domenica 2 giugno 2019

il fascista indù Modi stravince le elezioni ma non piega la guerra di popolo guidata dai maoisti




Attacco maoista nello Jharkhand, 26 militari feriti



I feriti sono stati portati in aereo presso un ospedale medico privato a Ranchi. Mentre 24 provenivano dal battaglione 209 del Comando Battaglione per l’Azione Risoluta (COBRA)
Almeno 26 addetti alla sicurezza della polizia centrale e della polizia di Stato sono rimasti feriti dopo che il Partito Comunista dell’India (maoista) ha provocato una serie di esplosioni di IED [esplosivi artigianali] martedì mattina sui colli Rai Sindri sotto i confini della stazione di polizia di Kuchai nel distretto di Sarikela-Kharsawan dello Jharkhand.
I feriti sono stati portati in aereo presso un ospedale medico privato a Ranchi. Mentre 24 membri del personale provenivano dal battaglione 209 del Comando Battaglione per l’Azione Risoluta (COBRA), un gruppo era della CRPF [Forze di Polizia di Riserva Centrale], specializzato in operazioni anti-maoiste, e i restanti erano della task force speciale della polizia statale, “Jharkhand Jaguar”.
Secondo i funzionari non c'è stato un confronto diretto con i maoisti, che sono fuggiti dopo aver innescato l'esplosione. Le forze militari hanno circondato l'area e sono state condotte operazioni di ricerca. Alla sera, 11 militari sono stati dimessi mentre gli altri sono stati sottoposti a trattamento medico per varie lesioni. Gli ufficiali superiori hanno affermato che 3 membri del personale della CRPF erano ancora in condizioni critiche.

giovedì 23 maggio 2019

Mentre Modi vince le elezioni all'insegna del fascismo hindutva, la guerra di popolo guidata dal PCI (Maoista) resiste e rilancia


I maoisti lanciano uno sciopero totale per il prossimo 25 maggio in Andhra Pradesh e Odisha.
Il Partito Comunista clandestino dell'India (maoista) ha fatto appello per uno sciopero generale di 24 ore negli stati di Andhra Pradesh e Odisha per il giorno seguente, secondo la stampa indiana.
L'appello è un'azione di protesta e condanna dell'omicidio a sangue freddo, in un "falso scontro" di cinque militanti comunisti, nell'area di Kituma.
Il segretario del comitato speciale zonale della frontiera Andhra-Odisha (AOBSZC), il compagno Ganesh, ha pubblicato una dichiarazione di due pagine, che condanna l'omicidio nel "falso scontro" di Kituma e che accusa i partiti politici del regime di saccheggiare le risorse naturali nella regione di Pandua. Ha fatto un appello particolare alle masse tribali per partecipare allo sciopero.


sabato 18 maggio 2019

India al voto: intervista ad Arundhaty Roy contro il fascismo di Modi

Finiscono oggi le lunghissime operazioni di voto durate oltre un mese, dall'11 aprile al 18 maggio e che coinvolgono circa 900 milioni di aventi diritto al voto. La Repubblica riporta questa interessante e importante intervista della scrittrice e attivista antifascista Arundhaty Roy contro il regime reazionario che definisce apertamente fascista…

***

NEW DELHI - Incontriamo Arundhati Roy nei giorni di un voto importante. Le urne indiane potrebbero riconfermare al potere i suoi nemici dichiarati, più volte definiti dalla celebre scrittrice col termine di fascisti. «Non succederà - dice sicura a la Repubblica l'autrice divenuta il simbolo di una resistenza intellettuale alla destra religiosa indiana - inizierà un periodo di caos per me benvenuto...».

Prevede che il Congresso, il partito dei Gandhi, tornerà a fare da fulcro di una coalizione alternativa, formata da leader di vari Stati?
«Non penso che i Gandhi si aspettino di tornare con un forte maggioranza, ma prima di tutto devo dire che ammiro il ritorno personale di Rahul Gandhi. Dopo essere stato umiliato così a lungo e preso in giro dai fascisti... Ecco, ho trovato il suo coraggio encomiabile. E anche sua sorella Priyanka ha grande carisma e un rapporto diretto con la gente».

