Traffico di droga

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Sequestro di Hashish dell'Operazione Albatross in Afghanistan della DEA
Uno dei metodi per trasportare eroina.

Quest’attività è considerata una delle principali fonti di entrate di tutte le organizzazioni criminali definite di "stampo mafioso", nonché dei cosiddetti cartelli della droga dell’America centrale e dell’America Latina.

Evoluzione storica e geografica del traffico di droghe[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Già nel IV secolo a.C. Alessandro Magno diffondeva l’oppio tra i suoi soldati per non fare sentire loro la stanchezza e le sofferenze dei mesi e mesi di marcia forzata e di combattimenti. Il condottiero macedone esportò anche le colture di oppio in India.

Nel VII secolo d.C. i mercanti arabi introdussero le coltivazioni di oppio in Estremo Oriente. L'abitudine di fumare l'oppio iniziò a diffondersi nel XVII secolo quando spagnoli e olandesi utilizzavano questo metodo come cura alla malaria. Nel 1557 la Compagnia delle Indie Orientali s'impadronì del monopolio del commercio di oppio, che veniva coltivato dagli inglesi in India e venduto a tonnellate in Cina

Guerre dell'oppio[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Guerre dell'oppio.

Le "guerre dell'oppio" videro contrapposti l’Impero Cinese e il Regno Unito, che voleva assicurarsi il libero commercio dell’oppio, proibito dalla Cina per il crescente dilagare della tossicodipendenza tra la popolazione. Il primo conflitto si svolse tra il 1839 e il 1842 con la vittoria della Gran Bretagna, che impose il libero commercio dell'oppio con basse tariffe doganali ed ebbe il dominio sulla città di Hong Kong. Il secondo conflitto, chiamato impropriamente "seconda guerra dell'oppio", si svolse tra il 1856 e il 1860 con una nuova sconfitta della Cina.

Nel frattempo le società segrete cinesi iniziarono ad estendere vaste piantagioni di oppio e ciò provocò la dura opposizione della Gran Bretagna, che vedeva in loro un pericoloso nemico del suo commercio di droghe. Per questo motivo le società segrete trasferirono le piantagioni in Indocina dopo alcuni accordi con il governo francese, che a quei tempi aveva il dominio su quegli stati.

Nonostante lo sdegno internazionale, la Gran Bretagna continuò il commercio massiccio di oppio con la Cina fino al 1920.

Convenzione internazionale dell'oppio[modifica | modifica wikitesto]

La convenzione internazionale sull'oppio venne firmata a L'Aia il 23 gennaio 1912 e fu il primo trattato internazionale di controllo dei traffici di droghe. Il trattato fu firmato da Germania, Stati Uniti, Cina, Francia, Regno Unito, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Persia, Portogallo, Russia e Siam. Nel 1919 ottenne validità mondiale essendo incorporata nel trattato di Versailles.

La convenzione stabilì che «gli stati firmatari devono compiere i loro migliori sforzi per controllare, o per incitare al controllo di tutte le persone che fabbrichino, importino, vendano, distribuiscano ed esportino morfina, cocaina, e loro derivati, così come i rispettivi locali dove queste persone esercitino tale industria o commercio.».

Il 19 febbraio 1925 si firmò una revisione della Convenzione internazionale sull'oppio, che entrò in vigore il 25 settembre 1938. La stessa introdusse un sistema di controllo statistico per esser supervisionato dall'Organo Internazionale per il Controllo degli Stupefacenti, un organismo della Società delle Nazioni.

