Calendario ebraico

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Calendario ebraico, che indica "Adar 2" tra il 1927 e il 1948

Il calendario ebraico è un calendario lunisolare, cioè calcolato sia su base solare sia su base lunare. L'anno è composto da 12 o 13 mesi a loro volta composti da 29 o 30 giorni. Le festività ebraiche sono definite in relazione al calendario ebraico: poiché alcune di queste sono legate strettamente alla stagione, esse devono cadere nella stagione giusta.[1]

I nomi dei mesi del calendario ebraico derivano dalla lingua nel confronto babilonese, con il quale gli ebrei vennero in contatto nel VI secolo a.C. Originariamente la durata dei mesi non era stabilita in anticipo, ma l'inizio di ogni mese veniva fissato tramite l'osservazione diretta della Luna nuova; nel XII secolo Maimonide codificò un sistema matematico che fissa l'inizio dei mesi e la durata degli anni in base a regole di calcolo precise e immutabili.

Il calendario ebraico è un calendario cerimoniale usato anche nello Stato d'Israele per stabilire le festività. In Israele esso non è però soltanto cerimoniale, infatti i documenti pubblici ed amministrativi israeliani e le carte d'identità israeliane riportano entrambi[non chiaro] i calendari. La legislazione civile israeliana permette l'uso indistinto di entrambi i calendari nei contratti ed in qualsiasi tipo di documentazione ed esso viene usato nella vita quotidiana dalla consistente quota di popolazione haredi israeliana al posto del calendario gregoriano.

Il ciclo degli anni[modifica | modifica wikitesto]

Il calendario ebraico è basato sul ciclo metonico di 19 anni divisi tra normali ed embolismici nei quali viene aggiunto un tredicesimo mese. Gli anni embolismici sono il 3º, il 6º, l'8º, l'11º, il 14º, il 17º e il 19º anno del ciclo. Questo è composto di 12 anni di 12 mesi e da sette anni di 13 mesi per complessivi 235 mesi lunari. Il tredicesimo mese si chiama Adar Sheni.

Il mese lunare dura circa 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi. L'anno solare, invece, dura circa 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Da questo deriva che nell'arco di un anno il calendario lunare di 12 mesi resta indietro di circa 10 giorni e 21 ore rispetto a quello solare. Alternando anni di 12 e 13 mesi come specificato, si riesce a compensare quasi esattamente la differenza: lo scarto tra 19 anni solari e 235 mesi lunari è appena di 2 ore e 5 minuti circa, pari a circa 7 minuti per anno.[1]

Il ciclo dei mesi[modifica | modifica wikitesto]

Come per gli anni anche i mesi possono avere durate differenti per compensare l'errore presente nella durata del ciclo lunare. Vi sono, quindi, i mesi completi (di 30 giorni) e quelli mancanti (di 29 giorni): in genere essi si alternano, ma vi sono delle eccezioni.

La sequenza dei mesi del calendario ebraico è:

  • Tishrì (30 giorni): sett-ott;
  • Cheshvan (29 o 30 giorni): ott-nov;
  • Kislev (29 o 30 giorni): nov-dic;
  • Tevet (29 giorni): dic-gen;
  • Shevat (30 giorni): gen-feb;
  • Adar (29 o 30 giorni): feb-mar;
  • (Adar Sheni) (29 giorni) ...
  • Nisan (30 giorni): mar-apr;
  • Iyar (29 giorni): apr-mag:
  • Sivan (30 giorni): mag-giu;
  • Tammuz (29 giorni): giu-lug;
  • Av (30 giorni): lug-ago;
  • Elul (29 giorni): ago-sett.

Il mese di Adar Sheni - detto anche Veadar - manca negli anni normali ed è presente negli anni embolismici. I mesi di Cheshvan e Kislev variano di durata a seconda del tipo di anno.

Gli anni normali possono durare 353, 354 o 355 giorni; gli anni embolismici 383, 384 o 385. Il ciclo di 19 anni può durare da 6939 a 6942 giorni.

