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WWE

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World Wrestling Entertainment
Logo
StatoStati Uniti Stati Uniti
Forma societariaSocietà ad azionariato diffuso
Borse valoriNYSE: WWE[1]
ISINUS98156Q1085
Fondazione7 gennaio 1952[2][3] a South Yarmouth, Massachusetts[2]
Fondata daVincent J. McMahon[4]
Sede principaleStamford[5]
Persone chiaveVince McMahon, presidente, proprietario (52%)[6] e amministratore delegato[4][7][8]
SettoreIntrattenimento[5]
Media sociali e tecnologia[5]
Spettacolo[5]
Trasmissione video continua[5]
Wrestling[5]
ProdottiEditoria[5]
Eventi dal vivo[5]
Film[5]
Finanza[5]
Musica[5]
Promozione commerciale[5]
Servizio di video trasmissione continua[5]
Televisione[5]
Video domestici[5]
Wrestling[5]
Fatturato658,8 milioni di dollari[9] (2015)
Utile netto24,1 milioni di dollari[9] (2015)
Dipendenti800 circa[10] (2016)
Slogan«Then. Now. Forever.»
Sito webwwe.com

La World Wrestling Entertainment (WWE), nota fino al 2002[11] come World Wrestling Federation (WWF) è un'azienda statunitense di intrattenimento che si occupa principalmente di wrestling, oltre a film, musica, videogiochi e merchandising. È quotata in borsa al New York Stock Exchange (NYSE) di New York con l'acronimo WWE, che si riferisce anche all'omonima federazione.[5]

L'inizio della storia della WWE risale al 1948, quando nacque la cosiddetta National Wrestling Alliance (NWA), un gruppo di federazioni indipendenti di wrestling che includeva anche la Capitol Sports, territorio degli Stati Uniti nord-orientali;[12] essa fu fondata da Jess McMahon e Toots Mondt il 7 gennaio 1952 ed entrò ufficialmente a far parte del circuito della NWA nel 1953, rimanendovi inizialmente fino al 1963 e poi, di nuovo, dal 1971 al 1983.[13] In seguito al distaccamento dalla NWA, McMahon rinominò la federazione in Word Wide Wrestling Federation (WWWF), poi accorciato in World Wrestling Federation (WWF) per motivi commerciali. Dopo molti cambi di nome nel corso degli anni ottanta e novanta, il 6 maggio 2002 la WWF divenne nota come World Wrestling Entertainment (WWE) a causa di un contenzioso legale con il World Wildlife Fund, conosciuto con lo stesso acronimo.[14] Il 7 aprile 2011 assunse la semplice denominazione di WWE, anche se il nome completo non fu mai ufficialmente cambiato.[15]

Il presidente e amministratore delegato della WWE, nonché proprietario e azionista di maggioranza, è Vincent Kennedy McMahon, aiutato nella gestione dai figli Shane e Stephanie e dal genero Paul Levesque. La famiglia McMahon detiene circa il 90% del capitale sociale della federazione (il resto è stato acquisito dalla la società Eminence Capital nel 2014) e il 96% dei diritti di voto.[7] Il quartier generale della WWE è situato nella città di Stamford (Connecticut), ma ci sono uffici anche a Los Angeles, New York, Miami, Mumbai, Shanghai, Singapore, Tokyo, Londra e Monaco.[5] Al 2019 la WWE è la principale federazione di wrestling al mondo, i cui spettacoli televisivi raggiungono circa 650 milioni di case in tutto il globo e sono trasmessi in venticinque lingue in più di 180 paesi.[5] La WWE dà inoltre vita a diversi eventi a pagamento,[16] il più importante dei quali è WrestleMania,[17] che si tiene ogni anno verso la fine del mese di marzo e l'inizio del mese di aprile,[18] a cui precede di due giorni la cerimonia di introduzione nella Hall of Fame della WWE.[19] A partire dal marzo 2002, in seguito all'acquisizione della World Championship Wrestling (WCW) il 23 marzo 2001[20] e della Extreme Championship Wrestling (ECW) nel 2003,[21][22][23] la WWE ha istituito una divisione del proprio parco atleti, formando essenzialmente due franchigie (Raw e SmackDown),[24] a cui nel 2006 se ne è aggiunta una terza (ECW)[25] dopo la rinascita della ECW portata avanti dalla WWE sino al 2010.[21][26] Il programma televisivo ECW fu cancellato nel 2010 in favore di un reality show chiamato NXT.[27][28] La prima divisione si è conclusa nell'agosto 2011, quando la WWE lanciò il Raw SuperShow, permettendo agli atleti di apparire in qualunque programma televisivo e ponendo di fatto fine alla separazione delle franchigie.[29] Ciò è durato fino al maggio 2016, quando la WWE ha annunciato l'intenzione di restaurare tale divisione e la rispettiva selezione degli atleti, che si svolse ogni anno con l'eccezione del 2003 fino all'aprile 2011,[30][31] a partire dal luglio seguente,[32][33] mese in cui SmackDown sarebbe andato in onda in diretta, proprio come Raw (che dalla puntata numero mille ha una durata di tre ore),[34] ogni martedì sera con una durata di due ore e con il nome di SmackDown Live.[35] Nel 2014 la WWE lancia il WWE Network, un servizio di video trasmissione continua.[36][37][38]

Così come altre federazioni di wrestling, anche gli eventi della WWE sono basati sullo spettacolo e sull'intrattenimento, che si basa a sua volta su storie scritte a tavolino e su incontri di lotta predeterminati, sebbene questi includano mosse che possono causare reali infortuni se non eseguite correttamente.[39][40] Di tutto ciò si occupano gli scrittori creativi, che sono divisi in due gruppi: coloro che si limitano a decidere i risultati degli incontri e delle faide sono noti con il termine di «booker» mentre coloro che scrivono le storie, i segmenti e la struttura di una rivalità sono noti con il termine di «writer» (scrittori) ed entrambi i gruppi fanno capo a un superiore, noto rispettivamente come «head booker» e «head writer».[41] Della struttura degli incontri si occupano invece i produttori, noti anche con il termine di «road agent», insieme agli stessi atleti.[42] Durante la prima divisione del proprio parco atleti anche l'intera squadra creativa della federazione venne ulteriormente divisa in gruppi, con uno che si occupava di scrivere Raw e l'altro di scrivere SmackDown!.[43] Tutto ciò è stato riconosciuto per la prima volta nel 1989 da Vince McMahon (il proprietario della WWE sin dal 1980) per evitare di pagare le tasse dalle commissioni atletiche e sin dagli anni ottanta del XX secolo la WWE ha pubblicizzato il suo prodotto come «sport-spettacolo» (sports entertainment), riconoscendo quindi le radici del prodotto che risalgono tanto alle competizioni sportive quanto al teatro drammatico.[44]

La WWE possiede un territorio di sviluppo chiamato NXT[45] e una propria scuola-palestra di wrestling, il WWE Performance Center.[46] Ha inoltre avuto diverse federazioni satellite, meglio conosciute come territori di sviluppo.[47][48][49] Quelle più importanti furono la Deep South Wrestling (DSW),[50] la Ohio Valley Wrestling (OVW)[51] e la Florida Championship Wrestling (FCW).[52] Tra le altre si segnalano inoltre la Heartland Wrestling Association (HWA),[53] la International Wrestling Association (IWA) di Porto Rico,[54] la Memphis Championship Wrestling (MCW)[55] e la Ultimate Pro Wrestling (UPW).[56][57] Nel 2015 la WWE inizia a collaborare con la federazione indipendente EVOLVE Wrestling,[58][59] con la possibilità di acquisire i loro atleti per farli esibire a NXT ed eventualmente anche nelle franchigie principali della WWE.[60][61]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Capitol Wrestling Corporation Ltd. (1952–1963)[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Capitol Wrestling Corporation.
Un evento dal vivo della WWE

Negli anni dieci del XX secolo Jess McMahon, capostipite della famiglia McMahon, incominciò a organizzare incontri di pugilato, fra cui quello fra Jess Willard e Jack Johnson del 1915.

Negli anni successivi McMahon continuò a organizzare eventi di pugilato insieme a Tex Rickard. Il primo incontro organizzato dai due fu quello fra i due pesi leggeri Jack Delaney e Paul Berlenbach l'11 dicembre 1935. McMahon si occupò anche della produzione di concerti dal vivo. Qualche anno prima (intorno al 1920) Toots Mondt aveva creato un nuovo stile di lotta, chiamato Slam Bang Western-Style Wrestling, che combinava la lotta tradizionale con altri elementi tratti da pugilato, lotta greco-romana, lotta libera e teatro per rendere il prodotto più attraente per il pubblico. Quindi formò una propria federazione, gestita dal cosiddetto Gold Dust Trio, che mise sotto contratto molti importanti lottatori dell'epoca. Nonostante un grande successo dovuto alle rivoluzionarie innovazioni, screzi all'interno del trio portarono alla rapida morte della federazione.

Mondt dovette cercare l'aiuto di altri promotori per controllare il panorama del wrestling nella zona di New York e fra questi ci fu Jess McMahon. Dall'alleanza fra Jess McMahon e Toots Mondt nacque il 7 gennaio 1952 la Capitol Wrestling Corporation Ltd. (CWC).[13] La federazione entrò nel circuito territoriale della National Wrestling Alliance (NWA) nel 1953. Fu in questo periodo che Antonino Rocca divenne uno dei talenti cardine della federazione.[62] A seguito della morte di Jess McMahon, questi fu sostituito dal figlio Vincent J. McMahon. La nuova coppia Mondt-McMahon riuscì in poco tempo a controllare circa il 70% delle decisioni NWA[62] grazie al proprio grande bacino di utenza nel triangolo del Nordest, regione popolosa degli Stati Uniti che ha come estremi Pittsburgh, Washington e Maine. Nel 1956 la CWC firmò un contratto con WTTG Channel 5 per trasmettere in diretta i suoi eventi.[62]

World Wide Wrestling Federation (1963–1979)[modifica | modifica wikitesto]

Bruno Sammartino, l'atleta di punta nel primo ventennio WWWF

Nel 1963 Buddy Rogers era il campione del mondo dei pessi massimi NWA ed era Mondt a decidere chi doveva sfidarlo, ma soprattutto dove doveva avere luogo questa sfida.[63] La commissione della NWA non era soddisfatta di ciò, visto che spesso Mondt obbligava Rogers a combattere nel solo Nordest.[63] I tempi erano maturi perché la federazione si staccasse dalla NWA e andasse per la propria strada, con Rogers che sarebbe dovuto diventare il perno della federazione, pertanto McMahon e Mondt gli chiesero di portare con sé la cintura NWA.[63] Rogers però non era disposto a sacrificare il suo deposito di 25 000 dollari sulla cintura (in quegli anni i detentori della cintura dovevano pagare un deposito per sfavorire un'eventuale mancanza nei loro impegni da campioni).[63] Il 24 gennaio 1963 Rogers perse quindi il titolo contro Lou Thesz a Toronto.[63] Di conseguenza Mondt, McMahon e la CWC lasciarono la NWA, chiamando Rogers a prender parte al loro nuovo progetto, la World Wide Wrestling Federation (WWWF).[62]

A metà aprile Rogers si vide assegnare il titolo mondiale dei pesi massimi WWWF dopo un torneo fittizio svolto a Rio de Janeiro in cui avrebbe sconfitto alla fine Antonino Rocca.[63][64] Il 17 maggio seguente Rogers perse il titolo WWWF in un incontro contro Bruno Sammartino dopo aver subito la bear hug, presa di sottomissione e mossa finale di Sammartino.[63][65] Mondt lasciò poi la federazione nella fine degli anni sessanta e la WWWF rientrò nella NWA nel 1971 come una federazione regionale, pertanto il titolo del mondo WWWF perse il suo stato di titolo nazionale e divenne un titolo regionale.[63] Nel marzo 1979 la WWWF cambiò nuovamente nome, diventando la World Wrestling Federation (WWF).[63][66] Il cambiamento era puramente estetico e nulla cambiò nella dirigenza o tra i dipendenti.

Titan Sports, Inc. (1980–1998)[modifica | modifica wikitesto]

Eta d'oro e espansione televisiva (1980–1993)[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Espansione del wrestling negli anni ottanta.
Vince McMahon divenne negli anni ottanta il nuovo proprietario della WWF

Nel 1980 Vince McMahon, figlio di Vincent J. McMahon, fondò la Titan Sports, Inc. e nel 1982 comprò la Capitol Sports da suo padre.[67] Dopo aver scoperto all'età di dodici anni il ruolo di suo padre nel mondo del wrestling iniziò a essere costantemente coinvolto nell'ambiente. Nonostante il padre avesse sempre criticato l'idea di allargare il proprio orizzonte territoriale, egli iniziò un processo di espansione che cambiò radicalmente il wrestling. Cominciò col far trasmettere gli eventi della WWF in televisione in tutti gli Stati Uniti, ricevendo furiose critiche da altri promotori poiché uscì dalla tradizionale area della WWF, il Nordest. McMahon iniziò poi anche a vendere video degli eventi della WWF in tutta la nazione attraverso la sua compagnia di distribuzione nota come Coliseum Video. Infine iniziò a spendere i guadagni prodotti dalla pubblicità, dai contratti televisivi e dalle vendite di videocassette per mettere sotto contratto talenti di federazioni rivali. I promotori di tutta la nazione entrarono in competizione con la WWF.

