Grecia ottomana

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Per Grecia ottomana s'intende l'occupazione della Grecia da parte dell'Impero Ottomano dal 1453 (anno della caduta di Costantinopoli) fino al 1821 (anno di inizio della guerra d'indipendenza greca), in realtà, si arrivò all'indipendenza ufficialmente solo nel 1827 per intervento delle potenze europee che sconfissero le forze del sultano nella celebre battaglia di Navarino.

La dominazione ottomana fu particolarmente dura per i greci: la lingua e la letteratura ellenica vennero spesso proibite e in molte zone fu imposta l'odiosa tassa di sangue, ogni riferimento all'Impero bizantino venne cancellato o messo a tacere con ogni mezzo.

I turchi tentarono inoltre di disperdere il popolo greco, favorendo l'immigrazione di popoli turchi e musulmani in Tracia (dove ben presto i greci divennero una minoranza), anche Atene e l'Attica in generale subirono l'immigrazione di parecchi albanesi musulmani.

Nonostante ciò la lingua e la cultura greca sopravvissero, grazie soprattutto all'opera del clero ortodosso, che continuò ad insegnare la cultura e le tradizioni greche in vere e proprie scuole nascoste, tramandandole di generazione in generazione.