Il Bjp, il partito del premier Narendra Modi, sta puntando molto sulla sua capacità di garantire sicurezza al Paese mostrando il pugno duro al Pakistan.
«Ma andiamo... hanno fallito su tutti i fronti, fin dalla prevenzione della strage di nostri soldati in Kashmira a febbraio. Penso che le elezioni saranno ancora combattute soprattutto su base di casta, specialmente fuori dai centri metropolitani. La maggioranza della gente non pensa al problema del
nazionalismo hindu, alla corruzione. Certo per qualcuno è importante, ma per le moltitudini i problemi sono altri. E seguono, in cerca del pane quotidiano, l'onda del potere e dei favori elettorali delle caste più forti.

Pensa che le caste marginalizzate possano coalizzarsi?
«Anche su queste pesa direttamente il sistema di casta della Rss (potente organizzazione ultrareligiosa e nazionalista con un'ala paramilitare, ndr) e del Bjp al governo. Mai prima del 2014 l'Rss ha avuto un così vasto potere politico e ha iniziato a espandere il dominio nell'esercito, nella polizia, nelle università, nelle Corti, dappertutto. Andrebbe fermato prima che sia troppo tardi».

Nella sua collezione di decine di saggi e articoli che sta per essere pubblicata in tutto il mondo, ha scritto molte volte dei rischi del fascismo in diverse forme. Ma cosa rende questo momento così diverso o, come dice, la vigilia del Grande caos?
«Ci sarà un governo paralizzato perché nessuno avrà la maggioranza. Potrei sbagliarmi sulla rapidità di questo processo, eppure il caos accadrà presto nonostante l'influenza della Rss. Presto l'india dovrà fare i conti con l'eccessivo numero di zampe cresciute sotto a questo millepiedi del fascismo indiano controllato da un pugno di eletti che possiede Internet, risorse, banche, media».

Non sembra facile una rivoluzione con le dimensioni dell'india.
«Bisogna capire che la vasta maggioranza degli indiani viene dalle caste "sudra" (i "servitori", l'ultima del sistema detto dei varna hindu, ndr). Poi vengono i “dalit” o’ fuoricasta, un’altra grossa minoranza. Su di loro ha governato per decenni una piccola parte, un pugno di potenti che usa la religione, la guerra e quant’altro per mantenere il controllo dell’india. Hanno in mano la burocrazia, la legislatura, l’economia, ma quando tutti gli altri cominceranno a capire che sono stati dominati sempre da una piccola casta coi soldi, allora si risveglieranno, comincerà una contromobilitazione. Tutta questa gente realizzerà la necessità di liberarsi di loro in blocco e il caos sarà totale».

Ma questo movimento sembra ancora ristretto a certi settori della società.
«La sinistra, e anche l’Occidente, deve ancora capire la verità delle caste attorno a cui ruota tutto. La Rss, con la sua tendenza sempre più fascista, boicotta le classi più deboli, arriva a modificare i libri di scuola, abusa, minaccia e manda al rogo il lavoro di pittori, scrittori, studiosi liberi, cambia i testi scolastici, lascia violentare le donne e gli “inferiori”. Come lo chiamereste da voi un regime così?. Eppure finora i liberal indiani non hanno mosso un dito».