Il calendario ebraico si ripete esattamente dopo un ciclo di 689.472 anni, pari a 251.827.457 giorni.

La durata media dell'anno è quindi di circa 365,2468 giorni: la deviazione rispetto all'anno solare medio è di circa 6 minuti e 39 secondi, quindi il calendario ebraico rimane indietro di un giorno rispetto all'anno solare ogni circa 216 anni.

Nomi dei mesi[modifica | modifica wikitesto]

Replica del Calendario di Gezer,[2] Museo Israeliano di Gerusalemme

Sia il Calendario siriano, usato correntemente nei paesi arabi della Mezzaluna Fertile, sia il Calendario moderno assiro[3] condividono molti dei nomi del calendario ebraico, come per esempio Nisan, Iyyar, Tammuz, Ab, Elul, Tishri e Adar, indicando quindi un'origine comune.[4] L'origine si pensa sia il Calendario babilonese.[4] Il calendario turco moderno include i nomi Şubat (febbraio), Nisan (aprile), Temmuz (luglio) ed Eylul (settembre). L'antico nome di ottobre era Tesrin.

I riferimenti biblici al calendario pre-ebraico includono dieci mesi identificati per numero piuttosto che per nome. In parti della porzione biblica Noach (parashah "Noah") (specificamente, Genesi 7:11[5], Genesi 8:3-4[6], Genesi 8:13–14[7]) è implicito che i mesi siano di trenta giorni.[8] Esiste anche indicazione che c'erano dodici mesi nel ciclo annuale (1 Re 4:7[9], 1 Cronache 27:1–15[10]). Prima dell'esilio babilonese, solo i nomi di quattro mesi venivano riportati nel Tanakh:

Si crede che tutti questi siano nomi Canaanei.[20] Tali nomi vengono menzionati soltanto in congiunzione con la costruzione del Primo Tempio[21]

Nomi ebraici dei mesi con i rispettivi equivalenti babilonesi
Nr. Ebraico Tiberiense Accademia Comune/
Altro
Lunghezza Analogo babilonese Festività/
Giorni importanti
Note
1 in ebraico: תִּשׁרִי? Tišrī Tishri Tishri 30 giorni Tashritu Rosh Hashanah
Yom Kippur
Sukkot
Shemini Atzeret
Simchat Torah
Chiamato Ethanim in 1 Re 8:2[22].
Primo mese dell'anno civile.
2 in ebraico: מַרְחֶשְׁוָן מרחשוון ? Marḥešwān Marẖeshvan Marcheshvan
Cheshvan
Marẖeshwan
29 o
30 giorni
Arakhsamna Chiamato Bul in 1 Re 6:38[23].
3 in ebraico: כִּסְלֵו כסליו? Kislēw Kislev Kislev
Chisleu
Chislev
29 o
30 giorni
Kislimu Hanukkah
4 in ebraico: טֵבֵת ? Ṭēḇēṯ Tevet Tebeth 29 giorni Tebetu 10 di Tevet (digiuno)
5 in ebraico: שְׁבָט ? Šəḇāṭ Shevat Shevat
Shebat
Sebat
30 giorni Shabatu Tu Bishvat
6L in ebraico: אֲדָר א׳ ? Adar I 30 giorni Solo negli anni embolismici.
6 in ebraico: אֲדָר אֲדָר ב׳? ʼĂḏār Adar
Adar II
29 giorni Adaru Purim
7 in ebraico: נִיסָן? Nīsān Nisan Nissan 30 giorni Nisanu Pesach Chiamato Abib (Esodo 13:4[24], Esodo 23:15[25], Esodo 34:18[26], Deuteronomio 16:1[27])
e Nisan (Ester 3:7[28]) nel Tanakh.
8 in ebraico: אִיָּר אייר? ʼIyyār Iyyar Iyar 29 giorni Ayaru Pesach Sheni
Lag Ba'omer
Chiamato Ziv in 1 Re 6:1[29], 1 Re 6:37[30].
9 in ebraico: סִיוָן סיוון? Sīwān Sivan Siwan 30 giorni Simanu Shavuot
10 in ebraico: תַּמּוּז ? Tammūz Tammuz Tamuz 29 giorni Dumuzu 17 di Tammuz (digiuno) Chiamato col nome del dio babilonese Dumuzi
11 in ebraico: אָב ? ʼĀḇ Av Ab 30 giorni Abu Tisha b'Av
Tu b'Av
12 in ebraico: אֱלוּל ? ʼĔlūl Elul 29 giorni Ululu

