La guerra della Lega di Cambrai fu uno dei maggiori conflitti delle guerre d'Italia del XVI secolo iniziato con l'intento primario di arrestare l'espansione della Repubblica di Venezia nella penisola italiana. A tale scopo, le principali potenze europee avviarono delle trattative che si conclusero il 10 dicembre 1508 a Cambrai, nel nord-est della Francia, dove fu stipulato un accordo segreto che prese il nome della città e che prevedeva di invadere militarmente la Repubblica per obbligarla a cedere territori e ricchezze.
Fu una guerra di vasta portata, a cui presero parte, come deciso a Cambrai, i principali attori del panorama politico europeo dell'epoca, che si scontrarono tra il 1508 ed il 1516 in un conflitto diviso in varie fasi. Il Regno di Francia, lo Stato Pontificio e ovviamente la Repubblica di Venezia furono i tre stati coinvolti in ogni parte e ad essi si affiancarono quasi tutte le maggiori potenze dell'Europa Occidentale dell'epoca e diversi stati minori: il Regno di Spagna, il Sacro Romano Impero, il Regno d'Inghilterra, il Regno di Scozia, il Regno di Ungheria, il Ducato di Milano, la Repubblica di Firenze, il Ducato di Ferrara, il Ducato di Urbino, il Marchesato di Mantova e i cantoni Svizzeri.
Grazie alla sua abilità diplomatica e ad un corposo sforzo finanziario, Venezia riuscì più volte a rovesciare le alleanze e concludere la guerra con i confini quasi inalterati, perdendo solamente i territori occupati in Romagna ed i porti pugliesi. Nondimeno questo conflitto segnò la fine di ogni suo tentativo di espandersi ulteriormente sulla terraferma italiana.
La chiesa di San Giovanni in Valle è un luogo di culto cattolico situato nell'omonima via di Verona. Una delle più antiche chiese di Verona, sorse sul luogo di una necropoli pagana e di un tempio romano. Poco o nulla si conosce dell'edificio primitivo, tuttavia alcuni elementi, quali la sua collocazione nell'area in cui sorgeva il castrum di Teodorico il Grande (nel vallo del castello, da cui il nome), suggeriscono che in principio potesse essere la cattedrale ariana di Verona, in contrapposizione con la cattolica chiesa di Santo Stefano. In ogni caso di questa prima chiesa rimane solo parte dell'attuale cripta, in quanto il resto dell'edificio fu gravemente danneggiato dal terremoto che colpì Verona nel 1117. Già nel 1120 incominciò la ricostruzione di quello che sarà poi l'attuale edificio in stile romanico, mentre nel 1164 si ebbe la sua consacrazione per mano del vescovo di Verona Ognibene. Durante il Medioevo vi risiedeva anche una collegiata di chierici. Nel 1300 si decise di ampliare l'aula dell'edificio allungando la navata di una campata, il preesistente nartece venne quindi inglobato nella chiesa e la facciata ricostruita ex novo. Nel corso dei secoli successivi l'edificio non subì altre rilevanti trasformazioni, tuttavia venne profondamente danneggiato durante un bombardamento della seconda guerra mondiale; al termine del conflitto, quindi, fu interessato da un profondo restauro.
L'edificio chiesastico, che è uno dei capolavori del romanico maturo veronese, è caratterizzato da una pianta basilicale suddivisa in tre navate dall'alternarsi di pilastri e colonne, mentre lo sviluppo verticale si ha su tre livelli: un presbiterio rialzato, l'aula e la cripta inferiore. Di notevole pregio gli eleganti capitelli scolpiti posti a coronamento delle colonne. Le pareti, una volta interamente affrescate, oggi presentano solo alcuni lacerti di pitture rovinate dal tempo e dall'umidità. Nella cripta, accanto all'altare maggiore, sono custoditi due sarcofaghi di grande valore: uno risalente al IV secolo presenta una scultura a bassorilievo su tre lati a due ordini sovrapposti con narrate storie dei Vecchio e Nuovo Testamento e in cui la tradizione vuole siano collocate le reliquie degli apostoli Simone il Cananeo e Giuda Taddeo; l'altro, più antico (II o III secolo), è un sarcofago strigilato di epoca pagana con raffigurati al centro due coniugi in una conchiglia sovrastanti una scena rurale e con ai lati due figure di filosofi trasformate successivamente in santi cristiani.
Il complesso è completato da un campanile, romanico per la parte inferiore e rinascimentale per quella superiore, da un chiostro di cui rimane una sola ala, e dalla canonica che una volta era la sede della collegiata e che oggi è uno degli edifici civili più antichi che si possono trovare in città.
Leucochloridium paradoxum Carus, 1835 è un verme parassita platelminta della classe Trematoda che utilizza i gasteropodi come ospiti intermedi. Si trova in genere nelle chiocciole terricole del genere Succinea che vivono in Europa e Nord America, alle quali invadono le antenne oculari, colorandole a bande pulsanti bianche e verdi, rendendole simili a bruchi o vermi. Gli uccelli passeriformi così attirati li mangiano, diventando a loro volta ospiti per le larve di L. paradoxum che giunte nel loro intestino maturano, si riproducono e rilasciano nel retto dei volatili le loro uova. Queste vengono successivamente escrete nell'ambiente con le feci che, ingerite accidentalmente dalle chiocciole assieme all'erba di cui si nutrono, consentiranno al parassita di ricominciare il suo ciclo vitale.
Nati il 16 febbraio...
Francis Galton (1822)
Iain Banks (1954)
Valentino Rossi (1979)
... e morti
Alfonso III del Portogallo (1279)
Giosuè Carducci (1907)
Keith Haring (1990)
In questo giorno accadde...
1923 – Viene aperto, alla presenza del suo scopritore Howard Carter, il sarcofago del faraone Tutankhamon.
1959 – Fidel Castro prende il potere a Cuba dopo il rovesciamento del presidente Fulgencio Batista.
1978 – A Chicago viene creato il primo bulletin board system.
2005 – In Italia entra in vigore il protocollo di Kyoto con l'obiettivo di ridurre, entro il 2010, le quote di emissione dell'anidride carbonica del 6,5% rispetto al 1990.
Oggi ricorre: in Lituania è festa nazionale. La Chiesa ortodossa celebra la memoria di san Nicola del Giappone. La Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Onesimo di Bisanzio e Giuliana di Nicomedia.
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La lanterna di Diogene
Alfredo Panzini, Milano, Fratelli Treves Editori, 1920.
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