Baku

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Baku
città
(AZ) Bakı
Baku – Stemma Baku – Bandiera
Baku – Veduta
Localizzazione
StatoAzerbaigian Azerbaigian
DistrettoAbşeron
Amministrazione
SindacoEldar Azizov (YAP)
Territorio
Coordinate40°21′59.96″N 49°50′06.66″E / 40.366656°N 49.835183°E40.366656; 49.835183 (Baku)Coordinate: 40°21′59.96″N 49°50′06.66″E / 40.366656°N 49.835183°E40.366656; 49.835183 (Baku)
Altitudine-28 m s.l.m.
Superficie2 130 km²
Abitanti2 181 800[1] (2014)
Densità1 024,32 ab./km²
Altre informazioni
Lingueazero
Cod. postaleAZ1000
Prefisso(+994)12
Fuso orarioUTC+4
ISO 3166-2AZ-BA
Targa10 - 90
Cartografia
Mappa di localizzazione: Azerbaigian
Baku
Baku
Sito istituzionale

Baku (pron. bakù[2]; in azero Bakı?/باکی; in russo: Баку?, persiano: باکوبا‎, Bakube[3] persiano: باراکا‎, Baraca[1]in armeno: Պակովան?, traslitterato: Pakovan), conosciuta anche come Baqy, Baky o Baki, in italiano Bacù[2], è la capitale, la più grande città e il più grande porto dell'Azerbaigian e di tutto il Caucaso.

È considerata una delle più antiche e più grandi città dell'Oriente. Situata sulla costa meridionale della penisola di Abşeron, la città si compone di tre parti principali: il centro, la vecchia Città Murata estesa sul territorio di 21,5 ettari e la parte della città costruita nell'epoca sovietica. La sua popolazione nel 2014 era stimata in 2.122.300 abitanti.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Trovandosi ad un'altitudine di 28 metri sotto il livello del mare, Baku è la capitale di Stato più bassa al mondo.

La città è situata sulla penisola di Abşeron e si affaccia su un golfo sul Mar Caspio occidentale. Il territorio cittadino è circondato da diversi laghi salmastri, il principale è il lago di Böyük Şor.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima di Baku è temperato e semi-arido. La temperatura media è di 14,6 °C e le precipitazioni totali annue sono pari a 210 mm. Il mese più caldo è luglio con una temperatura media di 26,4 °C e quello più freddo è febbraio con una media di 4 °C.

Le precipitazioni massime sono nel mese di novembre (30 mm) e il mese più asciutto è luglio.

Episodicamente la città è battuta da improvvisi venti molto forti a carattere burrascoso, non a caso è chiamata "città dei venti", quello che spira da sud è chiamato gilavar mentre quello che arriva da nord prende il nome di khazri[4]

Mese Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. mediaC) 6,66,39,816,422,127,330,629,725,619,613,59,77,516,129,219,618,1
T. min. mediaC) 2,12,04,29,414,919,722,222,919,413,68,84,83,09,521,613,912,0
Precipitazioni (mm) 21,020,021,018,018,08,02,06,015,025,030,026,067,057,016,070,0210,0
Giorni di pioggia 6,06,05,04,03,02,01,02,02,06,06,06,018,012,05,014,049,0

Fonte: National Hydrometeorological Department of the Ministry of Ecology and Natural Resources of Azerbaijan Republic

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Con ogni probabilità il nome Baku, che si pronuncia bakù, deriva dagli antichi nomi della città: Badu-kube, che significa Città dove soffia il vento, o Baghkuh, che significa Monte di Dio. Fonti arabe si riferiscono alla città chiamandola col nome di Baku, Bakukh, Bakuya, oppure Bakuye.

Altre teorie suggeriscono che il nome derivi dai tempi più antichi dell'epoca zoroastriana, più precisamente dalla parola Baga, che significa Il sole o Il Dio in diverse lingue antiche.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione scritta della città di Baku risale all'885 in occasione dell'inizio della dinastia dei Abbasidi. La città cominciò ad assurgere al rango di importante centro cittadino dopo la distruzione della città di Shemakha dopo un terribile terremoto nel XII secolo sotto il regno dello Shirvanshah Ahsitan I che elesse Baku a capitale.

