Ucraina
Ucraina | |||||||
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Dati amministrativi | |||||||
Nome completo | Ucraina | ||||||
Nome ufficiale | Україна | ||||||
Lingue ufficiali | ucraino | ||||||
Altre lingue | tataro di Crimea, ungherese, romeno, russo[1], albanese[2] | ||||||
Capitale | Kiev (2 960 600 ab. / 2015) | ||||||
Politica | |||||||
Forma di governo | Repubblica semipresidenziale | ||||||
Presidente | Volodymyr Zelens'kyj | ||||||
Primo ministro | Denys Šmihal' | ||||||
Indipendenza | Dall'Impero russo, 9 gennaio 1918 Dall'URSS, 24 agosto 1991 (dichiarata), 1º dicembre 1991 (referendum), 25 dicembre 1991 (riconosciuta) | ||||||
Ingresso nell'ONU | 24 ottobre 1945 (Membro fondatore) | ||||||
Superficie | |||||||
Totale | 603 628 km² (47º) | ||||||
% delle acque | trascurabile | ||||||
Popolazione | |||||||
Totale | 42 322 028 ab. (2018) (32º) | ||||||
Densità | 72.34 ab./km² | ||||||
Tasso di crescita | −0,625% (2012)[3] | ||||||
Nome degli abitanti | Ucraini[4] | ||||||
Geografia | |||||||
Continente | Europa | ||||||
Confini | Russia, Bielorussia, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Moldavia | ||||||
Fuso orario | UTC+2; in Crimea dal 26 ottobre 2014 UTC+3[5][6] | ||||||
Economia | |||||||
Valuta | Grivnia ucraina1 | ||||||
PIL (nominale) | 124 603[7] milioni di $ (2018) (58º) | ||||||
PIL pro capite (nominale) | 2 963[7] $ (2018) (133º) | ||||||
PIL (PPA) | 390 336[7] milioni di $ (2018) (38º) | ||||||
PIL pro capite (PPA) | 9 283[7] $ (2018) (114º) | ||||||
ISU (2016) | 0,743 (alto) (84º) | ||||||
Fecondità | 1,4 (2010)[8] | ||||||
Varie | |||||||
Codici ISO 3166 | UA, UKR, 804 | ||||||
TLD | .ua .укр | ||||||
Prefisso tel. | +380 | ||||||
Sigla autom. | UA | ||||||
Inno nazionale | Šče ne vmerla Ukrajina | ||||||
Festa nazionale | 24 agosto | ||||||
1 In Crimea il rublo russo. | |||||||
Evoluzione storica | |||||||
Stato precedente | RSS Ucraina ( Unione Sovietica) | ||||||
Coordinate: 49°N 32°E / 49°N 32°E
L'Ucraina (in italiano /ukraˈina/ o /uˈkraina/[9]; in ucraino: Україна?, traslitterato: Ukrajina, [ukraˈjina]) è uno Stato dell'Europa orientale con una superficie di 603628 km² (576.628 km² se si esclude il territorio della Crimea, occupato e annesso dalla Russia) in cui risiedono 42 322 028 abitanti al 2018 e la sua capitale è Kiev. Ha uno sbocco sul Mar Nero a sud e confina con la Russia a est, con la Bielorussia a nord, con Polonia, Slovacchia e Ungheria a ovest e con Romania e Moldavia a sud-ovest.
La lingua ufficiale è l'ucraino. Abbastanza diffuso nelle regioni orientali e nel sud (in particolare in Crimea) il russo, che nella Repubblica autonoma di Crimea è anche lingua ufficiale assieme al tataro di Crimea.
La Crimea, assieme alla città autonoma di Sebastopoli, ha dichiarato unilateralmente l'indipendenza l'11 marzo 2014[10] ed è stata annessa alla Russia[5][11], anche se il governo ucraino non riconosce nessun atto del parlamento della Crimea, che è stato sciolto dalle autorità ucraine il 16 marzo[12] e dal 20 marzo viene considerato dall'Ucraina "territorio temporaneamente occupato dalla Federazione Russa"[13]. Tuttavia dall'8 settembre 2014 le guardie di frontiera ucraine presenti nell'oblast' di Cherson richiedono ai cittadini ucraini il passaporto o la carta d'identità ucraina se si recano nella penisola[14].
Il 7 aprile 2014 anche l'Oblast' di Donec'k ha dichiarato unilateralmente l'indipendenza dall'Ucraina in seguito a un referendum e pochi giorni dopo l'autonominato presidente della Repubblica Popolare di Doneck Pavel Gubarev ha dichiarato la futura annessione alla Russia.
Il 27 giugno 2014 il presidente ucraino Petro Porošenko a Bruxelles ha firmato l'Accordo di associazione tra l'Ucraina e l'UE[15].
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
Il toponimo Ucraina deriva dall'antico slavo orientale u okraina, formato da u ("vicino, presso") e okraina (periferia) la radice slava kraj ("limite", "bordo"). Pertanto ukraina significa "al margine", o "sul confine", oppure "in periferia". In lingua ucraina krajna significa semplicemente "paese, terra"[16]. Kraj e krajna sono termini semanticamente analoghi all'italiano "marca".
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Geografia[modifica | modifica wikitesto]
L'Ucraina, con i suoi 603628 km² di estensione è il secondo stato più grande d'Europa, dopo la Russia europea e prima della Francia metropolitana. Il confine dell'Ucraina con gli altri stati è lungo 4558 km, suddivisi fra Bielorussia (891 km), Ungheria (103 km), Moldavia (939 km), Polonia (428 km), Romania (169 km a sud, 362 a ovest), Russia (1 576 km) e Slovacchia (90 km), oltre ai 2872 km di costa marittima.
Il paesaggio ucraino consiste prevalentemente di fertili pianure o steppe attraversate da diversi fiumi, tra cui il Dnepr, il Donec, il Dnestr e il Bug meridionale che vanno a gettarsi nel Mar Nero e nel più piccolo Mar d'Azov. Nella parte sudoccidentale il delta del Danubio costituisce il confine con la Romania. Le poche catene montuose presenti sono le propaggini dei Carpazi, a ovest, la cui cima più alta è il Hoverla con 2061 m e le montagne della penisola di Crimea.
Le città più importanti sono Kiev (2 799 000 abitanti, in ucraino Kyiv), Charkiv (1 455 000), Dnipro (1 049 000), Donec'k (1 016 000), Odessa (Odesa; 1 013 000), Zaporižžja (900 000), Leopoli (830 000; L'viv;), Kryvyj Rih (717 000).
Secondo alcune stime elaborate nel 1887 dai geografi del dipartimento militare dell'Impero austro-ungarico, nei pressi della città ucraina di Rachiv nella Transcarpazia (di coordinate 48°45′N 18°55′E / 48.75°N 18.916667°E) sarebbe situato il centro geografico dell'Europa; vi sono altri luoghi considerati centro del continente, a seconda degli studiosi e dei metodi di misurazione utilizzati.
