Federico Savelli

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Federico Savelli

Federico Savelli, Signore di Poggio, Principe d’Albano (... – 19 dicembre 1649), è stato un militare italiano, comandante dell’esercito del Sacro Romano Impero durante la guerra dei Trent'anni.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da una famiglia aristocratica romana (il padre era Bernardino Savelli, signore di Palombara e la madre Lucrezia degli Anguillara), combatte in Ungheria per l'imperatore Rodolfo II.

Nominato comandante in capo di Bologna, Ferrara e della Romagna dal papa Paolo V, viene nominato luogotenente generale dello Stato Pontificio da Gregorio XV.

In seguito si trasferisce alla corte di Ferdinando II dove, allo scoppio della guerra dei Trent'anni si guadagna il favore del generale imperiale Albrecht von Wallenstein e ottiene il comando del Meclemburgo.

Dopo essere stato sconfitto a Demmin da Gustavo II Adolfo di Svezia viene rimosso dal comando e nominato ambasciatore presso il Vaticano.

Il 19 gennaio 1635 viene nominato feldmaresciallo e, dopo la salita al trono di Ferdinando III, diventa uno dei comandanti dell'esercito del Sacro Romano Impero assieme a Johann von Werth.

Sconfitto e fatto prigioniero durante la battaglia di Rheinfelden del 1638, riesce a fuggire e durante la guerra di Castro è comandante di Perugia.

Nel 1646 difese la fortezza asburgica di Orbetello contro un attacco della flotta francese.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Karl Sommeregger, Savelli, Freidrich Herzog von . Allgemeine Deutsche Biographie. Lipsia: Duncker & Humblot. 1907.
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