Milos Raonic
Milos Raonic | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Milos Raonic all'US Open 2016 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Canada | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 196[1] cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 98[1] kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tennis | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 12 settembre 2022 |
Milos Raonic, in serbo Miloš Raonić (Podgorica, 27 dicembre 1990), è un tennista canadese, nato in Montenegro.
Nei tornei del Grande Slam vanta come miglior risultato la finale di Wimbledon 2016, anno in cui ha anche raggiunto il suo miglior piazzamento in classifica, ovvero la terza posizione. Vanta anche quattro finali nei tornei Masters 1000, tutte perse. A partire dal 2017 la sua carriera è stata condizionata da vari infortuni che ne hanno limitato i risultati.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Trasferitosi da Podgorica (Montenegro) in Canada assieme ai genitori Dusan e Vesna, entrambi ingegneri, parla serbo e inglese. Ha una sorella, Jelena, e un fratello, Momir. Suo zio, Branimir Gvozdenović, è stato il ministro dello sviluppo economico nel governo montenegrino, dove ha anche ricoperto la carica di vice-primo ministro[2]. Raonic ha iniziato a giocare a tennis allenato da suo padre quando aveva otto anni, allenandosi alle sei e mezza di mattina e alle nove di sera, dato che a quelle ore l'affitto del campo era molto meno costoso, usando una macchina sparapalle[1][3]. Milos è un tifoso del Real Madrid nel calcio e dei Toronto Raptors nel basket. Il suo idolo quando era un bambino era Pete Sampras. Ha debuttato nella squadra del Canada di Coppa Davis nel marzo del 2010 ed è stato allenato dall'ex tennista professionista Frédéric Niemeyer dal dicembre del 2009, per poi passare sotto la guida dell'ex-tennista spagnolo Galo Blanco verso la fine del 2010[1].
Carriera tennistica[modifica | modifica wikitesto]
Primi anni[modifica | modifica wikitesto]
Raonic iniziò a giocare a livello junior nell'ottobre del 2003, quando venne ammesso al tabellone di qualificazione dei Canadian ITF Group 4 Championships. Il suo primo match a livello ITF lo vinse due anni più tardi, a ottobre del 2005, battendo in tre set il compatriota Tony Dang. A dicembre del 2007 riuscì a qualificarsi per l'Orange Bowl Tennis Championships, dove raggiunse il terzo turno. Divenne professionista nel 2008 ed esordì beneficiando di una wild card in un torneo Future della provincia del Quebec. Qui ottenne anche la sua prima vittoria in carriera, contro il numero 687 del mondo Fabrice Martin. La sua prima finale in un Future arriva nel marzo del 2008 al torneo di Sherbrooke, e la prima vittoria un anno più tardi, nel torneo F2 di Montréal. Nel 2009, inoltre, Raonic si mette in mostra nella manifestazione del suo Paese, il torneo Masters 1000 di Montréal, quando, dopo avere passato le qualificazioni, viene sconfitto, con un match point a proprio favore non trasformato, solo al terzo set da Fernando González, all'epoca n.10 del mondo[4].
2010[modifica | modifica wikitesto]
Raonic inizia la nuova stagione allenato da Frédéric Niemeyer, ex-tennista canadese. Sotto la sua guida il giovane di Podgorica raggiunge le semifinali in tre tornei futures e riesce a vincere il suo primo match di Coppa Davis giocando in doppio assieme al nº1 del mondo Daniel Nestor. A luglio raggiunge la finale del Challenger Banque Nationale de Granby, dove viene battuto da Tobias Kamke, e arriva alla posizione 209 nel ranking mondiale ATP.
Ad agosto fa il suo esordio nei tornei maggiori. Una wild card gli garantisce l'accesso al torneo Masters 1000 di Toronto, la Rogers Cup, sia in singolare che nel doppio, assieme al connazionale Vasek Pospisil. Nel torneo di singolare viene eliminato al primo turno da Victor Hănescu (6-4, 6-4), ma in doppio riesce a ottenere un risultato importante. Al primo turno infatti lui e Pospisil eliminano dal torneo la coppia formata dai nº1 e 2 del mondo di singolare, Rafael Nadal e Novak Đoković, con il punteggio di 5-7, 6-3, [10-8], per poi venire sconfitti al turno successivo dai campioni in carica di Wimbledon Jürgen Melzer e Philipp Petzschner.
Poche settimane più tardi Raonic supera i tre turni di qualificazione del suo primo torneo del grande Slam e raggiunge così il primo turno dello US Open, dove viene sconfitto dall'australiano Carsten Ball. Nei mesi successivi, passando dalle qualificazioni, entra nei tabelloni del Malaysian Open e del Rakuten Japan Open Tennis Championships. Nel primo, a Kuala Lumpur, riesce ad arrivare ai quarti di finale, cedendo a Igor' Andreev dopo avere sconfitto Igor' Kunicyn e Serhij Stachovs'kyj, mentre a Tokyo, dopo la vittoria contro Florent Serra, è costretto ad arrendersi a Nadal, poi vincitore del torneo, con un doppio 6-4. Durante la partita ottiene più punti dello spagnolo con la sua prima di servizio, e anche cinque occasioni di break point contro due, ma la maggiore esperienza del nº1 del mondo è determinante: mentre Raonic non converte nessuna delle palle break, Nadal lo fa in entrambe le occasioni.
Nel resto della stagione il canadese non va mai oltre le qualificazioni ai tornei maggiori e ottiene un quarto di finale nel Tashkent Challenger 2010. Chiude l'anno al nº156 del ranking ATP.
2011 - La prima vittoria ATP[modifica | modifica wikitesto]
All'inizio dell'anno Raonic cambia ancora una volta allenatore, passando sotto la guida dello spagnolo Galo Blanco. Al torneo di Chennai non va oltre le qualificazioni, ma all'Australian Open il risultato è di gran lunga migliore: raggiunge infatti il tabellone principale del torneo e lì si rende protagonista. Il canadese elimina infatti Björn Phau[5], Michaël Llodra e soprattutto il nº10 del mondo Michail Južnyj, diventando il primo qualificato a raggiungere gli ottavi di finale di uno Slam dal 1999[6][7]. Si ferma al turno successivo, dopo avere strappato un set al nº7 del mondo David Ferrer[8].
Nonostante il suo risultato nello Slam australiano Raonic è ancora costretto a disputare le qualificazioni per entrare nel tabellone del SA Tennis Open di Johannesburg. Qui viene eliminato al secondo turno da Simon Greul, non prima di avere estromesso dal torneo il nº37 del mondo Lu Yen-hsun.
La settimana seguente, al SAP Open di San Jose, raggiunge la sua prima finale in carriera. Qui affronta il nº9 del mondo Fernando Verdasco e lo batte in due tie-break per 7-66, 7-65. Conquista così il suo primo titolo ATP in carriera, oltre al suo best ranking, e diventa il primo canadese a vincere un titolo ATP dopo Greg Rusedski[9][10].
Due giorni dopo, grazie a una wild card, entra nel tabellone del torneo di Memphis. Al primo turno la sorte lo mette di fronte ancora una volta a Verdasco: il risultato non cambia. Raonic vince 6-4, 3-6, 7-65. Nei turni successivi batte Radek Štěpánek, Robert Kendrick e Mardy Fish, raggiungendo la seconda finale consecutiva. Qui trova l'ex nº1 del mondo Andy Roddick, da cui viene sconfitto in un match conclusosi con il punteggio di 7-67, 611-7, 7-5. Grazie ai 300 punti ATP della finale Raonic diventa il canadese con la miglior classifica della storia (nº37)[11].
