Lisbona
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Lisbona comune | |||
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(PT) Lisboa | |||
Localizzazione | |||
Stato | Portogallo | ||
Regione | Lisbona | ||
Distretto | Lisbona | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Fernando Medina (PS) dal 06/04/2015 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 38°42′N 9°11′W / 38.7°N 9.183333°W | ||
Altitudine | 2 m s.l.m. | ||
Superficie | 100 km² | ||
Abitanti | 505 526[1] (2017) | ||
Densità | 5 055,26 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Amadora, Loures, Odivelas, Oeiras | ||
Altre informazioni | |||
Lingue | portoghese | ||
Cod. postale | 1000–1900 | ||
Prefisso | (+351) 21 | ||
Fuso orario | UTC+0 | ||
Nome abitanti | lisbonesi | ||
Patrono | Antonio di Padova e Vincenzo di Saragozza | ||
Giorno festivo | 13 giugno | ||
Subregione | Grande Lisbona | ||
Cartografia | |||
Sito istituzionale | |||
Lisbona (in portoghese Lisboa, /liʒ'boɐ/) è la capitale del Portogallo. Con una popolazione di circa 505 526 abitanti all'interno dei suoi confini amministrativi, e circa 3 milioni nella sua area urbana (undicesima nell'Unione Europea) è la città più popolosa del Paese. Situata sull'estremità occidentale della penisola iberica, presso l'estuario del fiume Tago, è geograficamente, la capitale (nonché la zona geografica) più occidentale dell'Europa continentale oltre a essere l'unica capitale europea ad affacciarsi sull'Oceano Atlantico.
Lisbona è considerata una città globale in virtù della sua discreta importanza in settori come finanza, commercio, editoria, arte, commercio internazionale, istruzione e turismo. È un importante centro economico, con un settore finanziario in crescita e uno tra i più importanti porti affaccianti sull'Atlantico. L'aeroporto di Lisbona serve circa 20 milioni di passeggeri all'anno e importanti strade e autostrade collegano la capitale alle altre città portoghesi. La città è la sesta più visitata dell'Europa meridionale dopo Roma, Barcellona, Madrid, Atene e Milano, con 1 740 000 turisti nel 2009. La regione di Lisbona ha un PIL pro-capite considerevolmente più alto della media nazionale, al decimo posto nella UE con 110 miliardi di euro e 39375 € pro capite, dato del 40% più alto rispetto alla media dell'unione. La maggior parte dei quartier generali delle multinazionali portoghesi è localizzata in città, che è anche il maggior centro politico del Paese, essendo sede del Governo e della presidenza della Repubblica.
Nel 2020, la città riceverà il Premio Capitale verde europea.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Territorio[modifica | modifica wikitesto]
La città è situata sul fiume Tago. Le due sponde del fiume sono collegate da due grandi ponti: il ponte 25 aprile, inaugurato nel 1966, e il ponte Vasco da Gama, inaugurato nel 1998 in occasione della esposizione universale Expo '98. In quell'occasione si sono celebrati i 500 anni della scoperta del passaggio marittimo per l'India da parte del navigatore Vasco da Gama.
La città sorge su 7 colli: São Jorge, São Vicente, Sant'Ana, Santo André, Chagas, Santa Catarina, São Roque.
Clima[modifica | modifica wikitesto]
La città e i dintorni di Lisbona godono di un clima Atlantico, con inverni miti ed estati moderatamente calde, ma ben ventilate.
Le precipitazioni sono abbondanti tra l'autunno e l'inverno, mentre in estate sono frequenti i periodi di siccità, a causa dell'espansione verso est dell'anticiclone delle Azzorre e di quello verso nord dell'anticiclone subtropicale africano. L'umidità relativa può essere piuttosto elevata. Il clima è monitorato tramite la Stazione meteorologica di Lisbona Centro. Le ultime maggiori nevicate storiche sono state registrate un paio di volte durante la metà del Novecento negli anni 1944, 1954 e 1956. Nel 2006 è stata registrata una breve fioccata dopo 50 anni.