La "French Connection"[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: French connection.
Lucky Luciano, considerato il protagonista di una massiccia espansione nel dopoguerra del commercio di eroina

Gli Stati Uniti d’America furono il primo paese ad avviare il proibizionismo degli stupefacenti: nel 1914 l'Harrison Narcotics Act limitò la vendita di oppiacei e cocaina[1]; nel 1923 la Divisione Narcotici del Dipartimento del Tesoro statunitense mise al bando tutta la vendita di narcotici legali; nel 1924 l'Heroin Act (legge sull'eroina) rese illegale la fabbricazione, l'importazione e la detenzione di eroina[2]; nel 1937 il Marihuana Tax Act rese illegale il commercio, l'uso e la coltivazione della canapa indiana dopo una campagna propagandistica che diffuse l'idea che la marijuana causava "omicidio, la pazzia e la morte", in particolare tra le "razze meno civilizzate"[3]. Questo però favorì lo sviluppo del contrabbando di stupefacenti gestito da elementi malavitosi, a causa dell'epidemica presenza dell'eroina e di altre droghe nella società statunitense.

Nel secondo dopoguerra i gangster corsi Jean Baptiste Croce, Marcel Francisci, Antoine e Barthelemy Guerini e Joseph Cesari[4] impiantarono a Marsiglia il principale centro della raffinazione illegale dell'eroina, ricavata dall'oppio prodotto in Turchia, che all'epoca era il principale produttore al mondo, e trasportato attraverso la Siria a Beirut, in Libano, dove veniva trasformato in morfina base[5].

L'eroina prodotta a Marsiglia veniva ritirata da mafiosi siciliani ed americani agli ordini del boss Lucky Luciano[6][7], che avevano stabilito basi per lo smistamento a Napoli e a Palermo per fare arrivare l'eroina in Germania, Francia, Irlanda, Canada, Messico e Stati Uniti d'America[8]. Inoltre i gangster corsi avevano basi per lo smistamento a Tangeri mentre i mafiosi siculo-americani a Cuba, che rimasero i principali luoghi di stoccaggio e di transito per l'eroina prodotta a Marsiglia e diretta nel Nordamerica fino alla fine degli anni cinquanta[4]. Infatti si stima che negli anni del dopoguerra il numero di dipendenti da eroina negli Stati Uniti aumentò da 20.000 a 150.000 persone[5], diffondendosi particolarmente nei jazz club di New York e nell'ambiente del jazz americano in genere[9].

Il 14 luglio 1969, in un messaggio speciale al Congresso degli Stati Uniti, il presidente Richard Nixon identificò l'abuso di droga come "una grave minaccia nazionale" e chiese una politica antidroga a livello statale e federale[10][11]; il 17 giugno 1971, in una conferenza stampa, Nixon dichiarò ufficialmente "guerra alla droga", identificando l'abuso di stupefacenti come "nemico pubblico numero uno"[12]. Infatti in quel periodo era aumentato vertiginosamente il consumo di eroina, LSD e marijuana in Europa e in Nordamerica, che era stato favorito dalla cultura hippy[13][14] e si era anche largamente diffuso tra i soldati americani impegnati nella guerra del Vietnam[15], con un grande incremento del mercato illegale perché numerosi giovani hippy compivano viaggi in Estremo Oriente[16] e in Marocco[17] per andare a rifornirsi di ogni tipo di droga. Infatti l'amministrazione Nixon fece pressioni sul governo turco affinché eliminasse le piantagioni di papavero, che fornivano la maggior parte dell'oppio impiegato a Marsiglia nella produzione illegale di eroina, e condusse inchieste volte ad arrestare trafficanti corsi e siculo-americani di quella che venne chiamata "French connection", dal titolo inglese del famoso film "Il braccio violento della legge" (1971): infatti il BNDD (Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs) collaborò con la polizia francese, portando all'arresto di Jean Baptiste Croce e Joseph Mari, i due principali trafficanti corsi, e alla scoperta e allo smantellamento di numerose raffinerie illegali di eroina nella zona di Marsiglia[18].

Nel 1973 Nixon propose la creazione della DEA (Drug Enforcement Administration), che nacque dall'unione tra il BNDD e l'ufficio per il rispetto delle leggi sugli abusi di droghe (Office of Drug Abuse Law Enforcement) e che aveva il compito di fare rispettare le leggi antidroga negli Stati Uniti.

Il "Triangolo d'oro" e la "Pizza connection"[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Pizza connection.

