Arturo Vidal
Arturo Vidal | ||
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Vidal con la Nazionale cilena nel 2013 | ||
Nome | Arturo Erasmo Vidal Pardo | |
Nazionalità | Cile | |
Altezza | 180[1] cm | |
Peso | 75[1] kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Centrocampista | |
Squadra | Bayern Monaco | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1997-2004 | Rodelindo Román | |
2004-2005 | Melipilla[2] | |
Squadre di club1 | ||
2005-2007 | Colo-Colo | 36 (2) |
2007-2011 | Bayer Leverkusen | 117 (15) |
2011-2015 | Juventus | 124 (35) |
2015- | Bayern Monaco | 30 (4) |
Nazionale | ||
2007 | Cile U-20 | 14 (8) |
2007- | Cile | 80 (17) |
Palmarès | ||
Copa América | ||
Oro | Cile 2015 | |
Oro | Stati Uniti 2016 | |
Mondiali di Calcio Under-20 | ||
Bronzo | Canada 2007 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. |
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Statistiche aggiornate al 27 giugno 2016 |
Arturo Erasmo Vidal Pardo (Santiago del Cile, 22 maggio 1987) è un calciatore cileno, centrocampista del Bayern Monaco e della Nazionale cilena.
In carriera si è aggiudicato tre campionati cileni (Apertura 2006, Clausura 2006 e Apertura 2007) con il Colo Colo, quattro campionati italiani (2011-2012, 2012-2013, 2013-2014 e 2014-2015), una Coppa Italia (2014-2015) e due Supercoppe di Lega (2012 e 2013) con la Juventus e un campionato tedesco (2015-2016), una Coppa di Germania (2015-2016) e una Supercoppa di Lega (2016) con il Bayern Monaco.
Con la Nazionale ha invece vinto due edizioni della Copa América (Cile 2015 e Stati Uniti 2016), prendendo inoltre parte ai Mondiali di Sudafrica 2010 e Brasile 2014; in ambito giovanile con il Cile Under-20 si è classificato al terzo posto ai Mondiali Under-20 di Canada 2007.
Indice
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Originario di San Joaquín, un sobborgo di Santiago del Cile,[3] è il secondo di sei fratelli, tre maschi e tre femmine,[4] cresciuti dalla madre Jaqueline dopo che il padre Erasmo lasciò la famiglia quando Vidal aveva cinque anni[5] – pur se col tempo hanno rinsaldato i loro legami.[6] Sposato con Maria Teresa Matus,[7] la coppia ha due figli, Alonso[8] ed Elisabetta.[9]
È noto come Guerriero,[10] soprannome che a suo dire ben gli si addice «per il mio modo di giocare, per come interpreto le partite»;[11] tra gli altri nomignoli, gli sono stati affibbiati Celia Punk per via della sua cantante preferita, Celia Cruz,[12] e King Arturo, quest'ultimo da lui utilizzato nei social network.
Possiede in patria una scuderia ippica, la "Stud Alvidal", per cui correva come fantino uno dei suoi migliori amici, Nicolas, morto in un incidente di gara nel 2011; da allora, Vidal festeggia ogni suo gol portandosi le mani alle orecchie, ripetendo il gesto che l'amico scomparso compiva dopo le vittorie in pista.[13] Nel maggio 2016 gli è stato inoltre dedicato uno stadio presso San Joaquín, ove il calciatore è nato e cresciuto, che porta il suo nome.[14]
Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]
« Mi piace sapermela cavare in ogni zona del campo. Era così fin da ragazzo e sicuramente è una qualità apprezzata dagli allenatori. » |
(Arturo Vidal, 24 dicembre 2013[6]) |
Destrorso,[15] Vidal è un jolly[6][16] capace di ricoprire i ruoli più diversi[17][18] – dal difensore,[19] suo ruolo originario,[20][21] al trequartista[22] – ma è come centrale di centrocampo che esprime il meglio di sé, risultando efficace sia nella fase di copertura che in quella offensiva.[23] Molto valido come incontrista, quindi nella marcatura e nell'anticipo, gode di un buon senso della posizione, caratteristica che in mezzo al campo gli fa recuperare molti palloni. Dribbling e corsa gli permettono invece di spingere sulla fascia e di arrivare facilmente al cross. Dotato di buoni fondamentali, sa farsi valere anche nel colpo di testa[16] e nel tiro da fuori.[15] Tutte queste qualità lo portano a essere considerato uno dei migliori centrocampisti della sua generazione,[24][25][26] nonché tra i più forti calciatori cileni della storia.[6]
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Club[modifica | modifica wikitesto]
Colo-Colo[modifica | modifica wikitesto]
Da piccolo inizia a tirare i primi calci al pallone nella squadra del suo quartiere, il Rodelindo Román.[6][20] All'età di dodici anni entra poi nel settore giovanile del Colo-Colo,[27] club di cui è sempre stato tifoso,[28] dove viene allenato tra gli altri da Claudio Borghi,[3][23] tecnico che lo fa in seguito debuttare diciannovenne tra i professionisti.