Dopo due agevoli vittorie per il Canada in Coppa Davis Milos partecipa al torneo di Indian Wells, dove si ferma al terzo turno dopo un match combattuto con la giovane promessa americana Ryan Harrison, ma grazie al nuovo balzo in avanti in classifica riesce a essere incluso fra le teste di serie del Masters di Miami, dove però viene subito eliminato dall'indiano Somdev Devvarman.
Il circuito si sposta quindi sulla terra battuta europea; qui Milos partecipa al Masters di Monte Carlo arrivando fino al terzo turno, in cui si arrende al futuro finalista del torneo David Ferrer. Dopo due sconfitte al primo turno nei tornei di Madrid e Roma all'esordio al Roland Garros viene subito eliminato da Michael Berrer in quattro set.
La breve parentesi sull'erba inizia ad Halle, dove raggiunge i quarti ma si deve arrendere al futuro finalista Philipp Petzschner; a Wimbledon arriva al secondo turno, ma nei primi game del match contro Gilles Müller cade malamente, infortunandosi all'anca. Per questo motivo Milos è costretto a saltare tutta la stagione sul cemento americano, inclusi gli US Open[12].
Il rientro è ai play-off di Coppa Davis contro Israele; nonostante la sconfitta di Raonic contro Amir Weintraub il Canada riesce a vincere e a entrare nel World Group. Al torneo di Tokyo arriva la prima vittoria contro Yūichi Sugita, ma al secondo turno Milos si trova sulla strada di Nadal, che lo elimina come l'anno precedente. Dopo il secondo turno nel Masters di Shanghai partecipa al torneo indoor di Stoccolma, dove riesce ad arrivare fino alla semifinale; qui viene però sconfitto da Gaël Monfils, poi vincitore del torneo. La stagione si chiude con altri due eliminazioni al primo turno a Valencia e Parigi-Bercy, e con il 31º posto nel ranking mondiale[13].
2012 - Ancora due successi[modifica | modifica wikitesto]
Il nuovo anno si apre nel migliore dei modi: Raonic partecipa al torneo di Chennai, dove l'anno prima non era riuscito nemmeno a superare le qualificazioni, raggiunge la finale senza perdere un set e supera in semifinale il nº10 del mondo Nicolás Almagro. Nell'atto conclusivo si aggiudica il suo secondo titolo in carriera battendo il nº9 del mondo Janko Tipsarević in un combattuto match durato 3 ore e 14 minuti e terminato 64-7, 7-64, 7-64, in cui mette a segno ben 35 ace[14]. Con la vittoria il canadese riagguanta il suo best ranking alla 25ª posizione e inizia gli Australian Open come 23º testa di serie. A Melbourne però deve arrendersi al terzo turno contro l'ex nº1 Lleyton Hewitt, che lo batte per 4-6, 6-3, 7-65, 6-3.
Nel torneo di San Jose raggiunge la finale come l'anno precedente, riuscendo a difendere il titolo contro Denis Istomin per 7-63, 6-2[15], e anche la settimana seguente, a Memphis, arriva a giocarsi la vittoria in finale, questa volta contro Jürgen Melzer. L'austriaco però riesce a batterlo per 7-5, 7-65, interrompendo la sua striscia di nove vittorie consecutive e impedendogli di conquistare il primo titolo 500.
Nel primo dei due Masters 1000 americani si deve arrendere al terzo turno all'ex nº1 Roger Federer, non prima però di avergli strappato il primo set al tie-break. A Miami esce di scena ancora al terzo turno, ma questa volta ritirandosi prima del match contro Andy Murray per un infortunio alla caviglia[16].
Sulla terra rossa di Monte Carlo Raonic subisce una battuta d'arresto perdendo al primo turno contro Albert Montañés, ma la settimana a seguente a Barcellona si riscatta, battendo fra gli altri il nº4 del mondo Murray e arrendendosi solo a Ferrer in due tie-break. Viene sconfitto nei primi turni da Federer sul blu di Madrid e da Florian Mayer a Roma; anche al Roland Garros si ferma precocemente al terzo turno, sconfitto in cinque set da Juan Mónaco.
La stagione sull'erba si apre a Halle, dove Milos raggiunge i quarti ma viene sconfitto ancora una volta da Federer. Anche nei tornei successivi non brilla: a Wimbledon e a Newport viene sconfitto sempre al secondo turno, così come ai Giochi Olimpici di Londra, dove si arrende a Jo-Wilfried Tsonga dopo un match combattuto finito 6-3, 3-6, 25-23 per il francese[17].
Sul cemento americano Raonic riesce per la prima volta in carriera a vincere un match in Canada, alla Rogers Cup di Toronto. Nello stesso torneo infatti approda ai quarti di finale (sconfitto da Isner), suo miglior risultato in un Masters 1000. A Cincinnati si ripete, battendo fra gli altri Tomáš Berdych e fermandosi ai quarti contro Wawrinka. Agli US Open riesce inoltre a eguagliare il suo miglior risultato in un torneo dello Slam raggiungendo gli ottavi di finale: qui però Murray lo sconfigge abbastanza facilmente per 6-4, 6-4, 6-2. Dopo la tournée asiatica riesce a raggiungere la finale del Rakuten Japan Open Tennis Championships di Tokyo, dove viene sconfitto da Kei Nishikori in tre set.
Milos Raonic termina la stagione al 13º posto del ranking ATP, posizione mai raggiunta prima. Risulta il miglior giocatore del circuito per giochi conquistati al servizio (93%), per palle break salvate (74%) e punti guadagnati con la prima di servizio (82%). Entra nel ristretto club dei tennisti capaci di superare i mille ace in stagione (ne realizza 1002), risultando il secondo miglior giocatore del circuito dietro John Isner: è il sesto tennista della storia a riuscire in questa impresa.
2013 - Prima finale in un Masters 1000 e top 10[modifica | modifica wikitesto]
Dopo un'eliminazione al debutto nel secondo turno di Brisbane si spinge fino agli ottavi agli Australian Open dove, da testa di serie numero 13, viene poi battuto da Roger Federer per 6-4, 7-64, 6-2. Dopo avere contribuito alla sfida Davis di Vancouver con due successi contro gli spagnoli García López e Ramos Viñolas Raonic torna da campione in carica a San Jose, dove gode di un bye al primo turno ed elimina Russel, Istomin e Querrey prima di raggiungere la terza finale consecutiva del torneo californiano; l'avversario questa volta è Tommy Haas e il canadese riesce a batterlo in due set, completando così un percorso netto in tutto il torneo e diventando il secondo tennista in grado di vincere questo trofeo per tre volte di fila, quasi sessant'anni dopo la tripletta di Tony Trabert (1953, 1954, 1955).
Dopo la sorprendente eliminazione al primo turno di Memphis, per opera della wild card Sock, raggiunge per la prima volta gli ottavi a Indian Wells, dove arriva vincendo un solo incontro: gode infatti prima del bye in quanto testa di serie, poi del ritiro di Llodra. Superato il croato Čilić in tre set, lotta contro il numero cinque del mondo Tsonga al quale riesce a strappare il primo set per 6-4 ma a cui deve cedere i successivi per 5-4 e 4-6. In seguito è costretto al ritiro per infortunio prima di disputare il terzo turno di Miami contro Querrey.
Ad aprile torna a vestire la maglia della nazionale per i quarti di finale di Davis, di nuovo a Vancouver, confermandosi decisivo contro l'Italia: batte infatti sia Seppi che Fognini e regala al Canada due dei tre punti necessari per lo storico accesso in semifinale, ottenuto precedentemente solo un secolo prima, al debutto nella competizione, nel 1913.
