Lione

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Lione
comune
Ville de Lyon
Lione – Stemma Lione – Bandiera
Lione – Veduta
Localizzazione
Stato Francia Francia
Regione Alvernia-Rodano-Alpi
Dipartimento Metropoli di Lione
Arrondissement Lione
Cantone Non presente
Amministrazione
Sindaco Gérard Collomb (PS) dal 25/03/2001
Territorio
Coordinate 45°46′01″N 4°50′03″E / 45.766944°N 4.834167°E45.766944; 4.834167 (Lione)Coordinate: 45°46′01″N 4°50′03″E / 45.766944°N 4.834167°E45.766944; 4.834167 (Lione)
Altitudine 173 m s.l.m.
Superficie 47,87 km²
Abitanti 506 615[1] (2014)
Densità 10 583,14 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale 69001-69009
Fuso orario UTC+1
Codice INSEE 69123
Cartografia
Mappa di localizzazione: Francia
Lione
Lione
Sito istituzionale

Lione (AFI: /liˈone/[2][3]; in francese Lyon, /ljɔ̃/; in arpitano Liyon) è una città della Francia centro-orientale, capoluogo della metropoli di Lione e della regione Alvernia-Rodano-Alpi.

Lione è la terza città più grande della Francia dopo Parigi e Marsiglia, ma, considerando l'area metropolitana, è seconda dopo la capitale. La città sorge alla confluenza del Rodano e della Saona ed è composta da un centro storico (Vieux-Lyon, Fourvière, Saint Jean) e da un centro più commerciale con la Place des terreaux, Place Bellecour e la Rue de la République sulla penisola tra Rodano e Saona.

I suoi abitanti si chiamano lionesi (in francese Lyonnais /ljɔ'nɛ/). Il motto della città è Avant, Avant, Lion le melhor, in arpitano "Avanti, avanti, Lione la migliore".

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'antichità di Lione[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Lugdunum.
Il leone, molto rappresentato in città, è da secoli il simbolo di Lione
Vista del centro storico dalla collina di Fourviere che domina la città da ovest

Secondo la leggenda, Lione fu fondata dal re Atepomaro e dal druido Momoro. Gli scavi realizzati nel quartiere di Vaise hanno dimostrato che il sito era occupato ben prima della fondazione della città romana: nel VI secolo a.C. un insediamento gallico si trovava sulle colline ad ovest del fiume Saona, e commerciava con il mondo mediterraneo[4].

La città romana fu fondata nel 43 a.C., dal luogotenente di Giulio Cesare, Lucio Munazio Planco, incaricato dal Senato romano su proposta di Cicerone[5]. Egli ne tracciò i confini con un aratro, sulla collina di Fourvière (Forum Vetus) e le diede il nome di Lugdunum, ossia "fortezza del dio Lúg"[6], la suprema divinità dei Galli, probabilmente sul luogo di un precedente accampamento militare che era servito di base alla spedizione gallica di Cesare. L'evento fu commemorato con la coniazione di una moneta.

Lo sviluppo della città fu favorito dalla sua posizione, sulla via di accesso dall'Italia[7], alla confluenza della Saona (Arar) e del Rodano e dal suo statuto di colonia romana. In occasione della divisione del territorio gallico in tre province in aggiunta alla già esistente Gallia Narbonense, nel 27 a.C., Lione divenne capitale della "Gallia Lugdunense". Sulle pendici della collina di Croix-Rousse si innalzò il santuario federale delle tre province galliche, dove ogni anno si radunavano i delegati delle tribù galliche per celebrare il culto di Roma e dell'imperatore regnante.

Resti dell'anfiteatro delle Tre Gallie.

Nacquero a Lugdunum gli imperatori Claudio, nel 10 a.C., e Caracalla, nel 188.

