Calais (Francia): Migranti benvenuti!

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Tolosa (Francia): giorni della CREA, 15-24 aprile 2016

Da circa 5 anni, noi, membri della CREA (Campagne de Requisition, Entraide et Autogestion, campagna di occupazione, mutuo soccorso e autogestione) occupiamo palazzi lasciati vuoti da privati o dallo Stato per abitarci, organizzarci, vivere secondo i nostri bisogni e con i nostri mezzi. Rifiutiamo di vedere gli interessi dei ricchi trasformare la città e fare la guerra ai poveri. Fin dall’inizio le nostre azioni si sono opposte alle logiche speculative e alla miseria organizzata dal potere e dal capitalismo, perché vogliamo vivere in dignità; e non ci sorprende che di fronte a ció i dispositivi di repressione crescono di anno in anno. Sappiamo che ció non puo che peggiorare, poiché le nostre lotte minacciano i loro interessi e privilegi. Al nostro bisogno di dignità e giustizia sociale, rispondono con la repressione violenta, difesa dai discorsi politici e dalla giustizia borghese. Durante tutti questi anni, non siamo stati di certo risparmiati: più di 80 sgomberi, dozzine di persecuzioni giudiziarie, intimidazioni di ogni genere, botte, umiliazioni… E’ quindi naturale che sentiamo di appartenere ad altre storie. [Read More]

Montreuil (banlieue est di Parigi): racconto dello sgombero di via della Renardière 6

NESSUNA ESPULSIONE È “NORMALE”

Lo squat di via della Renardière 6, a Montreuil, è stato aperto lo scorso Marzo da alcune persone che avevano bisogno di una casa, con la voglia di vivere in maniera collettiva e senza dover spendere una fortuna ogni mese per pagare qualche metro quadrato d’affitto. La casa era in stato d’abbandono da più di un anno ma, come spesso accade, nel momento in cui ha ricominciato ad essere abitata, la proprietaria si è affrettata a tentare di sgomberare gli e le occupanti. Durante il processo per lo sgombero, è arrivata a mentire senza vergogna sulle sue vere intenzioni: ha addotto come pretesto di voler dar un alloggio a sua madre nella casa occupata, mentre tutti nel quartiere sanno che il suo progetto è di distruggere l’edificio e fare dei profitti costruendo degli appartamenti, prevedendo un innalzamento degli affitti grazie all’estensione della linea 11 della metropolitana fino al quartiere della casa occupata. Senza sorpresa, i giudici hanno deciso lo sgombero degli e delle occupanti. [Read More]

Notre Dame de Landes (FR): Appello dei Chats Teigneux – 10 giorni di resistenza alla Châtaigne

Fonte: https://zad.nadir.org/spip.php?article761
Tradotto da Resiste!: https://resiste.squat.net/

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Il 4 dicembre ha avuto luogo il processo riguardante la domanda di autorizzazione di demolizione delle case costruite alla Châtaigne in seguito alla manifestazione di rioccupazone del 17 novembre 2012. Il resoconto avrà luogo l’11 dicembre. La Prefettura vorrebbe buttar giù un luogo simbolo della mobilitazione di 40.000 persone contro l’aeroporto e il suo mondo.

Fin d’ora un appello all’azione decentralizzata circola in caso di attacco sul luogo: Contro l’aeroporto e il suo mondo: se distruggono il nostro luogo di organizzazione, occuperemo il loro!

E’ sempre possibile recarsi sul sito, non cederemo alla pressione poliziesca e all’ocupazione attuale della zona. Le costruzioni continuano l’energia è sempre all’appuntamento! Più che mai è indispensabile far vivere questo luogo. Non lasciamoci affumicare dalle loro proposte di negozziazione, è sul terreno che si fa la lotta, non nei palazzi di Matignon.

PS: rimane ancora molti altri luoghi sulla ZAD e l’occupazione continua altrove. Numerosi altri cantieri sono in corso!

Appello dei Chats Teigneux

(Dalla Châtaigneraie, la Chât

aigne, la Castagne, Premier Presidio, les Souches, le Kyste)

Dal 5 al 15 dicembre: continuiamo a resistere, teniamoci pronti.

Il 17 novembre, 40.000 persone, molto diverse e determinate, si sono assembrate sulla ZAD per ricostruire. Un gesto di risposte dopo un mese di sgomberi, destruzione e resistenza. D’allora, il movimento non ha mai cessato di ampliarsi.

