Montreuil (Francia) – Ogni giorno, molte persone prive di documenti occidentali cercano ad attraversare le frontiere francesi per entrare o uscire dal territorio. A piedi, in camion, in treno, in barca, in autobus, in auto, attraversano le linee che Stati occidentali hanno tracciato per consolidare il loro dominio.
Su queste strade, un intero arsenale repressivo viene schierato per tentare di bloccare o rallentare le persone: la PAF (o DCPAF, per Direzione centrale della Polizia alle frontiere), la gendarmerie, i militari… tutti rappresentanti dello Stato incaricati di perseguitare ed inseguire le persone che tentano di attraversare queste frontiere. Postati lungo le strade, i sentieri, le spiagge, in montagna e nelle stazioni ferroviarie, rincorrono, interpellano, gasano, colpiscono e intimidiscono.
Su queste strade c’è la violenza dell’amministrazione francese, tramite procedure incomprensibili e infinite che spesso non servono a niente, le ore di attesa, gli interrogatori inquisitori, i rifiuti e respingimenti.
Su queste strade ci sono i CRA (centri di detenzione amministrativa, equivalenti ai CPR italiani), la violenza della reclusione, le sentenze affrettate e ingiuste, gli allontanamenti forzati dal territorio francese. [Read More]