Corea del Nord
Corea del Nord | |||||||
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Dati amministrativi | |||||||
Nome completo | Repubblica Popolare Democratica di Corea | ||||||
Nome ufficiale | 조선민주주의인민공화국 Chosŏn Minjujuŭi Inmin Konghwaguk |
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Lingue ufficiali | Coreano | ||||||
Capitale | Pyongyang (3.255.000 ab. / 2008) | ||||||
Politica | |||||||
Forma di governo | Stato totalitario socialista a partito unico[1] | ||||||
Presidente | Kim Il-sung (de iure) Kim Jong-un (de facto) |
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Primo ministro | Pak Pong-ju | ||||||
Indipendenza | Dal Giappone, 15 agosto 1945 | ||||||
Ingresso nell'ONU | 17 settembre 1991 | ||||||
Superficie | |||||||
Totale | 120.540 km² (97º) | ||||||
% delle acque | 0,1% | ||||||
Popolazione | |||||||
Totale | 24.052.231 ab. (2012) (48º) | ||||||
Densità | 198,3 ab./km² | ||||||
Tasso di crescita | 0,535% (2012)[2] | ||||||
Nome degli abitanti | Nordcoreani | ||||||
Geografia | |||||||
Continente | Asia | ||||||
Confini | Corea del Sud, Cina, Russia | ||||||
Fuso orario | UTC +8:30[3] | ||||||
Economia | |||||||
Valuta | Won nordcoreano | ||||||
PIL (nominale) | 28 000[4] milioni di $ (2009) | ||||||
PIL pro capite (nominale) | 583 $ (2014) | ||||||
PIL (PPA) | 40 000[4] milioni di $ (2011) | ||||||
PIL pro capite (PPA) | 1 800[4] $ (2011) | ||||||
ISU (1998) | 0.766 (alto) (76º) | ||||||
Fecondità | 2,0 (2011)[5] | ||||||
Varie | |||||||
Codici ISO 3166 | KP, PRK, 408 | ||||||
TLD | .kp | ||||||
Prefisso tel. | +850 | ||||||
Sigla autom. | DVRK | ||||||
Inno nazionale | Aegukka | ||||||
Festa nazionale | 9 settembre | ||||||
Coordinate: 40°N 127°E / 40°N 127°E
La Repubblica Popolare Democratica di Corea (조선민주주의인민공화국?, 朝鮮民主主義人民共和國?, Chosŏn Minjujuŭi Inmin KonghwagukMR), più comunemente nota come Corea del Nord, è uno Stato dell'Asia orientale.
Essa occupa la parte settentrionale della penisola coreana, confinando a nord con la Cina e per un breve tratto con la Russia, mentre a meridione la zona demilitarizzata coreana la separa dalla Corea del Sud. Ad ovest è bagnata dal mar Giallo e ad est dal mar del Giappone.
Secondo la sua costituzione la Corea del Nord è uno Stato socialista[6] con un sistema economico pianificato. Per Amnesty International e Human Rights Watch il livello di rispetto dei diritti umani è uno dei più bassi del mondo[7][8] e ciò, insieme ai dissidi con la Corea del Sud per la reciproca rivendicazione dell'intera penisola coreana, è una delle cause di tensione con le nazioni occidentali.
Le condizioni di vita di questo Stato sono fortemente segnate dalle sanzioni e dagli embarghi imposti dai Paesi occidentali, dalla fortissima corruzione della classe dirigente, tale da essere annoverata al secondo posto tra i Paesi con la più alta corruzione percepita del mondo secondo Transparency International,[9] nonché dall'isolamento politico ed economico acuitosi dopo la dissoluzione dell'URSS. Tali fattori, in concomitanza con diverse calamità naturali, hanno causato un impoverimento generale della popolazione negli anni novanta. Inoltre non è disponibile alcun dato ufficiale circa il reddito pro capite medio.
La Corea del Nord si estende per 120.540 km² ed è abitata da 24 milioni di persone.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]
All'indomani della capitolazione del Giappone, avvenuta il 15 agosto 1945, Kim Il-sung, che aveva guidato l'Esercito Rivoluzionario Popolare Coreano (ERPC) nella resistenza all'occupazione giapponese, si impose come il principale capo del Paese in qualità di segretario generale del Partito dei Lavoratori di Corea, nato dalla fusione del Partito Comunista della Corea del Nord e del Nuovo Partito del Popolo di Corea.
Geografia[modifica | modifica wikitesto]
La Corea del Nord occupa la porzione settentrionale della penisola coreana, ricoprendo una regione di 120 540 km² (approssimativamente la dimensione dell'Italia Settentrionale). La Corea del Nord confina con la Cina e la Russia a nord e con la Corea del Sud lungo la zona demilitarizzata coreana. A ovest è presente il mar Giallo e la baia di Corea, mentre a est è presente il mar del Giappone, che la separa dal Giappone.
Il punto più alto della Corea del Nord è il Monte Paektu, con un'altezza di 2 744 m. Il fiume più lungo è l'Amnok, che scorre per 790 km.[10]
Il clima è relativamente temperato, con precipitazioni più intense in estate durante la breve stagione delle piogge chiamata changma e inverni che possono essere particolarmente pungenti.[11] Il 7 agosto 2007 avvenne una devastante inondazione, la peggiore degli ultimi quarant'anni, e costrinse il governo a chiedere aiuti internazionali. Le organizzazioni non governative, come la Croce Rossa, organizzarono una raccolta fondi per quella che si temeva diventasse una catastrofe umanitaria.[12]
La capitale e la città più grande è Pyongyang. Tra le altre città principali sono presenti Kaesŏng a sud, Sinŭiju a nord-ovest, Wŏnsan e Hamhŭng a est e Chongjin a nord-est.
Popolazione[modifica | modifica wikitesto]
Demografia[modifica | modifica wikitesto]
La popolazione della Corea del Nord al 2011 è di 24.451.300 abitanti. L'isolazionismo del governo non permette di stabilire se le ipotesi di carestia e malnutrizione che, secondo Medici senza frontiere e Amnesty international, affliggerebbero la nazione dagli anni novanta siano effettivamente realistiche.
La popolazione dello Stato è una delle più omogenee del mondo sotto il profilo linguistico ed etnico con solo piccole minoranze provenienti dalla Cina e dal Giappone. Gli altri residenti non coreani lo sono per la maggior parte solo temporaneamente, tra questi troviamo russi, cinesi e vietnamiti.
