Atletica leggera
Atletica leggera | |
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Stadio di atletica leggera | |
Federazione | World Athletics |
Inventato | Antica Grecia |
Componenti di una squadra | Sport individuale (eccetto le staffette con 3 o 4 atleti per squadra) |
Contatto | No |
Genere | Maschile e femminile |
Indoor/outdoor | Indoor e outdoor |
Campo di gioco | Pista di atletica leggera (anello di 400 m se outdoor; anello di 200 m se indoor) |
Olimpico | dal 1896 |
L'atletica leggera è un insieme di discipline sportive che possono essere sommariamente suddivise in: corse su pista, concorsi (lanci, salti in elevazione e salti in estensione), prove multiple, corse su strada, marcia, corsa campestre e corsa in montagna.
La parola atletica deriva etimologicamente dal latino athlēta, che a sua volta deriva dal greco αθλητής (athletès) da άθλος (àthlos), "impresa", "prodezza".[1] Gli eventi di atletica leggera vengono solitamente organizzati attorno a una pista ad anello della lunghezza di 400 m, sulla quale si svolgono le gare di corsa. Le gare di lanci e salti, invece, si svolgono sul campo racchiuso dalla pista.
Molte delle discipline dell'atletica leggera hanno origini antiche e si tenevano in forma competitiva già nell'antica Grecia. L'atletica leggera venne inserita nei Giochi olimpici fin dalla prima edizione del 1896,[2] e da allora ha sempre fatto parte del programma olimpico.
Il corpo di governo internazionale dell'atletica leggera è la World Athletics, fondata nel 1912 e precedentemente nota come International Association of Athletics Federations (IAAF). La World Athletics organizza i campionati del mondo di atletica leggera, con cadenza biennale: la prima edizione si è svolta nel 1983 ad Helsinki.[3] In Italia, l'attività dell'atletica leggera è regolata dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL).[4]
L'aggettivo "leggera" rimane di uso comune nella lingua italiana anche se è probabilmente ridondante essendo che gli sport che un tempo appartenevano alla cosiddetta "atletica pesante", sono attualmente disciplinati da più federazioni[5].
Storia[modifica | modifica wikitesto]
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L'atletica leggera trova le sue origini nell'antica Grecia: i poemi omerici, la statuaria, Pindaro e la pittura vascolare testimoniano la profonda passione sportiva degli antichi greci e l'onore in cui tenevano gli atleti.
Il canto ventitreesimo dell'Iliade descrive prove che anticipano gare che sono ancora tipiche nell'atletica moderna: una corsa a piedi e due prove di lancio, il disco e il giavellotto. Nel canto però dell'Odissea dedicato ai giochi dei Feaci, Omero, quasi per completare la gamma delle attività naturali di base (correre, saltare, lanciare) parla anche di una prova di salto ("il maggior salto Anfiolo spiccollo") senza specificare di quale salto si trattasse, anche se non è azzardato pensare che si trattasse di salto in lungo.
Origini[modifica | modifica wikitesto]
La nascita e gli inizi dell'atletica leggera, si perdono nella notte dei tempi, confondendosi con i primi gesti dell'uomo, alle prese con le sue necessità di sopravvivenza. Non si sa per quante migliaia di anni i primi uomini abbiano corso fuggendo ed inseguendo, e abbiano lanciato per aggredire o per difendersi, creando così la matrice naturale di un agonismo del tutto singolare e inconsapevole.[6]
Grecia, Egitto, Irlanda e poi Roma e l'Etruria, risultano essere in misura più probabile le terre in cui inizialmente il gesto atletico dell'uomo assunse le forme più definite, non escludendo comunque, per tempi più lontani la nascita di esso. Quasi nulla si conosce di quanto avveniva nei territori del Nilo e nella Valle dei Re, salvo alcune fragili notizie su gare di corsa avvenute verso il XV secolo prima dell'era di Cristo e su competizioni consistenti nel lancio a distanza di un blocco di pietra.
