Calendario buddhista

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Il calendario buddhista è il calendario lunisolare utilizzato per le festività nelle comunità buddhiste e particolarmente diffuso nei paesi del Buddhismo Theravada: Thailandia, Birmania, Sri Lanka, Cambogia e Laos.

Il calendario buddhista trae origine dal calendario del terzo secolo descritto nel trattato indiano Surya Siddhanta[1] I mesi sono alternativamente di 30 e 29 giorni, con un mese intercalare (adhikamasa) aggiunto ogni 19 anni e 11 giorni intercalari (adhikavara) aggiunti nell'arco di 57 anni.

L'anno mediamente risulta così essere di 365.25875 giorni, leggermente più lungo dell'anno siderale e notevolmente più lungo dell'anno tropico.

I mesi[modifica | modifica wikitesto]

I mesi in sanscrito sono:

  • Caitra
  • Vaisakha
  • Jyestha
  • Ashadha
  • Sravan
  • Bhadrapada
  • Asvina
  • Karttika
  • Margasirsha
  • Pausha
  • Magha
  • Phalguna

In singalese:

  • Bak
  • Vesak
  • Poson
  • Æsala
  • Nikini
  • Binara
  • Wap
  • Il
  • Undhuvap
  • Dhuruthu
  • Navam
  • Mædhin

In birmano:

  • Tagu
  • Kason
  • Nayon
  • Waso
  • Wagaung
  • Tawthalin
  • Thadingyut
  • Tarzaungmon
  • Natdaw
  • Pyatho
  • Tabodwe
  • Tabaung

Gli anni[modifica | modifica wikitesto]

Il computo degli anni prende origine dal momento del parinirvāṇa del Buddha storico avvenuto a Kuśīnagar da cui si origina l'era attuale: la Buddhasakarat. Attualmente tale data è fissata nei paesi theravada al 543 a.C. pertanto, mancando l'anno zero al calendario gregoriano deve sommare 544 al numero dell'anno giuliano per ottenere l'anno buddhista corrispondente. In Thailandia e in Cina va invece sommato 543.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ John Christopher Eade, The calendrical systems of mainland south-east Asia, Leiden: Brill, 1995. ISBN 90-04-10437-2.

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