Il Partito Comunista dell'Unione Sovietica, noto anche con l'acronimo PCUS (in russo: Коммунистическая Партия Советского Союза, КПСС?, traslitterato: Kommunističeskaja Partija Sovetskogo Sojuza, KPSS) è stato un partito politico di orientamento marxista.
Nato come corrente bolscevica del Partito Operaio Socialdemocratico Russo nel 1903, si sviluppò successivamente come partito autonomo e fu protagonista dei moti rivoluzionari che interessarono l'Impero Russo nella prima parte del XX secolo, fino a guidare con successo la Rivoluzione d'ottobre del 1917, a seguitò della quale avviò la trasformazione della Russia in uno Stato socialista e diede vita all'Unione Sovietica (dicembre 1922).
Considerandosi avanguardia del proletariato nella fase transitoria di costruzione del socialismo prima e del comunismo poi, il partito rivestì il ruolo di guida del Paese, all'interno della base teorica costituita dall'ideologia marxista-leninista, vista come fondamento scientifico della trasformazione rivoluzionaria della società. Fu inoltre punto di riferimento del movimento socialista mondiale nell'ambito dell'Internazionale Comunista (1919-1943) e, dopo la vittoria nella seconda guerra mondiale, nel contesto della Guerra fredda.
Il ruolo centrale del partito nella politica dell'URSS venne esplicitato nella Costituzione sovietica del 1936 e, in modo ancora più netto, in quella del 1977, che pose la descrizione della funzione dirigente del PCUS tra i principi fondamentali. Il partito perse il monopolio del potere politico nel 1990, durante il periodo della perestrojka, quando vennero tentate riforme finalizzate al rafforzamento dell'apparato istituzionale, e cessò la propria attività l'anno successivo, nella fase di dissoluzione dell'Unione Sovietica.
Il PCUS assunse la propria denominazione definitiva a partire dal 1952, mentre fino al 1918 si chiamò Partito Operaio Socialdemocratico Russo (bolscevico), in sigla POSDR(b), dal 1918 al 1925 Partito Comunista Russo (bolscevico), o PCR(b), e dal 1925 al 1952 Partito Comunista di tutta l'Unione (bolscevico), o PCU(b).
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Inter-Services and Dominions Rugby Championship o più comunemente King's Cup dal nome del trofeo assegnato, fu una competizione di rugby a 15 organizzata nel periodo immediatamente successivo alla fine della prima guerra mondiale tra le squadre delle forze armate dell'impero britannico (l'esercito e l'aviazione militare del Regno Unito, le forze armate canadesi, quelle sudafricane, quelle australiane e quelle neozelandesi), le quali vantavano nelle proprie file numerosi giocatori che avevano, o avrebbero in seguito, rappresentato i loro rispettivi Paesi a livello internazionale.
Per la particolarità del torneo, che per un mese e mezzo raggruppò sul suolo britannico i migliori giocatori dell'impero e del mondo, la manifestazione, il cui esito fu deciso da uno spareggio allo stadio londinese di Twickenham tra l'esercito britannico e le forze armate neozelandesi (NZEF) davanti al re Giorgio V, viene spesso indicata come il prodromo della Coppa del Mondo di rugby (che vide la luce solo nel 1987), quando non «la Coppa del Mondo di rugby ante-litteram» o «la prima Coppa del Mondo di rugby».
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