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Bangkok

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Bangkok
Metropoli
กรุงเทพมหานคร
Krung Thep Mahanakhon
Bangkok – Stemma Bangkok – Bandiera
Bangkok vista dal satellite
Bangkok vista dal satellite
Localizzazione
Stato Thailandia Thailandia
Regione Thailandia Centrale
Amministrazione
Governatore Sukhumbhand Paribatra (Partito Democratico) dall'11/01/2009
Data di istituzione 1782
Territorio
Coordinate 13°45′N 100°29′E / 13.75°N 100.483333°E13.75; 100.483333 (Bangkok)Coordinate: 13°45′N 100°29′E / 13.75°N 100.483333°E13.75; 100.483333 (Bangkok)
Altitudine 20 m s.l.m.
Superficie 1 568,7 km²
Abitanti 15 280 925[1] (2010)
Densità 9 741,14 ab./km²
Distretti 50
Altre informazioni
Prefisso 02
Fuso orario UTC+7
ISO 3166-2 TH-10
Cartografia

Bangkok – Localizzazione

Sito istituzionale

Bangkok (in thailandese: กรุงเทพ ฯ, กรุงเทพมหานคร, o Krung Thep, nome completo Krung Thep Mahanakhon Amon Rattanakosin Mahinthara Yuthaya Mahadilok Phop Noppharat Ratchathani Burirom Udomratchaniwet Mahastan Amon Phiman Awatan Sathit Sakkathattiya Witsanukam Prasit[senza fonte]) è la capitale e più grande città della Thailandia, situata lungo il fiume Chao Phraya, nei pressi del golfo della Thailandia.

Bangkok ha conosciuto negli ultimi anni un rapidissimo sviluppo industriale e rappresenta una delle città economicamente più dinamiche del sud-est asiatico. È la città più trafficata al mondo e tra le città più grandi del pianeta. La popolazione locale ama pensare che stia emergendo quale centro regionale competitivo nei confronti di Singapore e Hong Kong, ma è sfavorita da infrastrutture precarie e imponenti questioni sociali dovute alla sua rapida crescita. È anche una delle destinazioni preferite del turismo mondiale.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio della zona amministrativa di Bangkok è quasi interamente coperto dalla città, si estende per 1568,7 km² e fa della capitale della Thailandia uno dei più grandi centri urbani del mondo.

L'area metropolitana si estende oltre i confini di Bangkok e comprende parte delle vicine province di Samut Sakhon e Samut Prakan a sud, Nakhon Pathom a ovest, Pathum Thani, Nonthaburi e Nakhon Nayok a nord, e Chachoengsao ad est. La municipalità di Bangkok ha uno sbocco sul mare con un tratto di costa lungo 4,4 km.[2]

La città sorge sulle rive del fiume Chao Phraya, ampio e navigabile, che assieme ai suoi affluenti settentrionali Nan e Ping costituisce il bacino idrografico comprendente il centro ed il nord del paese. Una complessa rete di canali (khlong) ha dato alla città l'appellativo di Venezia dell'est. Nella seconda metà del XX secolo, molti di questi canali sono stati coperti per far posto a nuove arterie stradali di un sempre più congestionato traffico cittadino; su quelli rimasti vi sono ancora trasporti di merci e passeggeri, nonché alcune abitazioni galleggianti.

Il centro di Bangkok è situato a 2 m s.l.m. e durante la stagione delle piogge subisce frequentemente allagamenti ed esondazioni del fiume e dei canali. La municipalità di Bangkok negli ultimi anni ha provveduto a creare degli argini più alti sui canali a maggior rischio, ma un altro fattore che aggrava il problema è il progressivo affossamento della città, che giace quasi esclusivamente su un terreno paludoso.

La media delle temperature massime mensili supera sempre i 31 °C mentre la media delle minime non scende mai sotto i 21 °C. Le stagioni sono tre:

  1. la "stagione delle piogge" che comincia verso la metà di maggio e dura fino alla seconda metà di ottobre, con un picco di precipitazioni a settembre quando la media mensile è di 344 mm.
  2. la "stagione fresca" che inizia a ottobre e finisce verso la metà di febbraio; anche se in questo periodo di giorno continua a fare caldo, di notte la temperatura scende a livelli accettabili, in gennaio e in dicembre la temperatura minima media è di 21 °C.
  3. la "stagione calda" che va da febbraio a maggio; in cui il mese più caldo è aprile, quando la temperatura media minima è di 26 °C e la massima di 36 °C. Si tratta sempre di temperature medie, i 40 °C si raggiungono e si superano tutti gli anni in diverse occasioni. L'indice di calore raggiunge e talvolta supera i 50 °C.

