Montreuil: Week-end di incontri e discussioni contro le frontiere

Montreuil (Francia) – Ogni giorno, molte persone prive di documenti occidentali cercano ad attraversare le frontiere francesi per entrare o uscire dal territorio. A piedi, in camion, in treno, in barca, in autobus, in auto, attraversano le linee che Stati occidentali hanno tracciato per consolidare il loro dominio.

Su queste strade, un intero arsenale repressivo viene schierato per tentare di bloccare o rallentare le persone: la PAF (o DCPAF, per Direzione centrale della Polizia alle frontiere), la gendarmerie, i militari… tutti rappresentanti dello Stato incaricati di perseguitare ed inseguire le persone che tentano di attraversare queste frontiere. Postati lungo le strade, i sentieri, le spiagge, in montagna e nelle stazioni ferroviarie, rincorrono, interpellano, gasano, colpiscono e intimidiscono.

Su queste strade c’è la violenza dell’amministrazione francese, tramite procedure incomprensibili e infinite che spesso non servono a niente, le ore di attesa, gli interrogatori inquisitori, i rifiuti e respingimenti.

Su queste strade ci sono i CRA (centri di detenzione amministrativa, equivalenti ai CPR italiani), la violenza della reclusione, le sentenze affrettate e ingiuste, gli allontanamenti forzati dal territorio francese. [Read More]

Val di Susa: weekend barricate in frontiera

Ottobre 01-03, cantiere partecipativo per costruire barricate alla casa occupata in frontiera, vogliamo invitare chiunque sia interessatx a darci una mano per rendere più sicura la casa, prima dell’inverno ! Vi aspettiamo !
Il rifugio occupate autogestito, chiamato Yallah, è a Cesana-Torinese, tra Oulx e Claviere, in Italia. Questa casa è di proprietà dell’Enel, la principale compagnia che gestisce produzione ma soprattutto distribuzione dell’elettricità in Italia e naturalmente non sono molto felici di averci qua.
Uno sgombero protrebbe avvenire in qualsiasi momento. Dal momento che qui c’è sempre molto da fare en non sempre abbastanza capacità, vogliamo invitare chiunque sia interessatx a venire e passare un weekend insieme a noi al Yallah, aiutandci a rendere piu sicura la casa e condividendo cene insieme! Abbiamo un po’ di materiali e attrezzi da costruzione, ma sarebbe bello se ne venissero portati di più! [Read More]

Val di Susa: nasce un nuovo rifugio autogestito a Cesana-Torinese

In quasi un anno dall’ultimo sgombero della Casa Cantoniera di Claviere, siamo rimastx qua, in questa valle, su questa sanguinosa e razzista frontiera, vicino alle persone che ogni giorno la sfidano e la superano, nonostante siano costrette a farlo “illegalmente”: controllate, respinte e violate dallo Stato e dalle sue forze armate. Nella stessa valle dove transitano indisturbatx migliaia di “migranti” con documenti in regola, chiamatx turistx. Nella stessa valle dove solo a gennaio di quest’anno la frontiera ha ucciso due persone, Fatallah Belhafif e Ullah Rezwan.

Da oggi ritorniamo a organizzarci in un luogo abbandonato da decenni, che ora non appartiene più a nessunx ma che vive grazie alle persone che lo abitano, lo costruiscono e lo auto gestiscono, in contrapposizione ad uno e a tutti gli stati e le leggi che vorrebbero reprimere qualsiasi forma di autonomia collettiva ed individuale. [Read More]

Presidente Médici, Maranhão (Brasile): No all’estrazione mineraria e all’agrobusiness sui nostri territori !

Noi, il popolo Ka’apor, abbiamo fatto il nostro terzo Incontro di Gouvernance e di Autodifesa nella città del presidente Médici (MA, Brasile), il 28, 29 e 30 aprile e il primo maggio 2022. Questi incontri servono per rivedere e organizzare il nostro piano di autodifesa e protezione collettive; l’organizzazione e il rinforzo della nostra lotta per salvaguardare il nostro territorio e la natura. Tutt* participano e decidono di quello che facciamo.
[Read More]

Hambacher Forst (Germania): Forest Anti-spe Days #3, 21-24 luglio 2022

CAOS E RABBIA, DISTRUGGE OGNI GABBIA

CHIAMATA SENZA FRONTIERE:

UNISCITI A NOI NELLA FORESTA DI HAMBACHER PER UN INCONTRO PER LA LIBERAZIONE DEGLI ANIMALI!

Negli allevamenti intensivi e nei laboratori di vivisezione, i nostri compagni non umani stanno già combattendo. I tempi sono maturi: condividiamo abilità e prospettive su come sostenere la loro resistenza! Per “antispecismo” non intendiamo attivismo online, capitalismo vegano o pacifismo che abbraccia i poliziotti: stiamo aprendo uno spazio per complottare contro il suprematismo umano e non abbiamo bisogno di organizzazioni burocratiche di alcun tipo.

Molti gruppi per i diritti degli animali sono diventati un focolaio di opinioni e comportamenti fascisti/omofobi/cissessisti/macho/suprematisti bianchi/colonialisti. Altri promuovono il liberalismo, lo stato o individuano attivisti umani come “salvatori” animali. Vogliamo costruire dei giorni anti-spe che spingano esplicitamente contro queste tendenze, senza compromessi nel nostro rifiuto di ogni forma di oppressione e addomesticamento. Incontriamoci e creiamo qualche guaio! [Read More]

Notre-Dame-des-Landes (Francia): I tritoni con la cresta incendiano la scuola dei tritoni

I tritoni con la cresta incendiano la scuola dei tritoni / Perché abbiamo attaccato la Zad

Semplicemente, non avevo visto da dove sarebbe passato questa volta l’inevitabile riformismo, in modo discreto ma sicuro : da là dove si parla d’insurrezione e di autonomia a migliaia di copie”.