Hulk Hogan, simbolo della WWF negli anni ottanta, mentre fa il suo ingresso sul ring

La mossa principale di McMahon fu mettere sotto contratto Hulk Hogan, che grazie alla sua apparizione in Rocky III aveva una notorietà nazionale che pochi altri potevano offrire. Insieme a Hogan vennero portati anche Roddy Piper, Jimmy Snuka, Don Muraco, Paul Orndorff, Greg Valentine, Ricky Steamboat, The Iron Sheik e Jesse Ventura, con quest'ultimo che però lottò raramente a causa di una malattia polmonare che lo portò al ritiro e divenne quindi commentatore insieme a Gorilla Monsoon.[68] Sebbene nella WWF ci fosse già da anni André the Giant, uno dei lottatori più popolari all'epoca, era indubbiamente Hogan la stella principale della federazione e per molti anche la ragione principale dell'esplosione della WWF.

La vera e propria rivoluzione iniziò con una delle più grandi idee di McMahon, ovvero WrestleMania.[67] Il progetto di McMahon era quello di creare un evento a pagamento che potesse diventare col passare degli anni una sorta di Super Bowl del wrestling. L'idea di un evento così non era nuova nel Nord America in quanto la NWA organizzava Starrcade già da qualche anno e già suo padre aveva organizzato grandi eventi nello Shea Stadium poi trasmessi a pagamento. McMahon voleva però aumentare sempre di più la fetta di pubblico della WWF e con la prima edizione di WrestleMania la WWF strinse un accordo con MTV, dando vita a quella che fu definita l'era della Rock 'n' Wrestling Connection. McMahon invitò allora nella sua federazione celebrità come Muhammad Ali, Mr. T e Cyndi Lauper per aumentare la pubblicità per WrestleMania attirando l'attenzione dei mezzi di comunicazione di massa di tutti gli Stati Uniti.

Ted DiBiase, uno dei principali cattivi della WWF negli anni ottanta

La prima edizione di WrestleMania datata 31 marzo 1985 fu un grande successo finanziario e coincise con debutto del cosiddetto sport-spettacolo (sports entertainment), il nuovo modo di intendere il wrestling da parte di McMahon. Tale era fu infatti piena di atleti che si presentavano come un personaggio stereotipato, facilmente riconoscibile e caratterizzante, simbolo di una professione (Il poliziotto, l'esattore delle tasse, il barbiere o il modello) o di un ideale (l'uomo da un milione di dollari e i tanti difensori della patria).[69] Grazie a tale successo WrestleMania divenne un evento annuale da svolgersi fra marzo e aprile.

L'uomo immagine di questa nuova era fu senz'altro Hulk Hogan, dotato di grande carisma e prestanza fisica. Oltre a Hogan iniziarono ad affermarsi altri atleti che facevano del fisico il loro punto forte, come The Ultimate Warrior e Randy Savage. Inoltre la WWF poteva vantare anche una corposa divisione tag team, con importanti coppie quali Rockers, Demolition, Hart Foundation, British Bulldogs e Fabulous Rougeaus.

André the Giant, altro simbolo della WWF negli anni ottanta, abbandonò la federazione nel 1990 e morì il 1993

Nel 1987 la WWF aumentò ancora il successo della compagnia producendo ciò che è stato considerato il picco dell'espansione del wrestling negli anni ottanta, ovvero WrestleMania III. In quello che fu presentato dalla WWF come il più grande incontro dello sport-spettacolo si sfidarono Hulk Hogan e André the Giant con in palio il titolo mondiale dei pesi massimi WWF detenuto da Hogan, la cui l'immagine che schiaccia André the Giant al suolo con una body slam è uno dei momenti simbolo dell'intera storia della WWF.[70] Grazie a tale successo McMahon decise di aggiungere altri tre eventi annuali, uno per ogni stagione dell'anno, con le Survivor Series in autunno (prima edizione nel 1987), SummerSlam in estate (prima edizione nel 1988) e la Royal Rumble in inverno (prima edizione nel 1988). Le Survivor Series erano caratterizzate da incontri di squadra a eliminazione, la Royal Rumble aveva al centro l'omonimo incontro a 30 uomini e SummerSlam divenne l'evento principale dell'estate.

Questo periodo di massima popolarità venne caratterizzato da un aumento considerevole della promozione commerciale con l'obiettivo di rendere il wrestling uno sport-spettacolo celebre al livello di altre discipline sportive di popolarità mondiale, facendo uscire il wrestling da quella sorta di nicchia per soli appassionati generando così maggiori ricavi. Vennero quindi prodotte anche numerose serie di giocattoli destinati ai fan più giovani, come le serie di action figure degli atleti WWF prodotte prima dalla LJN (Wrestling Superstars) e poi dalla Hasbro (WWF Hasbro Action Figures), oltre a magliette, poster e altri prodotti commercializzati anche al di fuori degli Stati Uniti.

Genericamente WrestleMania VI (1º aprile 1990) è considerata la fine dell'era per una serie di ragioni in quanto fu l'ultima apparizione di André the Giant nella WWF, l'ultima apparizione di Nikolai Volkoff come cattivo (il suo passaggio fra i buoni rifletteva la fine della guerra fredda) e soprattutto lo scontro fra Hulk Hogan e The Ultimate Warrior, l'unico lottatore che in quel periodo raggiunse livelli di popolarità pari a quelli di Hogan. La sconfitta pulita di Hogan segnò il passaggio di consegne al suo avversario, nuovo simbolo della federazione e della fine di un'intera era.[71] Tuttavia The Ultimate Warrior non fu all'altezza delle aspettative e Hogan vinse il titolo mondiale altre tre volte nei tre anni successivi nonostante diversi annunci di ritiro.

Nuova generazione (1993–1997)[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: New Generation Era.
The Undertaker, uno dei lottatori simbolo della nuova generazione della WWF

La WWE entrò in un periodo di grande crisi quando McMahon e molti dipendenti della federazione vennero accusati di spaccio e abuso di steroidi nel 1993[72] e vi fu anche un'accusa per violenza sessuale, ma alla fine McMahon fu scagionato il 22 luglio 1994.[73] Tuttavia la vicenda lasciò un segno molto profondo, con il processo che fece spendere alla WWF circa 5 milioni di dollari in un periodo in cui i redditi erano al minimo storico. Per risollevare economicamente la federazione McMahon tagliò di circa il 40% gli stipendi di molti atleti e membri del personale e del 50% nel caso di agenti, tra cui Bobby Heenan e Jimmy Hart, che lasciarono entrambi la federazione. Molti dipendenti non accettarono questa situazione e decisero di lasciare la WWF. Tra il 1994 e il 1996 molti fra gli atleti cardine della federazione si accasarono alla nuova concorrente, la World Championship Wrestling (WCW) di Ted Turner.

La WWF fu costretta a rivolgere la sua attenzione a quelli che fino a poco tempo prima erano lottatori di secondo piano. Per prendere distanza dai lottatori dalla grande stazza degli anni ottanta al centro dello scandalo steroidi diede infatti spazio maggiore a quelli più agili che facevano della loro tecnica il punto forte con un fisico meno imponente. Fu così che alcuni giovani talenti come Shawn Michaels, Bret Hart, Razor Ramon, Hunter Hearst Helmsley e The Undertaker presero il posto delle stelle principali della WWF, giungendo a vincere i titoli più importanti della federazione. Nacque così la New Generation (nuova generazione).[74] Per la WWF iniziò però un periodo di stasi a causa di storie molto blande e personaggi eccessivamente caratterizzati e fuori dalla realtà. I fan si erano infatti stancati degli anni ottanta e anche stelle come Hulk Hogan incominciarono a perdere il loro fascino, anche a causa dello scandalo steroidi. L'intero mondo del wrestling stava iniziando un lento processo di trasformazione.

Nel frattempo la WWF aveva rivoluzionato il panorama del wrestling televisivo col debutto del suo programma settimanale via cavo, Monday Night Raw.[75] Dopo che Raw si dimostrò essere un grande successo la WCW nel 1995 rispose con Monday Nitro, programma via cavo posto nella stessa fascia oraria di Raw, destinato a provocare molte conseguenze negative per la WWF.[76]

Guerra del lunedì sera (1995–2001)[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Monday Night War.
Eric Bischoff fu l'ideatore di Monday Nitro
Grafico che indica gli ascolti di Raw e Nitro

Con la nascita di Nitro ebbe infatti inizio la cosiddetta guerra del lunedì sera, una sfida a suon di ascolti televisivi tra WWF e WCW, che occupavano entrambe la stessa fascia oraria con i rispettivi programmi. Da una parte Raw, cavallo di battaglia della WWF, dall'altra Nitro, spettacolo nuovo di zecca in onda su una rete di Turner, la TNT, ideato da Eric Bischoff, capo della squadra creativa e della WCW che coordinava gli addetti a decidere i risultati degli incontri.[77] Se all'inizio la sfida risultava equilibrata, la situazione cambiò radicalmente dalla metà del 1996 quando grazie al carisma e alla grande notorietà dei wrestler provenienti dalla WWF, quali ad esempio Scott Hall e Kevin Nash, al nuovo stile di lotta dei pesi leggeri provenienti dal Giappone e dal Messico, al rivoluzionario New World Order (nWo) e a decisioni molto azzardate, la WCW superò la sua rivale sia in popolarità sia negli ascolti. Per rimediare a un crollo degli ascolti televisivi che aumentava sempre di più la WWF dovette rispondere con una rivoluzione del prodotto che portò alla nascita della cosiddetta era Attitude.

Era Attitude (1997–2002)[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Attitude Era e Screwjob di Montreal.

Nella seconda metà degli anni novanta vi fu una nuova esplosione di popolarità nel mondo del wrestling. Le faide e i tipi di incontri sviluppati nella seconda metà degli anni novanta introdussero una nuova era nel wrestling. I fan della WWF iniziarono a sostenere i cattivi piuttosto che i buoni. I cambiamenti della squadra creativa della WWF trasformarono il wrestling in una sorta di lotta da strada, con la WWF si scostò dal tipico prodotto per famiglie che era solita mandare in onda e iniziò a farcire i suoi programmi con maggiore violenza, rendendo il prodotto più adulto con uno stile definito «Crash TV». Nonostante i cambiamenti rivoluzionari nello sport-spettacolo che la WWF introdusse, quest'ultima ebbe un pesante crollo finanziario, che portò la federazione molto vicina alla liquidazione.

Stone Cold Steve Austin, volto della WWF durante l'era Attitude

Intanto McMahon riuscì a trattenere Bret Hart dalle lusinghe della WCW.[78] In assenza di Hart dopo WrestleMania XII, quando questi decise di prendersi una pausa di otto mesi, la WWF iniziò il grande lancio del controverso Stone Cold Steve Austin grazie anche all'incidente al Madison Square Garden a partire dal famoso discorso «Austin 3:16» pronunciato dopo aver vinto la finale dell'edizione 1996 del torneo King of the Ring contro Jake Roberts .[79]

WrestleMania 13 vide Hart sconfiggere Austin in un incontro in cui l'unico modo per ottenere la vittoria è sottomettere l'avversario (submission match).[80] McMahon incentrò le vicende principali della sua compagnia intorno a Hart, Austin e Shawn Michaels, con faide incrociate fra di loro per la maggior parte dell'anno. Nonostante Hart fosse uno dei wrestler più amati nella federazione, la dirigenza decise di farlo diventare cattivo con la rinascita dell'Hart Foundation in chiave anti-statunitense mentre Austin incominciò ad essere acclamato dai fan nonostante gli sforzi per dipingerlo come cattivo.

Rocky Maivia entrò nella Nation of Domination dopo che i fan rifiutarono la sua immagine da buono[81] mentre Shawn Michaels fondò la fazione di ribelli chiamata D-Generation X con Triple H e Chyna.[82] Similmente al personaggio di Stone Cold Steve Austin, la DX era concepita come un gruppo che non si interessava di cosa i fan o gli altri atleti pensassero di loro. Michaels dichiarò successivamente che il concetto della DX fu introdotto dopo che egli stesso persuase McMahon a rendere il prodotto della compagnia più crudo. L'Hell in a Cell Match fra lo stesso Michaels e The Undertaker introdusse nuove norme di violenza mai raggiunti fino ad allora in WWF.[83]

Bret Hart fu il protagonista della controversia di Montréal

La rivalità fra WWF e WCW si ingarbugliò ancora di più quando in autunno la WCW offrì un contratto triennale di tre milioni di dollari all'anno a Bret Hart.[84] Dopo diversi mesi di ristrettezze economiche McMahon era dubbioso sul da farsi e permise ad Hart di continuare le negoziazioni con la WCW.[84] Nonostante la grande lealtà che Hart nutriva verso la WWF, questi accettò l'offerta della WCW.[84] Hart era però ancora il campione WWF e McMahon incominciò ad organizzare un piano per far perdere a Hart la sua cintura prima del passaggio in WCW.