Nel 1501 lo scià safavide Isma'il I pose sotto assedio la città che resistette grazie alla sua doppia cinta di mura. Nel 1540 tuttavia la città fu conquistata dall'esercito della dinastia safavide e nel 1604 la fortezza di Baku fu rasa al suolo per ordine dello scià persiano Abbas I.

Il 26 giugno 1723, dopo un lungo assedio e un pesante cannoneggiamento, la città si arrese alle truppe russe dello zar Pietro il Grande, il quale decretò che Baku fosse presidiata da due reggimenti di circa 2400 soldati. Nel 1795 la città fu conquistata dal sovrano della dinastia Qajar Mohammad Khan Qajar durante la sua lotta contro la Russia zarista per la sottomissione di tutto il Caucaso settentrionale. Nella primavera del 1796, su ordine della zarina Caterina II, le truppe russe diedero via a una grande offensiva nel Transcaucaso che vide la resa di Baku al contingente russo di 6.000 soldati. Il 13 giugno 1796 la flotta russa entrò nella baia di Baku e subito dopo fu istituita una guarnigione permanente sotto il generale Pavel Tsitsianov. Tuttavia lo zar Paolo I ordinò la cessazione dell'occupazione della regione e il ritiro delle truppe che lasciarono Baku nel 1797. Il successivo sovrano russo Alessandro I mostrò un rinnovato interesse per la conquista di Baku, riconquistata l'8 febbraio 1806.

Nel 1813 il possesso da parte della Russia della città fu stabilito dal Trattato di Golestan con il quale si sanciva il passaggio di Baku e di gran parte della regione caucasica all'Impero russo; nel 1859 fu istituita la Gubernija di Baku.

All'inizio del XIX secolo Baku era un insediamento di frontiera con l'aspetto di un ducato medievale. Tra le sue mura di settecento anni strette strade di ciottoli serpeggiavano lungo mercati all'aperto pieni di attività, piccole case di fango e un minareto dal quale una principessa era saltata morendo per sfuggire al padre incestuoso. Carretti di legno dal colore dell'arcobaleno chiamati arbas e larghe carrozze montate su irregolari ruote alte sette piedi trasportavano persone e beni attraverso il deserto circostante. La baia a forma di mezzaluna – più di sette miglia da estremità a estremità e quindici di circonferenza – brulicava di barche da pesca provenienti da Hastarkhan, sulla costa settentrionale, e di mercanti neri provenienti dalla costa meridionale della Persia.[6]

A partire dal 1873 il boom petrolifero diede forte impulso allo sviluppo urbanistico e industriale, dando vita al distretto noto come la Città Nera. In breve la città vide la fioritura di rappresentanze e delegazioni di compagnie provenienti da ogni angolo del mondo: svizzeri, inglesi, italiani, francesi, belgi, tedeschi e persino americani.

All'inizio del XX secolo la città fu teatro di scontri e di episodi di violenza etnica nel quadro della Rivoluzione russa. I bolscevichi costituirono la Comune di Baku e nell'estate del 1918 l'offensiva ottomana portò alla Battaglia di Baku, l'ultima battaglia della prima guerra mondiale sul fronte del Caucaso. Nel 1920 Baku fu sede della celebre Conferenza Comintern dei Popoli Orientali: il Congresso di Baku.

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Durante la seconda guerra mondiale la città svolse un ruolo vitale per il rifornimento di petrolio al resto del paese; la conquista dei campi petroliferi intorno a Baku da parte delle truppe tedesche era uno degli obiettivi dell'Operazione Edelweiss (maggio-novembre 1942), la fornitura fu sospesa dall'avanzata dei tedeschi e i rifornimenti ripresero solo dopo la vittoria nella Battaglia di Stalingrado e il ritiro delle truppe dell'Asse dal Caucaso.

