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I DIK DIK FESTEGGIANO 50 ANNI INSIEME E ANNUNCIANO IL NUOVO ALBUM
Uno degli ultimi grandi eventi di questo Salone 2016 è quello che ha come protagonisti i Dik Dik. All’Independent's Corner la storica band ha celebrato 50 anni di carriera con un nuovo album. Veri e propri messaggeri della musica, il gruppo è formato da “ragazzi” normali. Tutti e tre lavoravano come operai e hanno realizzato i propri sogni.
"Non avevamo grandi modelli da cui attingere - ha ammesso uno dei componenti della band -, ma sentivamo una pulsione per cambiare qualcosa". I Dik Dik sono stati soprannominati anche gli "impiegati della canzone" per non essersi mai fatti prendere dai vizi classici delle rockstar ovvero alcool e droga.
La svolta: il viaggio negli Stati Uniti. "Quando andavamo a suonare lì, era come suonare in Italia. Quando facevamo concerti oltreoceano il pubblico era composto quasi completamente da italiani che vivevano in America". Uno dei grandi punti di riferimento musicali sono stati i Beatles: "La prima volta che li ho sentiti sono rimasto sconvolto e abbiamo cominciato a emulare il loro stile, anche sul palco". Da quel momento si è creato un'unione indissolubile, che dura da 50 anni: "Le incomprensioni ci sono sempre, ma alla fine siamo sempre arrivati a un accordo tra di noi".
La cover di California Dreamin’, dei Mamas & the Papas, è stato il primo grande successo del gruppo. "Battisti è stato il nostro primo grande ammiratore - ha confessato il gruppo - e ci seguiva sempre. Elio e le Storie Tese, a loro volta, hanno utilizzato un nostro brano come cover e questo ci ha fatto molto piacere anche perchè è fatta molto bene".
La scelta delle canzoni è stata fondamentale. Mogol, che ha sempre collaborato con i Dik Dik, è stato bravo a proporre al gruppo sempre testi originali. Adesso, però, c’è il futuro: "Abbiamo pensato a un nuovo album in collaborazione con il produttore Mauro D’angelo. L’idea è quella di realizzare un doppio disco con tutti i nostri successi risuonati insieme ad altri artisti. Chi comprerà il disco troverà belle sorprese…".