Lisbona – (1981-2010)[2] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 13,8 | 14,2 | 16,8 | 17,8 | 19,1 | 23,7 | 24,9 | 25,3 | 23,8 | 19,5 | 18,2 | 14,3 | 14,1 | 17,9 | 24,6 | 20,5 | 19,3 |
T. min. media (°C) | 7,3 | 8,1 | 10,0 | 11,9 | 13,9 | 16,6 | 18,2 | 18,6 | 17,6 | 15,1 | 11,8 | 8,4 | 7,9 | 11,9 | 17,8 | 14,8 | 13,1 |
Precipitazioni (mm) | 279,9 | 274,9 | 183,2 | 148,1 | 163,6 | 45,9 | 34,2 | 36,2 | 42,9 | 140,8 | 187,6 | 256,7 | 811,5 | 494,9 | 116,3 | 371,3 | 1 794,0 |
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Dal Neolitico all'Impero Romano[modifica | modifica wikitesto]
Durante il Neolitico la regione è stata abitata da popolazioni di origine iberica che a quel tempo occupavano anche altre regioni dell'Europa atlantica. Come prova di questa occupazione rimangono dolmen e menhir, che si possono vedere nelle campagne intorno alla città.
Reperti archeologici suggeriscono che la città sia stata sotto l'influenza dei fenici fin dal 1200 a.C.; alcuni storici ipotizzano che un centro di commercio fenicio poteva occupare il centro dell'attuale città, sul versante meridionale della collina del Castello. D'altro canto, il porto naturale formato dalla foce del fiume Tago, ha reso la città un luogo ideale per rifornire di prodotti alimentari le navi fenice in viaggio verso le Isole Scilly e la Cornovaglia. Oltre che come punto di sosta, un approdo alla foce del fiume più importante della penisola iberica era interessante anche per gli scambi commerciali con l'entroterra, permettendo l'accesso a prodotti come materiali preziosi, sale e i famosi cavalli lusitani. La nuova città si sarebbe chiamata Allis Ubbo, "Approdo Sicuro" in lingua fenicia.
In passato si credeva che Lisbona fosse stata fondata dai Fenici e questo sembrerebbe accreditato dai recenti ritrovamenti di reperti fenici risalenti all'VIII secolo a.C. sotto la medievale Sé de Lisboa, la cattedrale della città moderna. La maggior parte degli storici moderni, tuttavia, ritiene che Lisbona fosse un antico insediamento di popolazioni autoctone (ciò che i romani chiamavano un oppidum) che ha mantenuto prolungate relazioni commerciali con i fenici.
I greci conoscevano Lisbona con il nome di "Olisipo", che, secondo il mito, fu fondata da Ulisse durante il suo viaggio di ritorno da Troia ad Itaca.
Dall'Impero Romano alla dominazione araba[modifica | modifica wikitesto]
Durante le guerre puniche, una volta sconfitto Annibale, i romani decisero di privare Cartagine di uno dei suoi beni più preziosi: l'Hispania, il nome latino della penisola iberica. Olisipo si schierò subito con i romani e inviò soldati a combattere a fianco dei legionari contro le tribù celtiche del nord-ovest. Come compenso Olisipo fu integrata nella Repubblica romana nel 205 a.C. in qualità di comune romano col nome di Felicitas Julia; furono garantite completa autonomia su un territorio fino a 50 km attorno alla città, esenzione dalle tasse e cittadinanza romana per tutti i suoi cittadini.
Durante il periodo di Augusto furono erette delle mura difensive, un grande teatro, delle terme (sotto l'attuale Rua da Prata), numerosi templi, una necropoli (sotto l'attuale Praça da Figueira), un grande foro e numerose abitazioni nella zona tra il Castello di San Giorgio e l'attuale centro cittadino.
La città fu da sempre economicamente forte grazie al commercio del sale, del vino, dei cavalli e del garum, una salsa di pesce molto apprezzata al tempo nei salotti romani. Fu tuttavia con la sconfitta della pirateria e le innovazioni tecnologiche che la città assunse grande importanza come punto strategico per il commercio con la Cornovaglia, la zona del Reno e anche con l'interno della penisola iberica.
La città era anche un punto di collegamento tra due importanti città del tempo: Bracara Augusta (oggi Braga) ed Emerita Augusta, capitale della Lusitania romana (oggi Mérida in Spagna).
