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Il governo italiano approva nuovo bilancio di austerità

Di Marianne Arens
24 ottobre 2013

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Questo articolo è stato precedentemente pubblicato in inglese il 21 ottobre 2013

Martedì scorso Il governo ha adottato il bilancio per il 2014. La cosiddetta "legge di stabilità 2014" prevede, nel prossimo anno, quasi € 12 miliardi di tagli alla spesa e € 3.7 miliardi di tagli fiscali per le imprese.

Il bilancio si inchina alla regola dell'Unione Europea che il deficit di bilancio non può essere superiore al 3 per cento del prodotto interno lordo (PIL), e che contemporaneamente vengano adottate misure per affrontare la recessione. Tra aprile e giugno, l'economia italiana, la terza più grande in Europa, si è ridotto per l'ottavo trimestre consecutivo. La produzione economica, negli ultimi sei anni, si è contratta di quasi il 10 per cento e la produzione industriale di oltre il 20 per cento; gli attuali livelli di produzione sono più bassi di quanto non fossero nel 2001.

ll primo ministro Enrico Letta (PD) sta usando la crisi per effettuare una massiccia redistribuzione della ricchezza dalla classe lavoratrice alla classe dirigente.?Oneri fiscali e tasse per le aziende verranno ridotti di € 10.6 billioni nel corso dei prossimi 3 anni, questo mancato introito verrà recuperato attraverso tagli nel settore pubblico.

L'anno prossimo le paghe degli impieghi pubblici verranno congelate e i posti vacanti non verranno assegnati; successivamente, nel 2015, solamente il 40 per cento delle persone che lasceranno l'impiego pubblico verrà sostituito; nel 2016 sarà il 60 per cento.

Queste misure inevitabilmente porteranno a una carenza di personale nel settore pubblico; l'anno prossimo molti servizi essenziali dell'assistenza sociale e delle infrastrutture non saranno in condizione di operare, o lo faranno con grande difficoltà.

Per raccogliere le risorse necessarie ai tagli del bilancio e all'abbassamento delle tasse si sta ricorrendo alla privatizzazione. Le partecipazioni statali in Alitalia e nelle telecomunicazioni verranno vendute; inoltre dal primo ottobre l'IVA è salita dal 21 al 22 per cento. Ci saranno poi tagli alle pensioni, che l'anno prossimo cresceranno solo marginalmente.

Per evitare un conflitto con il PdL di Berlusconi circa l'aumento della tassa di proprietà per i piccoli propietari, il governo ha creato una tassa ex novo, si chiama TRISE (tributo sui servizi); essa unisce tasse e tariffe per la raccolta dei rifuti e altri servizi municipali; questo non farà nulla per evitare l'aumento degli affitti e delle spese.

Due giorni prima dell'approvazione del bilancio, il governo stava pianificando un taglio di € 4 miliardi nel settore sanitario. All'ultimo momento hanno rinunciato. Beatrice Lorenzin aveva minacciato di dimettersi e sia farmacisti che associazioni ospedaliere hanno protestato vigorosamente. Nonostante tutto, ci si aspetta che questi tagli verranno imposti più avanti

L'Italia ce l'ha fatta a malapena a rispettare la data, stabilita dall UE, del 15 ottobre per la presentazione del bilancio. Parecchie voci del bilancio restano da determinare, o sono semplicemente in bianco; verranno negoziate in parlamento nelle prossime settimane.

La diatriba circa i tagli nel settore sanitario mostra inoltre quanto sia instabile la coalizione PD e PdL di Berlusconi. La coalizione ha già rischiato di rompersi all'inizio di ottobre, quando tutti

i ministri PdL avevano minacciato di dimettersi.?Giovedì il PdL ha criticato la proposta di bilancio "per non essere andato abbastanza oltre con i tagli alle tasse"; però Alfano ha dichiarato di essere pronto a continuare a sostenere il governo, contemporaneamente ha rifatto domanda al presidente Napolitano di perdono per Berlusconi, condannato per evasione fiscale

