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Tirana

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Tirana
municipalità
(SQ) Tiranë
Tirana – Stemma Tirana – Bandiera
Notturna dellapiazza Giorgio Castriota "Scanderbeg"
Notturna della
piazza Giorgio Castriota "Scanderbeg"
Localizzazione
Stato Albania Albania
Prefettura Tirana
Distretto Tirana
Amministrazione
Sindaco Erion Veliaj (PS) dal 30/07/2015
Territorio
Coordinate 41°19′N 19°49′E / 41.316667°N 19.816667°E41.316667; 19.816667 (Tirana)Coordinate: 41°19′N 19°49′E / 41.316667°N 19.816667°E41.316667; 19.816667 (Tirana)
Altitudine 104 m s.l.m.
Superficie 1 238 km²
Abitanti 610 070[2] (2016)
Densità 492,79 ab./km²
Altre informazioni
Lingue albanese
Cod. postale 1001–1028
Prefisso +355 4[1]
Fuso orario UTC+1
Targa TR fino al 16/02/2011
Nome abitanti (SQ) Tiranas
Giorno festivo 17 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Albania
Tirana
Tirana
Sito istituzionale

Tirana (in lingua albanese Tiranë, pronuncia IPA: [tiˈɾanə]; localmente Tirona) è la capitale della Repubblica d'Albania, nonché capoluogo del distretto e della prefettura omonima; in virtù del suo status di capitale, amministrativamente è un distretto speciale albanese.

Con 610.070 abitanti[2] e 1.238 km² di superficie è la città più grande dell'Albania e uno dei comuni più estesi d'Europa; con un'area metropolitana che tocca i 1.652 km², è inoltre tra le prime capitali d'Europa per ampiezza di territorio.

Situata al centro dell'Albania, a circa 35 km a est da Durazzo e circa 40 km a nord-ovest da Elbasan, è in una valle circondata da alte montagne (Monte Dajt a est, le colline di Kërrabë e Sauk al sud, le colline Vaqarr e Yzberisht a ovest e Kamzë a nord) e affiancata da diversi laghi e da una riserva naturale nazionale (parku i madh).

La città è sede di istituzioni pubbliche, dell'università ed è il centro della vita amministrativa, politica, economica, culturale e religiosa del paese.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Panorama della città di Tirana
Tirana dal Satellite

Posta sul fiume di Tirana (Lumi i Tiranes), Tirana è il principale centro politico, industriale e culturale dell'Albania. Le industrie principali sono quelle dei settori di costruzione edile, alimentare, elettro-meccanico, tessile, farmaceutico, e metallurgico. Tirana ha sperimentato una rapida crescita, con la nascita di numerose industrie, a partire dagli anni venti.

Il Comune di Tirana si trova a (41,33 ° N, 19,82 ° E) nell'omonimo distretto. L'altitudine media di Tirana è 110 metri (361 piedi) sul livello del mare mentre il punto più alto è a 1.828 m (5,997.38 ft) sulla sommità del Gropà Mali. La città è sullo stesso parallelo di Caserta, Barcellona e Istanbul e sullo stesso meridiano di Budapest e Cracovia. Oltre al Fiume di Tirana, un ramo del quale, il Lana, attraversa il centro, anche se questi è poco più di un ruscello irregimentato da una poderosa opera cementizia di contenimento per limitare la contaminazione delle acque di falda, la città è affiancata nella zona sud dal fiume Erzen. La città comprende anche diversi laghi artificiali: il lago artificiale di Tirana, intorno al quale fu costruito il grande parco, il lago di Farka, di Bovilla, di Allgjate, di Kus, di Kashar e di Vaqarr.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima di Tirana è temperato, con estati calde e inverni freschi e umidi.[3]

Tirana Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut
T. max. mediaC) 12 12 15 18 23 28 31 31 27 23 17 14 12,7 18,7 30 22,3 20,9
T. min. mediaC) 2 2 5 8 12 16 17 17 14 10 8 5 3 8,3 16,7 10,7 9,7
T. max. assolutaC) 19 22 26 28 33 37 38 40 35 31 25 22 22 33 40 35 40
T. min. assolutaC) −11 −7 −4 −1 3 6 11 10 5 −1 −3 −7 −11 −4 6 −3 −11
Precipitazioni (mm) 135 152 128 117 122 86 32 32 60 105 211 173 460 367 150 376 1 353
Eliofania assoluta (ore al giorno) 4 4 5 7 8 10 11 11 9 7 3 2 3,3 6,7 10,7 6,3 6,8