La stagione su terra riserva al canadese poche soddisfazioni: non va oltre il secondo turno a Monte Carlo e Madrid, subisce la terza eliminazione consecutiva al primo turno a Roma, ma conferma il terzo turno a Parigi. Negativa anche la stagione sull'erba: dopo due eliminazioni al debutto ad Halle e Eastbourne (dove godeva di un bye al primo turno) esce di nuovo al secondo turno a Wimbledon per man di Sijsling.
Il riscatto arriva sul cemento di casa, al Masters 1000 di Montréal, dove coglie cinque vittorie (contro Chardy, Južnyj, il numero sette del mondo Del Potro, Gulbis e il connazionale Pospisil) raggiungendo così la prima finale in carriera in un torneo di questa categoria. Non riesce però ad arginare un Nadal in grande spolvero e subisce un doppio 6-2. La finale gli consente in ogni caso di entrare per la prima volta in carriera tra i primi dieci giocatori del mondo: nessun canadese era arrivato così in alto nel ranking mondiale.
In seguito raggiunge gli ottavi di finale sia a Cincinnati che agli US Open, dove è protagonista di un match memorabile contro Gasquet: Raonic conquista al tie break il primo set e facilmente il terzo, combatte ma perde al tie break del secondo e quarto set col francese che, al quinto, riesce portare a casa il match: 7-64, 64-7, 6-2, 69-7, 5-7.
Nella fase finale dell'anno coglie il secondo successo di stagione e quinto in carriera in Thailandia dove prima incontra di nuovo Gasquet, stavolta battendolo in semifinale, poi supera nel match decisivo per 7-64, 6-3 Berdych. La settimana successiva gioca la decima finale della sua carriera, quarta del 2013, a Tokyo, ma deve piegarsi all'argentino Del Potro al termine di due combattuti set persi per 7-64, 6-3. Grazie a questi risultati avanza ancora nella classifica mondiale, salendo fino alla settima posizione.
2014 - Il primo titolo ATP 500 e la prima partecipazione alle ATP World Tour Finals[modifica | modifica wikitesto]
La quarta partecipazione agli Australian Open si conclude al terzo turno, dove Raonic viene superato in quattro set dal bulgaro Dimitrov (3-6, 6-3, 4-6, 610-7). A causa di un infortunio alla caviglia è costretto a riununciare ad alcuni tornei e alla convocazione per il primo turno di Davis.
Il rientro è però di rilievo: a Indian Wells affronta agli ottavi Andy Murray, numero sei del mondo, e lo supera al termine di un combattuto match per 4-6, 7-5, 6-3. Può quindi giocare per la prima volta i quarti di finale nel primo Masters 1000 di stagione, ma subisce una pesante sconfitta per mano di Dolhopolov che lo supera 6-3, 6-4. Anche a Miami riesce a conquistare, e anche in questo caso per la prima volta, i quarti di finale; questa volta l'avversario è il numero uno del tennis mondiale, Rafael Nadal, con il quale il canadese non è mai riuscito a vincere un set nei precedenti cinque confronti. Stavolta l'incontro sembra prendere una piega favorevole a Raonic che vuole vendicare la finale canadese dell'anno prima e riesce a imporsi nel primo parziale per 6-4; tuttavia alla distanza è Nadal a trionfare, vincendo i successivi set per 6-2, 6-4.
Arrivano a sorpresa i quarti di finale anche sulla terra rossa di Monte Carlo e ancora una volta è un top player a interrompere l'avanzata di Raonic: stavolta è Wawrinka, numero tre del mondo, a superarlo per 7-65 6-2. La stagione sulla terra rossa non ha ancora finito però di dare inedite soddisfazioni: se l'avventura a Madrid si conclude al terzo turno è a Roma che Raonic può spingersi fino alla semifinale, dove combatte per tre ore, arrivando a un passo dalla vittoria nel secondo set, prima di cedere a Đoković per 7-65, 64-7, 3-6. Arriva quindi a Parigi con ottime sensazioni e qui supera agevolmente i primi due turni; al terzo viene messo in seria difficoltà da Simon, che riesce a superare solo al quinto (4-6, 6-3, 2-6, 6-2, 7-5). Nonostante la faticosa qualificazione supera in scioltezza Granollers negli ottavi prima di trovarsi di nuovo al cospetto di Đoković, con il quale stavolta non riesce a vincere nessun set: 5-7, 65-7, 4-6 il risultato del primo quarto di finale Slam raggiunto dal canadese finora.
Raonic è però destinato a migliorare ancora le sue prestazioni nei tornei del Grande Slam: a distanza di poche settimane dal buon risultato al Roland Garros è sull'erba di Wimbledon che conquista la prima semifinale della carriera in uno dei tornei principali del circuito. In questa occasione supera agevolmente i primi tre turni senza perdere un set nei match contro Ebden, Sock e Kubot. Agli ottavi incrocia per la seconda volta in stagione e terza in carriera il giapponese Nishikori contro il quale, dopo avere perso il primo set 6-4, riesce a vincere i successivi tre per 6-1, 7-64, 6-3, arrivando a giocare il secondo quarto consecutivo in uno slam. Qui ritrova l'arrembante Kyrgios (che aveva già battuto a Parigi al primo turno) e di nuovo, perso al tie break il primo set, riesce a rimontare vincendo le tre successive partite per 6-2, 6-4, 7-64. Il debutto del canadese in una semifinale slam avviene quindi con il re del tennis sull'erba, Roger Federer, al tempo numero quattro al mondo: lo svizzero riesce con una certa facilità a disinnescare il gioco potente di Raonic e in cento minuti, lo supera con un triplice 6-4.
Quando esordisce sul veloce Raonic è il numero sette al mondo e si presenta a Washington da testa di serie numero 2, godendo quindi di un bye al primo turno. Il seguito del torneo è un percorso netto verso la finale: elimina in sequenza Sock, Hewitt, Johnson e Young senza mai perdere un set. La prima finale di stagione lo vede poi contrapposto al connazionale Pospisil che, a differenza di quanto accaduto nella semifinale di Montréal dell'anno precedente, riesce a opporre poca resistenza ai colpi di Raonic, il quale si aggiudica il match per 6-1, 6-4. Il titolo di Washington è il primo 500 della carriera di Raonic e, a tutt'oggi, resta l'unico successo in questa categoria.
Non riesce a difendere la finale di Montréal dove si ferma per opera di Feliciano López ai quarti, ma si migliora a Cincinnati: dopo il bye al primo turno supera Ginepri, di nuovo Johnson e poi Fognini (al quale lascia soltanto un game) prima di ritrovare ancora Federer: di nuovo lo svizzero interrompe il percorso di Raonic superandolo nettamente per 6-2, 6-3. Conferma poi, per il terzo anno di seguito, il quarto turno agli US Open dove a batterlo, prendendosi la rivincita rispetto a Wimbledon, è Nishikori (poi finalista del torneo) al termine di un match molto combattuto: 4-6, 7-64, 6-76 ,7-5, 6-4.
A settembre torna a vestire la maglia della nazionale nei Play Off per la permanenza nel World Group di Davis contro la Colombia: anche in questo caso regala al Canada due dei tre punti necessari per non retrocedere, nei singolari vinti contro Giraldo e González.