Clima[modifica | modifica wikitesto]
In Ucraina il clima è di tipo temperato continentale nell'interno e mediterraneo nella costa meridionale della Crimea: lungo il Mar Nero l'inverno è relativamente mite, mentre nelle zone interne le temperature di gennaio sono molto più basse, con punte al di sotto dei −20 °C. Le precipitazioni annuali variano notevolmente da zona a zona: mentre in Ucraina occidentale cadono 1200 mm di pioggia l'anno, in Crimea questo valore si riduce ad appena 400 mm. La temperatura media di gennaio a Kiev è di −6 °C.
Popolazione[modifica | modifica wikitesto]
L'Ucraina è l'ottavo paese per numero di abitanti in Europa: conta infatti 42.234 milioni di abitanti (2018) con una densità media di 73 persone per km². Il 67% (2005) della popolazione vive in aree urbane; le regioni più densamente popolate sono quelle orientali e occidentali, mentre nella sezione centrale dell'Ucraina, fatta eccezione per l'area urbana di Kiev, il popolamento è molto più rado. Il tasso di crescita annuo è negativo dal 1993: nel 2007 è stato di −0,68% e continua a scendere, indicando una tendenza al decremento sempre più forte, che riflette una situazione di incertezza del paese dopo il crollo dell'URSS e la grave crisi economica che ne è scaturita. La speranza di vita alla nascita è di 67,9 anni (2007), non molto alta e con una forte disparità fra uomini e donne, cosa che provoca una prevalenza demografica del sesso femminile. Il tasso di mortalità infantile, del 20‰, è nettamente superiore a quello dei paesi dell'Europa occidentale.
Gli ucraini costituiscono la maggioranza della popolazione (73%). Tra le minoranze vi sono russi (22%) – presenti soprattutto verso il confine orientale e in Crimea –, bielorussi (0,9%), ebrei (0,9%), romeno-moldavi (0,9%), bulgari (0,5%), polacchi (0,4%), ungheresi (0,3%) e tatari di Crimea (che subirono deportazioni durante la seconda guerra mondiale). Gli ebrei, assai numerosi prima degli anni quaranta, si sono ridotti della metà, come risultato della Shoah e delle emigrazioni favorite dalle autorità sovietiche negli anni ottanta. Sono numerosi, peraltro, gli ucraini che risiedono in Russia e nelle altre ex repubbliche sovietiche, ed esistono delle forti comunità anche in Europa centrale, Canada e Stati Uniti.
Etnie[modifica | modifica wikitesto]
L'Ucraina ha una vasta varietà di gruppi etnici, il maggiore dei quali è quello ucraino, seguito dalla numerosa minoranza russa, che non coincide però con la più ampia popolazione russofona. Altre etnie minoritarie sono i bielorussi, i rumeni, i tatari di Crimea, gli ungheresi, i polacchi, gli ebrei, gli armeni, i greci, i tatari e molti altri ancora, tra cui non mancano rom, tedeschi, popolazioni caucasiche e turche.
Seguono le percentuali dei gruppi etnici in Ucraina secondo il censimento del 2001:
- Ucraini 77,5%,
- Russi 17,2%,
- Rumeni e Moldavi 0,8%,
- Bielorussi 0,6%,
- Tatari di Crimea 0,5%,
- Bulgari 0,4%,
- Ungheresi 0,3%,
- Polacchi 0,3%,
- Armeni 0,2%
- Greci 0,2%,
- Tatari 0,2%,
- altri (Rom, Azeri, Georgiani, Tedeschi, Gagauzi e altri ancora) 2,5%.
Gruppo etnico |
censimento 19261 | censimento 19392 | censimento 19593 | censimento 19704 | censimento 19795 | censimento 19896 | censimento 20017 | |||||||
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Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | |
Ucraini | 23.218.860 | 80,0 | 23.667.509 | 76,5 | 32.158.493 | 76,8 | 35.283.857 | 74,9 | 36.488.951 | 73,6 | 37.419.053 | 72,7 | 37.541.693 | 77,5 |
Russi | 2.677.166 | 9,2 | 4.157.299 | 13,5 | 7.090.813 | 16,9 | 9.126.331 | 19,4 | 10.471.602 | 21,1 | 11.355.582 | 22,1 | 8.334.141 | 17,2 |
Moldavi / Romeni | 257.794 | 0,9 | 230.698 | 0,8 | 341.512 | 0,8 | 378.043 | 0,8 | 415.371 | 0,9 | 459.420 | 0,9 | 409.608 | 0,8 |
Bielorussi | 75.842 | 0,3 | 158.174 | 0,5 | 290.890 | 0,7 | 385.847 | 0,8 | 406.098 | 0,8 | 440.045 | 0,9 | 275.763 | 0,6 |
Tartari di Crimea | — | — | 193 | 0,0 | 3.554 | 0,0 | 6.636 | 0,0 | 46.807 | 0,1 | 248.193 | 0,5 | ||
Bulgari | 99.278 | 0,3 | 83.838 | 0,3 | 219.419 | 0,5 | 234.390 | 0,5 | 238.217 | 0,5 | 233.800 | 0,5 | 204.574 | 0,4 |
Ungheresi | — | — | 149.229 | 0,4 | 157.731 | 0,3 | 164.373 | 0,3 | 163.111 | 0,3 | 156.566 | 0,3 | ||
Polacchi | 476.435 | 1,6 | 357.710 | 1,2 | 363.297 | 0,9 | 295.107 | 0,6 | 258.309 | 0,5 | 219.179 | 0,4 | 144.130 | 0,3 |
Ebrei | 1.574.428 | 5,4 | 1.532.776 | 5,0 | 840.311 | 2,0 | 777.126 | 1,7 | 634.154 | 1,3 | 486.628 | 1,0 | 103.591 | 0,2 |
Armeni | — | — | 28.024 | 0,1 | 33.439 | 0,1 | 38.646 | 0,1 | 54.200 | 0,1 | 99.894 | 0,2 | ||
Greci | 104.666 | 0,4 | 107.047 | 0,4 | 104.359 | 0,3 | 106.909 | 0,2 | 104.091 | 0,2 | 98.594 | 0,2 | 91.548 | 0,2 |
Tartari | 22.281 | 0,1 | 55.456 | 0,2 | 61.334 | 0,2 | 72.658 | 0,2 | 83.906 | 0,2 | 86.875 | 0,2 | 73.304 | 0,2 |
Rom | 13.578 | 0,0 | 10.443 | 0,0 | 22.515 | 0,1 | 30.091 | 0,1 | 34.411 | 0,1 | 47.917 | 0,1 | 47.587 | 0,1 |
Azeri | — | — | 6.680 | 0,0 | 10.769 | 0,0 | 17.235 | 0,0 | 36.961 | 0,1 | 45.176 | 0,1 | ||
Georgiani | — | — | 11.574 | 0,0 | 14.650 | 0,0 | 16.301 | 0,0 | 23.540 | 0,1 | 34.199 | 0,1 | ||
Tedeschi | 393.924 | 1,4 | 392.458 | 1,3 | 23.243 | 0,1 | 29.871 | 0,1 | 34.139 | 0,1 | 37.849 | 0,1 | 33.302 | 0,1 |
Gagauzi | — | — | 23.530 | 0,1 | 26.464 | 0,1 | 29.398 | 0,1 | 31.967 | 0,1 | 31.923 | 0,1 | ||
Caraiti | — | — | 3.301 | 0,0 | 2.596 | 0,0 | 1.845 | 0,0 | 1.404 | 0,0 | 1.196 | 0,0 | ||
Altri | 103.935 | 0,4 | 174.810 | 0,6 | 129.338 | 0,3 | 157.084 | 0,3 | 165.650 | 0,3 | 209.172 | 0,4 | 539.604 | 1,1 |
Totale | 29.018.187 | 30.946.218 | 41.869.046 | 47.126.517 | 49.609.333 | 51.452.034 | 48.416.000 | |||||||
1 Fonte: Weekly - . 2 Fonte: [1].3 Fonte: [2]. 4 Fonte: [3]. 5 Fonte: [4]. 6 Fonte: [5]. 7 Fonte: [6]. |
Italiani in Crimea[modifica | modifica wikitesto]
Una comunità di origine italiana (soprattutto pugliese), consistente in alcune migliaia di persone, si era stanziata in Crimea verso la metà dell'Ottocento. Con l'avvento del comunismo alcuni rientrarono in Italia, ma rimasero circa 1200 persone che nel 1942 vennero deportate in Kazakistan. Sia durante il percorso della deportazione (con carri piombati), sia nei luoghi di arrivo, circa i due terzi di loro perirono per malattie e stenti. Circa duecento persone rientrarono a Kerč (Crimea) ai tempi di Chruščëv. Essi e i loro discendenti si trovano ancora là, altri sono dispersi sul territorio dell'ex Unione Sovietica.