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tirana agli inizi del XX secolo
Tirana durante l'occupazione italiana- Seconda Guerra Mondiale
Panorama di Tirana, prima metà del XX secolo

L'origine del nome è incerta e sono sorte molte teorie in merito: che derivi dal latino "Theranda" o che prenda il suo nome da un castello situato sul monte Dajti; altri ritengono che Tiraneum fosse il vecchio nome della città e di conseguenza che il nome odierno derivi da esso. Fondata ufficialmente nel 1614, è stata dichiarata la capitale dell'Albania nel 1920 dall'Assemblea Costituzionale Albanese.

Un primo nucleo abitativo nella zona di Tirana risale al periodo romano; lo provano i resti di una villa romana dentro le quali è stato scoperto il mosaico di Tirana. Del periodo bizantino si possono invece vedere alcuni resti archeologici in diversi siti, tra cui la Fortezza di Giustiniano e il Castello del Palazzo dei Pionieri (Pallati i pioniereve), oggi residenza della famiglia Zog, regnante sull'Albania dal 1924 al 1939.

Occupata nel XV secolo dall'Impero turco-ottomano, nella prima registrazione ottomana nel 1431-1432 aveva solo 2028 case e 7300 abitanti: era un piccolo paese senza importanza strategica sorto sulle rovine romane e bizantine distrutte durante le varie invasioni barbare e slave[senza fonte]

La fondazione del nuovo centro è del 1614, sotto la dominazione turca con Sulejman Bargjini; un albanese musulmano che ridiede importanza a Tirana ricostruendola e ingrandendola e dando uno stile orientale alla città, costruendovi moschee, minareti, bazar, bagni e saune turchi, madrase. Tirana divenne un centro culturale e religioso (specialmente per l'islam i bektasci e le pratiche sufiste), e inoltre grazie ai commerci divenne un importante centro di artigianato che esportava soprattutto tabacco e olio d'oliva, e la sua popolazione aumentò nei successivi due secoli. Nel 1820 fu eretto l'edificio distintivo della città, la Torre dell'Orologio.
Dopo la liberazione della dominazione turca (1912) crebbe ancora di importanza per la sua centralità e la disponibilità di grandi spazi per gli edifici pubblici. La città venne scelta come capitale temporanea dell'Albania (una scelta di compromesso tra il nord e il sud del paese), dal governo albanese provvisorio stabilito nel Congresso di Lushnjë del gennaio 1920. Divenne capitale dell'Albania quando il potere centrale si rese conto che era più facile controllare il paese dal centro invece che dalla città di Durazzo, situata sulla costa e quindi molto più vulnerabile.

Nel 1921 venne fondata dalla Croce Rossa americana l'American Vocational School[4].

La popolazione della città, stimata a soli 12.000 abitanti nel 1910, salì a 30.000 nel censimento del 1930 e a 60.000 nel 1945, nonostante l'occupazione straniera e la guerra.

Durante la seconda guerra mondiale, dopo l'occupazione dell'Albania da parte prima delle truppe italiane e poi tedesche, Tirana divenne il fulcro della resistenza. Appena due anni dopo la liberazione del paese da parte delle potenze dell'Asse nel 1944, il paese fu dichiarato repubblica popolare socialista. Nel novembre 1944 vi si insediò il governo comunista di Enver Hoxha. Da quel momento in poi, gran parte dello sviluppo della città è legato all'influenza dell'Unione Sovietica prima e della Cina dopo, fino al crollo dello stato comunista nel 1991.

Durante gli anni cinquanta Tirana sperimentò un periodo di rapida crescita di urbanizzazione industriale, che portò gli abitanti a 137.000 nel 1960. Alla fine degli anni novanta Tirana ebbe la sua crescita più rapida, quando molti albanesi dal nord e dal sud si spostarono nella capitale per cercare una vita migliore.

