Più che impraticabile: controproducente. Parliamo della tassa sulle transazioni finanziarie ("Ttf"). Non è un'idea particolarmente nuova ma è stata rilanciata con una certa enfasi nell'ambito del dibattito congressuale del Partito Democratico. Trae ispirazione dalla "Tobin tax", l'idea del noto economista di tassare le transazioni speculative in valuta.
Una Ttf a 0,05 e la webtax ve le propongo da 4 anni, avete sempre detto di No. Ben svegliati, finalmente. Renzi ha sempre respinto le proposte presentate nella legge di Bilancio. Ora Martina le propone, ma se davvero ne è convinto può farle approvare in poche settimane. Coraggio Martina, avrai l'appoggio di tutti
Stimo Francesco Boccia e non ho nessuna intenzione di alimentare il clima polemico. Mi sembra però utile precisare che la proposta non se la deve approvare da solo il Governo italiano, trattandosi di una proposta compiutamente europea. Un provvedimento di questo tipo sarebbe incisivo soltanto se applicato ad un mercato largo come quello dell'Unione europea
C'è uno strano parallelo tra gli eventi di Rotterdam e quelli di Napoli. Va bene, Salvini non è Erdogan e per fortuna non sta al governo, però pensiamoci. Non si parla dei fatti contingenti, ma della logica che ne sottende l'escalation: chi semina zizzania, chi divide, chi si permette di dire cose inaudite.
Non sembrano esserci dubbi, la terza ondata è in corso e si chiama: autoaffermazione dell'autorità femminile. E questo avrà la forza di cambiare in senso decisamente qualitativo il tanto sottolineato protagonismo femminile che avrebbe potuto rimanere semplicemente un inerte dato numerico.
Gli Usa si trovano in una situazione piuttosto singolare. Hanno tre presidenti. Oltre a Donald Trump, democraticamente eletto, ci sono Barack Obama, che non perde giorno per far conoscere come la pensa, e Mark Zuckerberg, il capo dell'area geografica più grande e popolosa del mondo, a dispetto di quanto pensino in Cina.
"Tornare a casa. Per ripartire insieme". Il motto del Lingotto suona come una presa in giro. Renzi aveva detto che se avesse vinto il No al referendum sarebbe "tornato a casa". Ora scopriamo che era uno slogan a doppiofondo, che c'era una riserva mentale. Come quelle dei gesuiti del Seicento, che facevano andare in bestia Pascal perché dicevano mezza frase a voce alta, e l'altra mezza (che contraddiceva la prima) sottovoce.
Secondo Renzi "ci sono stati premier che andavano in Europa con la giustificazione, come a scuola, premier tecnici animati da sentimento antipatriottico e antitaliano". Secondo i dati dell'Istat anche Renzi è andato in Europa con la giustificazione". Basta vedere i dati Istat
La settimana scorsa, l'Italia è stata sotto esame alla Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. Vedremo se governo e Parlamento terranno conto delle raccomandazioni dell'Onu e rinnoveranno la strategia Lgbt, presenteranno una riforma complessiva della legge sulle adozioni e del diritto di famiglia per garantire l'accesso alle adozioni, all'istituto del matrimonio civile e alla Pma alle coppie dello stesso sesso e per garantire il riconoscimento dei figli dei genitori same-sex alla nascita.
La camera dei deputati si doterà di una stanza per i lobbisti. Che una regolamentazione della materia sia nel nostro paese necessaria è tema antico e sempre attuale, ma non bastano una norma è una sala. Bisogna prima rimuovere la sostanziale differenza di culture, di tradizioni, di stili di comportamento, di strutture economiche che esiste tra l'Italia e il mondo anglosassone, e non è cosa facile.
War of terror, la mostra di Edmund Clark allestita ora all'Imperial War Museum, è una riflessione sulle misure di sicurezza adottate a partire dall'attacco alle Torri gemelle del 2001. Qui il terrore rappresentato non è quello sanguinolento scatenato dal crepitio dei kalasnikov o da cinture imbottite di esplosivo. War of terror è costruita come un'esposizione fatta di suoni, fotografie, documenti e installazioni multimediali.
