The Reality Behind Trump’s Coalition for Regime Change in Venezuela 17:02 Mar 21 0 comments Benjamin Netanyahu’s Other Charges: Crimes Against Humanity in Gaza 03:59 Mar 07 0 comments La derrota de Estados Unidos en Afganistán 13:09 Feb 22 0 comments Picking up the pieces: How Syrian society has changed 13:53 Sep 26 0 comments Buscando la verdad entre las ruinas de Duma 19:16 Apr 24 0 comments more >> |
Recent articles by Gianni Sartori
Palestina In Lotta, Sempre 0 comments Ocalan Libero! Liberare Tutti! 0 comments Curdi Sotto Tiro 0 comments Recent Articles about Italia / Svizzera Imperialismo / GuerraLe agenzie di "analisi" di rischio e violazione delle sovranità Nov 19 17 Ora che la crisi del capitale sta mostrando la propria mostruosità tra... Oct 20 17 IN MEMORIA DI MAURIZIO GIARON Jun 20 17 VICENZA IN MANO NEMICA
italia / svizzera |
imperialismo / guerra |
altra stampa libertaria
Sunday May 14, 2017 20:43 by Gianni Sartori
Un modesto \\\"si parva licet\\\" che la dice lunga sullo stato di sudditanza imperante a Vicenza nei confronti degli invadenti \\\"ospiti\\\" a stelle e strisce. Nonostante la decennale lotta del presidio No dal Molin, comunque degna di rispettosa memoria AIUTO! Vicenza è in mano nemica! |
Front page[Colombia] ¡POR UN 8 DE MARZO DE LUCHA Y FEMINISTA! La Semana de Enero: 100 años. Un poco de historia. A Green New Deal vs. Revolutionary Ecosocialism Alan MacSimóin (1957-2018)- Rest In Power [Colombia] Entre la crisis actual y las posibilidades latentes Nota sobre o atual cenário da luta de classes no Brasil Aufruf zur Demonstration am 2.9.2018 in Unterlüß "Rheinmetall entwaffnen – Krieg beginnt hier" Mass protest in central and southern Iraq Ecology in Democratic Confederalism [Colombia] Perspectivas sobre la primera vuelta de las elecciones presidenciales de Colombia 2018 Call for Solidarity with our Russian Comrades! 8 reasons anarchists are voting Yes to Repeal the hated 8th Comunicado de CGT sobre la Nakba, 70 años de dolores para el Pueblo Palestino [ZAD] Les expulsions ont commencé, la zad appelle à se mobiliser Assassinato Político, Terrorismo de Estado: Marielle Franco, Presente! La Huelga General del 8 de Marzo, un hito histórico A intervenção federal no Rio de Janeiro e o xadrez da classe dominante Halklarla Savaşan Devletler Kaybedecek [Uruguay] Ante el homicidio de un militante sindical: Marcelo Silvera [Argentina] Terrorista es el Estado: Comunicado ante el Informe Titulado "RAM" |
View Comments Titles Only
save preference
Comments (1 of 1)
Jump To Comment: 1VICENZA: I DISCENDENTI POLITICI DEI COLLABORAZIONISTI REPUBBLICHINI REVISIONANO LA STORIA
(Gianni Sartori)
Nel mio articolo in memoria di Sarà Gesses (la bambina ebrea di Padova, prima segregata nel campo di Vò Vecchio, transitata poi per la Risiera di San Sabba e infine assassinata all’arrivo nel campo di Auschwitz) avevo stigmatizzato quanto sta scritto – inciso – nella lapide di Villa Contarini Venier in memoria dei deportati ebrei che non fecero ritorno a casa, ossia: “…durante l’occupazione tedesca…”.
Sostanzialmente un modo per stendere un velo poco pietoso sulle responsabilità dei fascisti e della polizia nostrani.
Ieri (10 novembre) la cosa si è ripetuta a Vicenza, città medaglia d’oro della Resistenza, ma da qualche mese sotto un’amministrazione di destra, tanto di destra.
L’eccidio dei “Dieci martiri” (1944) viene ricordato ogni anno proprio dove sorge il piccolo monumento costruito sul luogo della fucilazione. Vicino al ponte della ferrovia, tra i fiumi Bacchiglione e Retrone. Qualcuno che all’epoca era ragazzino mi ha raccontato con emozione di aver assistito al macabro rito. I dieci giovani, prelevati dal carcere di Padova (una “concessione” alle richieste del vescovo Carlo Zinato che aveva chiesto ai nazifascisti di non infierire ancora sui vicentini, già provati, per non esasperarli!), vennero trascinati a forza lungo i binari. Aveva potuto anche assistere ai vani tentativi di alcuni di loro per sottrarsi alla stretta degli aguzzini. E poi le grida, gli spari…il colpo di grazia e infine silenzio.
Tra i fucilati, anche alcuni sinti che si erano integrati nel movimento partigiano. Una triste pagina di storia vicentina, città e provincia che hanno pagato un forte tributo di sangue alla causa della Liberazione (Torquato Fraccon, Dino Carta, Toni Giuriolo, Chilesotti, Ismene Manea…e poi i martiri di Grancona, di malga Zonta, gli impiccati di Bassano…).
Bene. Anzi, male, molto male. Ieri i manifesti del Comune – per la prima volta – non riportavano la tradizionale dicitura “i nazifascisti fucilavano per rappresaglia” bensì una rilettura l’edulcorata dell’eccidio “compiuto dalle truppe di occupazione”.
Stesso stile – e medesima ipocrisia da “italiani brava gente”- della lapide di Vò Vecchio.
Non solo. Nel manifesto adottato dall’amministrazione comunale i valori “della Costituzione” hanno sostituito quelli “della Resistenza” delle precedenti versioni.
Il vicesindaco, Matteo Tosetto, presente alla cerimonia di ieri (obtorto collo, si presume) ha ribadito che la scelta dei termini non era casuale, ma una scelta precisa in quanto si voleva agire ” in ottica di memoria condivisa”.
Memoria condivisa tra vittime e aguzzini? No, grazie.
Danilo Andriollo, presidente dell’ANPI, ha voluto esprimere la sua disapprovazione per l’accaduto.
Soprattutto perché “introdurre queste modiche in un momento in cui il sindaco riceve Forza Nuova e il MIs e il presidente del consiglio comunale incontra Casa Pound, rappresenta un tentativo di revisionismo storico».
Gianni Sartori