La parte finale della stagione riserva altre due finali: la prima è la terza consecutiva conquistata a Tokyo e l'avversario è di nuovo Nishikori (come nel 2012). Il quarto incontro del 2014 tra i due si risolve ancora in favore del giapponese per 7-65, 4-6, 6-4. I successivi tornei di Shanghai, Mosca e Basilea non danno molte soddisfazioni a Raonic, ma è l'ultimo Masters 1000, quello di Parigi, a riportare di nuovo Milos in finale. Dopo il passaggio del primo turno in quanto testa di serie e l'ennesima sconfitta dell'anno ai danni di Sock, supera lo spagnolo Bautista Agut e torna a incrociare la racchetta con il numero due del mondo, Federer: stavolta però lo svizzero non riesce a bloccare la corsa di Raonic che si impone per 7-64 ,7-5. Anche in semifinale Milos incontra un top five: il ceco Berdych, numero 5 delle classifiche mondiali, ma anche in questo caso riesce a spuntarla, seppure in tre set: 6-3, 3-6, 7-5. A interporsi sulla strada del primo titolo Masters 1000 è il numero uno del mondo Đoković, che non lascia spazio a Raonic e lo supera in due agevoli set (6-2, 6-3).
Gli ottimi risultati ottenuti durante l'anno lo inseriscono tra i migliori otto giocatori della stagione: Raonic è per la prima volta ammesso alle World Tour Finals di Londra. Nel girone subisce due sconfitte per mano di Federer (1-6, 6-7) e Murray (3-6, 5-7) prima di dovere abbandonare il torneo a causa di un infortunio al quadricipite.
2015 - L'ingresso in Top 5 e il settimo successo in carriera[modifica | modifica wikitesto]
La stagione inizia con la finale del 250 di Brisbane, conquistata con l'eliminazione di Nishikori al penultimo turno, ma persa contro Roger Federer in tre set. Raggiunge poi per la prima volta in carriera i quarti di finale agli Australian Open dopo un sofferto quarto turno contro Feliciano López vinto al quinto set. A sbarrargli la strada per la semifinale è il numero uno del mondo Đoković, che lo batte con il punteggio di 7-6 4-6 6-2.
A febbraio raggiunge l'ottava semifinale in carriera in un 500 a Rotterdam, dove perde in due set, entrambi al tie break, contro Wawrinka, poi vincitore del torneo. Dopo il primo turno di Davis contro il Giappone (dove vince facilmente il primo incontro contro Itō ma perde poi in cinque set contro Nishikori) raggiunge per la prima volta la semifinale nel Maters 1000 di Indian Wells grazie al successo in rimonta nei quarti contro Nadal (4-6 7-6 7-5 il punteggio); è di nuovo Federer a interrompere il percorso del canadese battendolo per 7-5 6-4.
Buoni risultati arrivano anche dai successivi Masters 1000: a Miami si ferma al quarto turno, ma si spinge fino alla semifinale sia a Monte Carlo, dove è costretto al ritiro nel primo set contro Berdych, che, per la prima volta in carriera, sulla terra battuta di Madrid, dove viene estromesso da Andy Murray per 4-6 5-7. Grazie a quest'ultimo risultato entra per la prima volta tra i primi cinque tennisti del mondo, ritoccando il proprio best ranking fino alla posizione numero quattro della classifica mondiale.
Non riesce però a mantenere la posizione, anche a causa dell'assenza dagli Internazionali d'Italia, del risultato a Wimbledon, dove non conferma la semifinale dell'anno precedente ma esce al terzo turno per mano del giovane australiano Kyrgios, e ai successivi Masters 1000 di Montréal e Cincinnati dove subisce sconfitte al debutto rispettivamente da Karlović e Feliciano López. Agli US Open viene estromesso al terzo turno (aveva raggiunto gli ottavi nelle ultime tre edizioni) di nuovo da López, ma si riscatta conquistando il settimo titolo in carriera a San Pietroburgo dove perde solo un set, nella finale con il portoghese Sousa, vinta per 6-3 3-6 6-3. Chiude comunque la stagione fuori dai primi dieci del mondo, al 14º posto del ranking ATP.
2016 - Finale a Wimbledon e terzo nel ranking[modifica | modifica wikitesto]
Il 10 gennaio a Brisbane apre la stagione con la replica della finale dell'anno precedente contro Roger Federer: stavolta il canadese si impone in due set (6-4 6-4) cogliendo l'ottavo alloro della carriera. Partecipa all'Australian Open dove batte ai quarti Stan Wawrinka. Grazie a questa vittoria raggiunge per la seconda volta in carriera la semifinale in uno Slam che lo vede opposto a Andy Murray. Perde contro lo scozzese al quinto set con il punteggio 6-4 5-7 7-6 4-6 2-6 a causa di un problema muscolare.
Raggiunge per la terza volta in carriera la finale di un Masters 1000 a Indian Wells, ma, come nel 2014, è di nuovo Đokovic a negargli la più importante vittoria in carriera, infliggendogli una pesante sconfitta per 6-0 6-2. Grazie ai quarti di finale raggiunti nei successivi tre Masters 1000 (Miami, Montecarlo e Madrid) torna tra i primi dieci del mondo.
Arriva per la prima volta in finale in uno Grande Slam a Wimbledon battendo in semifinale con il punteggio 6-3 6-7 4-6 7-5 6-3 lo svizzero Roger Federer. In finale tuttavia deve arrendersi al beniamino di casa Andy Murray, che lo sconfigge in tre set per 4-6 6-7 6-7.
Prende parte alle Atp Finals di Londra venendo battuto in semifinale.
2017 - Infortuni, fuori dai primi 20[modifica | modifica wikitesto]
La stagione inizia con la mancata difesa del titolo a Brisbane: viene infatti sconfitto da Grigor Dimitrov in semifinale. Agli Australian Open viene sconfitto in tre set da Rafael Nadal nei quarti di finale. Torna in campo a Delray Beach, dove raggiunge la sua ventesima finale in carriera ma si ritira prima di disputarla per un infortunio.
Lo stesso infortunio gli impedisce di disputare il torneo di Indian Wells. Torna in campo a Miami, ma dopo avere eliminato al secondo turno Viktor Troicki si ritira dal torneo.
Dopo avere saltato il Master di Monte Carlo gioca il primo torneo sul rosso a Istanbul, dove raggiunge la seconda finale stagionale, ma viene sconfitto nell'atto conclusivo da Marin Čilić. La settimana seguente, al Mutua Madrid Open, dopo un bye all'esordio batte al secondo turno Gilles Müller, ma viene poi sconfitto al turno successivo da David Goffin.
Agli Internazionali riesce a raggiungere i quarti di finale battendo Tommy Haas e Tomáš Berdych facilmente in due set prima di essere eliminato da Alexander Zverev con il punteggio di 7-64, 6-1. Torna in campo la settimana seguente al nuovo torneo di Lione; batte in due set Denis Istomin e Gastão Elias, ma poi viene sconfitto in semifinale da Berdych. Al Roland Garros batte Steve Darcis al primo turno in tre set, al secondo turno perde il primo set contro Rogério Dutra da Silva vincendo poi gli altri tre, al terzo turno approfitta del ritiro di Guillermo García López sul punteggio di 6-1, 1-0 in suo favore, ma viene poi eliminato al quarto turno da Pablo Carreño Busta con il punteggio di 6-4, 62-7, 7-66, 4-6, 6-8.
Inizia la stagione su erba a Londra, dove viene sconfitto al primo turno da Thanasi Kokkinakis per 7-65, 7-68. A Wimbledon batte al primo turno Jan-Lennard Struff 7-65, 6-2, 7-64, al secondo Michail Južnyj 3-6, 7-67, 6-4, 7-5, al terzo Albert Ramos Viñolas 7-63, 6-4, 7-5 e al quarto turno Alexander Zverev 4-6, 7-5, 4-6, 7-5, 6-1. Raggiunge così, per la terza volta in carriera, i quarti di finale, dove affronta Roger Federer che lo batte 6-4, 6-2, 7-64.