Religione[modifica | modifica wikitesto]
Punto di incontro tra etnie e culture differenti, l'Ucraina presenta un panorama religioso molto composito, sebbene, secondo un sondaggio del 2006, il numero dei non-religiosi raggiunga il 62,5% della popolazione[17].
La confessione più diffusa è il cristianesimo ortodosso che tuttavia fa capo a due diverse giurisdizioni: la Chiesa ortodossa ucraina (Patriarcato di Mosca) e la Chiesa ortodossa dell'Ucraina (a sua volta nata dall'unificazione delle precedenti Chiesa ortodossa ucraina - Patriarcato di Kiev e Chiesa ortodossa autocefala ucraina).
Il secondo gruppo religioso è rappresentato dai cattolici di rito orientale, afferenti alla Chiesa greco-cattolica ucraina in piena comunione con la Santa Sede[18]. Si aggiungono inoltre 863 comunità cattoliche di rito latino con circa un milione di fedeli, per lo più Polacchi e Ungheresi diffusi prevalentemente nelle regioni occidentali del paese.
Anche i protestanti sono circa un milione e il loro numero è notevolmente cresciuto dopo l'indipendenza del paese. Benché diviso in varie Chiese il gruppo più consistente è quello dei pentecostali (oltre 300 000), seguito dagli evangelici (150 000 fedeli); si contano poi gruppi di calvinisti, luterani, metodisti, avventisti del settimo giorno e mormoni.
I testimoni di Geova in Ucraina nel 2014 hanno raggiunto il nuovo massimo di 150 906 proclamatori attivi, e hanno contribuito al riconoscimento dell'Obiezione di Coscienza nel paese grazie a un verdetto della Corte Suprema dell'Ucraina del 28 agosto 2015, nonostante la mobilitazione militare, nel caso Vitalij Šalajko[20].
Per quanto riguarda i culti non cristiani vi sono in Ucraina 500 000 musulmani, la metà dei quali di etnia tatara[21]. Si contano 487 comunità maomettane, delle quali 368 sono concentrate in Crimea. A Kiev vivono circa 50 000 islamici, ma la gran parte sono di origine straniera[22].
L'ebraismo era assai diffuso prima della seconda guerra mondiale: si pensi che nel 1926 la comunità di Odessa contava 154 000 membri (il 36,5% degli abitanti totali), mentre quella di Kiev raggiungeva le 140 500 unità (il 27,3% degli abitanti)[23]. Dal censimento del 2001 risultavano 103 600 ebrei, ma alcuni leader religiosi sostengono che essi potrebbero in realtà essere 300 000. La gran parte segue il giudaismo ortodosso, ma è presente anche l'ebraismo riformato e l'ebraismo conservatore.
Lingue[modifica | modifica wikitesto]
La costituzione dell'Ucraina stabilisce che la lingua ufficiale di Stato è l'ucraino. Il russo, che era di fatto la lingua ufficiale dell'Unione Sovietica, è largamente diffuso, specialmente nell'Ucraina orientale e meridionale. Secondo il censimento del 2001 il 67,5% della popolazione ha dichiarato come madrelingua l'ucraino mentre il 29,6% ha dichiarato il russo.
Talvolta è difficile determinare la reale diffusione delle due lingue poiché molte persone parlano il suržik (суржик), un misto di ucraino e russo, dove il vocabolario russo è spesso combinato con la grammatica e la pronuncia ucraina, ma nei sondaggi dichiarano di parlare l'una o l'altra lingua (molti parlano anche le due lingue correttamente). Vi sono poi alcuni appartenenti all'etnia ucraina che dichiarano l'ucraino come la loro madrelingua, ma nella vita quotidiana parlano più spesso il russo. Questi dettagli modificano sensibilmente le statistiche, che quindi possono differire non poco fra di loro.
L'ucraino si parla soprattutto nella parte centrale e occidentale del paese dove è la lingua predominante nelle città, come a Leopoli. Nell'Ucraina centrale le due lingue sono egualmente parlate, ma il russo è più frequente a Kiev, mentre l'ucraino prevale nelle comunità rurali. Nel sud e nell'est il russo è più diffuso nelle città, mentre nelle aree rurali si parla il suržik.
Durante l'era sovietica il numero di persone che parlavano l'ucraino diminuì di generazione in generazione e attorno a metà degli anni ottanta l'uso nella vita pubblica diminuì considerevolmente. Dopo l'indipendenza il governo ucraino cominciò una politica di ucrainizzazione per accrescere l'uso dell'ucraino. Questo avvenne generalmente a spese del russo, che era il linguaggio della pubblica amministrazione nel periodo precedente. Il governo ha promosso l'uso della lingua ucraina in vari ambiti, nella scuola, negli uffici pubblici e nei media, soprattutto dopo gli avvenimenti tragici di EuroMaidan del novembre 2013-febbraio 2014. Dal 2016 è in corso un'ulteriore ucrainizzazione tramite la ridenominazione di città, paesi, villaggi, strade, viali, edifici, aeroporti, fermate di metro e ferrovie: nomi di personaggi ucraini al posto di quelli russi e sovietici.
