). il Giornale, 14 maggio 2008, p. 43. URL consultato in data 5 agosto 2011.
- ^ Luigi Mascheroni. Ma che piacevole imbarazzo riascoltare la voce stonata di quel cantastorie di Arpino. il Giornale, 29 luglio 2011. URL consultato in data 8 agosto 2011.
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- ^ a b Paola Di Caro. «Il Cavaliere contro Montanelli "l'ingrato" e i "falsi" sulla mafia». Corriere della Sera, 25 marzo 2001, p. 5. URL consultato in data 10 agosto 2011.
- ^ a b Andrea Montanari. Berlusconi: "Da Santoro uso criminoso della tv". la Repubblica, 1 aprile 2008. URL consultato in data 19 settembre 2011.
- ^ a b Commento in quarta di copertina de L'odore dei soldi. Origini e misteri. (Nuova edizione). (Elio Veltri e Marco Travaglio, 2009, Editori Riuniti, ISBN 978-88-359-8008-7).
- ^ a b Alessandra Longo. Luttazzi e Travaglio assolti. "Berlusconi non fu diffamato". la Repubblica, 20 ottobre 2005. URL consultato in data 5 agosto 2011.
- ^ a b c Alberto Sofia. «Caso Satyricon, Mediaset perde in appello. Niente diffamazione per Travaglio e Luttazzi». il Fatto Quotidiano, 18 ottobre 2011, p. 8. URL consultato in data 18 ottobre 2011.
- ^ Travaglio lascia l'Unità, al suo posto arriva Paolo Villaggio: "È un genio". Adnkronos, 25 giugno 2009. URL consultato in data 11 agosto 2011.
- ^ Marco Travaglio. Lettera a Vittorio Feltri, direttore di Libero. voglioscendere.it, 15 giugno 2008. URL consultato in data 9 agosto 2011.
- ^ Dal libro "Bananas" di Marco Travaglio. garzantilibri.it. URL consultato in data 9 agosto 2011.
- ^ Motivazioni del XXXV Premio Forte Dei Marmi Satira Politica per il Giornalismo. URL consultato in data 9 agosto 2011. Per avere inventato Bellachioma. Per aver consacrato Piercasinando. Per non aver mai lasciato in pace Vasa Vasa. Per la testardaggine con cui perseguita Doppio Zero nel senso di Farina. Ma anche per non aver affibbiato nessun nomignolo a Scaramella, che intanto non serve. Per non aver mai dimenticato l’imperativo marxiano di D’Alema e Fassino «fateci sognare» ora che «abbiamo una banca». Per la cura che dedica al ricordo imperituro delle gesta di Guzzanti padre, Riccucci, Previti, Dell’Utri. Per aver beccato Luciano Moggi in visita a Lourdes sotto le umili spoglie di Padre Pijo (si legge Piglio). Premio a Travaglio che con argomenti di destra ha reinventato la miglior satira antipolitica di sinistra. Come era già capitato al democristiano Mario Melloni, indimenticato Fortebraccio.
- ^ Marco Travaglio. Lettera contro la legge sull'indulto del 2006 in Blog di Beppe Grillo. 9 agosto 2006. URL consultato in data 27 luglio 2011.
- ^ Marco Travaglio. «Dal Sisde alla Mafia la carriera de "u Dutturi"». l'Unità, 27 dicembre 2007, p. 1. URL consultato in data 10 agosto 2011.
- ^ Intervento di Travaglio al V2-Day. V2-Day, Torino, 25 aprile 2008. URL consultato in data 5 agosto 2011.
- ^ Travaglio in tv contro Schifani: bufera sulla Rai. La Stampa, 11 maggio 2008. URL consultato in data 11 maggio 2008.
- ^ Travaglio-Schifani, caos alla Rai. La Stampa, 15 maggio 2008. URL consultato in data 5 agosto 2011.
- ^ Santoro: "Con Rai per una notte romperemo il silenzio". Il Sole 24 ORE, 22 marzo 2010. URL consultato in data 7 agosto 2011.
- ^ Analisi Auditel – Il dominio del satellite fra Napoli-Juventus e Rai per una notte. tvblog.it, venerdì 26 marzo 2010. URL consultato in data 9 agosto 2011.