Il dì e la notte[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Bereshit (parashah) e Havdalah.

Secondo il calendario ebraico, e l'ebraismo in generale, il giorno inizia la sera.

Vi è però discussione nell'Halakhah circa il momento preciso in cui inizia il nuovo giorno ovvero se dal tramonto o dall'uscita delle prime tre stelle in cielo. Anche sulla definizione precisa di tramonto e di tre stelle vi sono numerose discussioni e il periodo che intercorre dal tramonto all'uscita di tre stelle viene chiamato "ben ha-shemashot".

I giorni della settimana, nel calendario ebraico, vengono indicati con i numerali, dove il sabato viene considerato l'ultimo giorno. In ebraico vengono usate le lettere dell'alfabeto ebraico con valore numerico, per esempio in ebraico: יום א׳? (Giorno 1, o Yom Rishon, in ebraico: יום ראשון?):

  1. Yom Rishon – in ebraico: יום ראשון? (abbreviato in ebraico: יום א׳?), che significa "primo giorno" [corrisponde alla domenica] (inizia al precedente tramonto del sabato)
  2. Yom Sheni – in ebraico: יום שני? (abbr. in ebraico: יום ב׳?) che significa "secondo giorno" [corrisponde a lunedì]
  3. Yom Shlishi – in ebraico: יום שלישי? (abbr. in ebraico: יום ג׳?) che significa "terzo giorno" [corrisponde a martedì]
  4. Yom Reviʻi – in ebraico: יום רביעי? (abbr. in ebraico: יום ד׳?) che significa "quarto giorno" [corrisponde a mercoledì]
  5. Yom Chamishi – in ebraico: יום חמישי? (abbr. in ebraico: יום ה׳?) = "quinto giorno" [corrisponde a giovedì]
  6. Yom Shishi – in ebraico: יום ששי? (abbr. in ebraico: יום ו׳?) che significa "sesto giorno" [corrisponde a venerdì]
  7. Yom Shabbat – in ebraico: יום שבת? (abbr. in ebraico: יום ש׳?), o più comunemente Shabbat – in ebraico: שבת? = "Sabbath-giorno di riposo" [corrisponde al sabato]. Noto anche come Yom Shabbat Kodesh יום שבת קודש

Ogni sette anni cade un anno sabbatico,[31] ovvero un anno durante il quale i campi della Terra di Israele devono essere lasciati a riposo, i crediti e i debiti vengono annullati, gli schiavi ebrei recuperano la libertà.

Questa usanza deriva da alcuni passi della Torah, tra cui Esodo 23:10-11[32]:

«Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai il prodotto, ma nel settimo anno non la sfrutterai e la lascerai incolta: ne mangeranno gli indigenti del tuo popolo e ciò che lasceranno sarà divorato dalle bestie della campagna. Così farai per la tua vigna e per il tuo oliveto.»