Nel 65 Lugdunum, in un solo giorno, venne pressoché distrutta dalle fiamme[8]. L'imperatore Nerone decretò l'immediato invio di soccorsi e di cospicui sussidi[9]. Probabilmente a causa dei mancati effetti di tali sussidi, e sospettando che fossero finiti nelle borse di avidi potentati, Nerone decise di effettuare un censimento della provincia per migliorare l'imposizione fiscale e riequilibrare le sorti della popolazione[10]. Lione dimostrò sempre una grande devozione nei confronti di Nerone, inviando un contributo di quattro milioni di sesterzi in occasione del grande incendio di Roma del 64 e rifiutandosi nel 68 di unirsi alla rivolta aristocratica contro l'imperatore.

La cristianizzazione avvenne precocemente: san Potino, primo vescovo della diocesi di Lione, e santa Blandina, martirizzati nel 177 sotto Marco Aurelio, figurano tra i primi martiri della città. Sant'Ireneo successe a san Potino e fu uno dei primi teologi cristiani[11]. Lione era un importante centro culturale cristiano e nel VI secolo vi nacque Sidonio Apollinare.

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Dei Burgundi, scampati alla distruzione di Worms da parte degli Unni, nel 437 si installarono nella città per concessione di Flavio Ezio e nel 461 ne fecero la loro capitale[12].

Occupata da Carlo Martello nel 732, dopo la morte di Carlo Magno passò a Lotario insieme al territorio ad est della Saona. Appartenne alla Lotaringia e al Sacro Romano Impero fino al XIV secolo, quando fu inserita nel regno di Francia e i re francesi ne fecero il centro delle loro attività rivolte verso l'Italia.

La città restava di dimensioni modeste, ma si distinse in campo religioso, tanto che il suo vescovo fu elevato al rango di primate di Gallia da papa Gregorio VII nel 1078. Nel XIII secolo vi si tennero due concili.

Rinascimento ed epoca moderna[modifica | modifica wikitesto]

Lo sviluppo economico maggiore si ebbe a partire dal XVI secolo, con l'arrivo dei banchieri fiorentini e di mercanti, attirati dalle franchigie regie e dalle fiere che vi si tenevano quattro volte l'anno. Vi si sviluppò in particolare il commercio della seta. Di quest'epoca restano numerosi immobili di stile rinascimentale, che testimoniano la ricchezza della città.

Il periodo di maggiore prosperità terminò con le guerre di religione: Lione risentì in modo particolare dei massacri della notte di san Bartolomeo nel 1572 e della spedizione del barone des Adrets. La città riuscì a riprendersi, ma senza raggiungere più il prestigio del periodo precedente.

Il XVII secolo fu comunque un'epoca tranquilla e di grande fasto: regnava la tolleranza e la città si abbellì con la costruzione del nuovo municipio (Hôtel de Ville). La sua fedeltà alla corona durante la Fronda le valse le elargizioni reali. Alla fine del secolo l'industria della seta ne aveva assorbito gran parte delle forze economiche, mentre commercio ed attività bancarie erano state lasciate ai ginevrini e agli svizzeri.

Nel XVIII secolo proseguì il periodo di tranquillità e si videro altre importanti costruzioni, come quelle di Soufflot (Hôtel Dieu e Loggia del Cambio).

La Rivoluzione francese[modifica | modifica wikitesto]

Durante la Rivoluzione francese, nel 1793 Lione prese posizione a favore dei girondini e si sollevò contro la Convenzione: subì prima di arrendersi un assedio di più di due mesi e una feroce repressione: la città prese il titolo di "Città liberata" e circa 2000 persone furono fucilate o ghigliottinate, mentre diverse residenze private furono distrutte, soprattutto presso piazza Bellecour.

La presa di potere da parte di Napoleone Bonaparte fu salutata con favore, come fine del periodo oscuro e ritorno alla pace civile. Ma sotto l'impero napoleonico si accentuò ancor più il centralismo.

La rivoluzione industriale[modifica | modifica wikitesto]

Stampa di Lione nel 1869.

Grazie alle competenze ereditate dall'industria della seta, la città partecipò alla rivoluzione industriale con le sue manifatture tessili e nel XIX secolo era un importante centro industriale. La meccanizzazione comportò grandi lotte sociali, con insurrezioni come la "rivolta dei canuts" (operai setaioli), nel 1831. Nel 1832 fu collegata per mezzo di una delle più antiche ferrovie alla vicina città di Saint-Étienne.

La Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Durante la Seconda guerra mondiale, essendo situata nel territorio della Repubblica di Vichy, che non venne occupata dai nazisti fino al novembre del 1942, accolse inizialmente molti rifugiati.

Dopo l'occupazione nazista, divenne un centro della Resistenza francese, favorita in questo dai molti passaggi coperti interni agli edifici (traboules), che permettevano di sfuggire più facilmente agli occupanti tedeschi. La città venne bombardata dall'aviazione alleata il 26 maggio del 1944, poco prima della sua liberazione.

Il Museo della Resistenza, collocato nell'Hôtel Terminus, antica sede della Gestapo vicino alla sponda del fiume Rodano e accanto al quartiere universitario, rende conto della cronologia degli eventi della seconda guerra mondiale, della resistenza francese e delle persecuzioni antisemite; vi è in visione il video con il processo contro il comandante della Gestapo Klaus Barbie. La storia dell'Hôtel Terminus e di quello che fu chiamato "il Boia di Lione" è stata raccontata dal documentarista tedesco Marcel Ophüls nel film del 1988 Hôtel Terminus.

Evoluzione recente[modifica | modifica wikitesto]

Lione dalle rive del Rodano nel 2007 verso il ponte detto Guillotierre

Negli anni 1960 come nel resto della Francia, crebbe grandemente il numero degli abitanti e furono costruiti nuovi quartieri di abitazione in periferia: La Duchère per accogliere i rimpatriati dall'Algeria (Pieds-Noirs), Mermoz, Rillieux.

La modernizzazione venne attuata con grandi lavori urbanistici, come la costruzione di un quartiere affaristico a La Part-Dieu (oggi secondo CBD della Francia, dietro a Parigi La Defense), il tunnel che oltrepassa la collina di Fourvière e la costruzione della metropolitana (inaugurata nel 1978).

Per canalizzare l'espansione urbana fu decisa nel 1970 la creazione di una nuova città a L'Isle-d'Abeau, che attualmente raggiunge più di 40 000 abitanti e raggruppa cinque comuni. Nel 1975 fu costruito l'aeroporto internazionale di Lione Saint-Exupéry a Satolas.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti

Luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
UNESCO World Heritage Site logo.svg Patrimonio dell'umanità
Città storica di Lione
(EN) Historic Site of Lyons
Au dessus du quartier Saint-Jean.jpg
Tipo Architettonico, artistico
Criterio (ii) (iv)
Pericolo Nessuna indicazione
Riconosciuto dal 1998
Scheda UNESCO (EN) Scheda
(FR) Scheda
Una via della città vecchia
La città vecchia vista dalla Croix-Rousse
Panorama notturno visto dalla riva est del Rodano

500 ettari di Lione sono stati classificati dall'UNESCO nel 1998 patrimonio mondiale dell'umanità. La città è membro dell'organizzazione delle città del patrimonio mondiale.

Edifici civili e luoghi particolari[modifica | modifica wikitesto]

Patrimonio religioso[modifica | modifica wikitesto]

Musei e gallerie[modifica | modifica wikitesto]

Architettura del XX secolo[modifica | modifica wikitesto]

  • Il mercato di Tony Garnier, vecchio luogo di parcheggio degli animali destinati ai mattatoi de la Mouche, riconvertita in sala di spettacoli.
  • La torre del Crédit Lyonnais, o torre La Part-Dieu, chiamata "la matita" dai lionesi.

