[Italia] Anna Beniamino – Notifica di 270 bis per Alfredo, Nicola e Anna

Riceviamo e diffondiamo il comunicato della compagna Anna sulle nuove accuse mosse a lei, ad Alfredo e a Nicola. Grazie ai compagni e alle compagne di RadioAzione per la segnalazione.

Aggiornamenti su repressione

7 marzo. Mi è stato notificato stamattina, da quattro ceffi di Ros e Digos di Genova, l’ avviso di garanzia per “270 bis c.p.p. (partecipazione ad una associazione che si propone atti di violenza contro persone, quali Roberto Adinolfi ed istituzioni con finalità di terrorismo ed eversione del’ ordine democratico)” oltre all’accusa di porto in luogo pubblico o aperto  di armi da fuoco (accertato il gennaio 2013). In questo nuovo procedimento siamo indagati Alfredo, Nicola ed io. Contestualmente è stato notificato il sequestro delle armi da fuoco di proprietà del padre di Nicola, regolarmente denunciate e già presenti nel corso delle scorse perquisizioni. L’acrobazia inquisitoria è la seguente: in sede di incidente probatorio su due caschi sequestrati a casa di  Nicola, è stato verificato che erano presenti tracce di polvere da sparo non compatibili con il munizionamento utilizzato nel ferimento Adinolfi, tali tracce presupporrebbero che i caschi fossero utilizzati con altre armi ovvero quelle in disponibilità del padre che verranno ora fatte oggetto di perizia. Traduzione di tutto questo: visto che le perizie hanno avuto esito negativo, visto che sto continuando ad aggiornare sulla situazione repressiva in corso e a solidarizzare con i compagni in carcere ad Alessandria ed altrove, visto che il procedimento x 280 cp. per Nicola ed Alfredo è in procinto di chiudersi per fine indagini, quindi  dovrebbero finalmente concedermi i colloqui con Alfredo , arriva puntuale questa ennesima forma di pressione dalla procura genovese. Se il tentativo è quello di spezzare la solidarietà tra noi sappiano che non ci riusciranno, ne ora ne mai. Solidarietà ad Alfredo, Nicola ed a tutti i compagni in carcere, in Italia e ogni dove…

Per l’anarchia. Anna Beniamino
nidieunimaitres (at) gmail (punto) com

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[Italia] Cassa di solidarietà Aracnide. Aggiornamenti sull’Operazione Ardire

Riceviamo e diffondiamo (grazie ai compagni e alle compagne RadioAzione per la segnalazione):

Aggiornamenti sull’Operazione Ardire

Sergio, Stefano e Alessandro , per iniziativa della Procura di Milano (seppure la stessa non abbia ancora emesso un mandato di cattura nei confronti di quest’ultimo ),sono stati trasferiti oggi 6 marzo nel carcere di Ferrara. Sembra che il senso sia quello di evitare rapporti tra loro tre e Alfredo e Nicola, detenuti anche loro nella sezione AS2 di Alessandria.

Sergio Maria Stefani, Stefano Gabriele Fosco, Alessandro Settepani:

C.C. Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara

La competenza per il processo è passata per Stefano, Elisa, Sergio e Giuseppe alla Procura di Milano. Per i primi tre c’è già stato il riesame (per Giuseppe ci sarà a fine mese) che ha dato esito negativo per la loro scarcerazione. Continue reading

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[Spagna] Ricardo Mella – L’inutilità delle leggi

Accion Libertaria

Il testo è tratto dalla rivista Acción Libertaria, n° 5, ottobre 1910. Grazie ai compagni e compagne di El Amanecer per averlo riproposto sul loro blog.
traduzione: Kōtoku

Ricardo Mella – L’inutilità delle leggi

Chi dice legge, dice limitazione; chi dice limitazione, dice mancanza di libertà. Questo è un assioma. Chi si affida alla riforma delle leggi per migliorare la vita, e pretende perciò di aumentare la libertà, manca di logica o mente sapendo di mentire. Perché una nuova legge distrugge le vecchie leggi. Distrugge dunque vecchi limiti, ma ne crea di nuovi. E così, le leggi sono sempre di ostacolo al libero sviluppo delle attività, delle idee e dei sentimenti umani. Pertanto è un errore, generalizzato quanto si vuole, ma pur sempre un errore, il credere che la legge sia garanzia di libertà. No, la legge è e sempre sarà la sua limitazione, ovvero la sua negazione. Continue reading

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[Spagna] Rivendicazione di due attacchi ad una banca e a istituzioni del clero

fonte: ContraInfo
traduzione: Kōtoku

Non c’è bisogno di molta retorica per spiegare i motivi per cui attaccare una succursale bancaria. Che ognuno aggiunga il suo.