Oltre all'anno sabbatico, un altro anno particolare è comandato: il giubileo. Ogni 50 anni la "libertà" viene restituita a tutti i "servi", le proprietà tornano in mano agli originali padroni e i campi vengono lasciati riposare come nell'anno sabbatico.[33]

Secondo il calendario ebraico esistono 3 occorrenze di Capodanno ognuna con un significato diverso. Il Capodanno si identifica con la festa di Rosh haShana che cade il primo giorno di Tishrì. Questo primo Capodanno introduce ai dieci giorni penitenziali che precedono lo Yom Kippur durante i quali il popolo ebraico prende coscienza del proprio comportamento nell'anno precedente invocando la grazia al Signore.[33]

Un secondo Capodanno cade il 15 di Shevat, in occasione di Tu BiShvat, il capodanno degli alberi che ha un richiamo prevalente all'anno agricolo.

Il terzo Capodanno, che cade il giorno 14 del mese di Nisan, la festa di Pesach, considerato come il Capodanno religioso.

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Capodanno ebraico e Seder.

Suddivisioni del giorno[modifica | modifica wikitesto]

Il giorno è diviso in 24 ore e ogni ora in 1080 parti, dette halakim (singolare: helek). Perciò ogni parte dura 3⅓ secondi, ossia 1/18 di un minuto. Il giorno risulta così diviso in 25920 parti. Questa divisione del giorno proviene da Babilonia, dove l'angolo giro era diviso in 360° e ogni grado in 72 parti, dette "granelli": 360x72=25920.[34] Dato che la Terra compie un giro in un giorno, le suddivisioni dell'angolo giro sono (ed erano già a Babilonia) anche una suddivisione del giorno.

Numerazione degli anni[modifica | modifica wikitesto]

Il calendario ebraico conta gli anni a partire dalla presunta data della creazione, che in base alle indicazioni della Bibbia è stata calcolata dalla tradizione rabbinica al 3760 a.C. Precisamente l'anno 1 inizia il 6 ottobre 3761 a.C.; la creazione viene posta al 25 Elul o 25 Adar di tale anno. La creazione di Adamo, quindi, viene a coincidere con uno dei due capodanni ebraici: 1 Tishri 3760 a.C. o 1 Nisan 3759. Perciò ad esempio nel settembre dell'anno gregoriano 2010 inizia l'anno ebraico 5771.[33]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Data della creazione e Anni mancanti.

Esempio di calcolo della data gregoriana di un capodanno ebraico[modifica | modifica wikitesto]

A titolo di esempio calcoliamo la data del Capodanno (1 Tishri) che cade nell'anno gregoriano 2006. L'anno ebraico corrispondente è il 5767 (=2006+3761). Si utilizzano le seguenti regole:

  • ogni mese lunare ha la durata di 29 giorni, 12 ore e 793 parti (1 ora = 1080 parti);
  • la luna nuova che inizia l'anno ebraico 1 cadde 5 ore e 204 parti dopo il tramonto, convenzionalmente fissato alle 18:00 (ora di Gerusalemme).

Occorre quindi calcolare il numero di mesi trascorsi dal Capodanno dell'1 (6 ottobre 3761 a.C.) a quello del 5767. In questi 5766 anni ci sono stati 303 cicli metonici completi, più nove anni del 304.esimo ciclo (19×303 = 5757). Di questi ultimi nove anni, tre (il 3º, il 6º e l'8º) avevano 13 mesi, gli altri 12. Quindi il numero totale di mesi è:

303×235 + 3×13 + 6×12 = 71316

(235 è il numero di mesi del ciclo metonico). Moltiplicato questo numero per la durata del mese sopra indicata, e aggiungendo l'orario del punto di partenza (la prima luna nuova), si ottiene che la luna nuova che dà inizio all'anno 5767 cade esattamente 2106004 giorni dopo il 6 ottobre 3761 a.C., un'ora e 672 parti dopo il tramonto.