Hart aveva in programma un incontro per il titolo mondiale contro Shawn Michaels nell'edizione di quell'anno di Survivor Series. Il contratto di Hart gli garantiva un certo controllo nella gestione del suo personaggio e sfruttando questa opportunità fece sapere alla dirigenza della WWF che avrebbe volentieri passato il testimone, ponendo solo due condizioni, ovvero che non avrebbe dovuto perdere il titolo né contro Michaels né davanti al suo pubblico canadese (Survivor Series si sarebbe svolto a Montréal). McMahon accettò la richiesta, ma non mantenne la parola data e si consumò così il controverso Screwjob di Montréal, a cui seguì l'immediato passaggio di Hart alla WCW.[85]

McMahon sfruttò l'odio che ne derivò nei suoi confronti da parte dei fan, dei critici e dei suoi stessi dipendenti con la creazione del personaggio di capo dispotico che favoriva i cattivi che erano buoni per l'azienda a dispetto dei buoni e inutili come Stone Cold Steve Austin.[86] Questo portò a una faida tra Austin e McMahon e tale scontro assieme alla sopraccitata D-Generation X, che aumentò la sua notorietà grazie all'ingresso temporaneo nel gruppo di Mike Tyson,[79][87] portò alla creazione della nuova era Attitude,[79] a volte anche nota come era di Austin poiché la WWE considera come data d'inizio di questa nuova era il 29 marzo 1998, giorno in cui Austin conquistò il titolo WWF contro Shawn Michaels a WrestleMania XIV, diventando il nuovo simbolo della federazione.[79][88][89] Nonostante Nitro continuasse ad avere ascolti più alti di Raw, McMahon e i suoi non si diedero per vinti e i fatti gli diedero ragione e col tempo la nuova generazione iniziò ad appassionare sempre più i fan; Austin, The Rock, Mick Foley e la D-Generation X acquisirono una notorietà senza precedenti e diventarono il fulcro della nuova WWF e il simbolo del nuovo approccio al wrestling.

The Rock, altro grande esponente dell'era Attitude

Il 13 aprile 1998 Raw batté Nitro in termini di ascolti dopo 84 settimane grazie all'annuncio del match fra McMahon e Austin. L'evoluzione degli incontri, sempre più brutali grazie alle nuove stipulazioni introdotte, era propedeutica all'aumento del pubblico. Fra i tipi di incontri più violenti spiccavano l'Hell in a Cell, che raggiunse l'apice di violenza con la sfida fra The Undertaker e Mankind[83] e l'incontro Inferno introdotto da Kane sempre contro The Undertaker.[90] Parallelamente le cose in WCW iniziarono a girare nel verso sbagliato a causa del numero eccessivo di primedonne, della decisione di puntare molto su persone che non sembravano avere molto a che fare con la disciplina (come ad esempio l'attore David Arquette, che vinse il titolo mondiale dei pesi massimi WCW) e alcune storie al limite dell'assurdo cominciarono a rendere sempre meno interessante il prodotto WCW.

Il prodotto WWF era ormai tornato a essere il più seguito negli Stati Uniti, ma il processo di rinnovamento intrapreso non fu privo di critiche. Molte famiglie furono scioccate dalla violenza dei programmi dalla WWF. Inoltre vi fu molto sdegno, specialmente fra i gruppi femministi, per l'uso di donne succintamente vestite per attrarre spettatori. Ciò nonostante la WWF era la più interessante di sempre per i telespettatori e ciò portò alla sua ripresa.

Nel 2004 la WWE pubblicò un DVD intitolato The Monday Night War che racconta la battaglia tra le due federazioni.[77][91] Anche in questo caso sono state molte le critiche piovute sulla WWE, attaccata per aver creato un lavoro completamente di parte che aveva come obiettivo quello di far sembrare la WWF nettamente superiore alla WCW.

World Wrestling Federation, Inc./World Wrestling Federation Entertainment, Inc. (1998–2002)[modifica | modifica wikitesto]

Tragedia di Owen Hart[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Owen Hart.

Il 23 maggio 1999 durante l'evento a pagamento Over the Edge Owen Hart morì cadendo da circa 16 metri sul ring.[92] Hart interpretava il personaggio di Blue Blazer e avrebbe dovuto combattere un incontro contro The Godfather valido per il titolo intercontinentale.[93] Hart avrebbe dovuto compiere un'entrata spettacolare calandosi con una corda dalla sommità dell'arena, ma il costume si impigliò nell'imbragatura e precipitò impattando dapprima contro un paletto del ring e poi rimbalzando sulle corde.[94] I soccorsi furono tempestivi, ma inutili poiché Hart morì prima di arrivare all'ospedale.[94]

La scena non andò in onda perché proprio in quel momento veniva trasmessa un'intervista pre-registrata di Hart, con il pubblico presente nell'arena che non capendo fino in fondo la situazione restò a guardare i soccorsi al lottatore mentre il pubblico a casa fu informato da Jim Ross di ciò che era avvenuto. Lo stesso Ross mise subito in chiaro che quanto accaduto era completamente reale.[94] Si decise comunque di continuare l'evento perché secondo McMahon era quello che Owen avrebbe voluto.

Owen Hart morì durante l'evento Over the Edge nel maggio 1999

Più avanti nel corso dell'evento un Jim Ross palesemente scosso annunciò al pubblico a casa la morte di Owen Hart con le seguenti parole:

(EN)

«I have the unfortunate responsibility to let everyone know that Owen Hart has died. Owen Hart has tragically died from that accident here tonight.[95]»

(IT)

«Ho la spiacevole responsabilità di far sapere a tutti che Owen Hart è morto. Owen Hart è tragicamente morto a causa di quell'incidente qui stasera»

(Jim Ross)

Il pubblico dell'arena fu informato del decesso alla fine dell'evento.[94] McMahon convocò una conferenza stampa e rivolse le sue condoglianze alla famiglia del lottatore.

Il giorno seguente la consueta puntata di Raw Is War fu trasformata in un tributo al lottatore scomparso e fu chiamata Raw Is Owen, venendo trasmessa dallo Kiel Center di Saint Louis.[96] Molti lottatori ricordarono Hart nel corso della trasmissione, che terminò con Stone Cold Steve Austin intento in un ipotetico brindisi con una immagine proiettata di Hart sul grande schermo.[96][97] Anche la WCW (federazione nella quale militava il fratello di Hart) lo salutò per l'ultima volta facendo risuonare per tre volte il suono di una campana.

Ci sono varie discussioni sulla documentazione dell'incidente in quanto esistono varie fotografie scattate dal pubblico che ritraggono gli attimi immediatamente successivi alla caduta e i primi soccorsi. Sono invece falsi tutti i video che girano da anni sul web che ritrarrebbero il momento della caduta. Tuttavia un video dell'accaduto registrato dalle varie telecamere della WWE esiste, ma non è stato mai reso pubblico.

Apice del successo[modifica | modifica wikitesto]

Una foto scattata durante SmackDownǃ, programma televisivo settimanale introdotto nel 1999

Il 29 aprile 1999 la WWF fece il suo ritorno su una televisione terrestre lanciando un programma speciale chiamato SmackDownǃ sulla rete televisiva UPN. Il programma acquisì una cadenza settimanale a partire da giovedì 26 agosto 1999. SmackDown! è stato uno dei programmi di maggior successo che UPN abbia mai avuto. Intanto gli ascolti di Raw continuarono a salire e il segmento «This Is Your Life» fra The Rock e Mick Foley del 27 settembre 1999 raggiunse l'indice di ascolti di 8.4, che è a metà 2011 il picco di ascolti raggiunto da uno programma settimanale di wrestling.[98]

Il 19 ottobre 1999 la compagnia che detiene il controllo della WWF, ossia la Titan Sports (rinominata poi World Wrestling Federation Entertainment, Inc.), iniziò a essere quotata in borsa e vennero offerte 10 milioni di azioni al prezzo di 17 dollari l'una.[99] La WWF iniziò poi a diversificare le sue attività, aprendo un locale a Times Square (The World) e producendo film e album musicali, oltre a occuparsi della pubblicazione di libri.

Big Show, uno degli atleti arrivati dalla World Championship Wrestling

Nonostante l'abbandono di Austin a causa di un infortunio al collo e l'infortunio a un pettorale di The Undertaker la WWF continuò a dominare gli indici d'ascolto con atleti come The Rock e Triple H. La WWF mantenne alto l'indice di ascolti grazie al rinnovamento del prodotto dovuto al cambiamento dei vertici nella squadra creativa, con Chris Kreski che sostituì Vince Russo, passato in WCW[100] a causa dell'aumento della mole di lavoro dopo l'introduzione di SmackDown!. Kreski ideò molte delle storie principali dell'epoca, come la faida per il titolo WWF fra Triple H e Cactus Jack, il triangolo Triple H/Kurt Angle/Stephanie McMahon e la rivalità fra Edge e Christian, i Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley e D-Von Dudley) e gli Hardy Boyz (Jeff Hardy e Matt Hardy), combattuta nei nuovi incontri TLC. Inoltre l'arrivo di ex atleti WCW e ECW come Big Show, Chris Benoit, Chris Jericho, Eddie Guerrero e gli stessi Dudley, oltre al lancio di atleti come Kurt Angle, Rikishi e gli stessi Christian, Edge e Hardy rafforzò il parco atleti WWF, togliendo così ogni possibilità alla WCW di tornare a essere una seria minaccia.

Il 25 settembre 2000 Raw si spostò da USA Network a TNN.[101] Questo coincise col ritorno di Austin, inattivo per quasi per un anno a causa del suo infortunio.[79] Nonostante ritornasse una delle sue stelle più grandi e nello stesso anno tornò anche The Undertaker,[102] gli ascolti della WWF incominciarono ad abbassarsi lentamente. Kreski lasciò la compagnia, sostituito nel suo ruolo da Stephanie McMahon, figlia di Vince McMahon.

Ciononostante la WWF presentò ciò che è considerato il loro più grande evento di ogni tempo, WrestleMania X-Seven, con l'incontro per il titolo WWF fra The Rock e Stone Cold Steve Austin come incontro principale.[103][104][105] Alla fine dell'evento Vince McMahon aiutò Austin a vincere, scatenando il suo passaggio fra i cattivi.[106] Austin formò un'alleanza con Triple H chiamata Two-Man Power Trip,[79] su cui si incentrarono le storie della WWF in primavera. Mentre iniziava una nuova fase della WWF, questa perse due delle sue più grandi stelle in Triple H e Chris Benoit, che si infortunarono entrambi e furono fuori dalle scene per un anno. Fu durante questo periodo che gli indici di ascolto incominciarono ad abbassarsi decisamente, dovuto sostanzialmente alla morte di WCW e ECW, al cambio di personaggio di Austin e l'assenza di alcuni grandi nomi.

Intanto nel 2001 in collaborazione con la rete televisiva NBC inaugurò la prima stagione della X Football League (XFL), una nuova lega professionistica di football americano. La lega ebbe sorprendentemente alti indici d'ascolto per le prime settimane, per poi essere cancellata dai palinsesti della NBC per il crollo degli indici d'ascolto.[107]

Acquisizione della WCW e della ECW[modifica | modifica wikitesto]

Rhyno e Tajiri, arrivati dalla Extreme Championship Wrestling nel 2001

Il 5 febbraio 2001 Jim Ross scrisse nel suo Ross Report che i lottatori della Extreme Championship Wrestling (ECW) Jerry Lynn, Justin Credible e il campione del mondo dei pesi massimi ECW Rhyno erano passati alla WWF. Lynn e Rhyno avevano accordi verbali mentre Credible aveva firmato un contratto di tre anni il 26 gennaio. Paul Heyman debuttò come nuovo commentatore al posto di Jerry Lawler.[108] La ECW fallì nell'aprile di quello stesso anno.[109]

Il successo dell'era Attitude fu enorme e la WCW non riusciva a tener testa alla WWF, che con la nuova direzione creativa vinceva su tutti i fronti. La situazione finanziaria della WCW peggiorava notevolmente e questo rappresentava un grave problema in quanto era infatti imminente la fusione tra la America Online (la più grande fornitrice di servizi via internet degli Stati Uniti) e la Time Warner di Ted Turner (società che di fatto possedeva la WCW). La Warner non poteva portare in dote una sua divisione come la WCW con un bilancio così in rosso, ma si decise di effettuare comunque la fusione e di vendere in seguito la divisione in perdita.[110] Le trattative per la vendita furono serrate e apparirono sulla scena diversi gruppi interessati all'acquisto della federazione. Il più interessato sembrava Eric Bischoff, che si fece portavoce di un gruppo chiamato Fusient Media Ventures. Tutto sembrava procedere per il meglio e Bischoff si comportava già da nuovo proprietario della federazione, licenziando molti lottatori ritenuti inutili. Tuttavia le trattative tra la Time Warner e la Fusient Media Ventures, ormai praticamente concluse,[111][112] saltarono.[113] Entrò in scena una nuova concorrente, la stessa WWF, che per la modica cifra di 7 milioni di dollari acquistò la WCW.[113][114]

Shane McMahon comprò la WCW, dando inizio all'invasione

Durante l'ultima puntata di Nitro Vince McMahon annunciò a Raw Is War di aver comprato la WCW.[115] I fan di tutto il mondo rimasero sconvolti quando Shane McMahon, figlio di Vince McMahon, annunciò a Nitro che era stato lui ad aver comprato la WCW.[115] In un momento surreale i due programmi televisivi finirono a schermo diviso (ognuno poteva guardare nello schermo gigante dell'arena cosa succedeva nell'altro programma). A WrestleMania X-Seven si disputò un incontro fra i due McMahon, dando inizio della fallita storia dell'invasione.[116] Mesi dopo McMahon e Bischoff posero fine ai loro contrasti e Bischoff firmò un contratto con la WWE per interpretare il direttore generale di Raw.[113]

Fine dell'era Attitude[modifica | modifica wikitesto]

Kurt Angle, uno dei protagonisti della guerra contro l'Alliance

L'era Attitude incominciò il suo declino a WrestleMania X-Seven, considerato da alcuni l'evento che ne decretò la fine.[117] La squadra creativa, guidata allora da Stephanie McMahon, iniziò a perdere la sua originalità creativa, con personaggi di successo che venivano cambiati senza che ce ne fosse un effettivo bisogno e la stella della federazione Stone Cold Steve Austin, fino ad allora il più amato dai fan, aveva rinnegato il suo pubblico. Intanto Triple H e Chris Benoit, due dei lottatori principali della compagnia, si infortunarono, con il primo che soffrì di uno strappo del quadricipite nel mese di maggio mentre il secondo si infortunò al collo a giugno. Inoltre The Rock lasciò la federazione per alcuni mesi per girare il film Il Re Scorpione[118] e Chyna, la principale atleta donna della WWF lasciò la federazione per controversie sul suo contratto.[119]

Invasione WCW/ECW[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Invasion (wrestling).

