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7) Ciò significa che, soprattutto con una circolazione virale così sostenuta e varianti virali così contagiose, i benefici del vaccino superano di gran lunga i suoi rischi, in qualunque fascia d'età si prenda in considerazione.

6) Guardando, però, all'insorgenza di miocarditi e pericarditi in seguito all'infezione da SARS-CoV-2 si vede che il rischio di complicanze cardiache è significativamente più alto dopo l'infezione da SARS-CoV-2, in tutte le fasce d'età e in entrambi i sessi.

5) Le complicanze cardiache post-vaccinazione si è visto che sono più frequenti nelle persone di sesso maschile appartenenti alla fascia d'età 12-17 anni, in particolare dopo la seconda dose di vaccino.

4) L'incidenza di miocarditi e pericarditi è stata calcolata anche in seguito alla vaccinazione anti-COVID19, tenendo conto della dose (prima o seconda) e anche qui del sesso e della fascia d'età.

3) E' stata calcolata l'incidenza di miocarditi e pericarditi fra persone di età ≥5 anni che avevano un'infezione da SARS-CoV-2, tenendo conto nelle analisi sia del sesso che della fascia d'età di appartenenza.

2) Uno studio del CDC statunitense di recente pubblicazione ha studiato i dati provenienti da 40 ospedali USA nel periodo compreso fra il 1 gennaio 2021 e il 31 gennaio 2022.

1) La #miocardite e pericardite è una complicanza potenzialmente associata all'infezione da SARS-CoV-2 e all'utilizzo di vaccini a mRNA (Pfizer o Moderna). Ha senso, dunque, continuare a utilizzare questi vaccini in tutte le fasce d'età? I dati ci dicono di sì, vediamolo insieme.

7) CONCLUSIONI: l’infezione da EBV è troppo diffusa per pensare di non contrarla, la soluzione auspicabile sarebbe avere a disposizione un vaccino (così come per il Papilloma Virus e il tumore al collo dell’utero) e la tecnologia #mRNA potrebbe finalmente la strada giusta.

6) Questi studi permettono di ipotizzare una correlazione effettiva fra infezione da EBV e sclerosi multipla. Ovviamente non tutti quelli che contraggono l’infezione svilupperanno la malattia: l’infezione da EBV sembra essere una condizione necessaria ma non sufficiente.

5) SECONDO STUDIO: nel 20% delle persone con sclerosi multipla i linfociti B avevano prodotto anticorpi contro la proteina GlialCAM presente nel sistema nervoso, molto simile alla proteina virale del EBV, in una sorta di “scambio di persona”. @Nature

4) PRIMO STUDIO: dimostra come l’infezione da EBV aumenti il rischio di sclerosi multipla di ben 32 volte. @ScienceMagazine

3) Cosa collega #EBV e #scelrosimultipla ? Se l’infezione da EBV interessa la quasi totalità della popolazione, la sclerosi multipla insorge in una netta minoranza di questa. Quindi è difficile la prova del collegamento.

2) La #sclerosimultipla è una malattia autoimmune che colpisce circa 2,8 milioni di persone. Nel sangue sono presenti degli anticorpi che, in un cortocircuito di autoimmunità, vanno ad attaccare i nervi, causando la distruzione della guaina che li protegge.

Come vi avevamo spiegato qualche giorno fa #diabete #LongCovidhttps://twitter.com/FLAHAULT/status/1509612760547663875 …

Proteggiamo i bambini. Nonostante con omicron l’efficacia si abbassi un poco, questa rimane elevatissima rispetto alle forme gravi. Il vaccino è fondamentale anche per i più piccoli, sarebbe ingiusto non proteggerli nei confronti di un virus che è tutt’altro che un raffreddore.

4) per i bambini 5-11 anni il campione più piccolo di soggetti arruolati non permette di dividere l’analisi fra ospedalizzazione e forma critica, ma con omicron la doppia dose di vaccino ha abbassato il rischio di ospedalizzazione di un valore molto alto, del 68%.

3) con la variante omicron tale valore scende al 40% circa (e per questo ricordiamo l’importanza di fare il richiamo appena indicato!) ma rimane estremamente elevata (79%) l’efficacia sulle forme severe (critiche) di malattia.