Religione[modifica | modifica wikitesto]
La Corea del Nord pratica e sostiene, secondo la prassi dei Paesi marxisti-leninisti, l'ateismo di Stato, sebbene la costituzione del 1998 sancisca la libertà di religione.[13][14] Kim Il-sung e Kim Jong-il vengono riveriti in molti aspetti della vita pubblica con toni enfatici e mistici in un contesto di Statolatria e culto della personalità.
La Corea del Nord condivide con la Corea del Sud una forte eredità buddhista, difatti la maggioranza della popolazione nordcoreana è buddista e confuciana, il che influenza notevolmente la cultura del Paese[15] e vi è una storia recente di movimenti cristiani, legati per lo più alla Chiesa cattolica e alla Chiesa ortodossa russa, oltre che al ceondoismo. Lo shintoismo è praticato da una piccola minoranza nel nord del Paese.
Lo Stato osteggia invece il protestantesimo, che viene visto strettamente connesso con gli Stati Uniti. Pyongyang era il centro delle attività cristiane prima della guerra di Corea, ma al giorno d'oggi vi permangono solo due chiese dirette dallo Stato, che lasciano dubbiosi gli osservatori internazionali sulla libertà di culto. Secondo la classifica dell'organizzazione missionaria Open Doors la Corea del Nord è attualmente il Paese con la più forte persecuzione nei confronti dei cristiani del mondo.[16]
Secondo il ministro sudcoreano Lim Chang-ho in Corea del Nord i cittadini sarebbero organizzati in cinquantuno classi. Le prime tre sarebbero basate sulla lealtà alla famiglia Kim e al culto della personalità che imporrebbe il "presidente eterno" Kim il-sung, il "caro leader" Kim jong-il e suo figlio Kim jong-un come uniche forme di divinità ammesse nel Paese. Chiunque professasse una religione o venisse trovato in possesso di materiale religioso sarebbe classificato come "ostile" e verrebbe di fatto bandito dalla vita pubblica del Paese. Sempre secondo Lim in Corea del Nord vivrebbero comunque ancora circa quarantamila cristiani.[17]
Lingue[modifica | modifica wikitesto]
La Corea del Nord condivide la lingua coreana con la Corea del Sud. Esistono differenze dialettali all'interno delle due Coree, ma i confini tra il Nord e il Sud non rappresentano una separazione linguistica. Mentre è prevalente al Sud, l'adozione dei termini moderni da lingue estere è stata limitata nella Corea del Nord. I caratteri cinesi hanja non sono più utilizzati, anche se occasionalmente usati nella Corea del Sud. Entrambe le Coree condividono il sistema fonetico di scrittura chiamato Chosongul al Nord e Hangŭl al Sud. La romanizzazione ufficiale differisce nei due Stati, dove al Nord viene utilizzato un sistema McCune-Reischauer leggermente modificato, mentre al Sud viene impiegata la latinizzazione riveduta della lingua coreana.
Ordinamento dello Stato[modifica | modifica wikitesto]
Suddivisione amministrativa[modifica | modifica wikitesto]
La Corea del Nord è suddivisa in nove province, più due città governate direttamente e tre regioni speciali.
- Pyongyang
- Pyongan Meridionale
- Pyongan Settentrionale
- Chagang
- Hwanghae Meridionale
- Hwanghae Settentrionale
- Kangwon
- Hamgyong Meridionale
- Hamgyong Settentrionale
- Ryanggang
- Rasŏn
- Namp'o
Istituzioni[modifica | modifica wikitesto]
Ordinamento scolastico[modifica | modifica wikitesto]
L'istruzione è pubblica e gratuita fino al livello universitario ed è obbligatoria fino al livello secondario. L'istruzione obbligatoria dura undici anni e comprende un anno di pre-scuola, quattro anni di scuola primaria e sei anni di scuola secondaria. I curricula scolastici sono costituiti da materie di soggetto sia accademico sia politico.
Le scuole primarie sono note come scuole del popolo e i bambini che la seguono hanno età comprese tra i sei e i nove anni. Essi sono iscritti successivamente sia in una scuola secondaria regolare oppure in una scuola secondaria speciale, in base alle loro abilità. Entrano alla scuola secondaria quando compiono dieci anni e la terminano all'età di sedici anni.
L'educazione superiore non è obbligatoria. L'istruzione superiore accademica comprende università, scuole professionali e scuole tecniche. Esiste anche un'istruzione superiore per la continuazione degli studi, che comprende master e dottorati. Esistono diverse università, tra cui la più famosa è l'Università "Kim Il-sung".
La Corea del Nord è uno degli Stati con il più elevato tasso di alfabetizzazione del mondo, con una percentuale del 100%.[18]
Sistema sanitario[modifica | modifica wikitesto]
Il servizio sanitario nazionale è gratuito. La Corea del Nord spende il 3% del proprio PIL nella sanità. Secondo Amnesty International il sistema sanitario sarebbe in declino dagli anni novanta a causa dell'embargo statunitense, del crollo del blocco socialista nell'est europeo e dei conseguenti problemi economici e di approvvigionamento. La maggior parte degli ospedali e delle cliniche sarebbero carenti di medicinali ed equipaggiamenti essenziali, oltre ad acqua corrente ed elettricità.[19] Tuttavia un comunicato dell'Organizzazione mondiale della sanità dell'aprile 2010 ha definito "obsoleto" il rapporto di Amnesty, sostenendo che il sistema sanitario nazionale della Corea del Nord abbia conosciuto notevoli miglioramenti negli ultimi anni, per quanto indubbiamente affetto dalla carenza di strumenti adeguati.[20] Quasi il 100% della popolazione ha accesso all'acqua e ai servizi igienici, ma l'acqua non è completamente potabile. Diverse malattie infettive come la tubercolosi, la malaria e l'epatite B sono endemiche in tutto il Paese.[21] Le zone intorno al 38º parallelo, come la zona di frontiera fra le due Coree, sono caratterizzate da eventuali e molto limitate infezioni malariche stanziali.
In base alle stime del 2008 la Corea del Nord è al 143º posto come aspettativa di vita, con una vita media di 69,2 anni alla nascita. È presente un tasso di mortalità di 7,29 morti per 1000 persone.[22]
Forze armate[modifica | modifica wikitesto]
La difesa è affidata all'Armata Popolare di Corea, che si divide in cinque parti: l'esercito di terra, la marina militare, l'aeronautica, le forze missilistiche strategiche e le forze per operazioni speciali.