Il governo Sovietico confiscò la maggior parte dei beni della comunità ebraica di Baku. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, tutte le sinagoghe e un collegio ebreo nazionalizzati dai sovietici furono restituiti alla comunità ebraica dal governo azero. Il governo ha anche finanziato il restauro di questi edifici, iniziando il rinnovamento delle sette sinagoghe tra cui Gilah e la grande sinagoga del Kruei.

Dal 1990[modifica | modifica wikitesto]

In seguito alla dissoluzione dell'Unione Sovietica l'Azerbaigian ottenne l'indipendenza nel 1991. Pochi mesi prima, nel gennaio del 1990, ebbe luogo a Baku un Pogrom nei confronti della minoranza armena (Pogrom di Baku) che viveva nella città, legato alla guerra tra Azerbaigian e l'Armenia per il controllo della regione del Nagorno Karabakh[7]. Nella notte tra il 19 e il 20 gennaio la città venne occupata dall'Armata Rossa che per ristabilire l'ordine provocò 130 vittime e diverse centinaia di feriti tra i civili[8].

Il 25 novembre del 2000 la città è stata colpita da un terremoto di forza 6,8 della scala di magnitudo del momento sismico[9] che ha provocato danni anche ai monumenti della Città Vecchia. Nel 2003 i monumenti sono stati inseriti nella lista dei patrimoni dell'umanità in pericolo fino al 2009 con la motivazione della mancanza di adeguati piani di tutela della Città Vecchia contro fenomeni di speculazione edilizia che hanno coinvolto anche le parti più antiche della città.

Da un punto di vista urbanistico dall'indipendenza si è assistito ad una forte spinta innovativa volta anche ad eliminare le tracce dell'influenza sovietica dalla struttura cittadina. Diversi edifici dell'epoca sovietica sono stati demoliti, sono state recuperate aree verdi soprattutto lungo la costa, l'aumento del prezzo del petrolio e il crescente flusso turistico hanno creato risorse[10] per realizzare progetti avveniristici come il Centro culturale Heydar Aliyev, le Flame Towers e altri edifici modernissimi.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

UNESCO white logo.svg Bene protetto dall'UNESCO
UNESCO World Heritage Site logo.svg Patrimonio dell'umanità
Città-fortezza di Baku con il Palazzo di Shirvanshah e la Torre della Vergine
(EN) Walled City of Baku with the Shirvanshah's Palace and Maiden Tower
TipoCulturali
Criterio(iv)
Pericolo2003-2009
Riconosciuto dal2000
Scheda UNESCO(EN) Scheda
(FR) Scheda
Le Mura della Città Vecchia

Nel dicembre del 2000, la Città Vecchia, il Palazzo degli Shirvanshah e la Torre della Vergine sono stati dichiarati dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità. La maggior parte dei muri ristretti dopo la conquista russa del 1806 sono stati conservati. Questa parte della città è un complesso caratterizzato da strettissime vie che collegano palazzi antichi; include anche il Palazzo degli Shirvanshah, due caravanserragli, la Torre della Vergine, simbolo di Baku, con vista sulla baia. Vi sono anche numerosi hammam e piccole moschee spesso senza alcun segno che li distingua dagli altri palazzi.

Mercato nella Città Vecchia

Nel 2003 UNESCO ha incluso il complesso nella Lista “Patrimoni dell'Umanità in Pericolo” citando i danni subiti dal terremoto del 2000 e la scarsa conservazione. Il complesso è stato tolto dalla suddetta lista nel 2009 in seguito all'esecuzione di importantissimi lavori di restauro e conservazione. Successivamente l'ingresso di mezzi di trasporto nel complesso è stato limitato a quelli dei residenti nella Città Murata e ai mezzi di soccorso.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Il Tempio zoroastriano Ateshgah
  • Sinagoga Gilah, costruita nel 1896
  • Grande sinagoga del Kruei

