Dortmund

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Dortmund
Città extracircondariale
Dortmund – Stemma Dortmund – Bandiera
Dortmund – Veduta
Vista del centro di Dortmund
Localizzazione
Stato Germania Germania
Land Flag of North Rhine-Westphalia.svg Renania Settentrionale-Vestfalia
Distretto Arnsberg
Circondario Non presente
Amministrazione
Sindaco Ullrich Sierau
Territorio
Coordinate 51°30′N 7°26′E / 51.5°N 7.433333°E51.5; 7.433333 (Dortmund)Coordinate: 51°30′N 7°26′E / 51.5°N 7.433333°E51.5; 7.433333 (Dortmund)
Altitudine 50-254 m s.l.m.
Superficie 280,3 km²
Abitanti 571 403 (31-12-2011)
Densità 2 038,54 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale 44001-44388
Prefisso (+49) 0231, 02304
Fuso orario UTC+1
Codice Destatis 05 9 13 000
Targa DO
Cartografia
Mappa di localizzazione: Germania
Dortmund
Dortmund
Dortmund – Mappa
Sito istituzionale

Dortmund Ascolta[?·info] (in basso tedesco Düörpm) è una città extracircondariale di 571.403 abitanti della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania. È il centro maggiore della regione della Ruhr, e il terzo (dopo Colonia e Düsseldorf) del Land.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Dortmund sorge nel centro della regione industriale della Ruhr. Il fiume Ruhr scorre a sud della città mentre il territorio comunale è interessato dal corso del fiume Emscher e del canale Dortmund-Ems, che unisce il Mare del Nord a Dortmund. Nonostante l'intensa industrializzazione ed il suo passato di centro minerario, Dortmund è conosciuta come la Metropoli verde della Ruhr. In città vi sono numerosi parchi e nei dintorni si possono trovare diversi boschi e corsi d'acqua.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dortmund viene citata per la prima volta in un documento, datato 880[1], come un piccolo villaggio chiamato Throtmanni. Distrutta da un incendio, nel 1152 venne ricostruita per volontà di Federico Barbarossa che, per due anni, vi fissò la sua residenza.

Nel 1220 divenne libera città imperiale e, sempre in quegli anni, divenne un importante centro anseatico. Nel 1661 un terremoto distrusse la Reinoldikirche. Con l'annessione al regno di Prussia, Dortmund fu inglobata all'interno della Provincia di Vestfalia, nel Distretto governativo di Arnsberg. Sul finire dell'Ottocento Dortmund divenne una delle capitali dell'estrazione del carbone e della produzione dell'acciaio.

Nel 1938 la sinagoga locale venne distrutta. Nel corso dell'Aktion T4, i pazienti disabili dell'ospedale cittadino vennero trasferiti alla clinica Hadamar, all'interno della quale venivano perpetrate pratiche di eugenetica. Durante la seconda guerra mondiale Dortmund venne bombardata assai duramente, tanto che l'80% delle sue abitazioni risultarono poi distrutte. Ma a concentrare l'attenzione dei bombardieri alleati non era la città di per sé, ma le sue raffinerie. Nel dopoguerra furono ricostruiti alcuni tra i suoi monumenti più importanti, furono aperti parchi pubblici e giardini mentre l'industria locale si specializzò nel settore dell'hi-tech.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

La Teatro
Lo "Skyline" della città
U-Turm - In precedenza fabbrica di birra, ora centro culturale e museo

Di rilievo è la presenza della Konzerthaus (il palazzo dei concerti).

Persone legate a Dortmund[modifica | modifica wikitesto]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Mappa dei distretti urbani

La città di Dortmund è divisa in 12 distretti urbani (Stadtbezirk)[2]:

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Storicamente centro dell'industria pesante, oggi Dortmund è anche sede di medie imprese di information technology,[3] spesso legate ai programmi della città e dell'università locale Technologie-Zentrum Dortmund.[4] Esiste una stretta collaborazione tra la città, gli istituti di ricerca pubblici e privati e le aziende, allo scopo di proporre varie innovazioni sul mercato.[5]

Nel 2009 Dortmund è stata annoverata tra i maggiori centri per l'innovazione tecnologica in Europa.[6]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]


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Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Il trasporto suburbano è effettuato dalle linee S1, S2, S4 ed S5 del sistema S-Bahn Reno-Ruhr.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

La città è servita da una rete di Stadtbahn, costituita di 8 linee provenienti dalla trasformazione delle vecchie linee tranviarie.

Trasporti aerei[modifica | modifica wikitesto]

La città è servita dall'Aeroporto di Dortmund.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

È anche nota per il Borussia Dortmund, la squadra di calcio vincitrice di una Coppa dei Campioni e di una Coppa Intercontinentale.

Nel 2006 è scelta dalla Federazione calcistica tedesca per ospitare alcune partite dei Mondiali di calcio, tra cui la semifinale Germania-Italia (0-2) del 4 luglio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rudolf Kötzschke (Hrsg.): Die Urbare der Abtei Werden a. d. Ruhr (= Publikationen der Gesellschaft für rheinische Geschichtskunde XX: Rheinische Urbare). Bd. 2: A. Die Urbare vom 9.-13. Jahrhundert. Hrsg. von Rudolf Kötzschke, Bonn 1908, Nachdruck Düsseldorf 1978, Bd. 3: B. Lagerbücher, Hebe- und Zinsregister vom 14. bis ins 17. Jahrhundert, Bonn 1908, Nachdruck Düsseldorf 1978, Bd. 4,I: Einleitung und Register. I. Namenregister. Hrsg. von Fritz Körholz, Düsseldorf 1978, Bd. 4,II: Einleitung, Kapitel IV: Die Wirtschaftsverfassung und Verwaltung der Großgrundherrschaft Werden. Sachregister. Hrsg. von Rudolf Kötzschke, Bonn 1958
  2. ^ (DE) Stadtbezirksportale, dortmund.de.
  3. ^ The new Dortmund - space for change, Stadt Dortmund - City of Dortmund Economic Development Agency. URL consultato il 30 luglio 2010.
  4. ^ The new Dortmund - space for change, Stadt Dortmund - City of Dortmund Economic Development Agency. URL consultato il 30 luglio 2010.
  5. ^ The new Dortmund - space for change, Stadt Dortmund - City of Dortmund Economic Development Agency. URL consultato il 30 luglio 2010.
  6. ^ 2thinknow Innovation Cities Global 256 Index

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autorità VIAF: (EN147221598 · LCCN: (ENn80076227 · GND: (DE4012814-3
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