Il governo cittadino sta cercando di arginare l'eccessiva urbanizzazione ed industrializzazione con la creazione di grandi parchi in alcuni quartieri periferici, ma il centro della città offre pochi spazi verdi; tra questi vi sono nel centro cittadino il parco Lumphini e Sanam Luang (letteralmente "campo reale"), e nel nord il parco Chatuchàk.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Bangkok ha un clima tropicale, influenzato dai monsoni che caratterizzano la stagione umida, che va da maggio a ottobre. La temperatura più alta mai registrata in città è stata di 40 °C nel maggio 1983, mentre la più bassa è stata registrata nel gennaio 1955, 9,9 °C. L'anno in media più caldo fu il 1997 (con una media di 30 °C registrata all'aeroporto Don Mueang) e il più freddo il 1975 (26,3 °C).[3]

Dati meteo
(1961-1990)[4]
Mesi Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
T. max. mediaC) 32,0 32,7 33,7 34,9 34,0 33,1 32,7 32,5 32,3 32,0 31,6 31,3 32,7
T. min. mediaC) 21,0 23,3 24,9 26,1 25,6 25,4 25,0 24,9 24,6 24,3 23,1 20,8 24,1
Precipitazioni (mm) 9 30 29 65 220 149 155 197 344 242 48 10 1 498
Giorni di pioggia 1 2 2 4 13 12 13 15 18 14 5 1 100
Eliofania assoluta (ore al giorno) 8,8 8,9 8,7 8,6 7,0 5,9 5,5 5,2 5,2 6,4 7,8 8,5 7,2
Bangkok Night Wikimedia Commons.jpg
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Bangkok di notte

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nome cerimoniale

Il nome cerimoniale della città in thailandese è กรุงเทพมหานคร อมรรัตนโกสินทร์ มหินทรายุธยามหาดิลกภพ นพรัตน์ราชธานี บุรีรมย์อุดมราชนิเวศน์มหาสถาน อมรพิมานอวตารสถิต สักกะทัตติยะวิษณุกรรมประสิทธิ์ (Ascolta la pronuncia[?·info]). Il nome fu coniato, nel XVIII secolo, dal sovrano siamese Buddha Yodfa Chulaloke (Rama I, 1737-1809) e successivamente modificato da re Rama IV Mongkut (1804-1868). Il lungo nome (190 caratteri a seconda della traslitterazione utilizzata) si compone di vocaboli in pāli e sanscrito, e, secondo i metodi di romanizzazione di questi due linguaggi, può essere traslitterato come: «Krung-dēvamahānagara amararatanakosindra mahindrayudhyā mahātilakabhava navaratanarājadhānī purīramya utamarājanivēsana mahāsthāna amaravimāna avatārasthitya shakrasdattiya vishnukarmaprasiddhi».

La traduzione è la seguente: «Città degli angeli, la grande città, la città della gioia eterna, la città impenetrabile del dio Indra, la magnifica capitale del mondo dotata di gemme preziose, la città felice, che abbonda nel colossale Palazzo Reale, il quale è simile alla casa divina dove regnano gli dei reincarnati, una città benedetta da Indra e costruita per Vishnukam»[5]

Bangkok era un piccolo villaggio portuale chiamato Bang Makok, vi era stanziata una comunità di immigrati cinesi che commerciavano con la città di Ayutthaya, l'allora capitale del Siam. Questa fu rasa al suolo dai birmani nel 1767 e, nel giro di pochi mesi, il nuovo re Taksin cacciò gli invasori e stabilì la capitale a Thonburi, la cui vicinanza al mare era importante dal punto di vista strategico.[6]

Il periodo Rattanakosin[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Regno di Rattanakosin e isola di Rattanakosin.

Nel 1782, il re Rama I portò la capitale del regno a Bang Makok, sulla sponda orientale del fiume di fronte a Thonburi. La comunità cinese fu fatta spostare in una vicina zona, che in seguito si sarebbe sviluppata attorno alla strada Yaowarat formando la prosperosa chinatown della capitale.[7] Il sovrano fece costruire una serie di maestosi edifici, tra cui il Grande Palazzo Reale, e Bang Makok fu ribattezzato Rattanakosin, che significa "città del gioiello di Indra",[8] la divinità-guerriera di origine induista adottata anche dal buddhismo, particolarmente venerata in Thailandia.