Nel periodo dell'invasione i lottatori della WCW, acquistata secondo la storia da Shane McMahon, invasero la WWF.[120] La faida interpromozionale era attesa da tutti i fan che sognavano da tempo incontri tra le più grandi stelle delle due compagnie, ma si rivelò un vero e proprio fallimento.[121] Gli atleti principali della WCW erano infatti sotto contratto con l'ex società madre della WCW (ossia la AOL Time Warner) e quindi non erano comprese nel pacchetto WCW acquistato dalla WWE. Stelle del calibro di Bill Goldberg, Rey Mysterio. Scott Steiner e Sting decisero perciò di non lottare per la WWF fino alla fine del loro contratto con l'AOL Time Warner in modo da poter continuare a intascare il lauto stipendio previsto dai loro onerosi contratti.[122] Inoltre la faida era quasi totalmente a favore della WWF visto che le vittorie da parte dei rappresentanti della WCW erano ben poche.

Il 9 luglio 2001 gli atleti della WCW e quelli della ECW (acquistata secondo la storia da Stephanie McMahon) unirono le forze formando l'Alliance.[123] Alla guida del gruppo c'erano i fratelli McMahon con il supporto dell'ex proprietario della ECW Paul Heyman.[108] L'Alliance sfidò la WWF a un incontro interpromozionale fra le due compagini allo speciale evento denominato per l'occasione InVasion.[124][125] Vince McMahon decise quindi di allearsi con il suo più acerrimo nemico, ossia Stone Cold Steve Austin, per sconfiggere l'Alliance. Austin accettò, ma a InVasion tradì la WWF e permise all'Alliance di conquistare la vittoria.[126][127] Austin divenne in breve tempo la guida degli invasori. Con il ritorno di The Rock dopo un periodo di pausa di molti mesi, fu lui a occupare il ruolo di nuovo capogruppo della WWF nella guerra contro l'Alliance.[118] Anche Kurt Angle in seguito tradì la WWF per passare all'Alliance.[128]

Paul Heyman, ex proprietario ECW e commentatore WWF, supportò l'alleanza ECW/WCW

Per porre fine all'invasione Vince McMahon sfidò l'Alliance a un incontro «Winner Takes All» da tenersi alle Survivor Series in una sfida con cinque membri di una fazione per ogni parte in cui la squadra vincente avrebbe preso il controllo della federazione. Nell'incontro decisivo il Team WWF capitanato da The Rock sconfisse l'Alliance capitanata da Austin grazie all'aiuto di Kurt Angle, rivelatosi una talpa della WWF nell'Alliance.[129][130] L'invasione contribuì comunque al declino degli indici d'ascolto dei programmi della WWF e allo stesso tempo anche le arene iniziarono a spopolarsi. Tuttavia molte stelle WCW e ECW firmarono un contratto con la WWF, tra cui Booker T, Gregory Helms, Lance Storm, Rob Van Dam e Torrie Wilson.

Nel 2001 Ric Flair tornò dopo otto anni alla WWF

Benché la storia dell'invasione venga considerata un fallimento,[121] durante questo periodo nacquero comunque grandi rivalità fra i membri delle fazioni nemiche, su tutte quella fra Kurt Angle e Stone Cold Steve Austin, da molti indicata come la faida migliore del 2001 nonché una delle migliori di sempre nella storia della WWF.

Titolo mondiale indiscusso[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il periodo dell'invasione avvennero molti cambiamenti nella WWF. Ric Flair tornò nella federazione come co-proprietario (kayfabe), dando vita a una faida con l'altro co-proprietario, Vince McMahon.[131] Jerry Lawler ritornò al commento di Raw dopo aver abbandonato la federazione l'anno prima.[132] Austin ritornò di nuovo il beniamino delle folle che era prima di Wrestlemania X-Seven e alcune stelle dell'Alliance divennero membri fissi del parco atleti WWF.

La WWF si trovò con due campioni del mondo in quanto The Rock era il campione WCW e Austin il campione WWF mentre gli altri titoli acquisiti dalla WCW furono unificati con quelli WWF nel corso delle Survivor Series.[129][130] Vince McMahon annunciò un torneo per Vengeance in cui sarebbero stati unificati i due titoli mondiali, con il campione che avrebbe indossato entrambe le cinture. The Rock avrebbe affrontato nella prima semifinale Chris Jericho, mentre Austin avrebbe affrontato nella seconda semifinale Kurt Angle.[133] Il vincitore fu Jericho, che sconfisse Austin grazie all'intervento di Booker T,[133] diventando il primo campione indiscusso WWF dai tempi di Lou Thesz.[133][134][135][136]

New World Order[modifica | modifica wikitesto]

Hollywood Hulk Hogan sul ring durante la sua entrata a WrestleMania X8 nel 2002

Dopo l'acquisizione della WCW da parte della WWF nel 2001 Vince McMahon riportò nella sua federazione i membri dell'nWo, ossia Hulk Hogan, Kevin Nash e Scott Hall, a No Way Out del 17 febbraio 2002.[137][138] Nella storia ideata per l'occasione, l'nWo doveva essere lo strumento di McMahon per mettere in ginocchio la WWF allo scopo di evitargli l'onta di dividere il potere decisionale con il nuovo co-proprietario della WWF Ric Flair.[138] Dopo la sconfitta contro The Rock a WrestleMania X8 Hogan fu aggredito da Hall e Nash e lasciò così il gruppo.[139] Hall e Nash reclutarono quindi due nuovi membri per il gruppo, ovvero X-Pac (il 21 marzo 2002)[138][140] e Big Show (il 22 aprile 2002).[138][141]

Il ritorno del nWo nella WWF non durò a lungo in quanto Hall venne licenziato a maggio per ragioni personali, probabilmente legate all'abuso di sostanze stupefacenti o alcool.[142] Flair divenne in seguito un semi-membro del nWo dopo il voltafaccia a Stone Cold Steve Austin.[138] Come esclusivo proprietario di Raw (kayfabe), Flair stipulò un incontro in cui altri atleti sarebbero rimasti fuori dal ring, pronti ad attaccare e riportare uno dei due partecipanti sul ring ogni qualvolta si fosse l'occasione (lumberjack match). Tale incontro si tenne nella puntata di Raw del 13 maggio 2002 fra Austin e l'ultimo nuovo membro del nWo, che si rivelò essere Booker T.[138] Nash introdusse Shawn Michaels nel nWo il 3 giugno 2002.[138] Michaels cacciò Booker fuori dal nWo solo una settimana più tardi.[138] Il 15 luglio 2002 dopo aver riguadagnato pieno controllo sulla WWE McMahon sciolse il gruppo.[138]

World Wrestling Entertainment, Inc./WWE, Inc. (2002–presente)[modifica | modifica wikitesto]

Era Ruthless Aggression (2002–2008)[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Ruthless Aggression Era.
Logo WWE fra il 2002 e il 2014

Nel 2000[117] il World Wide Fund for Nature (il cui acronimo era WWF, proprio come la federazione), un'organizzazione ambientalista, querelò la World Wrestling Federation per aver violato un accordo del 1994[143] che limitava l'uso da parte della Titan Sports dell'acronimo WWF fuori dai confini degli Stati Uniti. La causa si risolse con la vittoria del World Wide Fund, che costrinse la federazione a cambiare nome. Il 5 maggio 2002 fu lanciato il motto «Get the "F" out» e l'URL del sito ufficiale cambiò da WWF.com a WWE.com.[144] Il giorno dopo in una conferenza stampa fu ufficializzato il cambio di nome della compagnia in World Wrestling Entertainment, Inc. (WWE).[144] Il cambio di nome fu ribadito la sera dello stesso giorno durante la puntata di Raw tenutosi a Hartford, Connecticut. L'ultimo evento targato WWF fu Insurrextion, evento a pagamento esclusivo di Raw tenutosi alla Wembley Arena di Londra il 4 maggio 2002.

Chris Benoit e Eddie Guerrero, celebrano insieme da campioni del mondo alla fine di WrestleMania XX

La scelta della parola «Εntertainment» non fu casuale in quanto già diversi anni prima quando la WWF dovette affrontare anche la controversia del doping Vince McMahon si vide costretto a dichiarare che quello che andava in onda settimanalmente e negli eventi a pagamento non era uno sport, bensì uno spettacolo (entertainment in inglese).[145] Così facendo non dovette più sottostare alle leggi in materia di doping previste per gli sport praticati negli Stati Uniti.

Tutto ciò costrinse la federazione a commercializzare nuovo prodotti come videogiochi, DVD e altro con il nuovo logo WWE. Fu inoltre vietato l'uso del logo dell'era Attitude, che venne censurato in tutti i video che lo raffiguravano. Alla WWE fu comunque permesso l'uso del logo originale usato fra 1979 e 1994 e del logo della nuova generazione usato fra 1994 e 1998. Inoltre la federazione poteva ancora usare le espressioni World Wrestling Federation e World Wrestling Federation Entertainment senza scatenare con ciò cause legali.

Il cambio di nome segnò l'inizio della cosiddetta era Ruthless Aggression («aggressione spietata»), iniziata dopo WrestleMania X8 con il declino dell'ultima incarnazione del nWo e la divisione in franchigie.[146] Essa fu caratterizzata da una nuova attenzione per il lottato, segnato dalla consacrazione a WrestleMania XX di Eddie Guerrero e Chris Benoit, le cui morti sono considerate il punto di trapasso di questa nuova era. Fra gli eventi da ricordare durante quest'era ci sono la divisione del parco atleti WWE, il debutto e l'ascesa di Batista, Brock Lesnar, Edge, John Bradshaw Layfield, John Cena e Randy Orton, il ritorno della ECW, la reintroduzione della WWE Hall of Fame e la creazione del Money in the Bank ladder match.

Divisione del parco atleti in franchigie[modifica | modifica wikitesto]
Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Brand extension.
Triple H fu il primo a detenere il World Heavyweight Championship

A seguito dell'invasione Vince McMahon chiese alla TNN la copertura televisiva per un nuovo programma con gli atleti WCW. L'idea fu però rifiutata a causa del fallimento degli altri progetti di McMahon non legati alla WWE, in particolare la XFL. Dovendo affrontare il problema di un numero esorbitante di atleti, non risolto con il licenziamento quelli meno importanti, nell'aprile 2002 la WWF attuò una divisione in franchigie. La federazione fu letteralmente divisa in due, creando due franchigie con lottatori, rivalità e cinture diversi.[147][148] I nomi scelti per indicare i due gruppi furono Raw e SmackDown, derivanti proprio dal nome dei due programmi che da allora li ospitano.[149]

Gli atleti divennero esclusiva di una sola delle due franchigie, con l'unica eccezione del campione indiscusso e della campionessa femminile, poiché i titoli mondiale e femminile potevano essere difesi in entrambe le franchigie.[147][149] Nell'agosto 2002 il campione del mondo Brock Lesnar si rifiutò di difendere il suo titolo a Raw, trasformando di fatto il suo titolo in un'esclusiva di SmackDown.[150] La settimana seguente a Raw il direttore generale della franchigia Eric Bischoff creò per l'occasione il titolo mondiale dei pesi massimi, erede di quello WCW, assegnandolo a Triple H.[151]

A seguito della divisione in franchigie con cadenza pressoché annuale si svolse la selezione degli atleti da parte dei rispettivi direttori generali delle franchigie (kayfabe).[147]

Nel 2003 SmackDown! andò in onda su Italia 1, il canale italiano più importante in cui fu trasmesso un programma della WWE. Nel 2005 il programma venne spostato dal giovedì al venerdì sera.

WWE Hall of Fame[modifica | modifica wikitesto]
Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: WWE Hall of Fame.

