I segreti del mastering con il Mastering Engineer Riccardo Parenti

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• published: 20 Aug 2013
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http://www.scuolasuono.it/corsotecnicodelsuono/ Riccardo Parenti è un Mastering Engineer di grande livello che opera all'Elephant Studio di Roma. Ha studiato alla SAE, lavorato presso lo Sterling Sound di NYC, i Forward Studios e subito descrive quello che intende per masterizzare la musica. Nell' Elephant Studio abbiamo un equipment degno di un mastering di alto livello come PL-2 Analog Peak Limiter di Pendulum Audio, Audio line Livio Argentini Equalizer e Dangerous Music Bax. Il Mastering è la finalizzazione della musica a scopo di duplicazione per i formato cd e si può definire anche un processo artistico. Un mastering engineer ha l'interesse dedicato per la materia, la studia, prova le attrezzature, non le compra su carta e sopratutto e si occupa principalmente di mastering. Riccardo è un engineer che definisce il mastering un processo nobile dove il suono dovrebbe provenire da un processamento il più possibile hardware analogico, per lavorare il materiale con una certa finezza senza alterarlo. In questo modo i suoni sono toccati in maniera trasparente, cosicchè il volume viene creato naturalmente ed è facile ottenerlo in quanto è fatto di voltaggio analogico con cui viene espressa la dinamica dei suoni. I plugin invece alterano il suono in maniera sensibile e dovrebbero essere usati solo se strettamente necessario, allo scopo di apportare un vero e reale miglioramento, ma spesso vengono applicati a sproposito. Forse è ora di capire cosa è davvero il mastering, una fase a se stante rispetto al mixing, che bisogna affidare possibilmente a professionisti. A tal proposito Riccardo rilascia una serie di suggerimenti molto preziosi e meglio dettagliati durante l'intervista. Il primo step è recarsi allo studio di mastering il quale dovrà avere determinate caretteristiche, come un ambiente di lavoro curato, la presenza di una consolle di mastering dedicata, fatta di un rack di una o due unità, e non necessariamente la presenza di sommatori, che potrebbe essere il segno che ci troviamo in uno studio non dedicato esclusivamente al mastering. Se al momento del mastering si arriva con un ottima registrazione, si è già a metà del lavoro. Avere ottimi musicisti e strumenti, per esempio la batteria, evita di utilizzare plugin di compressione o equalizzazione, che dovrebbero servire sopratutto a livellare il suono e non per risolvere il problema della qualità alla fonte. Buoni microfoni e magari lavorare con recording engineer per posizionarli bene, è un altro punto fondamentale, non dimenticandosi di registrare con buona scheda audio, perchè i convertitori di suono sono importanti. Trattare poco le tracce, allo scopo di ridurre le fasi e per non schiacciare le dinamiche già nel software. Mixare diligentemente, alzando il volume dell' ascolto del monitoring per mantenere un livello digitale più basso. Mantenersi a -23 RMS per avere lo spazio per la compressione durante la masterizzazione. L' home recording è un modo senz'altro legittimo di prodursi, anche a costi bassi, ma bisogna tenere conto che i livelli risultanti sono assolutamente differenti rispetto ad un mastering professionale e quello che si puo ottenere solo attraverso un certo modo di lavorare, con determinati parametri, situazioni e condizioni. Il sito dell' Elephant Studio per contattare Riccardo Parenti è il seguente: www.elephant-mastering.com