Esordisce nella finale dell'Apertura 2006 del Campeonato Nacional de Primera División del Fútbol Profesional contro l'Univ. de Chile, entrando in campo nei minuti finali al posto di Gonzalo Fierro, partita che si conclude con la vittoria del Colo-Colo. Nel torneo successivo, il Clausura 2006, Vidal si ritaglia maggiore spazio nella formazione che vincerà il secondo titolo consecutivo. L'anno dopo, è ormai tra i punti fermi della squadra che vince l'Apertura 2007.
Bayer Leverkusen[modifica | modifica wikitesto]
L'Apertura 2007 è l'ultimo torneo con la maglia del Colo-Colo per Vidal, che a fine campionato, voluto dal direttore sportivo Rudi Völler,[16] viene acquistato dai tedeschi del Bayer Leverkusen. La valutazione del cartellino (11 milioni di dollari) segna, all'epoca, il record per un giocatore militante nel campionato cileno.[16][29]
È durante gli anni a Leverkusen che Vidal viene trasformato stabilmente da centrale difensivo – ruolo fin lì ricoperto in Sudamerica[21] – a centrocampista.[20] Frenato all'inizio da un infortunio,[30] debutta in Bundesliga contro l'Amburgo il 19 agosto 2007; nella stagione successiva la squadra raggiunge la finale della Coppa di Germania, persa contro il Werder Brema. Rimane in Germania in totale quattro anni; nella stagione 2010-2011 realizza dieci reti in campionato, risultando il miglior marcatore della squadra e contribuendo al secondo posto finale; inoltre, con sei realizzazioni su sei tentativi, è anche il miglior rigorista stagionale.[31]
Juventus[modifica | modifica wikitesto]
Durante una gara di Europa League tra Bayer Leverkusen e Villarreal, Vidal attira le attenzioni di Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus.[32] Il 22 luglio 2011 il giocatore viene quindi acquistato dal club italiano per 10,5 milioni di euro (più eventuali 2 di bonus),[33] debuttando in maglia bianconera l'11 settembre seguente, nella prima giornata di campionato, andando subito in gol nella vittoria per 4-1 sul Parma.[34] Inizialmente le caratteristiche di Vidal poco si adattano agli schemi di Antonio Conte; ciò nonostante le buone prestazioni offerte convincono il tecnico a cambiare le sue idee per far giocare stabilmente il cileno nel centrocampo bianconero,[20] dove si trova a giostrare assieme a Claudio Marchisio e Andrea Pirlo,[35] diventando ben presto una pedina inamovibile della squadra.[35][36] La prima doppietta in Serie A, siglata il 22 aprile 2012 nella vittoria 4-0 contro la Roma,[37] è anche la prima assoluta da quando è in Europa. Vidal conclude la sua stagione d'esordio in bianconero emergendo come una delle rivelazioni del campionato italiano,[36][35] contribuendo dopo nove anni a riportare lo scudetto sulle maglie del club piemontese.[38][39]
Al debutto nella stagione 2012-2013, l'11 agosto realizza un rigore nella vittoria della Juventus 4-2 ai supplementari (4-2) contro il Napoli, nella finale di Supercoppa italiana disputatasi a Pechino,[40] mentre il 19 settembre bagna con una rete il suo esordio assoluto in Champions League, nel 2-2 dei bianconeri in casa del Chelsea.[41] Il 29 gennaio 2013, col gol siglato alla Lazio nel ritorno della semifinale di Coppa Italia, persa per 2-1,[42] va a segno in tutte e quattro le competizioni stagionali giocate dalla Juventus, unico bianconero assieme a Vučinić. In quest'annata Vidal si conferma sui livelli della precedente,[43] mostrandosi inoltre più prolifico a rete: anche grazie al fatto di diventare il rigorista principale della squadra, il giocatore va in doppia cifra – superando il suo precedente record che risaliva al 2010-2011 – e, nonostante il ruolo di centrocampista, si afferma come il maggiore goleador della formazione torinese con 15 centri tra campionato e coppe.[44] Il 28 aprile risulta decisivo aprendo le marcature nel derby contro il Torino, finito poi 0-2;[45] è suo il tiro dal dischetto che, il 5 maggio, decide la sfida col Palermo e dà alla Juventus la certezza del bis-scudetto, il secondo consecutivo anche per Vidal.[46]
