Cagliari: La lotta per la casa occupa palazzina della Regione messa all’asta

Cagliari_La_lotta_per_la_casa_paguron“Abbiamo deciso di occupare per riprenderci ció che ci hanno tolto per troppo tempo”.

É questa la frase con cui le famiglie hanno iniziato la conferenza stampa per spiegare le motivazioni che le hanno portate a occupare le palazzine Ex Telecom di via Bainsizza 51. Sono dieci famiglie che da anni vivono in condizioni di emergenza abitativa: c’é chi a breve avrebbe subito lo sfratto dalla propria casa, chi ha subito il taglio delle utenze e chi era costretto a spendere gran parte del proprio stipendio per sostenere fitti altissimi. L’occupazione delle palazzine rappresenta un gesto di lotta che risolve un problema drammatico, attaccando allo stesso tempo i meccanismi speculativi di svendita della cosa pubblica che aggravano le condizioni di migliaia di cagliaritani.

Queste famiglie, insieme al Movimento di Lotta per la casa Casteddu, hanno deciso di riprendersi queste palazzine, da tanti anni abbandonate e che, nell’ Agosto 2015, la Regione Sardegna ha deciso di mettere all’ asta nonostante le piú di 1000 persone in attesa di un alloggio popolare nella sola città di Cagliari. Lo stabile, nella zona di Tuvixeddu, nel quartiere di Sant’Avendrace, era usato dai dipendenti ex telecom fino a dieci anni fa. L’area, che inizialmente vista la sua posizione strategica era di proprietà della Marina Militare, negli anni Trenta del secolo scorso fu data in concessione alla Asst, l’Azienda di Stato per i Servizi Telefonici, che qui costruì due palazzine con tredici appartamenti. Nel 1966 i terreni furono ceduti dalla Marina allo Stato e da qui alla Regione Sardegna, l’uso rimase sempre alla Asst che nel frattempo era diventata Sip e poi Telecom. Dal 2008 la Telecom ha cambiato sede e l’intera area è stata restituita alla Regione che le ha in seguito messe all’asta. [Read More]

Se Toccano Uno, Toccano Tutti. Liberta’ Per I Compagni Di Padova!

Movimento_di_lotta_per_la_casa_FirenzeQuattro compagni del Comitato Lotta per la Casa sono stati sottoposti agli arresti domiciliari stamattina a Padova. Conosciamo questi compagni, le loro battaglie, la loro generosità con cui quotidianamente lottano contro gli sfratti e la speculazione.
La magistratura li accusa di aver costituito un “associazione a delinquere” (!?) finalizzata alle occupazioni di case sfitte e al blocco degli sfratti tramite i picchetti.
In realtà, i compagni di Padova sono accusati di aver fatto quello che bisogna fare quando i diritti vengono calpestati e le ingiustizie sociali diventano quotidiane.
I compagni di Padova sono colpevoli di lottare per il diritto alla casa, esattamente come quotidianamente si fà qui a Firenze e tante altre città. E per questo hanno la nostra massima solidarietà e sostegno. Ma non solo: li vogliamo liberi il prima possibile!
Le loro lotte – evidentemente – hanno fatto paura alle vere associazione per delinquere: quelle composte da costruttori e palazzinari e alimentate dagli intrecci tra speculazione e politica. E così la Magistratura è arrivata in soccorso degli indifendibili con arresti e perquisizioni, cercando di impaurire e fermare un movimento che dal sud al nord del paese rivendica “casa, reddito e dignità per tutti”. [Read More]

Firenze: Le case ci sono, occupazione simbolica di un edificio della Cassa Depositi e Presititi

20160220_Firenze_occupazione_simbolica_della_Cassa_Depositi_e_PresititiIl bando ERP continua a venir rimandato e le risposte da parte del Comune di Firenze, nonostante le proteste delle scorse settimane, alla richiesta del passaggio da casa a casa per le famiglie sotto sfratto sono completamente assenti. Mentre sempre più sfratti vengono rimandati “a sorpresa”, Comune, ufficio casa e servizi sociali continuano a negare la possibilità di accesso a soluzioni che non siano le strutture di accoglienza (nella maggior parte dei casi solo per minori con la madre, anziani e disabili) perché “non ci sono i soldi” e “non ci sono le case”.