Il programma leggende iniziò in maniera non formale col ritorno in grande stile della cerimonia della WWE Hall of Fame nel 2004 (il giorno prima di WrestleMania XX),[152] che da allora si tiene annualmente nella settimana di WrestleMania. L'introduzione di WWE 24/7 e il successo di DVD sulle carriere di leggende come The Ultimate Ric Flair Collection, Roddy Piper: Born to Controversy e Brian Pillman: Loose Cannon diedero un nuovo lustro alla WWE Hall of Fame che iniziò a portare un senso di nostalgia ai fan e permise a una nuova generazione di guardare incontri ed eventi di cui potevano solo aver sentito parlare.

Morte di Eddie Guerrero e istituzione del Wellness Program[modifica | modifica wikitesto]
Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Eddie Guerrero.
La morte di Eddie Guerrero portò alla creazione del Wellness Program

La mattina del 13 novembre 2005 gli atleti di entrambe le franchigie si trovavano in un albergo di Minneapolis, città nella quale avrebbero dovuto svolgersi alcuni eventi della federazione.[153][154] Eddie Guerrero però non rispose alla telefonata per il risveglio mattutino e la sicurezza si trovò costretta ad aprire la sua stanza.[153][154] Il nipote Chavo Guerrero fu il primo a entrare e lo trovò ormai privo di conoscenza.[153] Questi tentò la respirazione artificiale, ma fu dichiarato ormai morto all'istante. Eddie Guerrero fu il primo lottatore sotto contratto dalla WWE a morire dopo l'incidente di Owen Hart. La moglie Vickie Guerrero annunciò successivamente che l'autopsia aveva rivelato un decesso dovuto a infarto e smentì coloro che pensavano che la morte fosse dovuta all'uso di droghe e alcool (sostanze che comunque Guerrero aveva assunto in passato per diversi anni).[155]

Eddie Guerrero morì proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto sostenere un incontro per il titolo mondiale dei pesi massimi contro Batista e Randy Orton che lo vedeva favorito. La compagnia organizzò una serata tributo dove si tennero due puntate di Raw e di SmackDown! dedicate entrambe a Guerrero.[156] Il 1º aprile 2006 Eddie Guerrero fu introdotto postumo nella WWE Hall of Fame da Rey Mysterio, Chris Benoit e il nipote Chavo Guerrero.

Vince McMahon annunciò un nuovo piano antidroga per la WWE che riduceva attraverso controlli più frequenti e precisi la possibilità di problemi di salute dei lottatori (Wellness Program).[157] Il primo atleta a far le spese di questi esami fu Eugene, che fu trovato positivo all'uso di una sostanza dopante e venne allontanato per qualche tempo dagli eventi WWE.[158]

Dopo la morte di Eddie Guerrero la WWE ha continuato ad utilizzare il nome dell'atleta in varie storie, tra le quali la più famosa resta quella tra Randy Orton e l'amico Rey Mysterio.[159] Mysterio fu battuto da Orton,[160] ma ottenne ugualmente un incontro per il titolo mondiale dei pesi massimi a Wrestlemania 22,[161] che vinse dedicando la vittoria al compianto Guerrero.[162][163]

Rinascita della Extreme Championship Wrestling[modifica | modifica wikitesto]
Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: ECW (WWE).
I veterani della ECW (Sabu, Tommy Dreamer, Rob Van Dam e The Sandman) nelle loro pose tradizionali

Nel 2003 la WWE acquistò ufficialmente il nome Extreme Championship Wrestling e l'intera collezione di video ECW, producendo dal 2005 una serie di DVD, fra i quali spicca The Rise and Fall of ECW, un documentario e successivamente anche un libro sulla storia della ECW.[164] L'enorme popolarità di questo DVD e di altri prodotti legati alla ECW portò all'organizzazione di uno evento commemorativo chiamato ECW One Night Stand.[164] L'evento ebbe un successo incredibile e ciò spinse la WWE a organizzarne una seconda edizione l'anno successivo.[165]

Il 5 maggio 2006 la WWE annunciò ufficialmente che l'ECW sarebbe tornata ad avere un suo programma televisivo, ECW on Sci-Fi, sull'omonimo canale televisivo della NBC Universal.[166][167] Le trasmissioni sul suolo statunitense iniziarono il 13 giugno seguente[168] dopo WWE vs. ECW Head to Head e ECW One Night Stand, eventi organizzati proprio per lanciare la nuova ECW.

La ECW divenne a tutti gli effetti la terza franchigia della WWE, affiancando quelle di Raw e SmackDown. Al comando della rinata ECW c'era Paul Heyman, l'uomo che anni prima aveva determinato il successo della ECW, coadiuvato dal suo allievo prediletto Tommy Dreamer. A comporre il parco atleti c'erano veterani della vecchia ECW come Balls Mahoney, Sabu, Sandman e Terry Funk, ex atleti ECW già presenti nela WWE come Rob Van Dam e Tazz, atleti WWE che non hanno mai lottato nella ECW come Big Show e Kurt Angle e atleti di federazioni indipendenti come CM Punk. Durante la prima edizione di ECW on Sci-Fi del 12 giugno 2006 Heyman ripristinò il titlolo mondiale dei pesi massimi e nominò campione Rob Van Dam, che aveva vinto il titolo WWE la sera prima a One Night Stand.

Il set della ECW nel 2008

Il ruolo di Heyman nella nuova ECW diventò ogni settimana sempre più ridotto e la vera guida della nuova ECW diventò Vince McMahon stesso. Sotto l'egida di McMahon la ECW cambiò radicalmente, con uno stile di lotta che passò da quello più vicino a quello delle federazioni indipendenti a un prodotto più simile a quello tradizionale della WWE, con conteggi fuori e squalifiche, senza le regole estreme che erano il marchio di fabbrica della ECW originale. Gli incontri estremi diventarono sempre più rari e la nuova ECW si scostò completamente da quella originale.

Il 3 dicembre 2006 a Augusta si tenne December to Dismember, il primo evento a pagamento della nuova ECW, che si rivelò un fallimento totale, raggiungendo il primato negativo di vendite della WWE.[169]

Nel puntata del 2 febbraio 2010 di ECW on ScyFy Vince McMahon annunciò la cancellazione del programma, che dal 23 febbraio dello stesso anno fu sostituito da uno nuovo, denominato NXT.[170][171]

Tragedia Benoit[modifica | modifica wikitesto]
Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Chris Benoit § La morte.

Il 25 giugno 2007 la WWE annunciò attraverso un comunicato sul proprio sito la morte di Chris Benoit.[172] Il corpo di Benoit fu rinvenuto nella sua casa di Fayetteville assieme a quello della moglie Nancy Benoit e del loro figlio Daniel di sette anni.[173] Il giorno dopo la polizia dichiarò ufficialmente che si era trattato di un caso di doppio omicidio-suicidio.[174] Benoit uccise la moglie il 22 giugno strangolandola e poi soffocò Daniel il giorno dopo, per poi suicidarsi nella notte tra sabato e domenica.[174] Fu la stessa WWE a chiedere alla polizia della contea di Fayette di recarsi a casa di Benoit per controllare che egli stesse bene.[174][175] Alcuni dipendenti della WWE erano allarmati poiché avevano ricevuto degli strani SMS da Benoit nella notte tra sabato e domenica[174][175] e chi si era messo in contatto con lui nel pomeriggio di sabato rimase colpito dal suo tono di voce dimesso e stanco. Il 24 giugno WWE provò a contattare Benoit nella giornata di domenica senza riuscirvi.[175]

Chris Benoit, la cui morte e tragedia portò enormi conseguenze alla WWE

La WWE non era a conoscenza della effettiva portata di quanto accaduto e annullò la puntata di Raw trasformandola in uno evento di tributo di tre ore in memoria di Benoit.[172][174][175] Vince McMahon ruppe la quarta parete (infatti secondo la storia in corso McMahon era ufficialmente morto in un'esplosione) apparendo sul ring e annunciando che il programma sarebbe stato dedicato al ricordo di Benoit.[176] Nel corso dell'evento molti atleti ricordarono Benoit con le loro parole e furono mandati in onda dei filmati tratti dal DVD dedicato allo stesso Benoit.[176] Sul sito della WWE furono pubblicati testi e filmati nei quali atleti e addetti ai lavori ricordavano a modo loro la figura di Benoit.

Tuttavia col passare delle ore si fece chiarezza su ciò che realmente avvenne nella casa di Benoit e il comportamento della WWE in merito cambiò radicalmente in quanto tutti i contenuti commemorativi di Benoit furono eliminati dal sito, assieme a tutti gli oggetti come magliette e DVD ricollegabili alla figura di Benoit.[177][178][179] In seguito la WWE rilasciò alcuni comunicati nei quali erano riportate le cronologie dei fatti per quanto riguarda la federazione e furono inseriti tutti gli avvenimenti a partire dalla giornata di sabato che spinsero in seguito la WWE a contattare le autorità.[175] Il drastico cambiamento di rotta fu confermato dallo stesso McMahon nel corso della puntata settimanale di ECW on Sci-Fi: McMahon disse che quanto fatto a Raw era stata una conseguenza delle scarse informazioni in possesso della federazione, ma che dal quel momento, giacché le notizie giunte erano più chiare, di Benoit non si sarebbe più parlato.[180] Tuttavia per una forma di rispetto e in segno di lutto nella puntata in questione così come nella successiva puntata di SmackDown! gli atleti si sarebbero limitati esclusivamente a lottare, senza alcun riferimento a storie o rivalità.

Sempre il 26 giugno la WWE annunciò ufficialmente l'annullamento del giro di eventi dal vivo previsto per la metà di luglio in Canada. La puntata di Raw di tributo a Benoit non fu distribuita ad alcuna televisione estera, con l'eccezione di ART Sport (araba) e BSkyB (inglese) che la mandarono in onda integralmente. SKY Italia e le altre televisioni trasmisero invece un'edizione contenente i migliori incontri del periodo 2006–2007.

Dopo la morte di Benoit l'emittente televisiva italiana Italia 1 che trasmetteva per l'Italia SmackDown! decise di non trasmettere più il programma.[181][182]

Era PG (2008–2013)[modifica | modifica wikitesto]

John Cena, volto della WWE tra gli anni duemila e duemiladieci

Nel corso del 2008 la WWE iniziò a modificare il suo prodotto per attirare un pubblico più giovane. Tutti i programmi WWE iniziarono così a esser catalogati non più come TV-14 (adatti ad un pubblico di età maggiore di 14 anni), ma come PG, ossia programmi che possono esser visti anche dalle fasce più piccole d'età, previa presenza dei genitori.[183] Il passaggio al PG è stato considerato da molti appassionati la nascita di una nuova era della WWE, chiamata appunto era PG.[184] Vince McMahon motivò questa scelta notando il cambiamento demografico dei fan WWE in quanto oltre il 40% era composto da pubblico femminile e quasi il 25% da minorenni.[5] Questa decisione portò una riduzione della violenza negli eventi WWE che suscitò molte polemiche fra tutti i fan della federazione.

Durante l'era Ruthless Aggression John Cena era diventato il volto della compagnia. Il personaggio di Cena fu cambiato per avvicinarsi alla nuova demografia composta da donne e bambini. Cena dominava la programmazione della WWE e ben presto il pubblico più adulto iniziò a vedere il suo personaggio come stantio e simbolo del prodotto PG e avrebbe iniziato a fischiarlo durante gli eventi.

Questo periodo è stato definito anche era Internet per via del sempre maggior coinvolgimento della rete nel mondo WWE. Tale espressione fu coniata precedentemente per dimostrare la forte influenza che Internet ebbe in alcune storie della WWE (come ad esempio l'incontro fra Brock Lesnar e Goldberg di WrestleMania XX e il triangolo Edge-Lita-Matt Hardy) e quindi non si identifica immediatamente con questo periodo, per cui è usata molto più frequentemente l'espressione era PG.

Mezzi di comunicazione sociali e alta definizione[modifica | modifica wikitesto]
Il set di Raw introdotto il 21 gennaio 2008 per l'introduzione dell'HDTV

Nel gennaio 2008 la WWE iniziò a trasmettere i suoi programmi in alta definizione con la nascita del marchio WWE HD.[185] Le versioni video domestiche dei programmi WWE sarebbero state pubblicate in formato Blu-ray (come ad esempio quello di WrestleMania 24). Per questa ragione i tre programmi della WWE adottarono nuovi palcoscenici somiglianti l'un l'altro.[186] il primo programma a essere prodotto in alta definizione fu la puntata di Raw del 21 gennaio, seguita da ECW on SyFy il giorno dopo e SmackDown mentre il primo evento a pagamento in alta definizione fu la Royal Rumble di quello stesso mese.[187]

Il 19 novembre 2008 la WWE lanciò ufficialmente su proprio sito la sua rete sociale, WWE Universe.[188] Apparso in aprile col nome WWE Fan Nation, assunse la nuova denominazione qualche mese dopo. La piattaforma di WWE Universe era simile a quella di MySpace, con ogni utente che vi si poteva registrare gratuitamente e creare un proprio blog, postare foto e dialogare. Nella stessa data la WWE lanciò il suo nuovo lettore video di nuova generazione.[189] Dal suo lancio la visione dei video sul sito è aumentata del 77%.[189][190]

Superstars e licenziamenti di massa[modifica | modifica wikitesto]
Il set in HDTV di Superstars

Il 19 dicembre 2008 fu annunciata la creazione di un nuovo programma settimanale dalla durata un'ora chiamato Superstars,[191] Debuttò il 16 aprile 2009 negli Stati Uniti su WGN America.[192] Superstars avrebbe coinvolto tutti gli atleti WWE, assumendo la stessa funzione dei vecchi Heat e Velocity, ovvero incontri fra atleti non di prima fascia o poco utilizzati in aggiunta a video riassuntivi delle ultime puntate di Raw e SmackDown.