La terza annata a Torino si apre per Vidal con la conquista della seconda Supercoppa nazionale, giocando la finale del 18 agosto vinta dalla Juventus per 4-0 sulla Lazio.[47] Sul piano personale, il 27 novembre arriva la prima tripletta della carriera,[48] realizzata nella sfida di Champions League contro Copenaghen, che vale il 3-1 finale:[49] nell'occasione Vidal diventa il primo giocatore cileno a siglare un hat trick nella massima competizione europea per club,[50] nonché il terzo bianconero di sempre (dopo Inzaghi e Del Piero).[51] La sua prolificità stagionale sottoporta prosegue in campo europeo, dove il 27 febbraio 2014 timbra il suo primo gol juventino in Europa League, aprendo le marcature nel 2-0 del club torinese sul campo del Trabzonspor, nella sfida di ritorno dei sedicesimi di finale.[52] A fine torneo vince con i bianconeri il suo terzo scudetto consecutivo:[53] Vidal è tra i protagonisti dell'affermazione tricolore con 11 reti in campionato, cui si aggiungono le 7 marcature nelle coppe europee che portano il suo ruolino a 18 centri stagionali – in tutti e tre i casi, suoi primati personali –; tuttavia il centrocampista chiude in anticipo quest'annata, in cui raggiunge con la Juventus anche la semifinale di Europa League, a causa di un infortunio al ginocchio destro[54] che lo costringe a un intervento chirurgico,[55] per non pregiudicare la sua partecipazione ai successivi mondiali brasiliani.[56]
La quarta stagione con i bianconeri, ora allenati da Massimiliano Allegri, si apre tra luci e ombre per Vidal, ancora reduce dai postumi di un infortunio forse curato troppo frettolosamente,[57] più che altro per timore di non poter adeguatamente contribuire agli impegni conclusivi della precedente annata.[58] Ciò nonostante, il 30 novembre, in occasione della stracittadina contro il Torino, apre le marcature dal dischetto e serve poi l'assist a Pirlo per il definitivo 2-1 juventino.[59] Sotto la gestione del nuovo tecnico, Vidal è ora stabilmente nel cuore del gioco, in un 4-3-1-2 che lo vede quale trequartista in appoggio alla coppia d'attacco,[22] o prettamente da interno col compito di smistare palloni.[58] Il 14 aprile 2015, ancora su rigore, segna il decisivo 1-0 al Monaco che vale l'approdo alle semifinali di Champions League.[60] Il 2 maggio è suo il gol che decide la partita in casa della Sampdoria e che assegna matematicamente lo scudetto alla Juventus, il quarto consecutivo sia per la squadra sia per il cileno,[61] mentre il 20 dello stesso mese conquista il suo primo double nazionale sollevando anche la Coppa Italia, vinta a Roma contro una Lazio battuta 2-1 ai supplementari.[62][63] Il 6 giugno Vidal diventa infine il primo calciatore cileno della storia a scendere in campo in una finale di Champions League,[64] seppur la Juventus non riesca a conquistare il trofeo, battuta 1-3 dal Barcellona.[65] È questa l'ultima sua partita con la maglia bianconera, che lascia dopo quattro stagioni e sette trofei, mettendo a referto 171 partite e 48 gol.