Dobbiamo quindi calcolare a quale data del calendario gregoriano corrisponde. A questo scopo calcoliamo il numero dei giorni trascorsi dal 6 ottobre 3761 a.C. al 6 ottobre 2006:

  • anzitutto contiamo 365 giorni per ciascun anno;
  • quindi calcoliamo quanti anni bisestili ci sono stati in questo intervallo:
    • 3757 a.C., l'ultimo nell'1 a.C. (il 3761 a.C. fu bisestile, ma poiché il 29 febbraio viene prima del 6 ottobre non deve essere contato);
    • 4, l'ultimo nel 2004 (tenendo conto che secondo la regola del calendario gregoriano, il 1700, il 1800 e il 1900 non sono bisestili);
  • infine sottraiamo i 10 giorni di correzione dal calendario giuliano a quello gregoriano.

Quindi:

365×5766 + 940 + 498 - 10 = 2106018

Confrontando questo numero con quello precedente, vediamo che il 6 ottobre del 2006 segue di 14 giorni la luna nuova del mese di Tishri, che quindi cade il 22 settembre. Ora, il Capodanno viene fissato in base a queste regole:

  • se la luna nuova cade entro il mezzogiorno (come in questo caso), il Capodanno è il giorno della luna nuova, altrimenti è il giorno successivo;
  • se il Capodanno così determinato cade di domenica, mercoledì o venerdì, va spostato al giorno seguente. Nel nostro caso il 22 settembre 2006 è un venerdì, quindi questa regola va applicata;
  • se la data del Capodanno successivo risultasse cadere 356 giorni dopo, quello presente si sposta in avanti di due giorni (gli anni di 12 mesi possono essere lunghi solo 353, 354 o 355 giorni). Questo può accadere soltanto se esso cade di martedì (per brevità evitiamo di riportare qui la dimostrazione), quindi nel nostro caso non si applica;
  • se la durata dell'anno precedente risultasse di 382 giorni, il Capodanno si sposta in avanti di un giorno (gli anni di 13 mesi possono essere lunghi solo 383, 384 o 385 giorni). Nel nostro caso l'anno precedente ha 12 mesi (è il nono del ciclo metonico) quindi questa regola non si applica.

Risultato finale: il Capodanno ebraico del 5767 cade sabato 23 settembre 2006.[1]

Date del capodanno ebraico[modifica | modifica wikitesto]

anno data giorni anno data giorni
5762 dal tramonto del 17 settembre al tramonto del 18 settembre 2001 354 5782 dal tramonto del 6 settembre al tramonto del 7 settembre 2021 384*
5763 dal tramonto del 6 settembre al tramonto del 7 settembre 2002 385* 5783 dal tramonto del 25 settembre al tramonto del 26 settembre 2022 355
5764 dal tramonto del 26 settembre al tramonto del 27 settembre 2003 355 5784 dal tramonto del 15 settembre al tramonto del 16 settembre 2023 383*
5765 dal tramonto del 15 settembre al tramonto del 16 settembre 2004 383* 5785 dal tramonto del 2 ottobre al tramonto del 3 ottobre 2024 355
5766 dal tramonto del 3 ottobre al tramonto del 4 ottobre 2005 354 5786 dal tramonto del 22 settembre al tramonto del 23 settembre 2025 354
5767 dal tramonto del 22 settembre al tramonto del 23 settembre 2006 355 5787 dal tramonto del 11 settembre al tramonto del 12 settembre 2026 385*
5768 dal tramonto del 12 settembre al tramonto del 13 settembre 2007 383* 5788 dal tramonto del 1 ottobre al tramonto del 2 ottobre 2027 355
5769 dal tramonto del 29 settembre al tramonto del 30 settembre 2008 354 5789 dal tramonto del 20 settembre al tramonto del 21 settembre 2028 354
5770 dal tramonto del 18 settembre al tramonto del 19 settembre 2009 355 5790 dal tramonto del 9 settembre al tramonto del 10 settembre 2029 383*
5771 dal tramonto del 8 settembre al tramonto del 9 settembre 2010 385* 5791 dal tramonto del 27 settembre al tramonto del 28 settembre 2030 355
5772 dal tramonto del 28 settembre al tramonto del 29 settembre 2011 354 5792 dal tramonto del 17 settembre al tramonto del 18 settembre 2031 354
5773 dal tramonto del 16 settembre al tramonto del 17 settembre 2012 353 5793 dal tramonto del 5 settembre al tramonto del 6 settembre 2032 383*
5774 dal tramonto del 4 settembre al tramonto del 5 settembre 2013 385* 5794 dal tramonto del 23 settembre al tramonto del 24 settembre 2033 355
5775 dal tramonto del 24 settembre al tramonto del 25 settembre 2014 354 5795 dal tramonto del 13 settembre al tramonto del 14 settembre 2034 385*
5776 dal tramonto del 13 settembre al tramonto del 14 settembre 2015 385* 5796 dal tramonto del 3 ottobre al tramonto del 4 ottobre 2035 354
5777 dal tramonto del 2 ottobre al tramonto del 3 ottobre 2016 353 5797 dal tramonto del 21 settembre al tramonto del 22 settembre 2036 353
5778 dal tramonto del 20 settembre al tramonto del 21 settembre 2017 354 5798 dal tramonto del 9 settembre al tramonto del 10 settembre 2037 385*
5779 dal tramonto del 9 settembre al tramonto del 10 settembre 2018 385* 5799 dal tramonto del 29 settembre al tramonto del 30 settembre 2038 354
5780 dal tramonto del 29 settembre al tramonto del 30 settembre 2019 355 5800 dal tramonto del 18 settembre al tramonto del 19 settembre 2039 355
5781 dal tramonto del 18 settembre al tramonto del 19 settembre 2020 353 5801 dal tramonto del 7 settembre al tramonto del 8 settembre 2040 383*

