Genova [Italia]: Tattoo Circus Benefiti Prigionieri/e – 1 e 2 Dicembre [it]

SABATO 1° DICEMBRE :
DALLE 14 FINO A SERA: tatuaggi, piercing, massaggi e trattamenti osteopatici personalizzati
ALLE ORE 18: Presentazione del libro “I giustizieri. Propaganda del fatto e attentati anarchici di fine ottocento”, Edizioni Monte Bove, con l’autore Gino Vatteroni
DALLE 21: cena
A SEGUIRE DJ SET

DOMENICA 2 DICEMBRE:
DALLE 12 FINO A SERA: tatuaggi, piercing, massaggi e trattamenti osteopatici personalizzati
ALLE ORE 14: Aggiornamento sul processo “Scripta Manent”

Presso il CIRCOLO LIBERTARIO VAL BISAGNO in Piazzale Adriatico, Genova
In treno: dalla stazione Brignole, autobus 48 480 482 680
In auto: uscita Genova est, procedere su SS45 fino a Piazza Adriatico

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[Argentina]: Né Vittime né Carnefici [it]

Non vogliamo parlare di repressione, nemmeno di persecuzioni o “caccia alle streghe”, come è stato detto o come abbiamo letto. Non consideriamo libri o giornali delle “armi”, né abbiamo una retorica romantica sulla lotta anarchica. Essere anarchici non è qualcosa di semplice, non è una questione di scegliere un’ideologia e attraversare la vita senza alcun cambiamento, essere un anarchico ha un peso, e un peso abbastanza importante.

Siamo nemici dichiarati dello Stato, siamo sfruttati, siamo oppressi, noi non chiediamo nulla, non vogliamo regali o riforme, non vogliamo leggi. Siamo anarchici che combattono come possono, sempre basandoci sui nostri valori.

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Madrid [Spagna]: A martellate contro i bancomat – Solidarietà anarchica (8-12/11/2018) [it]

Tra l’8 e il 12 novembre sono stati distrutti a martellate gli schermi di più di venti bancomat nel quartiere di Carabanchel, in solidarietà con i due giovani anarchici arrestati a Madrid.


Spagna: Attaccata agenzia immobiliare – Guerra alla speculazione capitalista (17/10/2018) [it]

Comunichiamo, con un certo ritardo, che lo scorso 17 ottobre è stato realizzato un attacco contro un’agenzia immobiliare nel quartiere di Carabanchel, spaccando a colpi di martello le sue vetrate, lasciando una scritta che diceva “guerra alla speculazione capitalista”. Attualmente, vari quartieri di Madrid si trovano sotto minaccia da diversi processi di speculazione, nel contesto di progetti dello Stato e del capitalismo di trasformazione costante della città come elemento essenziale di questo mondo di sfruttamento e miseria. Come risultato di questo progetto, gli sfruttati che vivono in questi quartieri sono sottoposti all’aumento della presenza di grandi multinazionali, all’invasione delle lobby di gioco, ai controlli della polizia, al rincaro degli affitti e ad una continua persecuzione di spazi occupati: le aziende immobiliari giocano un ruolo principale in questo processo, perciò è importante segnalarle come nemiche. formule di attacco sono molte e varie.

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Argentina: Senza paura e con costanza estendiamo l’attacco Informazioni sul recento attacco repressivo dello Stato argentino [it]

Lo scorso 14 novembre nella città di Buenos Aires sono avvenuti due fatti specifici, che hanno sollevato un interesse mediatico e una pronta risposta poliziesca/giudiziaria.

Nel pomeriggio, al cimitero di Recoleta, precisamente nel mausoleo dedicato al colonnello Ramon Falcon (giustiziato dal compagno Simón Radowitzky) esplode una bomba, lasciando ferita la compagna Anahi Salcedo, poi trasferita nell’ospedale fernandez, oggi detenuta, dopo aver riportato ferite sul volto e sul cranio, aver perso tre dita di una mano, e attualmente in coma indotto. Nello stesso luogo è stato arrestato il compagno Hugo Rodriguez.