Bayern Monaco[modifica | modifica wikitesto]
Dopo quattro anni a Torino, il 28 luglio 2015 viene ufficializzato il trasferimento di Vidal al Bayern Monaco di Josep Guardiola, per 37 milioni (più eventuali 3 di bonus).[66][67] Il cileno, che fa così ritorno nel calcio tedesco, esordisce con i bavaresi il 1º agosto seguente, in occasione della finale di Supercoppa di Germania persa ai tiri di rigore contro il Wolfsburg.[68] Il 9 dello stesso mese segna il suo primo gol con la nuova maglia, aprendo le marcature dal dischetto nel 3-1 al Nöttingen in Coppa di Germania;[69] il 19 settembre sigla invece la prima marcatura in campionato, nello 0-3 esterno contro il Darmstadt.[70] In Champions League risulta determinante per il passaggio del turno alle semifinali per la compagine bavarese:[71] è infatti suo il gol che decide l'andata dei quarti contro il Benfica,[72] mentre al ritorno va ancora in rete nel 2-2 finale che elimina i portoghesi.[73] Dopo l'eliminazione in semifinale contro l'Atlético Madrid,[74] il 7 maggio 2016 Vidal si aggiudica la prima Bundesliga, grazie alla vittoria per 2-1 sull'Ingolstadt 04.[75] Il 21 dello stesso mese aggiunge un altro trofeo al suo palmarès, in seguito alla vittoria della Coppa di Germania sul Borussia Dortmund: dopo lo 0-0 scaturito al termine dei supplementari i bavaresi prevalgono ai rigori, serie nella quale il cileno realizza il secondo penalty.[76]
La seconda stagione di Vidal con il club campione di Germania, ora allenato da Carlo Ancelotti, inizia subito all'insegna del successo con la conquista della Supercoppa tedesca: nel match del 14 agosto i bavaresi si impongono per 2-0 sul Borussia Dortmund, con la rete iniziale che porta la firma del cileno.[77]
Nazionale[modifica | modifica wikitesto]
Nazionali giovanili[modifica | modifica wikitesto]
Vidal ha rappresentato il Cile Under-20 in occasione del Campionato sudamericano di categoria disputato nel 2007 in Paraguay, dove ha segnato sei reti. Ottenuta così la qualificazione al Campionato mondiale Under-20 dello stesso anno, il giocatore ha preso parte con la Rojita anche a questa competizione dove ha segnato due reti, rivelandosi uno dei punti di forza della squadra che sul suolo canadese centrò uno storico terzo posto;[23] Nelson Acosta intendeva convocarlo per la Copa América 2007, ma il giocatore fu ritenuto indispensabile[78] per l'Under-20 e dirottato quindi al Mondiale di categoria.
