Giochi di Parole |
La parola cosa è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti. È una parola bifronte senza capo né coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (so). Divisione in sillabe: cò-sa. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Anagrammi |
Cambiando l'ordine delle lettere si possono avere queste parole: asco, caos (spostamento di una lettera), caso (scambio di vocali), osca (spostamento di una lettera). |
Componendo le lettere di cosa con quelle di un'altra parola si ottiene: +tac = accosta; +tic = accosti; +toc = accosto; +[era, rea] = acerosa; +[ere, ree] = acerose; +[eri, ire, rei] = acerosi; +[ore, reo] = aceroso; +[eta, tea] = acetosa; +idi = acidosi; +ani = acinosa; +nei = acinose; +noi = acinoso; +qua = acquosa; +qui = acquosi; +gin = angosci; +giù = asciugo; +alt = ascolta; +ani = asonica; +noi = asonico; +[sai, sia] = associa; +osi = associo; +più = auspico; ... |
Vedi anche: Anagrammi per cosa |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: casa, coca, coda, cola, coma, cora, cose, cosi, coso, cova, dosa, iosa, posa, rosa, tosa, uosa. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: boss, dose, dosi, doso, dosò, pose, posi, poso, post, posò, rose, rosi, roso, rosé, tosi, toso, tosò. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: osa. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: coesa, corsa, cosca, costa. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: baso, caso, gaso, maso, naso, raso, vaso. Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si può avere: soci. |
Testacoda |
Togliendo la lettera iniziale e aggiungendone una alla fine si può ottenere: osai. |
Parole con "cosa" |
Iniziano con "cosa": cosacce, cosacci, cosacco, cosacchi, cosaccia, cosaccio. |
Finiscono con "cosa": focosa, licosa, mucosa, boscosa, giocosa, muscosa, pescosa, piccosa, succosa, talcosa, ticcosa, viscosa, cruscosa, faticosa, qualcosa, varicosa, bellicosa, luccicosa, stomacosa, tabaccosa, verrucosa, vescicosa, vorticosa, burrascosa, appiccicosa, sieromucosa, sottomucosa, suffruticosa. |
Contengono "cosa": arcosauri, arcosauro, icosaedri, icosaedro, icosagoni, icosagono, focosamente, icosaedrica, icosaedrici, icosaedrico, giocosamente, icosaedriche, piccosamente, succosamente, viscosamente, endeicosagono, faticosamente, bellicosamente, eroicosatirica, eroicosatirici, eroicosatirico, vorticosamente, burrascosamente, eroicosatiriche, appiccicosamente. |
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Parole contenute in "cosa" |
osa. |
Incastri |
Inserendo al suo interno est si ha CestOSA; con pio si ha COpioSA; con tav si ha COStavA; con sto si ha COstoSA; con uri si ha CuriOSA; con modo si ha COmodoSA; con tono si ha COtonoSA; con alcol si ha CalcolOSA; con tenno si ha COtennoSA; con alunni si ha CalunniOSA; con raggio si ha COraggioSA; con ciucci si ha COSciucciA. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "cosa" si può ottenere dalle seguenti coppie: coatte/attesa, cobas/bassa, cobol/bolsa, coca/casa, codolo/dolosa, coeso/esosa, coeva/evasa, colano/lanosa, coli/lisa, colico/licosa, colino/linosa, colui/luisa, comari/marisa, coopero/operosa, copale/palesa, copi/pisa, copre/presa, copro/prosa, cora/rasa, core/resa, cori/risa... |
Usando "cosa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arco * = arsa; baco * = basa; * sake = coke; * sala = cola; * sali = coli; * salo = colo; * sani = coni; * sano = cono; * sara = cora; * sari = cori; * sarò = coro; * savi = covi; esco * = essa; fuco * = fusa; muco * = musa; orco * = orsa; osco * = ossa; poco * = posa; reco * = resa; roco * = rosa; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "cosa" si può ottenere dalle seguenti coppie: coop/posa, copiosi/isoipsa, cora/arsa, coro/orsa. |
Usando "cosa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * asma = coma; * aspra = copra; * aspre = copre; * aspri = copri; * aspro = copro; * ascete = cocete; * aspata = copata; * aspate = copate; * assone = cosone; * assoni = cosoni; * assenza = cosenza; * assetta = cosetta; * assetti = cosetti; * assetto = cosetto; * astante = cotante; * astanti = cotanti; * astenne = cotenne; * assettino = cosettino. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "cosa" si può ottenere dalle seguenti coppie: greco/sagre, laico/salai, lavico/salavi, litico/saliti, loco/salo, nastico/sanasti, permico/sapermi, persico/sapersi, roco/sarò, urico/sauri, vico/savi. |
Usando "cosa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: salo * = loco; sarò * = roco; * loco = salo; * roco = sarò; * vico = savi; savi * = vico; sagre * = greco; salai * = laico; * tac = osata; * tic = osati; * toc = osato; * greco = sagre; * laico = salai; * urico = sauri; sauri * = urico; salavi * = lavico; saliti * = litico; * lavico = salavi; * litico = saliti; sanasti * = nastico; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "cosa" si può ottenere dalle seguenti coppie: cocca/sacca, cocche/sacche, cocchetta/sacchetta, cocchette/sacchette, cocchetti/sacchetti, cocchetto/sacchetto, cocchi/sacchi, cocco/sacco, codici/sadici, coi/sai, coke/sake, cola/sala, colai/salai, colammo/salammo, colando/salando, colano/salano, colante/salante, colare/salare, colarono/salarono, colasse/salasse, colassero/salassero... |