La rinascita post-comunista[modifica | modifica wikitesto]

Il fiume Lana

Luogo centro della Repubblica Popolare Socialista d'Albania, dopo la caduta del regime comunista la città sta vivendo un periodo di progressivo sviluppo economico, sociale e urbanistico, con l'edificazione e la sistemazione monumentale di parchi, edifici, compresa la ricostruzione degli edifici religiosi distrutti durante le varie guerre e sotto il regime comunista.

Negli ultimi anni l'inquinamento è diventato un grosso problema per Tirana, poiché il numero di automezzi è cresciuto notevolmente. Si tratta per la maggior parte di vecchie auto diesel fuori dalle norme UE, che inquinano molto di più dei modelli in circolazione nel resto d'Europa. In aggiunta, il carburante importato dalla Grecia e dalla Turchia, usato in Albania contiene maggiori quantità di zolfo[senza fonte] e piombo[senza fonte], rispetto a quanto consentito dai regolamenti nei paesi UE. [senza fonte]
Tirana ha subito radicali cambiamenti dall'inizio del XXI secolo. La capitale ha visto il miglioramento delle sue infrastrutture, in concomitanza con la considerevole opera di bitumazione e risistemazione del manto stradale in molte zone della città.

La Tirana attuale conserva solo in minima parte l'originale immagine medievale del periodo bizantino. L'impressione è di una città occidentale con rimanenze della lunga dominazione ottomana, la commistione con eleganti edifici che richiamano l'architettura austro-ungarica e italiana della fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento e residui d'arte del realismo socialista, affiancati da una contemporanea fioritura di edifici moderni.

Sono state create numerose aree verdi che, con la demolizione di molte costruzioni abusive, contribuiscono a un netto miglioramento dell'estetica della città (es. la riva del fiume Lana). Inoltre a partire dal 2000 sono stati costruiti molti edifici sia residenziali che statali che hanno migliorato lo skyline della città.
Nel nuovo piano regolatore di Tirana sono inclusi diversi interventi che modificheranno la capitale. Alcuni di essi sono già in atto e prevedono la riqualificazione della piazza Giorgio Castriota Scanderbeg, la ricostruzione degli edifici religiosi cristiani cattolici e ortodossi distrutti durante il regime comunista, la zona del lago artificiale e la cosiddetta "Priority Zone".

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Turismo in Albania.
Panorama di Tirana
Tirana di notte
Il Castello di Petrela

Tirana è sede di numerosi siti culturali e storici, situati soprattutto nel centro storico. Tra i più importanti si possono menzionare:

  • il Castello/Fortezza di Tirana (Kalaja e Tiranës), dell'epoca bizantina-medievale;
  • il Castello/Fortezza di Prezë (Kalaja e Prezës);
  • il Castello/Fortezza di Petrela (Kalaja e Petrelës);
  • la Chiesa di Kroit (Kisha e Kroit të Shën Gjinit), resistita sia alla dominazione turca e sia al regime dittatoriale;
  • il Ponte dei Conciatori (Ura e Tabakëve);
  • la Moschea Ethem Bey (Xhamia e Et'hem Beut), iniziata da Molla Bey nel 1789, ma terminata nel 1821;
  • il Campanile Torre dell'Orologio (Kulla e Sahatit), costruita tra il 1821 e il 1830;
  • la Cattedrale cattolica di San Paolo (Katedralja katolike e Shën Palit), terminata nel 2001;
  • la Cattedrale ortodossa della Resurrezione di Cristo (Kryekisha ortodokse Ngjallja e Krishtit), terminata nel 2012, ricostruita dopo il suo abbattimento durante la dittatura comunista.

Tirana ha 8 biblioteche pubbliche, 5 musei e 56 monumenti culturali. Tra le biblioteche la principale si trova nel Palazzo della Cultura di Tirana ed è la biblioteca nazionale albanese con oltre un milione tra volumi e altri materiali.