Poco si conosce anche dei Giochi di Lugnas, irlandesi, successivamente conosciuti come Giochi di Tailteann, datati intorno al 632 a.C. La radice di queste competizioni traeva origine da contenuti religiosi o celebrativi. Il programma dei giochi irlandesi era molto ricco, consistendo in gare di corsa, di lancio (pietra e giavellotto) e di salto (lungo ed asta).[7]
Alla Grecia, però viene assegnato un ruolo essenziale, quasi totale, nel contesto sportivo di ogni tempo, grazie allo spirito che ha alimentato per originalità e per ampiezza di contenuti morali ed agonistici una grandissima parte del gesto sportivo e atletico, complice anche un numero cospicuo di testimonianze letterarie ed iconografiche. Parlare della Grecia significa normalmente parlare di Olimpia e dei giochi, di fiaccole, di tregue sacre e atleti-eroi cinti di corone di olivo. In effetti l'origine più o meno ufficiale dello sport e dell'atletica coincide, in terra ellenica, con il battesimo dei Giochi olimpici, confusi con il mito di Ercole alle prese con le stalle di Augia, ma inequivocabilmente costituenti la prima organizzazione ufficiale. Numerose le date d'inizio delle Olimpiadi: 1222, 1000, 884, tutte date prima dell'era di Cristo, nessuna certa. Il primo grande atleta di cui si hanno notizie certe fu Corebo di Elide di professione cuoco, incontrastato dominatore delle gare veloci, che nel 776 a.C. fu primo alle soglie di pietra di Olimpia dopo 192 metri di gara.
Questa distanza, la più tradizionale, corrispondeva all'incirca alla lunghezza della pista originaria ed era denominata stadion; nei successivi anni olimpici furono aggiunte altre distanze di corsa, il diaulo distanza doppia dello stadion, e il dolichos, la cui misura variava dai 7 ai 24 stadi,[8] rimanendo così nei limiti delle nostre prove attuali di mezzofondo.
Nei Giochi olimpici del 708 a.C. venne inserita la prova più complessa e difficile dell'antichità, il pentathlon, in cui, assieme alla corsa ed alla lotta, erano fissate gare di salto in lungo di lancio del disco e del giavellotto.[8] Se poco si conosce delle misure e delle prestazioni di quel tempo, al contrario si sanno di alcuni particolari tecnici estremamente interessanti. Ad esempio, nel salto in lungo gli atleti si aiutavano nello slancio con degli speciali manubri di piombo o pietra agganciati alle mani,[8] gli alteres, saltando, dopo aver battuto su un piano rialzato del terreno, al di là di una buca.
Il disco, che era normalmente di legno o di bronzo, fin dall'inizio beneficiò, con ampie giustificazioni, data la bellezza degli assieme dei movimenti, di un'attenzione superiore rispetto agli altri lanci: artisti straordinari hanno lasciato all'attenzione e all'ammirazione del mondo civile alcune opere, il discobolo di Mirone, e il canto ventitreesimo dell'Iliade di Omero: «Pose, ciò fatto, i premii alla pedestre corsa: al primo un cratere ampio di argento, messo a rilievi, contenea sei metri, né al mondo si vedeva vaso più bello».[9]
Il getto del peso, o meglio il lancio della pietra, che come forma di lancio era sicuramente precedente al disco e che era in uso anche fra gli antichi egizi, viene citato come prova competitiva a Troia e ad Olimpia. Del lancio del giavellotto, specialità in cui l'originaria tradizione guerriera si accoppiava splendidamente al rituale agonistico, si sa che l'attrezzo, simile all'asta di guerra, aveva nella zona mediana un laccio di cuoio, occorrente a dare maggiore impulso al lancio ed una più facile precisione di traiettoria.
Anche gli etruschi, una delle civiltà più affascinanti ed impenetrabili della storia, offrono enormi testimonianze storiche, per quanto riguarda lo sport e le gare. La Tomba dei carri o Tomba di Stackelberg datata al V secolo a.C., dal nome dello scopritore, a Tarquinia, ne è una testimonianza. Viene raffigurata un'immagine relativa al salto con l'asta. La Tomba della scimmia, invece raffigura il salto in lungo esercitato con l'aiuto dei pesi, e la Tomba dei Giochi olimpici raffigura gare di corsa, salto in lungo e lancio del disco e giavellotto. Nella Tomba di Poggio al Moro, la presenza di un affresco del VI secolo a.C. raffigura quattro corridori in partenza.[10]
L'atletica nei secoli successivi[modifica | modifica wikitesto]
La rinascita e la diffusione dell'atletica leggera in epoca moderna divenne un dato di fatto alla fine del XIX secolo, anche grazie ad una piena regolamentazione.