Olisipo, come la maggior parte delle grandi città occidentali dell'Impero romano, fu un centro per la diffusione del Cristianesimo. Il suo primo vescovo attestato fu San Potamius (circa 356), e vi sono stati numerosi martiri uccisi dai pagani durante le grandi persecuzioni; Maxima, Verissimus e Julia sono i nomi più significativi.
Dopo la dominazione romana, Olisipo divenne una delle prime città cristiane. Subì numerose invasioni da parte di Alani e Vandali, che dominarono la regione tra il 409 d.C. ed il 429 d.C. Tra il 409 d.C. e il 585 d.C. la regione di Olisipo fu dominata per lunghi periodi dagli svevi, che avevano istituito un regno in Gallaecia (l'attuale Galizia a nord del Portogallo) con capitale Bracara Augusta (oggi Braga).
Nel 585 d.C. Olisipo fu aggregata al regno visigoto di Toledo che arrivò così a comprendere l'intera penisola iberica. Il nome fu cambiato in Ulishbona.
Il periodo arabo[modifica | modifica wikitesto]
Il 6 agosto 711 la città fu conquistata dai mori, che le cambiarono nome in al-ʾIšbūnah (in arabo: الأشبونة). Sotto la loro dominazione la città fiorì. I mori erano popolazioni provenienti dal nord-Africa e dal medio-oriente, in prevalenza arabi e berberi dell'Atlante (catena montuosa divisa tra Marocco, Algeria, Tunisia) e durante il loro dominio costruirono nuove abitazioni e molte moschee, oltre ad una nuova cinta muraria. La popolazione divenne estremamente eterogenea, comprendendo cristiani, berberi, arabi ed ebrei. L'arabo fu imposto come lingua ufficiale; la religione ufficiale divenne l'islamismo, ma ai cristiani e agli ebrei fu concesso di mantenere la loro religione nello status di Dhimmi.
L'influenza araba è ancora visibile nelle strade di Lisbona ed in particolare nel quartiere dell'Alfama, il più antico di Lisbona e l'unico che è rimasto in piedi dopo il terremoto del 1755.
Durante questo periodo Lisbona fu per breve tempo sotto il controllo del taifa di Badajoz, in qualità di città centrale per il Regulo Eslavo, in seguito fu un taifa indipendente sotto il governo di Abd al-Aziz ibn Sabur e Abd al-Malik ibn Sabur.
Riconquista Cristiana[modifica | modifica wikitesto]
Il 25 ottobre 1147 Alfonso I di Portogallo, al comando di un esercito di crociati, dopo un assedio che durava dal 1º luglio, conquista Lisbona e segna un passo fondamentale nella riconquista della penisola iberica.
Questo evento fu senza dubbio uno dei più importanti nella storia di Lisbona. Immediatamente dopo la riconquista, l'arabo fu abolito come lingua ufficiale e andò ben presto in disuso anche nell'uso quotidiano, gli arabi presenti furono convertiti o esiliati e le moschee furono trasformate in chiese.
Lisbona ebbe i primi documenti ufficiali di città (Foral) nel 1179. Nel 1255 divenne capitale del regno del Portogallo in virtù della sua posizione centrale. Nel 1290 fu fondata la prima università del Portogallo e fu chiamata Estudo Geral, nel XVI secolo tuttavia fu trasferita a Coimbra ed oggi è conosciuta come Università di Coimbra.
Tra il XV ed il XVII secolo da Lisbona partirono moltissimi viaggi di esplorazione, che permisero a Bartolomeo Diaz di doppiare il Capo di Buona Speranza e a Vasco De Gama di raggiungere l'India nel 1497.
Il XVI secolo segna l'epoca d'oro per Lisbona. La città divenne il centro del commercio europeo con l'Africa, l'India, l'Estremo Oriente e, più tardi, il Brasile. Divenne anche il punto di partenza per esplorare le ricchezze di spezie, di schiavi, lo zucchero, i tessuti e altri prodotti. Questo è stato il momento dell'esuberante stile manuelino, che ha lasciato il suo segno in due dei monumenti più importanti di Lisbona: la Torre di Belém e il Mosteiro dos Jerónimos, entrambi inseriti tra i siti del patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO.
