La battaglia di Waterloo (denominata inizialmente dai francesi battaglia di Mont Saint-Jean e dai prussiani battaglia di Belle-Alliance) si svolse il 18 giugno 1815 durante la guerra della Settima coalizione fra le truppe francesi guidate da Napoleone Bonaparte e gli eserciti britannici del Duca di Wellington e prussiano del feldmaresciallo Gebhard Leberecht von Blücher. Fu una delle più combattute e sanguinose battaglie delle guerre napoleoniche, nonché l'ultima battaglia di Napoleone, segnando la sua definitiva sconfitta e il conseguente esilio a Sant'Elena. La battaglia in realtà ebbe luogo nel territorio del villaggio di Mont-Saint-Jean, situato alcuni chilometri a sud della cittadina di Waterloo, nella quale si trovava il quartier generale del Duca di Wellington.
Dopo la fuga di Napoleone dall'isola d'Elba nel marzo 1815, numerosi Stati europei si unirono in un'alleanza militare dando vita alla settima coalizione, con lo scopo di sconfiggere definitivamente l'imperatore francese. Napoleone decise di attaccare di sorpresa i due eserciti che Regno Unito e Prussia avevano raggruppato in Belgio; l'imperatore sperava di raggiungere una rapida vittoria sfruttando la scarsa coesione dei suoi avversari.
Due giorni prima di Waterloo i francesi avevano sconfitto i prussiani nella battaglia di Ligny, ma Wellington, informato che Blücher era riuscito a riorganizzare il suo esercito e sembrava intenzionato a marciare in suo aiuto, prese la decisione di rischiare una battaglia contro le forze di Napoleone. Il generale britannico schierò i suoi uomini in difesa lungo la scarpata di Mont-Saint-Jean, vicino alla strada per Bruxelles, confidando nell'aiuto dei prussiani. Napoleone sferrò una serie di sanguinosi attacchi contro le linee britanniche a partire dalle ore 11:30 e nel tardo pomeriggio sembrò vicino alla vittoria, ma l'ostinata resistenza del nemico e l'arrivo in massa dei prussiani decisero alla fine la battaglia a favore dei coalizzati.
Ancora oggi nei pressi di Waterloo è ricordata la grande battaglia con una serie di monumenti, ed esiste un museo dedicato al famoso scontro. L'intera zona è un parco storico.
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Blue Monday è un singolo del gruppo rock/synth pop britannico New Order, pubblicato originariamente nel 1983 dalla Factory Records e successivamente remixato e ridistribuito nel 1988 e nel 1995 (dalla London Records, rispettivamente come Blue Monday '88 e Blue Monday-95. Composto dai membri della band Gillian Gilbert, Peter Hook, Stephen Morris e Bernard Sumner, è in assoluto uno dei loro brani più celebri, divenuto col tempo un vero e proprio classico della scena club-dance mondiale ed un'opera seminale per la musica elettronica tutta, ispirando pure diversi artisti della scena sia indipendente che mainstream.
Destò una certa curiosità la speciale confezione per la prima edizione in vinile 12", con The Beach (un ri-arrangiamento strumentale della canzone) sul lato B, progettata dai grafici Peter Saville e Brett Wickens in modo tale da ricordare un floppy disk 5¼", con un codice crittografato formato da file di quadratini colorati sul lato destro, che nasconde i titoli dei pezzi, i nomi del gruppo e dell'etichetta discografica.
Apparve in alcune edizioni su CD e musicassetta del secondo album in studio del complesso, Power, Corruption & Lies, uscito nello stesso periodo.
Al suo debutto sul mercato, il pezzo ottenne un ottimo successo commerciale, entrando nelle top ten di molti Paesi in tutto il mondo. Attualmente è il singolo a dodici pollici più venduto di sempre. Soltanto nel Regno Unito, contando anche le ripubblicazioni del 1988 e del 1995, si contano 1,16 milioni di copie acquistate (delle quali 700.000 nel 1983).
È stato acclamato dalla critica e inserito in molte classifiche delle canzoni più belle della storia della musica.
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