Vanity Fair VF Networks

AD

News News

Storia e strategie dei temporary shop

Un libro di Massimo Costa delinea storia e prospettive future dei negozi temporanei, un fenomeno di grande successo del nostro tempo. Mario Gerosa

Nello scenario commerciale delle città del Ventunesimo secolo, dove stanno rapidamente cambiando gli assetti di negozi e centri commerciali, un ruolo importante è giocato dai temporary shop, i negozi concepiti per avere una durata temporanea, spesso due settimane, per adempiere alla duplice funzione di punto vendita e di strumento di comunicazione. Di questo inedito format, le cui prime prove si sono viste alla fine degli anni '60 in Giappone, si è occupato approfonditamente Massimo Costa, esperto di moda e retail, fondatore di Assotemporary, associazione leader nel settore dei Temporary Spaces. Recentemente Costa ha pubblicato il libro Temporary Shop: per vendere e farsi conoscere (in tempo di crisi), edito da Franco Angeli. Il volume comprende una sezione storica che prospetta le varie tappe dell'evoluzione dei negozi a tempo nel mondo, e soprattutto delinea una serie di metodologie e di strategie commerciali per far funzionare al meglio le varie tipologie di temporary shop, siano essi dislocati nel centro città nelle stazioni o nei centri commerciali. Particolarmente interessante il capitolo sulle prospettive del temporary shop, una tendenza che implica anche la definizione di nuove professionalità.

 

Massimo Costa, Temporary Shop: per vendere e farsi conoscere (in tempo di crisi), Franco Angeli, 140 pp., 19 euro.