Urbanesimo contemporaneo[modifica | modifica wikitesto]

  • La casa del libro, dell'immagine e del suono - progettata e costruita da Mario Botta (Villeurbanne).
  • La città internazionale (1983-2006), che fiancheggia il parco della testa d'oro, vecchia sede della fiera di Lione, che è un polo terziario, culturale e turistico che raccoglie uffici, sale di conferenze, hotel, casinò, museo e cinema. Quest'insieme è opera dell'architetto italiano Renzo Piano e del paesaggista Michel Corrajoud.
  • L'Opera, rinnovata da Jean Nouvel.
  • L'École normale supérieure lettres et sciences humaines (ENS-LSH), costruita e progettata da Henry Gaudin.
  • Stazione ferroviaria dell'aeroporto, (1997), progetto dell'architetto Santiago Calatrava.
  • Progetti urbani della confluenza del Rodano e del Saona, al sud delle penisole. (Zona Confluence)

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci di Lione[modifica | modifica wikitesto]

1945-1957 Édouard Herriot Radicale
1957-1976 Louis Pradel -
1976-1989 Francisque Collomb UDF
1989-1995 Michel Noir RPR
1995-2001 Raymond Barre -
2001- Gérard Collomb PS

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Arrondissements[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Arrondissement municipali di Lione.

Lione è divisa in nove zone comunali chiamati arrondissement, creati a partire da 1852 (da non confondere con l'arrondissement dipartimentale di Lione). L'organizzazione amministrativa della città è comparabile a quella di Parigi e di Marsiglia. La maggior parte delle zone, in passato, era identificata dal loro nome piuttosto che dal loro numero di zona.

Comuni annessi successivamente alla città[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Lione e le sue regioni costituiscono un polo di sviluppo a livello europeo. La sua posizione di centro di comunicazione favorisce la sua attrazione e la sua irradiazione. La regione di Lione ha una lunga tradizione di iniziative economiche e tecnologiche. Durante il Rinascimento era un grande centro bancario e editoriale, poi è diventata famosa nell'ingegneria meccanica e nella ricerca scientifica in medicina, fisica, virologia.

Tutti i settori industriali sono qui rappresentati, ma si possono mettere in evidenza molti settori nei quali Lione ha una reputazione internazionale: la meccanica, il tessile, la chimica, la farmacia e la salute. La città di Lione lavora in partenariato con gli attori pubblici locali, in particolare con la ADERLY (camera di commercio e d'industria di Lione), per facilitare la creazione e l'impianto delle imprese sul suo territorio.

Trasporti e Comunicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Trasporti urbani[modifica | modifica wikitesto]

Lyon - transports en commun - Farben nach Transportmittel.png
Stazione Vélo'v
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Tram a Lione e Metropolitana di Lione.

La società Trasporti Comunali di Lione (TCL), che serve 62 comuni dell'agglomerato, costituisce la seconda rete di trasporto pubblico della Francia dopo quella della RATP parigina. La rete della TCL comprende:

  • 10 linee ferroviarie (60 km), distribuite in 4 linee di metropolitana, 5 linee di tram e 2 linee di funicolare. Il 17 novembre 2012 è stata inaugurata una quinta linea di tram, con percorso che va da Grange Blanche a Parc du Chêne/Eurexpo.
  • 250 linee di superficie (2536 km), distribuite in 119 linee d'autobus, 7 linee di filobus, 19 linee di minibus e 105 linee d'autobus scolastico.
  • dal 2005 è attivo l'innovativo servizio di bike sharing chiamato Vélo'v, uno dei primi in assoluto e spesso modello per altri progetti simili: biciclette disposte in stazioni tecnologicamente avanzate in tutto il centro della città, disponibili 24 ore su 24, facilmente noleggiabili con una economica tessera settimanale o annuale.
  • dal 2010 è attivo un servizio di navetta tramite tram, che collega l'aeroporto Saint-Exupéry con il centro della città.

Trasporto fluviale[modifica | modifica wikitesto]

I fiumi Saona e Rodano a valle di Lione sono vie navigabili. Il porto fluviale di Lione, denominato Port Édouard Herriot, è situato nella zona di Gerland.