Sembra descrivere dei demoni in azione...
«Quando Modi è andato al potere 5 anni fa, tutti hanno dimenticato i massacri delle migliaia di musulmani del Gujarat, e molta gente ha tifato per vederlo premier. Tata, Reliance, tutti i grandi capitalisti lo sostenevano come l'uomo con cui trattare. Ma ripeto che dopo questo voto le cose andranno meglio, dal mio punto di vista. Non sono più pessimista, penso che perderanno e che dal caos emergerà una nuova idea di India che spazzerà via questa pericolosa fase di costruzione del prossimo stadio di fascismo».

giovedì 16 maggio 2019

La condizione di salute attuale del Prof. G.N. Saibaba


sotto l'ondata di caldo che investe Nagpur
info a cura del comitato india italia csgpi@gmail.com

sabato 11 maggio 2019, ho in carcere incontrato mio fratello, Dr. G. N. Saibaba, per accertarmi delle sue attuali condizioni di salute e dargli alcuni libri e medicine. Durante la nostra conversazione di meno di mezz'ora, non sono riuscito a ottenere informazioni complete sui suoi problemi di salute nel concitato scambio di parole attraverso i telefoni separati da una lastra di vetro sbiadita, di faccio in breve relazione:

1. L'11 maggio 2019 a Nagpur il sole è estivo e molto caldo, è umido e fa terribilmente caldo. Dalle 9 alle 17 i raggi solaro entrano direttamente nella piccola "cella Anda" (cella ad alta sicurezza), dove Dr. G.N. Saibaba è richiuso. Mi ha riferito che è impossibile sopportare un tale caldo, restando tutto il giorno nella cella Anda. Nonostante abbia fatto richiesta di un qualche sistema di refrigerazion, a tutt’oggi on è stato preso alcun provvedimento in proposito.

2. Le autorità carcerarie hanno più volte informato di aver fornito a Saibaba due assistenti che lo aiutino. Ma i due assistenti sono due persone che sono state condannate insieme al Dr. G.N. Saibaba nello stesso caso. I due sono molto inesperti e le autorità fanno pressioni indirette perché non diano a Saibaba l'aiuto dovuto. I due sono indifesi, preoccupati per le loro famiglie e hanno paura.

3. Il medico del Medical College di Nagpur gli ha consigliato di non esporsi alle alte temperature in estive, per i suoi problemi cardiaci.

4. Sempre a causa del gran caldo non riesce a urinare ed espellere le feci (feci) appropriatamente.
La cosa si ripercuote anche sui reni. La sensazione di bruciore durante il passaggio dell'urina è aumentata parecchio.

5. Non è in grado di alimentarsi da solo. Ma la peggiore novità è che non digerisce il cibo che gli passano, qualsiasi cosa mangi, e ciò dolore allo stomaco e una forte sensazione di bruciore.

6. Anche sulla pelle avverte prurito e bruciore.

7. Già la mano sinistra non funzionava a causa di una plexopatia brachiale traumatica. Ora anche la destra sta lentamente diventando disfunzionale. Ha forte tremore ad entrambe le mani. A causa del tremolio delle mani gli difficile anche tenere un cucchiaio e portarlo alla bocca per mangiare regolarmente.

8. I medici del Nagpur Governmental Medical College hanno consigliato la fisioterapia su base giornaliera. Ma è stato molto difficile per Saibaba recarvisi in all'ospedale, dato che non è in grado di spostarsi da solo dalla sedia a rotelle al letto e viceversa e manca personale di sicurezza disponibile ad aiutarlo.

9. I medici del Nagpur Governmental Medical College hanno anche consigliato l'uso di sei cuscini, impacchi caldi e freddi lungo la schiena. Ma finora, le autorità carcerarie non gli hanno fornito nulla di tutto ciò.

10. Dopo che L’alta Corte di Nagpur ha respinto la richiesta di libertà su cauzione del prof G.N. Saibaba, la direzione della prigione ha sospeso l’erogazione di alcuni cibi che fino ad allora erano stati forniti: latte, uova, ecc.

11. Con una precedente ordinanza, le autorità avevano respinto anche la richiesta dei suoi familiari di trasferire il Dr. Saibaba dal carcere centrale di Nagpur al carcere centrale di Cherlapalli, a Hyderabad.