La città è sede dell'Università di Tirana, fondata nel 1957, in piazza Madre Teresa, e di molti edifici governativi e culturali, come l'Accademia delle Scienze Albanese, l'Istituto di Ricerca, l'Accademia delle Arti, l'Università dell'Agricoltura, l'Accademia Militare, l'Istituto del Ministero degli Interni, l'Assemblea del Popolo e l'Alta Corte Costituzionale. Oltre ai musei, che offrono uno spaccato importante dell'Albania, ci sono interessanti chiese e monumenti che raccontano un po' di più la storia della città.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa cattolica del Sacro Cuore di Gesù
La moschea Ethem Bey e la torre dell'orologio
  • Chiesa cattolica del Sacro Cuore (Kisha Katolike Zemra e Krishtit), costruita nel 1939, ad opera dei gesuiti, venne riaperta nel 1991 come monumento nazionale dopo la chiusura nel 1967, anno cui in tutte le chiese d'Albania veniva stabilito il divieto delle attività religiose.
  • Cattedrale Cattolica di San Paolo (Katedralja Katolike e Shën Palit), di semplice decorazione esterna, ci regala degli interessanti interni con una impressionante architettura moderna. Notevole ed emozionante il disegno sul vetro raffigurante l'albanese Madre Teresa e Papa Giovanni Paolo II. Costruita e aperta al culto nel 2001.
  • Chiesa di Sant'Antonio (Kisha e Shën Antonit), ricostruita interamente negli anni 2000 è una delle quattro chiese cattoliche della capitale, il suo territorio parrocchiale comprende una porzione del centro, i quartieri residenziali, ed una sconfinata periferia abitata da persone immigrate prevalentemente dalle zone del nord Albania.
  • Cattedrale Ortodossa della Resurrezione di Cristo (Kryekisha Orthodhokse e Ngjallja e Krishtit), complesso architettonico maestoso, è la più grande chiesa ortodossa dei Balcani. Costruita tra il 2001 e il 2012, a pochi passi dalla piazza centrale - a titolo di risarcimento per l'antica cattedrale in piazza Scanderbeg distrutta nel 1967 dal regime comunista nell'attuale luogo in cui sorge l'Hotel Tirana International - è a forma circolare sormontata da una grande cupola, ricoperta da mosaici dell'artista albanese Josif Droboniku, raffigurante il Cristo Pantocratore. Nella cattedrale è presente anche un anfiteatro, un piccolo museo, una sala presentazioni, una biblioteca e una sala per mostre.
  • Chiesa ortodossa (Kisha Orthodhokse), nel centro della città a nord del fiume, fu riedificata nel 1964 e venne poi chiusa al culto nel 1967, anno in cui venne stabilito il divieto delle attività religiose e usata come sport club cittadino. Venne riaperta nel 1990. Sul campanile è ancora chiaramente visibile il punto in cui il foro, a forma di croce nella struttura di mattoni, era stato ricoperto.

Inoltre sono presenti altre chiese, alcune antiche e in cattivo stato, risalenti al periodo bizantino.

I luoghi di culto più numerosi nella città sono le moschee, risalenti al periodo della dominazione turco-ottomana o di recente costruzione. Per citarne alcune, la Moschea Ethem Bey, la Moschea dei Conciatori, la Moschea Bejtyl Evel.

La popolazione dell'area metropolitana della capitale, in base all'appartenenza religiosa, risulta suddivisa nel 50% musulmani (sunniti e bektashi) e nel 44% cristiani (cattolici, ortodossi, protestanti). Gli ebrei sarebbero lo 0,6%, mentre gli atei il 5,4%[senza fonte]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Ruderi della Fortezza bizantina di Giustiniano
Villa in stile Liberty italiano
  • Fortezza di Giustiniano (Kalaja e Xhustinianit), edificata nel VI secolo durante il periodo Bizantino, quando ancora l'Albania era una parte integrante dell'impero di Bisanzio. Oggi dell'originale splendore rimane solo una piccola muraglia di circa sei metri di altezza, ultimi resti di un castello distrutto dall'occupazione turca.
  • Torre dell'Orologio (Kulla e Sahatit), la torre, o campanile, è oggi il simbolo di Tirana e venne costruita intorno al 1821-1822 da Et`hem Bey, fu poi allargata di ben 35 m nel 1928, quando venne edificato il suo orologio.
  • Piramida (Centro internazionale di cultura), aperta nel 1988 come museo dedicato al dittatore albanese Enver Hoxha, si dice essere l'edificio più costoso della storia dell'Albania. Alla caduta del regime comunista l'edificio venne usato come centro culturale e sociale giovanile. Di fronte alla Piramida si trova la Campana della Pace, omaggio ai difficili anni del post-comunismo nel paese. È stata infatti realizzata fondendo i bossoli raccolti dai bambini albanesi durante l'Anarchia nel 1997.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • I giardini botanici, situati vicino allo zoo cittadino i quali continuano a mantenere l'originale aspetto storico.
  • Lo Zoo di Tirana.
  • Statua di Madre Albania (1972), nel Cimitero dei Martiri, in cui sono sepolti circa 900 partigiani albanesi morti durante la seconda guerra mondiale.
  • La vecchia residenza del presidente Enver Hoxha nel quartiere Blloku, dove una volta era vietato l'accesso ai civili.
  • Il mercato centrale è un colorato e tipico mercato cittadino di Tirana, è qui infatti che si può ammirare la vera cultura popolare di Tirana, dei suoi cittadini, e dei freschi prodotti della terra albanese.
  • Sono quattro gli ospedali principali di Tirana:

