Il campo non accetta correnti di potere, cordate manovriere, personalismi impropri, brame di incarichi immeritati. Il campo verifica qualità e capacità dei propri dirigenti, fa vivere aree di pensiero e di ricerca. L'anima del campo sono le persone, nell'esercizio delle proprie personali responsabilità, di fronte alla sinistra e alla Repubblica. Il campo è unitario di tutta la sinistra, dei progressisti e dei democratici che vogliono trasformare il paese e ambire a governarlo. Renzi riparta da qui
Difficile parlare male di questo festival dal momento in cui la classifica è riuscita a premiare la miglior musica a disposizione. La signora in rosso, Gabbani e la sua scimmia, l'intensità di Ermal Meta. Sembra tutto talmente sensato che le critiche rimangono intrappolate nella tastiera
Di chiaro c'è solo che la Germania è in campagna elettorale e il Belpaese funge da punching ball. In effetti però il debito pubblico viaggia sopra il 133%, rendendo inutile, senza una consistente crescita, il raggiungimento del pareggio di bilancio pur inserito in Costituzione. Il 22 febbraio sarà quindi un giorno chiave.
Ancora una volta, in poco tempo, Podemos lancia un messaggio chiaro rivolto alla Sinistra di tutta Europa, soprattutto con la vittoria di Iglesias. Mi pare sia giunto il momento anche per noi, per l'Italia, di rispondere a questa chiamata. Con l'augurio che il congresso di Sinistra Italiana sia all'altezza della discussione cui sto assistendo in queste ore in Spagna
Se Renzi lunedì darà le dimissioni e si partirà con la nuova stagione congressuale, questa volta non basterà riportare in mozione il progetto di rinnovamento del partito, e tantomeno dichiararlo pubblicamente in direzione o in assemblea, deve farlo con atti precisi ed immediati. In breve, Renzi torni a fare Renzi, ma questa volta seriamente
Nella Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza serve un appello anche a chi assegna il premio Nobel. È tempo di riconoscere il contributo femminile, talvolta enorme, ma silenziato da un universo scientifico che parla ancora solo la lingua del maschile.
Non si tratta qui di riproporre la tematica della guerra fredda ma di fare i conti con la novità costituita dalla strategia imperiale di Putin che ha come retroterra materiali culturali recuperati sia dallo zarismo sia dal comunismo.
Le bufale, e anche solamente i resoconti e le interpretazioni bizzarre e parziali, della realtà, sono sempre esistite. Però prima era facile discernere le fonti attendibili da quelle che non lo erano, e le prime erano sicuramente più accorte a non perdere la loro autorevolezza. C'era un principio di autorità che pacificamente separava gli spacciatori di buone e cattive notizie.
Il guaio è che questi attacchi, creando solidarietà e ripensamenti nell'elettorato, ritardano l'epilogo della penosa vicenda politica romana. Toccherà ai 770 mila romani che hanno votato Virginia Raggi al ballottaggio del 19 giugno accettarne il fallimento, già decretato da assessori in fuga o indagati, da potenti funzionari corrotti o stupidi, da compagni di movimento incapaci di mettere in cantiere alcunché. Una volta elaborato il lutto, i cittadini dovranno chiedere che i grillini lascino il Campidoglio.
Fare la manovra correttiva è sbagliato. Con il governo Renzi, per fortuna, non abbiamo passato i mesi a blaterare di pugni sul tavolo e ruspe a Bruxelles: abbiamo lavorato e dimostrato sul piano tecnico che le formule econometriche per il calcolo dell'output gap poggiano su alcune assunzioni sbagliate e che, con le giuste correzioni, il nostro Paese è già in equilibrio.
È responsabilità di tutti i paesi rispettare, proteggere e promuovere i diritti umani, incluso il diritto alla salute, senza distinzione di alcun tipo, in riferimento a origine, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica, origine sociale, proprietà, nascita, disabilità o di altra condizione.
Accerchiata da oppositori e cronisti, Virginia Raggi si è rifugiata nel suo ufficio, in Campidoglio. E ha girato un video per ringraziare tutti gli ammiratori che le avevano mandato omaggi floreali: a guardarla, ci è sembrato mancasse solo la colonna sonora, "Grazie dei fiori". D'altra parte, nei giorni in cui l'Italia è ipnotizzata dal Festival nazional popolare, la prima canzone a vincere Sanremo cantata da Nilla Pizzi non poteva non tornarci in mente.