Nazionale maggiore[modifica | modifica wikitesto]
Tra il 2007 e il 2009 è stato convocato più volte nel Cile per le qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2010, che la Roja conclude al secondo posto del girone sudamericano. Convocato per il campionato del mondo 2010, gioca quattro partite partendo sempre titolare. Nel 2011 partecipa alla Copa América in Argentina, collezionando tre presenze e un gol contro il Messico, che vale la vittoria nella partita d'esordio.[79]
Nel novembre 2011 viene escluso, assieme a quattro compagni, dal ritiro della nazionale dal commissario tecnico Claudio Borghi, dopo essersi presentato al ritiro in ritardo e in condizioni ritenute «non adeguate».[80] A seguito di questo episodio, nel dicembre successivo la Federcalcio cilena decide la sua sospensione per indisciplina dalla nazionale per dieci partite,[81] sanzione in seguito dimezzata il 20 aprile 2012.[82] Ritorna a vestire la maglia della nazionale il 2 giugno successivo, nella sfida valida per le qualificazioni ai Mondiali 2014 contro la Bolivia, segnando il gol del definitivo 2-0 per il Cile.[83]
Il 1º giugno 2014 viene inserito dal CT Jorge Sampaoli nella lista dei 23 convocati per il Mondiale 2014.[84] Il 15 dello stesso mese esordisce nel torneo iridato, nella vittoria per 3-1 ai danni dell'Australia, senza tuttavia brillare.[85] Parte da titolare anche nella successiva partita del girone contro la Spagna, che sancisce, grazie alla vittoria per 2-0, il passaggio del turno per la compagine cilena,[86] mentre resta in panchina nell'ultima gara del girone persa per 2-0 contro i Paesi Bassi.[87] Conclude la sua seconda esperienza mondiale con l'eliminazione negli ottavi di finale per opera del Brasile, perdendo ai rigori dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sull'1-1.[88]
Il 31 maggio 2015 Sampaoli lo inserisce nella lista dei 23 convocati per la Copa América 2015, svoltasi in Cile.[89] Nella partita inaugurale del torneo, l'11 giugno contro l'Ecuador, contribuisce alla vittoria cilena per 2-0, segnando la rete del vantaggio con un calcio di rigore da lui stesso procuratosi.[90] Nella seconda partita del girone, pareggiata per 3-3 contro il Messico, realizza la sua prima doppietta in Nazionale,[91] siglando al contempo, grazie alla seconda marcatura dal dischetto, la millesima rete nella storia della Roja.[92] Gioca da titolare anche nel terzo e ultimo match contro la Bolivia che, grazie alla vittoria per 5-0, sancisce il passaggio del turno per la formazione di Sampaoli.[93] Dopo aver eliminato l'Uruguay ai quarti per 1-0,[94] il Cile si impone anche nella semifinale contro il Perù per 2-1.[95] In finale la Roja, dopo che i tempi regolamentari e supplementari erano terminati sullo 0-0, conquista la prima Copa América della sua storia superando ai rigori l'Argentina, serie nella quale Vidal – peraltro premiato come miglior giocatore del match,[96] nonché inserito nel miglior undici della competizione –[97] realizza il secondo penalty.[98][99]
Durante le qualificazioni ai Mondiali 2018 in Russia segna la prima rete della competizione nel pareggio interno per 1-1 contro la Colombia, siglando il momentaneo vantaggio.[100]