Nel complesso del palazzo reale fu eretto il Wat Phra Kaew, il complesso templare dove fu portato il Buddha di Smeraldo, la sacra statua che rappresenta il palladio della casa regnante e che era conservata nel Wat Arun di Thonburi dal 1779. Il re fece costruire un fossato a difesa della città creando l'isola di Rattanakosin, che è il nucleo attorno a cui si è sviluppata la capitale. Rama I diede a Bangkok anche un lunghissimo nome cerimoniale (vedi sezione specifica) che fu modificato dal re Rama IV e la cui abbreviazione, Krung Thep Maha Nakhon (letteralmente "capitale degli angeli", "grande città"), è l'attuale nome ufficiale. I thailandesi e i laosiani la chiamano semplicemente Khrung Thep, ma nel resto del mondo si è sempre continuato a chiamarla Bangkok, la contrazione del nome Bang Makok.

Il Regno di Thonburi, nato sulle ceneri di quello di Ayutthaya, divenne così il Regno di Rattanakosin. Il primo edificio ad essere costruito fu il Lak Mueang, il santuario dove è tuttora custodita la divinità tutelare della città; fu inaugurato il 21 aprile 1782, che è considerata la data di fondazione di Bangkok.[9] Durante i regni di Rama I (1782-1809) e di Rama II (1809-1824), i principali lavori pubblici riguardarono l'abbellimento della città con nuovi templi e palazzi, e la realizzazione di nuovi canali. Le opere di canalizzazione sarebbero continuate fino al regno di Rama V (1868-1910),[10] contribuendo a bonificare il terreno paludoso su cui sorge la capitale e sviluppando le vie di comunicazione, che a quei tempi erano quasi esclusivamente idrovie.

Il re Rama III (1824-1851) ingrandì il porto, adeguandolo all'esigenza siamese di espandere i traffici marittimi con l'estero. Inizialmente, la struttura divenne approdo in prevalenza di giunche cinesi, e Bangkok arrivò a competere con Singapore per quanto riguarda i traffici con la Cina. Verso la metà del XIX secolo, le nuove imponenti navi delle potenze occidentali soppiantarono le vecchie giunche cinesi ed il Siam, sentendosi minacciato, impose un regime protezionistico ai commerci e sbarrò l'accesso a Bangkok alle navi non autorizzate. Ben presto il re Rama IV (1851-1868) fu costretto a rivedere tale politica per arginare la crescente influenza europea e scongiurare il rischio della colonizzazione del Paese. Il Siam siglò con diversi Stati occidentali, in particolare col Regno Unito, importanti trattati che limitarono l'autonomia del Paese ma contribuirono ad arricchirlo con nuovi scambi commerciali. Fu lo stesso sovrano, convinto dell'importanza del progresso scientifico e tecnologico, a far costruire le prime vere strade di Bangkok.[10]

Il sistema stradale cittadino fu ampliato da re Rama V, che proseguì sulle orme del padre Rama IV sulla strada del rinnovamento del Paese.[11] Fu Rama V a far costruire in città la Scuola di Formazione per il Servizio Civile, che durante il regno del figlio Rama VI sarebbe diventata il primo ateneo del Siam, l'Università Chulalongkorn.[12] Nel 1893 fu ultimata la prima ferrovia siamese, da Bangkok a Pak Nam (il vicino villaggio dove sfocia il fiume Chao Phraya), e in seguito fu dato il via alla costruzione dell'odierna stazione principale di Bangkok, la Hua Lamphong, completata durante il regno di Rama VI.[13] Nel corso di una visita in Italia, Rama V rimase affascinato dalla monumentale bellezza dell'allora capitale Torino e, a partire dalla fine dell'Ottocento, invitò in Siam diversi ingegneri, architetti ed artisti italiani, soprattutto piemontesi, per progettare e realizzare i più grandi palazzi, ponti e monumenti che trasformarono Bangkok. Tali iniziative furono portate avanti anche dal successore Rama VI (1910-1925).[14]

La crisi economica innescata dalle spese eccessive volute da Rama VI e dalla crisi globale che seguì la grande depressione del 1929, costrinsero il re Rama VII (1925-1935) a tagliare le spese pubbliche, in particolare quelle militari, provocando crescente malumore nei vertici delle forze armate. Una parte degli ufficiali di grado più alto si unirono ad alcuni studenti educati all'estero e portarono a compimento a Bangkok l'incruento colpo di Stato conosciuto come la rivoluzione siamese del 1932.[15] Il sovrano fu costretto a concedere la costituzione ed ebbe così fine il Regno di Rattanakosin; dopo l'evento lo Stato prese il nome di Regno del Siam e nel 1939 quello di Regno di Thailandia.