I primi due sono pubblici mentre gli altri due sono privati.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Sede del Parlamento d'Albania

A partire dal 2008, la popolazione urbana della città è ufficialmente stimata a 618.431[senza fonte] abitanti. Nel 1703 Tirana contava circa 4000 abitanti e nel 1820 il numero è triplicato a 12.000. Il primo censimento, condotto nel 1923 (pochi anni dopo Tirana divenne capitale dell'Albania), ha mostrato una popolazione totale di 10.845. Nel corso del 1950 Tirana sperimentò una rapida crescita industriale e la popolazione aumentò a circa 137.000 entro il 1960. Dopo la fine del regime comunista nel 1991, Tirana vide la crescita più rapida della popolazione quando molti albanesi dalle zone rurali si trasferirono nella capitale in cerca di una vita migliore. Nel 1990 Tirana aveva 250.000 abitanti, ma da allora la popolazione è aumentata ad oltre 600.000.

Anno Area
(km²)
Popolazione
(entro i confini della città che c'erano a quei tempi)
Note
1431-32 7,300 Primo censimento sotto l'Impero Ottomano
1583 20 000 Censimento della regione di Tirana
1703 4 000
1820 12 000
1901 15 000
1923 10,845 Primo censimento della popolazione
1930 8.0 25,079
1937 5.0 35 000
1945 59,900
1950 10.6
1955 108,200
1970 31.0 180 000 Dal giornale Accademico
1985 15.4 200 000
1989 277,567 1989 Censimento nazionale della Contea di Tirana
2001 610 000 2001 Censimento nazionale della Contea di Tirana
2008 41.8 726,540
[5][6]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Sede dell'Università
Vista panoramica notturna della piazza Madre Teresa con il centro universitario

Nel 1921 venne fondata dalla Croce Rossa americana l'American Vocational School[4].

La città possiede quattordici università[senza fonte]. Fra quelle pubbliche vi è l'Università di Tirana, fondata nel 1957 e comprende sette facoltà che coprono le scienze umane, economiche, naturali e mediche.

Nel 2002 è stata inaugurata la prima università privata di Tirana, l'Università di New York Tirana, la quale comprende 7 facoltà. Dal 2002 in poi Tirana oltre all'Università di New York Tirana, ha visto nascere numerose Università Private, fra cui: la Luarasi University, l'Università Nostra Signora del Buon Consiglio, Epitech, l'Academy of Film and Multimedia "Marubi", e molte altre.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

I principali musei di Tirana sono:

  • Museo archeologico (Muzeu Arkeologjik), situato in Sheshi Nënë Tereza (piazza Madre Teresa) con vari reperti ritrovati nell'area intorno alla città, dal vasellame, piccoli oggetti raffiguranti animali e gioielleria;
  • Galleria d'arte (Galeria e Arteve), di recente riapertura, in Blv Dëshmorët e Kombit, ospita una varia collezione d'arte dalla fine dell'Ottocento alla contemporaneità, con una sezione in particolare di opere in stile realismo socialista, tra cui busti, dipinti, statue e fotografie
  • Museo di storia nazionale (Muzeu Historik Kombëtar). Inaugurato il 28 ottobre 1981 si tratta del più grande museo della città e il più importante del paese. Si trova in Sheshi Skenderbej (piazza Scanderberg), nella parte occidentale della piazza. Il Museo offre informazioni sulla storia dell'intera Albania. Contiene 3.600 reperti del patrimonio culturale albanese lungo tutta la sua storia, tra cui il periodo Paleolitico, la recente antichità (Illiri, Greci e Romani, dal sec. IV a.C.), il medioevo, fino agli anni intorno alla seconda guerra mondiale e al movimento partigiano, al comunismo (con una sezione sui crimini del regime) e la rivoluzione degli anni '90. Bellissimo inoltre il mosaico della facciata dell'edificio raffigurante la storia dell'Albania dalle sue origini illiriche ai giorni nazionalistici. Al suo interno, l'edificio viene suddiviso in base a noti periodi storici del paese.
  • Museo di scienze naturali (Museu i Shkencave Të Natyrës), piccolo ma importante museo cittadino la cui collezione inoltre include la più grande tartaruga marina mai ritrovata in Albania.