Stando alla costituzione della Repubblica autonoma di Crimea l'ucraino è la sola lingua di stato. Tuttavia è riconosciuto il russo come lingua parlata dalla maggioranza della popolazione e garantito il suo uso "in tutti gli ambiti della vita pubblica". Similmente, alla lingua tatara di Crimea è garantita una speciale protezione così come ai "linguaggi delle altre etnicità". Gli abitanti di lingua russa costituiscono una maggioranza preponderante (77%), quelli di lingua ucraina sono il 10,1% e quelli di lingua tatara di Crimea l'11,4%. Ma nella vita di tutti i giorni la maggioranza dei tatari di Crimea e degli ucraini parlano il russo. Taras Ševčenko, un fervente nazionalista nato come schiavo nel 1814 e poi diventato un eroe nazionale, fu il primo scrittore di lingua ucraina di grande importanza.
Il migliore e più produttivo scrittore dell'inizio del XX secolo fu Ivan Franko, le cui opere comprendono racconti di fantasia, poesie, opere teatrali, trattati filosofici e racconti per bambini.
Ordinamento dello Stato[modifica | modifica wikitesto]
Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]
L'Ucraina è divisa in 24 regioni (область - oblast' al plurale області - òblasti) e una repubblica autonoma (автономна республіка - avtonòmna respùblika), Crimea. Vi sono inoltre due città (місто - mìsto, plurale - містa - mistà, città, in ucraino), Kiev e Sebastopoli, che hanno statuto speciale.
Città principali[modifica | modifica wikitesto]
Nella seguente tabella vengono elencate, in ordine decrescente per popolazione, le città dell'Ucraina con almeno 100 000 abitanti.
Forze armate[modifica | modifica wikitesto]
Le forze armate dell'Ucraina sono la principale forza deterrente contro qualsiasi aggressione che può essere sferrata allo stato sovrano dell'Ucraina. Tutte le forze militari e le forze di sicurezza, sono sotto il comando del presidente dell'Ucraina, e soggette alla supervisione di una commissione parlamentare della Verchovna Rada.
Le forze armate Ucraine sono composte dalle Forze Terrestri Ucraine, dalla Marina militare ucraina, dalla Forza aerea ucraina e dalle Forze aerotrasportate ucraine. A loro volta anche le forze navali mantengono una loro piccola Fanteria di marina e una loro forza aeronavale.
La guardia costiera ucraina e la forza di polizia marina dell'Ucraina, non è subordinata alla marina.
Nel 2014, a seguito della Guerra del Donbass, venne ristabilita la Guardia nazionale dell'Ucraina come principale componente di riserva delle forze armate ucraine.
Unità militari di altri stati partecipano a esercitazioni multinazionali insieme alle forze ucraine in Ucraina regolarmente. La maggior parte degli esercizi sono tenuti sotto il programma di cooperazione della NATO Partenariato per la pace.
Dal 3 giugno del 2016 è stato permesso anche alle donne di servire in unità di combattimento delle Forze armate Ucraine.
Istituzioni[modifica | modifica wikitesto]
Università[modifica | modifica wikitesto]
Il 20 gennaio 1661 venne fondata l'università di Leopoli, la più antica università di Ucraina. Nel 1661 il re Giovanni II Casimiro di Polonia concesse alla scuola "l'onore dell'Accademia e il titolo dell'Università", intitolata, nel 1940, al noto scrittore e studioso ucraino Ivan Franko.
Inoltre a Kiev, nel 1946, fu fondata l'Università Nazionale del Commercio e Economia di Kiev.
Politica[modifica | modifica wikitesto]
L'Ucraina è una repubblica semi-presidenziale con la classica tripartizione dei poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. Il Presidente, eletto direttamente dal popolo, resta in carica cinque anni ed è formalmente il Capo dello Stato.
Il Parlamento ucraino, la Verchovna Rada è mono-camerale e conta 450 seggi. È il primo responsabile della formazione dell'esecutivo e del Consiglio dei ministri al cui capo sta il Primo ministro.
Le leggi, gli atti parlamentari e governativi, i decreti presidenziali e gli atti del Parlamento di Crimea possono essere annullati dalla Corte costituzionale, se violano la Costituzione. La Corte suprema è il maggiore organo del sistema giudiziario. Ufficialmente sono garantite forme di decentramento amministrativo e governo locale. I consigli cittadini e locali e i sindaci sono eletti dal popolo e esercitano controllo sul bilancio dell'ente locale cui sono preposti, mentre i capi degli oblast' e dei raion sono cooptati dal Presidente della Repubblica[24].
Economia[modifica | modifica wikitesto]
L'Ucraina è una nazione a economia di mercato con un vasto mercato interno[25] e la sua economia è una delle più aperte fra i paesi post-sovietici.
Storicamente le ricchezze di questo Paese sono state il grano[26](tanto che era soprannominata il granaio d'Europa), il legname[27] e l'estrazione mineraria[28]. Per valutare il percorso economico[29] che l'Ucraina ha compiuto dall'indipendenza del 1991 a oggi, basta confrontare la situazione economica subito dopo l'indipendenza con quella attuale. Nel 1994 il livello di inflazione superava il 10,650%. Nel solo 1993 i redditi della popolazione diminuirono del 44% rispetto all'anno precedente. Da allora il governo ucraino ha introdotto riforme economiche per stabilizzare il sistema finanziario. È seguita quindi una vasta privatizzazione e una riforma agraria che ha restituito la terra agli agricoltori, sono stati sciolti dei kolchoz e sono state create cooperative sulla base della proprietà privata. Al tempo stesso lo Stato ha continuato a sostenere lo sviluppo dei settori strategici ad alta tecnologia, come l'ingegneria aeronautica, l'industria spaziale, la costruzione di macchine utensili.
I primi risultati sono apparsi già negli anni 1996-97. Tuttavia la crisi finanziaria globale del 1998 ha notevolmente ridotto tali progressi e la crescita economica è ripresa solo nel 2000. Dal 2000 al 2004 il prodotto interno lordo è cresciuto di un terzo, la produzione industriale del 60%. Solo nei primi sette mesi del 2004 l'incremento del Pil ha raggiunto il 13,5% e il volume dei crediti bancari è poi aumentato del 19,2%, mentre l'inflazione si è attestata al 4,4%. È stata inoltre raggiunta una crescita record nell'industria metalmeccanica, nella poligrafia, nella costruzione di automobili, nella siderurgia: ritmi di crescita non raggiunti con i proventi dal settore petrolifero (non vi sono risorse sufficienti), ma grazie allo sviluppo dell'industria di trasformazione.
La crescita economica ha determinato un impatto positivo nel settore sociale. Il tenore di vita degli ucraini è ancora lontano dagli standard europei-occidentali, ma i redditi e i salari crescono a ritmi sostenuti. Nel primo semestre del 2004 il reddito pro capite medio della popolazione è cresciuto del 15,5%, triplicandosi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il progresso dell'Ucraina nel settore della stabilizzazione macroeconomica e finanziaria è stato valutato positivamente dalla comunità internazionale. Nel 2005 il rating creditizio è raddoppiato. Molti giudicano favorevole il clima per gli investimenti.
Al 2018 nel paese ci sono più di tremila imprese statali in procinto della privatizzazione.