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

I graffiti del Qobustan

Società[modifica | modifica wikitesto]

Già dai tempi dell'USSR Baku era considerata una delle città più evolute del paese grazie alla diversità etnica dei suoi abitanti. Essendo uno dei centri più importanti dell'industria petrolifera dell'Unione Sovietica Baku attirava tanti cittadini da tutte le parti dell'USSR. Nei vari anni del 20 secolo quasi metà degli abitanti della città erano dell'etnie diverse; russi, tedeschi (maggior parte le famiglie degli ostaggi presi durante la Seconda Guerra Mondiale), gli ebrei, armeni.

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

La crescita intensiva della popolazione è iniziata dalla metà del XIX secolo. Allora Baku era una piccola città con una popolazione di circa 7.000 abitanti. La popolazione è aumentata da circa 13.000 persone nel 1860 a 112.000 nel 1897 e a 215.000 nel 1913, e così Baku diventò la città più grande nella regione del Caucaso.

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Più del 90% della popolazione di Baku, che conta circa 3 milioni di abitanti, è costituita dagli azeri.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Baku ha una vita molto intensa per quanto riguarda il teatro, l'opera e il balletto che hanno un ricco programma basato sul repertorio locale e internazionale.

Vi è anche una sala all'aperto dove si organizzano spettacoli durante la stagione estiva.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Il cinema principale è l'Azerbaijan Cinema, situato nel cuore della città.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Il Teatro statale accademico Akhundov di opera e balletto dell'Azerbaigian, progettato dall'architetto Bayev durante il primo boom petrolifero, è una delle sale da concerto più rinomate di Baku.

Altro teatro importante della città è il Teatro accademico nazionale d'arte drammatica.

Musica[modifica | modifica wikitesto]

La Filarmonica Statale è stata appena ristrutturata e offre concerti di musica classica interpretata da artisti locali e internazionali.

Il Palazzo Heydar Aliyev, riaperto dopo il restauro, ospita concerti e spettacoli tra i più importanti della città.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Vi sono più di 300 scuole medie a Baku. Nel 2008 sono state inaugurate 21 nuove scuole e 28 scuole sono state completamente rinnovate. Il Ministero dell'Istruzione ha avviato il progetto Scuola Elettronica che prevede la connessione di tutte le scuole della città a internet e l'utilizzo dei materiali multimediali nell'istruzione.

Università[modifica | modifica wikitesto]

Come centro dell'istruzione del Paese, Baku ospita molte università. Dopo il collasso dell'Unione Sovietica sono state create anche numerose università private.

  • Università di Stato di Baku, fondata nel 1919
  • Accademia della Musica di Baku, fondata nel 1920
  • Accademia Statale del Petrolio dell'Azerbaigian, fondata nel 1920
  • Università Medica dell'Azerbaigian, fondata nel 1930
  • Università Economica statale dell'Azerbaigian, fondata nel 1930
  • Università Slava di Baku, fondata nel 1946
  • Università Tecnica dell'Azerbaigian, fondata nel 1950
  • Università Linguistica dell'Azerbaigian, fondata nel 1973

Le università private sono:

Ricerca[modifica | modifica wikitesto]

L'Accademia delle Scienze dell'Azerbaigian, fondata nel 1945, ha la sua sede principale a Baku.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Baku sta vivendo un vero e proprio boom dell'edilizia. Questo boom ha portato inevitabilmente ai drastici cambiamenti nello sviluppo urbano della città, trasformando la vecchia città sovietica in un hub dei grattacieli. I nuovi sviluppi nel settore immobiliare hanno spianato la strada per altri progetti delle infrastrutture come la costruzione di nuovi ponti e strade per ridurre la congestione del traffico. Ci sono numerose critiche sul fatto che le costruzioni di questi ultimi anni non hanno seriamente preso in considerazione la locazione di Baku in una zona sismica attiva. Un altro problema riguarda la mancanza di pianificazione urbana o un piano generale di sviluppo per la città. Negli ultimi due anni, il Comune sta effettuando la ristrutturazione diffusa di vecchi edifici, viali e parchi.