12. Giorno dopo giorno, la sua salute si sta rapidamente deteriorando. Chiediamo al governo del Maharashtra e all'onorevole governatore del Maharashtra di consentire il trasferimento del dott. Saibaba dal carcere centrale di Nagpur al carcere centrale di Cherlapalli, Hyderabad, data la pessima condizione di salute e le molteplici malattie. A Hyderabad, gli ospedali del hanno la possibilità di affrontare tutti i suoi problemi. A Hyderabad, dove io risiedo insieme a mia madre, possiamo fornirgli i farmaci necessari e dargli supporto morale.

G. Ramdev

11 maggio 2019

lunedì 15 aprile 2019

Una lettera aperta ai partiti politici che partecipano alle elezioni dall’Associazione degli scrittori rivoluzionari


Dare una garanzia per il rilascio del Prof. Saibaba, Varavara Rao e altri intellettuali e per la salvaguardia dei diritti democratici del popolo

Un appello di poeti, scrittori, artisti, giornalisti, intellettuali e diverse organizzazioni democratiche

Il graduale restringimento dello spazio democratico giorno dopo giorno, la voce del popolo e degli intellettuali che vengono attenuati ci angoscia molto. Il prof. G. N. Saibaba, un attivista sociale, con affetto da disabilità al 90% e 19 gravi disturbi fisici, è stato privato del necessario aiuto medico e il suo appello per la cauzione per ragioni mediche è stato respinto. Saibaba, che ha dato voce a migliaia di adivasi tenuti in carcere, lontani da qualsiasi assistenza legale e per le loro legittime lotte, è stato condannato all'ergastolo dal tribunale di Gadchiroli, un anno fa. Ma l’appello contro di esso presentato presso l’Alta Corte deve ancora essere preso in esame. Molte organizzazioni nazionali e internazionali per i diritti umani, tra cui la Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite e intellettuali di tutto il mondo, hanno lanciato un appello per la sua liberazione incondizionata. Ma tutti gli appelli sono caduti nel vuoto. Inoltre, è patetico che la Corte affermi che non c'è pericolo per la sua vita e che riceve regolarmente assistenza medica, mentre i rapporti medici e le sue condizioni di salute dicono il contrario.
Se questo è il trattamento più inumano riservato al Professore sulla sedia a rotelle, siamo scioccati dall’apprendere dell'incarcerazione di VaravaRao, di 79 anni, noto scrittore in lingua telugu, e attivista e voce dei senza voce con l'accusa di cospirazione criminale tesa ad assassinare il primo ministro. Non riusciamo ad immaginare le aree letterarie e intellettuali in lingua telugu insieme ai movimenti popolari e per i diritti democratici senza il suo contributo che dura da 50 anni. È proprio un peccato che VaravaraRao, che ha incontrato molti politici proponendo un appello per la liberazione del prof. Saibaba, sia stato esso stesso incarcerato.
La stessa sorte toccò anche ad un altro intellettuale, un avvocato, Surendra Gadling, che ha difeso il professore in tribunale. Altri sette intellettuali, che hanno chiesto la liberazione del Professore, ora sono in carcere. Tutti questi intellettuali sono attivisti per i diritti umani che lottano per la causa dei dalit, delle donne e degli adivasi. Tutte queste azioni non fanno altro che strangolare le voci, che esigono giustizia.