Le dittature militari[modifica | modifica wikitesto]

Gli iniziali ideali di democrazia portati avanti dai promotori della rivoluzione del 1932 vennero presto sopraffatti dalle ambizioni delle alte sfere militari, che diedero il via a una quasi ininterrotta serie di colpi di Stato e di dittature. Nel dopoguerra, dopo che il dittatore Plaek Phibunsongkhram aveva trascinato il Paese nella seconda guerra mondiale a fianco dei giapponesi, vi fu un breve periodo di democrazia monopolizzato da Pridi Banomyong, uno degli studenti artefici della rivoluzione del 1932. Il potere tornò ai militari con il colpo di Stato del 1947, e lo mantennero fino al 1973, quando imponenti manifestazioni a Bangkok (che costarono la vita a decine di dimostranti) costrinsero il dittatore Thanom Kittikachorn a dare le dimissioni e a fuggire in esilio. I successivi governi democratici si alternarono fino al 6 ottobre del 1976, quando il brutale massacro dell'Università Thammasat, compiuto dalla polizia e da gruppi paramilitari a Bangkok, favorì un colpo di Stato che riportò una dittatura militare al governo.[16] Una nuova sommossa popolare a Bangkok fu soffocata nel sangue anche nel cosiddetto maggio nero del 1992, quando furono uccisi diversi manifestanti che contestavano il governo del generale Suchinda Kraprayoon.

Storia contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni settanta, la piccola ma densamente popolata Provincia di Thonburi fu conglobata nell'area metropolitana di Bangkok. La superficie cittadina è passata dai 13 km² del 1900 ai 330 del 2000,[10] mentre l'area metropolitana misura oggi 1.568,7 km². L'incremento demografico nella capitale era stato graduale fin dai tempi della fondazione, ma si era fatto drammatico negli anni cinquanta e sessanta a causa della rapida industrializzazione e della centralizzazione delle attività di governo; le infrastrutture cittadine sono diventate insufficienti a soddisfare le esigenze dei nuovi arrivati. Anche a causa della mancanza di programmazione governativa, si sono progressivamente aggravati una serie di disagi che vanno dalla crisi abitativa, con diverse baraccopoli disseminate ovunque, alla congestione del traffico cittadino, all'eccessivo accumulo di spazzatura (7.000 tonnellate al giorno), al deterioramento ambientale ecc. La pubblica amministrazione si è accorta in ritardo dell'inadeguatezza dei precedenti programmi e sta attualmente cercando di porvi rimedio.[17]

La crisi politica che sta attraversando la Thailandia negli ultimi anni, in particolare con il conflitto tra la vecchia oligarchia militare e gli emergenti gruppi finanziari, ha vissuto i suoi episodi più drammatici a Bangkok, come era sempre accaduto nella storia del Paese. La crisi politica in Thailandia del 2008, che di fatto si protraeva dal 2006, ha portato a violenti scontri in cui hanno perso la vita 80 tra dimostranti e forze dell'ordine.[18] La contrapposizione creatasi tra i due maggiori movimenti popolari della Thailandia (le camicie rosse che supportano i partiti legati all'ex premier e imprenditore Thaksin Shinawatra e quelle gialle legate all'area dei conservatori), mina tuttora l'unità nazionale e l'ordine pubblico, in particolare quello a Bangkok.

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma della città mostra il dio della folgore Indra che cavalca tra le nuvole Erawan, una creatura mitologica simile ad un elefante (rappresentata a volte con tre teste). Nella mano destra Indra impugna la vajra, la sua tradizionale arma da cui scaturisce la folgore. Lo stemma si ispira a un dipinto del principe Naris, un artista figlio del re Rama IV. La pianta simbolo di Bangkok è il ficus beniamino.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Mappa dei distretti di Bangkok

Bangkok è suddivisa in 50 distretti chiamati khet , che sono a loro volta suddivisi in 169 sottodistretti detti khwaeng (แขวง) (nelle altre province i distretti sono chiamati amphoe e i sottodistretti muban).[19]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Panorama della zona commerciale di Siam Square

Bangkok è il centro economico della Thailandia e vi hanno sede le maggiori banche e le maggiori istituzioni finanziarie del Paese. Sono presenti molte filiali di banche straniere e diverse multinazionali vi hanno stabilito il loro quartier generale per il sud-est asiatico. La Borsa thailandese ha la sua sede nel centro della città.

Il porto è situato lungo il fiume Chao Phraya vicino al centro nel distretto di Khlong Toei, enormi chiatte solcano le acque del fiume trasportando ingenti quantitativi di materiale.