Nel 1580 il Portogallo perse la sua indipendenza in favore della Spagna in seguito ad una guerra di successione; l'indipendenza fu riconquistata nel 1640.
Il terremoto[modifica | modifica wikitesto]
All'inizio del XVIII secolo, con una popolazione stimata di circa 250 000 abitanti, Lisbona era una delle città più grandi d'Europa. Nel corso dei secoli precedenti la città aveva già sperimentato alcuni importanti terremoti che avevano causato però danni tutto sommato contenuti.
Alle 9,40 circa della mattina del 1º novembre 1755, quando molte persone erano intente ad assistere alla messa, si verificò una scossa di terremoto di magnitudo stimata attorno al 9º grado della scala Richter con epicentro in mare a circa 200 km al largo di Cabo de São Vicente. La scossa di terremoto provocò il crollo di molti edifici e numerosi incendi che si propagarono per la città a macchia d'olio; i sopravvissuti, per sfuggire al fuoco, si radunarono nella Baixa, vicino al fiume. Circa 40 minuti dopo uno tsunami, generato dalla stessa scossa, colpì Lisbona distruggendo tutta la parte bassa della città.
Secondo le stime ufficiali ci furono tra 30 000 e 40 000 morti e fu distrutto circa l'85% della città. Tra gli edifici più importanti che andarono distrutti ci sono il Paço da Ribeira, dimora della famiglia reale che però quel giorno era fuori città, e l'Hospital Real de Todos os Santos, il più grande palazzo pubblico del tempo. L'unico quartiere di Lisbona che superò praticamente indenne il terremoto fu l'Alfama.
Dopo il terremoto il Primo Ministro del tempo, Sebastião José de Carvalho e Melo, il primo marchese di Pombal, prese in mano la situazione e guidò la ricostruzione della città. Invece di ricostruire sulle orme della precedente città medievale, Pombal decise di abbattere i resti del terremoto e costruire un centro cittadino in conformità alle moderne regole urbanistiche dettate dall'Illuminismo. Per questo motivo il quartiere centrale di Baixa viene anche chiamato Baixa Pombalina.
XIX e XX secolo[modifica | modifica wikitesto]
Nei primi anni del XIX secolo il Portogallo fu invaso dalle truppe di Napoleone Bonaparte, che costrinsero la regina Maria I e il figlio, Principe Reggente João (futuro re Giovanni VI) a fuggire temporaneamente in Brasile nel 1808. In questa occasione moltissime proprietà furono saccheggiate dagli invasori.
La città sentiva tutta la forza del nascente movimento liberale portoghese, dando vita alla sua tradizione di caffè e teatri. Nel 1879 fu inaugurata l'Avenida da Liberdade, in sostituzione di un precedente giardino pubblico, che divenne ben presto il salotto di Lisbona.
Il 1º febbraio 1908, mentre attraversava il Terreiro do Paço, l'attuale Praça do Comércio, accompagnato dalla sua famiglia, il re Carlo I di Portogallo fu assassinato con due colpi di pistola da una coppia di attivisti repubblicani.
In seguito Lisbona fu teatro della rivolta repubblicana del 5 ottobre 1910 che depose il principe reggente ed instaurò la repubblica in Portogallo. Dopo questa rivoluzione, tuttavia, il Portogallo rimase in una situazione politicamente molto confusa, sostanzialmente in una guerra civile. Tra il 1910 ed il 1926 si succedettero 45 governi, quasi tutti di origine militare, e due presidenti furono assassinati.
Nel 1926 prende il comando il generale António Óscar Carmona, che rimane al potere fino al 1931. Nel 1932, dopo aver ricoperto l'incarico di ministro delle finanze, António de Oliveira Salazar viene nominato Primo Ministro. Inizia così una politica incentrata sul pieno potere del primo ministro, sostenuto dalla Chiesa e dall'alta borghesia; è la fine della libertà di stampa e dei sindacati ed inizia l'epoca dell'Estado Novo: è il fascismo portoghese, dichiaratamente ispirato al fascismo italiano.
