via ANARHIJA
La polizia ha iniziato la cosiddetta “OPERAZIONE ÉREBO” con l’obiettivo di incriminare gli anarchici nella città di Porto Alegre, regione meridionale del territorio dominato dallo Stato bra$iliano. Questa operazione rappresenta un tentativo di arrestare degli anarchici che avrebbero preso in attività informali dal 2013.
Su questo caso non abbiamo nulla dire, a parte il necessario:
NOI NON PARLIAMO IL LINGUAGGIO DEL NEMICO
Non importa se sono “colpevoli” o “innocenti”, e ancora meno se sono nel “giusto” o nel “torto”. La moralità è il linguaggio dei processi. Noi combattiamo contro le leggi, perché la loro natura repressiva esiste solo per mantenere “l’ordine e il progresso”, entrambi responsabili per la miseria umana. Noi siamo contro le carceri e perciò non collaboriamo per riempire questo deposito umano. Quindi, noi fortemente sosteniamo i dieci anarchici perseguiti dalla macchina genocida dello Stato.
NOI NON CREDIAMO NELLO SPETTACOLO MEDIATICO
Come sempre i media sfruttano questo recente episodio per creare il proprio spettacolo. I notiziari cercano di descrivere gli anarchici come parte di un solo gruppo, per dare credibilità al commissario Paulo César Jardim e ai suoi cani. I giorni della marcia nazione in cui viviamo sono molti fragili, e per questo ci è chiaro che i media hanno solo interessi politici, che noi disprezziamo.
È IMPOSSIBILE ARRESTARE UN’IDEA
Né una né mille operazioni di polizia saranno capaci, come loro dicono, di “smobilitare” la nostra lotta per la libertà. L’anarchia sorge dalle crepe di autoritarismo e di dominio tecnologico, ed è perciò che i potenti non ci fermeranno. La nostra passione per la libertà è più forte di ogni cella.
PER LA LIBERTÀ TOTALE!!!
SIAMO OVUNQUE!!!