Conclude il 2017 raggiungendo i quarti di finale a Washington, dove viene sconfitto dallo statunitense Jack Sock per 7-5 6-4.
2018 - Il ritorno in top 20[modifica | modifica wikitesto]
Il 2018 del canadese comincia con l'eliminazione al primo turno dell'Australian Open contro lo slovacco Lukáš Lacko. Raonic si riscatta raggiungendo la semifinale a Indian Wells, dove viene sconfitto dal futuro vincitore del torneo Juan Martín del Potro per 6-2 6-3.
Ai quarti di finale sul cemento di Miami viene eliminato ancora una volta dal tennista argentino, questa volta con il punteggio di 5-7 7-6 7-6.
A causa di un infortunio rimediato al ginocchio destro è costretto a saltare gli Internazionali d'Italia e il Roland Garros.
Ritorna in campo a Stoccarda dove, dopo avere sconfitto il francese Lucas Pouille per 6-4 7-6, raggiunge la finale, venendo però sconfitto da Roger Federer per 6-4 7-6.
La stagione sull'erba continua con i quarti di finale raggiunti a Wimbledon, dove viene battuto per 6-7 7-6 6-4 6-3 da John Isner.
A Cincinnati raggiunge ancora una volta i quarti di finale dove, dopo avere battuto agli ottavi il connazionale Denis Shapovalov per 7-6 6-4, viene sconfitto da Novak Đoković per 5-7 6-4 6-3.
2019 - Quarti all'Australian Open[modifica | modifica wikitesto]
Raonic è testa di serie numero 16 all'Australian Open. Sconfigge Nick Kyrgios al primo turno 6-4 7-6 6-4 per poi battere nel secondo turno il campione del 2014 Stan Wawrinka dopo quattro tie-break. Sconfigge Pierre-Hugues Herbert nel terzo prima di incontrare la testa di serie numero 4 Alexander Zverev al quarto turno. Contro il tedesco vince dodici dei primi quattordici giochi assicurandosi i primi due set. Vince il terzo al tie-break per portarsi ai quarti di finale, dove perde 6-7 3-6 7-6 4-6.
Successivamente si separa da Goran Ivanišević e assume come nuovo allenatore Fabrice Santoro.
Durante l'anno non ottiene altri risultati rilevanti e non raggiunge finali ATP.
2020 - Quarti all'Australian Open, finale a Cincinnati[modifica | modifica wikitesto]
Raonic inizia il suo 2020 in Qatar da testa di serie numero 4. Perde però al primo turno contro Corentin Moutet senza vincere un set.
Torna successivamente ai quarti all'Australian Open sconfiggendo Lorenzo Giustino, Cristian Garín, Stefanos Tsitsipas e Marin Čilić prima di perdere contro Novak Đoković ai quarti.
A New York perde al primo turno contro Kwon Soon-woo nonostante fosse testa di serie numero 2.
A Delray Beach sconfigge Denis Istomin, Cedrik-Marcel Stebe e Steve Johnson prima di perdere la semifinale contro Reilly Opelka.
Ha il picco del suo 2020 a Cincinnati, dove sconfigge Sam Querrey, Daniel Evans e Andy Murray senza concedere un set. Ai quarti rimonta Filip Krajinovic dopo avere perso il primo set e avere annullato un match point. Raggiunge la sua quarta finale in un mille battendo Stefanos Tsitsipas 7-6 6-3. In finale perde in rimonta 6-1 3-6 4-6 contro Novak Đoković.
2021 - Problemi fisici persistenti[modifica | modifica wikitesto]
Raonic inizia il suo 2021 in ATP Cup rappresentando il Canada insieme a Denis Shapovalov, Steven Diez e Peter Polansky. Nel girone affrontano Serbia e Germania. Sconfigge Dušan Lajović 6–3 6–4, ma perde il doppio decisivo con Denis Shapovalov. In seguito perde contro Jan-Lennard Struff 6–7 6-7 e, a causa della sconfitta di Denis Shapovalov con Alexander Zverev, il Canada è eliminato dall'ATP Cup. Agli Australian Open si spinge fino agli ottavi di finale, sconfitto da Novak Đokovic 7–6 4–6 6–1 6–4. Perde agli ottavi anche al Masters di Miami contro Hubert Hurkacz e successivamente deve fermarsi a causa di problemi al polpaccio. Torna in campo soltanto a metà estate ad Atlanta, dove perde al primo turno dal giovane statunitense Brandon Nakashima al tie-break del terzo set. Non partecipa ad altri tornei a causa di problemi a gambe e polpacci.
2022 - Uscita dai top 100[modifica | modifica wikitesto]
A dicembre 2021 annuncia la sua assenza dagli Australian Open, decisione che lo porterà a uscire dai top 100 a gennaio 2022.
Stile di gioco[modifica | modifica wikitesto]
È destro e gioca con il rovescio a due mani. Il suo gioco è basato soprattutto su un potente e preciso servizio (con cui supera solitamente i 220–225 km/h), e si adatta bene alle superfici veloci. Allenato fino a prima del Roland Garros 2013 dall'ex tennista spagnolo Galo Blanco, successivamente viene seguito dall'ex tennista croato Ivan Ljubičić, sotto la cui guida raggiunge la top-10.[1] Attualmente è allenato da Mario Tudor.
Statistiche[modifica | modifica wikitesto]
Singolare[modifica | modifica wikitesto]
Vittorie (8)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda |
Grande Slam (0) |
ATP Finals (0) |
ATP Masters 1000 (0) |
ATP Tour 500 (1) |
ATP Tour 250 (7) |
N° | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 13 febbraio 2011 | SAP Open, San Jose (1) | Cemento (i) | Fernando Verdasco | 7-6(6), 7-6(5) |
2. | 8 gennaio 2012 | Chennai Open, Chennai | Cemento | Janko Tipsarević | 6(4)-7, 7-6(4), 7-6(4) |
3. | 19 febbraio 2012 | SAP Open, San Jose (2) | Cemento (i) | Denis Istomin | 7-6(3), 6-2 |
