La filosofia di evoluzione
graduale all'interno della monotipia messa in atto dall'Associazione
Internazionale di Classe ha generato una barca con attrezzatura
di ultima generazione con numerose possibilità
di regolazione, che riduce la curva di apprendimento
per i velisti che arrivano da altre classi e rende la
barca abbastanza flessibile da far fronte ad ogni livello
di abilità.
Il Dragone oggi incarna
tutte le qualità che hanno reso il day-racing
con barche a chiglia la forma preferita di regata di
molti dei migliori timonieri provenienti dalle derive
o dalla Coppa America. L'equipaggio di tre persone è
un'unità fortemente coesa senza bisogno di imbarcare
pesi massimi. Le regole della monotipia assicurano regate
ad armi pari e la facilità di rimorchiare il
Dragone dietro la propria auto rende le competizioni
internazionali accessibili a tutti i budget. La classe
Dragone rimane una delle poche classi ad alto livello
competitivo dove le capacità regatistiche predominano
sul peso dell'equipaggio e sulla prestanza fisica. Queste
sono solo alcune delle ragioni per cui i regatanti di
ogni età e di ogni livello sono attratti dal
Dragone. Diventare proprietario di un Dragone rappresenta
il traguardo della carriera di parecchi velisti, mentre
ad altri questa classe fornisce tutta una vita di sfide.
In origine la costruzione
in legno dei Dragoni si ripartiva fra numerosi cantieri
artigianali. Poi, per parecchi decenni, la sviluppo
dei Dragoni è stato principalmente il frutto
del cantiere danese di Borge Boressen, che ne ha costruito
più di 1500 unità. Attualmente il Dragone
è essenzialmente costruito in vetroresina dall'inglese
Petticrows e dal tedesco Glas, mentre Borressen ha lasciato
la vetroresina, che aveva cominciato ad usare nel 1972,
per dedicarsi alla costruzione dei Dragoni in legno,
veri gioielli. ( vd Storia
dell'IDA )
La costruzione è
rigorosamente identica da un cantiere all'altro, la
monotipia è totale e sotto il controllo della
potente International
Dragon Association (IDA) e dell'ISAF. Naturalmente
i proprietari delle barche più recenti ottengono
in principio i migliori risultati in regata, ma non
si può concludere che gli scafi in vetroresina
siano superiori a quelli in legno. Numerosi Dragoni
"di una certa età", amorosamente curati
da proprietari appassionati passano avanti ai "giovani"
freschi di cantiere. In generale si può dire
che non è la barca ma il "manico" che
fa camminare al meglio questo purosangue.
Si comprende facilmente l'attaccamento dei proprietari
e dei loro equipaggi per questa barca. Poche barche
a vela sono così eleganti. Con i suoi slanci
generosi e questo genoa imponente che gli dà
uno stile particolare. Il Dragone è un oggetto
artistico seducente, degno erede dei magnifici yachts
della stazza internazionale.
Il Dragone è rapido con ogni tempo, fa una bolina
eccezionale, è evolutivo e di una estrema sensibilità
alla barra, resta perfettamente maneggevole con la sola
randa (il genoa si arrotola in un istante) cosa preziosa
in caso di cattivo tempo e all'entrata dei porti per
raggiungere l'ormeggio.
Nonostante i suoi oltre 80 anni, il Dragone resta una
delle barche a chiglia più stimate del mondo.
Le ragioni di questo entusiasmo sono le sue qualità
eccezionali di navigazione e un'organizzazione della
Classe strutturata ed efficace. Un tale insieme di qualità
spiega la sua diffusione mondiale in più di trenta
nazioni. |