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Cile: Respinto l’annullamento della sentenza contro il compagno Joaquin Garcia (19/11/2018) [it]

Il 19 novembre 2018 il tribunale d’appello di San Miguel ha deciso di respingere l’annullamento della sentenza e del processo contro il compagno anarchico Joaquin Garcia Chanks.

Alla luce di questo, si conferma la condanna di 13 anni contro il compagno, accusato di aver collocato un ordigno esplosivo contro il 12° commissariato e porto di una pistola. Questa si è trasformata in una delle prime condanne così alte per collocamento di bombe. Oggi, quando la polizia è solita effettuare le sue ronde di sangue, torture e morte, non restiamo indifferenti verso quelli che sono in carcere accusati di averla attaccata.

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[Prigioni Cilene] Scritto del compagno sovversivo Juan Aliste Vega [it]

Pallottole nere e sensibilità rivoluzionaria.

Credo che uno dei significati dell’essere un rivoluzionario passi attraverso la sensibilità. La sensibilità che ci permette di fissare una posizione all’interno di questo stile di vita imposto dalla supremazia capitalistica della classe dirigente, con il suo insieme di legami strutturali che esercitano un controllo perpetuo sulla vita di milioni di uomini, donne e bambini. Il suo dominio si espande sempre di più e cerca di controllare gli spazi, i territori, i tempi, i sentimenti ed ogni traccia di libertà che ancora ci rimane.

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Parigi [Francia]: Macchina diplomatica a fuoco (13/11/2018) [it]

Domenica 11, i più grandi massacratori d’oggi hanno commemorato il primo macello mondiale (ed hanno preparato quelli del futuro).

Noi continuiamo a portare il vecchio slogan degli anarchici di quei tempi là: contro la loro guerra, contro la loro pace, per la rivoluzione sociale.

La notte da lunedì 12 a martedì 13, in questa capitale militarizzata e sotto videosorveglianza, abbiamo incendiato una macchina di una rappresentanza diplomatica qualunque, all’angolo della rue Spontini e dell’avenue Foch e anche la grossa Porsche di borghese parcheggiata a fianco (si, è possibile portare la guerra a casa dei ricchi e dei potenti!).

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“Mafia eco-estremista” Arturo Vasquez minaccia azioni legali e FBI contro gli anarchici del sito di contro-informazione 325 [it]

Appena esserci convinti che la “Mafia” eco-estremista/nichilisto-destroide non poteva diventare più ridicola, abbiamo ricevuto la mail sottostante dai compagni di nostate.net. E’ una minaccia via provider del dominio, del capo degli “indomabili terroristi eco-estremisti” dell’America Settentrionale, Arturo Vasquez (Abe Cabrera), redattore del giornale eco-fascista Atassa, di chiamare FBI. Dopo che tutti gli altri “indomabili compagni” lo hanno abbandonato a sé stesso, l’unica cosa rimastagli è minacciare di chiamare la polizia.

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Cambio indirizzo blog e posta di Contratodanocividad [it]

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D’ora in poi l’indirizzo del blog sarà il seguente: contratodanocividad.espivblogs.net
continuando con la difusione di idee e azioni contro il sistema tecno-industriale.

Il nuovo indirizzo di posta sarà: contratodanocividad@riseup.net
al quale potete mandare tutti i tipi di informazione critica contro il sistema tecno-industriale e il suo mondo.

Lione [Francia]: Attacco incendiario contro il locale della polizia municipale (11/11/2018) [it]

Sotto una luna incendiaria, questa notte dell’11 novembre.