Nel 1971 il governo turco abolì la produzione di oppio e represse gran parte delle colture locali di papavero[18]. A causa di ciò aumentò la produzione in Medio Oriente, specialmente in Iran, ma anche in Messico, dove l'eroina locale, soprannominata "Mexican Mud", veniva esportata sui mercati illegali statunitensi[2]. Nel 1974 le autorità statunitensi e messicane furono indotte dall'aumento delle esportazioni del "Mexican Mud" a lanciare un'offensiva contro le piantagioni di papavero da oppio messicane, che furono distrutte con l'uso di erbicidi lanciati da elicotteri forniti dal governo statunitense[19]. In quegli anni però assunse particolare importanza la produzione di oppio nell'area del cosiddetto "Triangolo d'oro", compresa tra Birmania, Thailandia e Laos, dove le piantagioni di papavero erano gestite da Khun Sa, comandante dell'Esercito Unito dello Shan, che faceva raffinare eroina e morfina base in laboratori cinesi e thailandesi[20] per farle arrivare sui mercati illegali mondiali tramite corrieri e distributori di varie organizzazioni criminali, specialmente quelli delle mafie turca e siciliana.

Infatti nella seconda metà degli anni settanta Cosa Nostra si era assicurata il controllo della produzione e dello smercio degli stupefacenti in Europa e in Nordamerica: i mafiosi siciliani acquistavano morfina base thailandese e iraniana da trafficanti turchi e thailandesi e la facevano arrivare nei pressi di Palermo[21], dove veniva raffinata in eroina attraverso chimici di riconosciuta competenza, alcuni dei quali fatti venire appositamente da Marsiglia[22]; inoltre numerosi mafiosi siciliani si trasferirono in Nordamerica per aprire catene di pizzerie, che servivano per controllare la distribuzione dell'eroina, che avveniva attraverso i mafiosi italoamericani[23]. Per questo motivo nel 1977 Palermo divenne il principale centro di esportazione dell'eroina e in quel periodo le cifre della tossicodipendenza da eroina registrarono una nuova crescita spettacolare in tutta l'Europa occidentale e nell'America settentrionale[24].

Anni '80-'90 - Il periodo d'oro dei cartelli colombiani[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni '80 in Colombia si afferma il traffico di cocaina che sostituisce quello poco redditizio di sigarette. Le organizzazioni colombiane diventarono sempre più forti e nacquero dei veri e propri cartelli della droga. I più forti erano due: il cartello di Cali comandato dai fratelli Gilberto e Miguel Rodriguez Orejuela con il loro collaboratore José Santacruz Londono, e soprattutto il potentissimo cartello di Medellin comandato da Pablo Escobar detto 'El Padrino' e probabilmente il più grande narcos di tutti i tempi. Escobar divenne ben presto il boss più temuto e rispettato del Sud America e la sua cocaina iniziò ad inondare l'America passando per il Messico via aerea o mare.

La DEA americana allora incominció ad indagare sui cartelli colombiani, con una strategia che - alla fine dell'amministrazione Reagan e per tutto il successivo decennio - ebbe anche un'ampia ricaduta politica: i governi USA e colombiano negoziarono una forma di cooperazione di polizia particolarmente accentuata, che portò all'estradizione di diversi sospetti criminali processati e condannati da Corti statunitensi[25]. La ricaduta politica si accentuò quando a livello parlamentare si cercò - invocando la sovranità nazionale - di approvare un emendamento costituzionale che vietasse l'estradizione del cittadino colombiano: intorno alla vicenda - ed alla sua consonanza con la battaglia dei narcotrafficanti indicati nella lista dei criminali ricercati, autodefinitisi Los Extradables - Gabriel Garcia Marquez trasse lo spunto per un libro.