Convocato dal neo CT Juan Antonio Pizzi in occasione della Copa América Centenario negli Stati Uniti,[101] Vidal e compagni iniziano la fase a gironi con una sconfitta per 2-1 contro l'Argentina.[102] Le seguenti due partite si concludono invece con una duplice vittoria: la prima con un sofferto 2-1 sulla Bolivia, dove è proprio il centrocampista a siglare entrambe le reti per la propria compagine,[103] e la seconda con un 4-2 al Panamá: la Roja approda in tal modo alla fase a eliminazione diretta come seconda del gruppo, dietro all'Albiceleste.[104] Superato il Messico ai quarti con un roboante 7-0[105] e la Colombia in semifinale per 2-0, seppur Vidal non abbia disputato il match per squalifica,[106] la formazione di Pizzi si ritrova in finale di nuovo contro l'Argentina in un remake dell'edizione precedente: così come un anno prima, dopo lo 0-0 al termine dei supplementari, sono ancora i cileni ad aggiudicarsi il trofeo ai rigori, serie nella quale Vidal, inserito nuovamente nella top 11 del torneo,[107] fallisce peraltro il proprio tentativo di realizzazione, risultato comunque ininfluente sull'esito finale.[108]
Statistiche[modifica | modifica wikitesto]
Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]
Statistiche aggiornate al 19 agosto 2016.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
2005 | Colo-Colo | PD | 2 | 0 | - | - | - | CL | 0 | 0 | - | - | - | 2 | 0 |
2006 | PD | 19 | 0 | - | - | - | CS | 12 | 3 | - | - | - | 31 | 3 | |
2007[109] | PD | 15 | 2 | - | - | - | CL | 8 | 0 | - | - | - | 23 | 2 | |
Totale Colo-Colo | 36 | 2 | - | - | 20 | 3 | - | - | 56 | 5 | |||||
2007-2008 | Bayer Leverkusen | BL | 24 | 1 | CG | 0 | 0 | CU | 9 | 0 | - | - | - | 33 | 1 |
2008-2009 | BL | 29 | 3 | CG | 6 | 3 | - | - | - | - | - | - | 35 | 6 | |
2009-2010 | BL | 31 | 1 | CG | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 32 | 1 | |
2010-2011 | BL | 33 | 10 | CG | 2 | 1 | UEL | 9 | 2 | - | - | - | 44 | 13 | |
Totale Bayer Leverkusen | 117 | 15 | 9 | 4 | 18 | 2 | - | - | 144 | 21 | |||||
2011-2012 | Juventus | A | 33 | 7 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 35 | 7 |
2012-2013 | A | 31 | 10 | CI | 4 | 1 | UCL | 9 | 3 | SI | 1 | 1 | 45 | 15 | |
2013-2014 | A | 32 | 11 | CI | 1 | 0 | UCL+UEL | 6+6 | 5+2 | SI | 1 | 0 | 46 | 18 | |
2014-2015 | A | 28 | 7 | CI | 4 | 0 | UCL | 12 | 1 | SI | 1 | 0 | 45 | 8 | |
Totale Juventus | 124 | 35 | 11 | 1 | 33 | 11 | 3 | 1 | 171 | 48 | |||||
2015-2016 | Bayern Monaco | BL | 30 | 4 | CG | 6 | 1 | UCL | 11 | 2 | SG | 1 | 0 | 48 | 7 |
2016-2017 | BL | 0 | 0 | CG | 1 | 1 | UCL | 0 | 0 | SG | 1 | 1 | 2 | 2 | |
Totale Bayern Monaco | 30 | 4 | 7 | 2 | 11 | 2 | 2 | 1 | 50 | 9 | |||||
Totale carriera | 307 | 56 | 27 | 7 | 82 | 18 | 5 | 2 | 421 | 83 |
Cronologia presenze e reti in Nazionale[modifica | modifica wikitesto]
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Club[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
|
Individuale[modifica | modifica wikitesto]
|
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) Arturo Vidal, su fcbayern.de. URL consultato il 27 aprile 2016.
- ^ Enrico Fracassi, Arturo Vidal: la storia del nuovo centrocampista bianconero, su juvemania.it, 22 luglio 2011. URL consultato l'11 novembre 2011.
- ^ a b Paolo Rossi, Enrica Tarchi, Energia Vidal (PDF), in Hurrà Juventus, novembre 2011, pp. 6-7. URL consultato il 15 dicembre 2011.
- ^ Sandro Scarpa, Vidal a Hurrà Juventus, su tuttomercatoweb.com, 3 novembre 2011. URL consultato il 3 dicembre 2011.
- ^ Vidal, altro guaio: il padre in manette, anche se..., su calcioblog.it, 1º dicembre 2011. URL consultato il 3 dicembre 2011.
- ^ a b c d e G. B. Olivero, Vidal: Juve-Roma e la Champions, "nel 2014 vincerò il Pallone d'oro", su gazzetta.it, 24 dicembre 2013.
- ^ Matrimonio da re per Vidal e Maria Teresa, su sportmediaset.mediaset.it, 20 dicembre 2014.
- ^ Guido Vaciago, Vidal: «I miei gol? Mio figlio preferisce l'Uomo Ragno!», su tuttosport.com, 23 dicembre 2013.
- ^ Juve, Vidal di nuovo papà. La Fiorentina è... avvisata, su tuttosport.com, 7 marzo 2014. URL consultato il 18 aprile 2014.
- ^ Vidal: «Chiamatemi Guerriero!», su juventus.com, 23 luglio 2011. URL consultato il 23 luglio 2011.