Sembra che la teoria della cospirazione sia adatta alla polizia piuttosto che agli intellettuali, imprigionati. All'inizio furono accusati di aver partecipato alle rivolte di Bhima Koregaon. Quando ciò apparve ridicolo, le accuse furono riformulate e gli intellettuali furono accusati di cospirazione. A questo scopo la polizia ha creato lettere false per sostenere la loro teoria. Tutti i politici di diverso colore, tra cui Rahul Gandhi, e alcuni degli ufficiali di polizia e giudici in pensione, hanno apertamente condannato queste false accuse. L'atto più odioso della macchinazione è che sono stati arrestati secondo la legge draconiana UAPA. Questi nove intellettuali, che sono incarcerati, sono la voce dei senza voce. Soffocando le loro voci il governo sta negando loro il diritto fondamentale di espressione. Ciò significa strangolare le voci di milioni di donne, dalit, musulmani e adivasi. Non sono solo gli intellettuali sopra citati, ma migliaia di Adivasi, Dalit e Musulmani che stanno a languire nelle prigioni per decenni senza processo.
Sia il Prof. Saibaba che VaravaraRao, appartengono alla nostra società telugu e sono stati attivi nella vita pubblica per decenni. VaravaraRao, che si trova nella prigione di Pune, ora ha 79 anni e necessita di cure mediche costanti. Saibaba, il professore sulla sedia a rotelle con tante malattie, ha bisogno di cure mediche costanti, che gli vengono negate nella cella di Nagpur Anda. Siamo molto preoccupati per la condizione di entrambi.
Non sono questi casi specifici che seminano il panico tra tutte le persone che amano la pace. È l'atmosfera di paura e terrore prevalente nella società attuale in cui gli intellettuali vengono minacciati, attaccati e anche per le loro voci di dissenso. La violenza sui dalit e sulle minoranze è cresciuta in modo specifico negli ultimi anni. Questa atmosfera di paura e panico non è buona per la democrazia ed è contraria allo spirito della nostra costituzione.
Come candidati alle elezioni come rappresentanti del popolo sotto il giuramento della nostra costituzione, non c’è bisogno di dire che è vostro dovere costante salvaguardare la democrazia e lo stato di diritto e osservare che tutte le istituzioni, compresa la polizia, si attengano ai valori costituzionali sia nell’azione che nello spirito. Perché la democrazia sopravviva è essenziale che il diritto all'espressione, il dissenso sia onorato. Una volta che la voce del dissenso viene strangolata, non c'è alcuna possibilità che la democrazia sopravviva.
Per voi e i vostri partiti politici la luce e lo spirito guida sono rappresentati dalla costituzione indiana. Il partito del Congresso aveva già promesso di abrogare la legge sulla sedizione. Inoltre, quando i diritti fondamentali di base vengono ridotti, nessuna delle misure di welfare proposte e programmi di sviluppo può salvaguardare la democrazia. Ciò porta al caos.
Pertanto, chiediamo a tutti i partiti politici in competizione di agire con politiche che siano a salvaguardia dei diritti democratici pubblicamente e dare chiara assicurazione a popolo.
Facciamo appello affinché voi vi sforziate per una indagine imparziale e giusta nei casi sopra esposti, e fare in modo che al Prof. Saibaba, a VaravaraRao e altri venga concessa immediatamente la libertà su cauzione.
1.         K Sivareddy, poet
2.         Vasanthalakshmi, writer, journalist
3.         R.Bharadwaja, writer
4.         Vimala, writer
5.         Vasireddy Naveen, writer
6.         Kuppili Padma, writer
7.         N. Venugopal, author and editor, Veekshanam
8.         Devakidevi, writer
9.         Katyayini, writer
10.       Kondepudi Nirmala, author and writer
11.       Shivalakashmi, writer
12.       Bandaru Vijaya, Prajaswamya Rachaitrula Vedika
13.       Shikhamani, poet, editor, kavisandya
14.       Usha S Dani, author, Muslim Thinkers Forum