Questa mattina il Comitato degli inquilini sotto sfratto ha voluto evidenziare quanto ci sia di falso in queste affermazioni, occupando simbolicamente un edificio in via de’Benci 4, vuoto da decine di anni, salvo un breve periodo in cui è stato occupato negli anni novanta, ceduto da INAIL alla Cassa Depositi e Prestiti, affinché sia svenduto. “Più di 2000m2 sfitti da venti anni e ora in vendita. E poi dicono che non ci sono case per chi ha uno sfratto… e mentre centinaia di alloggi pubblici restano vuoti SPENDONO 70 euro al giorno per “ospitare” una donna sfrattata con un minore dentro le strutture. Siamo stanchi: assegnare le case vuote alle famiglie in emergenza!”. [Read More]

Firenze: Torna la luce all’ex-Aiazzone occupato. Sabato in piazza contro l’art.5

Firenze_aizzE’ tornata la luce allo stabile occupato dal Movimento di lotta per la casa di via dell’Avogadro dove da martedì erano rimasti senza fornitura elettrica i 150 abitanti, tra cui donne incinte, anziani, bambini e malati. A creare questa vera e propria emergenza umanitaria era stata la vergognosa e irresponsabile operazione di distacco eseguita dalla Questura in applicazione all’art.5 del Decreto Lupi. Un operazione portata avanti a forza di ripetute cariche dei reparti antisommossa per spezzare la tenace resistenza degli occupanti durata circa otto ore. Il distacco era stato condannato anche dai Medici per i Diritti Umani, sottolineando le precarie condizioni di salute di molti occupanti.
Nella giornata di mercoledì la protesta degli occupanti era arrivata fin dentro il Comune di Sesto Fiorentino, con un occupazione di sei ore del cortile dell’edificio. Durante un incontro con rappresentanti del Comune commissariato, l’istituzione si era limitata a “riconoscere la gravità della situazione” chiudendo su ogni possibilità di iniziativa concreta che andasse a ripristinare la fornitura elettrica. Questa infatti era la richiesta avanzata dagli occupanti.
Di fronte all’immobilismo istituzionale e nel bel mezzo dell’inverno – con temperature sotto lo zero – è arrivato un nuovo allaccio autorganizzato, rimasta unica soluzione ad un emergenza grave e pericolosa per la vita degli occupanti. [Read More]

Modena: La lotta per la casa non si processa

modenadbMentre si teneva l’udienza per direttissima contro DB lo sportello sociale La Rage ha convocato un presidio al quale hanno partecipato oltre quaranta solidali.al grido DB LIBERO – LA LOTTA PER LA CASA NON SI PROCESSA.

Il presidio si è tenuto in seguito all’unica risposta concreta che la governance e il comune modenese sono stati capaci di mettere in campo dopo le mobilitazioni messe in essere in questi mesi dalle famiglie della palazzina occupata di via Bonacorsa 20: una irruzione della polizia municipale all’interno degli appartamenti che, con toni provocatori e varie minacce, ha tentato di identificare forzatamente le famiglie presenti, operazione che è culminata con l’arresto di DB intervenuto con altri compagni per bloccare l’intimidazione. [Read More]

Torino: misure cautelari per resistenza a uno sfratto. La lotta per la casa non si ferma

prendocasa_liberiAlle prime ore di questa mattina la Digos ha notificato una serie di ordinanze applicative di misure cautelari ad attivisti dello sportello Prendocasa e occupanti dello Spazio Popolare Neruda di Torino. Sei in tutto i provvedimenti: per tre di loro il giudice per le indagini preliminari ha applicato l’obbligo di firma quotidiano, per altri tre il divieto di dimora nel comune di Torino.

I reati contestati – resistenza aggravata a pubblico ufficiale – si riferiscono a un muro popolare avvenuto alla fine di luglio per impedire lo sfratto di Antonina, una donna di 77 anni che rischiava di essere buttata fuori dall’abitazione in cui ha abitato per più di 40 anni. Dalla mattina decine di compagni, occupanti e solidali allestirono un presidio di fronte all’ingresso dell’abitazione, per impedire all’ufficiale giudiziario e al proprietario di casa (sopraggiunti con fare arrogante) di portare a compimento lo sfratto, riuscendo infine a ottenere un rinvio. [Read More]

Firenze: Rioccupato lo stabile abbandonato di via Toselli

20151227_Firenze_Rioccupato_lo_stabile_abbandonato_di_via_ToselliIeri mattina uno stabile abbandonato tra via Toselli e via Benedetto Marcello è stato occupato da un gruppo di giovani precari, disoccupati e studenti uniti nella campagna “Occupa con noi!“.