Nel 1817 venne fondato il primo club atletico a Necton, in Inghilterra.[8] Ma fu l'inglese Thomas Arnold, nel 1828, a ripristinare alcuni esercizi praticati nell'antichità ed a fissarne le norme tecniche. Nel 1829, a Tailiti (Irlanda) vennero disputati per la prima volta dei giochi composti da corse, salti, lanci e salto con l'asta.[8] Nel 1855 uscì il primo manuale riguardante le corse, intitolato Training of man for pedestrian exercise e nel 1867 venne inaugurata a Londra la prima pista di atletica in cenere.[8][11]
È nel 1860 che nasce l'Olympic Club, il primo club atletico statunitense, a San Francisco. Questo venne affiancato l'8 settembre 1868 dal New York Athletic Club;[8] la prima gara per atleti dilettanti negli Stati Uniti venne disputata l'11 novembre dello stesso anno, e proprio in questa occasione venne introdotta la possibilità di indossare le scarpette chiodate.[8]
Grazie al barone francese Pierre de Coubertin, nel 1896 si tenne ad Atene la prima edizione dei Giochi olimpici moderni. Le gare allora più popolari erano i 100 metri piani e la prova di fondo, che si correva sulla distanza di 36 km. Si ebbe anche la distinzione tra atletica leggera e atletica pesante.[5]
Per quanto riguarda l'Italia, l'atletica leggera nacque alla fine dell'ottocento come attività podistica. Nel 1910 anche le gare di salto e di lancio (che erano ancora sotto il controllo della Federazione Ginnastica), iniziarono ad essere disciplinate dalla "Federazione italiana degli sports atletici" (che divenne Federazione Italiana di Atletica Leggera nel 1926), la quale venne riconosciuta dal CIO nel 1915.[5]
La rinascita dei Giochi olimpici diede un ulteriore incremento alla ripresa dell'atletica leggera: da allora essa ha guadagnato popolarità, evolvendosi col moltiplicarsi e l'affinarsi delle tecniche e con l'aumento del numero dei praticanti; aumento determinato anche da un fatto nuovo per l'atletica, cioè la partecipazione femminile alle gare (nel 1921, venne costituita la "Fédération sportive féminine") dopo secoli di esclusione quasi assoluta dalla vita sportiva.[5] Attualmente l'atletica leggera è una delle discipline principali ai Giochi olimpici.
Discipline[modifica | modifica wikitesto]
Gare di lunghezza insolita (ad esempio i 300 m) sono corse molto di rado. Con l'eccezione della corsa sul miglio, tutte le corse si svolgono su distanze calcolate in metri.
Uomini e donne competono in gare separate, ma il programma delle donne è, in generale, identico a quello degli uomini. Le uniche differenze sono costituite dall'altezza degli ostacoli e delle siepi (che è più bassa per le donne), dal peso degli attrezzi per i lanci (che è inferiore) e dal numero di discipline presenti nelle prove multiple, dieci (ovvero decathlon) per gli uomini, sette (eptathlon) per le donne. Dal 2004 è stato inserito il decathlon femminile nell'elenco ufficiale delle prove multiple ratificate dalla World Athletics.
Corse su pista[modifica | modifica wikitesto]
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Include tutte quelle specialità che prevedono una corsa con o senza ostacoli che si svolge interamente in pista:
- Velocità: gare su distanze fino a 400 m. Le distanze sono 100 m, 200 m e 400 m o misure intermedie in casi rari. I 100 m e i 200 m sono considerati gare di velocità pura, i 400 m gara di velocità prolungata.
- Mezzofondo: gare su distanze di 800 m, 1 500 m, 3 000 m piani e 3 000 m siepi. I 3 000 siepi presentano anche particolari aspetti tecnici legati al superamento delle varie barriere e riviere, che la rendono anche gara a ostacoli.
- Mezzofondo prolungato, comprendente i 5 000 m ed i 10 000 m.
- Ostacoli: 110 m ostacoli (100 m per le donne) e 400 m ostacoli.
- Siepi: una corsa nella quale i corridori devono superare ostacoli detti siepi e riviere con l'aggiunta di una pozza d'acqua (la principale distanza su cui si corre questo tipo di gara è di 3 000 m). Gara considerata di mezzofondo.
- Staffette: 4×100 m e 4×400 m. Questa corsa prevede la partecipazione di una squadra composta da 4 atleti in cui compete un singolo atleta alla volta e in successione. Nelle gare di atletica leggera il cambio tra un atleta e un altro avviene tramite il passaggio del testimone, una bacchetta di legno o di materiale plastico che attesta l'avvenuta successione, e che deve accompagnare la squadra dall'inizio alla fine della gara.