Media[modifica | modifica wikitesto]

Lo storico Cinestudio Shqipëria e re

Tirana è il più importante centro mediatico dell'Albania. Ospita la sede di diverse emittenti televisive nazionali: la RTSH, il network pubblico di radio e televisione, e diverse televisioni pubbliche e private come Top Channel e Klan TV. Numerose stazioni radio operano nella capitale, la più famosa è Radio Tirana, seguita da Top Albania Radio e da Plus 2 Radio La capitale albanese è anche sede della pubblicazione di numerosi quotidiani a livello nazionale: tra questi, i più diffusi sono, Shqip, RD - Rilindja Demokratike, Shekulli, Gazeta Shqiptare e Koha Jonë. Da ottobre 2014 nasce Agon Channel Italia sul digitale terrestre DDTV Digitale Terrestre.

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Il Fast Food albanese "Kolonat"

La cucina di Tirana è quella della tradizione albanese, legata alla dieta mediterranea, e in parte influenzata dalle gastronomie dei Balcani e successivamente da quelle orientali dalla Turchia. Molto abbondante nelle campagne di Tirana è la produzione di grano, olio d'oliva e miele. La cucina locale è caratterizzata da piatti unici, in genere di carne accompagnati dal riso pilaf, a volte accompagnati da piccoli antipasti (meze). Tra i piatti di carne, abbondano quelli a base di agnello, montone, vitello e spesso cucinati alla griglia, come l'ottimo shishqebap o il fërgesë, impasto di olio di oliva, farina di mais, uova, prima fritto e poi bollito. Inoltre c'è il lakror, una frittella stufata con fagiolini, pomodori, erbe aromatiche e spezie, il tave me qofte, polpettine speziate preparate al forno e groshët, piatto di legumi vari. Molto rinomato è il pane albanese. Tra i dolci tradizionali ci sono i famosi petullat, di tradizione albanese, e i bakllava, kadaifi e hallva, questi in genere di tradizione turca. Il liquore nazionale si chiama Rakì, un tipo di grappa, al quale vanno ad aggiungersi i vari konjak (cognac) e uzo (liquore aromatizzato), mentre il caffè locale è di chiara influenza turca, pur se viene oggi apprezzato l'espresso italiano.

Persone legate a Tirana[modifica | modifica wikitesto]

Cittadino onorario di Tirana è Papa Francesco (2014), in simbolo dell'unione spirituale e delle radici comuni cristiane dell'Albania con Roma, l'Europa e l'Oriente cristiano.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Quartieri periferici[modifica | modifica wikitesto]

L'espansione di Tirana dal 1990 al 2005

Il primo quartiere periferico di Tirana è stato Bam. I tre quartieri periferici più antichi sono Mujos e Pazari, posti tra il centro geografico e via Elbasan, sul lato opposto al fiume Lana, e Brraka, sito ad est del viale Zog I, attorno alla moderna via Haxhi Hysen Dalliu.

Altri quartieri periferici sono:

  • Laprakë o Lapraka, sito nella zona nord-ovest di Tirana.
  • Kombinat, sito sul lato sud-ovest di Tirana.
  • Xhamlliku, sito nella zona orientale della città.
  • Allias, sito nella zona nordorientale di Tirana.
  • Tirana e Re (Nuova Tirana), che comprende una parte nota come Ish-Blloku o Blloku (un termine utilizzato per identificare l'ex complesso edilizio delle residenze dei membri del capi comunisti dell'Albania). Questo quartiere è il più moderno di Tirana. Esso si distingue per le numerose caffetterie, bar, ristoranti, ecc. Si trova nella zona meridionale di Tirana e confina con il Kombinat ed il centro della città.
  • Ali Demi, posto nella zona sud-occidentale della città.
  • Bathore, più che un quartiere è una baraccopoli, sita ai margini della città e nata subito dopo il crollo del comunismo in Albania.