- ^ Juve, grinta Vidal: "Voglio la Champions", su corrieredellosport.it, 13 gennaio 2012. URL consultato il 13 gennaio 2012.
- ^ Massimiliano Nerozzi, Sarà Vidal il guardaspalle di Pirlo, su lastampa.it, 21 luglio 2011. URL consultato il 23 luglio 2011.
- ^ Filippo Fiorini, Nel cuore di Vidal, in Guerin Sportivo, marzo 2014, pp. 14-23.
- ^ Elmar Bergonzini, Cile, a San Joaquin ora c'è lo stadio Arturo Vidal!, su gazzetta.it, 18 maggio 2016.
- ^ a b Luca Stacul, Arturo Vidal, il jolly bianconero, su eurosport.yahoo.com, 21 luglio 2011. URL consultato il 4 dicembre 2011.
- ^ a b c d Stefano Chioffi, Vidal, il jolly difensivo del Leverkusen, su corrieredellosport.it, 7 novembre 2008. URL consultato il 12 ottobre 2011.
- ^ Gianluigi Longari, La Loca Inter di Bielsa parte da due colpi, su tuttomercatoweb.com, 15 giugno 2011. URL consultato il 23 luglio 2011.
- ^ Sergio Stanco, Vidal, il 'tuttocampista' che tutti invidiano a Conte e alla Juventus, su goal.com, 3 febbraio 2014. URL consultato il 6 marzo 2015.
- ^ Filippo Cornacchia, Juve, il centrale di scorta si chiama Vidal, su tuttosport.com, 1º settembre 2011. URL consultato il 21 febbraio 2012.
- ^ a b c d Fabio Vergnano, Che forza l'uragano Vidal, in Hurrà Juventus, dicembre 2012, pp. 4-5.
- ^ a b Alberto Mauro, Juventus, Vidal difensore a Livorno: Conte lo prova centrale nel 3-5-2, su gazzetta.it, 22 novembre 2013.
- ^ a b Romeo Agresti, Un trequartista per la nuova Juventus: oggi Vidal, domani Shaqiri o Berardi?, su goal.com, 6 novembre 2014.
- ^ a b c (EN) Vidal: This is Chile's greatest generation, su fifa.com, 8 ottobre 2012. URL consultato l'11 ottobre 2012.
- ^ Mirko Graziano, Vidal: "La mia Juve di fenomeni", su gazzetta.it, 28 agosto 2011. URL consultato il 28 agosto 2011.
- ^ «La Juve è il massimo, per lei posso fare la spalla di Pirlo», in La Gazzetta dello Sport, 28 agosto 2011, p. 2. URL consultato il 29 ottobre 2011.
- ^ Dunga lo esalta: "Mi rivedo in lui, è uno dei 5 migliori interpreti del ruolo al mondo", su tuttojuve.com, 21 febbraio 2012. URL consultato il 21 febbraio 2012.
- ^ Massimiliano Nerozzi, Il guerriero Vidal: "Questa Juve mi assomiglia: corre e lotta come me", su lastampa.it, 25 luglio 2011. URL consultato il 4 dicembre 2011.
- ^ Adriano Seu, Cile: l’eterno Paredes manda in orbita il Colo Colo e... Vidal, su tropicodelcalcio.gazzetta.it, 15 marzo 2015.
- ^ (ES) Millonario traspaso de Arturo Vidal al Bayer Leverkusen marca récord, su rie.cl, 27 aprile 2007. URL consultato l'11 dicembre 2011.
- ^ Vidal preoccupa il Leverkusen, su uefa.com, 28 novembre 2007. URL consultato il 12 ottobre 2011.
- ^ (DE) Spielerstatistik der Bundesliga 2010/2011 - Elfmeter, su fussballdaten.sport.de. URL consultato il 2 dicembre 2011.
- ^ Paratici sale in cattedra: a Piacenza il ds tricolore, su tuttosport.com, 8 maggio 2014.
- ^ Accordo con il Bayer 04 Leverkusen per l'acquisto del calciatore Arturo Vidal (PDF), in Juventus Football Club, 22 luglio 2011. URL consultato il 23 luglio 2011. [collegamento interrotto]
- ^ Jacopo Gerna, Pirlo è geniale, Juve da urlo. Parma spazzato via: 4-1, su gazzetta.it, 11 settembre 2011.