Dopo vari arresti il cartello di Cali è stato sciolto e un suo vecchio membro, Diego Montoya Sanchez 'Don Diego', fondó il cartello Norte del Valle. Invece a Medellin dopo anni di ricerche della DEA, Pablo Escobar venne trovato e ucciso in un blitz dell'esercito colombiano e il Cartello di Medellin venne sciolto. Di conseguenza si formarono vari gruppi indipendenti come i Los Rastrojos, La Oficina de Envigado o i potenti Los Urabenos che sono nati dopo la disfatta del cartello Norte del Valle decimato dagli arresti. Queste organizzazioni ancora oggi mandano carichi di cocaina di altissima qualità in Messico per i cartelli messicani che poi mandano indietro navi o aerei carichi di denaro e spediscono la cocaina in America attraverso vari tunnel,canali e cellule di distribuzione.

Oggi - L'ascesa dei cartelli messicani[modifica | modifica wikitesto]

Nel nuovo millennio i cartelli colombiani più forti erano quasi tutti stati debellati. Dunque i cartelli messicani ampliarono il loro giro di affari producendo marijuana, eroina, metanfetamina ed ecstasy da poi immettere nel mercato americano ed europeo. Dunque ci fu un’evoluzione criminale per i cartelli che ora dipendevano dal Sud America solo per la cocaina rifornendosi in Honduras dal Cartello Valle Valle, in Guatemala dal Cartello dei Lorenzana o in Colombia dai Los Urabenos. Infatti proprio il potente Cartello di Sinaloa ha avuto rapporti con il Cartello Valle Valle in Honduras per la fornitura di grandi quantità di cocaina. I cartelli quindi diventarono sempre più potenti conquistando nuovi territori che portavano all’inizio di nuove guerre. Basti pensare alla guerra tra il Cartello di Tijuana e il Cartello di Sinaloa dove i sinaloani capeggiati da Joaquin Archivaldo Guzman Loera detto 'El Chapo' uscirono vincitori e dopo vari omicidi e arresti il cartello di Tijuana è quasi stato debellato e ora è comandato da una donna: Enedina Arellano Felix detta 'La Narcomami' o 'La Madrina' e da suo nipote Alberto 'El Piloto' Arellano figlio del famoso boss deceduto Ramon Arellano Felix. I due hanno iniziato a fare affari in Colombia con i Los Rastrojos e altri rivenditori colombiani per cercare accordi più proficui riguardo le forniture di cocaina per il cartello. Inoltre hanno iniziato a coltivare marijuana nella Baja California per poi distribuirla in tutti gli stati uniti, attraverso vari canali, soprattutto a Los Angeles e San Diego. Il cartello di Sinaloa invece ha conquistato il commercio di droga a Juarez e in altre zone del Messico dopo scontri cruenti che hanno fatto proprio di Juarez una città temuta per il suo alto tasso di omicidi e violenza legata alla droga che ha portato la gente a chiamarla 'La Bestia'. Il Cartello di Sinaloa gestisce il cosiddetto 'Triangolo d’oro messicano' composto dagli stati di Durango, Chihuaha e Sinaloa che rappresenta il maggior produttore di eroina e marijuana del Messico. L’eroina messicana, chiamata 'Mexican Mud' ovvero 'Fango messicano' per il suo aspetto marrone e fangoso, è di alta qualità come la marijuana che poi viene spedita in tutta l’America attraverso vari tunnel della droga a Los Angeles o a Chicago. Qui infatti operavano i fratelli gemelli Margarito e Pedro Flores che gestivano un gigantesco giro di traffico di cocaina, eroina e marijuana fornitagli dal cartello di Sinaloa che ha lottato con il cartello dei Fratelli Beltran Leyva per ottenere la loro fedeltà. Chicago infatti rappresenta ancora oggi uno sbocco