Quando altri onorano delle morti inutili [l’11 novembre è festa in Francia, commemorazione della fine della Prima guerra mondiale ; NdT], quando altri si rilassano nel sonno e nelle loro false certezze, quando la maggior parte si rinchiude nell’impotenza e nella paura, noi altri accendiamo degli stoppini. Alcune Molotov sono accidentalmente atterrate sul locale [della polizia municipale ; NdT.] del quartiere della Tête d’Or. Se la municipale si attrezza di armi ed ospita il riposo dei militari [i militari del Plan Vigipirate, la « prevenzione del terrorismo », che continuano a stazionare davanti ad alcuni luoghi pubblici ; NdT], bisogna che sappiano che a troppo annerire le nostre vite, i suoi muri perderanno del loro splendore.

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Madrid [Spagna]: Incendiato bancomat [it]

Venerdì notte: mentre la maggior parte di cittadini riposava o celebrava in forma di noia e ozio ripetitivo l’alienazione sistematica della propria settimana salariale, un bancomat è bruciato a Carabanchel, illuminando per alcuni istanti l’apparente pace e tranquillità della notte di Madrid.

Non utilizzeremo lo spazio di questo testo per descrivere le molteplici miserie di questo sistema, né elencheremo i suoi responsabili. Abbiamo deciso di farlo, in questo caso col fuoco, in un’altra maniera.

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Madrid [Spagna]: Attacco “simbolico” contro bancomat (10/11/2018) [it]

Il sabato scorso, 10 novembre, abbiamo distrutto fino a farli diventare inutilizzabili 7 schermi di bancomat e 2 di parchimetri nelle zone di Embajadores y Chamberí (Madrid).

Non sappiamo se il danno economico che abbiamo causato sia elevato, e neanche ci importa. Sicuramente il piacer c’è stato. Distruggere i simboli del Capitale è semplice: oggetti contundenti si trovano ad ogni angolo... E obiettivi non mancano, immaginazione.

Reinventa il tuo ozio, reinventa le banche!

Viva l’anarchia!!

Buenos Aires [Argentina]: Falliti due attacchi bomba (14/11/2018) [it]

AGGIORNAMENTO 17/11/2018: Nella notte tra mercoledì e giovedì 10 persone sono state arrestate in uno spazio occupato di Buenos Aires. Ricordiamo che il G20 di Buenos Aires inizia tra due settimane.


NOTA DI INSTINTO SALVAJE: La seguente notizia necessita di verificare tutti gli antecedenti, dato che è stata ripresa da vari media nemici di comunicazione. Finché non avremo maggiori informazioni sulle affinità delle due persone legate a questo episodio, si chiede di prendere con attenzione e cautela ciò che viene pubblicato. Seguiranno aggiornamenti il più presto possibile.

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Italia: Aggiornamenti sull’anarchico sardo prigioniero deportato Davide Delogu (13/11/2018) [it]

Oggi 13/11/2018 il compagno anarchico sardo prigioniero deportato Davide Delogu è stato assolto per quanto riguarda il “procedimento Buoncammino”. Davide si trovava sotto processo con l’accusa di tantata evasione in seguito ad una ribellione avvenuta nel 2013 all’interno del carcere di Cagliari.

Italia: Aggiornamento sul sciopero della fame di Paska e appello alla solidarietà (10/11/2018) [it]

Aggiornamenti su Paska del 10\11\18:
Paska ci ha fatto sapere che è stato spostato in isolamento e che ci rimarrà per 15 giorni, a regime chiuso, ha solo mezz’ora d’aria, il resto del tempo lo passa da solo in cella, per gli spostamenti ha sempre una scorta di 2-3 guardie e i colloqui li fa in separata sede, a porta aperta e con il piantone delle guardie sulla porta. Ha segni evidenti in faccia del pestaggio subito prima dell’udienza dell’8\11, cosa che ha provato a dichiarare in aula ma che gli è stato impedito di fare dal giudice che ha perentoriamente ordinato che venisse portato fuori dalle guardie. Ha provato a farsi refertare le botte (ha preso duri colpi sia in testa che sulla schiena) ma il medico non ha refertato proprio nulla, per questo intende chiedere il divieto di incontro con i medici e gli infermieri.
Nonostante ciò Paska tiene duro e porta avanti le sue lotte a testa alta.
Rilanciamo l’invito al presidio sotto il carcere di La Spezia il 18\11\18 alle 15:00.
PASKA LIBERO E SPORTIVO.

