AREE DI STUDIO/RICERCA SCIENTIFICA – Congiuntivite allergica
DI COSA SI TRATTA E COME INTERVENIRE
Si tratta di un’infiammazione della congiuntiva (membrana mucosa che riveste la parte bianca dell’occhio e la superficie interna delle palpebre), causata da sensibilità eccessiva a sostanze estranee.
La CONGIUNTIVITE ALLERGICA non è una problematica che si manifesta solo in primavera, come si pensa comunemente, ma è legata ad una reazione a pollini, acari della polvere, pelo di animali domestici, polveri sottili e smog. Questo tipo di congiuntivite si presenta con occhi rossi, prurito incessante, lacrimazione copiosa, fotofobia marcata e bilaterale che sono sintomi costanti.
Il prurito è il sintomo più comune e importante: può durare da pochi secondi ad alcune ore o, in casi limite, persino persistere diversi giorni. Inoltre si osserva gonfiore palpebrale, lacrimazione, bruciore e arrossamento oculare. Spesso sono colpite persone che hanno già tipiche manifestazioni allergiche: rinite stagionale, febbre da fieno, asma bronchiale, orticaria, dermatite atopica e intolleranza a cibi o bevande.
Secondo uno studio scientifico le allergie oculari colpiscono la popolazione in misura compresa tra il 6 e il 30%. L’allergia congiuntivale può essere acuta o cronica e, dal 30 al 70% dei casi, è associata alla rinite allergica. La diagnosi viene fatta dall’oculista.
Si può trattare con risultati variabili.
Il trattamento consiste generalmente nella rimozione dell’allergene responsabile, evitandolo nella massima misura a scopo preventivo, (ad esempio non andando in campagna in certi periodi dell’anno), nell’uso topico, almeno di supporto, di lacrime artificiali.
IL CONSIGLIO
- prestare particolare attenzione agli ambienti domestici (acari della polvere, peli di gatto, ecc.);
- camera da letto ben arieggiata e sgombra da arredi difficilmente lavabili che favoriscono l’accumulo di polvere (tendaggi, tappeti, moquette);
- utilizzare condizionatori dotati di filtri antipolline (che vanno regolarmente sostituiti);
- utile tenere chiusi i finestrini dell’auto ed utilizzare eventuali condizionatori con filtri antipolline;
- attuare preventivi provvedimenti comportamentali (uso di eventuali mascherine, occhiali scuri, ed instillazione di lacrime artificiali)
CHIEDI SEMPRE AL TUO MEDICO OCULISTA