principale per il traffico di droga nel Midwest degli Stati Uniti d’America soprattutto per il cartello di Sinaloa. Inoltre dopo la disfatta del Cartello di Colima, che prima era l’unico distributore di metanfetamina in Messico e in America, comandato dai fratelli Amezcua Contreras, Chapo Guzmán prese contatto con I fornitori di efedrina turchi, cinesi e tedeschi e mise uno dei suoi uomini più fidati, Ignacio Coronel Villareal detto 'El Nacho Coronel' o 'Crystal king' ovvero 'Il re del cristallo' dato che la metanfetamina si presenta sotto forma di cristalli. Pare che a gestire il traffico di droga in America per il cartello di Sinaloa ci sia uno degli uomini più fidati di Chapo Guzmán, Ovidio Limon Sanchez. Quest’ultimo ha gestito la distribuzione di tonnellate di cocaina, eroina e marijuana in America. Inoltre sembra proprio che Limon Sanchez sia un nipote di Chapo Guzmán. Ampliarono così il loro giro di affari. I colombiani ora servivano solo per il traffico di cocaina dato che questa cresce solo sulle Ande in Colombia e altri paesi come la Bolivia e il Perù. Dunque I cartelli messicani diventarono la figura principale per il traffico di droga in America. Basti pensare alla Familia Michoacana, che ora però è probabilmente defunta, che importa tonnellate di metanfetamina, cocaina, eroina e marijuana di altissima qualità ad Atlanta attraverso un gruppo della zona conosciuto come cartello Flores Camargo gestito da due cugini che sfruttando l’interstatale 75 dal Messico importano via camion o auto tonnellate di marijuana di altissima qualità e cocaina destinate ad Atlanta e a Detroit rifornendo la città e la sua periferia. Secondo la polizia il gruppo Flores Camargo è in grado di muovere circa due tonnellate di marijuana alla volta che viene poi viene confezionata in piccole quantità e diffusa in tutta Detroit. Inoltre la Familia secondo la DEA americana ha laboratori per la produzione di metanfetamina in grado di produrre circa 100 chili di metanfetamina di alta qualità ogni 8 ore diventando ben presto il maggior fornitore di metanfetamina degli Stati Uniti. Inoltre la Familia utilizza la città portuale di Lazaro Cardénas in Michoacan per l’importazione di cocaina dal Perù e dalla Colombia e di efedrina dalla Cina. Nel 2009 la Familia ha subito una grande operazione antidroga chiamata 'Progetto Coronado' dove 1.186 membri del cartello vennero arrestati, 33 milioni di dollari vennero sequestrati insieme a 2 tonnellate di cocaina, 1.240 chili di metanfetamina, 13 chili di eroina e 7.430 chili di marijuana dando un durissimo colpo al cartello. Nel 2011 poi ci fu l'operazione 'Progetto Delirium' dove vennero sequestrati grandi quantità di eroina, cocaina e metanfetamina e venne arrestato il leader del cartello: José de Jésus Mendez Vargas. Inoltre i cartelli messicani riforniscono di cocaina il mercato Europeo. Infatti il cartello dei Los Zetas, nati da una costola del Cartello del Golfo, rifornisce di cocaina la camorra napoletana e varie ’ndrine calabresi grazie a broker come Roberto Pannunzi legato alla ’ndrina dei Macrì di Siderno. Basti pensare all’operazione 'Crimine 3' che dimostrò un collegamento tra il clan dei Pesce di Rosarno con il cartello del Golfo e i Los Zetas per le forniture di cocaina del clan da immettere poi nel mercato europeo fino in Germania. Dunque i cartelli messicani della droga giocavano e giocano ancora oggi un ruolo principale nel traffico di droga sia in America che in Europa.