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Messico: Attacco esplosivo contro concessionaria General Motors (02/11/2018) [it]

lo sterile agglomerato di individualità nelle lotte che sono già di per sé obsolete e il discorso pacifista che ha optato per conquistare diversi gruppi (di sinistra) ci disgustano e ci obbligano a riaffermarci nella nostra posizione contro questa megamacchina, sempre cercando di lasciare le parole e iniziare l’attacco, diretto contro quelli che sostengono e difendono questo stato attuale delle cose, non ci soffermeremo a riflettere se questo o quello ha maggior peso sul danno alla natura, dato che tutti questi fanno parte di un unico insieme la cui stessa esistenza è nociva alla terra.

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Paulding County (Georgia) [USA]: Sabotato il sito di costruzione del carcere (04/11/2018) [it]

Nel 2016 gli elettori della contea di Paulding hanno approvato un nuovo centro di detenzione per adulti e di polizia, di 77 milioni di dollari. La Turner Construction (filiale della società tedesca Hochtief) sta gestendo questo progetto e subaltando il lavoro alle imprese locali. I lavori di costruzioni sono ben avviati.

Di prima mattina del 4 novembre siamo entrati nel cantiere edile e messo fuori uso due caricatori frontali, una trivellatrice e un escavatore. Le chiavi di tutti i macchinari erano nel cruscotto, perciò abbiamo alleggerito la compagnia da queste. Ci siamo poi spostati negli uffici locali del progetto, dove siamo riusciti a staccare la corrente del cantiere e mettere fuori uso due gol carts e un furgone dell’azienda. Al momento di questa pubblicazione, 4 giorni più tardi, un caricatore frontale e la trivellatrice sono ancora fuori servizio. Il lavoro è stato rinviato per diverse ore il lunedì successivo all’azione.

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Indonesia: Aggiornamento sul processo contro i detenuti di Yogyakarta (11/2018) [it]

Aggiornamento sui detenuti anarchici a Yogyakarta, per adesso stanno bene come ci si poteva attendere. Anche se il compagno BV sta registrando difficoltà respiratorie, però inizia a star meglio.

Il processo sarà molto lungo, soprattutto per i compagni BV, AM e W. Per quelli che il processo è iniziato l’8/11/2018, hanno già affrontato la fase dibattimentale (difesa dell’imputato), e ricevuto dal P.M. la richiesta della pena massima di 10 mesi al processo del 1° novembre 2018, al tribunale distrettuale di Sleman. Attualmente si trovano detenuti nel carcere di Cebongan, Sleman, in attesa della successiva udienza, che ha in programma la consegna del verdetto per il 22/11/2018.

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Italia: Resoconto dell’udienza dell’8 novembre per “l’operazione Panico” [it]

Giovedì 8 novembre c’è stata la terza udienza per l’Operazione Panico. Come si sia svolta, non si sa e alla fine non ci interessa più di tanto. I fatti si commentano da soli.