Durante la seconda guerra mondiale tuttavia il Portogallo rimane neutrale, rendendo quindi Lisbona il maggior porto di partenza per i profughi che si andavano a rifugiare negli Stati Uniti d'America.
Il 25 aprile 1974 Lisbona fu teatro della rivoluzione dei Garofani che mise fine all'Estado Novo e instaurò la nuova democrazia in Portogallo.
Il 5 agosto 1988 un incendio distrusse 18 edifici nella zona di Chiado, provocando 2 morti e 70 feriti; secondo gli storici fu il più grave danneggiamento di Lisbona dopo il terremoto del 1755. In seguito gli edifici furono ricostruiti mantenendo le facciate come l'originale, mentre l'interno fu costruito con concezione moderna.
Nel 1994 Lisbona è stata Capitale europea della cultura.
Nel 1998 si tenne a Lisbona l'Expo, giusto in tempo per commemorare il 500º anniversario del viaggio di Vasco da Gama in India. Per l'occasione fu costruito un quartiere completamente nuovo, Parque das Nações, e il ponte Vasco da Gama, il più lungo d'Europa con i suoi 17,2 km.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma della città consiste in uno scudo d'oro su cui è presente un esteso vascello nero e argenteo su un mare di sette onde alternativamente verdi e argento. Ad entrambe le estremità della nave si trovano due corvi rivolti verso il centro del campo.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Il Tago e l'Oceano Atlantico regalano alla città una gran luce e grandi cieli; la popolazione è cortese e il cibo viene usualmente considerato di buona qualità, specialmente se si ama il pesce. Una tappa imperdibile per i visitatori amanti della gastronomia è senz'altro la famosa ed antichissima Antiga Confeitaria de Belém situata nell'omonimo quartiere, a pochi metri dal Mosteiro dos Jerónimos. È una pasticceria storica, nota in tutto il Portogallo per avere inventato la ricetta dei pastéis de nata (altrimenti chiamati pastéis de Belém se prodotti da questa pasticceria). Sono dei canestrelli di pasta sfoglia riempiti di crema cotta al forno, dal sapore unico. La pasticceria sforna in continuazione i pastéis, così è sempre possibile gustarli tiepidi. Il locale è rimasto immutato nel tempo e conserva moltissimi azulejo che i visitatori possono osservare seduti nelle sale interne. Il pasticcino è comunque diffuso in tutto il Portogallo e se ne può trovare una variante con il canestrello fatto di pasta frolla.
Altre prelibatezze della cucina portoghese gustabili in ogni buon ristorante della capitale sono, per esempio, il bacalhau à Brás, una ricetta molto particolare fatta con baccalà secco sfilettato, cipolla, uova, patate fritte, olive nere e prezzemolo, il tutto sapientemente amalgamato. La carne de porco à portuguesa, uno spezzatino fatto con filetto di maiale e patate saltate nel vino, oppure la carne de porco à alentejana dove al posto delle patate ci sono le vongole.
Da segnalare, tra le molte attrazioni:
- Il Castello di São Jorge, che sorge nel sito dell'acropoli della città antica e domina l'Alfama, il quartiere più anticamente abitato della città e l'unico della città vecchia sopravvissuto al terremoto;
- La Praça Marquês de Pombal con il suo monumento dedicato al nobile che ricostruì la città dopo il terremoto, dalla quale parte il "Parco Eduardo VII", il più grande parco della città, con annesso giardino botanico;
- Il Monastero dos Jerónimos, straordinario enorme esempio di architettura manuelina che ospita le memorie dei portoghesi illustri, da Vasco da Gama a Luis Vaz de Camoes (il Dante Alighieri portoghese) a Amália Rodrigues a Fernando Pessoa;
- La Torre di Belém da dove Vasco de Gama partì alla conquista dell'impero;
- Il Cristo Rei, riproduzione in tono minore del Cristo Redentore che si trova a Rio de Janeiro, eretto come ringraziamento per il mancato coinvolgimento del Portogallo nella seconda guerra mondiale;
- Il Parque das Nações, moderno quartiere che ha ospitato l'Expo '98.
Caratteristica di Lisbona è la musica del fado, che si può ancora ascoltare dal vivo nella città vecchia.