Dal 5% al 7% della spesa pubblica in Ucraina sono spese per varie forme di risarcimento correlati al disastro della centrale nucleare di Chernobyl[30].
L'Italia è il secondo partner commerciale dell'Ucraina e il primo importatore nell'Europa Occidentale.
Nel 2018 l'economia è cresciuta di oltre il 3,3%[31].
Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]
La terra ucraina è considerata la più fertile al mondo potendo coprire il fabbisogno alimentare fino a sette volte la popolazione della stessa; per questo è spesso stata definita "Ucraina il granaio del mondo"[32]. Oggi l'Ucraina è il maggior esportatore al mondo di olio di girasole e una delle principali esportatrici di grano, zucchero, miele, uova e pollo.
La coltivazione principale sono le patate, girasole e il mais.
Energia[modifica | modifica wikitesto]
L'Ucraina ha riserve significative di carbone (bacini di Donetsk e Leopoli-Volyn) e carbone bruno (bacino del Dnepr).
Sul Dnepr furono costruite le centrali idroelettriche (Kakhovskaya, Dniprovska, Kanivska, Kyivska, ecc.). Solo il 58% del fabbisogno dell'Ucraina è rappresentato dalle proprie risorse di carburante, il resto viene importato (principalmente dalla Federazione Russa e dal Turkmenistan). Nel 2001 la struttura del consumo di elettricità e carburante era la seguente: 135,8 miliardi di kWh. Carbone e suoi prodotti - 64,2 milioni di tonnellate; gas naturale - 65,8 miliardi di metri cubi; condensa di petrolio e gas - 16,9 milioni di tonnellate.
L'Ucraina è stato il primo paese dell'Unione Sovietica a produrre il gas. A Dashav (regione di Leopoli) il gas iniziò a essere estratto negli anni '20. A quel tempo fu posato il gasdotto Dasava-Drohobych. Quindi, da Dasava via Polonia a Berlino, dopo la guerra, il gasdotto fu smantellato e fu posato il gasdotto Dasava-Kiev, e successivamente Dasava-Mosca. Più tardi, un gasdotto a Leningrado fu posato attraverso Minsk. Dashava era uno dei più grandi giacimenti di gas dell'Unione Sovietica. Dopo Dashava, furono scoperti altri campi, ognuno dei quali aveva riserve di almeno 30 miliardi di metri cubi di gas, cioè erano abbastanza potenti. Ma poi fu scoperto un campo Shebelinka troppo forte (regione di Kharkiv). E nel 1973, la produzione di gas ucraina ha raggiunto il picco di 68 miliardi di metri cubi. Successivamente, la produzione è diminuita e oggi l'Ucraina produce 20-21 miliardi di metri cubi.[33] Piccoli depositi di petrolio e gas naturale si trovano nella regione dei Carpazi e nel nord-est del paese. Queste risorse energetiche possono essere utilizzate nelle centrali (Uglegorsk, Kryvyi Rih, Burshtyn, Zmiyev, Kurakhiv e altri).
L'Ucraina è una delle regioni a più alto consumo di energia, almeno il doppio della Germania rispetto al PIL. L'Ucraina è largamente dipendente dall'estero per quanto riguarda l'energia, anche quella nucleare. In media oltre il 55% dell'elettricità in Ucraina è generata da centrali nucleari (Rivne, Khmelnitsky, Zaporizhzhia e South Ukrainian). La centrale di Zaporižžja è il primo impianto nucleare e il più grande d'Europa. Nel 2006 il governo ha deciso di costruire 11 nuovi impianti nucleari per il 2030 per raddoppiare la capacità di produzione energetica nucleare.
Le fonti rinnovabili sono in rapida crescita. A partire dal 2012 le fonti di energia rinnovabile rappresentavano solo il 2% del consumo energetico del paese, nel 2017 sono salite a 6,7%. L'Ucraina si impegna a produrre l'11% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020 e il 25% entro il 2035.
Nel 2005 la produzione era così suddivisa: nucleare 47%, termica 45%, idroelettrica, eolica e altre 8%.
Industria aeromobile[modifica | modifica wikitesto]
L'Ucraina possiede una delle ditte più famose di costruzioni di aeromobili, Antonov, che prima dell'indipendenza del paese era una delle principali ditte produttrici sovietiche di aerei da trasporto, e dalle sue fabbriche sono usciti alcuni tra i velivoli più grandi mai realizzati come l'An-225 "Cossack".
Industria aerospaziale[modifica | modifica wikitesto]
Dall'indipendenza l'Ucraina ha mantenuto la propria agenzia spaziale, rimanendo un partecipante attivo allo studio scientifico dello spazio e delle missioni di telerilevamento. Dal 1991 al 2007 l'Ucraina ha lanciato sei satelliti fatti da sé, centouno veicoli di lancio e continua a progettare veicoli spaziali.
Oggi l'agenzia spaziale coordina il lavoro di oltre quaranta imprese - "Yuzhmash", CB "Yuzhnoe". M. Yangel, Communar, Hartron, Ukrcosmos, Obriy, Kyiv Radio Plant, una rete di centri di ricerca e istituti concentrati a Kiev, Dnipro, Charkiv, Leopoli, Chernihiv e Crimea. Per gestire i satelliti in Ucraina è stato creato un unico complesso di controllo automatizzato terrestre (NACC), che comprende centri per il controllo dei voli di veicoli spaziali, la ricezione di informazioni scientifiche, la sua elaborazione, il controllo del campo di navigazione e dello spazio.
I principali prodotti ucraini sono i veicoli di lancio (dal pickup spaziale "Cyclon-3", che porta a bordo 600 kg di carico, al carrello "Zenit-3SL"), che trasporta i satelliti in orbita, l'uso di missili balistici transcontinentali, missili PC-20 (SS-18 "Satana"), apparecchiature per le esigenze dello spazio (per esempio il compito di progettare e produrre sistemi di controllo dello spazio "Comparrus" per la ISS "Alpha", le apparecchiature di controllo radio nei moduli di servizio ISS "Zorya" e "Zvezda" attualmente in orbita).
Prospettive sull'aerospaziale ucraino: si stima che un dollaro investito in questo settore ne produca dieci. L'NSAU conclude fino a quattrocento contratti all'anno, guadagnando circa $700 milioni, e l'Ucraina è al quarto o quinto posto nei servizi di lancio: nei razzi ucraini i veicoli spaziali vengono consegnati in orbita, portando denaro sensibile al budget. Per esempio la consegna in orbita tramite il veicolo di lancio europeo Ariane costa circa $100 milioni e l'Ucraina produce anche unità di attracco per tutti i veicoli spaziali che arrivano alla Stazione Spaziale Internazionale. L'Ucraina partecipa a progetti spaziali internazionali: Dnipro, Sea Start, Ground Launch, Cyclone-4, Antares, Vega e altri.
Trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Strade[modifica | modifica wikitesto]
La maggior parte delle infrastrutture risalgono al periodo sovietico e sono in parte obsolete. La rete stradale ucraina collega tutti i maggiori centri del paese, ma per gli standard europei è considerata di bassa qualità. In totale le strade asfaltate dell'Ucraina si snodano per una lunghezza di 164732 km. Per questo motivo era stato programmato un allargamento della rete autostradale in vista dei campionati europei di calcio del 2012.
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
La rete ferroviaria ucraina costituisce il vero mezzo di comunicazione fra i maggiori centri urbani, le zone portuali, i maggiori centri industriali e i paesi vicini. La maggiore concentrazione di collegamenti si trova nella zona del Donbass (il Bacino del Donec, a est). Nonostante il trasporto merci su rotaia sia calato del 7,4% dal 1994 al 1995 l'Ucraina è ancora uno dei paesi del mondo dove è più massiccio l'uso del mezzo ferroviario. La rete totale si estende per 22473 km di cui 9 259 elettrificati.
Compagnie aeree nazionali[modifica | modifica wikitesto]
La compagnia di bandiera dell'Ucraina è la Ukraine International Airlines. In passato la principale compagnia aerea era la Aerosvit Airlines, fallita nel 2012.
Le altre sono SkyUp, Ukrainian Mediterranean Airlines, Wind Rose Aviation, Dniproavia, South Airlines, Motor Sich Airlines, Yanair, AtlasGlobal Ukraine e Bukovyna Airlines.[34]
Telecomunicazioni[modifica | modifica wikitesto]
In Ucraina sono stati in aggiunta alla tradizionale rete telefonica pubblica, che è del 76% (2006) dello stato (fino al 2011), fornitore dell'Ukrtelecom, anche dominato GSM - reti di comunicazioni mobili impostate. Le più grandi reti mobili sono attualmente:
- Kyivstar / Djuice / Mobilitsch (2G: GSM)
- MTS (UMC) / Jeans / Sim-Sim (2G: GSM)
- Vita:) (2G: GSM)
- 3Mob (3G: UMTS)
- PEOPLEnet (3G: CDMA2000 1 × EV-DO)
- Intertelecom (3G: CDMA2000 1 × EV-DO)
Ukrtelecom ha lanciato nel novembre 2007 la prima rete mobile UMTS in Ucraina, che dal 2011 opera come 3Mob. La privatizzata Ukrtelecom nel 2011 è di proprietà di maggioranza della holding SCM dell'oligarca Rinat Akhmetov.[187] Nell'inverno 2014-2015 saranno vendute tre licenze per lo standard mobile UMTS. Queste reti saranno operative al più presto nell'estate 2015.
Turismo[modifica | modifica wikitesto]
Secondo l' Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO), l'Ucraina è tra i primi dieci paesi per numero di visite, classificandosi all'ottavo posto nel 2008.
Più di venti milioni di turisti visitano il paese ogni anno (25,4 milioni nel 2008), principalmente dell'Europa orientale, nonché dell'Europa occidentale, degli Stati Uniti e del Giappone. L'Ucraina possiede molte attività ricreative dal turismo sportivo (come lo sci) a viaggi cognitivi, basati sulla ricca storia archeologica e religiosa del paese. Numerosi centri benessere situati praticamente in tutte le regioni dell'Ucraina stanno diventando noti nel mondo.
Una delle principali destinazioni turistiche in Ucraina è la capitale Kiev, che oltre a molti monumenti storici offre anche una moderna e vivace vita culturale. Sin dai tempi dello zar la costa del Mar Nero è stata utilizzata come area ricreativa, in particolare la penisola di Crimea, che è stata trasferita alla SSR Ucraina nel 1954. Oltre all'eredità culturale di numerosi popoli (greci, tatari di Crimea, genovesi), la Crimea offre un clima subtropicale e una moltitudine di palazzi e sanatori. La Crimea è stata fino al 2014 la scena del festival annuale della musica dance elettronica KaZantip.
Nell'ovest dell'Ucraina la città di Leopoli con il suo centro storico protetto dall'UNESCO merita una visita. Negli adiacenti Carpazi ucraini ci sono, oltre alla natura impressionante, tradizionali centri termali come Truskavets o stazioni sciistiche come Slavske.
Le escursioni nella zona contaminata di Chernobyl, a nord di Kiev, si sono recentemente affermate come una forma di turismo estremo.
Anche il Tunnel dell'amore di Klevan è molto visitato; è un tratto ferroviario avvolto dalla vegetazione.
Il parco di Sofiïvka è un popolare sito turistico e ricreativo ed è visitato ogni anno da circa 500 000 persone.
Ambiente[modifica | modifica wikitesto]
Vegetazione, flora[modifica | modifica wikitesto]
Nei Carpazi esistono le ultime foreste vergini temperate dall'umidità. Dal luglio 2007 fanno parte del Patrimonio Naturale Mondiale dell'UNESCO. Quasi il 16% della superficie del paese è boscoso (principalmente di faggi, pini, betulle, pioppi, querce, ontani, aceri). Oltre ai Carpazi il bacino del Dnieper e il bacino del Pryp"jat' sono gli ecosistemi più importanti. Cetrioli, pomodori, peperoni, cipolle, legumi e le melanzane sono le verdure più coltivate. I frutti tipici includono l'uva, pere, meloni, pesche, prugne e albicocche. Il raccolto più importante è il grano. Oltre al grano si coltivano anche molta segale, orzo, patate, mais e soprattutto grano saraceno.
Fauna[modifica | modifica wikitesto]
Oltre alla biodiversità naturale (fagiani, gru, pavoni) nella riserva naturale erano Askania-Nova anche esotici come lo struzzo africano. Tra gli animali da riproduzione tradizionali della Crimea è il cammello. Gli oceani attorno alla Penisola ospitano alcune specie di delfini e balene. Tartarughe, lucertole e serpenti sono rappresentati in tutto il paese. Procioni, cinghiali, orsi, lupi e cervi sono abitanti delle foreste e quindi più comuni nell'Ucraina occidentale e settentrionale. In Askanija-Nowa ci sono oltre 100 esemplari del cavallo Przewalskii in via di estinzione che è stato introdotto in Mongolia dal 1900 circa in Europa. Fino a duecento anni fa i Tarpan vivevano allo stato selvatico in Ucraina fino a quando non fu finalmente sradicato. Il bestiame da steppa ucraino era diffuso in Ucraina fino all'inizio del XX secolo.
Conservazione[modifica | modifica wikitesto]
A seguito di gravi disastri ambientali come il disastro nucleare di Černobyl' e l'incidente con la petroliera del Mar Nero il nuovo governo si è prefissato l'obiettivo di attuare le riforme di conservazione della natura. In Ucraina ci sono diciotto parchi nazionali e la società di conservazione della natura ucraina.
Bandiera[modifica | modifica wikitesto]
La bandiera ucraina è rettangolare con proporzioni 2:3. Presenta due bande orizzontali di uguali dimensioni blu (sopra) e oro (sotto). I colori sono mutuati dalle armi del principato di Galizia ovvero un leone d'oro in campo blu. Apparsa per la prima volta nella forma attuale nel 1848, è stata adottata ufficialmente nel gennaio 1918 durante il breve periodo di indipendenza; reintrodotta in maniera definitiva il 21 gennaio 1992, con la dissoluzione dell'Unione Sovietica e la proclamazione della sovranità nazionale. Nella tradizione popolare i colori indicano il cielo (blu) e il frumento (oro), una delle principali risorse del paese.