Suddivisioni storiche[modifica | modifica wikitesto]

Piazza Scanderbeg[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Piazza Scanderbeg.
Piazza Giorgio Castriota Scanderbeg nel 1988
Veduta della piazza nel 2012
Scorcio della piazza

Luogo simbolico non solo della capitale ma dell'intero universo albanese, con i suoi cinque ettari di superficie, rappresenta idealmente il centro geografico e politico dell'Albania. La piazza Giorgio Castriota (detto) Scanderbeg, in albanese Sheshi Gjergj Kastrioti Skënderbeu, sorprende per le sue dimensioni. Posta nel cuore di Tirana, ricorda l'epoca comunista, quando una dimensione tale serviva, oltre alle sfilate dell'esercito, a mostrare la potenza del regime.

La piazza prese l'attuale nome nel 1968, quando vi fu collocato il monumento equestre per il cinquecentenario della morte dell'eroe nazionale albanese, opera di bronzo dello scultore Odhise Paskali. Porta il nome di Giorgio Castriota Scanderbeg, il personaggio più famoso e rappresentativo nella storia dell'Albania. Scanderbeg combatté contro i turchi ottomani per la libertà del suo popolo e dei valori cristiani e riuscì a respingerli per più di due decenni. Considerando la grandezza dell'Albania e la potenza dell'Impero Ottomano, fu allora una vittoria incredibile di grande valore patriottico. Concepita inizialmente nel centro storico di Tirana da Re Zog I secondo lo stile neo-razionalista, fu ampliata negli anni tra il 1920 e il 1930 sotto la dittatura fascista del Regno d'Italia. Successivamente, nel periodo comunista (1945 al 1992), fu rimodellata secondo gli ideali correnti del regime: ampi e ordinati viali che da essa dipartono costituiscono il centro e conducono a vari edifici pubblici, all'Università, alla Galleria d'Arte Contemporanea (ove, fra le altre, sono esposte anche suggestive opere realiste del periodo comunista), e al maestoso Mausoleo Piramidale progettato per l'allestimento di un museo dedicato alla vita di Enver Hoxha (ora prosaicamente divenuto centro fieristico, ricreativo, bar e dissacrazione totale).

Il fulcro della piazza è la statua equestre dedicata all'eroe nazionale, a fronte della quale, sulla base di simmetrie architettoniche e urbanistiche simboliche, si erge imponente l'edificio in stile razionalista del museo storico albanese. La facciata rettangolare è sormontata da un frontone musivo che illustra i capisaldi della storia dell'Albania nell'ottica del passato regime.

Nella piazza oggi si trovano: la Torre dell'Orologio (1821), affiancata dalla moschea turca Ethem Bey (1823); il Comune di Tirana (1920); il Teatro delle Marionette (1920); la Banca d'Albania (1936); il Palazzo della Cultura; la Biblioteca nazionale; il Teatro dell'Opera e del Balletto (1960); il Tirana International Hotel (costruito nel 1979 in uno stile di ispirazione sovietica sul luogo dove sorgeva l'antica Cattedrale Ortodossa del XVIII secolo, rasa al suolo dal regime); il Museo Storico Nazionale (1981); la nuova Cattedrale Ortodossa (2001-2012) e altri edifici pubblici.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Economia dell'Albania.
ABA Centro Economia e Finanza
Centro Telekom Albania
La sede principale della Banca nazionale dell'Albania

Tirana, economicamente, è la città più sviluppata dell'Albania. Ospita le sedi delle maggiori istituzioni economiche del Paese, tra cui la Banca nazionale dell'Albania.

Le principali banche aventi sede nella capitale sono: Alpha Bank, Intesa Sanpaolo Bank Albania, Società generale d'Albania, Credins Bank, Credit Bank of Albania, Emporiki Bank, First Investment Bank, International Commercial Bank, Italian Development Bank (IDB), National Bank of Greece (Tirana Branch), Banka Kombetare Tregtare - BKT, Procredit Bank, Raiffeisen Albania, Tirana Bank, Union Bank, United Bank of Albania.