Le forze armate contano più di un milione di uomini in servizio e più di quattro milioni di riserva, rendendo tuttora la Corea del Nord lo Stato più militarizzato del mondo.
Kim Jong-un ricopre la carica di comandante supremo dell'Armata Popolare Coreana e di presidente della Commissione per gli Affari di Stato della Corea del Nord .
In base al dipartimento di stato statunitense, con il 20% degli uomini con età compresa tra 17 e 54 anni nelle forze armate regolari,[23] la Corea del Nord ha la più elevata percentuale di personale militare in rapporto alla popolazione rispetto a ogni altra nazione del mondo, con circa 40 soldati arruolati ogni 1.000 cittadini.[24] La strategia militare consiste nell'inserimento di agenti e sabotaggio dietro le linee nemiche in tempo di guerra[23] e la maggior parte delle forze armate sono dispiegate attorno alla zona demilitarizzata coreana.
Il costo del mantenimento delle forze armate e della loro dotazione strumentale e logistica è uno dei capitoli più onerosi del bilancio economico del Paese sia per i costi diretti, sia per la conseguente alienazione di risorse umane dalla produzione di beni e servizi.
Programma nucleare[modifica | modifica wikitesto]
Il 9 ottobre 2006 la Corea del Nord condusse il suo primo test nucleare,[25] diventando il nono Paese al mondo a disporre della bomba atomica. L'esplosione fu più piccola del previsto e alcuni esperti statunitensi suggerirono la possibilità che il test fosse fallito oppure che si fosse verificata una fissione nucleare parziale.[26] La Corea del Nord aveva precedentemente affermato la produzione di armi nucleari e in base all'intelligence statunitense e a ufficiali militari il Paese ha prodotto o ha la capacità di produrre fino a sei o sette dispositivi nucleari.[27]
Il 17 marzo 2007 la Corea del Nord affermò nei negoziati internazionali che avrebbe iniziato i preparativi per la disattivazione del sito nucleare principale. Questo spegnimento venne confermato successivamente il 14 luglio 2007 dagli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica che osservarono la fase di spegnimento iniziale del reattore nucleare di Yongbyon della potenza di 5 MW, anche se non era presente nessuna tabella di marcia ufficiale. In cambio la nazione nordcoreana ottenne 50 000 tonnellate di petrolio dalla Corea del Sud. Una volta spento in modo permanente il piccolo reattore, la nazione avrebbe ricevuto l'equivalente di 950 000 tonnellate di petrolio. A seguito dei progressi nei negoziati nel settembre 2007, mirati all'accelerazione del termine del programma nucleare nordcoreano, la Corea del Nord avrebbe "disabilitato parte delle sue strutture nucleari" per la fine del 2007, in base alle dichiarazioni dell'assistente al segretario di Stato statunitense.
Il 27 giugno 2008 venne disabilitata una torre di raffreddamento ad acqua nel sito nucleare di Yongbyon.[28] È stato riferito che senza di essa non è possibile creare plutonio,[28] anche se il New York Times affermò che "la torre è una struttura tecnicamente insignificante [ed è] relativamente facile da ricostruire".[29] Questo evento venne salutato come un segno che la Corea del Nord vuole concretamente terminare il proprio programma nucleare.[30]
Il 17 gennaio 2009 è stata riportata la notizia che la Corea del Nord avrebbe trasformato in armi circa 30 kg di plutonio, prodotto precedentemente dal reattore.[31]
Il 25 maggio 2009 la Corea del Nord ha effettuato un secondo test nucleare sotterraneo. L'esplosione, confermata ufficialmente dal governo di Pyongyang, è stata anche rilevata dai sismografi di Corea del Sud e Stati Uniti come un sisma di 4,5 gradi di magnitudo e dovrebbe corrispondere a una potenza tra i dieci e i venti chilotoni.
Il 12 febbraio 2013 il governo della Corea del Nord ha dichiarato di aver effettuato un terzo test nucleare sotterraneo, sottolineando come si sia trattato di un "test pienamente riuscito". Il test, come nelle occasioni precedenti, ha anche provocato un terremoto di 4,9 gradi della scala Richter causato, secondo gli esperti, da un ordigno di meno di sei o sette chilotoni.[32] Attraverso Google Maps e le informazioni del United States Geological Survey è possibile localizzare il sito dell'ultimo test nucleare a individuare alcuni edifici identificabili con i luoghi dei test nucleari.[33]
Il 1º aprile 2013 è stata annunciata la riapertura del reattore nucleare di Yongbyon.[34]
La Corea del Nord ha annunciato il 14 settembre 2015 che l'impianto nucleare di Yongbyon, utilizzato per la produzione di armi atomiche, ha ricominciato a essere operativo.[35]
Il 10 dicembre 2015 Kim Jong-un ha lasciato intendere che il suo Paese, che ha già a disposizione l'atomica, avrebbe messo a punto anche una bomba a idrogeno e sarebbe pronto a farla esplodere. La dichiarazione è stata riportata dall'agenzia stampa ufficiale di Pyongyang (Kcna), in occasione di un'ispezione a un sito militare da parte del capo del Paese, durante la quale ha precisato che tale armamento sarebbe servito a difendere la sovranità del Paese in modo "affidabile". Tuttavia l'intelligence sudcoreana afferma che la Corea del Nord non abbia la tecnologia per la produzione di una bomba all'idrogeno. Questa è la stessa opinione dei ricercatori sudcoreani, che pensano che difficilmente la Corea del Nord possegga una bomba a idrogeno.[36]
Il 6 gennaio 2016 la televisione di Stato ha annunciato di aver detonato con successo una bomba all'idrogeno, provocando alle ore 10 locali un terremoto artificiale di magnitudo 5.1 ed epicentro a 400 chilometri circa a nord-est della capitale.[37] La notizia è stata peraltro accolta in Occidente con scetticismo.[38]
Politica[modifica | modifica wikitesto]
Il Paese è retto da una dittatura di stampo stalinista costituita prendendo esempio dalla Repubblica Popolare Cinese ai tempi di Mao Tse-tung. Le modifiche costituzionali apportate alla morte di Kim Il-sung (avvenuta nel 1994) hanno creato per il capo defunto la carica speciale di "presidente eterno". Kim Jong-il, figlio e successore di Kim Il-sung è divenuto capo assoluto del Paese col titolo ufficiale di "caro leader", fino alla morte avvenuta il 17 dicembre 2011, carica poi passata al figlio terzogenito Kim Jong-un.