* anno di 13 mesi.

Inizio del periodo dei mesi ebraici[modifica | modifica wikitesto]

Durante il XXI secolo dell'Era Cristiana, i mesi ebraici iniziano nel seguente periodo:

Il primo giorno del mese Periodo del primo giorno dei mesi ebraici nel corso del XXI secolo (calendario gregoriano)
1º Tishri fra il tramonto del 4 settembre e il tramonto del 5 ottobre
1º Cheshvan fra il tramonto del 4 ottobre e il tramonto del 4 novembre
1º Kislev fra il tramonto del 3 novembre e il tramonto del 3 dicembre
1º Tevet fra il tramonto del 2 dicembre e il tramonto del 2 gennaio
1º Shevat fra il tramonto del 31 dicembre e il tramonto del 31 gennaio
1º Adar fra il tramonto del 10 febbraio e il tramonto del 2 marzo (anno comune) / fra il tramonto del 30 gennaio e il tramonto dell'11 febbraio (1º Adar Rishon - anno embolismico) / fra il tramonto del 1º marzo e il tramonto del 13 marzo (1º Adar Sheni - anno embolismico)
1º Nisan fra il tramonto dell'11 marzo e il tramonto dell'11 aprile
1º Iyar fra il tramonto del 10 aprile e il tramonto dell'11 maggio
1º Sivan fra il tramonto del 9 maggio e il tramonto del 9 giugno
1º Tammuz fra il tramonto dell'8 giugno e il tramonto del 9 luglio
1º Av fra il tramonto del 7 luglio e il tramonto del 7 agosto
1º Elul fra il tramonto del 6 agosto e il tramonto del 6 settembre