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Monastero dos Jerónimos[3]
- Cattedrale di Lisbona
- Chiesa di Santa Engrácia
- Chiesa di São António à Sé
- Chiesa di São Vicente de Fora
- Nossa Senhora da Conceição Velha
- Chiesa di São Roque
- Convento do Carmo
- Basilica di Estrela
- Chiesa della Memoria
- Eremita di São Jerónimo
- Cristo-Rei
- Chiesa di São Miguel
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
- Palazzo di São Bento
- Palácio Nacional de Belém
- Palazzo dei marchesi di Fronteira
- Palazzo di Ajuda
- Palacio do Grilo
- Casa dos Bicos
- Monumento alle Scoperte
- Castello di São Jorge
- Elevador de Santa Justa
- Torre di Belém
- Teatro Nazionale di São Carlos
- Ponte 25 aprile
- Ponte Vasco da Gama
- Acquedotto delle Acque Libere
- Campo Pequeno
- Stabilimento carcerario di Lisbona
Vie[modifica | modifica wikitesto]
Piazze[modifica | modifica wikitesto]
- Rossio
- Praça do Império
- Praça do Comércio
- Praça da Figueira
- Praça dos Restauradores
- Praça Marquês de Pombal
Mercati[modifica | modifica wikitesto]
Caffè[modifica | modifica wikitesto]
Aree e siti naturali[modifica | modifica wikitesto]
- Parque das Nações
- Parco di Monserrate
- Giardino botanico
- Giardino di Estrela
- Praça do Príncipe Real
- Giardino botanico di Ajuda
- Giardino agricolo tropicale
- Zoo di Lisbona
- Parco Edoardo VII
- Parco di Monteiro-Mor
- Jardim do Arco do Cego
Belvedere[modifica | modifica wikitesto]
- Miradouro da Graça
- Miradouro de Santa Catarina
- Miradouro de Santa Luzia
- Miradouro de São Pedro de Alcântara
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Popolazione di Lisbona (1801 – 2004) | ||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1801 | 1849 | 1900 | 1930 | 1960 | 1981 | 1991 | 2001 | 2004 |
203.999 | 174.668 | 350.919 | 591.939 | 801.155 | 807.937 | 663.394 | 564.657 | 529.485 |
La struttura demografica della città è composta da un 54% di donne e un 46% di uomini, con classi di età che vanno velocemente invecchiando, il 24% della popolazione ha un'età superiore a 65 anni (media nazionale del 17%), il 13% inferiore a 15 anni, 9% tra 15 e 24 anni e 53% tra 25 e 64 anni.
Festività[modifica | modifica wikitesto]
L'antica festa del solstizio d'estate (21 giugno) viene celebrata a Lisbona per tutto il mese di giugno. La tradizione pagana faceva di questa notte, la più breve dell'anno, una notte magica in cui l'ordine naturale delle cose può essere sovvertito. La tradizione cristiana si è poi sovrapposta a quella pagana: a giugno si festeggiano S. Antonio di Padova (nato a Lisbona) il 13 giugno, S. Giovanni il 24 e S. Pietro il 29. Il 13 giugno, per festeggiare S. Antonio si organizza una parata spettacolare lungo Avenida da Liberdade: tutti i quartieri sfilano con costumi colorati danzando e cantando in competizione. Finita la sfilata si riversano nelle stradine dei vari bairros cantando e facendo baldoria, mentre chioschi in ogni angolo arrostiscono le sarde che si mangiano con le mani su una fetta di pane. Inoltre il 13 giugno nella chiesa di S. Antonio si celebrano tantissimi matrimoni collettivi (pagati dal comune) perché il santo è protettore degli innamorati: anche gli sposi sfilano per Avenida da Liberdade. Gli innamorati si regalano piantine di basilico nano, manjericos, decorati con un garofano di carta e una poesia. È un gesto denso di simbolismi: nella tradizione romana se un uomo regalava una piantina di basilico a una donna equivaleva a una proposta di matrimonio. Inoltre la piantina muore e si rinnova ogni anno, ma per ottenere ciò va coltivata, come l'amore.