20 dicembre, con la complicità della notte.

Una caffettiera con polvere da sparo e viti.

Tre bombole di gas monouso unite con del nastro adesivo.

Determinazione.

A sua volta, lo stesso giorno, abbiamo deciso di lavorare di fantasia e di inviare un paio di vibratori esplosivi al vescovo di Pamplona e al direttore di un collegio elitario dei Legionari di Cristo. Quest’ultimo [pacco] ha causato lievi ferite ad un’impiegata delle poste che lo stava maneggiando. Accetti le scuse per il disagio.

La prossima volta non falliremo.

Ci stiamo avvicinando.

Circolo degli artigiani del caffé per suoi nuovi utilizzi (occasionalmente spettacolare) – FAI/FRI

Gruppo anticlericale per l’incentivo all’uso dei giocattoli sessuali – FAI/FRI

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[Italia] Conto corrente per Alfredo e Nicola

Riceviamo e diffondiamo:

CONTO CORRENTE PER SOSTENERE ALFREDO E NICOLA

Abbiamo deciso, compagni e amici, di aprire un conto corrente per raccogliere i contributi, provenienti da differenti realtà e singoli , in solidarietà ad Alfredo e Nicola. Potrete indicare sulla causale di versamento se volete che siano poi versati ai compagni in carcere o vadano a coprire le spese legali .

IBAN IT10 T076 0101 0000 0101 0767 885 intestato a Paolo Perona

Nicola Gai ed Alfredo Cospito sono stati arrestati il 14 settembre 2012 con l’ accusa di essere gli esecutori materiali del ferimento dell’A.D. di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, azione compiuta dal nucleo Olga/ Fai Fri il 7 maggio 2012.

Nicola ed Alfredo sono attualmente in custodia cautelare nel carcere di San Michele di Alessandria, in regime AS2 di alta sorveglianza, saranno processati x 280 c.p., attentato con finalità di terrorismo secondo l’accusa dei pubblici ministeri Silvio Franz e Nicola Piacente, ad oggi non è ancora stata fissata la data del processo.per informazioni e contatti nidieunimaitres (at) gmail (dot) com

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[Costa Rica] Rivendicazione sabotaggi a macelleria e Movistar

fonte: Liberación Total
traduzione: Kōtoku

Nella notte del 30 gennaio abbiamo sigillato i lucchetti di una succursale della multinazionale telefonica Movistar, a Cartago; inoltre rivendichiamo la sigillatura dei lucchetti di una macelleria a Tibas, il 13 febbraio.

Entrambe le azioni si motivano con un tentativo di fermare la passività, lanciando un appello all’organizzazione e all’azione diretta contro ogni forma di dominio. Giorno dopo giorno il sistema cerca di rendere la vita sempre più artificiale, sconvolgendo lo sviluppo della natura, l’industria della carne e delle telecomunicazioni contribuiscono a ciò e per questo saranno nel mirino dei nostri prossimi attacchi.

Le parole abbondano, mancano le azioni.

FLA/FLT Milicia Antiespecista – Salvajes de la Tierra

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[Italia] Manifesto: solidarietà e azione con i condannati per i fatti di Genova 2001

Riceviamo e diffondiamo con rabbia:

manif-g8_2

Il fuoco di Genova brucia ancora…
 
SOLIDARIETA’ E AZIONE con i condannati per i fatti del G8
LIBERE/I TUTTE/I SUBITO!
Terrorista è lo stato
Nessuna condanna – Nessuna sentenza – Nessun tribunale
 
Scarica e Diffondi
www.neroveleno.over-blog.it

Per chi volesse stampare il manifesto, è possibile richiedere il file in alta risoluzione scrivendo a: neroveleno (at) live (punto) it

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[Catalogna] Barcellona – Appello anarchico per la manifestazione studentesca del 28 febbraio

fonte: ContraInfo
traduzione: Kōtoku

Un appello per una manifestazione che si terrà… in Catalogna? Beh, noi approfittiamo della traduzione di questo breve ma eloquente comunicato per proporre qualche considerazione sui movimenti studenteschi.