Le vecchie zone industriali sorgono nelle periferie a sud e ad ovest. Per decentrare le attività produttive e diminuire l'inquinamento, nonché il traffico di automezzi pesanti, il governo thailandese sta sviluppando il settore industriale nella fascia costiera a sud-est di Bangkok, nella vasta zona compresa tra la provincia di Samut Prakan e la provincia di Rayong. In tale area è stato costruito nel 1981 il porto di Laem Chabang, non lontano da Pattaya, che spedisce e riceve la maggior parte dei container internazionali, e che è diventato il più trafficato porto della Thailandia e, nel 2011, il 23º al mondo.

Una ricerca del 2008 effettuata da MasterCard ha classificato Bangkok al 42º posto tra le città più importanti al mondo come centri di commercio.[20] Con l'espandersi delle attività commerciali e finanziarie che hanno fatto della Thailandia una delle tigri asiatiche dell'economia, c'è stato un boom nella costruzione di grattacieli, se ne contano a Bangkok oltre 1.000, che la piazzano al 17º posto fra le città con più grattacieli al mondo.

Accanto alle classi privilegiate e a un ceto medio le cui entrate sono buone se proporzionate al costo della vita, vi sono larghi strati di popolazione che vivono sotto la soglia di povertà. Con il miraggio di sfuggire alla miseria delle aree più depresse della Thailandia e dei paesi confinanti, c'è sempre più gente ed immigrati clandestini che arrivano e ingrandiscono le numerose baraccopoli disseminate in città.

Il turismo è una delle fonti principali di ricchezza. Oltre ad essere lo scalo thailandese principale per i turisti diretti in altre località del paese, Bangkok offre edifici storici di sontuosa architettura, vasti mercati, un'ampia scelta di raffinate cucine e un'affascinante vita notturna.

La città è anche un famoso centro di gioielleria, ricco di botteghe artigianali che lavorano l'argento e il bronzo. Molti commercianti stranieri ed esportatori vengono per comprare tali prodotti, oltre a capi di vestiario e oggettistica. per il buon rapporto tra qualità e prezzo. Tra le zone cittadine commercialmente più vive ci sono Yaowarat, che è la Chinatown di Bangkok, e Phahurat, l'adiacente quartiere indiano.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Secondo una stima del 2007 14,5 milioni di turisti hanno visitato la Thailandia in quell'anno, facendone il 14º Paese più visitato al mondo. Nello stesso anno il turismo ha rappresentato il 6.7% del prodotto interno lordo thailandese. Bangkok rappresenta il polo di attrazione principale del settore. L'instabilità politica e i duri scontri di piazza che si sono verificati tra il 2008 ed il 2010 hanno determinato una flessione degli arrivi.

L'enorme varietà di strutture ricettive richiama a Bangkok ogni tipo di turista, da quello che viaggia in economia e che pernotta nella zona di Khaosan Road, non lontana dal Palazzo reale, a quello che cerca alberghi lussuosi, molti dei quali si trovano lungo il Chao Phraya.

Il mercato galleggiante Taling Chan

Bangkok offre innumerevoli attrattive turistiche, tra cui moltissimi templi e palazzi di grande valore storico-artistico (vedi paragrafo cultura) .

Alcuni mercati richiamano moltitudini di turisti, fra questi vanno citati:

  • Chatuchak verso nord; la maggior parte dei suoi punti vendita sono aperti solo il fine settimana ed è quindi chiamato anche weekend market, è talmente esteso (1,13 km²) e gremito da essere una vera e propria città nella città, dove si può trovare una varietà impressionante di cose ed animali da acquistare.
  • Il mercato sull'acqua Taling Chan sul canale Chak Phra a Thonburi, molto folkloristico, ma disertato dai locali per i prezzi troppo alti. È una attrazione relativamente nuova, essendo stato creato nel 1987, dopo che da lungo tempo i caratteristici mercati sull'acqua erano scomparsi da Bangkok.
  • I mercati Bo Bae e Pratunam in centro, che sono specializzati in capi di abbigliamento.

Anche l'industria del sesso e l'affascinante vita notturna convogliano in città molti visitatori.

Da Bangkok è inoltre possibile effettuare gite di una giornata in alcune località non distanti dalla capitale e che sono di grande interesse culturale: l'antica capitale thailandese Ayutthaya è raggiungibile sia via acqua che via treno; il celebre mercato di Maeklong che si tiene all'interno della stazione ferroviaria è raggiungibile con un affascinante viaggio in treno fra le risaie; il celebre ponte sul Fiume Kwai presso Kanchanaburi è meta di turisti principalmente statunitensi ed è raggiungibile con la ferrovia.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Bangkok Expressway

Rete stradale[modifica | modifica wikitesto]

Traffico di Bangkok in un giorno qualunque

Numerose autostrade sopraelevate e un anello autostradale, che circonda l'intera città, stanno per essere completate. Queste infrastrutture dovrebbero attenuare il problema del traffico della città. Altri progetti autostradali sono stati abbandonati per mancanza di fondi, in seguito alla crisi finanziaria asiatica degli scorsi anni. Nell'area metropolitana i dodici ponti che collegano le due sponde del fiume nelle ore di punta sono intasati e gli ingorghi che si creano bloccano il traffico per diversi km. Il più nuovo è il ponte Rama VIII, è situato in centro ed è un mirabile esempio di ingegneria moderna.