Il Paese è fortemente militarizzato e la più alta carica amministrativa è quella di Ministro della Difesa. Il servizio militare è considerato permanente in base al principio della Nazione Armata. Ogni cittadino adulto è infatti tenuto, senza esclusione di sesso, stato sociale od occupazione, a dedicare parte del proprio tempo all'esercito attraverso la partecipazione frequente a corsi di specializzazione e formazione, parate e attività militari. La legislazione è affidata alla Suprema Assemblea del Popolo, attualmente guidata dal presidente Kim Yong-nam.
Nella Corea del Nord sono presenti più partiti politici, tuttavia le decisioni spettano all'unico pubblicizzato dalla propaganda di Stato, il Partito del Lavoro di Corea. La coalizione di governo è costituita dal Fronte Democratico per la Riunificazione della Patria, della quale fanno parte il Partito del Lavoro di Corea e altri due partiti minori, il Partito Socialdemocratico di Corea e il Partito Chondoista Chongu. Essi nominano tutti i candidati e occupano tutti i posti dell'Assemblea Suprema del Popolo.
Diritti umani[modifica | modifica wikitesto]
Diverse organizzazioni internazionali per i diritti umani, tra cui Amnesty International e Human Rights Watch, accusano la Corea del Nord di occupare una delle peggiori posizioni nel mondo.[8] I nordcoreani sono stati descritti come "uno dei popoli più brutalizzati del mondo", a causa delle severe restrizioni imposte alla loro libertà politica ed economica.[39] Il sistema cambiò leggermente al termine degli anni novanta, quando la crescita della popolazione era particolarmente bassa. In molti casi la pena capitale venne sostituita da punizioni meno severe.
In Corea del Nord sono tuttora presenti veri e propri campi di prigionia. Il 3 maggio 2011 Amnesty international ha reso pubbliche le immagini satellitari ad alta definizione dei campi di prigionia presenti nella nazione.[40] Per ricostruire cosa accade al loro interno Amnesty International ha raccolto le testimonianze di prigionieri politici ed ex guardiani riusciti a fuggire dal campo di concentramento di Yodok (nel nord- est).
Secondo tali testimoni i detenuti sono costretti a lavorare in condizioni che rasentano la schiavitù e sono frequentemente sottoposti a torture[41] e altri trattamenti crudeli, disumani e degradanti e nella maggior parte dei casi essi hanno assistito a esecuzioni pubbliche.[42] Amnesty International ritiene che i campi siano in funzione dagli anni cinquanta e che solo trenta persone siano state rilasciate dalla zona rivoluzionaria di Yodok. Secondo la testimonianza di Jeong Kyoungil, ex detenuto a Yodok tra il 2000 e il 2003, circa il 40% dei detenuti nella zona rivoluzionaria di Yodok è morto di malnutrizione tra il 1999 e il 2011. Secondo Amnesty international in tali strutture non verrebbero inoltre forniti capi di abbigliamento e i prigionieri soffrirebbero i rigori di inverni assai freddi, spesso svolgendo lavori manuali estenuanti e al tempo stesso privi di senso.[43]
Oltre ai criminali e agli oppositori politici, nei campi di prigionia vengono rinchiusi anche tutti quelli che cercano di lasciare il Paese e raggiungere la Corea del Sud o il confine con la Cina, oppure che vengono anche solo scoperti a criticare il regime. Vengono rinchiuse intere famiglie e non solo chi viene fermato: così molti bambini nascono e crescono nei campi di prigionia senza sapere minimamente come sia il mondo al di fuori degli stessi.[44][45][46]
Il governo nordcoreano respinge le rivendicazioni delle violazioni dei diritti umani, definendole "una campagna diffamatoria" volta a un cambiamento di regime.[47][48][49] La Corea del Nord, in un rapporto delle Nazioni Unite, ha respinto le accuse d'atrocità come "voci stravaganti". Il governo della Corea del Nord ha anche ammesso alcuni problemi relativi ai diritti umani legati alle condizioni di vita e ha dichiarato che sta lavorando al fine di migliorarli.[50]
Relazioni estere[modifica | modifica wikitesto]
La Corea del Nord ha ottimi rapporti con Cina, Vietnam, Laos, Cambogia e Russia. Ha inoltre relazioni bilaterali con l'Iran. Dalla cessazione delle ostilità della guerra di Corea nel 1953 le relazioni tra il governo del Nord e la Corea del Sud, l'Unione europea, il Canada, gli Stati Uniti e il Giappone sono rimaste tese. I combattimenti cessarono, ma entrambe le Coree sono ancora formalmente in guerra. Entrambe firmarono la "Dichiarazione congiunta Nord-Sud" del 15 giugno 2000 nella quale le parti presero l'impegno di cercare una riunificazione pacifica.[51] Il 4 ottobre 2007 i capi delle due Coree promisero inoltre di tenere dei summit per dichiarare ufficialmente il termine della guerra e riaffermare il principio di non-aggressione reciproca.[52]
Nel 2002 il presidente degli Stati Uniti George W. Bush durante il discorso sullo Stato dell'Unione inserì la Corea del Nord tra gli Stati facenti parte del cosiddetto "asse del male". Il passaggio del discorso di Bush fu il seguente: «La Corea del Nord è un regime che si sta dotando di missili e armi di distruzione di massa, mentre fa morire di fame i suoi cittadini».
Il contatto di maggiore livello che ebbe il governo nordcoreano con gli Stati Uniti fu attraverso il segretario di Stato Madeleine Albright, che effettuò una visita a Pyongyang nel 2000,[53] le due nazioni non hanno relazioni diplomatiche ufficiali.[18] Nel 2006 approssimativamente 37 000 soldati statunitensi erano presenti nella Corea del Sud, con la previsione di ridurli a 25 000 nel 2008.[54] Kim Jong-il affermò privatamente l'accettazione delle truppe statunitensi nella penisola, anche dopo una eventuale riunificazione.[55] Pubblicamente la Corea del Nord chiede con forza la rimozione delle truppe statunitensi dalla regione.[55]
La Corea del Nord ha da molto tempo relazioni strette con la Russia e la Cina, con quest'ultima dal 1961 vige il patto di cooperazione e di mutuo soccorso in caso di guerra; il patto, di durata ventennale, è stato rinnovato due volte nel 1981 e nel 2001 e nel 2021 ci sarà la scadenza della terza proroga. La caduta del comunismo nell'Europa orientale nel 1989 e la dissoluzione dell'Unione Sovietica nel 1991 causò una devastante carenza di aiuti alla Corea del Nord dalla Russia, anche se la Cina continuò a fornire assistenza. Il Paese continua a mantenere forti legami anche con gli alleati socialisti del sud-est asiatico, come il Vietnam e il Laos.[56]
La Corea del Nord cominciò a installare una recinzione di filo spinato nel confine settentrionale, a seguito del desiderio della Cina di frenare il flusso di rifugiati in fuga dalla Corea. Precedentemente il confine tra Cina e Corea del Nord era infatti poco pattugliato.[57]
Come risultato del programma nucleare nordcoreano vennero creati tavoli di negoziazione per trovare una soluzione pacifica alle inquietudini mondiali. A questi negoziati parteciparono le due Coree, la Russia, la Cina, il Giappone e gli Stati Uniti.