- ^ Santoro: "E' Berlusconi a dover uscire dalla Rai, ha già tre reti". laRepubblica.it, 26 marzo 2010. URL consultato in data 9 agosto 2011.
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- ^ Giorgio Poidomani. «Senza padroni» (tif). il Fatto Quotidiano, 23 settembre 2009, p. 22. URL consultato in data 7 settembre 2011.
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- ^ Travaglio: "Primarie alla Ceausescu". Dailymotion.com, 5 ottobre 2007. URL consultato in data 16 agosto 2011.
- ^ Scheda Promemoria. Teatro.org. URL consultato in data 16 agosto 2011.
- ^ Luciana Apicella. Travaglio e Isabella Ferrari portano in scena il day after dell’Italia deberlusconizzata. ilfattoquotidiano.it, 28 aprile 2011. URL consultato in data 16 agosto 2011.
- ^ L’Italia tra politica e antipolitica: Marco Travaglio all'Auditorium della cultura friulana, connessomagazine.it
- ^ Luca Telese, Tetris: Il personaggio: Marco Travaglio, LA7, 18 marzo 2010. URL consultato il 15 luglio 2011.
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- ^ Dichiarazioni di voto: Marco Travaglio. antoniodipietro.com, 29 marzo 2008. URL consultato in data 30 agosto 2011.
- ^ Marco Travaglio. Un voto contro ma anche per. voglioscendere.it, 5 giugno 2009. URL consultato in data 9 agosto 2011.
- ^ L'altro voto lo diede all'Ulivo di Romano Prodi.
- ^ Antonello Piroso, Niente di personale: Tarak Ben Ammar e Marco Travaglio, LA7, 22 marzo 2011. URL consultato il 14 luglio 2011.
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- ^ comunicato stampa dal sito ufficiale della DJV, 24 febbraio 2008
- ^ http://www.agi.it/milano/notizie/201002171840-cro-rmi0051-giornalisti_premiolino_tra_vincitori_card_martini_e_travaglio
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- ^ «Premiolino» ai giornalisti più sinceri (Il Giornale, 18 ottobre 2006)
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- ^ Geronzi vs Travaglio: procedimento archiviato
- ^ Profondo rosso – Travaglio
- ^ Della estinzione del reato e della pena
- ^ Lettera a Socci: Nel 2004 ho dedicato due rubriche "Bananas" ad Antonio Socci: "M'illumino d'incenso" e "Zitti e Vespa" (rispettivamente sull'Unità del 12.03.2004 e del 06.05.2004). Antonio Socci ne ha giudicato il contenuto lesivo della sua onorabilità e reputazione professionale e personale, tanto da querelarmi per diffamazione all'Autorità Giudiziaria penale competente. Oggi riconosco di aver ecceduto, in quegli articoli, quanto a vis polemica nei confronti di Socci, usando toni e affermazioni ingiuste rispetto alla sua serietà e competenza professionale. E di ciò mi scuso anche pubblicamente con lui, come ho già fatto in una conversazione privata. E gli rinnovo, al di là di ogni divergenza d'opinione, la mia piena stima umana e professionale. Tratto da: http://vivamarcotravaglio.splinder.com/post/15857343
- ^ Giornalisti: Corte Appello Annulla Condanna Travaglio-Hamaui | Prima Comunicazione
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- ^ Per un articolo Previti: sì a metà risarcimento ma con scuse, Corriere della Sera, 24 dicembre 1999, pag. 19
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- ^ Travaglio gioie e dolori, a Berlino premiato a Roma condannato, Giornalismoblog.it, 29 aprile 2009
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- ^ [3] Sentenza di I Grado del Tribunale, 1 giugno 2010
- ^ Fonte: Corriere della Sera, 19.06.2010, "Travaglio dovrà risarcire Schifani: 16mila euro su 2 milioni richiesti"
- ^ Arriva l’ennesima condanna per l’«incensurato» Travaglio
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- Gloria Bardi, Giustizia e impunità. Interviste a Antonio Di Pietro e Marco Travaglio, Frilli editore, 1 febbraio 2003. ISBN 978-88-87923-70-4
- Claudio Sabelli Fioretti, Marco Travaglio, Il rompiballe, Aliberti editore, 1 maggio 2008. ISBN 978-88-7424-267-2
- Marco Alloni, Marco Travaglio, Fatti a pezzi, ADV, settembre 2008. ISBN 978-88-7922-040-8
- Claudio Sabelli Fioretti, Marco Travaglio, Il rompiballe. Un anno dopo, Aliberti editore, 21 maggio 2009. ISBN 978-88-7424-502-4
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
- Fabio Fazio, Che tempo che fa: Intervista a Marco Travaglio, Rai 3, 25 settembre 2011. URL consultato il 23 novembre 2011.