Rete ferroviaria[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1999 sono state aperte due linee ferroviarie sopraelevate, chiamate ufficialmente BTS Skytrain, che si snodano per un totale di 55 km. La Sukhumwit Line congiunge Morchit a nord con On Nut a sud-est, successivamente prolungata fino a Bearing. La Silom Line collega lo stadio nazionale in centro con Wongwian Yai a Thonburi a ovest. Sono previsti altri prolungamenti di entrambe le linee.

La stazione centrale delle ferrovie di stato, chiamata Hua Lamphong, si trova in centro, da qui partono i treni per Chiang Mai verso il nord, per la Malesia verso il sud, per Nong Khai verso il nord-est e il Laos centrale, per Ubon Ratchatani verso est e il Laos meridionale, e per Aranya Prathet verso il sud est e la Cambogia. Ci sono poi diverse altre stazioni minori tra le quali va citata quella di Thonburi a ovest da cui partono i treni per Kanchanaburi e l'ovest del Paese.

A Bangkok vi sono diverse stazioni delle ferrovie di stato, quindi anche i treni vengono largamente usati per spostarsi in città.

Il 23 agosto 2010 le ferrovie dello stato hanno inaugurato una doppia linea ferroviaria veloce sopraelevata della lunghezza di 49,5 chilometri che collega l'aeroporto Suvarnabhumi con il centro e in particolare: la linea cittadina (city line) che in 20 minuti raggiunge la stazione MRT-Subway Phetchaburi e in 30 minuti la stazione BTS-Skytrain Phayathai Station; e la linea espressa (express line), che in 15 minuti raggiunge la stazione MRT-Subway Phetchaburi.

Trasporti pubblici cittadini[modifica | modifica wikitesto]

La prima linea della metropolitana di Bangkok, chiamata MRT-Subway, è quella blu, che è stata aperta al pubblico nel luglio del 2004 e che collega la stazione ferroviaria Bang Sue con la stazione ferroviaria centrale Hua Lamphong. Per questa linea è previsto un prolungamento. Nel 2010 è iniziata la costruzione della linea viola ed è prevista la costruzione di altre quattro linee: l'arancione, la gialla, la marrone e la rosa.

Alla fine di maggio 2010 è stato inaugurato il BRT ("Bus Rapid Transit"), un sistema di bus navetta che collega Sathon Road (nei pressi di Chong Nonsi) a Ratchaphruek.

Si stima che le prime due linee dello Skytrain abbiano ridotto di oltre 300.000 automobili al giorno il traffico di Bangkok, ma la situazione è sempre più caotica perché con il miglioramento del tenore di vita sono in aumento anche le auto private che si affiancano alle decine di migliaia di taxi legali e illegali, ai tuk-tuk (veicoli a tre ruote alimentati a GPL somiglianti all'apecar della Piaggio molto diffusi in tutta l'Asia), nonché agli scooter che effettuano servizio taxi su percorsi relativamente brevi.

La rete degli autobus urbani è molto sviluppata, vi sono moltissime linee che a prezzi ridotti permettono di raggiungere ogni zona della città.

Un altro modo economico di viaggiare a Bangkok è rappresentato da pulmini che hanno capienza fino a un massimo di quattordici persone e consentono di arrivare a destinazione più velocemente rispetto al tempo impiegato dagli ingombranti autobus.

Il songthaew, da pronunciare songtèo, che significa due panche, è un pick-up coperto autorizzato a trasportare passeggeri recante sul retro per l'appunto 2 panche sui lati, anche questo mezzo di trasporto è molto economico e di solito percorre tragitti non coperti dagli autobus.

Le principali stazioni di autolinee per trasporti extraurbani sono tre:

  • la stazione nord chiamata Morchit (da pronunciare Moocit) le cui autocorriere portano a nord, a nord-est e a est, non lontana dal vecchio aeroporto Don Muang;
  • la stazione est chiamata Ekamai, che si trova lungo la famosa via Sukhumwit, per gli spostamenti verso il sud-est;
  • la nuova stazione sud, chiamata come la vecchia: Sai Tai Mai, che si trova alla periferia ovest e collega la città col sud e l'ovest del Paese.