Tra dicembre 2008 e marzo 2009 la WWE provvedette a tagliare del 10% il personale per poter così risparmiare circa 20 milioni di dollari in tutto il 2009.[193] Questa serie di licenziamenti è stata rinominata «Titan Tower Massacre».[194] I licenziamenti hanno riguardato sia il ring sia gli uffici, venendo infatti licenziati atleti, arbitri, allenatori, produttori e scrittori. A Sydney la WWE chiuse definitivamente gli uffici licenziando tutto il personale.[195][196]

Il ritorno della guerra del lunedì sera[modifica | modifica wikitesto]

Il 27 ottobre 2009 al Madison Square Garden, arena tradizionalmente legata alla WWE, Hulk Hogan annunciò in una conferenza stampa che lui e Eric Bischoff avevano firmato un contratto con la Total Nonstop Action Wrestling (TNA).[197] I due si riunirono così con l'ex scrittore WWF e WCW Vince Russo, con cui erano in cattivi rapporti, tuttavia Hogan e Bischoff dichiararono che Russo non sarebbe stato licenziato e che i tre avrebbero provato a lavorare insieme.[198] Il 5 dicembre 2009 Hogan annunciò che Impact!, programma tradizionalmente in onda di giovedì, sarebbe andato in onda il 4 gennaio 2010 di lunedì sera, tradizionalmente orario di messa in onda di Raw, con una puntata in diretta di tre ore.[199] Sarebbe stata così la prima volta dal marzo 2001 che due federazioni di wrestling si sarebbero sfidate in una guerra di ascolti nel lunedì sera. Fu poi annunciato anche il debutto di Hogan per la stessa serata.[200] La WWE rispose con l'annuncio del ritorno di Bret Hart, che non era apparso in nessuno evento della compagnia dalla controversia di Montréal del 1997.[201]

Ric Flair con il logo della Total Nonstop Action Wrestlng sullo sfondo durante una puntata di Impact!

L’Impact! del lunedì sera vide i debutti e i ritorni fra gli altri di Jeff Hardy, Jeff Jarrett, Orlando Jordan, Scott Hall, Sean Morley, Sean Waltman, Shannon Moore, Sting e Ric Flair, oltre al preannunciato Hogan e dello stesso Bischoff.[202] Raw invece mise in scena l'incontro faccia a faccia fra i protagonisti della controversia di Montréal, ovvero Bret Hart, Shawn Michaels e Vince McMahon, insieme per la prima volta sullo stesso ring in dodici anni.[203] Gli ascolti mostrarono il dominio di Raw con circa 5,6 milioni di ascoltatori contro i 2,2 milioni di Impact!,[204] che ciò nonostante superò il precedente primato di ascoltatori (1.97 milioni).

Dall'8 marzo 2010 Impact! si sarebbe spostato definitivamente di lunedì sera per sfidare Raw.[205] Bischoff sarebbe tornato così a competere contro la WWE di McMahon, dichiarando tra l'altro in un'intervista che la storia si stava ripetendo.[206] In effetti la nuova guerra del lunedì sera iniziò allo stesso modo dell'originale, con la TNA che aveva assunto gli stessi ex atleti della WWE che la WCW aveva arruolato nel 1996, ricreando la storia degli Outsiders (Kevin Nash e Scott Hall), passata dalla WWF alla WCW e guidati da Hogan e lo stesso Bischoff. Questi dichiarò poi che la TNA non aveva l'obiettivo di sconfiggere la WWE in termini di ascolti, ma quello di guadagnare una significativa fetta di pubblico, aumentando così il numero di fan della TNA.[198]

L'8 marzo 2010 Raw batté Impact! col punteggio di 3.4. (ossia circa 5.1 milioni di ascoltatori) mentre Impact! totalizzò uno 0.98 con circa 1.4 milioni di ascoltatori.[207] Gli ascolti di Impact! continuarono a diminuire e dal 5 aprile 2010 iniziò a essere trasmesso un'ora prima di Raw, il che portò a un miglioramento degli ascolti. Tuttavia la nuova guerra degli ascolti durò molto poco in quanto Impact! ricominciò a esser trasmesso di giovedì sera dal 13 maggio 2010.

Lancio di NXT e del Nexus[modifica | modifica wikitesto]
Il Nexus nella formazione iniziale

Il 23 febbraio 2010 la WWE lanciò un nuovo programma su Syfy chiamato NXT in sostituzione di quello presentato dalla franchigia della rinata ECW.[170][171] Presentato come un incrocio fra un reality e un tradizionale programma di wrestling, NXT consisteva in una gara fra giovani talenti aiutati atleti della WWE con l'obiettivo di ottenere un contratto e un'opportunità titolata con la federazione. Il 1º giugno, Wade Barrett venne incoronato il primo vincitore di NXT.[208] Sei giorni dopo la fine della prima stagione i partecipanti di NXT intervennero a Raw durante l'incontro fra John Cena e CM Punk, attaccando i due lottatori sul quadrato, i commentatori e il personale della WWE dell'arena, per poi distruggere lo stesso ring.[209] Durante il segmento Daniel Bryan di NXT attaccò l'annunciatore Justin Roberts tentando di strangolarlo con la sua stessa cravatta, azione che la WWE giudicò troppo violenta per la loro programmazione PG. Di conseguenza la WWE annunciò attraverso il suo sito ufficiale quattro giorni dopo che Bryan era stato licenziato (legittimo),[210][211] il che suscitò molte polemiche fra i fan già contrari al PG.

Nella puntata successiva di Raw,la storia continuò con il licenziamento (kayfabe) di Barrett da parte del direttore generale Bret Hart.[212] Nella puntata successiva di Raw Vince McMahon licenziò Hart (kayfabe) annunciando l'avvento di un nuovo direttore generale che cambiò la decisione, mettendo sotto contratto i sette atleti di NXT e ripristinando l'opportunità titolata che spettava a Barrett in qualità di vincitore della prima stagione di NXT.[213] Durante un segmento sul ring in quella stessa sera gli atleti di NXT annunciarono la nascita di un'alleanza chiamata Nexus.[213]

Unificazione dei titoli di coppia e femminili[modifica | modifica wikitesto]
L'Hart Dynasty con le nuove cinture di coppia introdotte nel 2010

Il 16 agosto 2010 il titolo di coppia WWE e il titolo mondiale di coppia furono sostituiti da un unico titolo che avrebbe mantenuto il nome e l'albo d'oro del primo. Il nuovo titolo fu presentato quel giorno agli allora campioni David Hart Smith e Tyson Kidd dell'Hart Dynasty, a cui furono consegnate due nuove cinture. Come già avveniva da WrestleMania XXV, i campioni avrebbero potuto difendere le cinture in entrambe le franchigie.

A Night of Champions il titolo femminile e il titolo Divas furono unificati. Il titolo avrebbe mantenuto sostanzialmente lo stesso nome, aspetto e albo d'oro della seconda cintura e avrebbe potuto esser difeso in entrambe le franchigie Nei primi tempi è stato chiamato anche titolo Divas unificato.

Cambiamento del modello aziendale[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 aprile 2011 il sito WWE Corporate annunciò che l'azienda avrebbe cambiato nome da World Wrestling Entertainment, Inc. a WWE, Inc.[15] Il cambio di nome simboleggiò un cambiamento nel mondo degli affari da parte dell'azienda, che avrebbe potuto così presentarsi non come esclusivamente una federazione di wrestling, ma come una compagnia d'intrattenimento globale.[15] Fra i nuovi progetti della WWE furono citati la rinascita di Tough Enough, questa volta come un programma non predeterminato (contrariamente alla natura predeterminata del wrestling) e il lancio di una rete televisiva WWE fra il 2012 e il 2013.[15]

Triple H nuovo direttore operativo e Raw Supershow[modifica | modifica wikitesto]
CM Punk è stato un wrestler di importanza rilevante all'interno della WWE, ma nonostante ciò se ne andò a causa del comportamento di Vince McMahon e per problemi di salute

Nel giugno 2011 CM Punk sconfisse Alberto Del Rio e Rey Mysterio in un incontro a tre, ottenendo così un incontro uno contro uno per il titolo WWE a Money in the Bank, annunciando quella stessa sera che il giorno dell'evento sarebbe scaduto il suo contratto con la compagnia, promettendo di lasciare la WWE con il titolo WWE detenuto da John Cena. CM Punk iniziò nelle settimane successive a mostrare un'attitudine da anti-eroe più che da cattivo e dopo aver tenuto un discorso a Raw sulla cattiva gestione della WWE e il suo presidente Vince McMahon fu sospeso dagli eventi televisivi della compagnia,[214] per poi essere reintegrato la settimana successiva sotto richiesta di Cena.[215] Questo portò CM Punk a nuovi livelli di popolarità con i vecchi fan e il 17 luglio seguente a Money in the Bank riuscì nel suo intento, vincendo il titolo WWE contro Cena e scappando con esso dall'arena.

Nella puntata di Raw del 18 luglio Triple H tornò in nome del consiglio direttivo della WWE comunicando al suocero Vince McMahon la rimozione dall'incarico di presidente (kayfabe).[216] Triple H aggiunse di esser stato nominato nuovo direttore operativo (kayfabe) e pertanto reintegrò John Cena e CM Punk, riconoscendo entrambi come campioni WWE. Annunciò poi un incontro fra i due per il 14 agosto a SummerSlam per stabilire il campione indiscusso, con lui stesso come arbitro speciale.[217][218] Dopo la contesa Kevin Nash, amico di lunga data di Triple H, attaccò il vincitore CM Punk e permise a Alberto Del Rio di incassare la valigetta Money in the Bank conquistata il mese prima a Money in the Bank e vincere il titolo WWE per la prima volta nella sua carriera.[219]

Nella puntata di Raw del 29 agosto 2011 Triple H annunciò la partecipazione dell'intero parco atleti WWE sia a Raw sia a SmackDown, ponendo di fatto fine alla divisione in franchigie, con Raw che divenne così Raw SuperShow. In seguito Stephanie McMahon, direttrice creativa e moglie di Triple H, dichiarò che la decisione di mettere fine alla divisione in franchigie fu motivata dalla diffusione dei programmi WWE in televisione e sulle piattaforme in rete.[220]

Nella puntata di Raw del 3 ottobre 2011 Triple H venne sfiduciato dall'intero parco atleti WWE, arbitri e commentatori compresi. Nella puntata successiva di Raw Vince McMahon ritornò per annunciargli il sollevamento dai suoi incarichi a Raw, pur rimanendo direttore operativo. McMahon annunciò poi la nomina di John Laurinaitis a direttore generale ad interim del programma.

Era del People Power[modifica | modifica wikitesto]

In seguito alla sconfitta della squadra di Teddy Long (direttore generale di SmackDown) a WrestleMania XXVIII Laurinaitis divenne l'unico direttore generale nella WWE, riportando in federazione atleti del calibro di Brock Lesnar e A-Train (tornato come Tensai). L'incontro fra Brock Lesnar e John Cena a Extreme Rules vide il ritorno del sangue e fu considerato dai fan come uno degli incontri più violenti dell'era PG.

Cena intraprese così una vera e propria faida con Laurinaitis che terminò a No Way Out in un incontro nella gabbia contro Big Show. Al termine dell'incontro vinto da Cena, con la stipulazione che prevedeva il licenziamento di Laurinitis in caso di vittoria di Cena e licenziamento di quest'ultimo in caso di vittoria di Big Show, eseguì su Laurinaitis la sua mossa finale (fireman's carry in una powerslam col nome Attitude Adjustment) sul tavolo dei commentatori dopo che questi era stato appena licenziato da Vince McMahon in persona (kayfabe).[221]

Da WrestleMania XXVIII sul sito WWE vengono annunciati in anticipo i gli incontri disputati prima di ogni evento a pagamento e visibili sul canale YouTube della WWE. Il primo incontro in diretta su YouTube fu quello di WrestleMania XXVII tra Primo e Epico, Justin Gabriel e Tyson Kidd e gli Usos (Jey Uso e Jimmy Uso), vinto dai primi.

Nuovo formato di NXT[modifica | modifica wikitesto]
Seth Rollins fu il simbolo del nuovo formato di NXT, venendo incoronato come primo NXT Champion

La quinta stagione di NXT che avrebbe dovuto permettere al vincitore di entrare nella sesta stagione non vide un vincitore poiché diventò un programma WWE tradizionale. Nella puntata di NXT dell'11 aprile 2012 venne annunciato l'episodio finale di NXT Redemption e la trasformazione di NXT in uno programma dedicato ai giovani provenienti dalla Florida Championship Wrestling (FCW), territorio di sviluppo della WWE. Il 25 aprile seguente NXT debuttò ufficiosamente sul sito ufficiale della WWE come terza nuova franchigia e territorio di sviluppo della WWE in sostituzione della FCW, presentandosi con un parco atleti formato sia da giovani promesse come Bo Dallas, Bray Wyatt e Paige sia da atleti già presenti nel parco atleti principale della WWE come il vincitore ufficioso di NXT Redemption Derrick Bateman, Jinder Mahal e il vincitore della quarta stagione di NXT Johnny Curtis.