Maratona e gare derivate[modifica | modifica wikitesto]
Gare condotte su strada, a volte con finale su pista. Distanze comuni sono la mezza maratona (21,097 km), la maratona,(42,195 km) oppure l'ultramaratona, con distanze superiori ai 42,195 km. Queste gare, considerate di fondo, possono svolgersi su circuito o anche avere il punto di arrivo diverso da quello di partenza.
Marcia[modifica | modifica wikitesto]
La marcia è la forma competitiva del camminare, spinto alla massima velocità compatibile con l'obbligo di mantenere sempre un piede a contatto con il terreno e l'arto di appoggio completamente esteso. Le gare si svolgono solitamente su strada, con percorsi da 3 fino a 50 km. Nelle manifestazioni internazionali seniores le gare di marcia previste sono di 20 km e 50 km, sia per gli uomini che per le donne.
Concorsi[modifica | modifica wikitesto]
Lanci[modifica | modifica wikitesto]
- Getto del peso
- Lancio del disco
- Lancio del martello
- Lancio del giavellotto
- Lancio del vortex (praticato solo da alcune categorie giovanili in sostituzione del giavellotto)
Salti in elevazione[modifica | modifica wikitesto]
Salti in estensione[modifica | modifica wikitesto]
Prove multiple[modifica | modifica wikitesto]
- Decathlon per gli uomini (e dal 2004 anche per le donne).
- Eptathlon per le donne, nelle competizioni outdoor.
- Eptathlon per gli uomini, nelle competizioni indoor.
- Pentathlon per le donne, nelle competizioni indoor.
Regole principali delle varie specialità[modifica | modifica wikitesto]
- Corse, di 100 - 200 - 400 metri piani:
- Ad ogni atleta viene assegnata una corsia da cui non può uscire procurandosi vantaggi o ostacolando gli avversari, fino al traguardo.
- Gli atleti non possono in alcun modo toccarsi od ostacolarsi uno con l'altro. Se un atleta invade una corsia che non è la sua, viene squalificato.
- Ad ogni atleta che parte dai blocchi di partenza prima dello sparo o entro un decimo di secondo da esso viene assegnata una partenza falsa. Con il nuovo regolamento in vigore dal 2010 ogni atleta che effettua una partenza falsa viene squalificato.
- Nelle corse di 200 e 400 metri, poiché si svolgono anche in curva, viene assegnato alle corsie più esterne il cosiddetto "decalage" cioè la partenza più avanzata di alcuni metri rispetto alle corsie più interne in modo che ogni atleta possa percorrere una distanza uguale indipendentemente alla corsia in cui si trova.
- Corsa di 800 metri piani:
- La corsa degli 800 metri si svolge su due giri di pista; ogni concorrente deve rimanere nella corsia assegnata per i primi 100 metri, dopo la prima curva (segnalata da bandiere o coni posti all'inizio del rettilineo opposto a quello di arrivo) ogni atleta può abbandonare la corsia assegnata (gli atleti tendono a spostarsi in prima corsia, cioè quella che permette di fare meno distanza possibile essendo quella più interna alla pista).
- Il regolamento per le partenze false è uguale a quello delle gare di corsa veloci.
- Salto in lungo e salto triplo:
- Ogni atleta deve saltare prima e non oltre la pedana di stacco (una pedana posta prima della buca di sabbia).
- Il vincitore è l'atleta che percorre una distanza maggiore dalla pedana di stacco fino al segno lasciato sulla sabbia; tra tutti i salti che effettua l'atleta si considera solo il più lungo che esso compie (in caso di pari merito si considera il secondo miglior salto).
- Ogni atleta ha a disposizione tre salti (vengono anche chiamate "prove"), più tre salti detti "di finale" per gli atleti che nei salti "di qualifica" hanno ottenuto la distanza maggiore.
- Ogni atleta può fare il suo salto entro trenta secondi[12] dal momento di inizio del suo turno di salto.
- Ogni salto viene misurato dalla pedana (o linea) di stacco al punto di atterraggio più vicino a questa, sempre in modo perpendicolare rispetto all'asse di battuta.
- Salto in alto e salto con l'asta:
- Ogni atleta deve saltare in seguito ad una rincorsa e oltrepassare un'asticella posta fra due ritti (nel caso del salto con l'asta dandosi slancio con l'asta) senza farla cadere (in caso contrario il salto è nullo).