Trasporto stradale[modifica | modifica wikitesto]

Lione è conosciuta per la sua posizione chiave tra Nord e Sud, e per questo si tratta anche di un nodo stradale molto importante:

il trasporto più usato è la bici

Trasporto ferroviario[modifica | modifica wikitesto]

La messa in servizio del TGV nel 1981 ha gradualmente cambiato le comunicazioni interregionali. Dopo il successo della nuova linea verso il Nord e la capitale, e della linea verso il Mar Mediterraneo si è decisa la costruzione della linea TGV tra Lione e Torino, che dovrebbe facilitare il superamento delle Alpi. Il proseguimento a sud fino a Lione della linea di TGV Reno-Rodano è in progetto da molti anni, ma il suo finanziamento non è fissato.

Trasporto aereo[modifica | modifica wikitesto]

Lione è attualmente servita da due aeroporti, entrambi gestiti dalla società Aéroports de Lyon.

  • L'aeroporto principale è Lione Saint Exupéry, in precedenza chiamato Lione Satolas (dal nome della località in cui è situato). È il quarto aeroporto francese per traffico passeggeri, ed è un importante scalo di coincidenze. Dispone di una moderna stazione per treni TGV.
  • Il secondo aeroporto è Lione-Bron (dal nome della località in cui è situato). Fino al 1975 era l'aeroporto di Lione, poi sostituito da Lione Saint Exupéry. È attualmente il terzo aeroporto d'affari francese dopo Parigi-Le Bourget e Cannes-Mandelieu.

Comunicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Lione è la sede di Euronews, rete televisiva paneuropea di informazione multilingue, che si è imposta, in Europa, come leader tra le emittenti all-news.

Educazione e cultura[modifica | modifica wikitesto]

Studi superiori[modifica | modifica wikitesto]

Più di 100.000 studenti frequentano le cinque università e i numerosi istituti superiori. Ecco la lista dell'università della città:

Arte[modifica | modifica wikitesto]

  • Casa della danza
  • Les Subsistances: Vecchi depositi trasformati in seminari creativi.
  • Cinema: Rue du premier film, dove i fratelli Lumière hanno inventato il cinema nel 1895.
  • Teatri: Il personaggio di Guignol, è stato inventato a Lione da Laurent Mourguet.
  • La friche: vecchi depositi industriali riconvertiti in un luogo di spazio libero per gli artisti.

Cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

L'8 dicembre si celebra la Festa delle luci (Fête des Lumières). Gli abitanti mettono delle lanterne alle finestre delle loro abitazioni. Inoltre artisti provenienti da tutto il mondo, con spettacolari giochi di luce, illuminano il centro storico e i monumenti più famosi della città.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

L'Olympique Lyonnais è tra le squadre più titolate di Francia e di rilievo anche a livello europeo. Dalla stagione 2001-2002 ha vinto consecutivamente sette campionati di Ligue 1, stabilendo un record europeo, e negli anni successivi si è affermata a livello continentale partecipando alla UEFA Champions League. Ha vinto anche 5 Coppe di Francia. I suoi colori sociali sono il blu, rosso e bianco e gioca al Parc Olympique Lyonnais.

Basket[modifica | modifica wikitesto]

Nella LNB Pro A Lyon è rappresentata dal Lyon Villeurbanne che ha nel suo palmarès ben 17 titoli nazionali. Gioca le sue partite al'Astroballe di Villeurbanne, capace di 5.000 spettatori.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Magia e occultismo[modifica | modifica wikitesto]

Secondo gli esperti di occultismo, Lione forma insieme a Torino e a Praga il triangolo magico della magia bianca[16].

Persone legate a Lione[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni lionesi celebri o di adozione:

Età romana[modifica | modifica wikitesto]

Artisti e autori[modifica | modifica wikitesto]

Religiosi[modifica | modifica wikitesto]

Scienziati, ingegneri e architetti[modifica | modifica wikitesto]

Industriali[modifica | modifica wikitesto]

Uomini politici[modifica | modifica wikitesto]

Cuochi[modifica | modifica wikitesto]

Sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Cantanti[modifica | modifica wikitesto]

Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]

Ecco i principali piatti della cucina lionese.

