È una spesa ancora timida e con l'occhio costante al portafogli, quella delle famiglie italiane in campo alimentare. Eppure il settore ortofrutticolo testimonia di primi timidi segnali di ripresa, sebbene il livello dei consumi pre-crisi sia ben lungi dall'essere pareggiato, con questa ripresa del 2% su base annua.
Se negli Usa sono riusciti a scoprire casi di frode, o presunta tale, è perché hanno una normativa molto più chiara di quella Ue sui software che disinnestano i sistemi di controllo delle emissioni. Su questo aspetto, fondamentale, ci aspettiamo un sostegno dal governo italiano. Come per l'accordo di Parigi l'Italia deve sostenere il fronte di chi si batte per superare la scissione tra sviluppo e ambiente.
Senza darne notizia, neanche ai diretti interessati, il 6 dicembre scorso, il governo ha inviato al Parlamento la relazione annuale sulle droghe e le dipendenze. Per 550 pagine il governo presenta il quadro di una situazione pressoché immutata rispetto al passato, quindi di patente fallimento del contrasto al narcotraffico ma non offre alcuna conclusione rendendo quasi vano tutto il lavoro diligentemente svolto dal Dipartimento per le Politiche Antidroga.
I ricercatori del Sak Institute hanno pubblicato sull'autorevole rivista Nature: Aging and Mechanisms of Disease uno studio compiuto sui neuroni umani. In sostanza, questo studio candida il principio attivo della cannabis a potenziale fattore di neuroprotezione nella malattia di Alzheimer.
La malattia di Alzheimer rappresenta uno dei principali problemi per la salute pubblica e una delle malattie dai più elevati costi sociali. Allo stesso tempo, lo stato delle conoscenze sin qui disponibili non ha ancora individuato trattamenti farmacologici che consentano di rimuovere le cause della malattia o di arrestare la progressività dei sintomi neurodegenerativi.
Si può smettere di fumare aiutati dai farmaci, come per esempio la vareniclina. Alcuni rischi collaterali però non sono diversi se confrontati con i cerotti a rilascio di nicotina o farmaci placebo. Nella nostra ricerca (senza alcun finanziamento) non abbiamo riscontrato alcuna differenza, per esempio, in ogni aspetto emozionale dell'alterazione del sonno (sogni). Era una storia di incubi e, inaspettatamente, è diventata una storia di libertà.
La Food and Drug Administration, ha dato l'ok a una terza fase di ricerca per l'impiego dell'Ecstasy nella cura del disturbo post-traumatico da stress. La ricerca scientifica non dovrebbe sottostare alla cittadinanza dei ricercatori e i suoi risultati non dovrebbero esser godibili solo nelle parti del mondo dove può esser portata avanti. Sarebbe il caso che anche in Italia, inizino ad accadere cose simili. Dal 5 dicembre, s'intende.
Una società globalmente autistica? Giorni fa ero dall'altra parte dell'oceano per qualche chiacchierata a New York e poi a Boston dove ho incontrato alcuni ricercatori italiani di Harvard, splendide intelligenze prestate agli Stati Uniti per ragionare di futuro. Tra loro alcuni si interessavano di autismo, di quella perdita del contatto con la realtà e la corrispondente costruzione di una vita propria, che viene anteposta alla realtà stessa.
Ogni anno vengono utilizzati 1 milione e 475mila quintali di pesticidi nei campi italiani. Un bel peso di prodotti chimici distribuito nei piatti di tutti noi. Se è vero che sono pochi i singoli prodotti alimentari convenzionali che risultano fuori norma alle analisi puntuali, nessuno ha mai indagato su cosa fa lo zero-virgola-qualcosa di residuo di pesticidi aggiunto allo zero-virgola-qualcosa aggiunto alla zero-virgola-qualcosa e così via.
Il Prof. Umberto Veronesi è stato medico, filantropo, innovatore e intellettuale. È stato tutto questo insieme, in tutti gli istanti della sua vita. Come medico, negli anni '70, ha dimostrato attraverso uno dei primi trial randomizzati in Italia che, in molti casi, fosse possibile curare il tumore al seno attraverso una resezione limitata e senza ricorrere ad un intervento radicale e demolitivo.
Il principio di uguaglianza alla base del servizio sanitario nazionale è ferito. È uno scenario di eccezionale gravità che coinvolge un numero crescente di persone esposte con più facilità alla marginalità. Le diseguaglianze di salute sono l'effetto dei tagli scritti a chiare cifre nelle leggi di stabilità.
Ormai è la quinta volta che suona la sveglia. Ho già perso la lezione delle 8:30, e sicuramente farò tardi a quella di spagnolo delle 9:30. Invece di premere il pulsante dello snooze cedo alla tentazione e spengo del tutto la sveglia. Nonostante abbia trascorso a letto le ultime dieci ore, ne ho passate solo quattro a dormire.