- Il vincitore è l'atleta che ha ottenuto la misura maggiore; in caso di parità si fa il conteggio dei vari errori commessi dagli atleti nel corso della gara.
- Ogni atleta ha a disposizione 3 tentativi di salto per ogni misura. Ogni volta che tutti gli atleti hanno passato una misura (o hanno sbagliato i tre tentativi venendo quindi eliminati) si passa alla misura successiva.
- Ogni atleta può fare il suo salto entro un minuto dal momento di inizio del suo turno di salto (2 minuti se sono rimasti in gara 2 o 3 atleti).
- Lancio del disco, lancio del martello e getto del peso:
- Ogni atleta deve lanciare entro una pedana circolare (di diametro diverso in base al tipo di lancio) senza oltrepassarne la circonferenza.
- L'attrezzo lanciato deve cadere entro un settore compreso tra due fettucce che partono dal centro della pedana e si aprono con un certo angolo, in base al tipo di lancio; in caso contrario il lancio si considera nullo.
- Ogni atleta ha a disposizione 3 lanci, più tre lanci detti "di finale" per gli atleti che nei lanci "di qualifica" hanno ottenuto la misura maggiore.
- Il vincitore è l'atleta che lancia a una distanza maggiore dalla pedana di lancio; tra tutti i lanci che effettua l'atleta si considera solo il più distante che esso compie.
- Ogni atleta può effettuare il suo lancio trenta secondi[12] dal momento di inizio del suo turno di lancio.
- Ogni lancio viene misurato dal punto di atterraggio dell'attrezzo al bordo interno della pedana circolare più vicino al punto stesso di atterraggio, lungo una linea immaginaria che passa per il centro della pedana.
- Lancio del giavellotto:
- Ogni atleta deve lanciare in seguito a una rincorsa entro una pedana rettilinea senza superare la linea di nullo.
- La punta del giavellotto lanciato deve cadere entro un settore compreso tra due fettucce che partono da un punto preciso all'interno della pedana e si aprono con un certo angolo; in caso contrario il lancio si considera nullo. Il lancio è nullo anche se il giavellotto atterra di coda anziché di punta.
- Ogni atleta ha a disposizione 3 lanci, più tre lanci detti "di finale" per gli atleti che nei lanci "di qualifica" hanno ottenuto la misura maggiore.
- Il vincitore è l'atleta che lancia a una distanza maggiore dalla pedana di lancio; tra tutti i lanci che effettua l'atleta si considera solo il più distante che esso compie.
- Ogni atleta può effettuare il suo lancio entro trenta secondi[12] dal momento di inizio del suo turno di lancio.
- Ogni lancio viene misurato dal punto di atterraggio della punta dell'attrezzo al limite interno della pedana più vicino al punto stesso di atterraggio, lungo una linea immaginaria che passa per il punto della pedana da cui parte il settore di lancio.
Attrezzature[modifica | modifica wikitesto]
Tipo | Uomini | Donne |
---|---|---|
Pesi degli attrezzi | ||
Peso | 7,260 kg | 4 kg |
Disco | 2 kg | 1 kg |
Martello | 7,260 kg | 4 kg |
Giavellotto | 0,800 kg | 0,600 kg |
Altezza degli ostacoli | ||
100 m hs | - | 0,84 m |
110 m hs | 1,06 m | - |
400 m hs | 0,91 m | 0,76 m |
3000 m siepi | 0,91 m | 0,76 m |
Record di atletica leggera[modifica | modifica wikitesto]
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AAA - Confederazione asiatica
CAA - Confederazione africana
CONSUDATLE – Confederazione sudamericana
EAA – Confederazione europea
NACAC – Confederazione nord-centro americana e caraibica
OAA – Confederazione oceaniana
Federazioni[modifica | modifica wikitesto]
La World Athletics, fondata nel 1912[13] come International Amateur Athletics Federation e successivamente denominata International Association of Athletics Federations, è l'organizzazione che regola l'atletica leggera a livello mondiale. Esistono poi federazioni continentali affiliate alla World Athletics; a queste sono affiliate numerose federazioni nazionali o confederazioni, come la Federazione Italiana di Atletica Leggera per l'Italia.
Stadi[modifica | modifica wikitesto]
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In atletica leggera esistono due tipi di manifestazioni su pista: le gare outdoor e le gare indoor. Di conseguenza esistono due tipologie di stadi, ovvero le piste classiche, sprovviste di coperture e che consistono in un anello di 400 metri, e le piste indoor, completamente coperte e lunghe solo 200 metri.