Il mercato mondiale del traffico di droga e le organizzazioni criminali[modifica | modifica wikitesto]

Le principali aree della coltivazione di oppio

Ad oggi si trovano i principali produttori di cocaina in Sud America e Messico e di oppio nel Triangolo d'oro e in Afghanistan. I maggiori consumatori sono i paesi occidentali: Stati Uniti, paesi europei e Australia, mentre sono aree di passaggio il Medio Oriente e l'Africa occidentale.

Le principali rotte della cocaina si dipanano in queste aree: dai paesi del Sud America, attraverso l'America centrale verso gli Stati Uniti. Da quando negli ultimi 10 anni i cartelli messicani sono diventati anche produttori sono nate nuove rotte che portano direttamente in Europa. Dal Sud America per via navale o aerea direttamente verso gli aeroporti e porti europei, o di passaggio dall'Africa occidentale verso l'Europa meridionale. Dal Sud America verso l'Australia e il sud-est asiatico. L'esportazione di oppio parte dal Triangolo d'oro, nel sud est asiatico verso l'Australia e gli Stati Uniti, e attraverso l'Africa occidentale verso l'Europa. Dall'Afghanistan verso l'Europa orientale e l'India.

I cartelli colombiani[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Cartello di Medellín, Cartello di Cali e Cartello di Norte del Valle.

In Colombia operano tre principali organizzazioni di narcotrafficanti: il Cartello di Medellín con a capo Pablo Escobar quello di Cali e quello di Norte del Valle.

Il Cartello di Medellín è organizzato come uno stato dentro lo stato: infatti ha i propri giornalisti, poliziotti e magistrati. Ha potuto assumere le dimensioni attuali grazie soprattutto alle condizioni sociali dalla popolazione del posto; infatti qui prevale la massa contadina e la proprietà terriera e per questo ci sono molti disoccupati e moltissimi poveri che per riuscire a vivere e mantenere le proprie famiglie devono affiancarsi al cartello che nonostante tutto garantisce un elevato pegno per chi ci lavora. Altro importante cartello è quello di Cali che ha combattuto aspramente con il Cartello di Medellin per dividersi il traffico di cocaina verso gli Stati Uniti. Negli anni novanta, dalla frammentazione dei due cartelli, è nato il Cartello di Norte del Valle che si è subito affermato nel traffico di cocaina ed ha stretto alleanze con gruppi terroristici colombiani.

I cartelli messicani[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra_messicana_della_droga § Cartelli_messicani.
Confisca di 207 milioni di dollari in diverse valute in Messico nel 2007

In Messico il Cartello di Tijuana è rivale con altri due grandi cartelli, il Cartello di Juárez ed il Cartello del Golfo, per spartirsi il grande traffico di cocaina e di altre droghe che va dal territorio messicano agli Stati Uniti. La guerra tra i cartelli, che ha causato più di 13000 morti nel 2011[26] ha coinvolto anche numerosi civili, rimasti uccisi negli scontri. I cartelli infatti utilizzano come armi mitragliatrici e bazooka.In Messico è attivo anche il cartello Los Zetas (prima alleato del cartello del golfo) che traffica droga specie verso L'Europa grazie ai collegamenti con la 'Ndrangheta calabrese.

Cosa nostra e il traffico internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Pizza connection.

Per combattere efficacemente il riciclaggio, sono necessarie legislazioni internazionali e la collaborazione tra gli Stati interessati.

I signori della droga dell'Africa occidentale[modifica | modifica wikitesto]

Consumo di droga nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Traffico di droga per area geografica[modifica | modifica wikitesto]

Colombia[modifica | modifica wikitesto]

La Colombia è il paese con più intenso traffico di droga in assoluto.[senza fonte]

Messico[modifica | modifica wikitesto]

Africa occidentale[modifica | modifica wikitesto]

Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

Europa[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il XXI rapporto dell’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze attualmente il mercato della droga ha un valore di 24 miliardi di euro.[27]. Il principio attivo della pasticche di ecstasy è salito a 131 mg nel 2014 rispetto ai 93 dell'anno precedente.[27] L'eroina viene venduta stabilmente con una purezza intorno a una percentuale tra il 15% e e il 29%.[27]

Nell'ultimo anno la cannabis è stata consumata da 38,7 milioni di europei, la cocaina da 6 milioni, l'MDMA da 4,6 milioni e le amfetamine da 2,9 milioni di persone.[27]

Le droghe importate entrano principalmente dalla Spagna, a seguire Regno Unito, Belgio, Germania e Italia.[27] Dal Sud America (Bolivia, Colombia e Perù) arriva la cocaina, dal Marocco e dal Medio Oriente la Cannabis, mentre dall'Afghanistan l'eroina.[27]

