Questo articolo è stato precedentemente pubblicato
in inglese il 25 agosto 2014
La settimana scorsa, il primo ministro Matteo Renzi ha fatto
una visita lampo in Iraq, sulle orme del ministro degli esteri
tedesco Frank-Walter Steinmeier (del partito socialdemocratico
SPD). Contemporaneamente, a Roma, le commissioni parlamentari
hanno votato, per la prima volta, per la consegna di armi ai combattenti
Peshmerga curdi.
Renzi si è recato in Iraq non solo in qualità
di capo del governo italiano, ma anche come rappresentante dellUnione
Europea (UE), la cui presidenza, nella seconda metà del
2014, è andata allItalia. Il 20 agosto, durante un
incontro con lex primo ministro iracheno Nouri al-Maliki
nella capitale irachena, Renzi ha detto: LEuropa deve
essere in Iraq in questi giorni, altrimenti non sarebbe più
lEuropa.
Spostandosi da Baghdad a Erbil, ha visitato un campo di profughi
e ha sottolineato che lItalia ha già spedito diversi
aerei carichi di aiuti. Il primo ministro iracheno designato,
Haidar Al Abadi, e il presidente iracheno, Fouad Mazuum, hanno
incontrato Renzi per colloqui, attirando più volte lattenzione
su: lamicizia tra i nostri popoli.
Renzi agisce in stretta collaborazione con il Ministero degli
Esteri tedesco. Mercoledì scorso, i comitati per la difesa
e degli affari esteri in entrambe le camere parlamentari hanno
impiegato argomentazioni identiche per giustificare il voto per
la più veloce consegna possibile di armi e munizioni ai
curdi nel nord dellIraq.
I discorsi del ministro della Difesa Roberta Pinotti e del
ministro degli Esteri Federica Mogherini hanno messo in chiaro
che è in corso uniniziativa concertata dellUE.
Il Mediterraneo e il Medio Oriente si trovano ad affrontare
un pericolo, che sta anche minacciando lEuropa e lItalia,
ha detto il ministro degli Esteri Mogherini alla stampa; lei è
il candidato proposto da Renzi per succedere a Lady Catherine
Ashton come Alto Rappresentante dellUnione Europea per gli
affari esteri e la politica di sicurezza. Secondo Mogherini, lEuropa
e lItalia hanno il dovere politico e morale di proteggere
i civili.
Il ministro della Difesa Pinotti ha detto al Senato che lItalia
non è lunico paese attivo nella regione, ma che è
lì insieme alla Francia, lInghilterra e la Germania
e che lItalia non solo fornirà armi allIraq,
ma anche un forte sostegno diplomatico. La Pinotti ha sollevato
la prospettiva di un vertice europeo sulla situazione in Iraq
e nella regione, e ha annunciato che farebbe pressione per una
conferenza internazionale al vertice. Ha aggiunto che lUE
stava lavorando in costante comunicazione con gli attori
della regione e con i paesi che hanno uninfluenza chiara
e diretta in Iraq, citando come esempi lIran, la Turchia,
gli Emirati Arabi Uniti e la Giordania.
.
La propaganda per giustificare forniture di armi, per motivi
umanitari, si manifesta in forme particolarmente assurde in Italia.
Ad esempio, il primo ministro Renzi ha pubblicato una foto su
Twitter posando con alcuni bambini profughi, con il commento:
La guerra non dovrebbe essere dichiarata ai bambini.
La verità è che il governo sta incontrando problemi
a giustificare il suo cinismo e la sua doppiezza. Mentre versa
lacrime di coccodrillo per i problemi di profughi nel nord dellIraq,
intensifica i suoi attacchi contro i rifugiati che vogliono attraversare
il Mediterraneo verso lEuropa.
Il ministro dellInterno Angelino Alfano (NCD), ha annunciato
lintenzione del governo di chiudere la cosiddetta operazione
di salvataggio dei rifugiati denominata Mare Nostrum; Alfano ha
detto: la Mare Nostrum non avrà un secondo anniversario,
aggiungendo che il programma era davvero valso la pena, ma che
era stato progettato fin dallinizio solo come misura temporanea.
Parzialmente supportata dai fondi dellUE, lOperazione
Mare Nostrum è stata lanciato dalla guardia costiera italiana
nel mese di ottobre 2013, quando quasi 400 persone sono annegate
in un solo giorno in un naufragio al largo dellisola di
Lampedusa. Sebbene loperazione sia servita a rafforzare
le forze armate italiane, ha anche contribuito al salvataggio
in mare di quasi 100.000 rifugiati nella prima metà del
2014. Solamente lo scorso fine settimana circa 1.900 persone sono
state salvate, secondo i rapporti della guardia costiera.