Uno dei progetti più importanti nel campo urbanistico è la Baku White City; un distretto completamente nuovo addiacente al centro che sorge nell'area di 224 ettari che durante l'era Sovietica ospitava le industrie del petrolio e tra gli abitanti di Baku era conosciuta come la "Città nera".

Uno delle vie della Baku White City.

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Baku è divisa in dodici distretti (raion) e 5 municipalità:

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia della città è fondata sul petrolio. L'esistenza del petrolio è nota fin dall'VIII secolo e a partire dal XV secolo venne utilizzato per l'illuminazione ricavandolo da sorgenti affioranti in superficie. A Baku, nel 1848, venne effettuata la prima trivellazione al mondo, lo sfruttamento economico dei giacimenti iniziò nel 1872 e all'inizio del XX secolo l'area petrolifera di Baku era la più grande del mondo, se ne ricavava oltre la metà del consumo mondiale. Alla fine del XX secolo i giacimenti terrestri si esaurirono e si passò allo sfruttamento dei giacimenti marini. Oggigiorno l'economia del petrolio di Baku sta vivendo la sua rinascita. Lo sviluppo delle enormi giacenze Azeri-Chirag-Guneshli e Shah Deniz, gestite dalla compagnia statale SOCAR, ha portato il 25 maggio 2005 all'inaugurazione da parte della BP del contestato oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan lungo 1.760 km.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Lungomare di Baku.

Baku è una delle mete turistiche più importanti del Caucaso. Vi sono anche delle Kurgan, case e altri monumenti originari di questa area appartenenti al Terzo-secondo millennio a.C.

Di notevole interesse per i turisti è la ricca tradizione locale della produzione di tappeti, di cui è possibile visitare un grande centro artigianale con una vasta esposizione di tappeti prodotti interamente a mano dalle 350 artigiane impegnate nella produzione.

Negli ultimi anni nelle località della riviera intorno a Baku sono sorte numerose strutture balneari.

Uno dei stabilimenti balneari nella località Merdekan al nord di Baku
Il lungomare
Il Museo del Tappeto

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Nell'aprile del 2011 viene inaugurato l'avveniristico Sistema di Gestione Elettronico del Trasporto Pubblico Urbano, analogo a quello già utilizzato nella capitale coreana Seul implementato dalla coreana SKCNC.

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Baku e Azerbaijan Airlines.

Baku è servita dall'aeroporto di Baku-Heydar Aliyev. L'aeroporto di Baku è lo hub principale della compagnia aerea nazionale Azerbaijan Airlines che effettua voli di linea diretti nelle città dell'Europa e dell'Asia e Nord America. Vi sono anche i voli di linea diretti effettuati dalle compagnie europee (Lufthansa, Austrian, Wizz Air, airBaltic, russe Aeroflot, UTair, S7 Airlines, Rossija Airlines, e dalla compagnia aerea del Kazakistan Air Astana. Vi sono due Terminal, il Terminal 2 fa da Hub alla compagnia low cost Buta Airways che offre i voli verso le città della Russia, Turchia, Georgia, Ucraina, Bahrain ed Arabia Saudita. Aeroporto di Baku è unico aeroporto della regione di aver ricevuto 5 stelle dalla SKYTRAX.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Ci sono numerosi collegamenti ferroviari da Baku verso la Russia (Mosca), (San Pietroburgo), (Tjumen'), verso l'Ucraina (Kiev)(Charkiv) e verso la Georgia (Tbilisi). È stata costruita la nuova linea ferroviaria Baku-Tbilisi-Kars, a seguito dell’apertua della quale Baku è diventato un importante nodo di collegamento ferroviario tra la Cina e l'Europa. Come le rotte locali le ferrovie azere offrono collegamenti con le numerose città dell’Azerbaigian, è presente anche una linea ad alta velocità che collega Baku a Gyandja, la seconda città più grande del paese. Negli ultimi anni il nodo ferroviario tangenziale di Baku è stato rinnovato completamente offrendo i collegamenti con le aree suburbane della città. È presente anche un collegamento diretto con la città industriale satellite Sumqayit.