Citazione dall’opuscolo Le mouvement est mort… Vive la réforme, 2017 [I].

La Zad era il nostro vascello pirata, la madre di tutte le Zad. È emersa in un’epoca senza vie d’uscita ed è stato come se il mondo diventasse un po’ più sopportabile. Come un breve barlume, una possibilità che faceva irruzione nella nebbia spessa e appiccicosa del nostro futuro. Per noi che conduciamo delle vite movimentate e fuori dalle norme, era la consapevolezza che ci sarebbe sempre stato un posto ad accoglierci, in caso di latitanza. Un posto dove lo Stato non sarebbe mai venuto a cercarci. Un posto dove avremmo sempre trovato degli/lle alleati/e per nutrirci, vestirci, dissimularci nelle pieghe del suo bocage.

Ed è proprio a questo Stato che ci schiaccia, ci uccide, ci dà la caccia, che tre anni fa la Zad è stata offerta da una manciata di opportunisti. Quelli e quelle che, ancora ieri, sostenevano che questo territorio fosse “in secessione”.

Questo tradimento odioso, messo in atto alle spalle di quelli/e che combattevano i gendarmi sulle barricate, non può essere dimenticato. Tanto meno quando il komintern locale ci tira fuori un progetto di Scuola dei Tritoni, per festeggiare i tre anni di quella che loro considerano come una vittoria.

Ricostruire là dove c’era lo squat delle Planchettes, allora? Come non esultare di rabbia, di fronte a questa ennesima provocazione? Come non urlare alla vendetta per la parte Est della Zad, devastata? [Read More]

Val di Susa: sgombero dell’ex dogana occupata in corso

Stanno sgomberando la ex-dogana occupata. Stamattina alle 6 ci siamo svegliat* con i colpi di carabinieri, polizia e pompieri che distruggevano le barricate.
Al momento stiamo uscendo, ci stanno identificando e denunciando per occupazione aggravata.
Le persone di passaggio che si trovavano all’infopoint sono state allontanate dalla croce rossa e dalla polizia per identificarle e portarle verso centri istituzionali tra Torino e Bardonecchia.
Cercano così di annullare la solidarietà spontanea e diretta su questa frontiera immonde.
Resistiamo, raggiungeteci a Claviere.
Incontriamoci dopo l’ultimo tunnel al primo parcheggio del paese.La polizia cerca di bloccare l’accesso al paese dalla rotonda. Il tunnel verso la Francia invece è libero. si riesce comunque a passare, o si può lascciare le macchine e proseguire a piedi. [Read More]

Val di Susa: Occupata la ex dogana di Claviere. Contro tutte le frontiere

Oggi abbiamo occupato la Ex Dogana di Claviere. Il luogo che rappresentava il controllo e la repressione della frontiera, il libero flusso di merci e turisti, diventa un rifugio autogestito, uno spazio di organizzazione politica e solidarietà diretta, libero e aperto a tuttx.
Abbiamo scelto di rioccupare per mantenere una presenza in frontiera e in risposta agli sgomberi precedenti di Chez Jesus a Clavière (ottobre 2018) e della Casa Cantoniera a Oulx (marzo 2021).
In seguito all’ultimo sgombero, siamo tornatx a Clavière in presidio permanente, perché è qui che le persone in transito vengono ostacolate nel proprio viaggio dagli organi repressivi dello stato italiano e francese. [Read More]

Val di Susa: sullo sgombero de la Casa Cantoniera Occupata

Da ormai un anno la pandemia ha stravolto la vita di miliardi di persone, e nel mondo distopico dove si legittima l’incremento enorme di sistemi di sorveglianza e controllo con la dottrina della guerra al virus, in cui tutto è illegale eccetto andare a lavorare, gli sgomberi e gli sfratti non si fermano.
Dopo due anni e mezzo dalla sua apertura, è stata sgomberata la Casa Cantoniera Occupata, il rifugio autogestito di Oulx.
All’interno della Casa era pieno di persone: la pandemia non ha mai fermato chi è in viaggio senza il privilegio di avere un posto in cui fermarsi.

Occupata nel dicembre del 2018, era un luogo nato per dare solidarietà alle persone che volevano attraversare il confine italo-francese al Colle del Monginevro. Un luogo di lotta e di autorganizzazione, contro tutte le frontiere e i dispositivi militari e politici che cercano di controllare e selezionare. [Read More]

Bristol: Kill the Bill

Duri scontri domenica sera a Bristol, nell’Inghilterra sud-occidentale, durante una manifestazione contro il Police bill, nuova legge proposta dalla ministra degli Interni britannica Priti Patel per aumentare i poteri della polizia e limitare fortemente la libertà di manifestare.
La ministra aveva proposto il nuovo regolamento di polizia dopo le manifestazioni femministe – attaccate con violenza dagli agenti – che avevano fatto seguito al femminicidio, da parte di un poliziotto, di Sara Everard.
A Londra ed in varie città dal 13 marzo in poi si sono susseguite le manifestazioni contro la brutalità della polizia e contro la nuova legge, che renderebbe molto difficile manifestare, introducendo divieti e sanzioni pecuniarie per chi promuove iniziative senza permesso. Una legge cucita addosso ai movimenti sociali che hanno riempito le piazze inglesi negli ultimi mesi.
La polizia avrebbe il potere di decidere se una manifestazioneè troppo “rumorosa” o “stressante” per la popolazione e quindi vietarla. Per chi non accetta il divieto sono pronte multe e galera. [Read More]