- Antonello Piroso, Niente di personale: Tarak Ben Ammar e Marco Travaglio, LA7, 22 marzo 2011. URL consultato il 14 luglio 2011.
- Luca Telese, Tetris: Il personaggio: Marco Travaglio, LA7, 18 marzo 2010. URL consultato il 15 luglio 2011.
- Intervento di Marco Travaglio al "No-Cav Day". 8 luglio 2008. URL consultato in data 23 novembre 2011.
- Redazione Micromega. Elezioni e candidature, MicroMega intervista Marco Travaglio. 3 aprile 2008 – YouTube . URL consultato in data 23 novembre 2011.
- Travaglio: "Primarie alla Ceausescu". Intervista a Marco Travaglio sul Pd. Dailymotion.com, 5 ottobre 2007. URL consultato in data 16 agosto 2011.
- Fabio Fazio, Che tempo che fa: Intervista a Marco Travaglio, Rai 3, 14 maggio 2006. URL consultato il 15 luglio 2011.
- Serena Dandini, Parla con me: Intervista a Marco Travaglio, Rai 3, 23 aprile 2006. URL consultato il 15 luglio 2011.
- Editoriali di Marco Travaglio su AnnoZero 2010-2011. URL consultato in data 23 novembre 2011.
- Editoriali di Marco Travaglio su AnnoZero 2009-2010. URL consultato in data 23 novembre 2011.
- Editoriali di Marco Travaglio su AnnoZero 2008-2009. URL consultato in data 23 novembre 2011.
- Editoriali di Marco Travaglio su AnnoZero 2007-2008. URL consultato in data 23 novembre 2011.
- Interventi audio e video di Marco Travaglio a dibattiti, convegni e manifestazioni ripresi da RadioRadicale.it. URL consultato in data 23 novembre 2011.
[modifica] Documentazione e approfondimenti
- Sara Faillaci. «Marco Travaglio. Indro, Ronald, gli Abba e le Veline» (pdf). Vanity Fair, 27 aprile 2011, pp. 106-114. URL consultato in data 23 novembre 2011.
- Damiano Celestini. Il Rompi Blog intervista Marco Travaglio (sull'informazione italiana). IlRompiBlog.com, 25 febbraio 2008. URL consultato in data 23 novembre 2011.
- Intervista a Marco Travaglio (sulla ripubblicazione di tutti i suoi libri da parte de L'Unità). Booksblog.it, 23 novembre 2007. URL consultato in data 23 novembre 2011.
- Marco Travaglio. Lettera ad Indro Montanelli (letta da Marco Travaglio alla puntata di AnnoZero del 31 maggio 2007). 31 maggio 2007. URL consultato in data 23 novembre 2011.
- Silvia Terribili. Intervista a Marco Travaglio a Radio Onda Italiana Amsterdam (sulla legge Mastella). 21 maggio 2007. URL consultato in data 23 novembre 2011.
- L'era delle grandi opere digitali. Intervista al giornalista Marco Travaglio (sulle nuove tecnologie digitali). Scarichiamoli.org, 21 dicembre 2005. URL consultato in data 23 novembre 2011.
- Fabrizio Li Vigni, Marco Miceli, Federica Lazzaro e Tommaso Mazzara. Intervista a Marco Travaglio (su Berlusconi e le future elezioni politiche del 2006). Disinformazione.it, 2005. URL consultato in data 23 novembre 2011.
- Marcello Pamio. Intervista a Marco Travaglio (per l'uscita del libro "Mani pulite. La vera storia"). Disinformazione.it, 2002. URL consultato in data 23 novembre 2011.