I treni della rete suburbana

Autobus[modifica | modifica wikitesto]

L'autostazione internazionale di Baku è stata inaugurata il 12 febbraio 2009[11]. La nuova Autostazione comprende un albergo a quattro stelle e un centro commerciale. Circa 800 autobus partono ogni giorno da Baku verso le città e villaggi nell'interno del Paese e per le destinazioni internazionali in Russia, Ucraina, Georgia, Iran e Turchia.

Il trasporto pubblico è rappresentato dagli autobus di grandi dimensioni e sono gestiti dagli operatori privati. I più importanti sono la Baku Bus Company (copre soprattutto il centro della città), Safa. La gestione del sistema pubblico è effettuato dalla Agenzia di Trasporti di Baku. Il pagamento delle corse viene fatta da Baku Card che possono essere acquistate presso quasi tutte le fermate di bus. Con la stessa tessera si possono pagare anche le corse in metropolitana.

Porti[modifica | modifica wikitesto]

Ci sono collegamenti marittimi da Baku fino a Turkmenbashi (Turkmenistan), Aqtau (Kazakistan), Bandar Anzali e Bandar Nowshar (Iran). È in costruzione il nuovo Porto marittimo internazionale di Baku, nella località Alat a circa 30 km dalla città. I lavori di costruzione del porto sono eseguiti dall'olandese Royal Haskoning Group e verranno completati entro il 2016.

Metropolitana[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Metropolitana di Baku.

La Metropolitana di Baku, in forte espansione, con stazioni che sovente rappresentano, alla stregua della più celebre Mosca, delle opere d'arte, raggiunge quasi tutti i distretti cittadini dal centro. Quasi ogni anno viene inaugurata una nuova stazione della metropolitana. Al momento ci sono 24 stazioni che collegano il centro con quasi tutte le aree della periferia della città.

La stazione della Metropolitana di Baku

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

Da alcuni anni Baku ospita il Gran Premio d'Azerbaigian. La gara si svolge nel circuito cittadino che attraversa tutto il centro della città.

Circuito cittadino

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Lo Stadio Olimpico di Baku ha ospitato la finale della UEFA Europa League 2018-2019 il 29 maggio 2019 e ospiterà tre partite della Fase a Gironi e un quarto di finale di Euro 2020, il campionato europeo di calcio.[12]

Le principali squadre di calcio di Baku sono:

Pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]

Pallavolo[modifica | modifica wikitesto]

La città ha una forte tradizione pallavolistica e può vantare 5 squadre di pallavolo femminile:

Scacchi[modifica | modifica wikitesto]

Baku è anche una delle capitali mondiali degli scacchi: da qui vengono grandi maestri come Teymur Rəcəbov, Vüqar Həşimov, Garri Kasparov, Rauf Məmmədov e l'arbitro Faiq Həsənov.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della sua storia la città di Baku ha ospitato vari eventi internazionali come i Campionati europei di ginnastica ritmica del 2007 e del 2009, i Campionati mondiali di ginnastica ritmica 2005, il campionato europeo di lotta 2010, i campionati mondiali di pugilato dilettanti 2011, la coppa CEV di pallavolo femminile 2009-2010, il campionato europeo di Taekwondo 2007. Dal 2011 la città ospita annualmente la Baku Cup di tennis. Dal 2013 ospita i campionati internazionali di arrampicata sportiva.

Inoltre la città ospita ogni anno tornei internazionali come il Baku Chess Grand Prix, la President's Cup, il Baku Open. La città si è candidata ad ospitare la 42ª Olimpiade degli scacchi nel 2014[13].