Il 17 luglio 2007 gli ispettori delle Nazioni Unite verificarono lo spegnimento di cinque stabilimenti nucleari nordcoreani, disattivazione stabilita da un accordo del febbraio 2007.[58]
Il 4 ottobre 2007 il presidente sudcoreano Roh Moo-hyun e il capo nordcoreano Kim Jong-il firmarono un accordo di pace di otto punti che prevede cooperazione economica, il rinnovo degli accordi per il viaggio aereo, stradale e ferroviario, confronti ad alto livello e pace permanente.
Gli Stati Uniti e la Corea del Sud indicarono nella Corea del Nord uno Stato sponsor del terrorismo.[59] L'attentato del 1983 che uccise membri del governo sudcoreano e la distruzione di un aereo di linea sudcoreano nel 1983 vennero infatti attribuiti alla Corea del Nord.[60] La Corea del Nord inoltre rivendicò il rapimento di tredici cittadini giapponesi negli anni settanta e ottanta. Di essi cinque tornarono in Giappone nel 2002.[61] L'11 ottobre 2008 gli Stati Uniti hanno rimosso il Paese dall'elenco degli Stati che sponsorizzano il terrorismo.[62]
Dal 10 marzo 2009 sono cominciate delle esercitazioni militari congiunte Corea del Sud-Stati Uniti nel territorio sudcoreano[63] che hanno preoccupato molto la Corea del Nord, che ha messo in stato di massima allerta il suo esercito.
Alla fine di febbraio del 2009 la Corea del Nord dichiarò di volere lanciare un satellite a scopi pacifici,[64] ma gli Stati Uniti accusarono il Paese di compiere un test di missile a lunga gittata per raggiungere il territorio statunitense. Il missile venne lanciato nella prima decade di aprile, nonostante gli ammonimenti dalla comunità internazionale, e cadde nel mar Giallo dopo 13 minuti dal lancio.[65]
Il 24 maggio 2010 si verificò un controverso incidente nelle acque che circondano la penisola coreana: una corvetta appartenente alla flotta militare nel Sud fu affondata al largo dell'isola di Baengnyeong, una zona contesa e da diversi anni teatro di mutue provocazioni. Accusata dalla Corea del Sud e dagli Stati Uniti di essere responsabile dell'affondamento, la Corea del Nord ha negato il proprio coinvolgimento, offrendosi di formare una commissione d'inchiesta con rappresentanti di Stati uniti, Cina, delle due Coree e della Russia. Le indagini sono invece state condotte autonomamente da Corea del Sud e Stati Uniti.
Il 30 marzo 2013 il governo nordcoreano dichiarò di essere in "stato di guerra" con la Corea del Sud, probabilmente in reazione alle esercitazioni congiunte tra l'esercito sudcoreano e quello statunitense, (in area sudcoreana), che dispiegarono anche due bombardieri a bassa identificabilità radar B-2 Spirit.
Il 5 aprile 2013 l'esercito nordcoreano ricevette dai comandi militari il via libera per un attacco nucleare contro gli Stati Uniti.[66][67] Lo stesso giorno la Corea del Nord invitò tutte le ambasciate straniere a Pyongyang a prepararsi a evacuare.
Dopo aver esplicitamente minacciato Corea del Sud, Stati Uniti e anche il Giappone di attacchi nucleari su larga scala, il 18 aprile 2013 si dichiarò invece disponibile al dialogo, richiedendo in cambio: il ritiro di tutte le sanzioni ONU, l'interruzione delle operazioni di collaborazione militare tra Stati Uniti e Corea del Sud, nonché le scuse ufficiali dei due Paesi.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
La politica isolazionista del governo e l'embargo dei Paesi occidentali hanno ristretto notevolmente il commercio internazionale, bloccando un potenziale significativo di crescita economica. Tuttavia per la sua posizione strategica nell'Asia orientale che collega le quattro maggiori economie e avendo una forza-lavoro giovane e a basso costo, l'economia nordcoreana potrebbe crescere fino al 6-7% annuo con i giusti incentivi e riforme.[70]
Fino al 1998 le Nazioni Unite hanno pubblicato l'indice di sviluppo umano e il PIL pro capite per la Corea del Nord: gli indici calcolati erano pari a 0,766 (75º posto mondiale) per lo sviluppo umano e un PIL pro capite di 4 058 $.[71] Secondo uno studio del giornale sudcoreano Hankyoreh del 2007 la qualità della vita e gli stipendi stanno crescendo stabilmente negli ultimi anni.[72] Secondo le stime della CIA World Factbook il PIL pro capite PPP della Corea del Nord è invece pari a 1800 $, che è in rapporto 1:20 con quello della Corea del Sud.[73]
Il settore dominante nell'economia nordcoreana è l'industria (47%), seguita dai servizi (31%) e l'agricoltura (22%).[74] Le industrie principali comprendono equipaggiamenti militari, costruzione di macchinari, energia elettrica, chimica, industria estrattiva, metallurgia, tessile, alimentare e turismo.