Stanze fino a ieri buie e polverose torneranno ad essere vissute, non seguendo le logiche speculative che governano la società, ma costruendo insieme un percorso di autogestione e di condivisione, rendendo il posto fruibile da tutti e tutte. Negli ultimi anni le città diventano sempre più vetrine a cielo aperto. Le zone centrali sono “addobbate” per attirare investitori e turisti, mente le periferie rimangono isolate assumendo l’unica funzione di quartiere dormitorio privo di alcun identità.
Questo processo appoggiato e finanziato dalle amministrazioni, ha portato al completo abbandono di interi palazzi e abitazioni, nonostante il problema abitativo affligga buona parte delle persone, costrette a tirare la cinghia pagando affitti e servizi a costi spropositati…” recita il volantino distribuito al quartiere.

L’edificio in questione fu occupato anche lo scorso anno da famiglie organizzate nel Movimento di Lotta per la Casa, che subirono un violento sgombero il 4 marzo 2015. Da quel giorno è stato murato ed è rimasto vuoto fino a ieri mattina. Non contenti di buttare fuori le famiglie, i proprietari hanno deciso di spaccare e murare anche i bagni e i sanitari, per provare a scongiurare future occupazioni. [Read More]

Firenze: Occupazione dello stabile ASL a Calenzano

Firenze_Occupazione_dello_stabile_ASL_a_CalenzanoIn merito all’occupazione dello stabile ASL di via Salvanti a Calenzano:

– Lo stabile fa parte del gruppo di tre immobili coinvolti nello scandalo che ha travolto l’Asl 10: dichiarazioni false, gare pilotate, favori, sperpero di denaro pubblico, gravi violazioni delle norme sugli appalti. Le persone indagate sono sei, tra cui l’ex direttore del Dipartimento risorse tecniche della Asl Fabio Tittarelli e all’ex direttore amministrativo David Vannozzi. I reati a vario titolo contestati sono falso in atto pubblico, truffa aggravata, abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Nel 2009 l’Asl è arrivata a pagare fino al 74% in più del loro valore di mercato gli immobili, per poi lasciarli inutilizzati fino ad oggi. Milioni di euro dei cittadini bruciati per una speculazione finalizzata ad arricchire i soliti. [Read More]

Firenze: emergenza casa – occupata palazzina dello scandalo ASL a Calenzano

20151223_Firenze_emergenza_casa_occupata_palazzina_dello_scandalo_ASL_a_CalenzanoOggi pomeriggio le famiglie in emergenza abitativa sgomberate due settimane fa da viale della Toscana sono tornate ad occupare. Hanno reso finalmente ad un’utilità sociale una palazzina situata in via Salvanti a Calenzano, di proprietà della ASL, costruita con i soldi della regione e mai utilizzata fino ad oggi.

La palazzina fa parte, insieme tra le altre a quella in via Ponte di Mezzo 27, adesso studentato occupato, dello scandalo che ha coinvolto ASL, regione e costruttori riguardo ad appalti per costruzioni legate alla sanità, che una volta acquistate dalla Regione a prezzi maggiori di quelli di mercato, non sono più risultate “adatte” a ciò per cui erano destinate. Sono quindi rimaste “impacchettate” fino a quando non sono state restituite ad una pubblica utilità da chi le ha occupate. [Read More]

Roma: 23 Dicembre, Contro lo Stato d’Emergenza e il Giubileo della Paura. Riprendiamoci le strade!

20151223_corteo_romaMercoledì 23 Dicembre 2015
Ore 16.00 da Piramide
CORTEO CITTADINO

Roma non è più una città aperta, tutt’altro. Lo si respira nell’aria, lo si coglie al primo sguardo. Ogni angolo della città è presidiato da polizia, carabinieri, militari con i mitra alla mano; per le vie e nelle stazioni ogni luogo è buono per un posto di blocco, per un controllo. Ad ogni ora del giorno, mentre andiamo a lavoro, a scuola, mentre ci incontriamo con la nostra famiglia o con i nostri amici, possiamo essere arbitrariamente fermati e trattenuti, senza che questo corrisponda ad una logica se non quella della paura. [Read More]