Baku era tra le città candidate ad ospitare le Olimpiadi estive del 2020[14][15], successivamente assegnate a Tokyo. Baku aveva già provato, senza successo, a candidarsi per ospitare le Olimpiadi 2016.

Nel dicembre 2012 la 43sima Assemblea Generale dell'EOC (European Olympic Committees - Comitati Olimpici Europei) svoltasi a Roma, ha assegnato a Baku i "First European Games Baku 2015", prima edizione dei Giochi Europei che dal 2015 in avanti si svolgeranno ogni quattro anni. Ufficialmente 19 sport parteciperanno ai Primi Giochi Europei Baku 2015 con oltre 40 discipline sportive e circa 9200 tra atleti e Team Officials di 49 differenti paesi europei, verranno ospitati all'interno del Villaggio Atleti, in costruzione e in via di ultimazione, situato lungo la principale arteria cittadina, Heidar Alyiev Prospekti, che collega Baku all'Aeroporto Internazionale cittadino GYD, che porta lo stesso nome dell'ex presidente dell'Azerbaigiian.

Dal 2016 la città ospita il circuito cittadino di Baku, utilizzato in Formula 1 per il Gran Premio d'Europa nel 2016 e, a partire dal 2017, per il Gran Premio di Azerbaigian. Nel 2016 il pilota vincitore è stato Nico Rosberg (Mercedes), Daniel Ricciardo (Red Bull) nel 2017, Lewis Hamilton (Mercedes) nel 2018 e Valtteri Bottas (Mercedes) nel 2019

Dal 12 al 22 maggio 2017 ha ospitato la quarta edizione degli Islamic Solidarity Games, evento multisportivo a cadenza quadriennale organizzato dalla Islamic Solidarity Sports Federation (ISSF) sfruttando gli impianti realizzati per i Giochi Europei 2015.

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine di Lenin - nastrino per uniforme ordinaria Ordine di Lenin

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.azstat.org/region/az/002.shtml
  2. ^ a b Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Baku", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2007, ISBN 978-88-397-1478-7.
  3. ^ (EN) Culture & Religion on Podium: Politicizing Linguistics, Web.archive.org. URL consultato il 25 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2007).
  4. ^ (EN) Baku interesting facts, su azerbaijan.travel. URL consultato l'11 aprile 2020.
  5. ^ (EN) Sull'etimologia del nome “Baku”, su window2baku.com, 8 luglio 2006. URL consultato il 22 giugno 2015.
  6. ^ Steve LeVine, Il petrolio e la gloria. La corsa al dominio e alle ricchezze della regione del Mar Caspio (il Sirente, Fagnano Alto, 2009), p. 3.
  7. ^ Giovanna Cigliano, La Russia contemporanea, Un profilo storico, p. 256.
  8. ^ De Waal, p. 93.
  9. ^ (EN) M 6.8 - Caspian Sea, offshore Azerbaijan, su earthquake.usgs.gov. URL consultato il 12 aprile 2020.
  10. ^ (EN) Money from oil changes the face of Azerbaijan, su news.az, 22 luglio 2011. URL consultato il 12 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2020).
  11. ^ Azerbaijani President opened one of biggest bus terminals of world, su abc.az.
  12. ^ it.uefa.com, https://it.uefa.com/uefaeuro-2020/index.html.
  13. ^ (EN) Azerbaijan bids to host Chess Olympiad, News.az, 3 maggio 2010. URL consultato il 16 aprile 2012.
  14. ^ Cio, ufficiali le cinque candidature alle Olimpiadi, CorriereDelloSport.it, 16 febbraio 2012. URL consultato il 16 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2015).
  15. ^ Giochi 2020: Doha, Madrid, Tokyo, Baku e Istanbul in corsa, SportItalia.com, 16 febbraio 2012. URL consultato il 16 aprile 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (AZENRU) Sito ufficiale, su bakucity.az. URL consultato il 31 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2009).
  • Pagina del sito dell'UNESCO su Baku, su whc.unesco.org.
  • Baku, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 giugno 2015.
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