Categorie[modifica | modifica wikitesto]
La FIDAL riconosce le seguenti categorie (seniores, under 20 e under 18 sono riconosciute anche dalla World Athletics):[14]
Doping[modifica | modifica wikitesto]
Nell'atletica leggera, come in tutti gli sport, è severamente vietato il ricorso a sostanze dopanti con lo scopo di aumentare artificialmente il rendimento fisico e le prestazioni dell'atleta, sia a livello nazionale che a livello globale. La World Athletics si appoggia all'Agenzia mondiale antidoping (tra le altre misure antidoping) per prevenire l'uso di tali sostanze.[16] Questo perché, oltre ad essere spesso dannose alla salute, pratiche quali il doping del sangue e l'uso di steroidi anabolizzanti, ormoni peptidici, stimolanti o diuretici possono dare un vantaggio agli atleti che ne fanno uso, compromettendo così la correttezza sportiva.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Europei atletica-Discipline-Cenni storici, su raisport.rai.it. URL consultato il 31 luglio 2010.
- ^ Olimpiadi di Atene 1896, su nonsolofitness.it. URL consultato il 25 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2009).
- ^ Nasce il campionato del mondo di atletica leggera, su atleticanet.it, 5 agosto 2009. URL consultato il 14 giugno 2012.
- ^ Sito ufficiale della FIDAL, su fidal.it. URL consultato il 25 settembre 2009.
- ^ a b c d La rinascita dei giochi olimpici e dell'atletica, su it.encarta.msn.com. URL consultato il 25 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2009).
- ^ (EN) Intro - What is Athletics?, su iaaf.org. URL consultato il 12 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2012).
- ^ (EN) Seán Diffley, Tailteann Games' place in history going for a song, su independent.ie, 14 luglio 2007. URL consultato il 12 gennaio 2017.
- ^ a b c d e f g h Atletica leggera: un po' di storia (PDF), su tesionline.com. URL consultato il 31 luglio 2010.
- ^ Publius Maro Vergilius, Quae exstant P. Virgilii Maronis opera, J. Antonelli. URL consultato il 12 gennaio 2017.
- ^ La tomba dipinta di Poggio al Moro (PDF), su archeochiusi.it. URL consultato il 12 gennaio 2017.
- ^ Universo, De Agostini, Novara, Vol. II, 1962, pag.12
- ^ a b c (EN) Rules & Regolations - Official Documents, su worldathletics.org. URL consultato il 12 novembre 2019.
- ^ (EN) History, su worldathletics.org. URL consultato il 6 novembre 2012.
- ^ Le categorie di tesseramento atleti, su fidal.it. URL consultato l'8 luglio 2012.
- ^ Tutela della salute: normativa, su fidal.it. URL consultato il 25 settembre 2009.
- ^ (EN) Anti-Doping - Official Documents, su worldathletics.org. URL consultato il 12 novembre 2019.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- R. Wirhed, Abilità atletica e anatomia del movimento, Milano, Ermes, 1986.
- B. Grandi, Grande enciclopedia dei giochi olimpici, Milano, Ermes, 1992.
- Sebastiano Verda, Temi di consultazione: note dal R.T.I. per le gare di atletica leggera, Villa Adriana (Roma), FIDAL - centro studi e ricerche, 1998.
- Roberto Corsi, Stelle senza polvere, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2010.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Atletica leggera ai Giochi olimpici
- Campionati del mondo di atletica leggera
- Pista di atletica leggera
- Record mondiali di atletica leggera
- Record olimpici di atletica leggera
- World Athletics
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikibooks contiene testi o manuali di atletica leggera
Wikiversità contiene risorse di atletica leggera
Wikinotizie contiene notizie di attualità di atletica leggera
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file di atletica leggera
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Alessandro Capriotti, ATLETICA LEGGERA, in Enciclopedia Italiana, IX Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015.
- (EN) Atletica leggera, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Giorgio Reineri, ATLETICA - Aspetti tecnici, in Enciclopedia dello Sport, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002-2005.
- (EN) Sito ufficiale della World Athletics, su worldathletics.org.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 15667 · LCCN (EN) sh85009153 · GND (DE) 4035163-4 · BNF (FR) cb11931649q (data) · J9U (EN, HE) 987007294937705171 (topic) · NDL (EN, JA) 00569475 |
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