15.       Ramesh Babu, poet, journalist
16.       Bummdi Jagadishwara Rao, Author
17.       Y. Karunakar, author, painter
18.       Krupakar Madiga, poet
19.       KY Ratnam, Professor, Central University of Hyderabad
20.       Pro.Haragopal, Civil Liberties Commitee
21.       K.Sajaya, social activist
22.       Padmaaja Shaw, retired professor
23.       Kakarala, Film Artist
24.       Dr. Samunnatha, Associate Professor, Osmania University
25.       Bhupathi Venkateshwarlu, Editor, Modugupulu
26.       Sandhya, Progressive Women’s Association National Convener
27.       Venepalli Panduranga Rao, a former sarpanch
28.       Malliswari, Prajaswamika Rachatrula Vedika
29.       Prathima, author
30.       G. Laxminarsaiah, Author
31.       Dr. Kasula Reddy, poet
32.       Indravelli Ramesh, poet
33.       Sabir Hussain Syed, poet
34.       Ravinder Mettu, Author
35.       Avunuri Sammaiah, Janasahithii, Hujurabad Convener
36.       D. Subramaniam, Theater and Civil Liberties Activist
37.       Siddhartha Katta, poet, journalist
38.       S. Naresh Kumar Sufi, poet
39.       Kalyani SJ, Writer
40.       AK Prabhakar, writer
41.       M. Pragati, the writer
42.       Kavini aluri, writer
43.       Jugashvili, poet, artist
44.       RK, Publisher
45.       Moshes Diane, Artist
46.       V.Padma, Journalist,
47.       k.ravi, Raithu Swarjya Vedika
48.       Y. Ashok Kumar, Telangana Progressive Teachers Federation
49.       B.Ramakrishna, Democratic Teacher ‘s Federation
50.       N Ravi, Anti Hindutva Fascist Forum
51.       B.Sanjeeva
52.       D. Balamuni Reddy, a democrat
53.       Bandi Durga Prasad, Telangana Democratic Forum
54.       Dandem John, Praja Kala Mandali
55.       Chikkudu Prabhakar, Telangana Democratic Forum
56.       Iqbal Pasha, Virasam
57.       P. Vijayarama Raju, Democratic Teachers Federation
58.       Ramachandram, Virasam
59.       Devadasu, Praja Kala Mandali
60.       Balasani Rajaiah, Virasam
61.       Y.Ratnamala, Virasam
62.       Chandramouli, Patriotic Democratic Movement
63.       M Venkanna, Indian Association of People’s Lawyers
64.       P. Shyamala Rao, Civil Liberties Committee
65.       V.Parusharaj, SC, ST Students Union
66.       P. Vishnu Vardhan Rao, Journalist
67.       P. Manjula, Virasam
68.       k.Ravi Chander, Telangana Praja Front
69.       A. Nageshwara Rao, Osmania University
70.       Harish Azad, AISF, Osmania University
71.       David, Ou Research Scholars
72.       Anil, Telangana Vidyarthi Vedika
73.       Aluri Lalitha, Virasam
74.       BS Raju, Visthapan Virodh Jana Vikas Andol
75.       KV Kurmanath, Virasam
76.       Dr. Ramdev, Patriotic Democratic Movement
77.       C.Rarmohan, Palamuru Adyayana Vedika
78.       A.Rajendra Babu, Palamuru Adyayana Vedika
79.       Sandhya, Virasam
80.       Bhavani, Amarula Bandu Mitrula Sangham
81.       Sadhyarani, Chaitanya Mahila Sangham
82.       Ancestor, writer, social worker
83.       Ushajyothi, Scholar
84.       Ranga Rao, Nellore
85.       Yadagiri Gundoju, retired Teacher
86.       B. Narasimha, OPDR Secretary, Telangana
87.       Satish C.H.
88.       N. Bhimarjun Reddy, Nallagonda Praja Vedika
89.       K.Balreddi, Malupu Publications
90.       Harish
91.       P. Chinniyaiah, Writer
92.       Ramki, Editor, Arunatara
93.       P.Varalakshmi, Virasam
94.       Nandigam Krishnarao, Writer and Advocate
95.       K Jagan, Virasam
96.       M. Aravind, Virasam
97.       Kranthi, Author, Journalist
98.       C.H Lakshmaiah, retired employee
99.       Pani, Virasam
100.     Kaseem, Virasam