Questi tentativi di estorcere il perdono per Berlusconi questa volta potrebbero andare a buon fine. Dieci giorni fa Napolitano ha lanciato un appello per un'amnistia dei reati minori. La giustificazione per la richiesta di Napolitano erano le "inumane condizioni di vita", nelle prigioni sovraffollate. A partire da lì sono nate speculazioni che Berlusconi potrebbe approffitare di questa amnistia, senza che si sia dovuto creare un'eccezione speciale alla legge, tutta per lui

Il PD di Letta ha solamente la maggioranza alla Camera dei Deputati; per l'approvazione del bilancio in Senato, il PD dipende dal partito di Berlusconi. Letta spera di rimanere primo ministro almeno fino all'estate del prossimo anno, quando l'Italia, nel giugno 2014, assumerà la presidenza dell'UE. ?Per allora egli ha intenzione di attuare una riforma del sistema giudiziario e la riforma della legge elettorale, così come imporre i tagli e le riforme del mercato del lavoro richiesti dalla borghesia.

La classe lavoratrice italiana è confrontata ad una situazione sempre più simile a quella della Grecia. La disoccupazione ufficiale ha già raggiunto il livello record del 12,5 per cento, con la disoccupazione giovanile oltre il 40 per cento. Questo non includere nemmeno il gran numero di persone che si ritengono non essere "attivamente alla ricerca di lavoro".

Oltre tutto ciò, la Fiat non intende più prolungare il lavoro a breve termine, lasciando migliaia di lavoratori Fiat a temere per il loro lavoro. La produzione di camion in Italia è scesa a meno di mezzo milione di veicoli all'anno. Il capo della FIAT, Sergio Marchionne, ha già minacciato di spostare la sede della società all'estero.

Letta è in condizione di imporre il suo programma di austerità alla classe lavoratrice principalmente perché la "sinistra ufficiale" e i sindacati sono passati completamente nel campo della classe dirigente.

Il Partito Democratico, sorto dal potente partito comunista, è dominato oggi da funzionari conservatori come Letta, che ha iniziato la sua carriera politica, insieme al suo vice primo ministro e segretario del PdL Alfano, nel movimento giovanile cristiano-democratico.

Anche i molteplici gruppi di pseudo-sinistra che si erano riuniti in Rifondazione Comunista nel 1990 e che hanno operato come foglia di fico della sinistra per una serie di governi borghesi, si sono spostati molto più a destra, o non esistono più.

Una miserabile collezione di questi gruppi, tra cui l'ex leader di Rifondazione Paolo Ferrero, il capo del sindacato industriale FIOM Maurizio Landini e l'ex leader del sindacato confederale CGIL Sergio Cofferati avevano indetto una manifestazione il 12 ottobre che ha portato alla ribalta la loro demoralizzata prospettiva di destra.

Il nucleo centrale della manifestazione era la difesa della costituzione; gli organizzatori hanno fatto riferimento ai paragrafi, sulla carta, che devono essere realizzati per far sì che coloro che soffrono nella società abbiano diritto ad un lavoro e a una vita decente.

In questo vuoto lasciato dalle pseudo-sinistre, avanza il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, conquistando un quarto dei voti al primo tentativo nelle elezioni di quest'anno.?Dietro le frasi populiste e spesso radicali di Grillo c'è un programma di estrema destra; come già esposto dal WSWS a suol tempo (vedi "Il significato politico del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo")

Questo sta diventando più chiaro ogni giorno. Dopo la tragedia al largo dell'isola di Lampedusa, Grillo si è unito al coro degli sciovinisti e alle voci anti-immigrati.

Grillo, insieme al suo ideologo capo Gianroberto Casaleggio, ha rabbiosamente denunciato due deputati del proprio partito, perché avevano votato a favore di una proposta, da parte della Commissione Giustizia del Parlamento, di abolire una legge anti-immigrati del 2009 che punisce i clandestini con una multa di € 5000.

Nel suo blog Grillo ha dato libero sfogo al suo odio contro gli immigrati, scrivendo "questo emendamento è un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l'Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice ‘La clandestinità non è più un reato'. Lampedusa è al collasso e l'Italia non sta tanto bene. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?"