Trasporto fluviale[modifica | modifica wikitesto]

Sul fiume Chao Phraya è attivo un efficace ed economico servizio di motobattelli chiamato Chao Phraya Express Boat, che consente agli utenti di eludere il traffico ed ammirare il paesaggio; vi sono anche numerosi traghetti per passeggeri per l'attraversamento del fiume nelle zone lontane dai ponti e diverse imbarcazioni taxi di compagnie private.

Su alcuni canali è attivo un servizio analogo a quello del Chao Praya Express Boat, eseguito con imbarcazioni di dimensioni più ridotte.

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

L'aeroporto internazionale di Bangkok, uno dei più trafficati del sud est asiatico, è stato sino al 2006 il Don Muang nel nord della città. La costruzione del nuovo aeroporto Suvarnabhumi, nel distretto di Bang Phli della provincia di Samut Prakan, nel sud-est della città, è iniziata nel 2002 ed è terminata nel 2006. Quest'opera costata cifre da capogiro è diventata il simbolo della corruzione dell'amministrazione del primo ministro Thaksin Shinawatra, che ha poi portato al colpo di stato pacifico del settembre 2006. Dopo un primo periodo, sino a fine 2006, dove sia i voli interni che internazionali erano tutti ospitati nel nuovo aeroporto Suvarnabhumi, a partire dal 2007, per questioni logistiche, parte dei voli interni è stata nuovamente riportata nel vecchio aeroporto Don Muang.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Bangkok è anche la capitale culturale del paese con le sue varie università, l'Accademia delle Belle Arti, il Teatro Nazionale e il Museo Nazionale.

Wat Phra Kaeo, demone guardiano

La città è ricca di templi buddhisti (conosciuti in Thailandia con il nome wat). I più famosi sono il Wat Pho (sede di una delle più importanti scuole di massaggio tradizionale thailandese) e il Wat Phra Kaew (Tempio del Buddha di Smeraldo), situati rispettivamente nei pressi e nel comprensorio del Grande Palazzo Reale, e il Wat Arun che si trova a Thonburi, centro sulla sponda destra del Chao Phraya, capitale dell'omonimo regno tra il 1767 e il 1782, dopo la caduta del regno di Ayutthaya e prima della fondazione del regno di Rattanakosin, quando la capitale fu spostata a Bangkok.

Si segnala per l'importanza delle sue raccolte artistiche e per la conservazione di alcuni esempi di abitazione ed arredi tradizionali la casa di Jim Thompson, ora trasformata in museo e negozio di sete. Jim Thompson era un uomo d'affari americano che ha fatto rifiorire l'industria della seta thailandese.

Di notevole pregio architettonico è il Palazzo Vimanmek costruito nel 1900 durante il regno del re Rama V. Fu usato per breve tempo come palazzo reale, ed è la costruzione in teak più grande al mondo.

Wat Phra Kaeo, palazzo reale a Bangkok

Media[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Arrows-folder-categorize.svg Le singole voci sono elencate nella Categoria:Film ambientati a Bangkok

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

L'Ananta Samakom Throne Hall (พระที่นั่งอนันตสมาคม), edificato nel 1907 è stato sede del parlamento sino al 1975

Dal punto di vista amministrativo, Bangkok è una delle due zone a statuto speciale della Thailandia insieme a Pattaya. Dal 1975 ha acquisito lo status di metropoli ed è stata posta sotto la giurisdizione della locale Amministrazione metropolitana. Viene considerata la 77ª provincia del paese in quanto il livello di amministrazione viene equiparato a quello delle 76 province (changwat) nazionali.

Il governo metropolitano si divide in due organi principali:[21]

  • il Governatorato metropolitano, a cui è affidato il potere esecutivo; nelle elezioni del 2013 è stato riconfermato governatore di Bangkok Sukhumbhand Paribatra, giunto al secondo mandato;
  • il Consiglio metropolitano, a cui compete il potere legislativo; il presidente del Consiglio è Thawatchai Piyanonthaya, eletto nel 2006.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

A tutto l'aprile del 2014, Bangkok era gemellata con le seguenti 27 città:[22]

Bangkok nella cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]

  • La rapper italiana Baby K si è ispirata proprio a Bangkok per la sua celebre canzone Roma-Bangkok del 2015.