L’operazione César, per quanto riguarda lo svuotamento della zona dai suoi abitanti, ha miseramente fallito. Ci rattristano le nostre case demolite, i nostri amici feriti, i nostri compagni incarcerati. La collera ha riempito i boschi e non siamo mai stati così numerosi, la ZAD, anche se assediata, non è mai stata così viva. Malgrado i tentativi di divisione, la rioccupazione ha generato delle complicità forti e indedite, che chiedono solo di intensificare. Un nuovo legame è nato. [Read More]

Notre-Dame-des-Landes (Francia): Chiamata per una dimostrazione di rioccupazione per il 17/11 nel ZAD, dove la lotta contro le forze repressive è ancora in corso

Per gli costruttori, la ZAD è semplicemente una “zona di sviluppo differita” da decenni. Per i combattenti, questa è una zona da difendere (Zone À Défendre). In entrambi i casi, lo spazio si trova nella campagna a nord di Nantes, in Francia. Secondo il Potere, dovrebbe lasciare il posto per i piani industriale, e in particolare ad un aeroporto internazionale di Notre-Dame-des-Landes. Il particolare mega-progetto è nelle mani della corporazione multinazionale Vinci, che fornisce anche altri “servizi” in tutto il mondo, come ad esempio strutture penitenziarie, autostrade a pedaggio, centrali nucleari, e così via.

Molti attivisti nella ZAD non sono solo in lotta contro la costruzione dell’aeroporto, ma resistono al Capitale, allo Stato e qualsiasi controllo sulla loro vita quotidiana in generale. Dalla metà del mese di Ottobre, più di 1.200 poliziotti sono stati dispiegati nella zona. Da quel momento, la polizia sta sfrattando degli occupanti da vari luoghi diversi in tutta la ZAD, usando lacrimogeni di gas, aggredendo violentemente dei resistenti e distruggendo case e accapamenti. [Read More]

Notre-Dame-des-Landes (Francia): La lotta continua contro l’aereoporto

La ZAD è una zona in lotta contro un aereoporto nella Francia dell’Ovest a 15Km da Nantes. Un primo progetto è stato proposto piu’ di 40 anni fa, da allora è stato contrastato da una resistenza locale che dura fino ad oggi. Questo progetto è nelle mani della società multinazionale VINCI, che costruisce tra l’altro prigioni, autostrade, centrali nucleari. Questo progetto è il fiore all’occhiello di Jean Marc Yrault, attuale primo ministro francese. Nel 2009 la zona ha accolto un campo « azione climatica », dopo le case che erano vuote(perchè espropriate), i campi e le foreste sono stati occupati dalla gente disgustata da qu(www.zad.nadir.org) esto progetto, per poterci abitare e resistere. Le motivazioni per restare sono tante e diverse per le diverse persone che vivono qui, ma gli e le occupanti sono uniti/e dall’idea che combattere il sistema capitalista non deve restare solo una teoria ma una pratica di vita quotidiana. [Read More]

Nantes (Francia): Appello di solidarietà contro il progetto della costruzione dell’aeroporto nella zona di Notre-Dame-Des-Landes

“L’operazione è finita, tutto si è svolto senza incidenti”, diceva il prefetto alle dieci e mezza del primo giorno. Ah si? Eppure, nel momento in cu pronunciava queste parole, gli sbirri stavano attaccando il Far Ouest e il Sabot e l’accesso alla ZAD era vietato a tutti/e, compresi i giornalistacci e gli abitanti “legali”! Gli sbirri avevano previsto, per quel giorno, di prendere possesso di 11 spazi, cioè un terzo delle nostre abitazioni, ripartiti su 2000 ettari. Sono riusciti ad occuparne soltanto 8. Per prendere il primo luogo d’abitazione si sono limitati a sparare una pioggia di lacrimogeni, da lontano, fino ad incendiarlo. Ovvio, non avevano verificato se c’erano delle persone che dormivano nelle capanne oppure no! Ecco cos’è un’operazione “senza incidenti”… [Read More]

ZAD (Notre-Dame-des-Landes): dura da 5 giorni lo sgombero della ZAD, 600 sbirri, una casa rioccupata, tutte le cronache

Sgombero della ZAD

segui tutte le cronache in diretta tradotte in italiano (e spagnolo) su

https://resiste.squat.net/

Sito originale (francese e inglese): http://zad.nadir.org/

* Bilancio dei tre giorni precedenti:

– Luoghi sgomberati martedì 16 ottobre: la Bellich’, Bel Air, la Gaite’, les Planchettes, le Tertre, le Pre’ Failli, la Pre’ Faillite e St Jean du Tertre,

– Luoghi distrutti mercoledì 17 ottobre: Les Planchettes, le Tertre,

– Luoghi sgomberati giovedì 18 ottobre: la Pointe, la capanna collettiva della foresta di Rohanne.