In aula erano presenti Giova, Ghespe e Paska, qualuno degli imputati, e un pubblico di compagni. Non appena è iniziata l’udienza, Paska ha chiesto la parola, tramite il suo avvocato, per leggere una dichiarazione. E’ arrivato in aula con i segni delle botte prese nel carcere di La Spezia la mattina stessa, prima della traduzione a Firenze. Ha iniziato a leggere la sua dichiarazione, che cominciava narrando il pestaggio da parte dei secondini, ma il giudice ha ordinato subito che gli venisse spento il microfono, blaterando che ciò che stava dicendo non era pertinente al processo, che quella non era la sede competente per denunciare quei fatti e cazzate simili. Paska, nonostante ciò, ha continuato a leggere alzando la voce, ma è stato strattonato via dalle infami guardie, che hanno tentato di strappargli di mano i fogli, rinchiudendolo nei sotterranei del tribunale. I compagni presenti e gli imputati si sono alzati protestando rumorosamente, e per tutta risposta il giudice ha espulso il pubblico dall’aula. A quel punto, anche gli imputati sono usciti per confrontarsi con gli altri, mentre l’avvocato di Paska ha chiesto che fosse riammesso in aula, anche nella gabbia se necessario, e ha ricordato che il suo assistito è da qualche giorno in sciopero della fame per protestare contro le condizioni detentive e per chiedere il trasferimento ad un altro carcere. Al giudice, ovviamente, gliene importava ben poco, e ha disposto che Paska rimanesse chiuso nelle celle sotterranee. Gli imputati sono rientrati in aula per leggere una breve dichiarazione, affermando che anche il giudice è complice dei maltrattamenti che sta subendo Paska in carcere, ribadendo la solidarietà ai tre compagni prigionieri e la volontà di non continuare ad assistere all’udienza. Il giudice ha provato a interrompere quasi subito, parlando sopra al compagno che stava leggendo la dichiarazione, al che gli imputati sono usciti dall’aula definitivamente. Sappiamo che subito dopo anche Giova e Ghespe hanno chiesto di essere portati via, e la cosa ha forse provocato nel giudice un ripensamento, perché ha fatto richiamare Paska per chiedergli se volesse tornare in aula. Il compagno ha assentito, e così pure Giova e Ghespe. I compagni imputati invece sono rimasti all’esterno del tribunale, dove alcuni hanno improvvisato un breve presidio nei pressi del cancello d’ingresso, per poi riunirsi con gli altri nell’attesa di salutare i compagni al termine dell’udienza. Questo però non è stato possibile, perché i tre, a fine processo, sono stati caricati in fretta e furia nei furgoni cellulari che hanno fatto un pezzo di strada in contromano per non passare davanti ai compagni, ma si sa, la miseria umana dei secondini non ha confini.

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La Spezia [Italia]: Paska in sciopero della fame (05/11/2018) [it]

Paska in risposta alla condizioni detentive e alle provocazioni delle guardie ha iniziato uno sciopero della fame da lunedì 5 novembre.

Il 18 novembre ci sarà un presidio sotto il carcere di La Spezia

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Provocazioni delle guardie nei confronti di Paska

Il processo riguardo la denominata “operazione Panico” a Firenze, per la quale tre nostri compagni sono detenuti (e tante/i altre/i imputate/i) prosegue, ed è arrivato alla sua terza udienza.

I giorni immediatamente precedenti alla prima udienza, Paska, detenuto nel carcere di Teramo, viene trasferito al carcere di La spezia: durante la traduzione le guardie gli “smarriscono” effetti personali e gli negano ogni informazione sulla sua destinazione e sulla durata della permanenza nella nuova prigione.

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Roma [Italia]: Attaccato ripetitore (09/2018) [it]

In una sera di settembre ci siamo mossi per attaccare col fuoco un ripetitore telefonico. avevamo negli occhi e nel cuore la rabbia per la morte di una persona alla foresta di Hambach, durante la resistenza allo sgombero della polizia. le infrastrutture delle telecomunicazioni sono oggi uno dei perni del moderno dominio tecnologico, funzionali al funzionamento di altri dispositivi e strutture tecnologiche facenti parte anch’essi di una rete complessa, in cui ogni elemento è dipendente dall’altro. l’essenza autoritaria del sistema è espressa chiaramente da questa interdipendenza tecnologica. nonostante la tendenza oggi sia di creare sistemi sempre più autonomi, è ancora possibile colpirne un elemento mettendo fuori uso l’intera rete con un effetto a cascata.