L'incostituzionalità dell'Italicum, in relazione alla attribuzione del premio al ballottaggio, è analoga a quella del Porcellum. Questo è importante perché qualche difensore dell'Italicum, sperava di poter imputare questa decisione al fatto che, a seguito della bocciatura della revisione costituzionale del governo Renzi, il sistema è rimasto perfettamente bicamerale, mentre l'Italicum assegna il premio nella sola Camera dei deputati, non potendo così garantire la governabilità.
Si può essere sovranisti in campo economico senza essere anche razzisti in campo politico? Il razzismo di oggi si manifesta innanzitutto nell'atteggiamento e nelle misure da adottare nei confronti dei profughi: il principale problema politico, oltre che sociale e culturale, che l'Europa, e con essa l'Italia, si trova di fronte; quello che ne mette in crisi la coesione sia tra gli Stati membri che all'interno di ogni paese; e che continuerà a sussistere nei prossimi decenni, perché nasce da processi epocali.
Restituire la sovranità agli elettori è il mezzo per rimettere in piedi il sistema della democrazia parlamentare rappresentativa, secondo l'indicazione del padre costituente. Prima che sia troppo tardi e il sistema si perverta definitivamente, evitando l'ennesimo affronto, diretto a tutelare interessi di parte, prodotto di un parlamento sostanzialmente illegittimo, in quanto figliastro dell'illegittimo porcellum.
Il Pdb, Partito Democratico Balcanico, di oggi, chi lo voterebbe? Soprattutto, Renzi, cosa potrebbe fare anche se vincesse il congresso? Sicuro che il patchwork delle minoranze riconoscerebbe in Renzi il leader? Non l'hanno fatto in questi tre anni perché dovrebbero iniziare a farlo ora? Rebus sic stantibus nella direzione del 13 febbraio, senza guardare agli eventi troppo avanti, Renzi si dimetta e poi agisca da battitore libero.
Renzi salga sul podio del congresso con una strategia delle risposte e ricomponga i canali della partecipazione e del dialogo con i cittadini. Ritorni a emozionare, ridando senso alla coscienza della ribellione e al rifiuto delle insopportabili ingiustizie, risponda alle esigenze del popolo con proposte chiare, certe e verificabili.
La Raggi non è affatto inidonea e inadeguata come donna, potrebbe esserlo come sindaca di Roma. E questo, solo questo, dovrebbe essere il punto di osservazione da cui muovere critiche e invettive. Diversamente, ogni osservazione sulla sua persona è un miserabile gossip che non può assurgere a una forma di giornalismo da consumare e legittimare nella desolata cornice dell'orfanilità del bunga-bunga.
Nessun commento da parte dei nostri politici, nemmeno un tweet per prendere le distanze dalle parole di Marine Le Pen che minaccia di togliere la doppia cittadinanza agli ebrei francesi che hanno anche nazionalità israeliana qualora diventasse presidente.I politici devono avere il coraggio e la consapevolezza di prendere le distanze da queste parole, altrimenti diventano complici di una scelta antidemocratica.
Chi coltiva le piccole ambizioni è pericoloso per sé e per gli altri. Credo che le compagne e i compagni che parteciperanno all'iniziativa SIapre domenica 12 all'Ambra Jovinelli, lo faranno con questo spirito, provando a coltivare le grandi ambizioni. Grandi ambizioni, in un mondo che sembra scivolare inesorabilmente verso un nuovo protezionismo che innalza i muri e abbatte i ponti, dominato da un'economia del profitto dei pochi che uccide il fattore umano e gli ecosistemi.
Il culmine della "scala gerarchica" è costituito dalla scrivania del ministro. Non si tratta di coltivare sfiducia nelle persone. Me ne guardo bene. Si tratta soltanto di riaffermare la coerenza di regole di sistema che non possono, né debbono, essere derogate neanche in nome del coordinamento che, tra l'altro, per quanto riguarda l'attività di polizia giudiziaria compete, in via esclusiva, al pubblico ministero.
Tra i molti controversi provvedimenti presi di recente da Donald Trump, il neo Presidente degli Stati Uniti, c'è anche il via libera definitivo alla costruzione della "Dakota pipeline", un progetto di oleodotto che attraversa un'area sacra per i nativi indiani Sioux. La battaglia dei nativi americani è ufficialmente (ri)iniziata, e l'ondata di solidarietà da tutto il mondo sta crescendo ora dopo ora.