– Luoghi sgomberati venerdì 19 ottobre: l’Isolette, Le Coin

* E soprattutto rimangono tanti luoghi occupati (i terreni e le tre case che hanno tempo fino al 27 ottobre), tutti gli occupanti sono sul posto, con tanta altra gente venuta per controllare la zona e tanti messaggi e azione di solidarieta’ da tuttx! Non sono le loro pressioni poliziesche che renderanno le nostre contestazioni impotenti, gli atti di resistenza continueranno fino a quando il progetto non sara’ ritirato.

* Ieri sera venerdì 19 una casa della ZAD, svuotata dei suoi abitanti e murata dai padroni è stata RIAPERTA dagli oppositori. Ecco qui il comunicato stampa dell’azione.

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Notre-Dame-de-Landes (Francia): Se sgomberano la ZAD, corteo di rioccupazione

Corteo di rioccupazione

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Notre Dame de Landes-in caso di sgombero: Corteo di rioccupazione Per riseminare, per ricostruire…per impedire la costruzione dell’aeroporto! Né qui, né a Khimki, né altrove. Vinci vattene!

Il quarto sabato dopo il primo sgombero ci diamo appuntamento, alle 11, nella zona di Notre Dame de Landes. Il 7 maggio 2011 eravamo 1000 persone a manifestare, forcone alla mano, per sottrarre insieme un terreno agricolo all’abbandono. Si trattava di favorire la creazione di uno spazio coltivato che adesso contribuisce ad alimentare la lotta contro l’aeroporto. Non abbandoniamo e ci impegniamo a difendere questo e gli altri spazi occupati dalla Zad ( la Zone d’amenagement différé, dove è previsto l’aeroporto, divenuta Zone a Défendre).

Il 24 giugno Vinci intraprende alcune procedure di sgombero contro otto case occupate, tra cui Les Planchettes, luogo collettivo di accoglienza e organizzazione. Il 10 luglio qualche migliaio di persone affermeranno ancora : “Vinci vattene!” Il Martedì 23 agosto, il presidente della regione Pays de la Loire, Jacques Auxiette, chiede al prefetto di fare piazza pulita degli occupanti della Zad. L’appello alla repressione più brutale è senza ambiguità, ma questo non ci impedirà di resistere, ritornare e ricrescere.

Per far seguito al 7 maggio, gli occupanti della Zad e Reclaim the Fields, rete di contadini in lotta,invitano a una grande manifestazione di rioccupazione in caso di sgombero e invitano tutti i collettivi e gruppi solidali a sostenere quest’iniziativa. Se la forza poliziesca arriva, vogliamo essere di nuovo in migliaia per dare corpo al grido “Vinci vattene!” e ritornare a occupare la zona per continuare a impedire concretamente i lavori.

Da quarant’anni i potenti e i cementificatori lavorano sodo al progetto di un nuovo aeroporto a fianco di Nantes, a Notre Dame de Landes, per realizzare i loro sogni voraci di metropoli e di espansione economica. La Zad è 2000 ettari di terre coltivate e abitate che si vogliono annientare sotto il cemento. La resistenza contro questo progetto è all’incrocio di molte poste in gioco sulle quali unirsi, per affrontare delle problematiche e pensare delle strategie comuni. Attraverso questa lotta noi combattiamo l’alimentazione sotto flebo, la società industriale e il suo riscaldamento climatico, le politiche di sviluppo economico e di controllo del territorio, le megalopoli e la normalizzazione delle forme di vita, la privatizzazione del comune, il mito della crescita e l’illusione della partecipazione democratica…
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Tolosa (Francia): Amicx, complicx, indesiderabilx di qualsiasi tipo, compagnx, venite tutti a Tolosa!

Siamo un centinaio di abitanti e abitante (tra cui 25 bambini) e più di un centinaio di individui coinvolti nelle attività dello spazio autogestito di Tolosa (22 rue Demouilles).

Siamo sotto sgombero a breve.

Tra qualche giorno lo stato mandra i suoi sbirri per provare a sgomberarci di nuovo, per distruggere questo luogo, per lasciare vuoto uno spazio di 5400m² senza nessun progetto, come lo era da sei anni, tanto morto quanto possibile.

Non abbiamo per il momento nessuna soluzione per trovare un altro posto, noi abbiamo deciso di rimanere qua. Non vogliamo lasciare il nostro palazzo e abbiamo soltanto questo da perdere. [Read More]