Australia[modifica | modifica wikitesto]

Brasile[modifica | modifica wikitesto]

Traffico per tipologia di droga[modifica | modifica wikitesto]

Traffico di marijuana[modifica | modifica wikitesto]

Traffico di hashish[modifica | modifica wikitesto]

Traffico di cocaina[modifica | modifica wikitesto]

Traffico di eroina[modifica | modifica wikitesto]

Traffico di metanfetamine[modifica | modifica wikitesto]

Traffico di khat[modifica | modifica wikitesto]

Legislazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito la legislazione di alcune nazioni.

La legislazione in italia[modifica | modifica wikitesto]

La legislazione italiana è basata sul D.P.R. n. 309/1990, in particolare agli art. 73 e 74. Il primo prevede e punisce una serie di attività legate agli stupefacenti, identificate nella produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e psicotrope. La pena prevista è la reclusione da sei a venti anni e la multa da euro 26.000 ad euro 260.000; questa risulta quindi piuttosto elevata se confrontata con altre fattispecie penali previste dall'ordinamento (a mero titolo di esempio si può ricordare che l'omicidio colposo non aggravato è punito con una pena minima di sei mesi). In ogni caso, al fine di permettere un maggiore adattamento del trattamento sanzionatorio al disvalore del fatto sono previste diverse circostanze attenuanti speciali e circostanze attenuanti speciali.

In relazione alle prime la più rilevante riguarda il traffico "di lieve entità" che prevede la pena della reclusione da uno a sei anni e la multa da euro 3.000 ad euro 26.000. L'applicazione di tale attenuante è spesso fondamentale: il traffico di stupefacenti si caratterizza per essere di dimensioni e pericolosità estremamente variabili. Frequentemente, nella pratica forense, accade di riscontrare imputazioni per traffico di stupefacenti in relazione a fatti assolutamente minori, in tali occasioni appare quindi indispensabile consentire al giudice una corretta differenziazione della pena rispetto a casi ben più gravi, come quelli riguardanti il traffico internazionale ed armato. Va tuttavia sottolineato che, nella giurisprudenza, l'applicazione della norma in parola risulta ridotta: ciò, oltre a portare all'applicazione di pene a volte eccessive, è reso ancor più grave dall'impossibilità di distinguere (quantomeno a livello legislativo) la gravità dei comportamenti sanzionati anche in relazione alla pericolosità della sostanza trafficata. Per analoghe ragioni inerenti alla concreta determinazione della pena è stato introdotto l'art. 80 del D.P.R. n. 309/1990 il quale prevede una serie di aggravanti, fra cui quella legata alla "ingente quantità". Quest'ultima introduce la possibilità di aumentare la pena massima fino a trenta anni di reclusione, individuando nel reato così circostanziato una fra le previsioni sanzionatorie più severe dell'intero ordinamento. L'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 prevede l'ipotesi dell'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti ed individua pene più gravi rispetto all'art.73: per l'ipotesi associativa la reclusione è non inferiore ad anni venti per chi costituisce organizza o finanzia l'associazione, non inferiore ad anni dieci per chi solamente vi partecipa. L'associazione finalizzata al traffico di lieve entità è invece punita con pene dimezzate, anche in questo caso tuttavia l'applicazione dell'attenuante risulta eccessivamente ridotta; in questo caso le problematiche derivanti dagli orientamenti giurisprudenziali attuali sono ancor più deleterie. Infatti, in mancanza di una corretta applicazione dell'attenuante in oggetto, diventa impossibile operare una corretta differenziazione delle sanzioni tra i traffici di entità medio bassa (generalmente puniti con pene intorno ai venti anni per i "capi" dell'associazione) e quelli di maggiori dimensioni (in genere puniti con pene intorno ai ventiquattro anni).