- ^ a b c Filippo Bonsignore, Da Pirlo a Vidal a Del Piero, tutti i protagonisti del primo trionfo di Andrea Agnelli, su ilsole24ore.com, 6 maggio 2012. URL consultato il 7 maggio 2012.
- ^ a b Alberto Mauro, Vidal come Deschamps, per lui Conte ha cambiato la Juve, su gazzetta.it, 18 aprile 2012. URL consultato il 30 aprile 2012.
- ^ Riccardo Pratesi, Uragano Vidal sulla Roma. La Juve sale a +3 sul Milan, su gazzetta.it, 22 aprile 2012. URL consultato il 23 aprile 2012.
- ^ Riccardo Pratesi, Vucinic e autogol, delirio Juve. Per i bianconeri è il 28° scudetto, su gazzetta.it, 6 maggio 2012. URL consultato il 7 maggio 2012.
- ^ Vladimiro Cotugno, Juve Campione d'Italia, 2-0 al Cagliari. Milan ko, su tuttosport.com, 6 maggio 2012. URL consultato il 7 maggio 2012.
- ^ Riccardo Pratesi, La Supercoppa è della Juve. 4-2 al Napoli dopo 120', su gazzetta.it, 11 agosto 2012.
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- «Il finale della scorsa stagione [2013-2014, n.d.r.] è stato maledetto, il mio rendimento calò molto [...] l'operazione dell'anno scorso mi ha condizionato molto ma rifarei tutto negli stessi tempi. Purtroppo dovendo recuperare con tanta velocità, ho seriamente rischiato di farmi male in modo anche irreparabile. La mia è stata una scelta d'amore nei confronti della Juve. Non potevo lasciare la squadra prima della semifinale di Europa League con il Benfica. Mi sono giocato il Mondiale e pure buona parte dell’attuale stagione, però ho deciso con il cuore, amo la Juve, sono fatto così».
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- ^ Nicola Sellitti, Coppa America, Cile supera la Colombia 2-0: è di nuovo finale con l'Argentina, su repubblica.it, 23 giugno 2016.
- ^ a b Nino Caracciolo, Copa America, ecco la top 11: quanta nostalgia di Serie A!, su sportfair.it, 27 giugno 2016.
- ^ Valerio Clari, Coppa America, Cile-Argentina 4-2 d.c.r.. La maledizione non lascia Messi, su gazzetta.it, 27 giugno 2016.
- ^ Dati riferiti al solo Apertura.
- ^ (ES) Once ideal Bundesliga 2010/2011, su bundesligaalemana.blogspot.it, 17 giugno 2011.
- ^ (ES) Diego Jeria, La Bundesliga publicó el equipo de la temporada con Arturo Vidal incluido, su redgol.cl, 17 maggio 2016.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikiquote contiene citazioni di o su Arturo Vidal
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Arturo Vidal
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (ES) Sito ufficiale, arturovidal.cl.
- (EN) Arturo Vidal, su FIFA.com, FIFA.
- Arturo Vidal, su UEFA.com, UEFA.
- Scheda anagrafica di Arturo Vidal, su aic.football.it, Football.it Srl.
- (DE, EN, IT) Arturo Vidal, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Arturo Vidal, su Soccerway.com, Perform Group.
- (DE) Arturo Vidal, su FussballDaten.de, Fussballdaten Verlags GmbH.
- (EN) Arturo Vidal, su National-football-teams.com, National Football Teams.
- Calciatori del Club de Deportes Melipilla
- Calciatori del C.S.D. Colo-Colo
- Calciatori del Bayer 04 Leverkusen Fußball
- Calciatori della Juventus F.C.
- Calciatori del F.C. Bayern München
- Calciatori cileni
- Nati nel 1987
- Nati il 22 maggio
- Nati a Santiago del Cile
- Calciatori della Nazionale cilena
- Calciatori campioni del Sud America