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Lisbona possiede numerose università pubbliche e private, biblioteche e musei, tra i quali il Museo Nazionale di Arte Antica, il Museo Calouste Gulbenkian e Oceanario. Da non trascurare il Planetario Calouste Gulbenkian, situato nell'ambito del Museo Navale, a pochi passi dal famoso Monasterio dos Geronimos, nel quartiere di Belém. A Lisbona risiede la libreria in attività più antica del mondo, la Libreria Bertrand.
Istruzione[modifica | modifica wikitesto]
- Università
a) Pubbliche - Università di Lisbona[4], Università Tecnica di Lisbona[5], Nuova Università di Lisbona[6], ISCTE-Instituto Universitário de Lisboa
b) Private - Università Europea di Lisbona, Superior de Novas Profissões, Instituto Superior de Psicologia Aplicada (ISPA), Instituto Português de Administração e Marketing (IPAM), Universidade Lusiada de Lisboa, Universidade Catolica Portuguesa
Ricerca[modifica | modifica wikitesto]
L'Accademia delle scienze di Lisbona è stata fondata nel 1779.
Biblioteche e archivi[modifica | modifica wikitesto]
A Lisbona hanno sede anche la Biblioteca nazionale del Portogallo e l'archivio di stato portoghese, l'Archivio nazionale Torre do Tombo.
Musei[modifica | modifica wikitesto]
- Museo Kalouste Gulbenkian
- Museo Collezione Berardo (Sito)
- Museo nazionale d'arte antica (Sito)
- Oceanário di Lisbona (Sito)
- Museo nazionale delle azulejo (Sito)
- Museo delle carrozze (Sito)
- Museo del design e della moda
- Centro Culturale di Belém (Sito)
- Museo dell'elettricità
- Museo del Chiado (Sito)
- Acquario Vasco da Gama (Sito)
- Fundação Arpad Szenes - Vieira da Silva (Sito)
- Museo dell'acqua (Sito)
- Museu da Carris (Sito)
- Museo di São Roque (Sito)
- Museo del design (Sito)
- Museo del Fado(Sito)
- Museo delle arti decorative (Sito)
- Museo militare (Sito)
- Museo nazionale archeologico di Lisbona (Sito)
- Museo nazionale dell'etnologia (Sito)
- Museo nazionale del reatro (Sito)
- Museo nazionale di Traje (Sito)
- Pavilhão do Conhecimento (Sito)
- Museo della geografia
- Museo della marionetta
- Museo di arte popolare
- Museo della Marina
- Planetario Kalouste Gulbenkian
- Museo d'arte moderna
Teatri[modifica | modifica wikitesto]
Il teatro dell'opera di Lisbona è il Teatro Nacional de São Carlos, mentre il maggior teatro di prosa è il Teatro Nacional D. Maria II.
Freguesias[modifica | modifica wikitesto]
Ci sono 53 freguesias a Lisbona, raggruppate in quattro bairros:
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- Freguesia proposta: Oriente (4º Bairro)
Il 17 gennaio 2011 è stata proposta la riduzione a 24 freguesias con l'obiettivo di contenere i costi municipali, dare maggiori competenze a ciascuna di esse e riequilibrarne il peso demografico, considerato che nella freguesia di Mártires risiedono poco più di 300 elettori, a fronte dei circa 45.000 di Santa Maria dos Olivais. L'accorpamento più vistoso sarà quello del centro storico, che racchiuderà ben 12 delle vecchie freguesias.
Inoltre, specialmente presso gli abitanti, esiste la divisione della città in "bairros" storici che non hanno confini precisi, come Amoreiras, Chiado, Bairro alto, Bica, Alfama, Mouraria, Avenidas Novas, Intendente, Chelas e Lapa.
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Lisbona ha un sistema di trasporto pubblico basato sulla metropolitana e su una rete di autobus, una di tram (di cui il più famoso è la "linea 28") e tre funicolari (che vengono chiamate dalla popolazione locale con il nominativo di "elevadores"), gestite principalmente dalla Carris, azienda di trasporto pubblico cittadina. Per i collegamenti interurbani è attiva anche la Rede Nacional de Expressos.