La Corea del Nord è attualmente uno dei primi dieci produttori al mondo di frutta fresca[75] ed è il 15º maggiore produttore mondiale di mele. Possiede risorse naturali considerevoli, con la 22ª riserva mondiale di carbone. È il 15º produttore mondiale di fluorite e il 12º produttore di rame in Asia. Altre risorse naturali sono: sale, piombo, tungsteno, grafite, magnesite, oro, pirite e risorse idroelettriche.[76]
Commercio[modifica | modifica wikitesto]
La Cina e la Corea del Sud sono i maggiori fornitori alimentari della Corea del Nord[77] e nel 2005 hanno assieme fornito un milione di tonnellate di alimenti;[78] è stato inoltre riferito che la Cina fornisce dall'80% al 90% delle importazioni nordcoreane di petrolio a "prezzi amichevoli", che sono decisamente inferiori al prezzo mondiale del mercato.[79]
Il 19 settembre 2005 alla Corea del Nord vennero promesse forniture di carburante e altri incentivi non alimentari dalla Corea del Sud, dal Giappone, dagli Stati Uniti, dalla Russia e dalla Cina in cambio dell'abbandono del programma nucleare e la firma del trattato di non proliferazione nucleare. Il cibo in cambio dell'abbandono di programmi militari è sempre stato storicamente evitato dagli Stati Uniti per non "utilizzare il cibo come un'arma".[80]
Per contro le derrate alimentari provenienti da Paesi confinanti sono state a volte bloccate temporaneamente per costringere la Corea del Nord a riprendere trattative che aveva interrotto.[81] Si sono verificate anche sospensioni delle forniture a causa di "furti" ripetuti di locomotive, che erano impiegate dalla Cina per inviare convogli di derrate alimentari.[82]
Nel luglio 2002 la Corea del Nord iniziò a sperimentare il capitalismo nella regione industriale di Kaesŏng.[83] Un piccolo numero di altre aree furono indicate come regioni ad amministrazione speciale, tra cui la regione di Sinŭiju lungo il confine con la Cina. La Cina e la Corea del Sud sono dei principali alleati commerciali, con gli scambi con la Cina che sono incrementati del 15% e hanno raggiunto il valore di 1,6 miliardi di dollari nel 2005 e quelli con la Corea del Sud incrementati del 50% con un valore di oltre un miliardo nel 2005.[80] È stato riferito che il numero di telefoni cellulari a Pyongyang è cresciuta da 3 000 nel 2002 a circa 20 000 nel 2004.[84] Nel giugno del 2004 vennero tuttavia nuovamente proibiti i telefoni cellulari.[85] Dalle regioni sperimentali si stanno gradualmente diffondendo alcuni elementi capitalistici, tra cui alcuni cartelloni pubblicitari lungo alcune autostrade. Recentemente dei visitatori hanno riferito che sono in aumento il numero di mercati dei contadini a Kaesŏng, a Pyongyang e lungo il confine con la Cina, scavalcando il sistema di razionamento del cibo.
In un evento chiamato "incidente di Pong Su", avvenuto nel 2003, una nave cargo nordcoreana che tentava di contrabbandare eroina in Australia venne confiscata dalle autorità australiane. Questo fatto rafforzò i sospetti dell'Australia e degli Stati Uniti che Pyongyang stava partecipando al contrabbando internazionale di droga. Il governo nordcoreano negò fermamente qualunque tipo di coinvolgimento.[86]
Trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Nei centri urbani è presente un sistema misto di trasporti filobus / tram. Le prime flotte di questi mezzi erano importati dall'Europa e dalla Cina, ma l'embargo commerciale ha costretto il Paese a costruire da sé i veicoli. Le ferrovie della Repubblica Democratica del Popolo della Corea (Choson Cul Minzuzui Inmingonghoagug) rappresentano l'unico operatore ferroviario della nazione, con una rete di 5 200 km di binari, di cui 4 500 con scartamento standard.[87] Esiste anche una piccola rete ferroviaria con scartamento ridotto nella penisola di Haeju.[87] La flotta di treni è costituita sia da locomotive elettriche, sia a vapore. L'unica casa automobilistica locale è la Pyeonghwa Motors. Alcune locomotive dell'Impero giapponese, degli Stati Uniti ed europee restano ancora in uso. Quattro volte a settimana viene operato un servizio ferroviario Pechino-Pyongyang, della durata di circa 24 ore.
Il trasporto sull'acqua nei fiumi principali e lungo le coste gioca un ruolo crescente nel traffico merci e passeggeri. Tranne i fiumi Yalu e Taedong la maggior parte dei fiumi, che raggiungono i 2 253 km, sono navigabili da piccole barche. Il traffico costiero è maggiore nella regione orientale, dove le acque più profonde permettono di impiegare anche navi più grandi. I porti maggiori sono Namp'o sulla costa occidentale e Rajin, Chongjin, Wŏnsan e Hamhŭng sulla costa orientale. La capacità di carico della nazione negli anni novanta era stimata in 35 milioni di tonnellate annue. All'inizio degli anni novanta la Corea del Nord possedeva una flotta mercantile di 68 navi che raggiungevano le 468 801 tonnellate, tra cui 58 navi cargo e due petroliere. La Corea del Nord ha varato da anni una politica di continuo investimento nell'aggiornamento e nell'espansione delle strutture portuali, sviluppando i trasporti (particolarmente nel fiume Taedong) e aumentando la quota di trasporti internazionali.
Le connessioni aeree internazionali con la Corea del Sud sono limitate dall'embargo. Esistono voli regolari dall'aeroporto internazionale di Sunan, che si trova a 24 km a nord da Pyongyang, verso Mosca, Chabarovsk, Pechino, Macao, Vladivostok, Bangkok, Shenyang, Shenzhen e voli charter verso Tokyo e verso le nazioni dell'Europa dell'est, del Medio Oriente e dell'Africa. Nel 1990 è stato firmato un accordo per iniziare un servizio tra Pyongyang e Tokyo. I voli interni collegano Pyongyang, Hamhŭng, Wŏnsan e Chongjin. L'unica compagnia aerea del Paese è quella di bandiera, la Air Koryo, avente una flotta di ventitré aerei (nel 2013) tutti di fabbricazione sovietica e poi russa.
Turismo[modifica | modifica wikitesto]
Il turismo nella Corea del Nord è gestito dall'organizzazione del turismo dello Stato (Ryohaengsa). Ogni gruppo di viaggiatori, come anche ogni turista/visitatore individuale, è accompagnato da una o due guide che generalmente parlano la lingua madre del turista ed è fatto divieto di allontanarsi da costoro e dai percorsi da loro indicati. Sebbene il turismo sia cresciuto negli ultimi anni, i viaggiatori provenienti dai Paesi occidentali rimangono pochi; i flussi turistici principali provengono da Cina e Giappone. Dall'Italia è necessario un visto turistico, mentre è di fatto impossibile entrare in Corea Del Nord dalla Corea del Sud (fatti salvi rarissimi casi).[88] Nella regione delle montagne Kŭmgangsan l'azienda Hyundai ha stabilito e gestisce una speciale area turistica: per questo motivo è stata istituita una regione ad amministrazione speciale.