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Italia: Documento dell’anarchico sardo prigioniero deportato Davide Delogu [it]

(Il documento che segue è stato redatto e letto dal compagno anarchico Davide Delogu il 10 Ottobre 2018, durante un udienza del processo che lo vede accusato di tentata evasione dalla galera di “Buoncammino” nel 2013, nella città di Cagliari, in Sardegna)


Come si sa, inizialmente questo processo è stato bloccato per un anno dal D.A.P., tentando (fallendo) di imporlo in videoconferenza, abusando l’utilizzo di tale “misura di emergenza”, per incatenarmi nel ruolo di ostaggio inerme da una tecnologia insidiosa e prevaricatrice, per fiaccare la volontà del detenuto come strumento per depersonalizzarlo, per chi non resiste, prenderlo per sfinimento, isolarlo dal proprio contesto affettivo e solidale, per far tacere nella rassegnazione la tensione refrattaria , e in particolare la lotta contro il carcere, realtà invece che non ha mai cessato di esistere/resistere nonostante tutto. Sono le stesse “misure emergenziali” con cui vengo ingabbiato nelle cloache penitenziarie della Sicilia da anni (deportato come conseguenza repressiva alle lotte intraprese nel carcere di “Buoncammino”) con l’applicazione di reggimi differenzianti, tra i quali l’estremizzazione dell’isolamento 14-BIS, attuati con arbitrarietà feroci, perverse metodiche sioniste, per abbattere moralmente e fisicamente il detenuto,e con esso quella lotta originaria, che non sono riusciti tuttavia a fermare, essendo un’individualità viva, incorreggibile/indomabile e non soggetto ad alienazione/annichilimento carcerario, alimentando invece più rabbia, disprezzo e determinazione nell’affrontare combattendo la tortura bianca degli isolamenti continui e totali in questione, ma anche del carcere in generale, quale strumento vendicativo dello Stato, con cui pianifica e sperimenta sulla nostra pelle di dannati, l’evoluzione repressiva sull’ideologia della manipolazione dell’identità e sull’appiattimento delle menti e degli istinti, all’interno di un vivere subumano, da automi, per il mantenimento non solo del potere carcerario (che si può colpire quando si vuole…) ma dell’intero dominio imperialistico-capitalista di civilizzazione del sistema di cose esistenti nella società e in tutto ciò che vi è attorno.

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Chiamata di solidarietà con gli anarchici russi [it]

I servizi speciali in Russia stanno preparando la distruzione del movimento anarchico. Il pretesto è l’attacco-bomba dei giovani anarchici. Il diciassettenne anarchico Mikhail Zhlobitsky si è fatto esplodere nell’edificio di FSB [ex KGB, ndt]della città di Arkhangelsk, nella mattina del 31 ottobre. Prima dell’esplosione aveva scritto un messaggio sul social network “Vkontakte” e sulla chat “Reči buntovščika” (Parole di un ribelle, ndt) del Telegram messenger (t.me/rebeltalk). In questi messaggi, alcuni minuti prima dell’esplosione aveva segnalato la preparazione dell’azione, citandone i motivi – propaganda col fatto e vendetta per le torture e per la repressione di FSB contro gli anarchici.

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Per quanto riguarda la morte di Kevin Garrido – Chiarimenti e presa di posizione [it]

Il 2 novembre, Kevin Garrido è stato assassinato nella prigione di Santiago 1, situata nella regione cilena. A seguito delle notizie che circolano attraverso i siti web di contro-informazione su questa persona, riteniamo sia necessario fare alcune precisazioni:

Kevin Garrido, NON ERA ANARCHICO, nei suoi ultimi comunicati ha chiarito la sua affinità con l’ideologia eco-estremista: “Hanno svolto delle indagini su di me, mi hanno pedinato e mi hanno dato la caccia puntandomi la pistola alla testa. Hanno mostrato la mia faccia in televisione, i giornali mi hanno diffamato e le loro argomentazioni erano piene di idiozie. Mi hanno falsamente etichettato come anarchico e hanno presunto che, di fronte a un gran numero di poliziotti, avrei chinato la testa e sarei rimasto in silenzio. Mi hanno costretto a rimanere seduto in una delle loro aule di tribunale per più di sei ore, obbligandomi ad ascoltare le parole del pubblico ministero che mi davano il vomito. “

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