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Nachum Dershowitz, Nachum; Edward M. Reingold, Calendrical Calculations (3ª ed.), Cambridge University Press, 2007, p. 91.
  2. ^ Il Calendario di Gezer è una piccola tavoletta di calcare con iscrizioni scoperta presso l'antica città canaanea Gezer, a circa 30km ovest di Gerusalemme. Viene datata comunemente verso il X secolo a.E.V., sebbene la sua identificazione durante gli scavi non sia stata in un "contesto archeologico sicuro", con la conseguente incertezza di una data specifica. Cfr. Aaron Demsky, "Reading Northwest Semitic Inscriptions", Near Eastern Archaeology, 2007, 70/2.
  3. ^ Il calendario assiro è un calendario lunare che inizia nell'anno 4750 a.E.V., del primo tempio di Assur[1][2] basato su una serie di articoli pubblicati dalla rivista assira Gilgamesh, redatta dai fratelli Addi Alkhas e Jean Alkhas, e da Nimrod Simono. Tale calendario assiro è ufficiale presso le etnie assire dell'Iraq, Siria, Armenia, Giordania, Libano, parti della Turchia e Iran. Cfr. "The True Assyrian Calendar", di Benjamin Daniali Archiviato il 28 luglio 2010 in Internet Archive., su AssyriaTimes 17 marzo 2010.
  4. ^ a b Roland de Vaux, John McHugh, Ancient Israel: Its Life and Institutions, McGraw–Hill, 1961, p. 179. ISBN 978-0-8028-4278-7
  5. ^ Genesi 7:11, su laparola.net.
  6. ^ Genesi 8:3-4, su laparola.net.
  7. ^ Genesi 8:13–14, su laparola.net.
  8. ^ Genesi 7:11, su laparola.net. riporta "...nel diciassettesimo giorno del secondo mese — in quel giorno eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono..." and Gen 8:3–4, su laparola.net. narra "...le acque andarono via via ritirandosi dalla terra e calarono dopo centocinquanta giorni. (4) Nel settimo mese, il diciassette del mese, l'arca si posò sui monti dell'Ararat..." C'è un intervallo di 5 mesi e 150 giorni, rendendo ogni mese lungo 30 giorni.
  9. ^ 1Re 4:7, su laparola.net.
  10. ^ 1Cronache 27:1–15, su laparola.net.
  11. ^ Esodo 12:2, su laparola.net.
  12. ^ Esodo 13:4, su laparola.net.
  13. ^ Esodo 23:15, su laparola.net.
  14. ^ Esodo 34:18, su laparola.net.
  15. ^ Deuteronomio 16:1, su laparola.net.
  16. ^ 1Re 6:1, su laparola.net.
  17. ^ 1Re 6:37, su laparola.net.
  18. ^ 1Re 8:2, su laparola.net.
  19. ^ 1Re 6:38, su laparola.net.
  20. ^ (EN) Rachel Hachlili, Ancient Synagogues – Archaeology and Art: New Discoveries and Current Research, Brill, 2013, p. 342, ISBN 978-9004257733.
  21. ^ (EN) Håkan Ulfgard, The Story of Sukkot: the Setting, Shaping and Sequel of the Biblical Feast of Tabernacles, Mohr Siebeck, 1998, p. 99, ISBN 3-16-147017-6.
  22. ^ 1Re 8:2, su laparola.net.
  23. ^ 1Re 6:38, su laparola.net.
  24. ^ Esodo 13:4, su laparola.net.
  25. ^ Esodo 23:15, su laparola.net.
  26. ^ Esodo 34:18, su laparola.net.
  27. ^ Deuteronomio 16:1, su laparola.net.
  28. ^ Ester 3:7, su laparola.net.
  29. ^ 1Re 6:1, su laparola.net.
  30. ^ 1Re 6:37, su laparola.net.
  31. ^ Anno sabbatico nel calendario ebraico è l'anno in cui gli antichi ebrei, ogni sette anni (sei anni di coltivazione e un anno di riposo), si concedevano una pausa lavorativa, condonando i debiti e liberando gli schiavi e lasciando "riposare" anche la terra della Terra d'Israele (cfr. Giubileo ebraico e Shemittah).
  32. ^ Esodo 23:10-11, su laparola.net.
  33. ^ a b c Per questa sezione si veda spec. Nathan Bushwick, Understanding the Jewish Calendar, Moznaim, 1989, pp. 95–97 & passim. ISBN 0-940118-17-3
  34. ^ Otto Neugebauer, The astronomy of Maimonides and its sources, Hebrew Union College Annual, 23 (1949), p. 322–363.

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