I turisti possono effettuare acquisti presso negozi specifici indicati dalle guide e analoga restrizione è applicata all'utilizzo di servizi pubblici (come i mezzi di trasporto). Non è tuttora consentito ai turisti di utilizzare la valuta locale, il Won nordcoreano, se non in pochi locali. Nella capitale Pyongyang è tuttavia possibile pagare in dollari statunitensi ed euro, ma non sono accettate le carte di credito. Limitazioni sono poste anche alla possibilità di scattare foto: le macchine fotografiche dei turisti possono essere controllate prima della partenza ed eventuali foto ritenute pericolose per la sicurezza nazionale cancellate. Durante tutto l'anno si organizzano poi degli appositi tour del Paese con guide in diverse lingue e diverse destinazioni.[89]
L'Unità di Crisi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale italiano ha dettato particolari avvertenze ai connazionali che intendono recarsi nella Corea del Nord, tra le quali "evitare discorsi di tipo politico che potrebbero risultare non graditi e di mostrare sempre estremo rispetto verso le autorità politiche locali e verso la figura del presidente". Sempre secondo l'Unità di Crisi "le relazioni personali di cittadini nordcoreani con stranieri potrebbero essere scoraggiate dalle autorità locali".
Ambiente[modifica | modifica wikitesto]
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La Corea del Nord è più ricca di foreste rispetto a quella del Sud: il 75% del suolo è coperto da una grande varietà di alberi e piante. Il 70% di queste piante si trovano nella riserva montana di Hamgyng e nelle province di Yanggang e Jagang, occupate da aspre montagne coperte da fitte foreste. In Corea del Nord ci sono nove parchi nazionali, due riserve naturali, una riserva paesaggistica, dodici monumenti naturali ed altre aree protette. Nel Paese crescono più di 4.000 specie diverse di piante, incluse 570 endemiche della zona. Il "fiore nazionale" è l'ibisco o rosa altea, in coreano mugunghwa, che significa "fiore dell'immortalità". Si dice che rappresenti bene il carattere tenace del popolo della penisola. Animali comuni sono cervi, caprioli, zibellini, orsi bruni, gazze del Nord, linci, tigri, pica alpini, toporagni d'acqua, galli cedroni neri, ulule, frosoni di pino, picchi, antilopi dell'Amur e fagiani mancesi dal collare.
La Corea del Nord ha una legge sull'ambiente, divisa in cinque capitoli, contenenti 52 articoli sulla protezione e conservazione dell'ambiente naturale, la prevenzione dell'inquinamento e le sanzioni sui danni ambientali.
Media[modifica | modifica wikitesto]
I media nordcoreani sono tra quelli più strettamente controllati al mondo, di conseguenza l'informazione è sotto il rigido controllo sia all'interno sia dall'esterno del Paese. La costituzione indica la libertà di parola e di stampa, tuttavia il governo in pratica proibisce l'esercizio di questi diritti. Nel suo rapporto del 2008 l'organizzazione Reporter senza frontiere ha classificato i media nella Corea del Nord al 172º posto su 173 Paesi.[90] Sarebbero permesse solo le notizie favorevoli al governo, mentre quelle che riguardano problemi economici e politici oppure critiche al regime non sarebbero permesse.[91] I media mantengono il culto della personalità di Kim Il-sung e Kim Jong-il.
La radio e la televisione sono pubbliche; è molto noto il canale Televisione Centrale Coreana, a cui si affiancano altri due canali. Il governo nordcoreano possiede inoltre dei siti internet attraverso i quali diffonde notizie, informazioni e propaganda sul proprio conto (Uriminzokkiri e Naenara). Nell'ambito radiofonico il governo di Pyongyang produce la Voce di Corea, un'emittente radiofonica che diffonde i suoi programmi (focalizzati su informazione ed esaltazione della gloria del Paese) in tutto il mondo. Dal 2000 è stata creata la rete riservata ai cittadini nordcoreani, nota con il nome di Kwangmyong.
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Esiste un vasto culto della personalità di Kim Il-sung, di Kim Jong-il e di suo figlio Kim Jong-un, l'attuale presidente, e la maggior parte della letteratura, della musica popolare, del teatro e del cinema glorificano i tre statisti.
Un evento popolare nella Corea del Nord è il festival di Arirang, popolare esibizione dedicata ai giochi che si protrae per due mesi per sei notti alla settimana, con oltre 100 000 partecipanti. I presenti hanno riferito che rispetto al passato sono diminuiti i toni anti-occidentali. I giochi di massa comprendono performance di danza, ginnastica e coreografie che celebrano la storia della Corea del Nord e della rivoluzione del Partito dei Lavoratori. I giochi di massa sono tenuti a Pyongyang in vari luoghi.
La cultura è protetta e promossa dallo stato e sono stati costruiti diversi edifici dedicati a essa, come il Palazzo della Cultura del Popolo o il Gran Palazzo degli Studi del Popolo, entrambi a Pyongyang. Fuori dalla capitale esiste un teatro principale a Hamhŭng e in ogni città esistono stadi e teatri.
La cultura coreana venne attaccata durante l'occupazione da parte del Giappone dal 1910 al 1945. Il Giappone rafforzò una politica di assimilazione culturale e i coreani furono costretti a imparare e a parlare il giapponese, adottare il sistema di nomi giapponesi e la religione shintoista. Venne proibito l'uso della lingua coreana nelle scuole e nei luoghi pubblici.[92] Inoltre il Giappone alterò o distrusse vari monumenti coreani, tra cui il Palazzo di Gyeongbok e i documenti che ritraevano il Giappone in luce negativa vennero modificati.
Nel luglio 2004 il complesso di tombe Goguryeo divenne il primo sito del Paese a essere incluso nell'elenco dei siti patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Sport[modifica | modifica wikitesto]
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In Corea del Nord gli sport più praticati sono: il calcio, la pallacanestro, la ginnastica e il tennistavolo. La Corea del Nord ha inoltre una nazionale di calcio che in ambito internazionale partecipò a due fasi finali del campionato mondiale di calcio: la prima fu ai campionato mondiale di calcio 1966 dove giunse fino ai quarti di finale e la seconda presenza fu ai mondiali del 2010 in Sudafrica, finita però con l'eliminazione nella fase a gironi. Il campionato di calcio della Corea del Nord è la DPR Korea League, dove la squadra che ha vinto più competizioni è l'April 25 Sports Club. Un altro sport molto praticato dai nordcoreani è la ginnastica ritmica, utilizzata nel festival di Arirang, a cui partecipano più di 100.000 atleti e altre 400.000 persone (perlopiù studenti) i quali compiono delle coreografie a scopo patriottico.
