FUSS è una soluzione GNU/Linux completa (server, client e desktop/standalone) basata su Debian per la gestione di una rete didattica.

È nel contempo anche un progetto di sostenibilità digitale che dal 2005 permette ad alunni e docenti di usare a casa gli stessi strumenti informatici installati a scuola, liberamente e senza alcun aggravio di costo.

SchoolSwap

Un PC sostenibile per studiare e lavorare - Ein nachhaltiger PC zum Lernen und Arbeiten

Fotogramma e link al video di SchoolSwap

Per agevolare la didattica a distanza durante il passato periodo di lockdown, l’associazione LugBZ (Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan) assieme ad ADA (Associazione per i Diritti degli Anziani) hanno dato vita al Progetto SchoolSwap un’iniziativa di sostegno a studenti e famiglie che ha riscosso un notevole successo: PC e notebook donati da privati, imprese ed enti pubblici sono stati aggiornati con il sistema Debian GNU/Linux “FUSS” e tutti i programmi open source usati nelle scuole.

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Upgrade alla Scuola di Musica 'Vivaldi'

Estesa l’infrastruttura della scuola ed aggiornato il sistema su server e PC

a cura del prof. Fabio Michelini

Foto di un'aula didattica della scuola

Si può fare didattica a distanza con la musica? La Scuola di musica in lingua italiana “Antonio Vivaldi” ha risposto a questa domanda affidandosi al progetto FUSS. Nelle aule, accanto agli strumenti musicali, sono state installate e messe in rete le postazioni con a bordo il sistema operativo basato su Debian 10 “buster” e tutta la dotazione di software open-source necessaria a fare musica e a mettere in contatto i docenti con gli allievi.

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Strategia Nazionale per le competenze digitali

Sostenibilità digitale e Progetto FUSS presenti nel Piano Operativo

Dopo la pubblicazione del Decreto a luglio scorso, oggi, 23 dicembre 2020 è stato ufficializzato sul sito di Repubblica Digitale il Piano Operativo della Strategia Nazionale per le Competenze Digitali.

All’interno del Piano Operativo è prevista un’iniziativa specifica sulla Sostenibilità Digitale (Azione 20) riguardante lo Sviluppo di competenze e cultura digitale degli studenti. Il Progetto FUSS, quale principale progetto di sostenibilità digitale nelle scuole della Provincia Autonoma di Bolzano, è orgoglioso di essere annoverato tra le 36 iniziative della Coalizione nazionale destinate al mondo dell’istruzione contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dell’Asse 1 (Competenze digitali nel ciclo dell’istruzione e della formazione superiore).

FUSS 10 al Cornaro di Jesolo

Aggiornati ed operativi i sistemi informatici dell'istituto

Foto al Cornaro di Jesolo Luca Marcolongo (responsabile informatico), Raffaele Trotta (vicepreside) ed Emilio Martin (docente)

All’inizio dell’anno scolastico tutto deve funzionare a puntino, anche e soprattutto le attrezzature informatiche in un periodo in cui “didattica a distanza” (o DaD) e “didattica digitale integrata” sono entrate nel vocabolario della scuola.

L’IPSOEA “E. Cornaro” di Jesolo che conta circa 800 studenti, dal 2008 ha preferito scegliere una via sostenibile alla digitalizzazione adottando FUSS.

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Repubblica Digitale

Il Progetto FUSS, membro della Coalizione Nazionale, entra in Commissione Europea

repubblica-digitale

Repubblica Digitale è l’iniziativa con la quale l’Italia aderisce al programma della Commissione UE per le competenze e le professioni digitali.

Il progetto FUSS fa parte di questa importante coalizione italiana. 15 anni fa, nelle scuole di lingua italiana parte lo sviluppo del sistema didattico FUSS (“Free Upgrade for a digitally Sustainable School”, tradotto “Sistema libero per una scuola digitalmente sostenibile”). FUSS sviluppa per le scuole della nostra Provincia un sistema open source, che si evolve nel tempo con il contributo degli studenti e in base alle necessità di chi lo utilizza: insegnanti e studenti. FUSS era ante litteram in linea con i principi del Manifesto di Repubblica Digitale:

  • Educazione al digitale
  • Cittadinanza digitale
  • Digitale etico, umano e non discriminatorio
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Smart working con Software Libero

FUSS usato anche in amministrazione

smart-working Nadia Fasciano, vicedirettrice del III Circolo didattico delle scuole dell’infanzia a Bolzano.

Lavorare da casa in smart working, denominato nel nostro ordinamento “lavoro agile”, prevede che i dipendenti possano utilizzare i propri dispositivi tecnologici. Il prerequisito è che l’amministrazione deve essere in grado di fornire ai dipendenti strumenti che funzionino con qualsiasi sistema operativo. E’ il caso di applicativi web per leggere la posta elettronica, per la produttività d’ufficio, per la fatturazione elettronica, per le videoconferenze, tanto per citarne alcuni. Quanto più l’amministrazione ha investito nello sviluppo e adozione di strumenti web accessibili da internet, tanto più agevole è il lavoro della/o smart worker. Esiste pur sempre la possibilità di collegarsi attraverso un canale sicuro (VPN) alla propria postazione di lavoro in ufficio al fine di poter accedere anche a quegli applicativi che non sono fruibili wia web da casa. Tale possiblità per questioni di licenze e banda è concessa soltanto a pochi dipendenti ed in linea di principio dovrebbe essere ridotta quanto più possibile.

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A scuola con l'open source, anche da remoto

Il nostro impegno in questo momento di difficoltà

Image credits: Raffaele Iovino (CC-BY-SA) In questo momento di difficoltà per tutta Italia, FUSS non smette di essere al fianco dei docenti e degli studenti della Provincia. Dall’inizio di questa emergenza abbiamo lavorato senza sosta per scalare la nostra infrastruttura ed adeguarci al carico comprensibilmente crescente registrato sui nostri sistemi. Chamilo, nella sua istanza FUSS Campus, è la piattaforma online che al momento viene utilizzata di più, complice probabilmente l’estrema immediatezza. [Leggi]

Sempre più imprese usano Linux e software libero

La cooperativa CALL di Merano sceglie FUSS

Aula FUSS Cooperativa Call

E’ indiscutibile il fatto che oggigiorno ogni impresa abbia almeno un dispositivo con il sistema operativo Linux a bordo, sia esso un server, un desktop, uno smartphone o un dispositivo embedded. Secondo i dati riportati nel 2018 (in aumento nel 2019), a livello mondiale Linux è impiegato da

  • tutti i 500 più grossi supercomputer,
  • 66,6% dei server web,
  • 73,19% degli smartphone,
  • 29,4% dei sistemi embedded.

Ciò dimostra, come già noto, che il sistema Linux è in grado di scalare ed adattarsi tanto ai piccoli dispositivi hardware quanto a quelli di grosse dimensioni, permettendo a chiunque di modificarlo a piacere, di adattarlo a nuovi sistemi e pertanto di innovare.

Anche lato desktop sale il numero di imprese, associazioni e privati che preferiscono adottare il sistema operativo Linux e software libero come ad esempio LibreOffice per la produttività d’ufficio. Le motivazioni principali? Libertà, flessibilità, scalabilità, sicurezza, autonomia, etica, risparmio, investimenti in risorse umane, incentivazione delle aziende sul territorio, sostenibilità, economia circolare.

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