Sono anni che gli studenti si riversano nelle piazze d’autunno per protestare contro i tagli alla scuola e all’università pubblica. Il continuo avanzamento delle riforme si contrappone all’incisività sempre minore di queste lotte studentesche; non da ieri si discute sul “come” portare avanti le battaglie per il diritto allo studio. Troppe volte, però, si è glissato sul “cosa” si difende con queste lotte. Sono state prodotte analisi e riflessioni libertarie sull’argomento in ogni lingua esistente, e non mancano critiche radicali a queste piattaforme rivendicative, anche in italiano. 

L’università non è un’”isola felice” nella quale rifugiarsi di fronte alla miseria del mondo; al contrario, è uno dei principali luoghi deputati alla ri-produzione dellesistente. L’università produce classe dirigente, forza-lavoro intellettuale qualificata destinata alle “nuove frontiere” del quaternario, o più semplicemente manodopera da utilizzare a costo ridotto nel terziario. L’università produce ricerche utili allo sviluppo della tecnologia bellica, del nucleare, del controllo sociale, della nanotecnologia, della ristrutturazione capitalista…

C’è ben poco da salvare di questo sistema universitario, e molto da distruggere. Allo stesso tempo, non si può perdere il gusto di scoprire e confrontarsi. La didattica libertaria, la costruzione di percorsi di apprendimento e studio totalmente altri da quelli dei programmi di Stato o delle strutture del Capitale, sono tutte componenti di un diverso modo di intendere la formazione degli individui, e fanno capo inevitabilmente ad un principio: quello del’autogestione, che può essere tale solo se intesa come autogestione della vita.

Niente di nuovo, certo, ma chi conosce un po’ il movimento studentesco sa bene quanto possano essere considerate “inattuali” o “fantasiose” tali banalità di base.

***

28 Febbraio – Sciopero studentesco

Il 28 febbraio gli studenti e le studentesse torneranno nuovamente a manifestare contro l’aumento delle tasse universitarie e la crescente privatizzazione dell’educazione pubblica. L’opposizione a queste misure, anche così, non dovrebbe accecarci e farci crederhuelgaestudnatil-28_02_13e che la soluzione passa per un ritorno al vecchio modello. È precisamente questo modello di gestione, quello statale, che ha permesso l’attuazione delle misure che tanto critichiamo.

Le università, oggi come prima dell’inizio dei tagli, sono tutte la stessa cosa: centri di sterminio della ragione e dell’essere umano, convertito in un semplice dato quantitativo in vista dell’ingresso nel mercato del lavoro che tante volte abbiamo respinto preventivamente durante gli scioperi e le manifestazioni. Dalla critica alla privatizzazione e ai tagli, coltiviamo e cerchiamo in mezzo a tutti e tutte un nuovo modo di apprendere e diffondere la conoscenza, senza l’intervento dello Stato capitalista, di imprese private o di poli-professori aspiranti pensatori progressisti.

Il 28 febbraio scenderemo in strada, ma non per difendere il perpetuarsi del sistema attuale, bensì per mostrare come da una prospettiva rivoluzionaria si possa proporre un modello di apprendimento basato sull’orizzontalità, l’autogestione e al servizio del popolo.

Per l’anarchia. Non un passo indietro nella guerra sociale.

NÉ PUBBLICA NÉ PRIVATA, AUTOGESTITA!

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[Giappone] Shūsui Kōtoku – Abolire il denaro!

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fonte: Anarkismo.net
traduzione: Kōtoku

L’articolo qui proposto risale all’anno di grazia 1900, e venne pubblicato sullo “Yorozu Chōhō”, giornale dell’ala radicale dell’allora nascente movimento socialista giapponese, che verrà chiuso dalle autorità nel 1905 per propaganda antimilitarista.