4. | 17 febbraio 2013 | SAP Open, San Jose (3) | Cemento (i) | Tommy Haas | 6-4, 6-3 |
5. | 29 settembre 2013 | Thailand Open, Bangkok | Cemento (i) | Tomáš Berdych | 7-6(4), 6-3 |
6. | 3 agosto 2014 | Citi Open, Washington | Cemento | Vasek Pospisil | 6-1, 6-4 |
7. | 27 settembre 2015 | St. Petersburg Open, San Pietroburgo | Cemento (i) | João Sousa | 6-3, 3-6, 6-3 |
8. | 10 gennaio 2016 | Brisbane International, Australia | Cemento | Roger Federer | 6-4, 6-4 |
Finali perse (15)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda |
Grande Slam (1) |
ATP Finals (0) |
ATP Masters 1000 (4) |
ATP Tour 500 (6) |
ATP Tour 250 (4) |
N° | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 20 febbraio 2011 | RMK Championships, Memphis (1) | Cemento (i) | Andy Roddick | 7-6(7), 6(11)-7, 5-7 |
2. | 26 febbraio 2012 | RMK Championships, Memphis (2) | Cemento (i) | Jürgen Melzer | 5-7, 6(4)-7 |
3. | 7 ottobre 2012 | Rakuten Japan Open Tennis Championships, Tokyo (1) | Cemento | Kei Nishikori | 6(5)-7, 6-3, 0-6 |
4. | 11 agosto 2013 | Rogers Cup, Montréal | Cemento | Rafael Nadal | 2-6, 2-6 |
5. | 6 ottobre 2013 | Rakuten Japan Open Tennis Championships, Tokyo (2) | Cemento | Juan Martín del Potro | 6(5)-7, 5-7 |
6. | 5 ottobre 2014 | Rakuten Japan Open Tennis Championships, Tokyo (3) | Cemento | Kei Nishikori | 6(5)-7, 6-4, 4-6 |
7. | 2 novembre 2014 | BNP Paribas Masters, Parigi-Bercy | Cemento (i) | Novak Đoković | 2-6, 3-6 |
8. | 11 gennaio 2015 | Brisbane International, Brisbane | Cemento | Roger Federer | 4-6, 7-6(2), 4-6 |
9. | 20 marzo 2016 | BNP Paribas Open, Indian Wells | Cemento | Novak Đoković | 2-6, 0-6 |
10. | 19 giugno 2016 | AEGON Championships, Londra | Erba | Andy Murray | 7-6(5), 4-6, 3-6 |
11. | 10 luglio 2016 | Torneo di Wimbledon, Londra | Erba | Andy Murray | 4-6, 6(3)-7, 6(2)-7 |
12. | 26 febbraio 2017 | Delray Beach Open, Delray Beach | Cemento | Jack Sock | Walkover |
13. | 7 maggio 2017 | TEB BNP Paribas Istanbul Open, Istanbul | Terra rossa | Marin Čilić | 6(3)-7, 3-6 |
14. | 17 giugno 2018 | Mercedes Cup, Stoccarda | Erba | Roger Federer | 4-6, 6(3)-7 |
15. | 29 agosto 2020 | Western & Southern Open, Cincinnati | Cemento | Novak Đoković | 6-1, 3-6, 4-6 |
Doppio[modifica | modifica wikitesto]
Finali perse (1)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda |
Grande Slam (0) |
ATP Finals (0) |
ATP Masters 1000 (0) |
ATP Tour 500 (0) |
ATP Tour 250 (1) |
Numero | Data | Torneo | Compagno | Superficie | Avversari in finale | Punteggio |
1. | 12 giugno 2011 | Gerry Weber Open, Halle | Robin Haase | Erba | Rohan Bopanna Aisam-ul-Haq Qureshi |
6(8)–7, 6–3, [9–11] |
Tornei minori[modifica | modifica wikitesto]
Singolare[modifica | modifica wikitesto]
Vittorie (4)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori |
ATP Challenger Tour (0) |
ITF Futures (4) |
N° | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 9 marzo 2009 | Canada F2 (Montréal) | Cemento (i) | Grégoire Burquier | 6–3, 6–4 |
2. | 24 agosto 2009 | Thailand F2 (Bangkok) | Cemento | Laurent Rochette | 61–7, 7–61, 7–5 |
3. | 19 aprile 2010 | Korea F2 (Taegu) | Cemento | Hiroki Kondo | 6–1, 6–1 |
4. | 3 maggio 2010 | Korea F4 (Gimcheon) | Cemento | Max Raditschnigg | 6–4, 6–4 |
Finali perse (4)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda (Singolare) |
Challengers (1) |
Futures (3) |
N° | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 17 marzo 2008 | Canada F3 (Sherbrooke) | Cemento (i) | Enrico Iannuzzi | 5–7, 64–7 |
2. | 17 agosto 2009 | Thailand F1 (Nonthaburi) | Cemento | Kittipong Wachiramanowong | 6–3, 4–6, 3–6 |
3. | 15 marzo 2010 | Canada F3 (Sherbrooke) | Cemento (i) | Vasek Pospisil | 4–6, 6–4, 3–6 |
4. | 26 luglio 2010 | Challenger Banque Nationale de Granby | Cemento | Tobias Kamke | 3–6, 64–7 |
Risultati in progressione[modifica | modifica wikitesto]
|
|
Torneo | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | Titoli | V-S | ||||||||
Grande Slam | |||||||||||||||||||
Australian Open, Melbourne | A | A | 4T | 3T | 4T | 3T | QF | SF | QF | 0 / 7 | 23-7 | ||||||||
Roland Garros, Parigi | A | A | 1T | 3T | 3T | QF | A | 4T | 4T | 0 / 6 | 14-6 | ||||||||
Wimbledon, Londra | A | A | 2T | 2T | 2T | SF | 3T | F | QF | 0 / 7 | 20-7 | ||||||||
US Open, New York | A | 1T | A | 4T | 4T | 4T | 3T | 2T | 0 / 6 | 12-6 | |||||||||
Titoli | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 / 26 | N/A | ||||||||
Vittorie-Sconfitte | 0–0 | 0–1 | 4–3 | 8–4 | 9-4 | 14-4 | 8-3 | 15-4 | 11-3 | N/A | 69-26 | ||||||||
ATP World Tour Finals | |||||||||||||||||||
ATP World Tour Finals, Londra | A | A | A | A | A | RR | A | SF | 0 / 2 | 2-4 | |||||||||
Titoli | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 / 2 | N/A | ||||||||
Vittorie-Sconfitte | 0–0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0-2 | 0-0 | 2-2 | 0-0 | N/A | 2-4 | ||||||||
ATP World Tour Masters 1000 | |||||||||||||||||||
BNP Paribas Open, Indian Wells | A | A | 3T | 3T | 4T | QF | SF | F | A | 0 / 6 | 16-6 | ||||||||
Sony Ericsson Open, Miami | A | A | 2T | 3T | 3T | QF | 4T | QF | 3T | 0 / 7 | 11-4 | ||||||||
