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Vetrina

La chiesa di San Pietro da Verona in Santa Anastasia, meglio conosciuta come basilica di Santa Anastasia, è un importante luogo di culto cattolico che sorge nel cuore del centro storico di Verona; essa si situa nell'area terminale del decumano massimo della città d'epoca romana, in prossimità del punto in cui l'ampio meandro del fiume Adige è tagliato dal ponte Pietra, dove gravitano quindi quelle che furono le due principali vie di comunicazione cittadina, stradale e fluviale. Si tratta della più grande, solenne e rappresentativa chiesa veronese, riflesso di un vivace momento della vita cittadina, in cui l'allargamento e il consolidamento delle istituzioni politiche ed economiche consentirono alla comunità, in sinergia con la signoria scaligera, il clero domenicano e la famiglia Castelbarco, di prodigarsi in un notevole sforzo finanziario atto a edificare questo importante tempio, simbolo della loro potenza.

La chiesa costituì per Verona l'episodio gotico di maggiore portata, negli anni immediatamente successivi alla sua costruzione divenne quindi un punto di riferimento su cui si baseranno i progetti di diversi altri edifici chiesastici, in particolare per quanto riguarda alcune innovazioni che Santa Anastasia apportava alla pianta, con lo sviluppo di un ampio transetto e l'articolazione della zona absidale in quattro cappelle ai lati del presbiterio ove è collocato l'altare maggiore, alla struttura muraria completamente in laterizio e alla nuova tipologia di campanile. La facciata, a parte un maestoso portale biforo in stile gotico attraverso il quale si accede nel vasto spazio interno diviso in tre navate da monumentali pilastri cilindrici, si presenta incompiuta. Ai lati delle due navate laterali si aprono alcune cappelle e numerosi altari, di cui il più celebre è l'altare Fregoso realizzato da Danese Cattaneo, elogiato anche da Giorgio Vasari, inoltre si possono ammirare tele e affreschi di noti maestri della pittura veronese e no, quali Pisanello, Altichiero, Liberale da Verona, Stefano da Zevio, Nicolò Giolfino, Giovan Francesco Caroto, Felice Brusasorzi, Francesco Morone, Michele da Verona, Lorenzo Veneziano.

La genesi delle sue vicende edificatorie si può collocare al 1260 quando i frati domenicani che si trovavano fuori dalle mura cittadine ottennero dal vescovo di Verona Manfredo Roberti il terreno in cui realizzare la nuova chiesa e il nuovo convento. Data di inizio dei lavori nella grande fabbrica è il 1290, tuttavia il cantiere durò molto a lungo e si può dire che terminò solo negli anni quaranta del XV secolo, anche se le strutture fondamentali erano già pronte nel terzo decennio del secolo precedente. La basilica venne consacrata solennemente il 22 ottobre 1471 dal cardinale e vescovo di Verona Giovanni Michiel, tuttavia opere minori proseguirono per oltre due secoli non arrivando mai a completare il prospetto principale. Soppresso nel 1807 l'ordine domenicano, il tempio venne affidato al clero secolare mentre l'adiacente convento, oramai abbandonato, divenne più tardi sede del liceo ginnasio statale Scipione Maffei.

La basilica è, inoltre, sede di una parrocchia inserita nel vicariato di Verona Centro.

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Voci di qualità

Il 43M Zrínyi II, abbreviazione della dicitura completa 10.5 cm 40/43M Zrínyi II e noto altresì come Zrínyi 105, è stato un cannone d'assalto dell'Esercito regio ungherese, concepito ed entrato in servizio durante la seconda guerra mondiale.

Tra il 1940 e il 1942 lo stato maggiore dell'Esercito ungherese, stimolato dagli avvenimenti bellici in Europa, prese in considerazione l'idea di creare battaglioni d'artiglieria d'assalto (sull'esempio tedesco) e, nel corso dell'anno successivo, fu realizzato e lungamente collaudato un prototipo basato sullo scafo del carro armato medio 40M Turán I, ricostruito con una bassa casamatta ospitante un obice 40M da 105 mm. Lo Zrínyi II fu accettato in servizio nel maggio 1943 e ne furono ordinati novanta esemplari alla Weiss Manfréd Acél- és Fémművek, una delle poche in Ungheria capace di costruire simili veicoli; al contempo era iniziato il laborioso addestramento dei reparti destinati all'utilizzo del cannone d'assalto, per il quale era previsto anche il ruolo di artiglieria semovente. La produzione andò incontro a difficoltà e ritardi e fu interrotta alla fine del luglio 1944, con la distruzione della fabbrica a seguito di un bombardamento aereo: le stime sul totale di mezzi completati si aggirano su settanta esemplari. Sui campi di battaglia d'Ungheria lo Zrínyi II, relativamente moderno, dimostrò buone qualità e resistenza, pur essendo schierato in numeri troppo piccoli per poter fare la differenza. Gli ultimi esemplari combatterono nel brutale assedio di Budapest e qualche altro cannone d'assalto rifluì in Austria al seguito dell'Esercito tedesco; furono infine fatti saltare in aria dagli equipaggi man mano che i guasti li resero tutti inutilizzabili.

Un solo Zrínyi II è rimasto intatto ed è esposto al Museo dei mezzi corazzati di Kubinka in Russia.

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Lo sapevi che...

L'effetto Glasgow, in inglese Glasgow effect, è il fenomeno, di cause sconosciute, che determina una minore aspettativa di vita degli abitanti dell'omonima città scozzese rispetto alla media nazionale.

Il fenomeno, le cui cause sono sconosciute, fa sì che, a parità di stili di vita e condizioni sociali, gli abitanti di Glasgow abbiano un'aspettativa di vita notevolmente inferiore rispetto alla media, anche se la si confronta con quella degli abitanti di città britanniche con demografia, livello di industrializzazione e organizzazione sociale simile. Il quotidiano The Guardian nel 2006 evidenziava che un bambino nato in quell'anno nel quartiere di Calton avrebbe avuto un'aspettativa di vita minore di uno nato in Iraq, in Iran, nella Corea del Nord o nella Striscia di Gaza.

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Ricorrenze

Marguerite Yourcenar

Nati il 17 dicembre...

... e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Begga, Giovanni de Matha, Giudicaele e Josep Manyanet i Vives. La religione romana celebrava i saturnali.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

Le 10 maggiori (al 17 dicembre 2023): English (inglese) (6 758 079) · Binisaya (cebuano) (6 122 277) · Deutsch (tedesco) (2 862 533) · Svenska (svedese) (2 576 753) · Français (francese) (2 576 440) · Nederlands (olandese) (2 143 062) · Русский (russo) (1 952 762) · Español (spagnolo) (1 915 271) · Italiano (1 839 669) · مصرى (Maṣrī, arabo d'Egitto) (1 621 028)

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Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Applausi agli operatori sanitari)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.
Paolo, Prima lettera ai Corinzi

Varanasi

Città storica e sacra per gli induisti situata nel nord dell'India. Immancabile vedere l'Ārtī all'alba e lasciare una preghiera al tramonto.