Antipasti[modifica | modifica wikitesto]

  • La salade lyonnaise (insalata verde con pancetta, crostini di pane e uovo in camicia)
  • I gratons (ciccioli)
  • La rosette de Lyon (salame tipico)
  • Le cervelas (würstel)
  • Le Jésus de Lyon (salame tipico)
  • La zuppa di cipolla gratinata
  • Il gateau de foies de volaille (sformato di fegatini di pollo)

Piatti principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Boudin aux pommes (sanguinaccio con mele)
  • Gratin de cardons (cardi gratinati)
  • Quenelles de brochet (specie di cannelloni di luccio)
  • Andouillette (salsiccia di stomaco e intestino di maiale)
  • Criques
  • Pomme dauphine (purea di patate mista a pasta per bignè salata)
  • Foie de veau à la lyonnaise (fegato di vitello alla lionese)
  • Sabodet (una specie di cotechino)
  • Saucisson chaud à la lyonnaise (cotechino)
  • Tripes (trippa)

Formaggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Saint-marcellin
  • Saint-Félicien
  • Rigotte
  • Mont-d'Or
  • Cervelle de canut

Dolci[modifica | modifica wikitesto]

  • Pogne de Romans (sorta de brioche dauphinoise con essenza di fiori d'arancio. Il nome viene della città Romans-sur-Isère, vicino a Lione)
  • Coussin de Lyon o coussin de pâte d'amande, cuscino di Lione (dolcetti di pasta di mandorle con ripieno al cioccolato profumato al curaçao)
  • Bugnes, una sorta di bignè tipici di Carnevale
  • Papillote, gustosi dolcetti natalizi
  • Matefaim, molto simili alle crêpe

Vini[modifica | modifica wikitesto]

  • Côteaux du Lyonnais
  • Beaujolais
  • Côtes du Rhône

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) INSEE popolazione legale totale 2012, insee.fr.
  2. ^ Luciano Canepari, lione, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  3. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Lione", in Dizionario italiano multimediale e multilingue d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2007, ISBN 978-88-397-1478-7.
  4. ^ (FR) Mathieu Poux, Hugues Savay-Guerraz, Lyon avant Lugdunum, Infolio éditions, 2003, ISBN 2-88474-106-2.
  5. ^ Cassio Dione, Storia romana, libro XLVI, 50.
  6. ^ (FR) Xavier Delamarre, Noms de lieux celtiques de l'Europe ancienne, éditions Errance, 2012, p. 183, ISBN 978-2-87772-483-8.
  7. ^ Strabone, Geografia, IV, 6, 11.
  8. ^ (LA) Seneca, Epistulae Morales Ad Lucilium, Libro XIV 91.
  9. ^ Filippo Carillo (a cura di), Edifizi, in Dizionario universale ossia repertorio ragionato di giurisprudenza e quistioni di diritto di Merlin, tomo 5, Venezia, Giuseppe Antonelli, 1836, p. 154, ISBN non esistente. URL consultato il 9 aprile 2016.
  10. ^ (FR) Pierre Cosme, L'Année des quatre empereur, Parigi, Fayard, 2012, pp. 15-16, ISBN 2-213-65518-9.
  11. ^ (LA) Gregorio di Tours, Historia Francorum, Libro I, 29.
  12. ^ (FR) Justin Favrod, Les Burgondes, un royaume oublié au cœur de l'Europe, in Le Savoir Suisse, Losanna, PPUR, 2002.
  13. ^ Venceslas Kruta, La scrittura, in Sabatino Moscati, Venceslas Kruta, Otto Hermann Frey, Barry Raftery e Miklos Szabo (a cura di), I Celti (Catalogo della mostra "I Celti: la prima Europa", Palazzo Grassi), Milano, Rusconi, 1991, ISBN 978-88-452-1753-1.
  14. ^ Gemellaggi - Lione, comune.milano.it. URL consultato il 14 giugno 2016.
  15. ^ città gemellate con Craiova, primariacraiova.ro. URL consultato il 20 maggio 2011.
  16. ^ Lione, vertice francese del triangolo magico, angolohermes.com.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Siti istituzionali e turistici:

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