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
I beni di interesse culturale protetti dall'UNESCO sono:
- Dal 1990 - Kiev: cattedrale di Santa Sofia e monumenti a essa collegati - Kiev - Pechersk Lavra.
- Dal 1998 - Leopoli - l'insieme del centro storico
- Dal 2005 - Arco geodetico di Struve
Letteratura[modifica | modifica wikitesto]
Una letteratura propria dell'Ucraina si afferma già nel XV secolo. La letteratura ucraina raggiunge il massimo splendore con Ivan Franko e soprattutto con il poeta nazionale ucraino Taras Hryhorovyč Ševčenko, autore di ballate e poemi epici di stampo nazionale. Nel XX secolo si afferma, tra gli altri, la figura della poetessa Lesja Ukrainka. Tra il XX e il XXI secolo tra gli scrittori di storie per bambini si distinse Vsevolod Nestajko. Prevale, inoltre, un tipo di scrittura di carattere sociale e nazionalpopolare.
Filosofia[modifica | modifica wikitesto]
In campo filosofico, nel XVIII secolo, tra gli altri, si afferma la figura di Hryhorij Skovoroda (1722-1794), che fu anche poeta.
L'Ucraina nello spazio[modifica | modifica wikitesto]
- 31 agosto 1995: viene lanciato Sich 1, il primo satellite lanciato dall'Ucraina
- 19 novembre 1997: Leonid Kadenyuk è il primo cosmonauta dell'Ucraina indipendente ad andare nello spazio.
Festività e ricorrenze nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Data | Nome | Significato |
---|---|---|
28 giugno | Giorno della Costituzione dell'Ucraina | Celebra la Costituzione Ucraina del 1996 |
24 agosto | Festa nazionale: Giorno dell'indipendenza dell'Ucraina | Celebra l'indipendenza dell'Ucraina dall'URSS, nel 1991 |
26 aprile | Giorno del Disastro di Černobyl' | Commemorazione del Disastro di Černobyl' del 1986 |
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Pugilato[modifica | modifica wikitesto]
Uno degli sport più popolari e seguiti in Ucraina è il pugilato: tra le personalità che si sono maggiormente distinte in questa disciplina vi sono gli ex campioni del mondo Volodymyr Klyčko e Vitalij Klyčko e l'attuale campione Vasyl' Lomačenko.
Calcio[modifica | modifica wikitesto]
L'Ucraina, come le altre ex repubbliche sovietiche, ha beneficiato dell'attenzione data dal governo dell'URSS all'educazione fisica. Questa politica ha lasciato all'Ucraina centinaia di stadi, palestre, piscine e altri tipi di impianti sportivi. Fra i molti sport praticati dagli ucraini il primato va al gioco del calcio. La massima serie del campionato ucraino di calcio è la Prem"jer-liha (Прем'єр-ліга) nota fino al 2008 come Vyšča Liha (Bища ліга). Le squadre più note all'estero sono la Dinamo Kiev, per i trionfi in Coppa delle Coppe del 1974-1975 e 1985-1986 e della Supercoppa UEFA del 1975, il giocatore più famoso è anche il simbolo della nazionale ucraina: Andrij Ševčenko, e lo Šachtar Donec'k, capace di vincere la Coppa UEFA nella stagione 2008-2009. La Nazionale di calcio ucraina ha giocato la sua prima partita ufficiale nel 1992, mentre la sua prima partecipazione ai Campionati Mondiali è del 2006; riuscì a raggiungere i quarti di finale, per poi essere battuta dall'Italia poi Campione del Mondo. L'Ucraina, assieme alla Polonia, ha ospitato i Campionati europei di calcio del 2012. (vedi anche Scelta della nazione organizzatrice della fase finale del Campionato europeo di calcio 2012)
Atletica[modifica | modifica wikitesto]
Serhij Bubka di Luhans'k è stato sei volte campione del mondo e campione olimpico nel salto con l'asta. Ha stabilito un totale di 35 record mondiali e ha fatto 43 salti sopra il punteggio di sei metri. Dal 2005 è presidente del Comitato olimpico dell'Ucraina.
Scacchi[modifica | modifica wikitesto]
Ruslan Ponomariov era nel 2002 FIDE campione del mondo, Anna Ušenina 2012, e Mariya Muzychuk 2015 campioni di scacchi al mondo. La squadra nazionale è diventata campione del mondo di scacchi nel 2001 e ha vinto le Olimpiadi degli scacchi del 2004 e le Olimpiadi degli scacchi del 2010. La selezione femminile ucraina ha vinto le Olimpiadi degli scacchi del 2006.
Giochi olimpici[modifica | modifica wikitesto]
L'Ucraina ha fatto il suo debutto ai Giochi olimpici come stato indipendente alle Olimpiadi invernali di Lillehammer del 1994. Fino a tutto il mese d'agosto 2008, dopo avere partecipato a sole tre delle 25 Olimpiadi estive e quattro delle 22 Olimpiadi invernali, l'Ucraina si è piazzata al 35º posto per numero di medaglie vinte nel conteggio del medagliere di sempre dei Giochi olimpici.
La prima medaglia d'oro olimpica per l'Ucraina (dall'indipendenza) venne conquistata da Oksana Bajul, nel pattinaggio artistico su ghiaccio, ai Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994.
Motociclismo[modifica | modifica wikitesto]
Le città di Leopoli e Rivne sono conosciute a livello internazionale nella superstrada. Le gare di Coppa del Mondo sono già state disputate più volte in entrambe le città.
Tradizioni[modifica | modifica wikitesto]
Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]
La cucina ucraina è parte integrante della cultura ucraina e si riflette nello stile di vita e negli usi e costumi di tutti gli ucraini. Si riconosce in modo particolare per la grande varietà di sapori e la diversità di ingredienti utilizzati. Gli ingredienti della cucina popolare sono per lo più carni, funghi, verdure, barbabietole, frutta e vari tipi di erbe. Alcuni piatti tipici della cucina ucraina sono tra i più semplici da preparare.
Bevande[modifica | modifica wikitesto]
Le bevande alcoliche sono molto diffuse, in particolare la horilka, un distillato chiaro di frumento e segale. I cibi si accompagnano con vini, birra, vodka o tè.
Filatelia[modifica | modifica wikitesto]
La prima emissione filatelica risale al 1990.
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Universita di Černivci
Chiesa di Santo Stanislao a Čortkiv
Palazzo dei Conti Shenborn nell'Oblast di Zakarpatia
Palazzo dei Conti Potocki a Leopoli
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (RU) Верховная Рада Украины большинством голосов приняла закон о повышении статуса русского языка, su 1tv.ru.
- ^ Gli albanesi d'Ucraina.
- ^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.
