Mirtazapina
Mirtazapina | |
---|---|
Nome IUPAC | |
(RS)- | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C17H19N3 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 288-060-6 |
Codice ATC | N06 |
PubChem | 4205 |
DrugBank | DB00370 |
SMILES | CN1CCN2C(C1)C3=CC=CC=C3CC4=C2N=CC=C4 |
Dati farmacocinetici | |
Emivita | 20-40 h |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | --- [1] |
La mirtazapina (Remeron) è un farmaco antidepressivo che ha la capacità di inibire i recettori pre-sinaptici nelle fibre serotoninergiche e noradrenergiche α2 impedendo così il fenomeno di feedback negativo che diminuisce il rilascio di questi neurotrasmettitori; la struttura molecolare di questo farmaco consente inoltre l'antagonismo parziale nei confronti di alcuni recettori serotoninergici, riducendo alcuni effetti collaterali dovuti all'aumento della serotonina; possiede anche una certa attività antagonista sui recettori H1 istaminergici. Non possiede effetti colinergici e sui recettori α1-adrenergici. A causa del peculiare profilo farmacodinamico, questo farmaco rientra nella categoria dei "NaSSA" (noradrenergic and specific serotonergic antidepressants).
È stato approvato dal Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento dei disturbi depressivi nel 1998; è l'unico antidepressivo che non agisce sul reuptake della serotonina, noradrenalina o dopamina, anche se ha una struttura simile alla mianserina (differiscono solamente per il fatto che la mirtazapina è un derivato pirido-benzoazepinico, mentre la mianserina è una dibenzoazepina).
Chimica[modifica | modifica wikitesto]
Ha struttura chimica tetraciclica e viene metabolizzato per demetilazione e idrossilazione aromatica.
Indicazioni[modifica | modifica wikitesto]
Episodi di depressione maggiore[2]
Clinica[modifica | modifica wikitesto]
La mirtazapina mostra un'efficacia comparabile a amitriptilina, doxiepina[3], e clorimipramina; inoltre, sembra essere più efficace di trazodone[4] e fluoxetina[5].
La Mirtazapina ha un modesto effetto sulla funzione sessuale, possiede anche una qualche efficacia sui disturbi d'ansia. Inoltre, per l'azione antagonista sui 5-HT3 può essere utile nei soggetti con disturbi gastrici (nausea e vomito). Possiede un modesto effetto sugli enzimi citocromiali P450.
Effetti collaterali[modifica | modifica wikitesto]
L'effetto collaterale più pronunziato è la sedazione che è molto marcata all'inizio del trattamento per migliorare dopo 7-10 giorni. Ha anche uno spiccato effetto oressizzante; inoltre la mirtazapina, in modo simile all'antipsicotico olanzapina, può scatenare forme di insulino resistenza (diabete di tipo II). Possono aversi secchezza delle fauci, stipsi, affaticamento, vertigini, e ipotensione ortostatica; molto raramente possono aversi fenomeni di agranulocitosi e neutropenia che impongono la sospensione del trattamento.
Posologia[modifica | modifica wikitesto]
- min 15 mg 1 volte a dì
- max 45 mg 1 volte a dì
La dose ottimale va individuata con incrementi graduali della posologia.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Sigma Aldrich; rev. del 03.09.2012
- ^ Mirtazapina Sandoz, torrinomedica.it.
- ^ Marttila M, Jaaskelainen J, Jarvi R, Romanov M, Miettinen E, Sorri P, Ahlfors U (1995). A double-blind study comparing the efficacy and tolerability of mirtazapine and doxepin in patients with major depression. Eur Neuropsychopharmacol 5:441–446PMID
- ^ Van Moffaert M, de Wilde J, Vereecken A, Dierick M, Evrard JL, Wilmotte J, Mendelwicz J(1995). Mirtazapine is more effective than trazodone: A double-blind controlled study in hospitalized patients with major depression. Int Clin Psychopharmacol 5:441–446. PMID
- ^ Wheatley DP, van Moffaert M, Timmerman L, Kremer CME, Mirtazapine Study Group. (1998). Mirtazapine: Efficacy and tolerability in comparison with fluoxetine in patients with moderate to severe major depressive disorder. J Clin Psychiatry 59:306–312.PMID