Monte-Carlo Rolex Masters, Monte Carlo ' | A | A | 3T | 1T | 2T | QF | QF | QF | A | 0 / 6 | 10-6 | ||||||||
Mutua Madrileña Madrid Open, Madrid | A | A | 1T | 2T | 2T | 3T | QF | QF | 3T | 0 / 7 | 9-7 | ||||||||
Internazionali BNL d'Italia, Roma | A | A | 1T | 1T | 1T | SF | A | 2T | QF | 0 / 6 | 6-6 | ||||||||
Rogers Cup, Montréal / Toronto | 1T | 1T | A | QF | F | QF | 2T | QF | 0 / 7 | 10-7 | |||||||||
Western & Southern Open, Cincinnati | A | A | A | QF | 3T | SF | 1T | SF | 0 / 5 | 11-5 | |||||||||
Shanghai Rolex Masters, Shanghai | A | A | 2T | 2T | 3T | 2T | 3T | 3T | 0 / 6 | 7-6 | |||||||||
BNP Paribas Masters, Parigi | A | A | 1T | 3T | 3T | F | A | SF | 0 / 5 | 9-4 | |||||||||
Titoli | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 / 55 | N/A | ||||||||
Vittorie-Sconfitte | 0–1 | 0–1 | 5–7 | 9-8 | 14-8 | 21-9 | 12-7 | 24-8 | 4–2 | N/A | 89-51 | ||||||||
ATP World Tour 500 series | |||||||||||||||||||
ABN AMRO World Tennis Tournament, Rotterdam | A | A | A | A | A | A | SF | A | A | 0 / 1 | 3-1 | ||||||||
RMK Championships, Memphis | A | A | F | F | 1T | ATP 250 | 0 / 3 | 8-3 | |||||||||||
Torneo Godó, Barcellona | A | A | 3T | SF | SF | A | A | A | A | 0 / 3 | 9-3 | ||||||||
AEGON Championships, Londra | A | A | A | A | A | A | QF | F | 1T | 0 / 3 | 6-3 | ||||||||
Swiss Indoors, Basilea | A | A | A | A | A | A | A | 1T | 0 / 1 | 0-1 | |||||||||
China Open, Pechino | A | A | A | A | A | A | 1T | SF | 0 / 2 | 3-2 | |||||||||
Japan Open Tennis Championships, Tokyo | A | 2T | 2T | F | F | F | A | A | 0 / 5 | 14-5 | |||||||||
Valencia Open 500, Valencia | A | Q1 | 1T | 1T | A | A | ATP 250 | 0 / 2 | 0-2 | ||||||||||
Titoli | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 / 20 | N/A | ||||||||
Vittorie-Sconfitte | 0–0 | 1–1 | 7–4 | 12-4 | 7-3 | 4-1 | 5-3 | 7-3 | 0-1 | N/A | 43-20 | ||||||||
ATP World Tour 250 series | |||||||||||||||||||
Brisbane International, Brisbane | A | A | A | A | A | A | F | V | SF | 1 / 3 | 9-2 | ||||||||
Chennai Open, Chennai | A | A | Q3 | V | A | A | A | A | A | 1 / 1 | 4-0 | ||||||||
Open 13, Marsiglia | A | A | A | A | A | A | 2T | A | A | 0 / 1 | 0-1 | ||||||||
Delray Beach Open, Delray Beach | A | A | A | A | A | A | A | A | F | 0 / 1 | 4-0 | ||||||||
SA Tennis Open, Johannesburg | A | A | 2T | Non Disputato | 0 / 1 | 1-1 | |||||||||||||
SAP Open, San Jose | A | A | V | V | V | Non Disputato | 3 / 3 | 12-0 | |||||||||||
TEB BNP Paribas Istanbul Open, Istanbul | Non Disputato | A | A | F | 0 / 1 | 3-1 | |||||||||||||
Estoril Open, Estoril | A | A | SF | A | A | QF | A | A | A | 0 / 2 | 4-2 | ||||||||
Open Parc Auvergne-Rhône-Alpes Lyon, Lione | Non disputato | SF | 0 / 1 | 2-1 | |||||||||||||||
Gerry Weber Open, Halle | A | A | QF | QF | 1T | 2T | ATP 500 | 0 / 4 | 4-4 | ||||||||||
AEGON International, Eastbourne | A | A | A | A | 2T | A | Non Disputato | A | 0 / 1 | 0-1 | |||||||||
Hall of Fame Tennis Champs., Newport | A | Q2 | A | 2T | A | A | A | A | 0 / 1 | 1-1 | |||||||||
St. Petersburg Open, San Pietroburgo | A | A | A | A | A | A | V | 2T | 1 / 2 | 4-1 | |||||||||
Malaysian Open, Kuala Lumpur | A | QF | A | A | A | A | A | A | 0 / 1 | 2-1 | |||||||||
Thailand Open, Bangkok | A | A | A | QF | V | Non disputato | 1 / 2 | 5-1 | |||||||||||
Stockholm Open, Stoccolma | A | A | SF | A | QF | A | A | A | 0 / 2 | 4-2 | |||||||||
Titoli | 0 | 0 | 1 | 2 | 2 | 0 | 1 | 1 | 0 | 7 / 26 | N/A | ||||||||
Vittorie-Sconfitte | 0–0 | 2–1 | 13–4 | 12-3 | 9-3 | 5-3 | 7-2 | 4-1 | 11-3 | N/A | 59-19 | ||||||||
Giochi Olimpici | |||||||||||||||||||
Giochi Olimpici | Non disputati | 2T | Non disputati | A | ND | 0 / 1 | 1-1 | ||||||||||||
Coppa Davis singolare | |||||||||||||||||||
Gruppo I Zona Americana | A | 2T | 2T | A | A | A | A | A | A | 0 / 2 | 3-2 | ||||||||
Gruppo Mondiale | A | A | PO | PO | SF | PO | QF | A | A | 0 / 5 | 11-3 | ||||||||
Vittorie-Sconfitte | 0–0 | 1-2 | 2-1 | 3-0 | 5-1 | 2-0 | 1-1 | 0-0 | 0-0 | N/A | 14-5 | ||||||||
Statistiche carriera | |||||||||||||||||||
Tornei ATP disputati | 1 | 6 | 22 | 25 | 26 | 21 | 17 | 19 | 11 | N/A | 148 | ||||||||
Finali ATP disputate | 0 | 0 | 2 | 4 | 4 | 3 | 2 | 4 | 2 | N/A | 21 | ||||||||
Tornei ATP vinti | 0 | 0 | 1 | 2 | 2 | 1 | 1 | 1 | 0 | N/A | 8 | ||||||||
Statistiche per superficie | |||||||||||||||||||
Cemento | 0-1 | 4-4 | 19-11 | 33-11 | 36-12 | 33-13 | 25-12 | 32-11 | 11-2 | 8 | 193-77 (71,48%) | ||||||||
Terra battuta | 0-0 | 0-2 | 9-6 | 7-5 | 8-6 | 11-5 | 4-2 | 10-4 | 11-5 | 0 | 60-35 (63,16%) | ||||||||
Erba | 0-0 | 0-0 | 3-2 | 5-4 | 1-3 | 5-2 | 4-2 | 10-2 | 4-2 | 0 | 32-17 (65,31%) | ||||||||
Vittorie-Sconfitte | 0-1 | 4-6 | 31-19 | 45-20 | 45-21 | 49-20 | 33-16 | 52-17 | 26-9 | N/A | 285-129 | ||||||||
Vittorie (%) | 0,00% | 40,00% | 62,00% | 69,23% | 68,18% | 71,01% | 67,35% | 75,36% | 74,29% | N/A | 68,84% | ||||||||
Ranking | 373 | 156 | 31 | 13 | 11 | 8 | 14 | 3 | 7 | N/A | N/A |
- aggiornato al 12 luglio 2017, Wimbledon 2017
Testa a testa con giocatori classificati top-10[modifica | modifica wikitesto]
Testa a testa di Raonic contro giocatori che sono stati top 10 della classifica mondiale. In grassetto i giocatori ancora in attività.