Quando scrive “Abolire il denaro!, Shūsui Kōtoku ha quasi 30 anni ed è già socialista, ma non è ancora approdato al pensiero anarchico.

Proviamo a dare qualche suggerimento di lettura.

Non ci sono dubbi sul fatto che la fiducia in concetti arcaici e aristocratici come “la forza e l’onore” sia qualcosa che poco ha a che fare col movimento anarchico quale noi conosciamo e al quale ci richiamiamo, e sappiamo bene che la critica antisessista e femminista, negli anni, ha sviluppato ben altre riflessioni sul fenomeno della prostituzione, che può tranquillamente essere una scelta senza che ciò leda la dignità dell’individuo (ma, appunto, deve essere una scelta, non una costrizione dettata dalla condizione sociale).

Non di meno, riteniamo assai importante rilanciare un pensiero stupendo: una società finalmente liberata dal giogo del denaro… Un pensiero che negli ultimi anni è sempre più stato relegato a utopia infantile, per fare posto a rivendicazioni di un “salario migliore” o di un “reddito per tutti”. Eppure, come possiamo pensare di abolire il capitalismo, se non siamo disposti a pensare ad una società senza soldi? Non dovremmo mai dimenticare, d’altronde, che “Il denaro è il potere alienato dell’umanità” [K. Marx, “Manoscritti economico-filosofici del 1844”].

Ci permettiamo infine di suggerire un’interpretazione delle parole di Kōtoku, consci del fatto che è difficile per noi entrare e raccapezzarci tra le idee di un compagno del Giappone di fine XIX secolo. Crediamo che un concetto come quello di “forza” possa essere assimilato alla capacità, la base del socialismo e dell’autogestione secondo il vecchio adagio “da ciascuno secondo le proprie capacità – a ciascuno secondo i suoi bisogni”; il concetto di “onore”, invece, va letto piuttosto come quello già citato di “dignità”: dignità di poter fare quel che si vuole senza costrizioni sociali o imposizioni autoritarie, ovvero quanto calpesta la dignità (e dunque l’onore) di una persona. Ecco, ci sembra che l’appello di Kōtoku sia in fondo un grande invito all’autodeterminazione, attuabile solo e soltanto abbattendo la società capitalista ed il suo strumento prediletto: lo Stato.

Nota: la nostra traduzione è stata approntata su quella in spagnolo curata da José Antonio Gutiérrez D.

***

Abolire il denaro!

Quando i batteri entrano nel flusso sanguigno di una persona, la sua salute peggiore gradualmente.

La stessa cosa accade con il denaro. Dato che ha poteri illimitati in tutto il mondo, il modo in cui funziona il mondo va necessariamente degradandosi per la sua influenza. Passo dopo passo, la morale è destinata ad andare in rovina e la natura umana si corrompe. Alla fine, la società si incammina verso la sua distruzione.

Qualcuno sostiene l’abolizione della prostituzione, indignati sempre più per la depravazione della borghesia, altri sostengono la riforma dei costumi popolari,  chiedendo un aumento della morale… e altre cose simili. A dire il vero, mi sembra che in tempi come quelli che viviamo, nei quali il denaro è necessario perfino per ottenere un libro sulla morale o per essere ammessi ad una conferenza di mezza giornata sul tema, tutta questa interminabile tiritera e tutti questi discorsone sono completamente inutili. Continue reading

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[Spagna] Madrid: Rivendicazione di un ordigno esplosivo nella cattedrale dell’Almudena

fonte: ContraInfo
traduzione: Kōtoku

Bombazo_cathedral_madrid

La casa di Dio a Madrid è fottuta
(giovedì 7 febbraio, ore 13:00)

Vi abbiamo dimostrato che le vostre topaie consacrate sono vulnerabili. Le fondamenta del vostro Potere sono state scosse dai nostri chili di sacrilega polvere da sparo, cercando di aprire una breccia nella vostra pace civile fondata su omicidi e persone chiuse per anni in carcere. Questa è vendetta. Abbiamo superato la barriera della paura. Continue reading

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