Nel 2010 è stata fondata l'associazione sportiva per disabili nordcoreana.
Nel 2012 la Corea del Nord ha partecipato agli XVI Giochi paralimpici di Londra.
Nel 2016 la nazionale di calcio femminile Under-17 della Corea del Nord ha vinto il campionato mondiale di calcio Under-17 2016 in Giordania, battendo il Giappone 0-0 (5-4).[93]
Infine, sempre nel 2016, la nazionale di calcio femminile Under-20 della Corea del Nord ha vinto il campionato mondiale di calcio femminile Under-20 2016 in Canada, battendo la Francia 3-1.[94]
Tradizioni[modifica | modifica wikitesto]
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Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]
La Corea del Nord non possiede una vera e propria tradizione gastronomica, pertanto tutti i piatti popolari tipici non appartengono mai esclusivamente ad essa, ma sono condivisi con quelli della Corea del Sud.
Il bibimbap è un misto di riso, verdure, uova e carne di manzo o pollo, con aggiunta di salsa di peperoncino ed olio di semi di sesamo.
Il bulgogi è forse il piatto di carne più rinomato in Corea e la carne è spesso di maiale o manzo. Questa viene lasciata marinare insieme a vari ingredienti quali pepe nero, cipolle, aglio, olio di sesamo e semi di sesamo, e successivamente viene cotta su griglia e ammorbidita con zucchero; il piatto viene talvolta accompagnato da riso e verdure.
Nella cucina cinese i jiaozi sono un tipo di ravioli, popolari anche in Giappone e in tutta la penisola coreana. Ripieni di carne e/o verdura e avvolti da una sottile pasta sigillata con la pressione delle dita. Non vanno confusi con i wonton, poiché questi hanno una pasta più sottile e sono di forma sferica; inoltre sono serviti in brodo, contrariamente ai jiaozi che si consumano dopo l'immersione in salsa di soia e aceto di soia.
Il kimchi è un piatto tradizionale di verdure fermentate con spezie; è nondimeno un ingrediente utilizzato nella preparazione di altri piatti coreani come il kimchi jjigae e il kimchi bokkeumbap.
Festività[modifica | modifica wikitesto]
In Corea del Nord non è presente alcuna festività religiosa, dato che il regime pratica l'ateismo di Stato. A fianco al calendario gregoriano viene utilizzato quello Juche, introdotto nel 1997 e basato sulla data di nascita di Kim Il-sung (15 aprile 1912).
Data | Nome | Nome in coreano | Trascrizione fonetica | Spiegazione |
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1º gennaio | Capodanno | 새해 | Saehae | Festa che celebra l'apertura del nuovo anno |
16 febbraio | Compleanno del "caro leader" Kim Jong-il | 위대한 지도자 김정일의 생일 | Widaehan jidoja gimjeong-il ui saeng-il | Compleanno del "supremo leader" della Corea del Nord Kim Jong-il, al potere dal 1994 al 2011 |
8 marzo | Festa della donna | 여성의 날 | Yeoseong-ui nal | Festa della donna |
15 aprile | Compleanno del "presidente eterno" Kim Il-sung | 영원한 대통령 김일성의 생일 | Yeong-wonhan daetonglyeong gim-ilseong ui saeng-il | Compleanno del "presidente eterno" Kim Il-sung, già presidente a vita della Corea del Nord dal 1946 al 1994 |
1º maggio | Festa dei lavoratori | 노동절 | Nodongjeol | Festa dei lavoratori |
15 agosto | Festa della Liberazione | 광복절 | Gwangbogjeol | Dichiarazione di guerra dell'Unione Sovietica al Giappone nel 1945 e inizio della liberazione dai giapponesi |
9 settembre | Festa dell'indipendenza | 독립 기념일 | Doglib ginyeom-il | Nascita ufficiale della Corea del Nord nel 1948 |
10 ottobre | Festa del Partito del Lavoro di Corea | 한국의 노동자들의 파티 축제 | Hangug-ui nodongjadeul-ui pati chugje | Festa per celebrare la nascita del Partito del Lavoro di Corea |
10 ottobre | Giorno della costituzione | 헌법 기념일 | Heonbeob ginyeom-il | Entrata in vigore della prima costituzione della Corea del Nord nel 1948 |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Basata sui principi del Juche.
- ^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.
- ^ Dal 15 agosto 2015.
- ^ a b c The World Factbook La Corea del Nord non pubblica dati affidabili sul suo PIL, quindi trattasi di stime della CIA.
- ^ Tasso di fertilità nel 2011, data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.
- ^ Constitution of North Korea Chapter I, Article 1: "The Democratic People's Republic of Korea is an independent socialist State".
- ^ Human Rights in North Korea | Human Rights Watch
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- ^ Stefano Pellone, Mondiali Under 20 Femminili, vince la Corea del Nord, su MondoSportivo.it, 08 dicembre 2016. URL consultato il 05 febbraio 2017.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Claudia Astarita, Stefano Felician Beccari, Nunziante Mastrolia, L'Atomica di Kim: Il regime nordcoreano e la sicurezza internazionale, Rubbettino, 2013, ISBN 978-88-498-3827-5.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Corea
- Corea del Sud
- Juche
- Nomi della Corea
- Storia della Corea del Nord
- Chiesa cattolica in Corea
- Croce Rossa della Corea del Nord
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikiquote contiene citazioni di o su Corea del Nord
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Corea del Nord»
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Corea del Nord
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Corea del Nord
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Corea del Nord
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Corea del Nord informazione, egiuliani.wordpress.com.
- Ministero degli Esteri e Automobile Club Italia (a cura di), Scheda della Corea del nord dal sito Viaggiare Sicuri, su www.viaggiaresicuri.mae.aci.it. URL consultato il 10 settembre 2015.
- (EN) Sito della Korea Friendship Association - KFA, korea-dpr.com.
- (EN) La situazione nel paese - Amnesty International, amnestyusa.org.
Controllo di autorità | VIAF: (EN) 142577143 · LCCN: (EN) n81074720 · ISNI: (EN) 0000 0001 2321 7569 · GND: (DE) 4075468-6 · BNF: (FR) cb11868465j (data) |
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