- ^ Leggasi ucràini o ucraìni. Si vedano la voce ucraino su Treccani.it e, per maggiori dettagli, l'articolo Ucràina o Ucraìna? Ucràino o ucraìno? pubblicato sul sito Archiviato il 26 ottobre 2017 in Internet Archive. dell'Accademia della Crusca.
- ^ a b Crimea adotta rublo e stesso fuso Mosca, ANSA, 17 marzo 2014. URL consultato il 24 marzo 2014.
- ^ RUSSIA: Ora solare reintrodotta, ma con undici fusi orari
- ^ a b c d (EN) World Economic Outlook Database, April 2019, su IMF.org, Fondo Monetario Internazionale. URL consultato il 16 mag 2019.
- ^ Tasso di fertilità nel 2010, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.
- ^ Secondo il Dizionario di Pronuncia Italiana, l'accentazione Ucràina è più comune, mentre la variante Ucraìna, preferita un tempo, è oggi meno usata. Luciano Canepari, Ucraina, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0. Il Dizionario d'ortografia e di pronunzia infatti preferisce "Ucraìna" a "Ucràina". ( Ucraina, su Dizionario.RAI.It. URL consultato il 14 dicembre 2017.
«L'accentazione -ìna [è] conforme al modello ucraino e russo, oltre che all'analogia delle parole italiane in -ìna; l'accentazione -àina [è] favorita forse da un qualche aspetto esotico, e certo diffusa anche in altre lingue [tedesco, inglese] e da molto tempo [in italiano dal '600]».) - ^ Crimea - Parlamento proclama l'indipendenza dall'Ucraina
- ^ Crimea, firmata annessione alla Russia, la Repubblica, 18 marzo 2014. URL consultato il 24 marzo 2014.
- ^ Kiev scioglie il parlamento regionale della Crimea, su it.euronews.com, 15 marzo 2014. URL consultato il 24 marzo 2014.
- ^ (EN) Ukraine's Rada passes bill declaring Crimea ‘temporarily occupied territory', ITAR-TASS, 20 marzo 2014. URL consultato il 24 marzo 2014.
- ^ Kiev, per andare in Crimea i cittadini ucraini dovranno avere il passaporto
- ^ Link, su repubblica.it.
- ^ M. Fasmer, Dizionario etimologico della lingua russa.
- ^ (UK, EN) Опитування: Віруючим якої церкви, конфесії Ви себе вважаєте? // Центр Разумкова, su razumkov.org.ua. URL consultato il 24 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2014).
- ^ (EN) Ukrainian Greek Catholic Church, su ugcc.org.ua. URL consultato il 24 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2008).
- ^ (EN) Kiev: Saint-Sophia Cathedral and Related Monastic Buildings, Kiev-Pechersk Lavra, UNESCO. URL consultato il 24 marzo 2014.
- ^ L'Ucraina difende i diritti umani degli obiettori di coscienza, su JW.ORG. URL consultato il 24 dicembre 2015.
- ^ "Caught Between East and West, Ukraine Struggles with Its Migration Policy". By Olena Malynovska. National Institute for International Security Problems, Kiev.
- ^ (EN) International Religious Freedom Report 2007 – Ukraine, Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America. URL consultato il 24 marzo 2014.
- ^ Jews. Encyclopedia of Ukraine
- ^ (UK) Roman V. Manekin e Dmitrij V. Kornilov, Украина в системе международных отношений, Русский Журнал / Политика / Контурная карта, 23 gennaio 2001. URL consultato il 24 marzo 2014.
- ^ Quadro macroeconomico. Istituto Nazionale per il Commercio Estero. 2009
- ^ Ucraina: previsioni per una riduzione della qualità e del quantitativo di grano. Mercati grano. 2009
- ^ Elenco delle aziende del legno in Ucraina. Prodotti in legno, mobili in legno
- ^ Regione carbonifera dell'Ucraina.
- ^ Scheda Ucraina Archiviato il 27 febbraio 2007 in Internet Archive.. Mondo impresa.
- ^ Chernobyl, the accident scenario and its global impact Archiviato il 17 giugno 2010 in Internet Archive..
- ^ Crescita PIL Ucraina, su ice.it.
- ^ Ucrina il granaio del mondo, su lastampa.it.
- ^ Як Україна до Росії газ постачала..., su bbc.com.
- ^ Compagnie aeree ucraine, su voli.idealo.it.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Giuseppe D'Amato, Ukrajina, in Il Diario del Cambiamento (Urss 1990 - Russia 1993), Milano, Greco & Greco, 1998, pp. 130–136. L'inferno ucraino nel febbraio 1993, in Il Diario del Cambiamento, pp. 235–259, ISBN 88-7980-187-2.
- Giuseppe D'Amato, Ucraina. Il Paese dalle due anime, in L'eurosogno e i nuovi muri ad est, Milano, Greco & Greco, 2008, pp. 77–160, ISBN 978-88-7980-456-1.
- Almerico Di Meglio, L'Ucraina. Culla della cultura slava orientale, in Viaggio tra le rovine dell'ex impero sovietico (ottobre-dicembre 1991), Napoli, edizioni Athena, 2002, p. 169–196, ISBN 88-87665-16-8.
- Massimiliano Di Pasquale, Ucraina terra di confine. Viaggi nell'Europa sconosciuta, Inchieste, n. 3, Fagnano Alto (AQ), il Sirente, 2012, ISBN 978-88-87847-29-1.
- Giulio Vignoli, Ucraina indipendente, futuro incerto, in Scritti politici, ECIG, Genova, 2000, p. 110.
- Giulia Giacchetti Boiko e Giulio Vignoli, L'olocausto sconosciuto. Lo sterminio degli italiani di Crimea, Settimo Sigillo, Roma, 2008 (storia della minoranza italiana di Crimea).
- Oxana Pachlovska, Civiltà letteraria ucraina, Roma: Carocci Editore, 1998.
- Boeckh K., Völkl E., Ucraina. Dalla rivoluzione rossa alla rivoluzione arancione, Trieste: Beit, 2009.
- Brogi G., Lami G. (eds.), The Re-Integration of Ukraine in Europe: A Historical, Historiographical and Political Urgent Issue, Alessandria: Edizioni dell'Orso, 2005.
- Lami G., La Questione Ucraina fra '800 e '900, Milano: CUEM, 2005.
- Lami G., Ucraina 1921-1956, Milano: CUEM, 2008.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Adesione dell'Ucraina all'Unione europea
- Bohdan Stupka
- Boyko
- Città dell'Ucraina
- Storia dell'Ucraina
- Holodomor
- Rivoluzione arancione
- Targhe automobilistiche ucraine
- Trasporti in Ucraina
- Ucraina Verde
- Ucraino-brasiliani
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikiquote contiene citazioni di o su Ucraina
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Ucraina»
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Ucraina
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ucraina
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Ucraina
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su kmu.gov.ua.
- Ucraina, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ucraina, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (IT, DE, FR) Ucraina, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) Ucraina, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- L'antica foresta di faggi dei Carpazi, su whc.unesco.org.
- Ucraina, su viaggiaresicuri.it.
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