La legislazione nei Paesi Bassi[modifica | modifica wikitesto]

La legislazione negli Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

Saggi sul narcotraffico[modifica | modifica wikitesto]

  • Alexander Cockburn, Jeffrey St. Clair, Il libro nero della polvere bianca, Nuovi Mondi Media, 2005.
  • Mark Bowden, Killing Pablo: The Hunt for the World's Greatest Outlaw, Atlantic Monthly Press, New York, 2002.
  • Vincenzo R. Spagnolo, Cocaina S.p.A., Luigi Pellegrini Editore, Cosenza, 2010.
  • Ayda Levy, Il re della cocaina, Mondadori, Milano 2012.
  • Francesco Forgione, Mafia Export, Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2009.
  • Misha Glenny, McMafia, Mondadori, Milano 2008.
  • Salvatore Lupo, Storia della mafia. Dalle origini ai nostri giorni, Donzelli, Roma 2004.
  • Tim Madge, White Mischief, Mainstream Publisching Company, Edinburgh, 2001.
  • Luca Rastello, Io sono il mercato. Teoria, metodi e stile di vita del perfetto narcotrafficante, Edizioni Chiarelettere, Milano 2009.
  • Robert Sabbag, Snowblind: a brief career in the cocaine trade, Canongate Books Ltd, Edinburgh 1998.
  • Alessandro Scotti, Narcotica, Isbn, Milano 2007.
  • Sandro Calvani, La coca. Passato e presente. Miti e realtà, Effatà, Cantalupa (Torino), 2008.
  • Jean Ziegler, I signori del crimine. Le nuove mafie europee contro la democrazia, Marco Tropea, Milano 2000.
  • Jean Ziegler, La Svizzera lava più bianco, Mondadori, Milano 1992.
  • Diego Osorno, Z. la guerra dei narcos, La Nuova Frontiera, 2013.

La droga nella fiction[modifica | modifica wikitesto]

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

Cinema e televisione[modifica | modifica wikitesto]

Qui vengono citati alcuni dei film più importanti che hanno come tema principale il traffico di stupefacenti:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ History of the War on Drugs - War on Drugs History and Timeline
  2. ^ a b Storia cronologica dell'uso dell'eroina e dell'oppio - Narconon Italy | Narconon Italy
  3. ^ LEAP - Law Enforcement Against Prohibition
  4. ^ a b La Cosa Nostra
  5. ^ a b The Italian Connection - Mafia
  6. ^ http://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/02_rel_a1.pdf
  7. ^ http://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/02_rel_2.pdf
  8. ^ Capire La Mafia
  9. ^ jazz
  10. ^ Timeline: America's War on Drugs: NPR
  11. ^ Richard Nixon: Special Message to the Congress on Control of Narcotics and Dangerous Drugs
  12. ^ Richard Nixon: Remarks About an Intensified Program for Drug Abuse Prevention and Control
  13. ^ Hippie Dream
  14. ^ Il fenomeno "droga"
  15. ^ Scheda Informativa: eroina | sostanze.info
  16. ^ Dall'Europa all'Asia via terra | overthebranches
  17. ^ Rif marocchino, paradiso naturale e “artificiale” - Mondointasca
  18. ^ a b History of the DEA: 1970 - 1975
  19. ^ [1]
  20. ^ http://www.tabaccheria21.net/triangolodoro.htm
  21. ^ titolo pagina
  22. ^ Quando la 'pasta' li fece tutti ricchi - la Repubblica.it
  23. ^ AmericanMafia.com - Feature Articles 271
  24. ^ 1970-1982 Mafia, eroina e Golpe Borghese
  25. ^ http://mobile.nytimes.com/2016/09/11/world/americas/colombia-cocaine-human-rights.html?emc=edit_ta_20160910&nlid=32291497&ref=cta&referer=
  26. ^ Vedi: http://www.atlasweb.it/2012/01/12/messico-violenza-e-narcos-quasi-13-000-morti-nel-2011-579.html
  27. ^ a b c d e f Le droghe in Europa sono sempre più potenti — e costano sempre meno, in vice.com, 31 maggio 2016. URL consultato il 31 maggio 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]