Per quanto riguarda il trasporto ferroviario gestito da Comboios de Portugal, tra le stazioni presenti sul territorio cittadino vi sono la stazione di Lisbona Oriente, Santa Apolónia e il Cais do Sodré.
La città è servita, per i collegamenti aerei dall'aeroporto di Lisbona-Portela.
Rapporti Internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
- Belo Horizonte
- Brasília
- Rio de Janeiro
- San Paolo del Brasile
- Salvador de Bahia
- Bissau
- Budapest
- Buenos Aires
- Cacheu
- Dili
- Luanda
- Macao
- Madrid
- Malacca
- Maputo
- Montevideo
- Nicosia
- Praia
- Rabat
- San Francisco
- São Tomé
- Zagabria
Accordi di cooperazione[modifica | modifica wikitesto]
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Calcio[modifica | modifica wikitesto]
Le squadre principali della città sono il Benfica, che gioca nello Estádio da Luz, lo Sporting Clube de Portugal che gioca nello Estádio José Alvalade, il Belenenses che gioca nello Estádio do Restelo nel quartiere di Belem ed il Belenenses SAD che gioca nello Éstadio Nacional do Jamor, nel quartiere di Oeiras.
Football americano[modifica | modifica wikitesto]
Nel football americano la città è rappresentata da diverse squadre, la principale delle quali, i Lisboa Navigators, ha vinto 6 volte il titolo nazionale.
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Il caffè storico A Brasileira
Monumento alle Scoperte (particolare)
Il quartiere dell'Alfama
Stazione del Rossio
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (PT) Resultados Provisórios dos Censos 2011 já disponíveis, su censos.ine.pt. URL consultato il 1º maggio 2012.
- ^ (PT) Normais Climatológicas - 1981-2010 - Lisboa, Geofísico, Instituto Português do Mar e da Atmosfera. URL consultato il 10 agosto 2012.
- ^ Sito
- ^ sito ufficiale dell'Universidade de Lisboa
- ^ sito ufficiale dell'Universidade Técnica de Lisboa Archiviato il 21 giugno 2005 in Internet Archive.
- ^ sito ufficiale dell'Universidade Nova de Lisboa
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Richard Zimler, Il Cabalista di Lisbona, traduzione di Vincenzo Mantovani, Omnibus, Milano, Mondadori, 1998, ISBN 88-04-43594-1.
- Erich Maria Remarque, La notte di Lisbona, traduzione di Ervino Pocar, Medusa, n. 493, Milano, Mondadori, 1972, SBN IT\ICCU\TO0\0418583.
- Marco Grassano, Lisbona e Tago e tutto, Aritroso, n. 26, Padova, Franco Muzzio Editore, 1997, ISBN 88-7021-813-9.
- José Saramago, L'anno della morte di Ricardo Reis, varie edizioni.
- José Saramago, Storia dell'assedio di Lisbona, traduzione di Rita Desti, tascabili, n. 768, Torino, Einaudi, 2000, ISBN 88-06-15609-8.
- Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira, Milano, Feltrinelli, 1994-2004, ISBN 88-07-81381-5, SBN IT\ICCU\RMS\1088235.
- Fernando Pessoa, Lisbona. Quello che il turista deve vedere, traduzione di Luca Merlini, Firenze, Passigli, 2003, ISBN 88-368-0715-1.
- Luigi Bairo, Lisbona elettrica, Millelire, n. 6, Viterbo, Stampa Alternativa, 1998, SBN IT\ICCU\BVE\0260941.
- José Cardoso Pires, Lisbona, libro di bordo, a cura di Cecilia Pero, Traveller, Milano, Feltrinelli, 1997, ISBN 88-7108-139-0.
- Antonio Muñoz Molina, L'inverno a Lisbona, traduzione di Elena Liverani, Milano, Feltrinelli, 1995, ISBN 88-07-70067-0.
- Paul Buck, Lisbona, Luoghi, n. 2, Milano, Bruno Mondadori Editore, 2003, ISBN 88-424-9674-X.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su cm-lisboa.pt.
- Lisbona, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Lisbona, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 124321959 · LCCN (EN) n79059721 · GND (DE) 4035919-0 · NDL (EN, JA) 00874544 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79059721 |
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