Il fatto che gran parte dei rifugiati sono persone provenienti
da Libia, Siria e da tutto il Medio Oriente, tra cui molti palestinesi
in fuga dai bombardamenti israeliani, dimostra chiaramente il
vero carattere del presunto umanitarismo delle potenze
occidentali. Queste persone sono in fuga perché la NATO
insieme agli Stati Uniti e allimperialismo europeo sono
coinvolti in guerre sanguinose nei loro paesi e sostengono queste
guerre, direttamente e indirettamente, con armamenti.
In Italia i rifugiati non hanno una qualsiasi protezione giuridica
né rosee prospettive di futuro. Quelli che trovano lavoro
spesso finiscono come schiavi a basso salario, impiegati dalla
mafia per la raccolta della frutta.
Le spedizioni di armi in Iraq settentrionale in realtà
vengono utilizzate per battere i tamburi di guerra, fomentare
il nazionalismo e promuovere il riarmo dello Stato.
Quando ha assunto lincarico nel mese di febbraio, Renzi
ha usato un discorso di due ore davanti al Senato per chiedere
la riunione della nazione, la fine delle lotte
ideologiche e il coraggio di prendere decisioni radicali;
ha annunciato attacchi massicci ai servizi sociali e allamministrazione
statale, nonché la riduzione dei costi salariali accessori
dei datori di lavoro e le tasse sulle aziende. A quel momento
Renzi aveva proclamato che il paese era diventato corroso
dalla ruggine e impantanato e gravato da una burocrazia soffocante,
Da allora, la crisi economica e sociale si è intensificata.
Adesso, Renzi vuole sfruttare lintervento militare in Iraq
per rinnovare e intensificare il suo attacco contro i lavoratori
italiani.
La situazione è già catastrofica per molti lavoratori.
Una gran parte della classe lavoratrice è condannata ad
unesistenza permanentemente precaria. Il giornale on line
LInformazione ha esposto le condizioni di profonda
povertà in Sicilia; esse includono i resoconti di lavoratori
che non possono più permettersi un affitto e devono dormire
con le loro mogli e bambini, in auto. Poi ci sono le famiglie
composte da nonni, figli e nipotini costrette a sopravvivere con
la pensione di un singolo lavoratore pensionato, compreso il caso
di una famiglia allargata di 10 membri che vive in un appartamento
di tre stanze e che deve cavarsela con una sola pensione di 800
euro.
Un milione e mezzo di persone, soprattutto nel sud Italia,
vive, ufficialmente, sotto la soglia di povertà. In realtà,
la cifra è molto più alta. I giovani sono particolarmente
colpiti, con circa il 44 per cento dei tra i 15 e i 24 anni ufficialmente
disoccupati. Per quanto riguarda i pensionati, la riforma delle
pensioni di Mario Monti di due anni fa ha innalzato letà
pensionabile, aumentando drasticamente la povertà degli
anziani. Secondo lagenzia di statistiche ISTAT, il 30 per
cento dei pensionati oggi sono così poveri che devono rinunciare
a ogni trattamento medico.
I lavoratori sono minacciati di licenziamenti di massa e da
brutali tagli dei salari, per esempio, alla Fiat, Electrolux e
Alitalia, come pure nel servizio pubblico. La politica di riforma
del lavoro Jobs Act del governo Renzi rende certo
che i dipendenti possano essere licenziati senza problemi, che
i posti di lavoro lavori nel servizio pubblico possano essere
soppressi facilmente e che i contratti di lavoro temporaneo siano
estesi a tre anni.
Dalla prima metà del 2014 lItalia è di
nuovo pienamente nella morsa della recessione. La pressione su
Renzi per attaccare la classe operaia ancora più brutalmente
sta quindi crescendo. Il Corriere della Sera invita pertanto
Renzi a procedere in modo più determinato, scrivendo: Perché
non sta andando avanti con la riforma del lavoro, come aveva promesso?
In diversi lunghi incontri Silvio Berlusconi e i leader sindacali
hanno assicurato il loro sostegno a Renzi. Anche Il partito di
pseudo-sinistra di Nichi Vendola, il SEL, sta sostenendo le politiche
di guerra e di crisi della borghesia. In un articolo di due giornalisti
pro-SEL, Renzi è stato invitato ad esercitare una forte
campagna per la riforma delle Nazioni Unite; essi hanno scritto
che il compito di esercitare operazione di polizia internazionale,
non dovrebbe essere lasciato ai curdi e che invece lONU
dovrebbe venire aggiornata per consentirle di
intervenire con le armi per difendere i civili disarmati, ove
ciò sia necessario.