Quattordici ritratti - intensi e spregiudicati - di altrettante persone completamente diverse tra loro, ma tutte accomunate da una tristezza di fondo e da una continua e disperata voglia di cercare qualcosa, sia esso il successo come un ingresso, l'attenzione o il sesso, ma soprattutto l'amore, nelle sue forme ed espressioni più varie. Quelle di Ricci sono quattordici pungenti storie di narrativa.
Nell'epoca del trumpismo assistiamo allo sdoganamento di sentimenti di intolleranza nei confronti delle minoranze e, favorendo i vari successi elettorali delle élite populiste, il pubblico sembra rendersi viepiù anestetizzato verso gli ormai quotidiani sfoghi e intemperanze al limite della xenofobia riducendo i freni inibitori della pericolosità del fenomeno.
C'è un'ipotesi di discussione e di lavoro comune tra la Palermo mediterranea "capitale della cultura" per il 2018 e la piccola Settimo Torinese, che nella gara le ha tenuto testa sino all'ultimo? Forse sì. E sta nei valori della scienza, nelle "capacità del fare", nelle tradizioni e nell'attualità dell'accoglienza e dell'inclusione sociale. Valori forti, ben radicati nella nostra storia.
Avrebbe dovuto essere Amici all'Ariston invece, con un colpo di coda talmente basso che neanche il miglior cinismo della Maestra Barbara D'Urso si è trasformato in C'è Posta a Sanremo. Ma c'è un limite. E no, signora Queen Mary, questa volta la busta non la vogliamo aprire
In Italia, paese nel quale la classe dirigente si ricorda di essere classe dirigente solamente quando c'è da sentenziare e sindacare sul lavoro altrui, la scuola ha perso centralità negli anni perché è stata semplicemente svuotata di contenuti. Schiacciata dalle contingenze del presente, oberata da mille problematiche, non riesce più a programmare il futuro. Nel contenitore scuola, più volte delegittimato dai suoi stessi operatori, troviamo un'apatia generalizzata difficile da scalfire.
In Italia l'industria creativa continua a crescere a dimostrazione della vitalità del settore e dell'importanza che sempre più riveste quale uno dei "motori" economici del paese. Il settore audiovisivo (cinema, tv, home entertainment) è il primo per valore economico dell'industria creativa e il secondo in termini di occupati. Tra i segmenti del comparto, particolarmente dinamico è risultato tra gli altri il cinema grazie agli incrementi dei contributi pubblici e soprattutto per mezzo degli investimenti in produzioni cinematografiche.
Edipo è uno di quei personaggi ''fondanti'' la storia del teatro universale. Ogni grande attore dovrebbe rileggerlo di tanto in tanto per riscoprire i suoi tesori filosofici e letterari. Per questo siamo grati a Glauco Mauri, che dall'alto dei suoi 86 anni portati giovanilmente ci offre quasi a ogni stagione un incontro con un grande classico, sia una tragedia greca, sia uno Shakespeare di grande levatura. E questa volta tocca al capolavoro di Sofocle.
Un'Afrodite è riemersa qualche giorno orsono dal mare di Taranto, sotto forma di statuetta bronzea. Troppo bella la storia di un'antica dea dal mare: profuma di grande scoperta, con quel tocco atlantideo della civiltà scomparsa, che non guasta mai. Brutto mestiere, quello del guastafeste, eppure qualcosa che non va nella statuetta tarantina c'è.
Nel mondo virtuale i ragazzi diventano più disinibiti, si galvanizzano gli uni con gli altri. Davanti a un telefono o a un pc si pensa di poter controllare tutto e si fa leva su un'audience che ti incoraggia a superare il limite. Il segreto è chiedere proprio ai ragazzi di partecipare all'ideazione di un intervento, come se ci facessero da consulenti: ci insegnano quali mezzi usano per comunicare e come li usano. Per battere il bullismo ci vuole educazione.
All'inizio hanno le sembianze di innocui scherzi. Poi diventano sempre più pesanti, più aggressivi. Fino a che la vittima prescelta si ritrova sull'orlo di un baratro, dal quale urlare per chiedere aiuto sembra quasi impossibile. I dati sono inquietanti: tre giovani su quattro temono di diventare bersagli del cyberbullismo. Soltanto con una sana alleanza fra politica, scuola e istituzioni si possono creare gli anticorpi per sconfiggere questo odioso fenomeno che è figlio, soprattutto, della noia e dell'ignoranza.
Internet è una nuova dimensione della vita, una dimensione in cui i minori sono sempre più precocemente esposti e che non offre sicurezza e tutele adeguate. Internet è stata creata pensando alla funzionalità e non alla sicurezza. E certamente internet non è stata creata pensando ai minori. Diversamente dalla realtà off-line con i suoi istituti giuridici e sociali ormai consolidati, la rete ha una naturale refrattarietà alle regole.
Invogliato dalle pubblicità che nell'ultimo periodo promuovono i cibi italiani di alta qualità ho fatto un giro per negozi e supermercati e mi sono accorto, provando una sincera delusione, che tantissimi sono i prodotti alimentari spacciati per "Made in Italy" che con l'Italia hanno poco o nulla a che fare, soprattutto con riguardo alle materie prime che li compongono.