Al Lingotto c'era un Renzi zero effetti speciali del varietà del sabato sera, perché la scena politica, odierna, è fatta di posizionamenti. E l'ipotesi di alleanze, pre voto, con i campi progressisti di Pisapia, con i fuoriusciti dal Pd, con altri arcipelaghi di sinistra portano più danni che voti.
L'ultimo rapporto sul mercato unico digitale presentato dalla Commissione Eu vede l'Italia ancora molto in ritardo. Il nostro Paese si colloca al 25° posto su 28 Stati membri. Per quanto riguarda l'utilizzo delle tecnologie digitali da parte delle imprese e l'erogazione di servizi pubblici online, l'Italia si avvicina alla media. Rispetto all'anno scorso ha fatto progressi in materia di connettività, in particolare grazie al miglioramento dell'accesso alle reti Nga.
Un intero villaggio composto da 140 strutture e abitazioni, tra cui una scuola e delle strutture lattiero-casearie finanziate dalla Cooperazione Italiana, sono state colpite da 42 ordini di demolizione emessi dalle autorità israeliane, che hanno dato tempo ai 130 abitanti (di cui la metà bambini) fino a domenica per auto-demolirle: se non lo faranno interverranno le ruspe e i militari.
L'assalto di un commando dell'Isis a Kabul, mercoledì scorso, nel principale ospedale militare afghano, che ha causato almeno 50 morti tra addetti alla sicurezza e civili, ha per alcune ore riportato l'attenzione sull'Afghanistan, paese da tempo sparito dai radar dei media mainstream.
Quel che è avvenuto nella chiesa di Sant'Ildefonso e nel piazzale di fronte alla parrocchia milanese fornisce ai cristiani di rito cattolico un formidabile esempio della grandezza, della generosità e della creatività dell'opera dell'uomo.
Se le discriminazioni di genere sono un disastro per la società e ancora di più per le aziende, al contrario responsabilità sociale e parificazione - anche di persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender - sono una clamorosa opportunità. Prospettive? Crescere, parlarne, accettare e accettarsi. E ascoltare bellissime storie, vere.
L'identità culturale è ciò che ci caratterizza e contraddistingue dagli altri e ci ricorda chi siamo e qual è la nostra storia. Il cinema ci racconta chi siamo e spesso ci ispira anche a chi vorremmo diventare. È una "voce" che va tutelata, espressione di un popolo e di una cultura.
Due viadotti e due cavalcavia crollati negli ultimi due anni, il terzo a fine ottobre sulla superstrada Milano-Lecco, l'ultimo giovedì 9 marzo a Camerano di Ancona sull'autostrada A14. Se la situazione delle strade è Autostrade d'Italia come specchio del Paese, non c'è da stare allegri: perché quello che si vede è un Paese che non sa più avere cura dei suoi beni e del suo territorio.
Rosso Istanbul è un film di legami, di ricordi, di radici e di respiro che riprende. Si perché Ozpetek pare farci riprendere il fiato in questo film, fare il punto sulla vita che ritrova qualcosa di importante, come quella parte di noi stessi che realizziamo matura e solida solo perché c'è un passato dietro assolto, vissuto e consapevolmente, dolcemente riposto nel luogo più prezioso della nostra anima.
Cosa lega la malattia alla comunicazione? La medicina narrativa e le tecnologie digitali avvicinano il bisogno della persona, del paziente, alla risposta della struttura sanitaria per la creazione di percorsi di cura personalizzati e di scelte clinico-assistenziali più complete.
"Vicini alla terra", scritto da Silvia Ballestra suona come una preghiera verso coloro che sanno ascoltare, perché è un reportage che scava in profondità su quelle che sono le macerie lasciate dal terremoto, facendo emergere le fragilità e i punti di forza che questa terra possiede.