La crescita economica della città ha avuto inizio nel 1920 con la nascita di numerose industrie. Le principali industrie sono tessili, farmaceutiche, agricole e metallurgiche. È situata in una pianura fertile.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti in Albania.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La rete ferroviara è gestita dall'Hekurudhat Shqiptare, la quale collega Tirana alle principali città dell'Albania.

Porti[modifica | modifica wikitesto]

Tirana non ha un porto suo, ma la città portuale di Durazzo dista poco dalla capitale. Ci sono partenze da Durazzo verso Trieste, Ancona, Otranto, Bari, Genova (Italia), Zara, Ragusa (Croazia), Maribor, Capodistria (Slovenia), Bar (Montenegro), Corfù (Grecia), ecc.

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

Aeroporto Internazionale di Tirana

La città è servita da un aeroporto: l'aeroporto internazionale di Tirana (IATA: TIA - ICAO: LATI), a 15 km dal centro di Tirana. L'aeroporto era la base operativa dell'Albanian Airlines[senza fonte], compagnia di bandiera non più operante, e dell'altra compagnia aerea albanese, la Belle Air, anch'essa chiusa.

Vi operano: Alitalia, British Airways, Austrian Airlines, Adria Airways, Jat Airways, Malev, Olympic Airlines, Hemus Air, Turkish Airlines.

Ogni lunedì c'è un volo diretto da Tirana verso il John F. Kennedy International Airport di New York.[7]

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Servizio di noleggio biciclette a Tirana

Nella capitale, Tirana, in tutte le città ed in altre zone abitate dell'Albania sono presenti aziende pubbliche e private che gestiscono trasporti di tipo urbano, suburbano, interurbano e turistico.

Il trasporto privato per spostarsi nella capitale Tirana e nelle altre zone viene principalmente fornito dal servizio taxi e recentemente dall'autonoleggio. I taxi con licenza a Tirana dispongono di targhe con sfondo giallo e testo rosso. Una corsa in città costa mediamente 3/4€ e tutti i taxi ufficiali dispongono di tassametro. In città e in provincia viene offerto il servizio di prenotazione taxi chiamando il numero verde nazionale 0800 55 55. Una corsa in taxi dal centro della città all'aeroporto dura di solito 20/30min e costa 17 € circa a tragitto.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La città di Tirana ha tre club calcistici militanti nei campionati professionistici: la Dinamo Tirana, il KF Tirana ed il Partizani Tirana. Inoltre emergono anche il KS Kameza ed il KF Olimpik che partecipano rispettivamente alla seconda ed alla terza categoria del campionato di calcio albanese. Dal 2008 al 2010 Tirana ha ospitato il torneo calcistico amichevole intitolato Trofeo Taçi Oil.

Altri sport molto praticati sono: la pallavolo, la pallacanestro, la pallamano, la ginnastica libera e il sollevamento pesi.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale sindaco di Tirana è Erion Veliaj.

Dal secondo dopoguerra
Dalla fine del comunismo

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Tirana è gemellata con le seguenti città:[8]

Tirana è anche gemellata con la comunità arbereshe/albanese di Piana degli Albanesi, in Italia.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Albania
  2. ^ a b Dati INSTAT (PDF), su instat.gov.al. URL consultato il 29 marzo 2016.
  3. ^ BBC - Weather Centre - World Weather - Average Conditions - Tirana, bbc.co.uk. URL consultato il 20 agosto 2010.
  4. ^ a b (EN) Robert Elsie, Historical Dictionary of Albania, Historical Dictionaries of Europe, vol. 75, 2ª ed., Scarecrow Press, 2010, p. 12, ISBN 978-0810861886. URL consultato il 20 luglio 2015.
  5. ^ (SQ) Population statistics of the Municipality of Tirana
  6. ^ (SQ) Population projections from INSTAT
  7. ^ Welcome to Tirana International Airport, Albania
  8. ^ Città gemellate con Tirana dal suo sito ufficiale (PDF), tirana.gov.al. URL consultato il 26 luglio 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Generali[modifica | modifica wikitesto]

Mappe ed immagini[modifica | modifica wikitesto]

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