Inoltre venne nominato a dirigere il programma come Commissioner il WWE Hall of Famer Dusty Rhodes, il quale annunciò nella puntata di NXT del 26 luglio 2012 che ci sarebbe stato il torneo Gold Rush a otto partecipanti per l'assegnazione dell'NXT Championship. Il torneo si concluse cinque settimane dopo con la vittoria di Seth Rollins su Jinder Mahal e il suo incoronamento come primo campione NXT.

Nei primi giorni di agosto la FCW fu chiusa e tutti gli atleti furono spostati a NXT.

Il 21 gennaio 2013 Shawn Michaels presentò gli NXT Tag Team Championships e indisse un torneo a otto coppie per decretare i primi campioni. Nella finale, quattro settimane dopo, i British Ambition (Adrian Neville e Oliver Grey) sconfissero la Wyatt Family (Erick Rowan e Luke Harper), diventando i primi campioni di coppia di NXT.

Nella puntata andata in onda il 5 giugno seguente Stephanie McMahon presentò l'NXT Women's Championship e indisse un altro torneo a otto partecipanti per assegnare il titolo. Il torneo si concluse nella puntata di NXT del 24 luglio seguente, quando Paige sconfisse in finale Emma diventando la prima campionessa femminile di NXT.

Era Reality e Nuova Era (2013–presente)[modifica | modifica wikitesto]

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Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: WWE Network.
Randy Orton unificò il WWE Championship (a sinistra) e il World Heavyweight Championship (a destra) nel WWE World Heavyweight Championship.

Nella puntata di Raw del 25 novembre 2013 il World Heavyweight Champion John Cena suggerì al rivale di lunga data e WWE Champion Randy Orton che c'era solo un unico campione mondiale in WWE, così Triple H sancì un TLC match di unificazione a TLC: Tables, Ladders & Chairs.[222] Il 13 dicembre seguente, Orton sconfisse Cena, unificando i due titoli, con il titolo WWE rinominato WWE World Heavyweight Championship e rappresentato da entrambe le cinture. Il titolo mondiale dei pesi massimi detenuto da Cena (la Big Gold Belt) fu ritirato e regalato dallo stesso Cena a Ric Flair mentre Orton venne riconosciuto come l'ultimo campione di esso.

L'8 gennaio 2014 la WWE annunciò il lancio del WWE Network, un servizio di video trasmissione continua gestito dalla WWE stessa che mette a disposizione degli utenti un'enorme quantità di prodotti e che debuttò ufficialmente il 24 febbraio seguente negli Stati Uniti e nei successivi in molti altri Paesi in tutto il mondo tra cui l'Italia, il 13 gennaio 2015. Il 16 agosto 2014 Vince McMahon pubblicò sul proprio profilo Twitter le foto sulla inaugurazione del nuovo logo della WWE, precedentemente usato solo come logo del WWE Network.

Nella puntata di Raw del 24 marzo 2014 Triple H ribattezzò questo periodo "Era Reality", riconoscendo apertamente la grande influenza ormai esercitata nelle scelte della WWE sia dalla comunità di Internet sia dagli stessi fan, come visto nella storia che avrebbe portato Daniel Bryan a vincere il titolo mondiale dei pesi massimi WWE nell'incontro principale di WrestleMania XXX. Lo stesso Triple H riconobbe come la stragrande maggioranza dei fan fosse ormai a conoscenza della natura predeterminata del prodotto offerto e dell'esistenza della realtà dietro le quinte.

Di enorme rilevanza fu anche il cambiamento avvenuto riguardo agli stessi atleti entrati nella federazione. Soprattutto per scelta di Triple H arrivarono in questo periodo alcuni tra i più importanti atleti di altre federazioni come AJ Styles, Austin Aries, Bobby Roode, Eric Young, Finn Bálor, Johnny Gargano, Kassius Ohno, Kevin Owens, Samoa Joe, Seth Rollins e Tommaso Ciampa. Altro cambiamento epocale fu quello della divisione femminile, che portò ad accantonare l'immagine delle atlete donna, fino ad allora note come Divas, per concentrarsi sulle capacità tecniche di atlete come Asuka, Bayley, Becky Lynch, Charlotte Flair e Sasha Banks.

Ritorno alla divisione in franchigie e ascesa della divisione femminile[modifica | modifica wikitesto]

Attraverso il proprio sito il 25 maggio 2016 venne annunciato che a partire dal 19 luglio seguente SmackDown sarebbe passato dal venerdì al martedì e andato in onda in diretta con il nome di SmackDown Live, oltre all'annuncio di una nuova divisione in franchigie con conseguente selezione degli atleti da parte dei nuovi general manager delle rispettive franchigie (kayfabe).[223] In virtù di questo fatto il 27 giugno successivo, il WWE World Heavyweight Championship fu rinominato WWE Championship e assegnato a SmackDown mentre per Raw fu annunciato un nuovo titolo mondiale, il WWE Universal Championship, che fece la sua prima comparsa a SummerSlam. Il primo a conquistare il titolo universale fu Finn Bálor, che nella puntata di Raw del 25 luglio sconfisse Cesaro, Kevin Owens e Rusev in un Fatal 4-way match e successivamente batté Roman Reigns, guadagnando l'accesso all'incontro valido per il nuovo titolo contro Seth Rollins il 21 agosto 2016 a SummerSlam.[224]

Durante la puntata di Raw dell'11 luglio 2016 Vince McMahon nominò la figlia Stephanie McMahon, Commissioner di Raw e suo figlio Shane McMahon, Commissioner di SmackDown. Nella puntata di Raw successiva furono invece presentati i nuovi general manager, Mick Foley per Raw e Daniel Bryan per SmackDown. Attraverso un comunicato sul proprio sito il 22 luglio 2016 la WWE presentò i nuovi loghi di Raw e SmackDown a indicare il cambiamento avvenuto all'interno della federazione.[225]

Nella puntata di SmackDown Live del 23 agosto 2016 vennero presentati i nuovi titoli esclusivi di SmackDown, ovvero lo SmackDown Women's Championship e lo SmackDown Tag Team Championship, entrambi assegnati l'11 settembre seguente a Backlash, dove Becky Lynch divenne la prima campionessa femminile[226] e Heath Slater e Rhyno divennero i primi campioni di coppia.[227] Inoltre nell'ottobre 2016 per la prima volta nella storia della WWE il main event di un pay-per-view ebbe come protagonista la categoria femminile con un Hell in a Cell match tra Charlotte Flair e Sasha Banks nell'omonimo evento per il Raw Women's Championship, introdotto a WrestleMania 32 come WWE Women's Championship.

Nelle puntate di Raw e SmackDown Live dell'11 e 12 aprile 2017 si tenne la selezione degli atleti nella prima edizione del cosiddetto Superstar Shake-up, evento annuale che vide lo scambio di diversi atleti e dei titoli secondari (Intercontinental Championship e del United States Championship) fra le due franchigie. La stessa cosa si ripeté l'anno dopo nelle puntate di Raw e SmackDown Live del 16 e 17 aprile 2018. Nella puntata di Raw del 23 luglio 2018 Stephanie McMahon annunciò per ottobre un evento tutto al femminile intitolato Evolution. La divisione femminile raggiunse il suo apice a WrestleMania 35, dove la campionessa femminile di SmackDown Charlotte Flair, la campionessa femminile di Raw Ronda Rousey (pluripremiata atleta UFC che aveva debuttato l'anno precedente a WrestleMania 34) e la vincitrice della Royal Rumble Becky Lynch combatterono per i titoli femminili di Raw e SmackDown nel primo main event tutto al femminile nella storia di WrestleMania, vinto dalla Lynch schienando la Rousey.

TV PG V (2019-presente)[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2019, la WWE ha iniziato a modificare lievemente il prodotto che offriva, arrivando ad introdurre nuovi elementi di violenza, più raramente di volgarità. Questo ha condotto a una conseguente trasformazione della dicitura "TV PG",che è stato modificato in "TV PG V", dove la "V" sta per "violence", violenza. La WWE, tramite il Chairman Vince McMahon, ha giustificato questa scelta per il fatto che bisognasse trovare un prodotto non più apatico e ripetitivo come quello offerto precedentemente, ma un prodotto più avvincente, in un contesto più o meno violento e volgare, in modo da poter, eventualmente, competere con il prodotto ben più crudo offerto dalla AEW di Cody Rhodes e degli Young Bucks.

Nascita della All Elite Wrestling e guerra del mercoledì sera

Il 28 aprile 2016 Cody Rhodes disputa il suo ultimo match in WWE. Il 22 maggio seguente abbandona la compagnia seguito da sua moglie Brandi, annunciatrice dello show blu della federazione. Questo ritiro era stato causato dalla frustrazione di Rhodes che prese piede nel periodo in cui interpretava il personaggio di Stardust, simile a quello interpretato dal fratello Goldust. In seguito dichiarò di non essersi mai sentito a proprio agio in quella veste e nonostante Triple H avesse aiutato suo padre a trovare lavoro decise comunque di andarsene. Dopo aver calcato i ring della Total Nonstop Action, della NJPW e della Ring Of Honor fonda la sua propria compagnia di wrestling con l'aiuto dei The Young Bucks e degli imprenditori Tony Khan e Shahid Khan. La All Elite Wrestling nasce ufficialmente il 5 novembre 2018 e ne viene annunciata la nascita il 1º gennaio 2019. Quel giorno stesso viene dato l'annuncio del loro primo pay-per-view: Double Or Nothing. Tutto ciò causa una scossa nella federazione di Stamford che si troverà a fronteggiare dopo più di 20 anni una nuova federazione. Il 27 giugno tramite i social viene annunciato che Paul Heyman e Eric Bischoff diventeranno i produttori esecutivi rispettivamente di Raw e Smackdown Live (rinominato Friday Night Smackdown dal 4 ottobre di quello stesso anno). Nonostante i cambiamenti positivi dello show blu, la WWE decide di spostare WWE NXT (che dal 18 settembre inizia ad andare in onda su USA Network) il mercoledì in contemporanea con lo show settimanale Wednesday Night Dynamite della All Elite. Un ulteriore tassello per la guerra del mercoledì sera sono i lottatori messi sotto contratto dalla AEW. Molti di loro sono ex wrestler della WWE, tra cui Jon Moxley e Chris Jericho. Il 2 Ottobre inizia la guerra di ascolti. A vincere il primo "round" è Dynamite con un 0,7% di share (1.409 milioni di spettatori) contro allo 0,5% (891.000 spettatori) di NXT. La WWE inoltre tramite un comunicato ufficiale si congratula con la federazione rivale annunciando che "I veri vincitori del testa a testa di ieri sera tra NXT su USA Network e AEW su TNT sono i fan, che possono considerare i mercoledì sera come una corsa competitiva ed emozionante, perché questa è una maratona, non uno sprint di una serata".

Wellness Program[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: WWE Wellness Program.
Umaga, licenziato nel giugno del 2009 per violazione del Wellness Program, è morto nel dicembre dello stesso anno a causa di un infarto

Il Wellness Program è una procedura antidroga utilizzata dalla WWE che consiste nell'effettuare periodici esami antidroga per tenere sotto controllo i propri atleti e assicurarsi che nessuno di essi faccia uso di sostanze illecite.

WWE Performance Center[modifica | modifica wikitesto]

Il WWE Performance Center è un centro professionale di allenamento per atleti situato a Orlando e aperto l'11 luglio 2013.[228]

Espansione oltre il wrestling[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a concedere licenze a compagnie come Acclaim, 2K e Mattel per la produzione di videogiochi e action figure, la WWE ha allargato la sua area d'interesse creando delle aziende sussidiarie non strettamente correlate al mondo del wrestling, tra cui:

  • WWE Films: sussidiaria della WWE nata nel 2002 per creare e sviluppare lungometraggi, precedentemente chiamata WWE Studios.
  • WWE Niagara Falls: stabilimento di vendita al dettaglio e intrattenimento localizzato a Niagara Falls, Ontario e di proprietà della WWE. Chiuso nel 2011.
  • The World, prima conosciuto come WWF New York, un ristorante, club notturno e negozio di memorabilia a New York. Chiuso nel 2004.
  • WWE Music Group: sussidiaria specializzata nella produzione di album con le musiche d'entrata degli atleti della WWE. L'azienda produce anche canzoni eseguite dai wrestler stessi.
  • WWE Home Video: sussidiaria specializzata nella distribuzione di copie in VHS, DVD e dischi Blu-ray di eventi a pagamento della WWE, raccolte di incontri dei lottatori e biografie di questi ultimi.
  • WWE Books: sussidiaria col compito di pubblicare autobiografie di personalità della WWE, guide sul dietro le quinte della WWE, libri illustrati, calendari, libri per giovani e altro.
  • WWE Kids: un sito e una serie a fumetti indirizzata al mercato dei giovanissimi prodotti bimensilmente dal 15 aprile 2008.