Usando "cosa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arsa * = arco; * lisa = coli; * pisa = copi; * rasa = cora; * resa = core; essa * = esco; fusa * = fuco; musa * = muco; orsa * = orco; ossa * = osco; resa * = reco; bussa * = busco; * bassa = cobas; * bolsa = cobol; * evasa = coeva; * luisa = colui; * scesa = cosce; * mia = cosmi; * moa = cosmo; * sia = cossi; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "cosa" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ti = costai; * non = consona; * tre = costare; * alci = caloscia; ceni * = cenciosa; * numi = consumai; * cile = cosciale; * teri = costerai; * timo = costiamo; feci * = fecciosa; pulì * = pulciosa; veci * = vecciosa; acidi * = accidiosa; armai * = acromasia; callo * = calcolosa; * asili = coassiali; * nervi = conservai; * cicce = cosciacce; * trono = costarono; * urino = curiosano; ... |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Cosa, Ogni cosa, Tutt’ogni cosa, Il tutto - Dalla voce Cosa, che è generica di tutti gli oggetti considerati ciascuno per sè, fassene la locuzione Ogni cosa, che comprende tutte insieme quelle cose, le quali si sottintendono nel discorso che facciamo. - «Andò su al cassettone; e buttò all'aria ogni cosa.» - A modo d'iperbole il popolo dice Tutt'ogni cosa. - Spesso indica anche generalità, ma non mai assoluta; chè, a indicar questa, si dice Il tutto, come quando si dice Il tutto e Il nulla. Notino i giovani che l'Ogni cosa ha gli aggiunti mascolini: «Ogni cosa messo sossopra, ecc.» [immagine] |
Tutto (il), Ogni cosa, Tutto ogni cosa - Tutto, con l'articolo che gli fa seguito, è quasi adjettivo indicante universalità collettiva. - « Tutte le gioje - tutti i casi. » - Quando si dice Il tutto vuol significarsi tutte le cose immaginabili, così in generale. - Quando si dice Ogni cosa, si considerano tutte quante, ma ciascuna per sè. - Tutto ogni cosa è detto per pura enfasi. La differenza tra Tutto e Ogni è questa: Tutto comprende l'intero, Ogni fa riguardare il tutto in ciscuna sua parte: per enfasi poi suol dirsi Tutto tutto, e Tutto quanto. [immagine] |
Onde, Laonde, Il perché, Per la qual cosa, Per il che, Per lo che - Sono tutti modi congiuntivi di conseguenza, ne' quali la differenza è lievissima, e sta, più che altro, nella maggiore o minore efficacia ed eleganza. Onde spesso si confonde con la particella pronominale, e spesso si usa stortamente per la congiunzione causale Affinchè o Acciocchè, e però si presceglie il Laonde. - Più determinato e più elegante è Il perchè; da alcuni usato alla buona in forma di Per il che, e pedantescamente in forma di Per lo che. [immagine] |
Che?, Che cosa?, Cosa? - Quando il Che è interrogativo, corrisponde al latino Quid, che si rende in italiano o col semplice Che o col Che cosa; per es.: « Che cerchi? Che vuole? Che cosa m'importa?» - Da un pezzo in qua si è cominciato a dire e a scrivere Cosa interrogativo per Che o Che cosa: «Cosa dici? Cosa posso fare per te?» Questo, secondo la ragione della lingua, è errore assoluto, perchè si toglie via appunto la parte formale della locuzione, dico la particella Che: nè l'essere stato scritto, per mala intelligenza di modi antichi, da qualche buono scrittore, e l'udirlo dire spesso a coloro che pretendono di parlare in punta di forchetta, lo fa esser meno errore. A chi piace, lo scriva; ma chi ha senno, e vuole esser corretto scrittore, lo lasci stare. [immagine] |
Qualcosa, Qualcosetta, Qualcosina, Qualcosuccia, Qualche cosa - Qualcosa verrebbe ad essere una contrazione di Qualche cosa, ma oltrechè è più familiare, pare che generalizzi più, comprendendo le cose alle quale accenna, come tutte insieme; dove Qualche cosa le considera come staccate l'una dall'altra. - Qualcosa ha poi i diminutivi: Qualcosetta, che accenna a cose tanto o quanto apprezzate, Qualcosina, a cose care o gustose; Qualcosuccia, a cose misere o di poco pregio. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Roba, Cosa - Cosa è generico; roba in certi casi lo è anche di più: che roba è questa? di che roba mi parlate? che roba! che roba! è esclamazione di spavento, di maraviglia. Cosa, molte volte accenna a oggetto solo, individuo; roba, quasi sempre a mucchio, a numero: che cosa è questa? io non ho veduto nè una cosa nè l'altra: i poveri anco più miserabili hanno pur qualche cosa; i ricchi, i possidenti hanno di molta roba. Cosa e roba, come si vide dagli esempi, si riferiscono eziandio a cose astratte. Roba, osserva il Tommaseo, ha senso dispregiativo; ma cosa lo ha altresì; poichè si è il modo con cui viene detta una cosa che le dà molte volte il valore; l'aria fa la canzone; da roba, robaccia; da cosa, cosaccia; però cosa ha cosetta, cosuccia, cosettina e cosellina; roba non avrebbe a tutto dire che robuccia, che è più dispregiativo o ironia che altro. [immagine] |
Qual cosa, Che cosa - Dicendo, che cosa volete? dimostro di non sapere non solo la cosa speciale di cui si tratta, ma nemmeno il genere; dicendo invece: qual cosa volete? sottintendo, delle due, tre, dieci, venti che conosco, che sono in predicato e fra cui l'altro può scegliere: l'un modo è più vago e generico; l'altro più speciale. [immagine] |
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