La battaglia del Mediterraneo fu il complesso delle operazioni aeronavali intercorse nel bacino del Mediterraneo durante la seconda guerra mondiale, dal giugno 1940 al maggio 1945. Gli scontri videro confrontarsi, fino al settembre del 1943, principalmente la Regia Marina italiana (sostenuta da unità aeree e sottomarine inviate dalla Germania nazista) e la Royal Navy, appoggiata dalle marine militari dei paesi del Commonwealth e soprattutto, dal novembre 1942, dalle forze aeronavali degli Stati Uniti d'America. Dopo la stipula dell'armistizio di Cassibile da parte dell'Italia, la Kriegsmarine continuò a portare avanti l'opposizione alle forze degli Alleati nel Mediterraneo, anche se il ritmo delle operazioni calò drasticamente a causa della schiacciante superiorità anglo-statunitense.
Le operazioni navali nel Mediterraneo si strutturarono come delle grandi battaglie di convogli navali. Entrambi i contendenti erano impegnati a proteggere le proprie linee di rifornimento navale e insidiare al contempo quelle avversarie: i convogli italo-tedeschi seguivano principalmente la rotta nord-sud, diretti a rifornire le truppe dell'Asse schierate in Libia e poi Tunisia, mentre la Royal Navy allestì un sistema di rifornimento per sostenere la strategica isola di Malta (esposta ai bombardamenti dell'Asse per gran parte della lotta) a partire dalle sue basi di Gibilterra e Alessandria d'Egitto, seguendo quindi una rotta ovest-est. I combattimenti più importanti si svolsero quindi nel punto di incontro tra le rotte opposte, nell'area del Mediterraneo centrale compresa tra la Sardegna e Creta.
Entrambi i contendenti fecero largo ricorso agli attacchi di sommergibili, aerei e di forze navali leggere per disturbare il traffico dell'avversario, e la Regia Marina fu molto attiva anche nel campo delle incursioni di sabotatori direttamente all'interno dei porti nemici tramite il suo reparto scelto della Xª Flottiglia MAS; per contro, i combattimenti tra navi maggiori furono eventi relativamente rari, legati spesso a circostanze fortuite e quasi mai dall'esito decisivo.
Lo scontro rimase sostanzialmente in equilibrio fin verso il novembre 1942: la flotta italiana assicurò un flusso costante di rifornimenti al fronte libico ma logorò pesantemente le sue forze (in particolare il naviglio leggero), mentre la dura opposizione delle forze dell'Asse ai convogli britannici per Malta fece quasi temere una resa per fame dell'isola. Lo sbarco dei reparti anglo-statunitensi in Marocco e Algeria nel corso dell'operazione Torch e soprattutto l'ingresso nel Mediterraneo di preponderanti forze aeree e navali statunitensi fecero pendere definitivamente l'ago della bilancia dalla parte degli Alleati, rendendo insostenibile il sistema di rifornimento delle forze dell'Asse in Nordafrica. L'invasione della penisola italiana, con gli imponenti sbarchi anfibi in Sicilia e a Salerno, sancì infine l'assoluto predominio navale assunto dagli Alleati nel Mediterraneo.
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Blue Monday è un singolo del gruppo rock/synth pop britannico New Order, pubblicato originariamente nel 1983 dalla Factory Records e successivamente remixato e ridistribuito nel 1988 e nel 1995 (dalla London Records, rispettivamente come Blue Monday '88 e Blue Monday-95. Composto dai membri della band Gillian Gilbert, Peter Hook, Stephen Morris e Bernard Sumner, è in assoluto uno dei loro brani più celebri, divenuto col tempo un vero e proprio classico della scena club-dance mondiale ed un'opera seminale per la musica elettronica tutta, ispirando pure diversi artisti della scena sia indipendente che mainstream.
Destò una certa curiosità la speciale confezione per la prima edizione in vinile 12", con The Beach (un ri-arrangiamento strumentale della canzone) sul lato B, progettata dai grafici Peter Saville e Brett Wickens in modo tale da ricordare un floppy disk 5¼", con un codice crittografato formato da file di quadratini colorati sul lato destro, che nasconde i titoli dei pezzi, i nomi del gruppo e dell'etichetta discografica.
Apparve in alcune edizioni su CD e musicassetta del secondo album in studio del complesso, Power, Corruption & Lies, uscito nello stesso periodo.
Al suo debutto sul mercato, il pezzo ottenne un ottimo successo commerciale, entrando nelle top ten di molti Paesi in tutto il mondo. Attualmente è il singolo a dodici pollici più venduto di sempre. Soltanto nel Regno Unito, contando anche le ripubblicazioni del 1988 e del 1995, si contano 1,16 milioni di copie acquistate (delle quali 700.000 nel 1983).
È stato acclamato dalla critica e inserito in molte classifiche delle canzoni più belle della storia della musica.
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William McGonagall (Edimburgo, marzo 1825 - 29 settembre 1902) è stato un poeta scozzese.
I suoi versi involontariamente burleschi gli hanno procurato la fama di peggior poeta al mondo. La sua produzione, che include circa 200 componimenti, include The Tay Bridge Disaster (1879), fra le più note poesie dell'autore e considerata fra le più brutte mai scritte. Nonostante le numerose critiche ricevute, McGonagall si è però sempre reputato il più grande poeta di tutti i tempi.
Il semplice stile poetico di William McGonagall, incentrato perlopiù su ballate narrative e versi dedicati a grandi eventi e tragedie di attualità, è stato fortemente criticato per l'uso maldestro della metrica, delle rime, e delle metafore, il vocabolario debole e l'incapacità di scandire correttamente i versi dei suoi componimenti: fattori che secondo molti contribuirebbero a rendere la sua poesia involontariamente umoristica e a renderlo più un comico da music-hall piuttosto che un poeta. Secondo Tim Parks, la sua stilistica "somiglia a una debole traduzione di una guida turistica in rima".
Oggi McGonagall viene considerato una personalità di culto: è stato spesso citato nella cultura di massa, e viene considerato da alcuni un anticipatore della performance art.
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