Governo societario[modifica | modifica wikitesto]

La Titan Tower, quartier generale della WWE a Stamford, Connecticut

Consiglio di amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Comitato esecutivo[modifica | modifica wikitesto]

  • Vince McMahon, presidente, proprietario e amministratore delegato[4][7][8]
  • Andrew Whitaker, vicepresidente esecutivo per il mercato internazionale[230]
  • Brian Kalinowski, vicepresidente esecutivo per i mezzi di comunicaazione digitali[231]
  • George Barrios, direttore finanziario[7][8]
  • Jim Connelly, vicepresidente esecutivo per i prodotti di consumo[232]
  • Paul Levesque, vicepresidente esecutivo per le relazioni con il personale gli eventi dal vivo e la squadra creativa[7][8]
  • Kevin Dunn, vicepresidente esecutivo per la produzione televisiva[233]
  • Mike Pavone, vicepresidente esecutivo per la WWE Studios[234]
  • Michelle D. Wilson, vicepresidente esecutivo per il commercializzazione[235]
  • Stephanie McMahon, direttore del marchio[7][8]

Titoli e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 6 aprile 2020.

Campioni[modifica | modifica wikitesto]

Raw[modifica | modifica wikitesto]

Titolo Campione/i Vittoria
Nome/i Regno Giorni Data Evento Città
Raw
WWE Championship Scozia Drew McIntyre 11 26 marzo 2020 WrestleMania 36 Stati Uniti Orlando
United States Championship Messico Andrade 102 26 dicembre 2019 House Show Stati Uniti New York
Raw Tag Team Championship Stati Uniti Angelo Dawkins
Stati Uniti Montez Ford

35 2 marzo 2020 Raw Stati Uniti Brooklyn
Raw Women's Championship Irlanda Becky Lynch 365 7 aprile 2019 WrestleMania 35 Stati Uniti East Rutherford

Smackdown [modifica | modifica wikitesto]

Titolo Campione/i Vittoria
Nome/i Regno Giorni Data Evento Città
SmackDown
Universal Championship Stati Uniti Braun Strowman 12 25 marzo 2020 WrestleMania 36 Stati Uniti Orlando
Intercontinental Championship Canada Sami Zayn 29 8 marzo 2020 Elimination Chamber Stati Uniti Philadelphia
SmackDown Tag Team Championship Stati Uniti John Morrison
Stati Uniti The Miz

39 27 febbraio 2020 Super ShowDown Arabia Saudita Riad
SmackDown Women's Championship Stati Uniti Bayley 178 11 ottobre 2019 SmackDown Stati Uniti Las Vegas

NXT [modifica | modifica wikitesto]

Titolo Campione/i Vittoria
Nome/i Regno Giorni Data Evento Città
NXT
NXT Championship Stati Uniti Adam Cole 310 1º giugno 2019 NXT TakeOver: XXV Stati Uniti Bridgeport
NXT North American Championship Stati Uniti Keith Lee 75 22 gennaio 2020 NXT Stati Uniti Winter Park
NXT Tag Team Championship Stati Uniti Matt Riddle
Inghilterra Pete Dunne

50 16 febbraio 2020 NXT TakeOver: Portland Stati Uniti Portland
NXT Cruiserweight Championship Irlanda Jordan Devlin 72 25 gennaio 2020 Worlds Collide Stati Uniti Houston
NXT Women's Championship Stati Uniti Charlotte Flair 11 26 marzo 2020 WrestleMania 36 Stati Uniti Orlando
  • L'NXT Cruiserweight Championship può essere difeso a NXT, NXT UK e 205 Live.

NXT UK[modifica | modifica wikitesto]

Titolo Campione/i Vittoria
Nome/i Regno Giorni Data Evento Città
NXT UK
NXT United Kingdom Championship Austria Walter 367 5 aprile 2019 NXT TakeOver: New York Stati Uniti Brooklyn
NXT UK Tag Team Championship Scozia Mark Coffey
Scozia Wolfgang

185 4 ottobre 2019 NXT UK Inghilterra Brentwood
NXT UK Women's Championship Scozia Kay Lee Ray 219 31 agosto 2019 NXT UK TakeOver: Cardiff Galles Cardiff

Interbrand[modifica | modifica wikitesto]

Titolo Campione/i Vittoria
Nome/i Brand Regno Giorni Data Evento Città
24/7 Championship Stati Uniti Rob Gronkowski 11 26 marzo 2020 WrestleMania 36 Stati Uniti Orlando
Women's Tag Team Championship Stati Uniti Alexa Bliss
Scozia Nikki Cross
SmackDown
12 25 marzo 2020 WrestleMania 36 Stati Uniti Orlando

Altri riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimento Ultimo vincitore Vittoria
Nome Roster Data Evento Città
André the Giant Memorial Trophy Stati Uniti Braun Strowman Raw 7 aprile 2019 WrestleMania 35 Stati Uniti East Rutherford
Dusty Rhodes Tag Team Classic Stati Uniti Matt Riddle
Inghilterra Pete Dunne
NXT 29 gennaio 2020 NXT Stati Uniti Winter Park
King of the Ring Stati Uniti Baron Corbin Raw 16 settembre 2019 Raw Stati Uniti Knoxville
Mae Young Classic Nuova Zelanda Toni Storm NXT UK 28 ottobre 2018 Evolution Stati Uniti Uniondale
Mixed Match Challenge Stati Uniti Carmella
Stati Uniti R-Truth
SmackDown Live 16 dicembre 2018 TLC: Tables, Ladders & Chairs Stati Uniti San Jose
Money in the Bank (donne) Stati Uniti Bayley SmackDown Live 19 maggio 2019 Money in the Bank Stati Uniti Hartford
Money in the Bank (uomini) Stati Uniti Brock Lesnar Raw 19 maggio 2019 Money in the Bank Stati Uniti Hartford
Royal Rumble (donne) Stati Uniti Charlotte Flair Raw 26 gennaio 2020 Royal Rumble Stati Uniti Houston
Royal Rumble (uomini) Scozia Drew McIntyre Raw 26 gennaio 2020 Royal Rumble Stati Uniti Houston
WrestleMania Women's Battle Royal Stati Uniti Carmella SmackDown Live 7 aprile 2019 WrestleMania 35 Stati Uniti East Rutherford
WWE Tag Team World Cup Stati Uniti Karl Anderson
Stati Uniti Luke Gallows
Raw 31 ottobre 2019 Crown Jewel Arabia Saudita Riad
Tuwaiq Trophy Stati Uniti The Undertaker 27 febbraio 2020 Super ShowDown Arabia Saudita Riad

Titoli non più in uso[modifica | modifica wikitesto]

Programmazione televisiva[modifica | modifica wikitesto]

Programmi televisivi settimanali[modifica | modifica wikitesto]

Nome Giorno
Raw Lunedì (in diretta)
NXT Mercoledì (in diretta)
Main Event
NXT UK
Giovedì
SmackDown
205 Live
Venerdì (in diretta)

Rubriche settimanali[modifica | modifica wikitesto]

Nome
Afterburn
Bottom Line
Experience
This Week on WWE
24/7
Vintage Collection

Afterburn, Bottom Line, Experience e This Week on WWE sono rubriche che riassumono cosa è successo nei programmi televisivi durante la settimana mentre 24/7 e Vintage Collection sono rubriche nelle quali vengono proposti gli incontri passati alla storia.

Eventi a pagamento[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Eventi in pay-per-view della WWE.

Aggiornato al 6 aprile 2020

Mese Nome
Gennaio Royal Rumble
Febbraio Super Show-Down
Marzo Elimination Chamber
Aprile WrestleMania
Maggio Money in the Bank
Giugno Stomping Grounds
Luglio Extreme Rules
Agosto SummerSlam
Settembre Clash of Champions
Ottobre Hell in a Cell
Crown Jewel
Novembre Survivor Series
Dicembre TLC: Tables, Ladders & Chairs

Eventi a pagamento non più attivi[modifica | modifica wikitesto]

Nome Anno/i attivo/i Note
The Wrestling Classic 1985
This Tuesday in Texas 1991 L'evento fu un esperimento della WWF per tentare di rendere il martedì sera la seconda cornice stabile di eventi a pagamento
King of the Ring 1993–2002 Occasionalmente un torneo in uno dei programmi televisivi principali
In Your House 1995–1999 Si trattava di una serie di eventi a pagamento che venivano prodotti in quei momenti dell'anno nei quali non andava in onda nessuno dei quattro eventi storici della WWF
A partire dal maggio 1999 ogni evento ha assunto un proprio nome, e di conseguenza il nome e la dicitura In Your House sono stati eliminati
Over the Edge 1998–1999 Eliminato dopo la morte di Owen Hart nell'edizione 1999, che non è mai stata ufficialmente pubblicata in VHS e DVD a causa della morte di Hart
Fully Loaded 1998–2000
Invasion 2001 L'evento nacque esclusivamente per enfatizzare la faida tra la WWF e l'Alliance
One Night Stand 2005–2008 L'evento nacque per rendere tributo alla defunta Extreme Championship Wrestling (ECW), acquistata pochi anni prima dalla WWE
December to Dismember 2006 Questo era l'unico evento a pagamento in esclusiva della ECW, ma contò un'unica edizione
Bad Blood 1997; 2003–2004 Rimosso nel 2005 per far posto a One Night Stand
New Year's Revolution 2005–2007 Questo evento a pagamento è stato rimosso a causa della decisione della WWE di ridurre il numero di eventi
Unforgiven 1998–2008 La prima edizione si svolse nel mese di aprile anziché a settembre come tutte le edizioni successive
No Way Out 1998–2009; 2012 Il nome dell'evento venne concepito con lo scopo di schernire il New World Order, famigerato gruppo allora attiva nella World Championship Wrestling (WCW)
Taboo Tuesday/Cyber Sunday 2004–2008 Chiamato Taboo Tuesday fra il 2004 e 2005 e Cyber Sunday fra 2006 e 2008, era l'unico evento dove gli spettatori potevano decidere via internet le stipulazioni dei match e altro ancora
Armageddon 1999–2000; 2002–2008 L'edizione del 2001 non venne realizzata a causa degli attentati dell'11 settembre 2001 e della guerra in Afghanistan poiché il nome dell'evento era un riferimento troppo esplicito alla guerra
Judgment Day 1998; 2000–2009 L'edizione del 1999 non venne disputata per questioni legate alla morte di Owen Hart e a partire dall'anno successivo l'evento venne sempre realizzato nel mese di maggio in sostituzione di Over the Edge
Vengeance 2001–2007; 2011 Nel 2007 l'evento prese il nome di Night of Champions, ma nel 2011 furono organizzati entrambi
The Great American Bash 2004–2009 L'ultima edizione di questo evento è stata semplicemente chiamata The Bash perché secondo la WWE il nome precedente ricordava troppo la WCW
Breaking Point 2009 La particolarità di questo evento, il cui nome fu scelto dai fan e non dalla WWE stessa, era quella di proporre la stipulazione che gli incontri principali dovevano concludersi per sottomissione
Bragging Rights 2009–2010 Evento realizzato per decretare la franchigia dominante della WWE
Fatal 4-Way 2010 Un evento in cui la maggior parte degli incontri erano a quattro uomini o donne
Capitol Punishment 2011 Il nome dell'evento è un riferimento al Campidoglio degli Stati Uniti
Over the Limit 2010–2012 Secondo alcuni l'evento doveva essere l'erede di Over the Edge, cancellato perché scenario della tragica morte di Owen Hart
Night of Champions 2008–2015 Rimosso nel 2016 per far posto a Clash of Champions
Roadblock: End of the Line 2016
Great Balls of Fire 2017
Battleground 2013–2017
No Mercy 1999–2008; 2016–2017
Payback 2013–2017
Clash of Champions 2016–2017
Backlash 1999–2009; 2016–2018
Fastlane 2015-2019 Rimosso nel 2020 per far posto a Super Show-Down

Eventi a pagamento internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Nome Anno/i Attivo/i Note
One Night Only 1997 L'evento si tenne nel Regno Unito e fu disponibile solo in Europa e Canada
Capital Carnage 1998 L'evento si tenne nel Regno Unito a dicembre
No Mercy 1999 L'evento si tenne nel Regno Unito a maggio
Un altro evento a pagamento chiamato No Mercy fu tenuto lo stesso anno negli Stati Uniti
Rebellion 1999–2002 L'evento si tenne nel Regno Unito in ottobre nel 1999 e 2002, a novembre nel 2001 e a dicembre nel 2000
Insurrextion 2000–2003 L'evento si tenne nel Regno Unito nel maggio fra il 2000 e il 2002 e nel giugno nel 2003
The Beast in the East 2015 L'evento si tenne in Giappone nel 2015
Greatest Royal Rumble 2018 L'evento si tenne in Arabia Saudita il 27 aprile 2018
Super Show-Down 2018 L'evento si tenne in Australia il 6 ottobre 2018
Crown Jewel 2018 L'evento si tenne in Arabia Saudita il 2 novembre 2018
Super ShowDown 2019-2020 L'evento si tiene in Arabia Saudita

Altri eventi[modifica | modifica wikitesto]

Il set in HDTV di Heat nel 2008

Programmi televisivi cancellati[modifica | modifica wikitesto]

Altri eventi internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Altri programmi televisivi o eventi speciali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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