10 Aprile 2019
Revolutionary Writer’s Association

martedì 9 aprile 2019

Mentre l'India si arma sempre di più, lo Stato borghese e il governo fascista indù di Modi subisce un nuovo pesante attacco della guerriglia maoista

Difesa: India, commissione governativa approva acquisto carri armati T-90Ms

Nuova Delhi, 09 apr 09:48 - (Agenzia Nova) - La Commissione per la sicurezza del governo indiano ha approvato lo stanziamento di 134,48 miliardi di rupie (1,93 miliardi di dollari) per l’acquisto di 464 carri armati T-90Ms di fabbricazione russa, da destinare alle unità corazzate dell’Esercito indiano. Lo hanno riferito al “Jane’s” fonti del governo indiano, secondo cui la Commissione – presieduta dal primo ministro Narendra Modi – ha dato il via libera all’acquisizione dei carri armati durante un incontro all’inizio del mese di aprile. Il via libera dell’ente governativo è il penultimo passo dell’iter previsto dalla legislazione indiana per le acquisizioni della Difesa, e dovrebbe culminare entro pochi mesi nella firma del contratto tra il ministero della Difesa indiano e l’agenzia russa
    
 
    
 India: Chhattisgarh, deputato statale del Bjp e cinque agenti uccisi in attentato maoista

Nuova Delhi, 09 apr 15:32 - (Agenzia Nova) - Un deputato statale del Partito del popolo indiano (Bjp), Bhima Mandavi, la sua guardia del corpo e cinque uomini delle forze di sicurezza...
I ribelli maoisti indiani, che si ispirano alle teorie di Mao Zedong sulla rivoluzione rurale, sono detti naxaliti, dal villaggio di Naxalbari...

domenica 31 marzo 2019

India - Libertà per Saibaba - lettera della moglie all'opinione pubblica indiana e internazionale


Con grande delusione e inesprimibile dolore, informo tutte le forze e democratiche e la comunità accademica che oggi la Corte Superiore di Nagpur ha respinto la richiesta di rilascio su cauzione per mio marito, il Dr. GN Saibaba, professore inglese all'Università di Delhi, detenuto in una cella di Anda negli ultimi due anni.

Saibaba è fisicamente disabile al 90%, costretto su una sedia a rotelle, soffre di 19 diverse patologie, alcune delle quali potenzialmente mortali, che richiedono un intervento medico immediato. Quando due anni fa fu condannato per una montatura giudiziaria, era in trattamento presso un’unità di terapia intensiva. Tuttavia, da cittadino che rispetta la legge, si consegnò in Tribunale e fu trasferito in prigione.

Da allora la sua salute è peggiorata a causa della mancanza di corrette diagnosi e trattamenti. Lo stato non gli ha fornito l’assistenza necessaria a soddisfare i suoi bisogni elementari quotidiani, neppure la sua cella non è adeguata a una persona disabile come Saibaba. Non solo, ogni volta che il personale di polizia lo porta in ospedale, non avemdo la professionalità per trattare i disabili, lo sollevano a gettano sulla sedia a rotelle come un bagaglio, il che gli ha causato un danno permanente alla mano sinistra.
Attualmente, a causa della salute deteriorata, soffre di paralisi parziale, e non riesce più a muoversi come prima. È è una grave violazione dei suoi diritti umani, della sua dignità e una grave minaccia alla sua stessa vita.

Ogni volta, prima di un’udienza, la polizia mette in scena la commedia in cui finge di tentare di fornire a Saibaba un trattamento adeguato. Ma, in realtà, lo portano sempre in ospedali che non hanno competenze, strutture e personale necessario a diagnosticare e trattare efficacemente le sue
malattie. Il finale di questa commedia è un ennesimo rapporto sommario fabbricato apposta della polizia per mostrare al Tribunale che Saibaba ha ricevuto il trattamento adeguato e che non c'è pericolo per la sua vita.

In realtà, Saibaba è già mezzo morto, perché molti suoi organi vitali (pancreas, prostata, cistifellea, vescica, muscoli, sistema nervoso ecc) sono disfunzionali. Risultato della vita insopportabile cui è stato costretto nella sua cella Anda nella prigione centrale di Nagpur. Se questa situazione persiste, è ben chiaro che non c'è possibilità che sopravviva a lungo.

