È guerra tra procure sul caso Consip. La Procura di Napoli proseguirà l'inchiesta sugli appalti di Alfredo Romeo, confermando la delega d'indagine ai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (Noe) che svolgono l'attività investigativa insieme a finanza e carabinieri del comando provinciale. Lo apprende l'Ansa da fonti di Palazzo di giustizia, dopo la notizia dell'indagine svolta dalla Procura di Roma a carico del capitano del Noe Giampaolo Scafarto indagato per falso in riferimento alle intercettazioni relative a Tiziano Renzi, padre dell'ex presidente del Consiglio.
Si tratta dell'ultimo atto di uno scontro istituzionale ai massimi livelli, preceduto dalla decisione della Procura di Roma, retta da Giuseppe Pignatone, di togliere l'indagine Consip ai carabinieri del Noe per affidarla ai carabinieri della Capitale. Era il 4 marzo scorso: a motivare la decisione di Pignatone le numerose fughe di notizie sull'inchiesta. "Le indagini del procedimento a carico di Alfredo Romeo e altri sui fatti (poi) di competenza di questa Procura sono state oggetto di ripetute rivelazioni di notizie coperte da segreto", affermava la Procura di Roma.
Ora la decisione della Procura di Napoli di confermare la delega al Noe, malgrado l'indagine romana a carico di Scafarto. Prima dell'interrogatorio del capitano del Noe, Pignatone ha telefonato al procuratore facente funzione Nunzio Fragliasso per avvertirlo dell'iniziativa. La circostanza, come riferiscono fonti di palazzo di giustizia di Napoli, è stata apprezzata dai magistrati della Procura.