Persone legate a Bangkok[modifica | modifica wikitesto]

  • Alden Caldwell, nato nel 1911 e vissuto nel primo anno di vita a Bangkok, fu superstite della tragedia del Titanic avvenuta nel 1912.
  • Silpa Bhirasri, fiorentino nato Corrado Feroci, trasferitosi a Bangkok e naturalizzato thailandese; considerato il padre dell'arte moderna thailandese.[45]
  • Tiziano Terzani, ha abitato e vissuto per molti anni a Bangkok durante la sua carriera di inviato in Asia
  • Lisa, vero nome Lalisa Manoban, è nata e ha vissuto a Bangkok. Ora fa parte del gruppo sud-coreano Black Pink

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Executive Summary - The 2010 Population and Housing Census (PDF), su popcensus.nso.go.th, 2010. URL consultato il 6 settembre 2015.
  2. ^ (EN) Geography of Bangkok, Amministrazione metropolitana di Bangkok. URL consultato il 12 maggio 2011.
  3. ^ Bangkok Climate & Weather wordtravels.com
  4. ^ Bangkok Hong Kong Observatory
  5. ^ (EN) Bangkok History, Amministrazione metropolitana di Bangkok. URL consultato il 12 maggio 2011.
  6. ^ (EN) King Taksin's Military Accomplishments, The Phra Racha Wang Derm Restoration Foundation, 2010. URL consultato il 4 dicembre 2010.
  7. ^ (EN) Guide to Bangkok's China Town, tothailand.com
  8. ^ (EN) 2008 O'Neil, Maryvelma, Bangkok: A Cultural History, Oxford University Press, p. 6, ISBN 0-19-534252-6. URL consultato il 6 giugno 2013.
  9. ^ (TH) กรุงรัตนโกสินทร์, BMA Data Center
  10. ^ a b c (EN) History of Bangkok, lonelyplanet.com
  11. ^ (EN) Mongkut Biography, su biography.yourdictionary.com
  12. ^ (EN) History of Chulalongkorn University, chula.ac.th
  13. ^ (EN) Chulalongkorn Biography, su biography.yourdictionary.com
  14. ^ Tiziano Terzani, e Bangkok celebra Silpa il fiorentino, CORRIERE DELLA SERA.it, 1992. URL consultato il 29 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il pre 1/1/2016).
  15. ^ (EN) Stowe, Judith: Siam Becomes Thailand: A Story of Intrigue, C. Hurst & Co. Publishers, 1991. ISBN 1-85065-083-7 (consultabile su Google Ricerca libri)
  16. ^ (EN) Puey Ungpakorn: The Violence and The October 6, 1976 Coup : Intention & Brutality, robinlea.com
  17. ^ (EN) Bangkok's initiatives for sustainable development, gef.or.jp
  18. ^ (EN) Profile: Thaksin Shinawatra, BBC News del 24 giugno 2011.
  19. ^ (TH) Numero di Enti Locali nel 2008 (PDF), Dipartimento dell'Amministrazione Provinciale. (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2009).
  20. ^ Worldwide Centers of Commerce Index (PDF), MasterCard, 2008. URL consultato il 26 aprile 2014.
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  23. ^ (EN) Resolution: Sister City Affiliation of Washington, D.C. and Bangkok, Thailand (PDF), os.dc.gov, 19 febbraio 1962. URL consultato il 4 maggio 2014.
  24. ^ (EN) Sister Cities, ebeijing.gov.cn (sito del governo di Pechino). URL consultato il 7 novembre 2010.
  25. ^ (EN) Letter of Intent of Cooperation between Bangkok Metropolitan Administration (BMA) and Local Government of Budapest (PDF), iad.bangkok.go.th, 20 febbraio 1997.
  26. ^ (EN) Memorandum of Understanding between the City of Bangkok, The Kingdom of Thailand and the City of Brisbane, Queensland, Australia (PDF), iad.bangkok.go.th, 7 maggio 1997.
  27. ^ (EN) Protocol of friendly ties between the cities of Bangkok and Moscow (PDF), iad.bangkok.go.th, 19 giugno 1997.
  28. ^ (EN) Existing Sister Cities, City of Manila. URL consultato il 17 marzo 2011.
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  32. ^ (TH) , (LO) บันทึกว่าด้วยความร่วมมือ ระหว่างนครหลวงเวียงจันทน์และกรุงเทพมหานคร (PDF), iad.bangkok.go.th, 24 maggio 2004.
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  42. ^ (EN) Memorandum of understanding between Municipal Council of Penang Island of Malaysia and Bangkok Metropolitan Administration of the Kingdom of Thailand on the establishment of friendly cities (PDF), iad.bangkok.go.th, 5 aprile 2012.
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  44. ^ (EN) Cambodia's Phnom Penh, Thailand's Bangkok become "sister cities", globaltimes.com.
  45. ^ Tiziano Terzani, E Bangkok celebra Silpa il fiorentino, CORRIERE DELLA SERA.it, 1992. URL consultato il 29 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il pre 1/1/2016).

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