Rifiutando a Saibaba la libertà su cauzione per cure mediche, credo che lo Stato stia pianificando la sua lenta e dolorosa morte in prigione. E voglio informare la gente di questo paese e del mondo che, con questo rifiuto di libertà su cauzione, il diritto fondamentale alla vita di Saibaba è stato ristretto.

Il solo motivo per cui la vita di Saibaba è oggi minacciata è la sua lotta incessante per i diritti delle caste, delle classi e delle nazionalità oppresse. Ancora una volta, faccio appello a tutte le istituzioni democratiche, alle organizzazioni per i diritti umani e civili, agli studenti, docenti e scrittori perché facciano sentire la loro voce contro la grave violazione dei diritti umani commessi contro Saibaba ed esigano il suo rilascio immediato.

Grazie!

Vasantha Kumari

29 marzo a Bologna Presentazione libro della grande Anuradha Ghandy

mercoledì 27 marzo 2019

solidarietà proletaria con il prof.Saibaba India

Nuova campagna  di solidarietà e azione per la liberazione del Prof Saibaba e di tutti e tutte le prigionieri/e politici repressi in India dal governo fascista Modi, promossa dal Comitato Internazionale di sostegno alla guerra popolare in India.


Palermo 28 marzo dall'assemblea di lavoratrici e lavoratori precari  Palermo

... Come lavoratori e lavoratrici precari in lotta contro chi ci opprime quotidianamente per cancellarci non solo come lavoratori ma anche come persone, per cancellare diritti primari quali il lavoro e la dignità della nostra vita, il governo fascio-populista-razzista attuale, questo Stato Borghese, è  dovere di classe continuare a sostenere queste campagne...  
anche se tra i paesi del mondo ci sono delle differenze geografiche, di cultura ecc questo sistema sociale capitalistico si fonda sulla stessa base per tutti i lavoratori, operai, precari, disoccupati... lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, l'oppressione di un pugno di borghesi ricchi e dominanti sulla  maggioranza dei lavoratori, dei proletari. 
Il nostro sindacato è un sindacato che lotta per la costruzione del sindacato di classe e che ha come una delle basi costitutive l'internazionalismo operaio e proletario; l'operaio indiano, il lavoratore indiano subisce la stessa oppressione capitalista che subisce l'operaio o il lavoratore italiano, seppur in forme diverse... lavoratori di paesi imperialisti come il nostro ancora ricevono dal governo italiano i cosiddetti "zuccherini" per tenerci buoni (cassa integrazione, sussidi di disoccupazione, oggi l'indegno reddito di cittadinanza ecc) grazie anche allo sfruttamento dei lavoratori in paesi oppressi come l'India dove i padroni dei paesi imperialisti come il nostro vanno a "delocalizzare"  le fabbriche, a rubare le risorse e materie prime , dove alla popolazione dei villaggi viene imposta con la forza e la violenza l'espropriazione delle terre, gli levano le case ecc... 
Siamo della stessa classe, abbiamo gli stessi nemici di classe... un filo/ponte ci unisce sempre ai lavoratori e proletari di paesi oppressi come l'India dove la popolazione sta facendo in un'ampia parte del paese la guerra popolare guidata dal Partito comunista dell'India (maoista) contro il regime fascista e genocida di Modi...I
In India i sindacalisti vengono uccisi, gli operai sono messi in carcere con l'ergastolo ma questi stessi operai lottano contro i padroni fino a bruciarli per quello che subiscono... 
Persone come il Prof Saibaba, che ha incentrato la sua vita nel mettersi al servizio dei più deboli in difesa dei diritti primari degli oppressi devono avere il nostro pieno sostegno così tutti i prigionieri politici che sono proletari come noi che lottano per una società più giusta e veramente diversa..


Libertà per il Prof Saibaba e  per tutti i prigionieri e prigionieri politici indiani...

Slai Cobas per il sc