Avversario | Avv Rnk |
Tot | V | S | V% | Ultimo incontro |
---|---|---|---|---|---|---|
Lleyton Hewitt | 1 | 2 | 1 | 1 | 50% | Vinto (7-67-1, 7-67-3), Washington Open 2014 3T |
Roger Federer | 1 | 13 | 3 | 10 | 23.08% | Perso (4-6, 2-6, 6(4–7)–7), Wimbledon 2017 4T |
Rafael Nadal | 1 | 9 | 2 | 7 | 22.22% | Perso (4-6, 6(7-9)-7, 4-6), Australian Open 2017 QF |
Andy Roddick | 1 | 1 | 0 | 1 | 0% | Perso (6(7-9)-7, 7-6(13-11), 5-7), US National Indoor Tennis Championships 2011 F |
Novak Đoković | 1 | 11 | 0 | 11 | 0% | Perso (6–1, 3–6, 4–6), Cincinnati Masters 2020 QF |
Andy Murray | 1 | 12 | 3 | 9 | 25% | Perso (7–5, 6(5–7)–7, 6(9–11)–7), ATP World Tour Finals 2016 SF |
Tommy Haas | 2 | 3 | 3 | 0 | 100% | Vinto (6-4, 6-3), Roma 2017 2T |
David Nalbandian | 3 | 1 | 1 | 0 | 100% | Vinto (6-4, 6-4), Madrid Open 2012 1T |
Nikolaj Davydenko | 3 | 1 | 1 | 0 | 100% | Vinto (7-5, 7-6(7-5)), Madrid Open 2013 1T |
Stan Wawrinka | 3 | 5 | 1 | 4 | 20% | Vinto (6-4, 6-3, 5-7, 4-6, 6-3), Australian Open 2016 4T |
David Ferrer | 3 | 4 | 0 | 4 | 0% | Perso (6(2-7)-7, 6(5-7)-7), Barcelona Open 2012 SF |
James Blake | 4 | 2 | 2 | 0 | 100% | Vinto (6-3, 6-0, 7-6(7-3)), US Open 2012 3T |
Tomáš Berdych | 4 | 8 | 5 | 3 | 62.5% | Perso (6(5-7)-7, 6(2-7)-7), Lione 2017 SF |
Juan Martín del Potro | 4 | 3 | 2 | 1 | 66.67% | Vinto (6-3, 7-6(8-6)), Delray Beach 2017 SF |
Kei Nishikori | 4 | 7 | 2 | 5 | 28.57% | Perso (6-3, 3-6, 4-6, 6-2, 4-6), Coppa Davis 2015 1T |
Tommy Robredo | 5 | 6 | 6 | 0 | 100% | Vinto (7-6(8-6), 7-6(7-5), 7-5), 'Australian Open 2016 2T |
Jo-Wilfried Tsonga | 5 | 5 | 3 | 2 | 60% | Vinto (6–2, 7–6(7–4)), Paris Masters 2016 QF |
Fernando González | 5 | 1 | 0 | 1 | 0% | Perso (6-4, 6(6-8)-7, 4-6), Rogers Cup 2009 1T |
Gilles Simon | 6 | 5 | 4 | 1 | 80% | Vinto (6-2, 7-6(7-5), 3-6, 6-3), Australian Open 2017 3T |
Mardy Fish | 7 | 2 | 2 | 0 | 100% | Vinto (7-5, 6-4), Indian Wells Masters 2011 2T |
Richard Gasquet | 7 | 4 | 3 | 1 | 75% | Vinto (6-4, 6(5-7)-7, 6-1), Queen's 2015 2T |
Fernando Verdasco | 7 | 7 | 4 | 3 | 57.14% | Vinto (6-2, 6-4, 6(5-7)-7, 7-6(7-1)), US Open 2015 2T |
Gaël Monfils | 7 | 6 | 3 | 3 | 50% | Vinto (6–3, 6–4), ATP World Tour Finals 2016 RR |
Marin Čilić | 7 | 3 | 1 | 2 | 33.33% | Perso (3-6, 6-4, 6-3), Istanbul 2017 F |
Dominic Thiem | 7 | 2 | 2 | 0 | 100% | Vinto (7–6(7–5), 6–3), ATP World Tour Finals 2016 RR |
Janko Tipsarević | 8 | 5 | 5 | 0 | 100% | Vinto (6-3, 6-2, 7-6(7-5)), Open di francia 2016 1T |
Radek Štěpánek | 8 | 3 | 3 | 0 | 100% | Vinto (6-4, 6-4), Japan Open 2012 1T |
Michail Južnyj | 8 | 4 | 3 | 1 | 75% | Vinto (3-6, 7-6(9-7), 6-4, 7-5), Wimbledon 2017 2T |
Marcos Baghdatis | 8 | 3 | 2 | 1 | 66.67% | Vinto (6(3-7)-7, 3-6), Cincinnati Masters 2012 2T |
Jürgen Melzer | 8 | 2 | 1 | 1 | 50% | Vinto (6-4, 6-3), Japan Open 2014 2T |
Grigor Dimitrov | 8 | 5 | 1 | 4 | 20% | Perso (6-77-9, 2-6), Brisbane International 2017 SF |
Nicolás Almagro | 9 | 2 | 2 | 0 | 100% | Vinto (6-3, 6-3), Barcelona Open 2012 3T |
John Isner | 9 | 4 | 1 | 3 | 25% | Vinto (7–6(7–5), 7–6(7–5)), Cincinnati Masters 2016 2T |
Kevin Anderson | 10 | 2 | 1 | 1 | 50% | Perso (5-7, 6(4-7)-7, 3-6), Open di francia 2013 3T |
Arnaud Clément | 10 | 1 | 1 | 0 | 100% | Vinto (7-6(9-7), 6-2), Miami Masters 2012 2T |
David Goffin | 10 | 4 | 2 | 2 | 50% | Perso (4-6, 2-6), Madrid Open 2017 3T |
Ernests Gulbis | 10 | 4 | 4 | 0 | 100% | Vinto (7-6(7-3), 4-6, 6-4), Rogers Cup 2013 QF |
Juan Mónaco | 10 | 3 | 1 | 2 | 33.33% | Vinto (6-3, 6-4), Madrid Open 2015 2T |
Alexander Zverev | 10 | 2 | 1 | 1 | 50% | Vinto (4-6, 7-5, 4-6, 7-5, 6-1), Wimbledon 2017 4T |
Totale | 164 | 82 | 82 | 50% | * Statistiche aggiornate al 12 luglio 2017. |
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Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e Profilo sul sito ATP
- ^ Mark Zwolinski, Thornhill's Raonic piling up aces and upsets in Melbourne, su thestar.com, Toronto Star, 22 gennaio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
- ^ Nick Fishpool, ITF Pro Circuits meets... Milos Raonic, su itftennis.com, ITF Tennis, 18 maggio 2010. URL consultato il 21 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
- ^ Lo sconosciuto Milos Raonic si ferma a un punto da una grande vittoria contro Fernando Gonzalez, in LiveTennis.it, 13 agosto 2009.
- ^ Canada's Raonic Pleased with Results Down Under, TSN, 24 gennaio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
- ^ Canadian Raonic stuns Youzhny at Aussie Open, CBC Sports, 22 gennaio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
- ^ È esploso Milos, su tennis.it, 22 gennaio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
- ^ Raonic's improbable run ends at Australian Open, su cbc.ca, CBC, 24 gennaio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
- ^ Bum Bum Raonic, il nuovo fenomeno, in Ubitennis, 15 febbraio 2011. URL consultato il 15 febbraio 2011.
- ^ Canada's Raonic wins 1st ATP title, in CBC Sports, 13 febbraio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
- ^ Roddick stops Raonic to win 30th title, su atpworldtour.com, 21 febbraio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
- ^ Milos Raonic operato all'anca, per lui in dubbio gli US Open, su tennisworlditalia.com, 8 luglio 2011. URL consultato l'8 gennaio 2012.
- ^ (EN) Evoluzione del ranking, su atpworldtour.com. URL consultato il 20 giugno 2015.
- ^ (EN) Raonic vince la maratona per il titolo, su atpworldtour.com, 8 gennaio 2012. URL consultato l'8 gennaio 2012.
- ^ (EN) Raonic wins back-to-back San Jose crowns, su atpworldtour.com, 20 febbraio 2012. URL consultato il 20 febbraio 2012.
- ^ Raonic si ritira a Miami, su ubitennis.com, 25 marzo 2012. URL consultato il 26 marzo 2012.
- ^ Tsonga da record, Raonic sconfitto 25-23 al terzo set, su tennisblog.blogosfere.it, 31 luglio 2012. URL consultato il 2 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2012).
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Milos Raonic
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Sito ufficiale, su milosraonicofficial.com.
- (EN) Milos Raonic, su atpworldtour.com, ATP Tour Inc.
- (EN) Milos Raonic, su itftennis.com, ITF.
- (EN) Milos Raonic, su daviscup.com, ITF.
- (EN) Milos Raonic, su wimbledon.com, IBM Corp.
- (EN) Milos Raonic, su tennistemple.com.
- (EN, FR) Milos Raonic, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) Milos Raonic, su Olympedia.
- (EN) Milos Raonic, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (ES) Milos Raonic, su AS.com.
- (EN, FR) Milos Raonic, su olympic.ca, Canadian Olympic Committee.
- (EN) Milos Raonic, su Internet Movie Database, IMDb.com.